I RACCONTI

Il più importante limite della ricerca sulle abduction sta nel fatto che non é stata esplorata al momento alcuna altra possibilità di studio del fenomeno se non quella di raccogliere le informazioni che gli stessi presunti addotti forniscono attraverso i loro racconti sia in fase di coscienza vigile sia in regressione ipnotica. Bisogna però tenere ben presente che queste creature extraterrestri potrebbero indurre nei rapiti uno stato di percezione alterata ogni qual volta entrano in contatto con loro. Tale alterazione neuro-sensoriale verrebbe impiegata sia per controllare l'addotto, sia per prevenire ogni sua possibile reazione ma anche per impedire ogni valutazione oggettiva della situazione da parte del testimone che sarà pertanto alla mercé dei loro inganni e delle loro mistificazioni. La conseguenza di questa spiacevole situazione é che la persona può riportare soltanto quello che è stato da lei visto, sentito ed ascoltato il ché non è necessariamente specchio di quello che è veramente avvenuto.
Secondo alcuni ricercatori, come per esempio la defunta Karla Turner, inducendo e manipolando stati alterati di coscienza nell’addotto gli alieni assumono il pieno controllo della situazione ed esercitano una immensa capacità di censura sui dati che i testimoni riportano. E' necessario pertanto ricordare sempre che gli addotti potrebbero riferire informazioni controllate dagli alieni. Questo è un fatto col quale devono confrontarsi tutti i ricercatori che si cimentano nella difficile ricerca nel campo delle Ufo abduction. E purtroppo devo dire che in letteratura sono reperibili troppe fantasiose ricostruzioni e allucinate teorie che nulla hanno a che vedere con la realtà. Per questo fino a quando non sarà scoperto un metodo affidabile per annullare le memorie schermo nella mente del testimone tutto quello che i presunti rapiti riferiscono deve essere considerato con grandissima cautela. Per questo motivo ritengo che una delle più complete descrizioni di che cosa avviene durante i rapimenti alieni sia stata fornita dalla dottoressa Karla Turner una delle più agguerrite sostenitrici della necessità di scavare "oltre le apparenze" cercando, per quanto possibile, di raggiungere il nocciolo del ricordo, senza lasciarsi ingannare dagli innumerevoli trucchi messi in atto da abili sceneggiatori.
Alien Abduction in the Gingerbread House di Karla Turner, Ph.D.
"Il dott. Jacques Vallee ha più volte sottolineato delle similitudini che esistono tra i racconti di esperienze ufologiche e di rapimento alieno e i racconti del folklore popolare e le favole. Io non concordo con il Dott. Vallee su molti, molti punti che riguardano l’ufologia ma in questo caso sono d’accordo con lui in quanto c'é una favola molto nota che racconta qualcosa di importante sul fenomeno dei rapimenti alieni, anche se non nel senso che il dottor Vallee potrebbe immaginare. La storia di Hänsel e Gretel rappresenta una lezione di cui ogni addotto dovrebbe tener conto. Questi due innocenti bambini, mentre vagavano perduti e spaventati nella foresta, giunsero nei pressi di una casa di pandolce dal tetto di zucchero che sembrava poter offrire loro ricovero ed assistenza. La proprietaria della casa, un’anziana donna piena di rughe, inizialmente fece loro una tremenda paura ma poi la loro gioventù li spinse ad accettare le sue offerte di entrare e di sfamarsi. Entrarono quindi nella casa di pandolce e furono rapidamente fatti prigionieri dell’anziana donna. Messi in gabbia, i due bambini furono da lei abbondantemente nutriti ma non certo per il loro bene. Infatti erano fatti ingrassare per essere poi messi nel forno! L’ingannevole natura della casa di pandolce e l’offerta dell’anziana signora di offrire loro cibo aveva ottenuto un ottimo risultato. Da questa storia di inganni devono trarre un utile avvertimento gli addotti dagli alieni. Come Hänsel e Gretel noi siamo inizialmente terrificati dagli incontri con gli alieni ma in troppi casi la nostra paura è superata dalle parole dei rapitori e dai pensieri e dalle esperienze che loro ci presentano. Anch’io sono un’addotta ed il desiderio di scoprire la natura delle mie esperienze personali mi ha portato negli ultimi quattro anni a condurre una ricerca sulle abductions. Lavorando con molti altri casi di addotti ho imparato quanto possa essere importante l’inganno nelle azioni che gli alieni compiono. La mia famiglia ed io abbiamo frugato tra le nostre esperienze personali sia passate che presenti. Barbara Bartholic, una ricercatrice del fenomeno UFO di Tulsa, in Oklahoma, ha lavorato molto da vicino con noi per aiutarci a riempire i vuoti nei nostri ricordi su strani incontri con l’ausilio di regressioni ipnotiche. La Signora Bartholic aveva iniziato le sue ricerche come assistente di Jacques Vallee nelle investigazioni sulle mutilazioni animali così ché le sue esperienze in campo ufologico possono essere considerate ad ampio raggio. Io recentemente ho anche scritto un libro, che riguarda gli iniziali e spesso inquietanti risultati delle nostre investigazioni personali che è stato pubblicato dal Berkley Publishing Group nel novembre del 1992 con il titolo "Into the Fringe" (non pubblicato in Italia.Scaricabile nella versione originale inglese in formato pdf nella pagina dei "Libri.") Il mio interesse ben presto è andato ben oltre la semplice esperienza personale e negli ultimi anni ho lavorato come