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Astronave
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 Oggetto del messaggio: La "battaglia" di Los Angeles
MessaggioInviato: 01/04/2009, 23:10 
In prima pagina, sul “Los Angeles Times” del 26 febbraio 1942, il titolo a caratteri cubitali dice: “L’esercito dichiara che l’allarme è reale”.

25 FEBBRAIO 1942 PRIME ORE DEL MATTINO

Dozzine di riflettori della 37° Brigata di Artiglieria Costiera intercettarono immediatamente quella nave, apparsa come una magica e surreale lanterna nel buio e limpido cielo invernale sopra la città degli angeli. Pochi in città riuscirono a dormire dopo che i cannonieri della difesa costiera aprirono il fuoco scaricando centinaia e centinaia di raffiche di proiettili verso l’oggetto luminoso, avvistato inizialmente mentre fluttuava sopra gli studios Metro Goldwin Mayer di Culver City.
Il fragore delle artiglierie e il sibilio dei traccianti vennero avvertiti ovunque a Los Angeles, mentre i militari erano certi di essere riusciti a centrare il bersaglio… senza alcun risultato.

Nella foto riprodotta e analizzata in queste pagine, si vede il cielo di Los Angeles come appariva all’altezza del fuoco incrociato.

Facendo attenzione alla convergenza delle luci dei riflettori si noterà chiaramente la forma della nave visitatrice all’interno dell’area illuminata.

E’ un Grande corpo volante, apparentemente del tutto incurante delle centinaia di proiettili contraerei esplosi di cui è fatto bersaglio, senza alcun effetto.

Comunque le perdite si contarono, ma a terra. Almeno sei persone morirono come risultato diretto dell’attacco dell’esercito sull’UFO, che lentamente e pigramente si fece strada verso Long Beach prima di dileguarsi definitivamente.
Il giorno dopo, solo sul quotidiano Los Angeles Times, in un articolo di spalla a firma di un redattore, apparve una descrizione dell’UFO. Se ne evince un senso dell’energia e dell’emozione di quella notte.

Il titolo recita: ” Una folla infreddolita guarda il cielo illuminato dai colpi dell’artiglieria. Le esplosioni forarono l’oscurità come piccole stelle fiammeggianti… le luci dei riflettori sembrano dita protese a scrutare il cielo notturno… Urlano le sirene antiaeree… “Prendete quegli sporchi invasori! ” e ovunque echeggiano le grida dei militari e della polizia. Ma l’oggetto nel cielo si muoveva lentamente, catturato al centro delle luci come il mozzo della ruota di una bicicletta circondato dai raggi splendenti.

Il fuoco sembrava esplodere in cerchio tutto attorno al bersaglio.

Gli astanti, tremanti al gelo del primo mattino, comunque non hanno avuto la possibilità di vedere un solo velivolo precipitare o bombe sganciate. “Forse è solo un’esercitazione”, ha rimarcato qualcuno.

“Test un accidente! ” è stata la risposta. “Non spari in aria tutto quel metallo a meno che non stai cercando di tirare giu’ qualcosa. ”

“L’oggetto bersagliato continuava a muoversi fiancheggiato dalle esplosioni vermiglie, mentre le casalinghe, avvolte dalle loro vestaglie, rabbrividivano e guardavano quella scena terrificante.”

In prima pagina, sul Los Angeles Times del 26 febbraio 1942, il titolo a caratteri cubitali dice: “L’Esercito dichiara che l’allarme è reale”, eppure nelle molte colonne dedicate all’evento, non appare la benchè minima descrizione dell’oggetto, per quanto fosse stato per oltre mezz’ora chiaramente inquadrato dall’occhio dei riflettori e visibile da centinaia di migliaia di cittadini.

Se non si era trattato di un falso allarme, cosa aveva penetrato lo spazio aereo di Los Angeles?

Su conferma della presenza sulla costa Sud di aeromobili non identificati da parte del comando a San Francisco, due le dichiarazioni ufficiali della Marina di Washington: la prima liquida la faccenda, per bocca del Segretario Frank Knox, con i “nervi scossi” della popolazione;

la seconda dichiara: “L’aereo che ha causato il blackout nell’area di Los Angeles per diverse ore questo mattino non è stato identificato”.

