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Tunguska, la Valle della Morte siberiana

19/04/2009, 13:05

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19/04/2009, 13:06

Vi propongo questo Link, che riporta diversi studi i quali confermerebbero l'esistenza di un macchinario alieno antichissimo, posto a grande profondità nella siberia orientale in grado di fermare i corpi celesti in rotta di collisione col nostro pianeta.


qui l'inizio dell'articolo...
Tunguska qualcosa salverà la Terra?

Premessa
La mattina del 30 Giugno 1908 alle ore 7,14, un meteorite roccioso di 60 metri di diametro penetra l’ atmosfera ed esplode sopra la Siberia Orientale a circa 6-8 Km d’altezza. L’energia liberata è spaventosa, pari a 1000 bombe atomiche come quella di Hiroshima, la foresta è rasa al suolo per oltre 2000 Km².
Il mondo si accorgerà di quest’evento solo vent’anni dopo grazie alla caparbietà di uno scienziato di nome Leonard Kulik, senza il quale sarebbe rimasto un avvenimento pressoché sconosciuto. Qualcuno potrebbe addirittura domandarsi perché la comunità scientifica è tuttora interessata a un fatto capitato un secolo fa. In realtà esistono diversi motivi che lo rendono ancora estremamente interessante e attuale:

perché è stata la più• imponente deflagrazione di un meteorite a memoria d’ uomo che si possa studiare;
perché comprendere la dinamica dell’esplosione di Tunguska può• aiutare a difenderci da minacce simili future;
perché se tale esplosione• dovesse accadere nel nostro tempo, con buone probabilità sarebbe scambiata per un attacco nucleare da parte di una potenza straniera, in quanto gli effetti conseguiti sono del tutto simili a quelli di un’esplosione di tipo atomico;
• perché non sono mai stati trovati resti del corpo cosmico esploso a Tunguska, nessun cratere, nessun frammento, solo micro particelle incastrate negli alberi sopravvissuti alla catastrofe.

Teoria su Tunguska
Nel corso degli anni sono state elaborate tantissime teorie su Tunguska, ma nessuna è mai riuscita a chiarire completamente quel che è avvenuto in quel ormai lontano 30 giugno 1908. Da qualche anno a questa parte, sta avanzando l’ipotesi della presenza in Siberia di una costruzione tecnologica non terrestre atta a difendere la Terra dalle minacce dei corpi celesti in rotta di collisione con il nostro pianeta. L’installazione aliena sarebbe intervenuta a Tunguska sottraendoci da una catastrofe ben maggiore.
Vediamo chi ha ideato questa teoria. Si tratta di due ricercatori che in maniera del tutto indipendente sono arrivati a conclusioni simili:

il Dr. Costantino Paglialunga•
Laureato in Chimica presso l’Università di Camerino. Svolge attività di libero professionista dopo aver insegnato, per oltre 20 anni, chimica. Ha condotto una serie di ricerche, in particolare nel territorio russo. Ha frequentato per svariati anni l’ambiente cosmonauticorusso.


il Dr. Valery• Mikhailovich Uvarov
Capo del Dipartimento di Ricerche Ufologiche, Paleoscienza e paleotecnologia al National Security Academy di San Pietroburgo Russia.

Come funziona l’impianto?
La distruzione o la deviazione dei corpi celesti afferma Uvarov, si ottiene utilizzando enormi globi di plasma, prodotti dal “macchinario alieno”.
“Quello che nel 1908 migliaia di persone videro in gran parte della Siberia era il loro volo, con il risultato che i testimoni dell’evento di Tunguska attribuirono l’intero fenomeno alla comparsa di una serie di fulmini globulari! Apparentemente le sfere di “Plasma” sono prodotte da un generatore di energia situato nelle profondità della Terra”. Troviamo importanti conferme dell’esistenza di questa installazione nei racconti tradizionali della popolazione locale situata vicino alla zona dell’esplosione di Tunguska. Le leggende narrano di “fulmini ardenti”, “sfere fiammeggianti” e di tremende esplosioni col risultato che per centinaia di chilometri la superficie circostante si è ridotta ad un deserto disseminato di rocce. Il nome antico di questi luoghi in lingua Yakuta è Ulyuyu Cherkechekh, che significa “Valle della Morte”.
http://tunguska-siberia.blogspot.com/

19/04/2009, 13:48

Se fosse vero, l' impianto ha qualche difetto. L' esplosione avvenuta nell' atmosfera ha causato danni enormi, pensa se fosse esplosa in prossimità di una città, l' eventuale deviazione o distruzione di un corpo celeste, dovrebbe avvenire ad altissime altitudini per non causare danni irreversibili.