ricercatrice collaborando con Barbara Bartholic e studiando letteralmente centinaia di avvistamenti e di casi di rapimento. Quello che ho imparato attraverso questo lavoro ha fatto nascere in me molte più domande che risposte. Infatti questa ricerca mi ha insegnato di diffidare di quegli studiosi che pretendono di avere tutte le risposte. Io devo ancora sentire una sola spiegazione teorica che sia comprensiva di tutti i dati in nostro possesso. Alcuni ricercatori hanno puntato la loro attenzione su alcuni aspetti degli eventi che accadono nell’esperienza di rapimento, come per esempio l’esame fisico, la raccolta di sperma e di cellule ovocitiche o la successiva presentazione di bambini "ibridi" all'addotto. Altre evenienze includono l’addestramento dell’addotto in qualche particolare funzione ed il rilascio di avvertimenti su disastri globali prossimi venturi ( vedasi la tabella riassuntiva pubblicata in "Taken"). Siccome questi eventi sono frequentemente riportati si è tentati di pensare che la spiegazione dei rapimenti alieni consista solo in questi aspetti. Così i ricercatori annunciano che il problema è risolto: gli alieni stanno conducendo esperimenti di ibridazione. Questo ci dicono gli ufologi. Non importa se dati importanti depongono contro la praticabilità della fusione di specie differenti. Ci viene riferito che gli alieni sono qui per salvarci dalla distruzione del nostro Pianeta di cui noi stessi saremmo gli artefici attraverso l’uso della violenza, l'abuso di droghe, la diffusione di malattie epidemiche, l’inquinamento e l’impoverimento delle risorse della Terra. Non importa se questi problemi sono peggiorati e non migliorati da quando gli UFO hanno iniziato a farci visita. Quello che mi fa infuriare più di tutto è la rassicurazione che gli alieni non esistono e che le nostre esperienze sono frutto delle nostre stesse turbe subcoscienti o del nostro desiderio di fantastico. E non importa che molti addotti sono bambini piccoli, troppo giovani per soffrire di questo tipo di disturbi psicologici. Le descrizioni fatte da ricercatori pieni di risorse dicono che gli alieni immaginari vengono fuori da una superpsiche umana collettiva che è lo specchio delle nostre mancanze e delle nostre paure. Questa particolare teoria adopera l’archetipo del Grigio ET perché egli assomiglia ad una forma di malattia fetale umana e deve perciò essere un avvertimento dei pericoli che la nostra specie corre se noi non cambiamo i nostri modi di fare. Non importa che molti addotti non hanno alcun contatto con i Grigi ma invece sono vittimizzati da robusti rettiloidi e da alieni di tipo insettoide. Nessuna menzione di quegli alieni che hanno un aspetto totalmente umano, biondi, belli e vestiti di nero. No, troppi ricercatori sembrano creare una teoria e si aggrappano ad essa nonostante i numerosi dati che la contraddicono. E purtroppo sono proprio le idee di questi ricercatori che dominano l’ufologia mondiale. Ma se il pubblico avesse accesso ai dati grezzi e ai racconti degli addotti di prima mano, specialmente di quelli che non hanno familiarità con i libri di ufologia, le riviste, gli articoli, troverà una molto più diversificata serie di scenari. Questi casi “vergini”- gente non contaminata dalla letteratura ufologica - fornisce un quadro sbalorditivo dei possibili eventi di contatto umano-alieno. Quello che segue è una rassegna di questi racconti “vergini," una lista di esperienze ricorrenti che complessivamente ci danno una visione precisa di quello che gli alieni stanno facendo qui sulla Terra. Questi dati non ci dicono con certezza che tipo di creature siano gli alieni o quali possono essere i loro scopi qui ma ci dicono cosa gli umani stanno sperimentando con loro e quello che stanno osservando riguardo alle loro azioni e alle capacità che gli alieni hanno. Ogni particolare di quello che segue è stato riportato da più di un addotto e in molti casi il dettaglio ricorre più volte.
Le abduction:Se bisogna credere a questi racconti, e non c’è nessuna ragione di dubitare dell’onestà delle fonti, il fenomeno abduction comprende i seguenti particolari:
- Gli alieni possono alterare la percezione che noi abbiamo di quello che ci circonda.
- Gli alieni possono controllare quello che noi pensiamo di vedere.
Possono apparirci in qualsiasi di numero di maschere e di forme.
- Gli alieni possono portare la nostra coscienza fuori dal corpo fisico, disabilitare il controllo dei nostri corpi, installare una delle loro proprie entità e usare i nostri corpi come veicolo per le loro attività prima che la nostra coscienza ritorni nel proprio corpo.
- Gli alieni possono essere presenti vicino a noi in uno stato di invisibilità e possono rendere sé stessi soltanto parzialmente visibili.
- Gli addotti ricevano "marchi" sui loro corpi come le note cicatrici a cucchiaio o lineari. Questi segni comprendono punture singole, multiple, ampie abrasioni, graffi con tre o quattro dita ad artiglio, e triangoli di ogni possibile forma.
- Le femmine addotte spesso soffrono di seri problemi ginecologici dopo i loro incontri con gli alieni e qualche volta questi problemi conducono alla formazione di cisti, tumori, cancro alle mammelle (malattia di cui è morta la Turner, n.d.t.) e all’utero e all’isterectomia.
- Gli alieni prelevano fluidi corporei dal nostro collo, dalla spina dorsale, dalle vene, dalle articolazioni, come per esempio le ginocchia e i polsi.
