Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 15 messaggi ] 
Autore Messaggio

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 226
Iscritto il: 08/11/2010, 12:11
Località:
 Oggetto del messaggio: USO: gli Ufo "anfibi"
MessaggioInviato: 09/11/2010, 21:13 
Nei primi anni Cinquanta si era parlato di Unidentified Submerged Objects (USO) all'interno della casistica ufologica, ma ben pochi avevano sottolineato simili eventi.
Ciò nondimeno, non erano mancate segnalazioni clamorose e ufficiali coinvolgenti unità navali di vari paesi, ma il discorso non era mai stato affrontato in maniera organica e comparativa.
Si cominciò così a guardare al fenomeno come a una componente di quello ufologico, ivi inclusi numerosi episodi sovente attribuiti a fantomatici quanto non identificati "sottomarini fantasma". Non solo. Anche numerosi rapporti di corpi sommersi luminosi, genericamente riferiti a ignoti "pesci abissali", si inquadravano ( a cominciare da quello segnalato dal mitico Thor Heyerdahl durante la traversata del Kon-Tiki nel Pacifico nell'immediato dopoguerra) in tali sconcertanti manifestazioni.
"Qualcosa" in apparenza sotto conttrollo intelligente aveva infatti più volte seguito natanti, imbarcazioni e navi di vario tipo, con compotamenti apparentemente tesi a monitorare la fasi della loro navigazione. Non solo: da unità superficie, come pure da aerei, l'individuaziine di "masse scure" e oblunghe immerse nelle acque oceaniche, di dimensioni ben superiori ai sommergibili, costituiva un'ulteriore dato complementare sulla realtà di tali resoconti.
Si trattava di ordigni simili a "sigari volanti" più volte segnalati nei cieli di tutto il mondo e da cui, ad alta quota, erano stati visti allontanarsi, per poi farvi ritorno, UFO discoidali di più piccole dimensioni, come "portaerei volanti".Solo che, esattamente come erano stati apparsi in cielo agli osservatori, anche nei flutti questi ordigni apparivano come scafi metallici, totalmente privi di strutture esterne quali torrette, carlinghe, alettoni e impennaggi vari.
Gli studi ufficiali sul fenomeno UFO la dicono lunga anche sugli USO. Non è infatti un caso che dal 1977 la Francia, per compensare il know-how dell'intelligence USA sull'argomento, abbia dato vita presso il Centro spaziale di tolosa a una commissione scientifica governativa (il GEPAN, oggi sempre attiva e ribattezzata prima SEPRA e ultimamente GEIPAN) sugli OVNI (oggetti volanti non identificati), occupatasi fra l'altro di studi di magnetoidrodinamica, collegabili al sistema propulsivo degli UFO che sembra consenta a tali ordigni di procedere indisturbati in aria e nei flutti.
Indagando sul fenomeno, l'ingegnere elettronico italiano Stefano Breccia ha acutamente compreso fin dagli anni Sessanta come gli UFO sembrino in condizione di modificare la materia locale dello spazio che li circonda (sia esso vuoto ovvero occupato da gas oppure da fluidi più densi) per mezzo di una qualche distorsione dello spazio stesso, distorsione che, non riferita esclusivamente alla superficie del mezzo, finisce con l'abbracciare una definita zona di spazio a esso vicino. In altre parole, si creerebbe una vera e propria "barriera di separazione" fra lo spazio "distorto" e quello rimasto inalterato al di fuori di questo campo di forza. Una barriera che, in pratica, agisce come una superficie di separazione di potenziali elettromagnetomeccanici. Fra l'interno e l'esterno della barriera, comunque, vi sarebbe una notevole differenza energetica.
Specificatamente, l'energia di potenziale meccanico sarebbe notevolmente più intensa all'interno del campo di forza generato dal mezzo (l'UFO cioé). In tutto questo, la forma del velivolo avrebbe una rilevanza determinante, perchè permetterebbe allo scafo del mezzo di costituire una superficie equipotenziale del gradiente di intensità dell'energia potenziale dell'ordigno stesso. Da qui la necessità funzionale di ricorrere a "forme pure" quali forme sferoidali, ellissoidali, discoidali e anche cilindriche.
Non è tutto. Dato che all'interno del campo di forza si troverebbe una zona inerziale, qualunque oggetto al suo interno (velivoli e occupanti compresi) non risentirebbero allora di alcuna accelerazione. Anzi, sagomando in modo opportuno la forma della barriera, si dovrebbe produrre all'interno del velivolo una forza di gravità costante. Infine giocando sul salto di energia fra l'interno e l'esterno del campo di forza, sarebbe possibile accelerare l'apparecchio nella direzione desiderata, per cui esso potrebbe essere in grado di distruggere ogni mezzo che dovesse incontrare dinanzi a sè.Ciò da un lato può spiegare perché il volo superaccelerato degli UFO in atmosfera non genera effetti aerodinamici (come i bang supersonici), in quanto gli effetti dell'attrito con l'atmosfera non sussisterebbero, e così pure, dall'altro, spegherebbe le particolari caratteristiche degli "UFO anfibi", o USO, giacchè non sussisterebbero in tal modo neanche problemi di spostamento, né nel vuoto né in qualsivoglia atmosfera gassosa, e tanto meno in un fluido come l'acqua. Insomma, il sistema propulsivo "multiruolo" degli UFO li trasforma senza problemi in USO.
Una tecnologia che evidentemente non ci appartiene, ma che nondimeno qualcuno ha sviluppato e che consente di operare indisturbati e al di fuori di sguardi indiscreti: una tecnologia che consente quindi di utilizzare gli oceani come "base" di appoggio
Gli ufo (ovvero gli USO) quindi potrebbero essere già qui da secoli e forse millenni , con basi di appoggio permanenti nei nostri oceani
L'idrosfera terrestre presente da sempre un grande ed evidente vantaggio per le intelligenze degli UFO.Quello di poter operare in un ambiente esteso e sufficientemente isolato, e al sicuro da sguardi indiscreti, da eventuali "basi d'appoggio" sottomarine forse in uso da sempre.