Il comando della Army’s Western Defense ha affermato che il blackout e le azioni contraeree sono state il risultato di un velivolo non identificato avvistato sull’area della baia.

La città è stata oscurata - conseguentemente all’ordine di sbarramento antiaereo emesso dal 14° Comando Intercettore - dalle 2:25 alle 7:21 del mattino dopo che un precedente allarme giallo delle 19:18 era rientrato alle 22:23.

Il blackout si estendeva effettivamente fino al confine messicano e oltre, nella San Joaquin Valley. Non sono state sganciate bombe e non sono stati abbattuti aerei e miracolosamente, viste le tonnellate di proiettili lanciati in aria, solo due persone sono state ferite dalla caduta dei frammenti. (Quest’ultima affermazione del L.A. Times verrà successivamente smentita, portando il bilancio delle vittime a sei, N.d.R).

[ via mistic.it ]

qui c'è anche la famosa foto:

http://www.edicolaweb.net/st000620.htm

a dire la verità non avevo mai sentito parlare di questo episodio, che sembra veramente incredibile [:0]



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MessaggioInviato: 01/04/2009, 23:59 
Ne avevo sentito parlare ed è strano il poco clamore che suscita [8)]


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Grigio
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MessaggioInviato: 02/04/2009, 08:34 
be veramente è molto famoso come caso....strano che non l'hai mai sentito prima...


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MessaggioInviato: 05/03/2010, 19:00 
68° anniversario della "Battaglia di Los Angeles". Parla un testimone oculare. 1° Parte

Parla uno dei testimoni che quella famosa notte vide la contraerea americana sparare migliaia di colpi contro un UFO

Scott Littleton nel 1942 aveva 9 anni, visse a Los Angeles e si ricorda molto bene della notte del 25 Febbraio. Questo è il risultato del lavoro di ricerca fatto da l'ufologo Frank Warren e il ricercatore Bruce Maccabee che 60 anni dopo rendono noti pubblicamente i ricordi di un testimone oculare. Si cerca di determinare la traiettoria dell'UFO che apparse nel cielo di Hermosa Beach.

Professore emerito di Antropologia a Los Angeles, Scott Littleton non è un ufologo: "Sono molto interessato al tema universale della "War of Gods" - la guerra degli dei - che potrebbe generare "danni collaterali" causati da un guerra coloniale tra due civiltà aliene tecnologicamente avanzate per l'egemonia del nostro pianeta fra 8 o 9.000 anni.

"Meno di tre mesi dopo Pearl Harbour, la minaccia d'invasione si fece sentire, bombardamenti di rappresaglia erano attesi dai militari. Pertanto, la regione Californiana era impegnata in esercitazioni di difesa aerea. In molte occasioni i militari fecero fuoco su bersagli inviati appositamente in aria sopra l'oceano. Gli obiettivi venivano illuminati da fari molto potenti. Lo spettacolo durava mezz'ora e si concludeva attorno alle 22.

Inizialmente, noi ragazzi guardavamo tutto completamente affascinati, ma dopo poche sere a partire da Gennaio, il suono degli spari delle esplosioni diventò di routine, come il fruscio delle onde del mare d'inverno. C'era la certezza che per la nostra sicurezza, i nostri bravi militari della difesa aerea avrebbero fatto di tutto per difenderci da un possibile attacco giapponese che sarebbe entrato nel nostro spazio aereo.

La sera del 24 Febbraio fu ordinaria, qualche esercitazione seguiva il silenzio fino alle 22.00. Come al solito andai a letto e lessi qualcosa alla luce della torcia che avevo nascosto sotto il cuscino, e poi mi addormentai.