- Essi iniettano anche liquidi sconosciuti in varie parti dei nostri corpi.
- Un sorprendente numero di addotti contrae malattie gravi di cui non avevano mai sofferto prima dei loro "incontri." Queste malattie hanno portato a interventi chirurgici, debilitazione ed anche a morte per cause che i medici non sono stati in grado di identificare.
- Alcuni addotti sperimentano il deterioramento del loro benessere mentale, sociale e spirituale. Frequentemente erompono in comportamenti estremi come p.e. l’abuso di droghe, l’alcolismo, la bulimia e la promiscuità.
- Alcuni addotti sviluppano strane ossessioni che causano lo sconvolgimento della vita normale e la distruzione delle relazioni personali.
- Gli alieni mostrano un grande interesse per la sessualità degli adulti e dei bambini e infliggono dolore fisico agli addotti.
- Gli addotti raccontano di essere istruiti e addestrati dagli alieni. Questo addestramento può avere la forma di lezioni verbali o telepatiche, attraverso la visione di immagini o di vere e proprie esercitazioni pratiche nel manovrare apparecchiature di tecnologia aliena.
- Gli addotti riferiscono di essere portati in strutture nelle quali incontrano non soltanto alieni ma anche entità dall’aspetto perfettamente umano, qualche volta in uniformi militari, e che lavorano con i rapitori alieni.
- Gli addotti spesso incontrano più di un tipo di alieni durante una singola esperienza e non soltanto i più noti Grigi. E’stata vista ogni possibile combinazione di alieni del tipo Grigio, Rettiloide, Insettoide, Biondo-Nordico durante singoli episodi di rapimento sia a bordo della stessa nave che nella stessa struttura.
- Riferiscono di essere stati presi e portati in strutture sotterranee dove hanno visto grottesche creature ibride, incubatrici di feti ibridi dall'aspetto umanoide e vasche di liquido colorato in cui galleggiavano parti di corpi umani.
- Gli addotti riportano di aver visto altri esseri umani in queste strutture essere prosciugati del proprio sangue, mutilati, scuoiati e smembrati e quindi ammucchiati senza vita come pezzi di legno. Alcuni addotti sono stati minacciati di fare la stessa fine se non avessero cooperato con i loro rapitori alieni.
- Gli alieni vengono nelle case e rapiscono temporaneamente i bambini asciando i loro genitori sconvolti, paralizzati e senza aiuto. Nel caso in cui il genitore è stato in grado di protestare gli alieni insistevano che “i bambini appartengono a noi."
- Gli alieni hanno forzato i loro rapiti umani ad avere rapporti sessuali con alieni ed anche con altri addotti mentre gruppi di alieni osservavano da lontano queste “performance."
- In alcuni incontri gli alieni si sono qualche volta mascherati per ottenere la cooperazione dell’addotto apparendogli in alcune forme particolari come “Gesù," il Papa, alcune note celebrità ed anche la moglie morta dell’addotto.
- I bambini addotti qualche volta dimostrano un nuovo ed ossessivo interesse per i propri genitali dopo gli incontri con gli alieni e riferiscono che i loro rapitori, arrivati durante la notte, hanno toccato queste parti del loro corpo.
- Gli alieni eseguono sugli addotti procedure ed esperimenti estremamente dolorosi dicendo loro che queste azioni sono necessarie ma non fornendo alcuna spiegazione del perché. Per esempio gli occhi degli addotti sono rimossi con grandissimo dolore dalle loro cavità naturali permettendo così agli alieni di scarificare l’area o impiantarvi piccole apparecchiature prima che i bulbi oculari siano nuovamente riposizionati al loro posto ("In masquerade of Angels" Ted Rice ricorda in ipnosi proprio questa incredibile procedura. n.d.t).
- Alcuni addotti subiscono spasmi dolorosi spesso intorno alla testa, al petto o alle estremità.
- Sono eseguiti dolorosi esami sui genitali e attraverso l’ano sia su bambini che sugli adulti.
- Gli alieni fanno predizioni di imminenti periodi caos globale e di distruzioni. Essi affermano con un certo numero di umani - ed il numero varia sensibilmente da caso a caso - sarà “salvato” dal pianeta per continuare la specie, condotto su un altro pianeta o riportato indietro sulla Terra dopo che la distruzione sarà terminata. Molti addotti riferiscono di non credere ai loro rapitori alieni e prevedono che gli alieni faranno un uso molto più sinistro degli umani “salvati."
In ogni esempio di questa lista ci sono racconti che provengono da casi diversi e non correlati tra loro che confermano che questi strani scenari non sono affatto prodotti da una singola mente alterata. Questi scenari rappresento prove convincenti che, contrariamente alle pretese di molti ricercatori, l’esperienza del rapimento non è limitata ad un unico ed uniforme tipo di eventi. Questo fenomeno semplicemente non può essere spiegato in termini di esperimento o di ibridazione o di ricerca scientifica nei riguardi della fisiologia umana.
