La Lanterna Cinese è un Aerostato, chiamato anche Mongolfiera di carta o Lanterna Kongming, Le origini sono prettamente orientali, si hanno tracce della sua esistenza a partire dal Regno di Shu Han (220-280 d.C.) quando lo stratega militare Zhuge Liang le usò per la prima volta come segnalazioni militari. La loro struttura è molto semplice, un pallone di forma oblunga generalmente (seppur ne esistono delle forme piu varie come il cuore stilizzato , usato per la festa di San Valentino o per i Matrimoni) di carta, con una "gola" alla base da cui entra il gas attraverso la cera combustibile alloggiata al centro di questa apertura. La Mongolfiera si innalza grazie al gas prodotto da questa combustione , piu leggero rispetto a quello presente nell'ambiente circostante . Il Principio di Archimede (in sostanza afferma che, ogni corpo immerso in un fluido , riceve una spinta verticale dal basso verso l'alto, che è uguale per intensità al peso del volume del fluido spostato), ne regola il suo moto ascensionale. In quanto Aerostato , il volo è dettato principalmente dalle condizioni meteorologiche e dalle correnti di aria, poichè non hanno strumenti direzionali che ne regolano il volo come i Dirigibili. Come gia accennato le forme sono varie, cosi come le colorazioni ( ne esistono di tutti i tipi ,dal bianco al rosso, al verde o blu) che in volo tendono generalmente verso il rosso-arancio-bianco, per via della fiammella accesa in contrasto con l'oscurità della notte. Mentre la durata del volo della Lanterna è in media di 15 o 20 minuti al massimo a seconda delle condizioni strutturali della Mongolfiera stessa, nonchè Metereologiche nel momento del lancio. La particolarità di queste Lanterne risiede nella capacità di affascinare gli occhi di chi le osserva, offrendo uno spettacolo pirotecnico che le ha rese famose ormai in tutto il Mondo. In Europa hanno cominciato ad espandersi intorno al 2005 anche per la facile reperibilità con una spesa molto modesta. In Italia il vero boom sta avvenendo in questi ultimi 3 anni in netta crescita per via del loro facile utilizzo e impiego ,per ogni sorta di festeggiamenti pubblici o privati che siano. Vengono lanciate per Matrimoni, Lauree, feste popolari, per augurare una buona fortuna ai nuovi nascituri, ma anche per burle varie , come il creare un effetto mediatico dietro all'argomento Ufologico. L'intento del Gruppo è stato quello di reperire ogni genere di informazioni a riguardo, ma il miglior modo per capire il fenomeno delle Lanterne Cinesi è sicuramente uno...Prenderne alcune e lanciarle annotando ogni caratteristica morfologica e di moto di queste Mongolfierine. Non è stato complicato trovarle senza neanche girare per negozi specializzati ,ma semplicemente seduti al tavolo di fronte un PC collegato alla rete. Con una rapida ricerca sono emersi numerosi siti rivenditori di modelli piu o meno grandi, ma vista l'esperienza di alcuni del Gruppo nel comprare articoli su internet, abbiamo optato per la sicurezza offerta da E-Bay. Digitando Sky Lantern nello spazio che il sito lascia a disposizione agli utenti per trovare i loro prodotti, sono comparsi un infinità di link di acquisto tra vendite dirette e aste varie. Con una somma modesta si può portare a casa ottimi gioiellini volanti del colore , forma e quantità che vogliamo. Ovviamente in base alla nostra scelta il prezzo varierà di conseguenza , ma sempre una somma alla portata di tutti. La nostra scelta cadde in una confezione di 10 Lanternine rosse, dalle dimensione ogniuna di 90 cm di lunchezza. Il prezzo alla consegna con spedizione dall'Inghilterra è stata di 36 Euro. Come vedete è stato facilissimo sia trovarle che reperirle con una spesa mòdica. Una volta ottenuti gli oggetti del nostro interesse, non abbiamo fatto altro che fissare un appuntamento serale durante il quale abbiamo svolto la nostra solita osservazione strumentale del Cielo. C'è da fare una premessa. La scelta del luogo è stata dettata da due fattori principali. Il primo attinente al fenomeno Ufo ,riguardanti lo studio statistico delle segnalazioni passate, la seconda invece è stata una conseguenza all'uso delle Lanterne Cinesi. Una conseguenza imposta dalle poche regole per l'utilizzo di queste Mongolfiere.