19/04/2009, 14:54

Effettivamente nell 'articolo non è riportato, ma la prima esplosione è avvenuta ad alta quota. Il corpo celeste di Tunguska aveva dimensioni ben più grandi dei 50-60 metri stimati dai ricercatori, si parla di un blocco di materiale roccioso di circa 200 metri di diametro, la rotta dello schianto è quindi (secondo la teoria di Uvarov) stata manovrata, in un punto del pianeta praticamente disabitato. Leggendo il blog ci si accorge di quanti riscontri scientifici supportano questo studio, certo una lettura superficiale dell'articolo può trarre in inganno anche il ricercatore più esperto.
Saluti

19/04/2009, 15:24

Riporto un interessante articolo postato da DigDug su ufologia.net:

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E’ il 30 Giugno del 1908 quando alle 7:14 dell’ora locale un oggetto infuocato di imprecisata velocità, squarcia il sereno cielo siberiano e si schianta nella taiga. La sua potenza distruttrice genera un’esplosione pari a 12 megatoni (5 X 10 alla 16 J), vale a dire mille bombe di Hiroshima. Una forza invisibile schiaccia e abbatte tutti gli alberi in un raggio di 770 miglia, accanto al fiume Tunguska, abbattuti e rovesciati con le radici completamente fuori dal terreno. Le poche piante che si salvano, squarciate e bruciate, restano a disegnare un paesaggio spettrale. Le temperature sviluppate intorno ai dalla violenta esplosione (intorno ai 15000 gradi Kelvin) determinarono la distruzione di interi branchi di renne. All’ esplosione termica iniziale seguono violentissime onde d’ urto, una tempesta infuocata ed una pioggia nera che contaminò il territorio per centinaia di miglia. La scossa sismica che ne derivò fu registrata negli osservatori di Mosca, Parigi, Londra e perfino Washington, dall’ altra parte del globo. Una gigantesca colonna di fuoco si alzò nel terso cielo azzurro, raggiungendo un’ altezza tale da rendere visibile la sua luce accecante agli sbigottiti siberiani distanti centinaia di miglia. I bagliori furono visibili anche in Europa e Asia, tanto che un golfista Inglese scrisse sul Times di aver potuto quella sera tranquillamente leggere un libro a l’una di notte.Il boato dell’esplosione fu udito fino a 200 chilometri dall’ epicentro. l khan (sindaco) di Vanavara, l’unico villaggio nei pressi, a 80 km, mandò degli esploratori a vedere cosa fosse accaduto alle renne al pascolo in quella regione. Tornati, questi racconteranno storie di morte e distruzione tali che l’intiera zona divenne in breve tempo tabù.

Ma quale evento avrebbe generato una tale catastrofe? Le prime risposte a questa domanda arrivarono dopo ben 19 anni dalla data dell’evento, questo perchè nel frattempo la Russia stava attraversando una complicata situazione politica (la fine della guerra russo-nipponica, rivoluzioni, brigantaggio), e per questo motivo i fatti di Tunguska non rappresentarono una preoccupazione prioritaria.

