Passa allo versione desktop
Qui si affrontano discussioni su argomenti riguardanti l'Ufologia moderna, ricerche e misteri.
Rispondi al messaggio

Gli alieni di Stalin e Mengele

24/05/2011, 20:55

L'Area 51 è uno dei luoghi più misteriosi e affascinanti d'America. Immersa nel deserto del Nevada, quest'area invalicabile è stata per decenni fonte d'ispirazione per complottisti, ufologi, maghi e stregoni, i quali hanno raccontato di come il Governo americano nascondesse in questa base segreta gli alieni che erano atterrati sul nostro pianeta.

Per anni gli Stati Uniti hanno negato l'esistenza dell'Area 51, ammettendo solo nel 2003 che essa fosse una zona operativa dell'aeronautica militare. Senza dare ulteriori spiegazioni e lasciando che la fantasia corresse, nutrendo film, telefilm e romanzi di fantascienza. Ma ora un libro della giornalista Annie Jacobsen getta una nuova, oscura, luce sul mito dell'Area 51. Con due verità sconvolgenti che, se confermate, renderebbero l'opzione alieni forse la meno assurda e la più auspicabile.

Le verità di Annie Jacobsen partono dal racconto di Edward Lovick, uno scienziato che per anni avrebbe lavorato proprio nell'Area 51 e che ora, in pensione, ha deciso di far conoscere la sua verità. Da prendere con le pinze, ma comunque sconvolgente. L'Area 51, e come essa altre zone off limits del deserto del Nevada, erano veramente basi segrete della Cia e dell'aeronautica militare americana. Qui, infatti, venivano testati i nuovi aerei Usa, qui venivano effettuati voli segreti a bordo di Mig sovietici sequestrati ai russi, grazie ai quali venivano addestrati i Top Gun. Proprio come Tom Cruise. Ma nell'Area 51 avvennero anche due fatti clamorosi.

Il primo fa riferimento a un altro mito, o leggenda, americano. Quello dell'incidente di Roswell . Di cosa si tratta? Nel luglio del 1947 nella cittadina del New Mexico Roswell cadde un oggetto non identificato. Un Ufo, insomma. A bordo degli esseri sconosciuti, degli ominidi piccoli, dalle forme sgraziate, il volto enorme e gli occhi fuori dalle orbite. Degli alieni, a conferma delle paure degli ufologi e dei complottisti. E questi alieni vennero portati e studiati proprio nell'Area 51. Abitanti di un altro pianeta? Edward Lovick dice di no, e svela il primo segreto della sua storia. Secondo lo scienziato, infatti, quelli precipitati a Roswell erano esseri umani, provenienti dal pianeta terra. Ma esseri umani creati in laboratorio da uno dei più atroci mostri dell'umanità: quel Joseph Mengele diventato tristemente famoso per gli esperimenti nazisti nei campi di concentramento. Mengele sarebbe stato, secondo Lovick, assoldato da un altro mostro del secolo scorso, Josif Stalin, affinché creasse dei finti alieni da mandare in America. Ispiratosi alla "La guerra dei mondi" di Orson Welles, il dittatore comunista puntava a scatenare il panico negli Stati Uniti con un'invasione aliena, proprio come raccontato in radio da Welles. Un piano che fallì quando il veivolo che trasportava i mostri precipitò, ma un piano che mantenne viva la leggenda degli alieni sbarcati sulla terra. Un'ipotesi atroce, raccapricciante che, forse, fa più paura dell'idea che sulla terra fossero davvero sbarcati gli alieni.

La seconda verità, invece, fa luce sul perché l'Area 51 è da sempre stata off limits. Secondo Lovick, infatti, nel deserto del Nevada il Governo americano ha effettuato diversi test nucleari (dopo la seconda guerra mondiale. In particolare, per prevenire gli effetti di un aereo precipitato con materiale nucleare a bordo, è stato simulato l'abbattimento di un veivolo. Con conseguente dispersione di materiale radioattivo nell'aria e nel terreno del deserto del Nevada. Che resterà radioattivo per secoli. Niente alieni, dunque, da nascondere a sguardi indiscreti, ma un terreno nucleare, morto, da tenere ben isolato.

Insomma, due verità che squarciano il buio e il silenzio che da decenni il Governo americano mantiene sull'Area 51 e sull'incidente di Roswell. Due verità che, però, potrebbero non fermare quelle leggende metropolitane cui molti americani non sembrano voler rinunciare.

http://it.notizie.yahoo.com/gli-alieni- ... ngele.html

24/05/2011, 22:25

Ancora con questa fantasiosa e romanzesca storia di Stalin e Mengele....

26/05/2011, 12:47

Piccola domanda: ma come avrebbero fatto i russi a far arrivare in America (e il Nevada non è esattamente uno stato "periferico" come l'Alaska) un velivolo (necessariamente sperimentale, sennò mica ci sarebbero cascati gli americani) senza scali (da dove, dalla Kamchatka?) e senza che le difese americane potessero far niente per circa 1000 km di sorvolo sul suolo americano?

E poi, anche ammettendo che potessero bastare alcuni "alieni" terrestri per creare il panico (ma solo a me fa venire in mente "Il ruggito del topo"?), se il piano era di farli atterrare in america, prima o poi sarebbero stati catturati, no? Prima o poi li avrebbero fatti parlare, no?