Ci sono diverse testimonianze al riguardo tra cui:

- 24 febbraio 1885: sulla rotta di Yoko-hama-Vittoria, il comandante brigantino Innerwich venne svegliato dal suo secondo, che aveva scorto nel cielo qualcosa di insolito.Salito sul ponte, il comandante vide la volta celeste illuminata. Un attimo dopo una grande massa luminosa comparve sul brigantino, abbagliando gli osservatori e precipitando immediatamente nei flutti.Il corpo doveva essere di notevoli dimensioni, giacchè un momento dopo la nave venne investita da onde gigantesche.

- 2 marzo 1975: dei pescatori argentini avvistarono una luce brillante che si muoveva orizzontalmente nel cielo a una quota relativamente bassa, proveniente dagli altopiani della patagonia. I marinai si trovavano in mare sul loro peschereccio a qualche chilometro a nord della penisola di Valdez. Sotto i loro occhi, la luce misteriosa, collegata a una massa definita, compatta ed emettente una specie di ronzio sordo, si arrestò d'improvviso sulle acque dell'oceano Atlantico, calando poi lentamente sul pelo dell'acqua fino a immergersi nei flutti e scomparirvi.Non si trattava certamente nà di un mezzo volante convenzionale nè di un meteorite.

- Cosa c'era intorno al Titanic?: dopo lo scontro con l'iceberg, il transatlantico "inaffondabile" aveva lanciato dei razzi per attirare l'attenzione di una nave, le luci della quale erano state avvistate a una distanza fra le 5 e le 6 miglia. Tale nave non identificata però, stranamente, deluse ogni aspettativa non effettuando alcuna manovra di avvicinamento, e poi le cose andarono come andarono. In seguito si apprenderà che un'altra nave, il piroscafo Californian, si era trovato a passare solo a una dozzina di miglia dal Titanic, e in lontananza aveva osservato una luce, "una luce tutta particolare", che si pensò provenire da una nave.Il Californian aveva allora fatto una serie di segnalazioni luminose, cui nondimeno il destinatario non aveva risposto, nè aveva rivelato la sua identità. Se ne deve concludere quindi che, sul teatro del naufragio, era presente una terza unità caratterizzata da "una luce tutta particolare", verosimilmente avvistata sia dal Titanic che dal Californian, e che si guardò bene, nonostante le segnalazioni luminose fatte da entrambi, dall'avvicinarsi.Ma era propio una nave, oppure...?


Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 575
Iscritto il: 08/12/2008, 22:17
Località: rimini
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 09/11/2010, 21:43 
..ci sono stati periodi (tra fine anni 70 primi anni 80)in cui questo era di casa anche in mezzo alto adriatico


Top
 Profilo  
 

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 62
Iscritto il: 19/11/2009, 17:11
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 11/11/2010, 14:03 
gli spostamenti via mare e fiumi sono piu' discreti di quelli via aria


Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 7291
Iscritto il: 11/07/2009, 14:28
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 29/03/2012, 15:01 











_________________
"Sei quello che sei, anche se non lo sai..."
Angeldark
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 29/03/2012, 17:00 
Il testo è stato scritto dal fondatore del Cun (il Centro Ufologico Nazionale parla di diversi casi, internazionali e nazionali avvenuti nell’arco di quasi sessanta anni).

Un particolare rilievo viene dato all’ondata degli avvistamenti nell’Adriatico nel 1978, un anno in cui si registrò una significativa ondata di eventi marini. Ecco uno stralcio del paragrafo che tratta l’argomento:

Nel 1978 alcuni membri del Centro Ufologico Nazionale si recarono a San Benedetto del Tronto per un’inchiesta di prima mano sui vari fenomeni riferiti dalla stampa locale.

Qui la prima meta dei ricercatori fu la capitaneria di porto, dove per circa un'ora fu loro possibile intrattenersi a colloquio con il comandante, il colonello Franco De Martino.

Questi confermò di avere a disposizione numerose dichiarazioni di vari testimoni oculari, ma, in quanto “materiale riservato”, evitò di mostrarle agli interlocutori. I quali ricostruirono tuttavia le varie vicende in un quadro abbastanza preciso e organico. A lavoro concluso, essi si trovarono di fronte a tre tipologie di fenomeni:

1) osservazioni diurne di colonne d’acqua che si alzavano improvvisamente dalla superficie marina in prossimità (150-300 metri) di alcuni natanti;

2) vari fenomeni luminosi notturni, in genere globi di colore rossastro o bianco che comparivano e scomparivano di colpo nelle vicinanze delle imbarcazioni (la casistica ufologica sucessiva registrerà tuttavia anche casi di luci che seguono i natanti, così come nelle segnalazioni di “corpi scuri” in immersione e in emersione poi evoluenti sui flutti, equivalente ai diurni del caso precedente);

3) fenomeni diurni e notturni, probabilmente di natura elettromagnetica, causanti disturbi di vario genere ai radar e alle strumentazioni elettriche, rilevati da un notevole seppur imprecisato numero di natanti.

Il colonnello De Martino escluse categoricamente che i vari fenomeni potessero attribuirsi alla presenza di sottomarini o di altri mezzi navali, poiché i fondali delle zone indicate non raggiungono i 20 metri ( la profondità varia da un minimo di 14 a un massimo di 20 metri).

"I fenomeni del tipo 1,2,3 - affermò l’ufficiale - sono stravaganti e non conosco precedente simili. E’ certo, però, che non possiamo parlare di suggestione collettiva".

Ma ecco le segnalazioni:

A) Data imprecisata compresa tra il 14 e il 23 ottobre, ore 2.30 circa. Luogo: a 5 miglia dalla costa, tra San Benedetto del Tronto e Grottammare (fondale di 13 metri). Testimone: Dino Vesperini. Il fenomeno dura alcuni minuti, si manifesta con una "luce rossa" intensa in avvicinamento, più grande delle luci delle imbarcazioni e aparentemente maggiore del disco lunare. La forma dell'apparizione era circolare, con un tenue alone. Vesperini, osservando la luce dirigersi verso la sua imbarcazione e temendo una possibile collisione, devia la rotta. La luce passa così a meno di mezzo miglio da lui e nel frattempo osserva che non si riflette sulla superficie marina. Su di essa si intravede una "zona scura" indefinita che procede di concerto con la luce. Nessun rumore di genere viene distinto. Solo dopo il transito, il testimone avverte un evidente moto ondoso, come dovuto al passaggio di un normale natante. Le condizoni atmosferiche sono buone, il mare è calmo, il cielo sereno e la visibilità è ottima. Il maríttimo dà importanza al fatto solo dopo diversi giorni, in seguito alle numerose altre segnalazioni dei colleghi. Ovvero, gli altri casi:

B) Data: 18 ottobre 1978, ore 9.00. Luogo: a circa 4 miglia nautiche al largo di Pedaso, a Sud in direzione di Cupra, una improvisa colonna di acqua di circa 5 metri di diametro si solleva a non più di di 150 metri dal motopeschereccio Gabriela Padre, ricadendo poi sulla superficie marina. L’altezza della colonna è valutata sui 30 metri.