Illuminazione spirituale?Risulta chiaro da questa esposizione che le entità che stanno facendo queste cose non possono essere spiritualmente illuminate con in mente unicamente l'interesse della specie umana. Qualcos’altro sta avvenendo, qualcosa di molto doloroso e terrificante in molti, molti incontri di rapimenti. C'é una teoria ricorrente nella ricerca ufologica che afferma che gli addotti che percepiscono le loro esperienze in maniera negativa fanno questo perché non sono spiritualmente e psichicamente avanzati. Persone con uno sviluppo della coscienza cosmica più elevato hanno incontri positivi con gli alieni, invece quelli che hanno dolorose e terrorizzanti esperienze sono semplici Neanderthals, primitivi dal punto di vista spirituale. Questa è la teoria favorita da quei cercatori che pretendono che gli alieni, obiettivamente reali o no, servono come "specchio" della nostra natura spirituale individuale e come specie. Per esempio Withley Strieber ha evocato questa teoria nel suo libro “Majestic” (pubblicato anche in Italia e che consiglio comunque di leggere; n.d.t.) dove afferma: “Negli occhi degli altri (gli alieni) noi che li incontriamo vediamo noi stessi e lì c’erano i Demoni." Avendo lavorato con molti rapiti dignitosi, onesti e orientati positivamente, tuttavia, io credo che questa teoria sia sbagliata. E’ peggio che sbagliata: è spregevole; tanto spregevole quanto dare la colpa alla vittima di un rapimento per la violenza che è stato commessa contro di lei. Questo atteggiamento lascia in molti addotti la sensazione di essere violentati due volte, prima dagli alieni che li rapiscono e la seconda dai ricercatori ufo ai quali si rivolgono nella ricerca di spiegazioni e di aiuto. Forse è abbastanza facile comprendere perché una teoria del genere sia così popolare: gli uomini hanno un profondo desiderio di credere nella forza del bene. Noi desideriamo che gli alieni siano una forza buona dato che ci sentiamo così indifesi in loro presenza. Noi abbiamo bisogno di una Forza Superiore che ci offra una speranza di salvezza sia individuale che globale considerato lo spiacevole stato in cui versa il nostro Mondo. Io penso che gli alieni sappiano questo; sanno che noi vogliamo e speriamo che loro siano creature benevole e per questo usano il nostro desiderio di bontà per manipolarci. Quale modo migliore per guadagnare la nostra cooperazione se non quello di dire che le cose che ci stanno facendo sono per il nostro bene? Guardando le azioni che compiono ed i risultati della interferenza aliena su di noi così come mostrato dall’esposizione precedente, c’è una grande discrepanza tra quello che noi desideriamo da loro e quello che loro stanno facendo a noi.
Naturalmente non tutti i racconti di abduction sono pieni di eventi terrorizzanti e dolorosi. Molte persone dicono di aver provato la sensazione di trovarsi di fronte ad alieni benevoli nei loro incontri, i loro rapitori li trattavano gentilmente o al massimo con una sorta di distacco scientifico. Alcuni addotti riportano che è stato loro detto che erano “speciali," che erano stati “scelti” e che avevano un importante compito da compiere a beneficio dell’umanità. Dato un così positivo messaggio gli addotti possono dimenticare la paura e il dolore dei loro incontri ed insistere con loro stessi e con gli altri che un motivo più elevato sottintende le esperienze del rapimento. Ed in effetti in alcuni casi tutto quello che un addotto ricorda è un incontro piacevole così ché non ha alcun motivo di intraprendere alcuna azione negativa come sarebbe invece necessario. La ricerca approfondita ci mostra al contrario che nel profondo dell’interazione umano-aliena ci sono chiari aspetti di inganno. Noi sappiamo, per esempio, che le false memorie o “screen memories” sono spesso usate per mascherare un rapimento alieno. Abbondano racconti del tipo in cui una persona vede un familiare, piuttosto che un animale come un cervo o un gufo, una scimmia o un coniglio, e poi sperimenta un periodo di "missing time." La persona spesso si accorge più tardi di avere una nuova ed inspiegabile cicatrice sul proprio corpo. Tuttavia persiste un certo suo turbamento nei riguardi dell'episodio e a distanza di tempo alcune memorie possono affiorare alla superficie sotto forma di sogni o "flash back" e quindi la persona cerca aiuto nel tentativo di spiegare la sua inquietudine. Spesso una regressione ipnotica è usata per scoprire gli eventi celati dietro alle memorie schermo ed é così che affiora un tipico rapimento alieno. La più recente ricerca nella quale sono stata impegnata ha scoperto tuttavia che esiste un secondo tipo di azione schermante. Se questa ricerca mostrerà corrispondenza con la realtà allora migliaia di casi di abduction necessitano di un rapido riesame. La seduta tipica di ipnosi regressiva di solito conduce alla rievocazione delle iniziali memorie bloccate. L’addotto quindi ricorda di un incontro, non ricordato da sveglio, come per esempio subire un esame fisico o di qualche altro tipo come la rimozione di campioni di tessuto o un esame ginecologico. Altri tipici racconti includono il prelievo di sperma o di ovociti o il racconto di essere incaricati di eseguire importanti compiti o di ricevere avvertimenti di disastri imminenti. Nella maggior parte dei casi sia l’addotto che il ricercatore terminano la seduta ipnotica con la sensazione di aver scoperto la verità circa la esperienza di rapimento. La razionalità li porta a credere che gli scopi degli alieni devono per forza essere per di interesse scientifico e benevoli. Tanto meno terrorizzanti e più positivi sembrano essere gli eventi ricordati sotto ipnosi tanto più soddisfatti saranno il ricercatore e l'addotto.“Non era poi così male, in fondo, no? Questi esseri sono nostri amici o comunque non sono nostri nemici." E ognuno va per la propria strada con un grande sensazione di sollievo. Non ho ancora sentito di un solo ricercatore mettere in discussione lo scenario che è stato da lui scoperto. Tuttavia da casi recenti appare che queste memorie rievocate potrebbero ben essere soltanto un altro schermo che maschera altri eventi molto più riprovevoli. Descriverò uno di questi casi per chiarire meglio che cosa questo significhi.