Alle 3.15 circa, mi sveglia di soprassalto udendo quello che pareva essere un temporale in lontananza, poi pensai che le esercitazioni erano iniziate anche ad ora tarda, ma qualcosa nell'intensità e nella velocità dei bombardamenti mi fece capire che non era quello che sentivamo ogni sera. La mia stanza aveva la vista sull'oceano, ma la parte di cielo che riuscivo a vedere era colma di luce accecante generata dai proiettori e dai bagliori delle esplosioni,

Grazie alle mie osservazioni precedenti ero sicuro che si trattava di qualcosa di diverso. I fasci dei riflettori e delle esplosioni erano sempre stati ad una certa distanza sopra il cielo ed erano in gran parte visibili dalla mia finestra quando mi trovavo a letto. Questa volta, tutto sembrava molto più vicino. Sentii i miei genitori parlare nel corridoio ed uscii.

Mio padre grado preoccupato e disse che non aveva senso. Era l'incaricato della sorveglianza contro i raid aerei ed aveva cercato di contattare il quartier generale della difesa civile, ma non aveva ricevuto risposta. (Più tardi scoprimmo che l'allarme era stato dato alle 2,25, ma nessuno aveva pensato di avvertire le guardie locali). Si vestii e andò a vedere cosa stava succedendo.

Tornò abbastanza in fretta più preoccupato che mai e disse a mia madre di portare me e i miei tre nonni, che vivevano con noi, giù nel rifugio che aveva iniziato a costruire il 7 dicembre di tutta fretta. Mio nonno da parte di mia madre era lento nel prepararsi….

Ma quando mio padre disse esortò tutti ad affrettarci in quanto l'oggetto pare non poter essere colpito. Tutti eravamo nel rifugio in un minuto. Ero eccitato, avevo paura e volevo disperatamente sapere cosa stesse accadendo. Mio padre ritornò e noi sentimmo la sirena di allarme per i continui spari. Mia madre accompagnò i suoi genitori e l'altro nonno al riparo all'interno di due piccole stanze protette da pile di sacchi sabbia disposti in ogni lato del rifugio,.

Ero angustiato, volevo uscire e vedere tutta l'azione. Mia madre, anche lei era spaventata, come mi disse 10 minuti più tardi. Eravamo seduti su di alcune panchine che contenevano kit di pronto soccorso, una bottiglia d'acqua e cibo in scatola. Tutti, compresi gli anziani erano pronti ad un attacco giapponese.

La nostra prima idea fu quella di un attacco nemico, perché sentimmo il rombo dei motori di aerei, poi venimmo a sapere che in seguito che il rumore sentito era del nostro aereo.

Ad un certo punto mia madre uscii dal rifugio dalla porta che conduce alla spiaggia, io la seguii.

Ci siamo trovati fianco a fianco, ci siamo stretti l'uno contro l'altro per via del freddo della notte, alzando gli occhi al cielo. Sentivamo gli aerei, ma non erano visibili a causa della distanza, ma ciò che attirò la nostra attenzione fu un 'animale' d'argento a forma di diamante, come lo descrisse mia madre in seguito. L'oggetto stava immobile, quasi sopra le nostre teste. L'altitudine è difficile da stimare, soprattutto perché sono passati tanti anni, ma direi che poteva essere tra i 1200 e 2400 metri.

Questo potrebbe spiegare il perché non abbiamo visto la fosforescenza color arancio riportata da diversi testimoni a Santa Monica e da Cluver City, luoghi nel quale l'oggetto era più basso

Da tutte le parti sparavano i proiettili antiaerei che colpivano la misteriosa nave. Il rumore era assordante. Ogni volta che un nuovo lampo rosso si vedeva, l'odore acre della cordite si sentiva maggiormente.

Le schegge calde cadevano sulla spiaggia e le raccogliemmo (il giorno dopo noi ragazzi li abbiamo raccolti dalla sabbia per scambiarcele). Nonostante il fuoco la nave non emise nessun suono, e non si comportò in modo aggressivo.

Mentre l'attacco era in corso, e tutti eravamo con la bocca spalancata, l'oggetto pareva non curarsi dei colpi ricevuti ed a un certo punto iniziò a muoversi verso sud-est, fino a Redundo Beach e poi scomparve.