Vi allego le istruzioni per chiarezza e completezza, affinchè possiate capire quanto sia importante la scelta della zona dove poterle lanciare... Istruzioni per le SKY LANTERN
Cita:
- Le Sky Lantern sono fatte di carte bio-degradabile e ignifuga. Le Sky Lanterns sono pronte per il volo.Famigliarizzatevi con le sky lanterns prima di accenderle e lanciarle. - Non lanciare in condizioni di vento che rendono il lancio della lanterna difficile. - In ogni caso assicuratevi che il vento non sia piu’ forte di 8 km. - Prima del lancio lo stoppino acceso deve essere sempre sorveglato. - Lanciare la Sky Lanterns con venti forti o strappate potrebbe causare un atterraggio prematuro e ed potrebbero essere causa di incendio. - Verificare che nella direzione del vento non vi siano ostacoli (costruzioni e alberi) per almeno a 30 metri. - Non lanciare entro 8 chilometri da un aereoporto o pista di atterraggio o 2.5 km da una strada principale o autostrada. - Non lanciare le sky lanterns in un area dove il bagliore potrebbe essere confuso con un segnale di richiesta di aiuto. -Tenere le Sky Lantern lontano dalla portata dei bambini. - Assicuratevi di avere acqua / o un estintore a portata di mano.
Abbiamo scelto un luogo alle porte di Roma, dove l'inquinamento luminoso per quanto ce n'era, non comportava problematiche di sorta, rispettando tutti i requisiti delle istruzioni di volo per le mongolfiere. Era il 26 Maggio scorso (2010) e alle 00:19 abbiamo lanciato la prima Lanterna. Ma prima di fare ciò abbiamo avuto qualche problema all'accensione della cera combustibile. La difficoltà oltre alla difficile infiammabilità di alcune cere , consisteva principalmente nel non danneggiare la struttura fragile della Mongolfiera. Consigliamo per ogni Lanterna che si vuole lanciare , almeno 2 persone , una che regge a 45 gradi la struttura e un altra che si prodiga ad accendere il cero combustibile.
IL MOTO DELLE LANTERNE CINESI
Prima di lanciare le Mongolfiere, ci siamo appostati in punti diversi con strumentazione ottica che documentasse l'evento medesimo. L'angolazione diversa ci dava una piu chiara evidenza delle caratteristiche di volo e morfologiche delle lanterne. Con noi avevamo macchine fotografiche digitali, telecamere e visore notturno disposte a triangolo, al cui centro vi era una persona addetta alla preparazione della Lanterna per il volo. E appena si è staccata da terra, abbiamo cominciato a delineare le caratteristiche e a comprenderne il moto. Dovete sapere che il moto di una mongolfiera è dettato dall'ambiente circostante. Non sono solo le correnti di aria a creare la tipologia del moto , ma anche e soprattutto la temperatura esterna. Piu essa è bassa , maggiore sarà il contrasto con la temperatura interna della Mongolfiera e maggiore sarà la velocità di ascesa di quest'ultima, con un movimento che rimarrà piu regolare e dalla traiettoria direzionale piu stabile. Al contrario piu la temperatura esterna è calda , afosa, piu lentamente la lanterna prenderà il volo. Un volo non piu stabile ma erratico e "ubriaco", per questo generalmente le Grandi Mongolfiere vengono lanciate o all'alba o al tramonto, per evitare i movimenti termici che creano difficoltà nel governarle. La notte del 26 maggio in effetti era caratterizzata da un umidità dell' 85% e da una temperatura esterna di 11°C, con una brezza che rinfrescava piacevolmente la notte. Ma concentriamoci sul nostro esperimento: I primi secondi di salita sono comunque lenti , e questo è da imputare al calore sprigionato dalla terra che diminuisce all'aumentare dell'altitudine. Infatti la lanterna accresce la velocità della sua ascesa con l'aumentare della distanza che la separa dal suolo e cio è stato durante la salita della nostra Lanterna, che ha preso via via maggior velocità fino ad arrivare ad una quota di 100 metri circa. Il vento che la spingeva verso Nord-Ovest a quelle altezze era cosi forte da far cambiare drasticamente velocità alla Lanterna, facendole cambiare angolo di salita improvvisamente e portandola ad una distanza rilevante rispetto alla sua posizione iniziale. Nell'arco di 3 minuti da quando si è innalzata dal suolo, la lanterna cominciò ad avere problemi di luminosità fino a spegnersi del tutto. Da questa esperienza capimmo che Le Lanterne soffrono moltissimo la presenza di vento in concomitanza di temperature relativamente basse. La durata media come gia detto è di 20 minuti circa, ciò significa che il periodo ottimale per lanciarle è sicuramente dalla fine della primavera per tutta l'estate a seguire, quando le temperature serali sono abbastanza alte da poter consentire alle lanterne una vita piu lunga (non è un caso infatti che la stragrande maggioranza di segnalazioni di luci a gruppo ,vengono denunciate proprio in questo periodo). Qui sotto potete vedere alcune immagini che riguardono il moto della Lanterna cinese in fase ascensionale. Sono state scattate con un tempo di otturazione di 15 secondi e la scia che vedete nella foto, rappresenta il movimento che la Lanterna ha compiuto in quei 15 secondi di tempo. Notate il tragitto erratico in prossimità del suolo , in confronto al tragitto lineare che ha ad un altitudine non superiore ai 100 metri.