(Questo episodio é ripreso dal racconto della vita di Ted Rice di cui si occupa l'ultimo libro scritto dalla Turner prima di morire "Masquerade of Angels" n.d.t).
Un uomo sulla quarantina venne da noi per indagare su parecchi eventi correlabili agli alieni lui aveva avuto nel corso della sua vita. Nel corso del colloquio preliminare l'uomo ci parlò di uno strano episodio che, sebbene non fosse apparentemente collegato agli alieni, lo perseguitava fin dalla infanzia. Raccontò che quando aveva dieci anni sua nonna andò a far visita a casa sue e dei suoi genitori e siccome la casa era piccola lei condivise lo stesso letto con lui la prima notte della sua visita. Durante la notte il bambino fu svegliato da una forte voce maschile. Non poteva capire che cosa la voce stesse dicendo ma il tono sembrava arrabbiato e sembrava essere diretta alla nonna che era distesa accanto a lui. La mattina successiva lui trovò la nonna che sedeva da sola in cucina e le chiese: “Che cos’era quella voce nella camera da letto questa notte?” Sua nonna con le lacrime agli occhi lo abbracciò e disse: "Quello lì era il diavolo." Poi lo abbracciò e lo rassicurò dicendogli che lei e il buon Dio lo avrebbero sempre protetto. Non aggiunse altro su quell'episodio ma non appena suo figlio, cioè il padre del bambino, si sveglio insistette con lui per farsi riportare immediatamente a casa sua. Si trattava di una richiesta irragionevole ed infatti il figlio cercò di dissuaderla. Ma la nonna fu irremovibile per cui dovettero riportarla a casa il giorno successivo. L’intera famiglia viaggiò per di più di cento miglia verso la fattoria della nonna. Non era trascorsa nemmeno un ora dal loro arrivo che la nonna soffrì di un infarto e morì all'improvviso. Da allora in poi l’uomo provava un forte senso di colpa che lui associava alla morte di sua nonna. Tuttavia sembrava che non esistesse alcuna ragione cosciente del perché lui avesse questa sensazione. L’intero evento era ingarbugliato e confuso ma in tutti gli incontri con gli alieni che lui aveva ricordato prima sentiva che gli alieni erano suoi amici e che lo stavano aiutando ad espandere le sue capacità psichiche. Fu quindi organizzata una seduta di regressione ipnotica e nel corso di tale seduta gli fu chiesto di indagare sull' episodio di quando era bambino. Quello che ricordò fu un rapimento nel quale lui e sua nonna furono portati in un'astronave in compagnia di alieni rettiliani. Lui ricordò che gli alieni dicevano a sua nonna che loro erano interessati ad imparare da lei le conoscenze che lei aveva delle erbe medicinali e si offrirono di darle in cambio informazioni mediche di cui erano in possesso. Diedero quindi da bere al bambino e alla nonna un liquido, spiegando che questo liquido era benefico e che avrebbe fatto sentire la nonna ancora giovane e attraente. Così entrambi bevvero il liquido e l’uomo ricordò di aver visto veramente che sua nonna sembrava molto più giovane.
Sia lui che la signora Bartholic, la ricercatrice che conduceva la regressione ipnotica, erano abbastanza confusi da questo ricordo perché non sembrava esserci niente nell’episodio che giustificasse il grande senso di colpa che l'uomo provava per la morte della sua nonna. Così la signora Bartholic approfondì il livello di trance dell’uomo e gli chiese di guardare ancora una volta nella sua mente cercando di ottenere una visione più nitida. E quello che lui questa volta ricordò fu molto più sconvolgente. Il rapimento all’inizio si svolse come era stato ricordato nella sua iniziale ricostruzione. Ma questa volta dopo che il liquido fu bevuto ricordò una fortissima sensazione di cambiamento nel suo corpo e vide che la nonna in realtà non appariva affatto più giovane. Invece lei fu messa su un tavolo e fu avvicinata da uno degli alieni rettiliani che voleva avere un rapporto sessuale con lei. Nonostante che il liquido avesse agito come afrodisiaco la nonna si oppose dicendo che da quando suo marito era morto lei non voleva avere rapporti sessuali con nessun altro. Il rettiliano rise e si allontanò momentaneamente dalla stanza. Quando ritornò era accompagnato da un uomo che aveva proprio l’aspetto di suo nonno morto. A questo punto la nonna fu d’accordo nel fare sesso con lui. Mentre l’atto stava avvenendo la donna improvvisamente si rese conto che l’immagine di suo marito era solo una crudele illusione. Il realtà su di lei c’era il rettiliano. Gli gridò allora con tutta la sua forza di lasciarla stare dimenandosi e cercando di allontanarlo da sé. Una volta che l'alieno ebbe finito con lei sollevò il piccolo bambino e lo mise sopra la nonna forzando entrambi a compiere un' atto sessuale. La nonna fu quindi rimossa dal tavolo e il ragazzino stesso fu violentato dai rettiliani, forzato ad avere un rapporti anali ed orali. La nonna protestò violentemente colpendo e spingendo il rettiliano lontano da suo nipote interponendo il suo corpo tra di loro: “Per Gesù” gridò “Tu non toccherai questo bambino!” Questa deve essere stata la cosa sbagliata che disse perché il rettiliano si arrabbiò tantissimo e la minacciò: “Tu morirai per questo” le disse. Le due persone furono ricondotte nella camera da letto dalla quale erano state rapite. La mattina successiva la nonna raccontò al ragazzino che il diavolo era stato lì la notte prima e quello fu il momento di quando insistette per essere riportata a casa sua. Non appena ciò avvenne immediatamente dopo morì. Questa perciò era veramente la causa del senso di colpa che l'uomo provava da tutta la sua vita per la morte della sua povera nonna. Lui era stato forzato a fare sesso con lei e la sua morte era seguita immediatamente. Ma niente di questa storia sarebbe emersa se la signora Bartholic si fosse comportata come fa la maggior parte dei ricercatori e se avesse interrotto la sessione ipnotica dopo aver riportato alla luce la storia che ricordava lo scambio di medicinali. Ci sono altri casi che dimostrano come sia all'opera un simile inganno nelle ricostruzioni ipnotiche iniziali. Ci potrebbero allora ben essere ulteriori smascheramenti degli eventi reali. Prima di credere alla benevolenza dell’interazione aliena dobbiamo in primo luogo chiederci: hanno forse bisogno gli Esseri di Luce di usare la copertura della notte per effettuare le proprie azioni? Hanno bisogno di paralizzarci e di renderci inermi? Hanno bisogno “gli angeli” di asportare i nostri feti? Hanno bisogno di manipolare i genitali dei nostri bambini ed esaminare i nostri retti? Sono la paura, il dolore, l’inganno in accordo con elevate motivazioni spirituali?

