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quisquis ha scritto: Scusa se solo adesso comincio a risponderti, ma come anticipato sono stato un po' indaffarato e non mi va di rispondere in modo superficiale alle tue osservazioni; per rispondere in modo decente ho bisogno infatti di un po' di tempo, che naturalmente mi prenderò, anche perché in questo modo è molto più probabile che io impari qualcosa, il che è in definitiva lo scopo per cui sono qui; inoltre per scrivere tutto quello che penso sui vari temi toccati ho bisogno di tempo perché di cose in testa ne ho molte ed infine perché a prescindere dal fatto che si possa o meno essere d'accordo con me ci terrei a farmi capire.
Abbi pazienza quindi se inizio solo adesso a rispondere alle tue primissime osservazioni; col tempo verranno le altre. Comunque io non mi dimentico mai di portare a termine un impegno, quindi stai sicuro che prima o poi risponderò, anche se dovessero passare dei mesi.
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Enkidu ha scritto:
Caro Quisquis, E' strano che tu abbia pensato che il mio messaggio fosse specificamente rivolto a te. Era rivolto a tutti quanti. Solo in un punto ho fatto delle allusioni ai tuoi post: quando ho detto che niente impedisce di credere che la storia di Amicizia sia stata ispirata da un certo clima culturale non maggioritario, ma comunque presente nel nostro paese.
Ma infatti il riferimento presente nel tuo messaggio che ho sentito come particolarmente rivolto a me era il tema dei padri e dei nonni visti come contadini arretrati; dato che avevo trattato io della questione ho tenuto a precisare i termini in cui l'avevo intesa. Poi, essendoti tu rivolto a tutti, ti sei necessariamente rivolto implicitamente anche a me anche per quanto riguarda il resto del tuo messaggio e quindi ho sentito e sento naturale rispondere alle tue osservazioni dal mio punto di vista, cosa questa che sono sempre abituato a fare, lasciando agli altri il compito di rispondere dal loro, se lo vogliono; ma non ho mai pensato che il tuo messaggio fosse esclusivamente rivolte a me. Nei miei commenti ad alcune tue citazioni infatti ho anche specificato “se rivolto a me” e anche “ a pormi o a porre”. Nessun problema, comunque.
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Enkidu ha scritto:
Certo, i contadini forse non leggevano tutti Urania... ma penso che non poca gente di città lo facesse, dato che anche noi avevamo i nostri bei scrittori di fantascienza che pubblicavano i loro romanzi su Urania.
Non pensavo che ci fosse stata una grande diffusione di questo genere letterario a livello di masse nell’Italia degli anni ’50, ma non ho difficoltà a crederlo, se me lo dite. Io non leggo molti romanzi di fantascienza e non sono un grande conoscitore della storia di questo genere letterario, quindi può essere benissimo che io abbia una percezione limitata dell'intera questione; certamente pur non conoscendo i nostri scrittori di fantascienza degli anni ‘50 non faccio affatto fatica a credere che ci fossero. Ma c’è una cosa che non posso facilmente credere e forse riesco a far capire meglio quello che volevo dire con un semplice “esperimento mentale”:
Immaginiamoci in Italia negli anni ’90; c’è già internet, i telefoni cellulari ed i giovani sono bombardati da una quantità impressionante di film, fumetti, videogiochi dove il tema dell’alieno o comunque i temi fantascientifici la fanno da padrone; fermiamo un qualunque adolescente di un paesino rurale del centro-sud e chiediamogli a bruciapelo: “Sai cos’è il teletrasporto?” e poi “ Sai cos’è un automa biologico?”; io penso che un buon 90% ti saprebbe rispondere, a modo suo ma si sarebbe fatto un’idea (anche se devo dire che durante il servizio militare ho incocciato talvolta con una realtà in certi casi incredibile, al limite dell’analfabetismo, che mai mi sarei immaginato di trovare nell’Italia dei primi anni ‘90); Ripeti lo stesso esperimento nella metà degli anni ’50, nello stesso luogo (che dobbiamo immaginare un po’ come una media di tutti i luoghi simili); difficilmente posso credere che più del 20% o 30% avrebbe nel suo immaginario le risposte che ci attendiamo. Era questo che volevo dire.
Alla prossima,ciao.
Veramente io ho avuto l'impressione che riferissi ogni discorso a te, anche quando ho detto un generico "no grazie" riferito né a te, né al forum, ma a un "tu" generico e astratto, il cui significato mi sembrava chiaro... vabbé.. sottili distinguo in fin dei conti, a patto che non si giochi a fraintendersi, cosa che in una discussione può succedere spesso e volentieri. E siccome ho avuto la sensazione netta di venire frainteso, ho pensato bene di lanciare un piccolo allarme.
Per quanto riguarda la situazione di analfabetismo odierna e passata: forse oggi c'è ancora più ignoranza rispetto a ieri, dove più che altro c'era solo provincialismo.
Almeno, a quel tempo c'era un'istruzione decente in Italia, a differenza di oggi, dove i figli dei borghesi hanno un'istruzione che non è migliore di quella di un semianalfabeta perso nella landa o nella montagna più isolata, in mezzo solo a bestiame e agli estremi confini della civiltà.... ma non è semplicemente quella la questione.
Certo, se la storia avesse riguardato solo gruppi di contadini con la licenza della quinta elementare al massimo, capirei che effettivamente sarebbe molto strano sentirli parlare di altri pianeti, astronavi e altre cose del genere in pieni anni Cinquanta.
Ma qui, da quel che ho capito, sono state coinvolte soprattutto persone di una certa cultura, persino uomini politici e professori, cioè persone che potevano benissimo la sera leggersi a letto l'ultimo numero di Urania, capire di cosa si narrava, e ispirarsi per creare una storia, e poi magari imbeccare nel modo giusto le persone meno colte che venivano via via coinvolte nella storia.
Il tutto per creare una sorta di culto esoterico e una mitologia alternativa, come è già successo in passato con i Rosa Croce e gli Illuminati, ma in forma più moderna e adattata ai tempi (intendiamoci, per QUEI tempi, perché la storia la trovo personalmente molto datata, in quanto a concetti. Oggi vanno di moda storie di un tipo un po' diverso.....)