C) Data: 23 ottobre 1978, ore 11.00. Luogo: a meno di due miglia e mezzo al largo del fiume Tesino, presso Grottammare. Identiche condizioni di mare. Sono al largo lo stesso motopeschereccio Gabriela Padre e l’imbarcazione Patrizia. Nuovamente, e senza alcun preavviso, una colonna d’acqua in tutto e per tutto simile a quella del 18 ottobre si solleva dal mare. Sempre nella stessa mattinata, a 12 miglia dalla costa, Luigi Paci dal Breghisse avvista per 4-5 secondi un’altra colonna d’acqua alta almeno una dozzina di metri.

D) Data: 24 ottobre, ore 9.00. I testimoni coinvolti sono Fausto Ricci (presidente della cooperativa Marinesca) e Florindo Soncini (a bordo del motopesca Rapepi). Nella stessa zona di mare e come il 23 ottobre (a 4 miglia dalla costa) a circa 200 metri dalla poppa qualcosa affiora in superficie. Ma non è una colonna d’acqua. Si tratta invece di un grande corpo scuro lungo più di 20 metri che, osservato per circa mezzo minuto, si immerge poi senza alcun rumore. Viene inizialmente avanzata l’ipotesi di una balena, ma per la vicinanza alla costa ed il basso fondale di 10-12 metri, l’idea è prontamente abbandonata. Ma il mistero rimane.

E) Data: 26 ottobre nella mattina. Sole e mare calmo. I marinai del motopeschereccio Nello avvistano sulla superficie del mare aperto una sorta di solco vorticoso, come prodotto dal passaggio di un motoscafo. Ma non c’era invece alcun natante di quel genere. "Qualcosa", comunque, correva velocissimo e sotto il pelo dell’acqua, tanto da produrre una scia visibile in superficie.

F) Data: 27 ottobre, ore 13.00. Testimoni ancora Fausto Ricci e Nicola Paolini a bordo del motopeschereccio Triglia. I due intravedono, nella stessa zona di mare teatro dei casi del 23 e 24 ottobre, una grossa "sagoma" immergersi rapidamente. Tale fenomeno provoca una grande ondata che fa vacillare l’imbarcazione. Non viene avvertito alcun rumore. Il giorno precedente gli stessi testimoni avevano anche osservato nel medesimo tratto marino un'altra colonna d'acqua alzarsi di colpo dai flutti. Ricci aveva osservato sulla metà della colonna una specie di macchia scura non meglio definibile. Comunque faceva pensare a qualche corpo solido, rigido e compatto.

Ma sicuramente il caso più interessante e a suo modo eclatante è quello del 21 dicembre 1978, quando una di queste "presenze" fu osservata da centinia di persone per parecche ore e fotografata all’altezza di Bellaria. Le sensanzionali istantanee scattate dal fotografo professionista Elia Faccin, su segnalazione e per ordine dei Carabinieri, poi pubblicate dal settimanale “Panorama” (n.664 del 9 gennaio 1979), erano e sono tutora fin troppo significative. Quel giorno Faccin venne svegliato dai militari, precedentemente allertati dai passanti sul lungomare, verso la mezzanotte del 20 dicembre 1978: "Corri Elia, c’è un Ufo in mare!". 45 anni, fotografo specializzato in ritratti da spiaggia, Faccin pensò sul momento a uno scherzo. Poi, riconosciute le voci a lui familiari del brigadiere Nazareno Fiori e dell'appuntato Petronio Pacelli in servizio a Bellaria, afferrò la sua Olympus e un teleobiettivo da 400 millimetri e raggiunse rapidamente la spiaggia. Lì’ la gente sostava già da un paio di ore, da quando cioè una specie di bastimento in fiamme, un grande oggetto luminoso e quasi accecante era comparso dal nulla sull’orizzonte, fra cielo e mare. Tremante per l’emozione, al momento di scattare la prima foto Faccin si rese conto che l'otturatore automatico della sua sofisticata fotocamera si era inspiegabilmente bloccato: "Qualcosa aveva influito magnéticamente sul meccanismo", ipotizza ancora oggi Faccin. Il professionista, tuttavia, non perde tempo e ricorre a un altro apparecchio fotografico, manuale questa volta, inquadra e scatta una serie di istantanee che poi risultarono di ottima qualità.

http://www.silverland.info/documenti/u-s-o/

E questo è il più clamoroso, avvenuto nell'Adriatico. Eccone la sequenza (da "Panorama").



Immagine


Una delle pagine scansionate.

Immagine


Ultima modifica di Ufologo 555 il 29/03/2012, 17:14, modificato 1 volta in totale.