Un'altra ricercatrice molto attenta a non farsi menare per il naso é l'addotta americana Colleen Johnston la quale, come lei stessa afferma, ha avuto la possibilità di imparare in qualità di "allieva" i metodi e le procedure di indagine direttamente dalla dottoressa Turner poco prima che questa morisse.
"Non è facile venire a patti con la possibilità che molti membri della mia famiglia, me compresa, siano stati coinvolti per generazioni in rapimenti da parte di Alieni. Esternare pubblicamente questo tipo di rivelazione è come proclamare di essere affetto da una mortale malattia contagiosa. Anche all’interno della comunità ufologica non poche sopracciglia si alzeranno alla sola menzione di simili fatti. Il rapimento alieno rappresenta l'aspetto più oscuro, “il piccolo segreto sporco” dell’ufologia, che alcuni ricercatori non vogliono prendere neanche con le pinze. Io devo dare la mia personale definizione di "rapimento alieno." L'abduction non ha niente a che vedere con l'essere contattati da piccole e benevoli creature che non desiderano altro che condividere con voi i vasti segreti dell’universo. Il rapimento è un atto ostile di aggressione verso colui che lo sperimenta, invasivo ad ogni livello e un terrificante, traumatico incontro che lascia il soggetto traumatizzato e completamente cambiato per sempre. Spesso genera i sintomi della sindrome da stress post-traumatico che sfortunatamente affligge la persona per il resto della sua vita. Può anche lasciare una persona con tali e tanti vuoti di memoria da farle veramente temere per la propria sanità mentale. Come é anche possibile che abbia un esaurimento nervoso. Ho sperimentato personalmente che cosa sia un rapimento alieno da quando avevo quattro anni. Sono stati effettuati su di me senza il mio consenso esperimenti mentali ed emotivi come pure crudeli esperimenti fisici . La mia opinione è che queste creature, siano esse zetareticoliane o maligne entità rettiliane alte parecchi piedi o qualsiasi altro tipo di specie, non hanno certamente a cuore il nostro interesse. La mia franca convinzione è che essi hanno un più profondo e sinistro obbiettivo che noi non potremo mai comprendere appieno. Entità dotate di coscienza spirituale e di un vero amore per l’umanità non dovrebbero operare in maniera così clandestina. Loro dovrebbero anche essere in grado di riconoscere la vera spiritualità di qualcuno ed il desiderio genuino di imparare come aiutare l’umanità a risolvere i suoi mali. Io non ho avuto alcun esperienza di tutto ciò con questi rapitori. Tutto il contrario, si è trattato più di un comportamento vicino a quello di un campo di concentramento con indifferenti entità nemiche che hanno le proprie ostili priorità e una probabile sinistra agenda nascosta. Ma non l'ho pensata sempre in questo modo. Una volta pensavo che il rapimento avvenisse per il nostro bene e che queste entità fossero spiriti più evoluti di noi.... Un presunto insegnante spiritualmente illuminato mi aveva convinto che le entità erano morali e che io dovevo accettare queste occasionali incursioni senza fare troppe domande. Non soltanto le accettavo ma mi sentivo anche onorata perché loro mi avevano scelta. Appena queste esperienze diventarono progressivamente più consce ed alcuni degli schermi cominciavano a sollevarsi il mio giudizio su queste creature….cambiò drammaticamente. Quando cominciai a combattere per la piena consapevolezza su consiglio di una ben conosciuta ricercatrice, la dottoressa Karla Turner, cominciai a porre a me stessa poche ma veramente importanti domande come per esempio: che onore e che vantaggio spirituale c’è nell'essere soggetta a una totale impotenza con l'aggiunta del sottile orrore di dover guardare un feto che viene estratto da una persona amata? Ed inoltre, come se questo non fosse abbastanza, essere costretta a calmarla e poi essere comandata di rimuovere le garze a pacchi dalla sua vagina dopo che lei sanguinava per la brutalità di quanto era avvenuto? O quando vedevo mia madre, le due mie sorelle e la mia dolce figlioletta strette l’una all’ altra in una piccola gabbia completamente terrorizzate che mi pressavano facendomi capire che se io non avessi cooperato con quelle creature allora sarebbe stato fatto loro del male e forse sarebbero state anche uccise? Io sono testimone che nessuno onore, nessuna chiacchiera da focolare di missioni umanitarie o di avanzamento spirituale mi é mai giunta da da queste creature. Noi dobbiamo fare tutto il possibile per impedire che queste esperienze avvengano, tutti insieme. Dobbiamo lottare perché i ricordi coscienti dei rapimenti affiorino e che mostrino questi rapitori per quello che sono. Io so che una volta che ho cominciato a combattere per ricordare allora ho iniziato a vedere l’altro lato della scena del rapimento. Quando noi cominciamo a combattere per la consapevolezza allora possiamo iniziare a capire i fatti apparentemente contraddittori che ci stanno capitando e quali potenti schermi i nostri esperti controllori hanno inserito all’interno della nostra psiche. La consapevolezza può essere la chiave per trovare una possibile soluzione per fermare i rapimenti una volta e per tutte."
