Siamo d'accordo, allora.
Nemmeno a me piace l'approccio new age. Però ammetterai che spesso sotto l'etichetta newage e spiritualismo, finiscono anche tentativi corposi di costruire ipotesi consistenti per abbracciare tutti quei fenomeni connessi all'ufolologia che però fanno venire l'orticaria all'ufologo classico. Mi sembra dunque importate ribadire a beneficio di tutti concetti "triti e ritriti".
Il fatto che si tratti di civiltà milioni di anni avanti a noi è anche questa un' ipotesi. Certo è che se esistono altre civiltà, esistono anche altre tecnologie e non è detto che noi le si possa capire senza dover prima rimettere in discussione quello che sappiamo. Le loro tecnologie potrebbero non essere una versione evoluta della nostra, ma qualcosa di totalmente differente.

Credimi, detesto parlare in termini di evoluzione lineare. Anche perché non condivido quel pensiero positivista molto diffuso che vede l'umanità lanciata verso un'evoluzione tecnologia, di qualità della vita e quant'altro. Però le leggi della fisica sono uguali in tutto l'Universo, ed è indubbio che qualsiasi tecnologia una civiltà aliena utilizzi è il frutto delle stesse leggi che funzionano anche qui da noi. Per questo non parlerei di sviluppo diverso, quanto proprio di civiltà più evoluta.

il modello cosmologico del bigbang si basa su due postulati detti ipotesi fondamentali: che l'universo sia omogeneo e che le leggi fisiche siano universali. Si tratta comunque di postulati, ossia di assunti dati per veri a priori...E il modello del big bang, oggi come non mai, è tutt'altro che solido.
Ma ammesso che questo postulato si dimostri vero, in fisica si dice che le leggi sono invariabili nello spazio, ma variabili nel tempo ...