26/05/2011, 17:31

Ma poi mi pare giusto un po' strano che Stalin (comunista) collaborasse con Mengele (Nazista)
quella degli esperimenti nucleari è perlomeno un po' piu plausibile...

26/05/2011, 21:00

I dischi volanti dell’Area 51 e del New Mexico in un libro di Annie Jacobsen. Con una tesi interessante…

« Le autorità militari dissero che si erano sbagliate, che quel che avevano raccolto erano solo i resti di un pallone sonda, ma ormai la frittata era fatta, le voci erano accreditate e da quell’8 luglio 1947 non hanno mai smesso di proliferare a dismisura. Le più insistenti riguardano il recupero dei cadaveri di piloti extraterrestri e le relative autopsie o persino la cattura di «alieni» vivi. Qui non vogliamo ricapitolare questa storia infinita, ma solo segnalare che si è aggiunto l’ennesimo capitolo, inquietante e anche con dei risvolti degni di un film horror. Ne parla il libro «Area 51» dell’americana Annie Jacobsen. L’Area 51 non va confusa con la base militare di Roswell, è invece un’altra struttura collocata nel vicino Stato del Nevada, ma è connessa con Roswell, perché risulta essere la destinazione finale dei resti del presunto Ufo. Quest’Area 51 è da sempre nel mirino dei dietrologi e dei cospirazionisti, perché le autorità americane la circondano di un ostinato e ridicolo silenzio, rifiutandosi non solo di dire che cosa venga fatto lì dentro, ma persino di ammettere che questa base esista, nonostante le sue dimensioni imponenti (26 mila chilometri quadrati). »

Queste le “precisazioni” della Jacobsen, con il complotto nascosto di Stalin


« Nel libro della Jacobsen molte cose su Roswell vengono confermate: una specie di disco volante è davvero precipitato nel 1947, e dai rottami sono stati davvero recuperati dei piccoli cadaveri simil-E.T. (anzi, forse c’erano corpi ancora vivi, per poco). Però la faccenda non ha a che fare con gli extraterrestri ma con la guerra fredda Usa-Urss. L’antefatto è in Germania. Alla fine della Seconda guerra mondiale i tedeschi sfornavano un’idea aeronautica e missilistica dopo l’altra, alla ricerca dell’arma segreta in grado di farli vincere per miracolo. Morto Hitler, i sovietici misero le mani sui progetti dei fratelli Horten, due brillanti piloti e inventori nazisti che stavano realizzando un caccia tutto-ala, che a vederlo sembrava proprio un disco volante. Secondo la Jacobsen, il dittatore sovietico Stalin non pensò di sviluppare questo progetto per fini militari seri (il trabiccolo gli sembrava inutilizzabile), ma decise di sfruttarlo nella guerra psicologica. In che modo? Costruendone qualche esemplare da contrabbandare negli Stati Uniti come disco volante, per creare confusione e paura fra la gente ma anche fra i leader politici emilitari. L’idea era di saturare le difese aeree americane (radar e caccia intercettori), inducendo gli Usa a sprecarle alla ricerca di nemici inesistenti; così l’America si sarebbe trovata un po’ meno pronta se fosse scoppiata la guerra vera con l’Urss. »

nsomma, era tutto un piano segreto:

« Secondo il libro «Area 51», quello che precipitò vicino alla base di Roswell fu un aereodisco volante di progettoHorten realizzato dai sovietici. Era telecomandato, perché a bordo aveva sì delle persone, però incapaci di pilotarlo: secondo le raccapriccianti informazioni raccolte dalla Jacobsen, sul velivolo c’erano due ragazzini di 13 anni, truccati per somigliare a degli extraterrestri: erano probabilmente deformi dalla nascita, ma in più erano stati sottoposti a orrendi trattamenti medico- chirurgici tipo dottor Mengele, e per l’effetto combinato delle due cose si presentavano macrocefali, con gli occhi enormi, le membra sottili e deformi. Secondo il libro, il trucco era così realistico che gli americani, di fronte al relitto dell’aereo e ai cadaverini raccolti e sezionati, per breve tempo ci cascarono, e temettero davvero di essere minacciati da «alieni». Poi capirono (in fretta) come stavano le cose. Ma anziché strombazzarlo ai quattro venti, conservarono il segreto e provarono, a loro volta, a fabbricare nell’Area 51 dei falsi Ufo e falsi E.T., per fare trucchi vari contro i sovietici o contro altri nemici. Sarebbe questa la vera ragione di 60 anni (e oltre) di «cover up» e disinformazione, a detta della Jacobsen. Ma se invece a fare disinformazione (screditando gli Ufo) fosse lei? »

http://centroufologicotaranto.wordpress ... %E2%80%9D/
Ultima modifica di nemesis-gt il 26/05/2011, 21:01, modificato 1 volta in totale.

26/05/2011, 22:55

Insomma il tutto imbastito dietro una pennivendola.

Ultimi tasti che utilizzo su questo 3D, fare pubblicità gratuita al nulla è contro i miei principi.

http://en.wikipedia.org/wiki/Annie_Jacobsen
Rispondi al messaggio