[align=right]Da "Malevolence versus Benevolence" di Colleen Johnston; http://www.maar.us[/align]
Per avere una visione più dettagliata di quello che é descritto avvenire durante una tipica abduction é possibile far riferimento agli studi condotti dal dott. David Jacobs di cui consiglio vivamente di leggere il libro "The Threat" (non pubblicato in Italia) e di visitare il suo sito ICAR (International Centre for Abduction Research;
http://www.ufobduction.com).
Il dott. Jacobs appartiene alla sparuta schiera dei ricercatori che è ben consapevole sia dei limiti che delle possibilità di errore insiti nelle ricerche sulle abduction. Pertanto credo sia utile fare riferimento anche ai risultati dei suoi studi. Il punto di vista di Jacobs ricalca a grandi linee quello già esposto della Turner e della Johnston. Egli tuttavia insiste molto sulle procedure di fecondazione e sulla produzione di creature ibride umano-aliene che, a suo parere, rivestirebbero un ruolo fondamentale nella cosiddetta "agenda aliena." Nei suoi scritti Jacobs descrive l'esistenza a bordo delle navi aliene di una specie di sala di attesa dove i vestiti degli addotti sono rimossi all’inizio delle varie procedure.
Egli sostiene che le persone rapite vengono spogliate per tre motivi:
- per facilitare l'esecuzione degli esami e delle pratiche che gli alieni si accingono a compiere sull'addotto.
- per prevenire la diffusione di infezioni e di malattie tra gli ibridi.
- per impedire il furto di strumenti e di altri oggetti da parte del rapito.
Molti ricercatori pensano che l’esame di tipo medico sia la ragione del rapimento per cui motivano il rapimento stesso con la volontà da parte degli alieni di studiare gli uomini. Secondo Jacobs invece sebbene l'esame avvenga nella maggior parte nei rapimenti è raramente la ragione dei rapimenti stessi. Lui ritiene che l’esame sia principalmente di tipo neurologico con le creature che mostrano una particolare attenzione al sistema nervoso. Per questo esaminano da vicino il cervello, la spina dorsale e altri specifici centri nervosi. Per collegarsi al cervello degli addotti il dott. Jacobs descrive una tipica procedura effettuata dagli alieni che viene spesso ricordata dagli addotti e che con termine anglosassone é definita "mind scan" cioé scansione della mente.
Il mind scan è una procedura nella quale un alieno scruta direttamente dentro uno dei due occhi dell'addotto da una distanza di pochi centimetri o anche meno. L’addotto è impossibilitato a muovere gli occhi e a distogliere lo sguardo dall'alieno. Quando viene chiesto che cosa stia avvenendo nella mente durante questa procedura gli addotti riportano di provare una varietà di diversi stati emozionali e di vedere immagini.
Jacobs sostiene che l’alieno può collegarsi tramite un dispositivo sconosciuto che si trova all'interno dei suoi occhi con il nervo ottico dell' addotto e lo usa come un condotto attraverso il quale ingaggiare il cervello e le vie nervose. L’alieno può quindi generare nell'addotto qualsiasi emozione o immagine che possa servire ai suoi scopi.
Spessissimo la procedura del mind-scan è collegata alla raccolta di ovociti dalla donna rapita. L’alieno è in grado di provocare con questo sistema una intensa stimolazione sessuale nell'addotto tanto che Jacobs sostiene che la procedura di mind-scan viene praticata anche quando gli alieni hanno la necessità di prelevare liquido seminale, cosa che avviene molto frequentemente. Infatti di norma gli alieni prelevano sperma e uova dalle persone. Nelle donne questo comporta l'introduzione di strumenti nell'addome per prelevare gli ovociti direttamente dai follicoli ovarici. Per gli uomini lo sperma è estratto meccanicamente tramite un apparecchio che viene posto intorno all’area genitale. Qualche volta questi apparecchi sono piccoli e portatili altre volte sono posizionati su carrelli o attaccati alla parete. Jacobs riferisce anche che alcune volte le donne addotte sono costrette ad avere rapporti sessuali con uomini.
Qualche volta le donne riferiscono che qualcosa è stato inserito all'interno del loro corpo ed in realtà il giorno successivo hanno veramente la sensazione di essere incinte. L’esecuzione di un test di gravidanza o la visita dal loro ginecologo conferma questa sensazione. Dopo circa 9-11 settimane avviene un'altro rapimento ed il feto é rimosso dagli alieni.