_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 986
Iscritto il: 04/12/2008, 00:17
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 29/03/2012, 22:38 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Il testo è stato scritto dal fondatore del Cun (il Centro Ufologico Nazionale parla di diversi casi, internazionali e nazionali avvenuti nell’arco di quasi sessanta anni).

Un particolare rilievo viene dato all’ondata degli avvistamenti nell’Adriatico nel 1978, un anno in cui si registrò una significativa ondata di eventi marini. Ecco uno stralcio del paragrafo che tratta l’argomento:

Nel 1978 alcuni membri del Centro Ufologico Nazionale si recarono a San Benedetto del Tronto per un’inchiesta di prima mano sui vari fenomeni riferiti dalla stampa locale.

Qui la prima meta dei ricercatori fu la capitaneria di porto, dove per circa un'ora fu loro possibile intrattenersi a colloquio con il comandante, il colonello Franco De Martino.

Questi confermò di avere a disposizione numerose dichiarazioni di vari testimoni oculari, ma, in quanto “materiale riservato”, evitò di mostrarle agli interlocutori. I quali ricostruirono tuttavia le varie vicende in un quadro abbastanza preciso e organico. A lavoro concluso, essi si trovarono di fronte a tre tipologie di fenomeni:

1) osservazioni diurne di colonne d’acqua che si alzavano improvvisamente dalla superficie marina in prossimità (150-300 metri) di alcuni natanti;

2) vari fenomeni luminosi notturni, in genere globi di colore rossastro o bianco che comparivano e scomparivano di colpo nelle vicinanze delle imbarcazioni (la casistica ufologica sucessiva registrerà tuttavia anche casi di luci che seguono i natanti, così come nelle segnalazioni di “corpi scuri” in immersione e in emersione poi evoluenti sui flutti, equivalente ai diurni del caso precedente);

3) fenomeni diurni e notturni, probabilmente di natura elettromagnetica, causanti disturbi di vario genere ai radar e alle strumentazioni elettriche, rilevati da un notevole seppur imprecisato numero di natanti.

Il colonnello De Martino escluse categoricamente che i vari fenomeni potessero attribuirsi alla presenza di sottomarini o di altri mezzi navali, poiché i fondali delle zone indicate non raggiungono i 20 metri ( la profondità varia da un minimo di 14 a un massimo di 20 metri).

"I fenomeni del tipo 1,2,3 - affermò l’ufficiale - sono stravaganti e non conosco precedente simili. E’ certo, però, che non possiamo parlare di suggestione collettiva".

Ma ecco le segnalazioni:

A) Data imprecisata compresa tra il 14 e il 23 ottobre, ore 2.30 circa. Luogo: a 5 miglia dalla costa, tra San Benedetto del Tronto e Grottammare (fondale di 13 metri). Testimone: Dino Vesperini. Il fenomeno dura alcuni minuti, si manifesta con una "luce rossa" intensa in avvicinamento, più grande delle luci delle imbarcazioni e aparentemente maggiore del disco lunare. La forma dell'apparizione era circolare, con un tenue alone. Vesperini, osservando la luce dirigersi verso la sua imbarcazione e temendo una possibile collisione, devia la rotta. La luce passa così a meno di mezzo miglio da lui e nel frattempo osserva che non si riflette sulla superficie marina. Su di essa si intravede una "zona scura" indefinita che procede di concerto con la luce. Nessun rumore di genere viene distinto. Solo dopo il transito, il testimone avverte un evidente moto ondoso, come dovuto al passaggio di un normale natante. Le condizoni atmosferiche sono buone, il mare è calmo, il cielo sereno e la visibilità è ottima. Il maríttimo dà importanza al fatto solo dopo diversi giorni, in seguito alle numerose altre segnalazioni dei colleghi. Ovvero, gli altri casi:

B) Data: 18 ottobre 1978, ore 9.00. Luogo: a circa 4 miglia nautiche al largo di Pedaso, a Sud in direzione di Cupra, una improvisa colonna di acqua di circa 5 metri di diametro si solleva a non più di di 150 metri dal motopeschereccio Gabriela Padre, ricadendo poi sulla superficie marina. L’altezza della colonna è valutata sui 30 metri.