Ma a quanto pare i governi non furono gli unici a non dare importanza al fenomeno, tant’è che perfino nei giorni a ridosso della catastrofe nessuno ne parlò, furono spese solo poche righe su alcuni giornali locali. Uno di questi, il ‘Sibirskaya Zhizn’ proponeva una ipotesi meteorica del fenomeno. Fu prorpio leggendo tale quotidiano che il ricercatore scientifico Leonid Kulik, si mise a capo di una spedizione per conto dell’Accademia delle Scienze Russa, per far luce sull’accaduto. Una volta giunto sul posto, quello che si parò davanti agli occhi dell’incredulo Kulik fu uno scenario apocalittico, non vi era infatti più traccia della foresta che avrebbero dovuto trovarvi, vi erano solo arbusti divelti e carbonizzati nell’area di almeno 2200 km quadrati. Ma nonostante anni di ricerche e inutili scavi nelle torbiere del monte Stojkoviched, il drenaggio dei laghetti della Palude Sud, Kulik non riuscì mai a trovare nessuna traccia del cratere che il metorite di ferro-nichel alla base della sua teoria, avrebbe dovuto lasciare. Per spiegare l’assenza di tracce Kulik affermò che si sarebbe dovuto trattare non di un singolo meteorite, bensì di uno sciame,ma anche in questo caso non mancarono le smentite, infatti se così fosse stato, si sarebbero dovuti trovare almeno dei piccoli frammenti. Ma così non fu e con l’avvento della seconda guerra mondiale e della dittatura stalinista il mondo dimenticò l’enigma di Tunguska, almeno fino a quando lo scrittore di fantascienza e saggista sovietico ing. Alexander Kazantsev, propose attraverso una serie di articoli ed il libro “L’ospite dello spazio”, un ipotesi ufologica dell’impatto, molto singolare. Egli era fermamente convinto che data l’assenza di prove materiali di un impatto meteorico, quella dell’UFO crash fosse un ipotesi plausibile. Neanche a dirlo, nell’arco di breve tempo, numerose istituzioni tuonarono contro questa teorie giudicata assurda, e così l’Accademia delle Scienze russa decise di aprire nuove ed accurate indagini. Ma ancora una volta non fu trovato nulla di definitivo.

Le ipotesi
Al fine di facilitare una più attenta analisi dei fatti, abbiamo ritenuto utile catalogare le numerose ipotesi affinchè possiate avere un quadro complessivo della casistica.

1) IPOTESI COMETARIA
Nel 1978 l’astronomo cecoslovacco Lubor Kresak rilanciava l’ipotesi cometaria, asserendo che l’ordigo di Tunguska altro non era che un pezzo staccatosi dalla cometa Encke. Si sarebbe trattato dell’esplosione del nucleo radioattivo di una cometa.Ma ben presto approfonditi studi confutarono questa ipotesi. Il ritrovamento nel 1987 di un frammento si iridio sarà la prova che scarterà definitivamente tale teoria..

2) IPOTESI METEORICA E ASTEROIDEA
L’ipotesi che a tuttoggi convince di più, sorretta da numerosi studiosi, sarebbe quella che identificherebbe l’oggetto in questione con un asteroide di natura rocciosa, grande come un grattacielo del peso di circa 1milione di tonnellate, ma poco compatto. La sua scarsa compattezza sarebbe stata alla base della sua esplosione a qualche centinaio di metri dalla superficie. Secondo questa teoria l’asteroide viaggiando ad una velocità di circa 15 km/s sarebbe penetrato all’interno dell’atmosfera terrestre e sottoposto alla resistenza dell’aria si sarebbe frantumato, a questo punto una volta decelerato si sarebbe riscaldato fino a raggiungere i 30.000 gradi Kelvin. L’enorme calore prodotto avrebbe provocato l’incendio della foresta e l’immane onda d’urto, stimata in termini di pressione intorno ad 1 tonnellata/mq, che avrebbe abbattuto gli alberi, e quant’altro siparò sul suo cammino, lasciando al suolo un’orma ‘a farfalla’ di 2150 kmq di terra devastata.

L’enorme fungo sarebbe stato responsabile dell’esplosione captata dai sismografi e della segnalazione, sui magnetometri russi, di un momentaneo ’secondo polo nord’, a Tunguska. Con questa ipotesi si spiegherebbe anche perchè alcune chiazze chiazze di vegetazione siano rimaste quà e là intatte. Merito delle nuvole a pecorelle, che avrebbero protetto alcuni sprazzi di terreno dal rogo irradiante, che si alimentava dell’azoto atmosferico, ossidato dalle alte temperature.