Nonostante i colpi l'oggetto pareva essere invulnerabile. Anni più tardi venni a sapre che gli furono sparati più di 1400 colpi. il rapporto dell'esercito disse che furono 1430 copli, ma sicuramente furono di più.

L'oggetto riapparve nella parte superiore di San Pedro e Long Beach prima di scomparire definitivamente attraverso l'oceano da qualche parte nelle contee di orango e San Diego.

Poco dopo averlo perso di vista, sentimmo il rumore degli aeromobili dell'aviazione, l'attacco era quasi cessato e molti velivoli delle forze armate, alcuni P-38 probabilmente di base a Mines Field (l'aeroporto di Los Angeles dei giorni d'oggi) provenivano da nord-est.

Si erano fatte le 4 del mattino, l'intero episodio era durato mezzora. Il fuoco era cessato, ma nessuno era andato a letto. L'edizione del Los Angeles Examiner, scrisse un titolo davvero accativanete "Air Battle Rage Over Los Angeles".

Fine prima parte

http://ufoplanet.ufoforum.it/headlines/ ... =8551#nogo


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MessaggioInviato: 06/03/2010, 01:01 
si,é uno dei casi piu' interessanti e consistenti dell'ufologia moderna e,guarda caso....é anche uno dei meno conosciuti e discussi...chissà perché


certe volte penso che i giuda piu' pericolosi non si trovino fuori dall'ufologia....ma dentro...mooolto dentro....

la fotografia mostra chiaramente un oggetto solido in un'aura di luce che ne lascia intravvedere la forma:una cupola,un corpo
centrale di forma ovoidale...

il fatto che sia stato colpito da centinaia di proiettili senza subire un solo graffio e senza neppure rispondere all'attacco la dice lunga
sugli ufo e le loro intenzioni.

eppure,dopo quasi 70 anni questo caso resta uno dei meno noti e citati,come se...

mah [^]



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MessaggioInviato: 06/03/2010, 09:48 
Bellissime le foto.


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Il filmato.....




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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 07/03/2010, 00:16 
nn poteva essere un oggetto NON SOLIDO? questo potrebbe spiegare perchè i colpi non gli fecero nulla, forse era solo un fenomeno naturale tipo fulmini globulari, non dico che sia un fulmine globulare ma qualcosa di simile. Insomma COME SI FA A SAPERE SE L'OGGETTO ERA SOLIDO? DOVREMMO SAPERE SE I PROIETTILI CHE SPARARONO ATTRAVERSAVANO O MENO L'OGGETTO. DOVREMMO SAPERE SE I COLPI TORNAVANO INDIETRO O MENO.

E poi le vittime erano militari a terra o civili?


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MessaggioInviato: 08/03/2010, 14:57 
Cita:
saretta ha scritto:

nn poteva essere un oggetto NON SOLIDO? questo potrebbe spiegare perchè i colpi non gli fecero nulla, forse era solo un fenomeno naturale tipo fulmini globulari, non dico che sia un fulmine globulare ma qualcosa di simile. Insomma COME SI FA A SAPERE SE L'OGGETTO ERA SOLIDO? DOVREMMO SAPERE SE I PROIETTILI CHE SPARARONO ATTRAVERSAVANO O MENO L'OGGETTO. DOVREMMO SAPERE SE I COLPI TORNAVANO INDIETRO O MENO.

E poi le vittime erano militari a terra o civili?


Secondo le testimonianze l'oggetto era sicuramente solido. La mattina dopo vennero trovati schegge e proiettili sulla spiaggia proprio sotto l'avvistamento, a prova del fatto che i colpi rimbalzavano e cadevano a terra....