IMMAGINI RIPRESE CON UNA FUJIFILM FINEPIX 6500 USANDO UN TEMPO DI OTTURAZIONE DI 15 SECONDI. NOTATE IL MOVIMENTO ERRATICO DOVUTO AL CALORE AMBIENTALE PRESENTE IN VICINANZA DEL SUOLO
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IMMAGINI RIPRESE CON UNA FUJIFILM FINEPIX 6500 USANDO UN TEMPO DI OTTURAZIONE DI 15 SECONDI. POSSIAMO NOTARE IL LUNGO TRAGITTO CHE HA COMPIUTO LA LANTERNA AD UN ALTEZZA NON SUPERIORE AI 100 METRI A PARITà DI TEMPO DELLE FOTO PRECEDENTI, NONCHE IL SUO MOTO LINEARE E "SICURO", DOVUTO AL VENTO E ALLA TEMPERATURA BASSA IN ALTA QUOTA.
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COME SI PRESENTANO ALLA VISTA
La struttura delle Lanterne Cinesi permette a quest'ultime di arrivare ad una quota di 800 metri. A quelle distanze difficilmente si riesce a distinguere la forma reale della mongolfiera e ciò che appare all'occhio umano è un globo luminoso di luce variabile. Per quanto il discorso è relativo in base alle potenzialità soggettive della vista di ogniuno di noi, già ad un altezza di 30 metri non si distingue più la fiammella della cera combustibile e la gola della struttura. L'occhio tende ad uniformare il soggetto dell'osservazione , donando come risultato la caratteristica piu importante del fenomeno, la luce della combustione e il riverbero sulla carta. La luce si presenta con delle variazioni irregolari di intensità , di un colore che può variare dal rosso-arancio al giallo scuro tendente al bianco. Il Bianco rappresenta la maggiore intensità di calore dovuta alla combustione, la possiamo notare nelle prime due foto postate in questo articolo. Il rosso di conseguenza è la zona di calore meno intenso che avvolge l'intera struttura. Queste caratteristiche sono importantissime da tenere in mente ,perchè rappresentano un fenomeno dalla facile male interpretazione. La lanterna termina la sua vita in modi diversi a seconda delle condizioni meteo. Può affievolirsi mano a mano con intense variazioni di luce, oppure spegnersi di colpo senza notare segni evidenti della sua fine. In alcuni casi sono state viste lingue di fuoco consumare la struttura per poi spegnersi prima di toccare terra.
ULTERIORI LANCI E VIDEO
La notte del 31 maggio 2010 siamo ritornati nella campagna alle porte di Roma per lanciare una nuova lanterna. Le condizioni meteo erano migliori, la temperatura esterna era superiore ai 17° C al momento del lancio, e l'umidità era scesa ad un 56% . Non c'era presenza di vento ne a bassa quota ne a quote piu alte e gli effetti di queste condizioni li notammo a vista, dal volo e dalla durata di vita della Lanterna. Rispetto a quella manciata di minuti delle prime Mongolfiere lanciate qualche giorno prima, quest'ultima rimase visibile per più di 5 minuti andando a sparire per la lontananza verso Nord-Ovest. La lanterna si è innalzata con un inclinazione di 55-60° mantenendo questa angolatura per tutto il resto del tragitto, con un moto lento e costante, seppur con movimenti a volte erratici e deambulanti. Ciò dimostra quanto l'atmosfera circostante va ad influire sul movimento del piccolo aerostato, dei movimenti sicuramente affini alle lanterne lanciate dalle grandi città in cui l'assenza di vento e la temperatura esterna assai elevata, porta come conseguenza ad un volo poco inclinato (verso l'alto) , lento e costante, con leggere deambulazioni. Qui sotto potete vedere il lancio della lanterna cinese avvenuta il 31 maggio 2010 e il rispettivo volo in condizioni meteo stabili con temperatura esterna mite.