Il ritrovamento nel 1987 di un frammento di iridio (metallo particolarmente presente nei meteoriti), sembrò essere una conferma delle ricerche dello studioso croato Korado Korlevic, che partecipò alla spedizione internazionale del 1990 ed autore del libro “Tunguska Risolto”. Oltre all’iridio, nella zona prossima all’epicentro, furono trovate anche delle piccole sferette vetrose, come documentò nel settembre del 1986 Il National Geographic, anche questi frammenti “indicavano che si era trattato di un evento meteorico”. “Piccolissime sferule vetrose con diametro compreso tra pochi micrometri ed un millimetro, somigliavano molto alle Tectiti; tuttavia di meteoriti non se ne trovò mai traccia”, scriverà la rivista “L’astronomia” nel novembre 1992.

Nessun meteorite, nessun cratere, insomma troppe lacune….per questa teoria che sembra spiegare solo in parte cosa successe; una ipotesi teoricamente valida, ma che non lo è altrettanto dal punto di vista pratico!

BUCO NERO
Nel 1973 J. Ryansi ipotizzò che la catastrofe di Tunguska fosse da imputare ad un mini-buco nero, che avrebbe attraversato la Terra. Questa bizzarra ipotesi, tra l’altro, inverificata, non fu mai presa sul serio, visto e considerato che un buco-nero, anche se di piccole dimensioni avrebbe generato danni assai più grandi!

ANTIMATERIA
Ma c’è anche chi avrebbe ipotizzato, alla luce della scoperta dell’animateria, che l’esplosione sarebbe avvenuta a causa di una quantita’ appunto di antimateria compresa tra i 300 grammi e 5 tonnellate, con un diametro compreso tra i 4 e i 100 cm.

La teoria sull’antimateria ci dice che nel caso in cui della MATERIA incontrasse dell’ANTIMATERIA si andrebbe incontro ad annichilazione, la quale produrrebbe una quantità di energia esplosiva impressionante. Ma il problema di questa teoria consiste essenzialmente nel fatto che se ciò si fosse davvero verificato, l’Antimateria cosmica si sarebbe dovuta annichilire già a contatto con la materia presente negli strati alti dell’atmosfera.

IL RITORNO DELLA CODA MAGNETICA TERRESTRE
L’ipotesi secondo cui i danni provocati nella zona di Tunguska erano imputabili ad un fenomeno fisico noto come ritorno o contraccolpo della coda magnetica terrestre, fu scartata come poco probabile in seguito, alle segnalazioni di alcuni testimoni oculari, che giuravano di aver visto un oggetto luminoso attraversare il cielo.

LA TEORIA DELL’AGENZIA NOVOSTI
Secondo quanto reso noto dall’agenzia di stampa Novosti il 20 settembre 1989, il bolide di Tunguska sarebbe stato un piccolo meteorite caduto in un giaciemnto ricco di gas condensato, trovato dai geologi sotto il bacino di un fiume locale. Il ruolo svolta dal meteorite sarebbe stato quello di un grande fiammifero acceso che a contatto con il gasdotto avrebbe dato luogo ad una esplosione di dimensioni apocalittiche. Ma la probabilità in termini statistici che ciò si sia verificato è veramente molto remota.

IPOTESI ALIENA
E’ la seconda ipotesi più accreditata dopo quella meteorica, essa fu proposta intorno al 1946 dall’ingegnere sovietico Alexander N. Kazantzev, e ripresa inseguito anche da T.Atkis e J.Baxter nel ‘76 ne “Il fuoco venuto dal cielo” e, nell’ ‘84, dall’accademico Vassiliev.

Secondo l’interpretazione di questi studiosi, ciò che precipitò nella zona di Tunguska non fu un meteorite, bensì un oggetto volante non identificato guidato da entità intelligenti. Il mezzo volante secondo questa teoria sarebbe stato alimentato da poteti motori che sfruttavano energia nucleare, nel 1959, il prof. Felix Zihgel, dell’Istituto di Aviazione di Mosca confermò tale ipotesi.

