a cura di
Carmine Crocco
http://ufologiaoggi.blogspot.com/1 Agosto 2009
Sara' estradato negli Stati Uniti Gary McKinnon, il 43enne Inglese che riusci' a compiere il piu' grande "hackeraggio" nella storia militare degli Stati Uniti. Tra il 2001 e il 2002 McKinnon affetto dalla sindrome di Asperger una forma di autismo, infranse per ben 97 volte la barriere protettiva dei computer del Pentagono e della Nasa. L'intrusione duro'almeno per un anno e nessuno si accorse che da una normale abitazione in Gran Bretagna qualcuno stava penetrando nel sistema di difesa militare piu' temuto e protetto del mondo poggiato su sistma operativo windows ( personalmente condannerei all'ergastolo gli ingegnieri informatici per imbecillità.... come si fa a rendere qualcosa sicuro con windows???). McKinnon si difese affermando di voler solo cercare le prove dell'esistenza degli Ufo, ma i magistrati britannici e quelli americani la pensano diversamente: "Non furono pirataggi sperimentali, ma deliberati progetti di infrangere i sistemi di difesa, con un conseguente significativo danno", ha sentenziato Alison Saunders, magistrato di Corte d'appello, alla quale si erano rivolti McKinnon e i suoi familiari.
Il danno al sistema militare americano fu di circa un milione di dollari. McKinnon agi' da solo, e non ha legami con organizzazioni terroristiche, e in sua difesa ha affermato di aver dimenticato tutto, visto che le incursioni avvenivano sotto effetto di alcol combinato a cannabis. Le uniche cose che ricorda il programmatore britannico è di aver trovato un progetto denominato «Disclosure Project» dove 400 testimoni, esperti in vari campi della aeronautica, dichiarano in un libro che la tecnologia UFO esiste, che «abbiamo catturato astronavi e le abbiamo smontate per esaminarle, c'è l'anti-gravità, c'è energia liberamente disponibile ed è di origine extraterrestre». La sua cattura è avvenuta grazie al download di una fotografia che credeva raffigurasse una navicella aliena,archiviata nel computer del Johnson Space Centre di Houston. Se sarà condannato rischia di passare fino a dieci anni in galera e di dover pagare una multa di 250.000 dollari. Ad avvenuta lettura di condanna all'estradizione,la madre ha dichiarato:"Siamo a pezzi. Se la legge dice che è giusto distruggere la vita di qualcuno in questo modo, allora è una legge sbagliata".
Credo ci sia un fondo di verità in questa storia. Infatti,le agenzie di sicurezza non combattono gli hacker con condanne alla prigione, ma assoldandoli nelle proprie file ed usufruendo delle loro enormi capacità.
A mettere il bastone ad un processo di assimilizzazione, credo sia stata la malattia dell'uomo che lo rende "inaffidabile" e non "addomesticabile". Inoltre di solito gli hacker non fanno un giro nel sistema violato e via, ma scaricano tutti i dati su dispositivi removibili. Questa vicenda processuale, potrebbe essere il coltello messo alla gola per ottenere la restituzione di tali memorie. Staremo a vedere come finirà sta storia, e a quel punto sapremo se le mie sono illazioni o sospetti fondati.
© Carmine Crocco
1 Agosto 2009
ps grazie angel per la segnalazione
Ultima modifica di
bandido il 01/08/2009, 18:13, modificato 1 volta in totale.