Jacobs riporta anche che sono state descritte stanze speciali nelle quali gli addotti vedono molti contenitori di liquido sia a forma di cilindri in colonna che in fila lungo le pareti. Sospeso all’interno di ogni contenitore c’è un feto. Gli alieni dicono all’addotto che uno o più di quei feti appartengono all'addotto stesso.
Anche a Kathie Davis, la protagonista del libro "Intrusi" di Budd Hopkins fu presentata una bambina ibrida e le fu detto che si trattava di sua figlia. Jacobs insiste molto sugli incontri che gli addotti riferiscono di avere avuto con ibridi umano-alieni di tutte le età. Spesso sono portati in speciali stanze dove incontrano ragazzi ibridi di età variabile dai 2 ai 10 anni. Quando i bambini ibridi crescono il loro contatto con gli umani diventa sempre più complesso. Come adolescenti gli ibridi assumono comportamenti giocosi spesso aiutati dagli addotti a cui è richiesto di insegnare loro certi giochi, qualche volta anche di giocare con specifici giocattoli. Ai bambini umani viene richiesto dagli alieni di giocare con gli ibridi e di insegnare a loro giochi anche se, come afferma la Turner, bisogna sempre tener presente che questi ricordi potrebbero risultare ad una analisi più approfondita altrettanti crudeli schermi di protezione di eventi ben più traumatizzanti. Tuttavia, considerando come fatto reale quello che emerge dalle sedute ipnotiche degli addotti studiati da Jacobs, quando gli ibridi diventano adolescenti il loro ruolo nel fenomeno abduction assume una rilevanza maggiore. Infatti verrebbero utilizzati come assistenti nelle procedure di rapimento. Aiuterebbero gli alieni, per così dire "veri e propri" e gli ibridi adulti. Altri hanno qualche volta rapporti di natura sessuale con gli umani. Secondo Jacobs gli ibridi adulti giocano un ruolo molto importante nel fenomeno abduction sia come collaboratori sia senza la supervisione degli alieni spesso conducendo in proprio tutta la fase del rapimento.
Gli addotti sono anche frequentemente costretti ad avere rapporti sessuali con queste creature ibride che alcuni di loro vedono più volte nel corso della loro vita come se esistesse un "tutor" che li segue in tutte le fasi del complesso programma di interazione tra l'umano e gli alieni. Come riportato anche da gli altri ricercatori gli alieni qualche volta inseriscono delle immagini nella mente degli addotti talmente verosimili che essi vivono gli scenari proposti come se stessero avvenendo nella realtà. Queste visoni consistono spesso in eventi di cataclismi, guerre, esplosioni atomiche, impatti di meteoriti, inondazioni, maremoti ecc. ecc.
Agli addotti viene anche richiesto di sedere ad una consolle e di operare su apparecchiature di tipo elettronico per raggiungere determinati obiettivi come per esempio scegliere un punto tra due linee su uno schermo o premere il tasto giusto udendo un particolare suono. Alcune delle procedure che gli addotti riportano comprendono l’essere addestrato a “salvare” sia umani che alieni, essere addestrati a controllare le folle e fare opera di pacificazione. Sono riportate anche lezioni su come operare insieme agli ibridi nell’eseguire procedure di rapimento.
Che cosa raccontano gli addotti al Dott. Jacobs del futuro? Niente di buono:
"E’allarmante che gli alieni e gli ibridi siano interessati alla Terra ma non alle creature umane. Non fanno mai commenti sulla conservazione della vita o sul valore dell’umanità o delle istituzioni umane. Dicono che vogliono fare un mondo migliore ma mai parlano di una collaborazione tra loro e gli umani, di pacifica coesistenza e di uguaglianza. A Reshma Kamal (un addotto, n.d.t.) fu detto che dopo il cambiamento ci sarà soltanto una forma di governo: gli alieni insettoidi avranno il completo controllo; non saranno più necessari i Governi nazionali. Ci sarà un solo sistema ed una sola meta. E come a riaffermare i loro propositi quando gli alieni parlano del futuro non dicono quello che la maggioranza dei ricercatori e degli addotti vorrebbe sentirsi dire: "Presto andremo via. Il nostro programma è alla fine. Grazie per il vostro aiuto. Una volta che saremo andati via nessuno sarà sicuro che ci siamo mai stati." Questa affermazione non è mai stata riportata. Il futuro per gli alieni e gli ibridi è sempre un futuro sulla Terra. Non offrono altre possibilità. C’è tuttavia un altro aspetto molto allarmante nella visione aliena del futuro: quando si riferiscono agli “umani” parlano degli addotti. Il futuro dei non-addotti è raramente il soggetto di molta conversazione. Essi dissero a Reshma Kamal che i non addotti saranno tenuti come una piccola popolazione da incrocio nel caso che il programma di ibridazione dovesse presentare problemi imprevisti. Allison Reed fu portata a credere che i non addotti erano sacrificabili. Le evidenze sembrano suggerire che il futuro sarà giocato in primo luogo dagli alieni, seguiti dagli ibridi e dagli addotti. I non addotti avranno un ruolo inferiore se non assente. Il Nuovo Ordine sarà sotto il controllo degli alieni insettoidi, seguiti dagli altri alieni, dagli ibridi, dagli addotti e alla fine dai pochi non addotti."
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Da "The Threat" di David. Jacobs; Simon & Schuster; pag.252[/align]