CIò CHE LE LANTERNE NON POSSONO FARE
Quanto finora scritto, rappresenta un fenomeno certamente ingannevole per chi non ha famigliarità con l'osservazione del cielo. La mancanza di una cultura specifica sui piccoli aerostati che imperversano in queste notti primaverili e estive, unito al contempo con una insana informazione che pretende l'assuefazione del lettore attraverso una continua mole di notizie sensazionalistiche, porta come inevitabile conseguenza ,ad un facile abbaglio quando parliamo di Lanterne Cinesi. Abbiamo parlato fino ad ora di come si presentano queste mongolfiere ...ora, concentriamoci su cosa non sono in grado di fare...
- Anzitutto non possono cambiare continuamente quota secondo un effetto "sali e scendi", esse invariabilmente da come sia la condizione metereologica esterna, andranno sempre e solo verso l'alto!
- Non possono andare controvento, poichè le correnti di aria rappresentano il fattore principale per il moto dell'aerostato.
- Non possono variare drasticamente direzione, in quanto sono legate indissolubilmente alla temperatura esterna e ai moti di vento.
- Non possono cambiare drasticamente velocità per poi arrestarsi di colpo
- Non possono arrivare a quote superiori ai 1000 metri
- Non possono discendere e atterrare per poi riprendere quota.
Termina qui la prima parte della ricerca svolta sulle Lanterne Cinesi. La prossima che inseriremo verterà principalmente sul volo in gruppo di questi piccoli aerostati , sulle caratteristiche del loro moto, e sulla percezione e relativa interpretazione da parte del testimone delle forme geometriche osservate nel cielo e ad esse associate, attribuendo loro una spiegazione non convenzionale. Tutto il materiale presente può essere usato solo se viene mantenuto inalterato nella sua forma. L'articola potrà essere condiviso su altri organi di informazione solo se viene specificato l'autore e il sito da cui è stato preso (http://www.ufoskywatching.com/)
_________________ « Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)
« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata » (Margaret Mead)
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« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata » (Margaret Mead)
Messaggi: 245 Iscritto il: 11/07/2009, 15:18 Località: milano
Oggetto del messaggio:
Inviato: 21/06/2010, 19:58
Appunto....brava la mia Bliss!
_________________ Io ho vissuto con diversi maestri Zen:tutti gatti.Perfino le anatre mi hanno impartito importanti lezioni spirituali.Il solo osservarle è una meditazione. E.Tolle
Ne avevo accennato anch'io sul topic, ma così è tutt'altra cosa! Hai fatto bene Blissenobiarella ...
_________________ Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996) U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955 Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
_________________ "…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo
CESENA - Tra fantascienza e mistero, l'ufologia riesce sempre a suscitare interesse. C'è chi non si ferma alle apparenze, ma studia il fenomeno con un approccio scientifico: sono gli esperti del Centro Italiano Studi Ufologici (Cisu). Tra questi un cesenate esperto di aeronautica illustra i fenomeni più frequenti. Nel 2010 si contano già più di 1500 segnalazioni ma "solo un 7-8% sono non identificabili". Il caso più frequente? "Le lanterne cinesi".
"Noi non crediamo agli ufo, noi studiamo il fenomeno", dice Roberto Raffaelli del Cisu, il centro che si occupa di ricerca sui fenomeni aerei e sugli "oggetti volanti non identificati". Il tutto accompagnato ad una corretta informazione e divulgazione. Il Cisu raccoglie tutti i tipi di segnalazione; "siamo già a quota 1.500 dal gennaio di quest'anno. Di questi solo il 7-8% - dice Roberto Raffaelli - sono classificati come non identificabili in base alle conoscenze e alle strumentazione finora a disposizione. E' il così detto zoccolo duro dell'ufologia".
