Qui si affrontano discussioni su argomenti riguardanti l'Ufologia moderna, ricerche e misteri.
19/12/2012, 20:39
Il problema del metodo in ufologia è irrisolto
Forse per questo i risultati ottenuti sono insufficienti
D'altra parte,le esperienze di cui ci occupiamo sono di natura particolare:
avvengono di sorpresa,non sono ripetibili,si manifestano in modo diverso (dalle luci agli oggetti),insomma sfuggono tangenziando le persone e non sono certo misurabili .
A parte gli studi sulle luci di Hessdalen,gli altri IR sembrano difficilmente analizzabili in modo rigoroso .
Da
Forse questa impasse è superabile.
In passato,ho riflettuto molto su questo e sono arrivato a questa ipotesi di lavoro che vi spiego con un esempio:
immaginate di avere del materiale interessante,non è importante definirlo
Voi siete lì,con questo materiale e non sapete come procedere.
Allora,la prima cosa da fare è questa: un brainstorming
Questa tecnica consiste nel liberare la mente da ogni censura e pregiudiio,lasciando emergere ogni idea relativa al materiale stesso.
Anche la più strana o impossibile.
Scrivete queste vostre idee ,disegnatele,rappresentatele se volete.
Poi,finito l'esercizio ,riesaminatele con calma ,una per una.
Riesaminatele alla luce delle vostre conoscenze,su un continuum che va dall'impossibile al plausibile.
Dopo aver fatto questa selezione ,vi trovate con un numero ristretto
di opzioni.
Rifate il lavoro precedente finchè trovate l'opzione migliore.
A questo punto potete iniziare a lavorarci.
Usate gli strunenti e le conscenze adeguate al tipo di materiale che avete davanti
con lo scopo di verificare la vostra ipotesi
Se avete riscontri positivi ok,xconfrontate il materiale con altri che avete giá visto,trovate riscontri ,analogie....e portate avanti la vostra idea.
Se ,al contrario,la vostra iootesi non regge,passate a una seconda scelta e sceglietene un'altra ,procedendo come sopra.
Questo lavoro integra intuizione e ragione,evita il rigore ma permette un uso mirato
e adeguato della razionalitá
20/12/2012, 10:09
Riferimenti all'accreditato
Einstein scrive:
....
non sono i fatti che determinano la teoria,è la teoria che definisce i fatti chr possiamo osservare
....
Con questo,voleva dire che il reale che noi osserviamo è,qualche modo,illuminato parzialmente da quanto intendiamo...scoprire
Conoscere è una proiezione mentale umana sul reale e quello che riusciamo a capitre,osservare,studiare non è il "reale-reale",ma il"reale-umanizzato",quindi relativo.
Io non so,in quanto uomo,se il "reale-reale"esista o meno,suppongo di si
A me interessa il reale umanizzato e umanizzabile e basta.
In questo quadro,dentro questi limiti,si muove la scienza e ogni altra forma di conoscenza
Quindi l'obiettivitâ assoluta non esiste e a me pare pure una prospettiva terrificante oltre che illusoria e diabolica.
Preferisco una obiettivitá umanamente umana,dunque,relativa e tinta di...soggettivitá specifica umana
Anche in ufologia vale la stessa cosa:
il non umano,l'alieno,propone altro,talvolta spacciandolo per...obiettivo,veramente ...vero,ecc....
Ma questo,in linea generale è un inganno,perchè al non umano,all'alieno interessa INVECE la SOGGETTIVITÁ UMANA
Questo perchè non ha soggettivitâ ma una sorta di Impersonale e Vuota Dimensione che noi assoceremmo alla morte ma che morte non è,almeno nel senso umano della parola
Si tratta piuttosto di uno status di non vita e non morte,
una stasi statica,un limbo esistenziale di cui è prigioniero,da cui cerca di uscire senza poterlo fare.
ciau
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