Alla luce delle testimonianze di coloro che videro quanto precipitò sui cieli di Tunguska, numerosi ricercatori si ritengono convinti che il mezzo esploso fosse stato sicuramente artificiale, esso infatti aveva una forma a cilindro allungato e si ristringeva alle estremità, inoltre la sua velocità stimata secondo quanto visto dai testimoni, non avrebbe superato i 2500 km/h, una velocità troppo bassa per un oggetto proveniente dallo spazio. Se ragionando per assurdo, un meteorite si fosse introdotto nella nostra atmosfera a quella velocità sarebbe dovuto essere così grande da oscurare il cielo. A detta dei testimoni inoltre l’oggetto avrebbe eseguito una serie di manovre per così dire “intelligenti”mutando rotta più volte durante la discesa e descrivendo un arco di circa 600 Km.

Nel letto del fiume Vashka, lungo la traiettoria dell’oggetto, fu trovato non molto tempo fa, un frammento metallico brillante dalle curiose proprietà, esso ad esempio quando veniva sfregato fortemente, produceva scintille. Il frammento fu analizzato dal Dott. Valentin Fomenko, laureato in Scienze Tecnologiche e membro della Commissione sui Fenomeni Anomali. Le dichiarazioni che egli riporto a seguito delle analisi furono che il frammento in questione era costituito da un insieme di elementi rari (sulla Terra!): 67,2 % di cerio, 9% di neodimio, 10,9% di lantanio e solamente dello 0.04 % di uranio e molibdenio. Alcuni di questi elementi citati, come ad esempio i primi tre, sono assolutamente rari, figuriamoci se aggregati in un oggetto di forma assolutamente regolare. Inoltre, l’oggetto non possedeva, nella sua struttura, atomi di ossigeno e non presentava traccia di ossidazione, cosa impossibile in oggetti terrestri. Infine, qualsiasi fusione di elementi rari ottenuta sulla Terra presenta tracce di sodio e calcio. In questo oggetto ritrovato non c’è traccia dei due elementi! L’analisi mostra una struttura cristallina sconosciuta, o meglio, questa struttura cristallina composta da poche centinaia di atomi, sulla Terra si conosce solo teoricamente e si suppone che per ottenerla occorra una compressione a bassa temperatura e a decine di migliaia di atmosfere. L’analista, pertanto, concluse, a ragione, che tale oggetto, decisamente, aveva una origine artificiale non terrestre!

E’ possibile che quell’oggetto sia stato parte di un veivolo extraterrestre schiantatosi proprio nella zona di Tunguska? Non possiamo saperlo con certezza, ma nulla è da escludere!

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Altri articoli inerenti:
http://www.parmaok.it/parmaok/cultura/t ... 09081.html

E alcuni disegni:
http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/tung_74g.htm
http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/tung_75g.htm
http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/tung_76g.htm
http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/tung_77g.htm

19/04/2009, 18:18

Di Tunguska ormai se ne parla da 60 anni a questa parte, sono stati eseguiti una quantità enorme di studi e raccolto una infinità di prove scientifiche sfociate in numerose teorie. L' articolo sopra postato, firmato da DigDug, ne parla in maniera dettagliata, l'unico problema che ognuna delle teorie (sono tante e ne esistono altre ancora) sopra citate, non riescono a spiegare in maniera esauriente tutti i fenomeni fisici riscontrati prima, durante e dopo l' evento accaduto a Tunguska. (ricordo per chi non lo avesse letto che sono state osservate anomalie legate all’evento di Tunguska 2 mesi prima l’esplosione del 30 Giugno 1908, per maggiori informazioni si veda il blog postato)
La teoria elaborata da Paglialunga e Uvarov sembra riuscire pienamente in quest' intento, cosa mai accaduta prima! Purtroppo affermare che esista una costruzione aliena a centinaia di chilometri sotto la superficie del pianeta suona così "fantascientifico" da essere esclusa anche dagli ufologi.
Per fare un esempio lo studioso Andrei Yu. Ol'khovatov con la sua teoria sulle " geometeore" afferma che l'ipotesi extraterrestre era la più plausibile (naturalmente) prima della sua ricerca(per la complessità dei fenomeni osservati). Peccato che lui ipotizzi la creazione di un enorme sfera di plasma dallo sfregamento del sottosuolo, esplosa in seguito con le conseguenze che tutti conosciamo. Questa teoria come è facile intuire è stata criticata da scienziati del calibro di Vasilev in quando centinaia di testimoni, hanno chiaramente osservato un enorme corpo celeste che bruciando faceva una gran fumo nero e si dirigeva in direzione della zona dello schianto. In realtà poi altri testimoni (la metà per la precisione, circa 500 persone) hanno visto diverse sfere di plasma provenire da altre zone anch'esse dirette verso il luogo dell'esplosione principale, sfere prodotte appunto dal macchinario alieno. Pensate che questa teoria di Andrei Yu. Ol'khovatov è, a dire degli scienziati tra le più accreditate insieme naturalmente all’ipotesi meteorica e cometaria.