I mesi in cui il Centro riceve più segnalazioni sono Agosto e Dicembre. "Da alcuni anni c'è un vero e proprio boom d'estate, a causa delle Tante quindi le ipotesi, ma poche conferme, come nel caso di pochi giorni fa a Sala. Qui l'oggetto non identificato è risultato poi un piccolo aereo telecomandato con delle luci atte a segnalarne la posizione. E' possibile una forma di vita oltre la nostra? La posizione del Cisu è la stessa degli scienziati. "Nell'Universo ci sono milioni di galassie. Molte sono come la nostra. La probabilità che ci siano forme di vita intelligenti non sono escluse".
Secondo i dati degli esperti del centro sono numerosi anche i casi di Incontro Ravvicinato (IR). Uno dei più significativi è il "caso Facchini", risalente all'Aprile 1950 e registrato ad Abbiate Guazzone (VA). Secondo la testimonianza raccolta, l'operaio Bruno Facchini avrebbe visto una "struttura di almeno 15 metri" e delle entità vestite di scafandro, che, non essendosi accorte della presenza dell'operaio, erano intente in quella che è stata descritta come la "riparazione del loro mezzo che propagava una luce verde". Anche a distanza di diversi anni, Facchini ha sempre sostenuto di "aver visto degli uomini dietro a quelle maschere".
NAPOLI - Qualcuna è finita sulle barche del molo Luise. Qualcun’altra si è infilata nelle verande che affacciano sul lungomare. Qualche altra, ancora, è atterrata sul parabrezza di un’auto, disorientando il conducente e provocando un tamponamento. Parliamo delle lanterne volanti. Quelle che illuminano le notti sul Golfo.
Ovvero le «Kongming», le mongolfiere degli innamorati vendute a tre euro da cinesi o pakistani alle coppiette che esprimono un desiderio, da portare in cielo insieme con le lanterne in cartapesta, spinte dal fuoco fino a scomparire nella notte. Qualche volta, però, le lanterne cinesi anziché innalzarsi nel cielo, dopo un breve volo, atterrano ancora accese, complice il vento, e rischiano di combinare guai seri.
Per esempio è successo quando sono finite sulle barche del molo Luise e solo per miracolo non hanno innescato un incendio che avrebbe potuto far saltare, a catena, le decine di yacht ancorati alla darsena. Ad evitare il peggio, una notte dopo ferragosto, è stato il tempestivo intervento dei marinai che hanno spento l’inizio d’incendio attivato, appunto, dalle «Kongming» trasportate dal vento sulle imbarcazioni. A denunciare il pericolo delle mongolfiere di fuoco è Fabio Chiosi, presidente della I Municipalità, che ha messo nero su bianco e ha scritto alla Polizia Municipale.
«Da alcuni mesi, nel cielo del lungomare si levano in volo, ogni sera, decine e decine di lanterne di carta, sospinte dal calore di una fiamma. Esse vengono vendute prevalentemente da ambulanti extracomunitari abusivi. Abbiamo ricevuto un esposto dai gestori del Molo Luise nel quale si denuncia un incendio, avvenuto a metà agosto, su alcune barche ormeggiate. Un incendio provocato proprio da alcune lanterne che sono cadute sui natanti» denuncia Chiosi.
E spiega: «È evidente che, al di là dell'innegabile effetto romantico, apprezzato soprattutto dalle coppiette che le lanciano in aria, queste lanterne sono pericolose. Sia perché non hanno alcuna omologazione, sia perché non va dimenticato che si tratta sempre e comunque di oggetti incontrollati, spinti solo dal vento, che vagano in aria con una fiamma ravvivata da un combustibile solido, tipo diavolina. Pertanto è opportuno che la vendita venga immediatamente sospesa».
Nell’esposto inviato alla Polizia Locale, il presidente della I Municipalità sollecita il sequestro delle mongolfiere che - scrive Chiosi - «tra l'altro, si innestano anche nel quadro di grave abusivismo commerciale che si perpetra da molto tempo sul lungomare». La prima a denunciare la pericolosità delle lanterne fu l’ex assessore alla I Municipalità, Silvana D’Ippolito che ne faceva soprattutto un problema per l’ambiente.
Secondo la D’Ippolito le lanterne, una volta cadute in mare, inquinavano le acque perchè fatte di materiale non biodegradabile. Come detto all’inizio, le mongolfiere si sono intrufolate nelle verande di alcuni appartamenti del lungomare, rischiando di innescare incendi. Una è finita sul parabrezza di un auto, disorientando il conducente che ha perso il controllo dell’auto, tamponando un altro veicolo.
Un’altra invece è finita nel piatto con la pizza di un turista seduto al tavolo di un ristorante di via
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