C) Data: 23 ottobre 1978, ore 11.00. Luogo: a meno di due miglia e mezzo al largo del fiume Tesino, presso Grottammare. Identiche condizioni di mare. Sono al largo lo stesso motopeschereccio Gabriela Padre e l’imbarcazione Patrizia. Nuovamente, e senza alcun preavviso, una colonna d’acqua in tutto e per tutto simile a quella del 18 ottobre si solleva dal mare. Sempre nella stessa mattinata, a 12 miglia dalla costa, Luigi Paci dal Breghisse avvista per 4-5 secondi un’altra colonna d’acqua alta almeno una dozzina di metri.

D) Data: 24 ottobre, ore 9.00. I testimoni coinvolti sono Fausto Ricci (presidente della cooperativa Marinesca) e Florindo Soncini (a bordo del motopesca Rapepi). Nella stessa zona di mare e come il 23 ottobre (a 4 miglia dalla costa) a circa 200 metri dalla poppa qualcosa affiora in superficie. Ma non è una colonna d’acqua. Si tratta invece di un grande corpo scuro lungo più di 20 metri che, osservato per circa mezzo minuto, si immerge poi senza alcun rumore. Viene inizialmente avanzata l’ipotesi di una balena, ma per la vicinanza alla costa ed il basso fondale di 10-12 metri, l’idea è prontamente abbandonata. Ma il mistero rimane.

E) Data: 26 ottobre nella mattina. Sole e mare calmo. I marinai del motopeschereccio Nello avvistano sulla superficie del mare aperto una sorta di solco vorticoso, come prodotto dal passaggio di un motoscafo. Ma non c’era invece alcun natante di quel genere. "Qualcosa", comunque, correva velocissimo e sotto il pelo dell’acqua, tanto da produrre una scia visibile in superficie.

F) Data: 27 ottobre, ore 13.00. Testimoni ancora Fausto Ricci e Nicola Paolini a bordo del motopeschereccio Triglia. I due intravedono, nella stessa zona di mare teatro dei casi del 23 e 24 ottobre, una grossa "sagoma" immergersi rapidamente. Tale fenomeno provoca una grande ondata che fa vacillare l’imbarcazione. Non viene avvertito alcun rumore. Il giorno precedente gli stessi testimoni avevano anche osservato nel medesimo tratto marino un'altra colonna d'acqua alzarsi di colpo dai flutti. Ricci aveva osservato sulla metà della colonna una specie di macchia scura non meglio definibile. Comunque faceva pensare a qualche corpo solido, rigido e compatto.

Ma sicuramente il caso più interessante e a suo modo eclatante è quello del 21 dicembre 1978, quando una di queste "presenze" fu osservata da centinia di persone per parecche ore e fotografata all’altezza di Bellaria. Le sensanzionali istantanee scattate dal fotografo professionista Elia Faccin, su segnalazione e per ordine dei Carabinieri, poi pubblicate dal settimanale “Panorama” (n.664 del 9 gennaio 1979), erano e sono tutora fin troppo significative. Quel giorno Faccin venne svegliato dai militari, precedentemente allertati dai passanti sul lungomare, verso la mezzanotte del 20 dicembre 1978: "Corri Elia, c’è un Ufo in mare!". 45 anni, fotografo specializzato in ritratti da spiaggia, Faccin pensò sul momento a uno scherzo. Poi, riconosciute le voci a lui familiari del brigadiere Nazareno Fiori e dell'appuntato Petronio Pacelli in servizio a Bellaria, afferrò la sua Olympus e un teleobiettivo da 400 millimetri e raggiunse rapidamente la spiaggia. Lì’ la gente sostava già da un paio di ore, da quando cioè una specie di bastimento in fiamme, un grande oggetto luminoso e quasi accecante era comparso dal nulla sull’orizzonte, fra cielo e mare. Tremante per l’emozione, al momento di scattare la prima foto Faccin si rese conto che l'otturatore automatico della sua sofisticata fotocamera si era inspiegabilmente bloccato: "Qualcosa aveva influito magnéticamente sul meccanismo", ipotizza ancora oggi Faccin. Il professionista, tuttavia, non perde tempo e ricorre a un altro apparecchio fotografico, manuale questa volta, inquadra e scatta una serie di istantanee che poi risultarono di ottima qualità.

http://www.silverland.info/documenti/u-s-o/

E questo è il più clamoroso, avvenuto nell'Adriatico. Eccone la sequenza (da "Panorama").



Immagine


Una delle pagine scansionate.

Immagine



fantastico quest'ultimo caso Ufologo...davvero!
tra l'altro in quelle zone (Cupra Marittima e Grottamare) ci andavo al mare da piccolo con la mia famiglia...ma purtroppo solo nei primi anni 80, ed ero troppo piccolo...altrimenti avrei fatto domande in giro!


Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 902
Iscritto il: 11/12/2008, 12:11
Località: Tortoreto (te)
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 30/03/2012, 01:25 
Vivo a 20 Km da S. Benedetto del Tronto e vi assicuro che qui ancora si ricorda la cosa. Io non ho l'età per averli visti, all'epoca avevo due anni e vivevo a Roma. Ma la gente del posto racconta che per molti giorni i pescatori non uscirono in mare perché avevano visto un bel po' di cose strane... E vi assicuro che non sono propriamente tipetti suggestionabili.



_________________
Rotas Opera Tenet Arepo Sator

Scientism is the new Religion
Scientists are the new priests
And we are the same old dumb believers
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1628
Iscritto il: 26/11/2011, 18:31
Località: Ancona
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 30/03/2012, 04:30 
ho visto il documentario, ma mi ha lasciato con l'amaro in bocca, avevano detto che sarebbero andati con un sommergibile a vedere le linee.



_________________
Mi spinsi nel futuro quanto mai occhio umano, le meraviglie vidi di quel mondo lontano

Alfred Tennyson - Locksley Hall


«All’Italia è mancata una riforma protestante e una sana borghesia calvinista»
Mario Monti
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1210
Iscritto il: 09/07/2009, 12:31
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 30/03/2012, 08:39 
Che la misteriosa nave avvistata dal Titanic fosse un ufo è un'idea originale, non l'avevo mai pensata ne presa in considerazione.

Cmq credo che la maggior parte dei casi (quando le luci salgono dal mare e restano in quella zona) siano fenomeni naturali, non a caso si ripetono sempre nello stesso posto. Non saprei che dire quando la luce in questione inizia a volteggiare prima di sparire in una direzione precisa... quindi ci può stare anche l'ufo.



_________________
Immagine

Immagine
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 30/03/2012, 11:48 
TUTTO CIO' CHE ACCADDE IN QUEGLI ANNI (specialmente in Adriatico; non passava giorno che non erano riferiti "fatti" ai Tg)





Immagine

Immagine


ImmagineImmagine



Immagine


Immagine


Immagine


Immagine


Immagine


Immagine


Immagine



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/06/2013, 10:53 
Tratto da:
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=289351

EX MILITARE RICHARD FRENCH:
"VIDI DUE UFO E ALIENI ALTI E SOTTILI NEL MARE"


[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=YARstyo-fZI[/BBvideo]

L'83enne ufficiale in pensione ha raccontato della sua esperienza nel recente congresso 'Citizen Hearing On Disclosure' tenutosi a Washington DC organizzato dalle maggiori associazioni ufologiche per spingere i governi mondiali a rivelare finalmente la verità sull'attività aliena sul nostro pianeta.

L'ex colonnello ha raccontato quello che è conosciuto come 'Incidente di Terranova', un avvistamento avvenuto nei primi anni del 1950, quando due ufo furono visti da molte persone al largo della costa di Saint Jonh. I superiori di French gli ordinarono di occuparsi del caso.

“Mi dissero che avevano un rapporto ufo e volevano che indagassi”, racconta French all'Huffington Post. “Mi dissero che uno l'ufo era stato visto sotto la superficie del mare. Quando arrivammo sul posto c'erano numerose persone sulla banchina che guardavano con stupore la superficie del mare, tra cui diversi poliziotti del posto”.

French ricorda che l'acqua era molto chiara e che si potevano vedere due velivoli circolari, ognuno dei quali di circa 18 metri di diametro e circa 3 metri di spessore. I due oggetti galleggiavano sotto la superficie dell'acqua ad un paio di metri l'uno dall'altro e a non più di 20 metri dalla riva. E poi, vide due esseri in acqua vicino ai velivoli.

“La prima cosa che vidi furono gli ufo. Era evidente che erano impegnati in qualche attività, ma non sono stato in grado di dire cosa. I due dischi non si trovavano sul fondale, ma a circa a metà altezza dalla superficie”, continua French.

“Poi vidi i due esseri: erano alti circa 2 o 3 metri, erano di colore grigio chiaro, molto sottili, con le braccia lunghe e con due o tre dita. La parte superiore della testa era molto ampia rispetto alla linea della mascella e gli occhi molto inclinati”.

Secondo il racconto dell'ex militare dell'Air Force, una delle navi ha poi cominciato ad emergere dal mare, “Quando è uscito dalla superficie, il velivolo viaggiava a circa 150 miglia orarie.