20/04/2009, 11:46

non la credo possibile, ma secondo voi è probabile che l'enorme esplosione superficiale sia stata causata da una grossa fuoriuscita di gas concentrata sull'area di tunguska e innescata magari da un fulmine?

20/04/2009, 14:10

cari amici vedere anche
http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/tunguska.htm
ciao
mauro

20/04/2009, 15:31

Cioè fatemi capire [:D] è più probabile che una nave Aliena con motori nucleari sia passata sopra tunguska... piuttosto che un meteorite sia finito in un giacimento di gas posto (strana coincidenza [8D])sotto il fiume proprio in quella zona??

A volte credo che si voglia trovare L'alieno a qualunque costo...

Poi anche un altra affermazione mi fa rimanere basito " il prof. Felix Zihgel, dell’Istituto di Aviazione di Mosca confermò tale ipotesi." Cioè come ha fatto a confermare l'ipotesi aliena??? ERA PER CASO LI??? HA STUDIATO UN VELIVOLO ALIENO CON MOTORI NUCLEARI???

O_o

20/04/2009, 16:12

Non è più probabile l'ipotesi di astronave aliena ma quella di difesa...
E fin quando non si troveranno frammenti di una certa consistenza rimarrà una delle ipotesi migliori anche perchè racchiude in se diverse testimonianze di eventi precedenti al fenomeno.
Da parte mia non riesco a capire come un asteroide di 60mt possa polverizzarsi poco prima di toccare terra, certo il meteorite che becca il gicimento avrebbe un senso però dov'è la terra smossa? Quando una casa satura di gas esplode di solito si apre non brucia in superficie.. e qui non abbiamo voragini ma solo una estesa area bruciata.

20/04/2009, 18:27

Sono d' accordo con quanto affermato da morpheus85, anche perchè gli studi di Andrei Yu. Ol'khovatov affermano in maniera scientifica che l'esplosione avvenuta a Tunguska non è di tipo chimico ma prodotta da un plasma ad altissima energia (sarò noioso ma trovate questi dati nel blog http://tunguska-siberia.blogspot.com/ che nessuno sembra aver letto ). Come fa l'eslosione di un meteorite a provocare un fenomeno fisico di questo tipo? O una nube di gas metano fuoriuscita dal terreno e poi esplosa successivamente?

22/04/2009, 21:12

Dimenticavo... Uvarov ipotizza che il macchinario alieno ha anche il compito di stabilizzare l'orbita di Nibiru o 12° pianeta che dir si voglia. Ha fatto questa dichiarazione in un' intervista rilasciata ad una rivista di ufologia inglese, purtroppo non riesco più a trovare il Link.
Saluti

23/04/2009, 11:47

Finalmente ho trovato l'intervista a Uvarov di cui vi parlavo:
http://www.bibliotecapleyades.net/herco ... bus_21.htm

25/04/2009, 14:04

Ho potuto assistere ad una conferenza che si è tenuta a Parma lo scorso anno che parlava di questa installazione aliena, effettivamente la teoria è molto interessante,
credo che realmete a Tunguska sia accaduto qualcosa di anomalo.
Ultima modifica di elisa il 25/04/2009, 14:24, modificato 1 volta in totale.

25/04/2009, 19:33

bèh, gicché ci siamo ecco quello che sapevo fin da piccolo...

