Voi sapete che io mi fido soprattutto della mia esperienza personale,ho un culto particolare per la soggettività degli umani e odio l'obiettivismo.
Questo come premessa.
Adesso veniamo al dunque:
a)sono cresciuto in una famiglia dove ho sempre avuto l'impressione di
essere un ospite più che un figlio e questo nonostante il fatto che mi miei genitori fossero persone buone e per bene,piuttosto libere e creative.
b)la stessa cosa l'ho vissuta nel sociale,man mano che diventavo più grande:
amici,amiche...amichette...insomma tutto sommato una vita soddisfacente,ma anche lî l'impressione di essere trattato con un misto di
rispetto,diffidenza e talvolta,una considerazione che non pensavo neppure di meritare.
c)quando ero molto piccolo,mi ricordo che giocavo con una torcia elettrica di quelle a filtri colorati,che gettava una luce piuttosto forte.
La puntavo verso il cielo e mi dicevo,forse,se gli faccio dei segnali,mi vedono e sanno dove sono.
Ero molto piccolo,non sapevo niente di ufo e alieni,sapevo appena leggere e scrivere e i miei genitori mi lasciacano fare chiedendomi,ogni tanto,cosa facessi.
Mia mama mi ha poi detto che io puntavo la torcia verso il cielo stellato,e dicevo:LI SALUTO,LORO STANNO LASSÛ.
Mio padre mi chiedeva:chi sono loro?
e io,gli rispondevo,sempre per quanto mi hanno detto loro:
LORO,COSÎ SANNO CHE STO BENE E CHE STO QUI CON VOI.
Vi giuro che é vero e potrei giurarlo sulla tomba dei miei.
Piû tardi ho chiesto a mia madre di comprarmi un telescopio e passavo le sere a guardare la luna e le stelle:mi ricordo che una sera,stavo guardando la galassia di Andromeda,e ad un certo punto vedo una delle stelle che stavano lî vicino iniziare a muoversi.
Era stata fissa fino a quel momento,pensavo fosse una stella,non variava di splendore o di grandezza,stava lî e basta.
POi ha iniziato a muoversi e a scendere verso il basso lentamente,sempre restando della stessa luminosità e grandezza,quindi si é fermata e ha percorso in orizzontale tutto il crinale delle montagne per poi risalire
velocemente verso l'alto e sparire.
Durante questo avvistamento,che é stato il primo della mia vita,ho chiamato mio padre,urlando,lui é arrivato di corsa perché temeva mi fossi fatto male,e ha potuto così vedere anche lui questo volo.
c)dopo di questo,mi sono innamorato di una bellissima ragazza(eh eh eh,forse gli alieni mi portano fortuna davvero)con cui sono poi stato per quasi vent'anni,leggevamo insieme i libri di Peter Kolosimo e cosî via.
d)da lî in poi mi sono interessato di ufologia e la cosa continua tuttora.
Di avvistamenti ne ho visti parecchi,specialmente qui nella regione di Lugano,da solo o con amici,e parte di questi li ho discussi su questo e altri forum.
Adesso ritorno all'argomento del titolo:nel corso della mia vita,anche nei momenti belli e ne ho vissuto molti,ho sempre avuto ad un certo punto questa strana malinconia e nostalgia che mi diceva,sei contento é vero,
ma non del tutto...non ti senti del tutto a casa tua vero?!
Ora faccia un riferimento esoterico e vi parlo dell'I Ching,il Libro dei Mutamenti.
L'ho letto tutto parecchie volte e lo usavo raramente come oracolo ma non in modo ossessivo o bigotto,solo per curiosità e sempre con u grande rispetto.
A proposito di quello che vi scrivo,ogni volta che gli chiedevo un parere
su questa sensazione,la sua risposta conteneva sempre lo stesso commento riferito a una riga mutante dell'esagramma:
STRANIERO IN TERRA STRANIERA...IL TUO CUORE NON Ê LIETO...
E POI AGGIUNGEVA,MOLTO SAGGIAMENTE,CERTE VOLTE BISOGNA CERCARE IN TERRA STRANIERA AMICI E CONOSCENZE,E ALLORA TUTTO QUANTO DIVENTA PROPIZIO.
Bene,sono contento di avervi detto queste cose,era da un bel po' che ne volevo parlare,l'avevo già fatto qualche volta con qualche amico e amica in privato,personalmente, o in pvt in un paio di chat di fiducia,
Ora l'ho detto anche a voi: mi sento bene stassera,davvero.
ciau
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