Poi, dopo qualche istante, ha cominciato a muoversi alla velocità straordinaria di 2500-3000 miglia all'ora, per poi scomparire all'orizzonte.

Il velivolo, incredibilmente, torno circa 20 minuti più tardi, rallentando quasi fino a fermarsi, per poi rientrare nell'acqua”.


CONTINUA>>>
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=289351



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 72
Iscritto il: 21/05/2013, 13:32
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/06/2013, 14:29 
quoto ufologo e aggiungo un caso piu' recente in Sicilia: denunce continue negli anni di colonne d'acqua e luci nella notte, e sopratutto persistenti disturbi elettromagnetici (auto, impianti elettrici, elettrodomestici, telecomandi vari ecc.) tanto che le compagnie di assicurazioni mandarono diversi esperti per valutare se i fenomeni fossero reali o meno. Fecero diversi servizi i tg e, se non ricordo male, le iene o programmi simili.


Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 22377
Iscritto il: 08/07/2012, 15:33
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/06/2013, 17:10 
e se fossero effetti collaterali del MUOS in sicilia?



_________________
la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 8132
Iscritto il: 24/01/2011, 14:04
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 28/06/2013, 17:18 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:

e se fossero effetti collaterali del MUOS in sicilia?


Chissa', forse potrebbe anche essere per questo che hanno piazzato il MUOS proprio in quel posto.



_________________
"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

Immagine
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 7002
Iscritto il: 10/01/2009, 13:06
Località: Barletta
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 04/07/2014, 00:59 
Cita:
Ufficiale russo conferma la presenza di USO nei fondali marini

La notizia arriva dalla Russia, Vladimir Prikhodko sembra fornire almeno una risposta e un senso alle domande che ci siamo sempre fatti sulle presunte attività aliene sulla Terra.

Pare che infatti gli oggetti non identificati non siano solo nei cieli, ma vengano a fare visita anche alle nostre acque. Vladimir Prikhodko, direttore di un’organizzazione pubblica per gli studi di ricerca sottomarini, ha riferito che, al di sotto della calotte polari, esistono degli strumenti molto sofisticati, in grado di bucare il ghiaccio.

Il messaggio che lancia ai media è quello di sensibilizzare le ricerche di questi USO-UFO. Ci sono numerose testimonianze e anche un intensa operosità, presumibilmente aliena, sottomarina. La prima è lo strano caso dichiarato dal Dott. Rubens Dzh.Villela che durante un esplorazione su una nave rompighiaccio russa, lui insieme ad un ufficiale e un pilota esperto, hanno visto un oggetto non identificato rompere il ghiaccio largo 3 metri e dirigersi verso i cieli nella regione Nord polare

Sulle acque sono apparse, poi, grandi bolle in seguito ad un forte suono che ha colpito i numerosi pezzi di ghiaccioUfficiale russo conferma la presenza di USO nei fondali marini accumulati dalla rottura, segno di un enorme sprigionamento di energia. Tra la documentazione raccolta, già dal 1997, appaiono immagini scattate da Prikhodko di oggetti presenti a 6 km di profondità a Bellinghausen, la cui origine artificiale sarebbe stata confermata dall’Istituto Reale di Oceanografia.

In un altra esercitazione il sistema di rilevazione di velocità sottomarino indicò qualcosa che si muoveva a 150 nodi, altri si muovevano a 450 km/h ( i nostri sottomarini più veloci raggiungono i 45 nodi). Il fatto che gli UFO siano interessati alle nostre risorse di acqua, è confermato anche statisticamente da avvistamenti vicino a laghi e oceani.

Prikhodko invita esplicitamente la Cina, la Russia e gli Stati Uniti a concentrare le ricerche nei fondali artici. Non sappiamo se i Governi siano già a conoscenza di queste operazioni che avvengono nei freddi mari artici, o se semplicemente non confermino le evidenze qua riportate. Medvedev, primo Ministro russo, alla domanda fuori onda di una giornalista aveva già risposto: “Gli alieni sono già tra noi, se dicessi quanti sono, ciò desterebbe il panico!”.

I dossier top secret forse contengono già notizie sulle tipologie USO? La teoria della Terra cava, aveva già aperto degli interrogativi e numerosi scrittori avevano sostenuto, almeno nei loro romanzi, che ci fossero dei passaggi in Antartide e al Polo Nord, dove abitano misteriose creature, solo fantasie?


http://www.segretiemisteri.com/?p=11388


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 15 messaggi ] 

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 04/05/2025, 00:46
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org