Comunque leggetevi la testimonianza: http://ufoplanet.ufoforum.it/headlines/ ... LO_ID=8553



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MessaggioInviato: 08/03/2010, 16:46 
La logica fa supporre che l'energia gravitazionale repulsiva che sostiene questi oggetti, e che ne permette il moto, sia inversamente proporzionale al quadrato della distanza dalla superficie dell'oggetto, per cui qualsiasi corpo/proiettile che venga scagliato contro di esso, avvicinandosi subisce una forza repulsiva progressivamente sempre più forte fino al totale arresto prima di toccare la superficie stessa dell'aeromobile.
Questo renderebbe possibile anche l'enorme velocità di questi mezzi nell'atmosfera senza subire danno per il riscaldamento dovuto all'attrito con l'aria perché ogni atomo di gas (aria) in prossimità della superficie del mezzo verrebbe respinto.
Si verrebbe così a creare una "guaina" di vuoto tutt'attorno che impedirebbe all'aria, arroventata per l'attrito, di andare in contatto con il mezzo.

Se l'America, come spesso insinuato, conoscesse segretamente la "chiave" dell'energia degli "Ufo" non spenderebbe miliardi di dollari per costruire ed inviare gli shuttle in orbita.


Ultima modifica di Italo il 08/03/2010, 16:56, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 08/03/2010, 17:06 
Cita:
Italo ha scritto:

La logica fa supporre che.....


Se l'America, come spesso insinuato, conoscesse segretamente la "chiave" dell'energia degli "Ufo" non spenderebbe miliardi di dollari per costruire ed inviare gli shuttle in orbita.



La mia logica invece mi dice che SE l'America conoscesse segretamente la "chiave" dell'energia degli Ufo, spenderebbe ECCOME miliardi di dollari per costruire ed inviare gli Shuttle in orbita. Perchè rivelare al mondo tale tecnologia metterebbe in crisi l'intero sistema di approvviggionamento dei nostri mezzi di trasporto (oltre che i mezzi di trasporto stessi in quanto obsoleti). Quindi, i miliardi di dollari spesi per lo Shuttle, rapresentano - in confronto a quelli eventualmente non guadagnati con i combustibili fossili venduti in tutto il mondo - dei miseri SPICCIOLI con i quali comprare le sigarette [:I]



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La mia ipotesi presupponeva una coscienza etica dell'uomo non un'egoistica miopia suicida!


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MessaggioInviato: 08/03/2010, 18:25 
Cita:
Italo ha scritto:

La mia ipotesi presupponeva una coscienza etica dell'uomo non un'egoistica miopia suicida!


Caro Italo..... io sono con te....
ma temo che della "coscienza etica", a chi detiene il potere su questi temi
e (più in generale) a chi detiene il potere in senso lato, freghi molto poco.

Almeno.... da quello che vediamo questo è ciò che si evince.
Non sei d'accordo? [8]



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Cita:
Non sei d'accordo?
Certo che sono d'accordo! Ma che tristezza sapere che l'umanità verrà sacrificata per soddisfare gli interessi di 100 o 1000 persone... così qualche volta mi piace immaginare che qualcuno tiri fuori il coraggio per cambiare il nostro destino, anche se so che questi miei pensieri sono pura utopia. Il potere è una macchina infernale che annulla l'individuo e rende schiavi di una volontà occulta.


Ultima modifica di Italo il 08/03/2010, 19:35, modificato 1 volta in totale.

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Cita:
starman ha scritto:

si,é uno dei casi piu' interessanti e consistenti dell'ufologia moderna e,guarda caso....é anche uno dei meno conosciuti e discussi...chissà perché


certe volte penso che i giuda piu' pericolosi non si trovino fuori dall'ufologia....ma dentro...mooolto dentro....

la fotografia mostra chiaramente un oggetto solido in un'aura di luce che ne lascia intravvedere la forma:una cupola,un corpo
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il fatto che sia stato colpito da centinaia di proiettili senza subire un solo graffio e senza neppure rispondere all'attacco la dice lunga
sugli ufo e le loro intenzioni.

eppure,dopo quasi 70 anni questo caso resta uno dei meno noti e citati,come se...

mah [^]



Come se si fosse lavorato non poco perchè tutto finisse nel dimenticatoio.
Ti quoto alla grande starman, questo potrebbe essere IL caso, LA prova, e invece siamo, e io per primo fino a qualche tempo fa, al "ma davvero?"
Migliaia di testimoni, radio, giornali, esercito... veramente mancava solo che atterrasse nel giardino di qualcuno! [8)]



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