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Raziel ha scritto:
le informazioni possono essere spostate certo, anche alla velocità della luce, ma non è teletrasporto... Per teletrasporto, come comunemente inteso, si intende, credo, un oggetto materiale scomposto in informazione trasportabile (supponiamo della radiazione modulata) e poi ricostruibile nello STESSO oggetto, con la stessa materia trasformata in radiazione.
Un compito davvero non banale per usare una minimizzazione cara ai fisici!
Ma secondo me, a parte il principio di indeterminatezza che impedirebbe a prescindere di ricostruire QUELL' oggetto particolare e non un altro solo simile, e sorvolando sulle immense difficoltà tecniche e dei materiali necessari piuttosto che sulle energie, qui si va alla fine della fiera a scontrare con uno dei più profondi enigmi della Vita.
Parlando in soldoni, se tu riduci ad un fascio di radiazione pura un essere vivente costituito di materia lo Uccidi. E' un dato di fatto e non ci sono scappatoie. Qualcosa è Vivo perché esso rappresenta un insieme di atomi in una STRUTTURA coerente assurdamente complessa che riesce ad autoreplicarsi a muoversi, a mantenersi in vita, addirittura a pensare, insomma ciò che noi chiamiamo vita.
Quando la struttura collassa, o viene meno, il disordine prevarica l'ordine, faticosamente automantenuto dalla Struttura per un certo tempo, e il corpo diviene esanime, senza vita. Ora, far detonare una bomba nucleare a un metro di distanza da un essere umano e irradiarlo con energia fino a ridurlo a radiazione pura è sostanzialmente la Stessa cosa. La Struttura riceve talmente tanta energia che si sgretola in nanosecondi (ma per inciso, anche quando si riceve una bastonata in testa si riceve Energia, tanta, troppa, che conduce la struttura a sgretolarsi e il corpo ne muore), ora la differenza è che nel primo caso la radiazione dell'uomo si disperde, nel secondo i nostri eroi hanno predisposto macchinari avveneristici per "intrappolare" quella radiazione.
Tuttavia, siamo d'accordo che in ENTRAMBI i casi quell'uomo è morto? Sì spero.
Ora, vi rendete conto che, ripetendo, anche eludendo il principio di Heisenberg, che non si può fare, anche disponendo di tecnologia ed energia adeguati, il teletrasporto, di fatto, significa far RISORGERE un essere umano, o addirittura CREARLO, un po' come Riker in un episodio di Star Trek in cui si formò un suo doppio il quale continuò poi la sua carriera come una sorta di fratello gemello del "vero" comandante.
A me pare ce ne sia abbastanza per avere implicazioni davvero decisive su tutta la nostra stessa idea di esistenza e di vita.
Sono perfettamente d'accordo