Quello che ho sempre saputo su
TUNGUSKA

Un dramma dello Spazio deve essere accaduto 70 anni fa nella piana di Tunguska, in Siberia.
Il 30 Giugno del 1908 alle ore 07.17, un Globo luminoso attraversò il cielo della Siberia da Sud a Nord. Negli ultimi istanti della sua caduta modificò, o cercò di modificare, il più possibile la sua traiettoria, evitando per poco il contatto con il suolo; ma pochi chilometri d'altezza esplose con inaudita violenza sopra la taiga...
Un'imensa colonna di luce si alzò sulla pianura, fino a 80 Km. di altezza! Presto si sviluppò uno spaventoso incendio che devastò gran parte della regione.
Gli alberi, tutti in torno all'esplosione, furono tutti rasi al suolo, mentre quelli direttamente sotto lo scoppio restarono in piedi, ma spogli di tutto.
Una nube radioattiva si creò tutt'intorno. I sismografi di tutto il mondo registrarono la tremenda onda d'urto prodotta dall'alto verso il suolo. A 900 Km. dal luogo del sinistro, il bilanciere del sismografo di Irkoustk oscillò per quasi un'ora....
In molti Paesi d'Europa, durante le settimane che seguirono, le notti furono illuminate da strane nubi ddorate, come un'aurora boreale; i quotidiani dell'epoca riferirscono che in molte capitali europee si poteva leggere all'aperto in piena notte senza nessuna fonte d'illuminazione ausiliaria...
Nel 1961 e nel 1963, l'Accademia delle Scienze di Mosca, inviò a Tunguska delle missioni scientifiche di ricerca, condotte da eminenti scienziati e specialsisti, dotati di attrezzature ultramoderne.
Tenendo come al solito poco conto delle testimonianze della gente del posto, si era sempre ritenuto che fosse stato un meteorite od una cometa di enormi dimensioni adesplodere.
Ma alcune tracce di radioattività,la mancanza di un cratere e di qualsiasi frammento meteorico, portò a riesaminare le testimonianze degli abitanti del posto.
Così si venne a conoscenzadella deviazione avvenutaquasi al termine della veloce caduta di quel Globo Infuocato, cosa che nessun meteorite poteva fare...
Così, niente niente cratere, niente frammenti! L'unico impatto che ci fu, è stato prodotto dalla tremenda esplosione, o meglio, dall'onda d'urto, proprio come ad Hiroshima!
La deviazione dell'Oggetto luminoso fu confermata da tutti itestimoni, sia del luogo (che ora non abitano più lì) sia dalle regioni limitrofe.
E' stato calcolato, in base a rilievi effettuati sul posto e a descrizioni dell'epoca, che l'esplosione deve essere avvenuta a circa 6000 m. d'altezza. La sua potenza, pari ad una bomba "H" da 100 Megaton!
Un meteorite del genere sarebbe giunto per forza di cose fino al suolo, con estreme conseguenze...
Secondo lo scienziato sovietico, Felix Ziegel, a provocare la formidabile esplosione sarebbe stato un ordigno Extraterrestre proveniente dallo Spazio, con un'avaria a bordo...
L'affermazione dello scienziato è doppiamente importante, in quanto conferma ufficialmente che taluni scienziati sovietici, come alcuni occidentali, non secludono a priori l'esistenza di simili Oggetti Volanti.
In un'intervista all'Agenzia "TASS", il professor Zigel ebbe a dire che " Più si conoscono i dati della catastrofe di Tunguska e più si è certi che un U.F.O. esplose sulla foresta, nel 1908." Lo scienziato si basa sul fatto che eminenti coleghi hanno potuto appurare che l'oggetto, prima di disintegrarsi, cercò di evitare l'impatto con il suolo, descrivendo un'ampia virata di risalita, puntando prima verso Nord, poi ad Ovest!
Ma c'è di più: l'esplosione ah lasciato sul suolo un notevole quantitativo di zinco, bromo, sodio e ferro; elementi spiegabili in strutture artificiali.
La "TASS", da parte sua, pur non pronunciandosi in modo esplicito sembra dar ragione al professor Zigel.
Nel 1978, con l'ultima spedizione scientifica, sembra aver fatto emergere ulteriori prove che danno torto a quanti ancora vorrebbero spiegare naturalmente il fenomeno; come in molti testi di Astronomia è riportato...
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