Direi che condivido molto il pensiero di holocron; voglio provare ad aggiungere qualcosa. E' da molto che contemplo la possibilità di vivere senza tempo o il tempo come stato di consapevolezza relativo agli individui che lo vivono, considerando l'individuo in uno stato di TUTT'UNO con il resto da sé, dove lo spazio non è elemento di separazione con il tutto, ma elemento di unione con il tutto. Spesso in certi stati meditativi che ho raggiunto il tempo si "ferma" perché si diventa centrati nel vuoto esistenziale esistente tra un istante e il successivo. E sono proprio questi stati di consapevolezza e una lunga contemplazione di me stesso, noi stessi, dell'universo, che mi ha portato a concepire l'universo come uno stato di consapevolezza e energia (fatto di infiniti stati di consapevolezza e energia) senza tempo, esistente in una sorta di ASSOLUTO ATEMPORALE dove il tempo diviene lo stato esistenziale di diversi esseri nel loro corpo fatto di stati energetici in relazione all'ambiente in cui vivono, vissuto attraverso i sensi con cui osservano l'ambiente o spazio dimensionale che li circonda. L'assoluto atemporale esiste nella consapevolezza piena della nostra parte spirituale-energetica che è funzione di ogni atomo del nostro corpo; un vissuto sempre più centrato nel nostro sé spirituale porta a un vissuto senza tempo. Finche restiamo perennemente dentro i nostri sensi "prettamente fisici", osserviamo il mondo e l'universo lungo il nostro flusso di tempo creato in uno schema dentro il nostro subconscio probabilmente; flusso di tempo che caratterizza i nostri sensi prettamente fisici e che è uno stato di consapevolezza comune che condividiamo con gli abitanti del nostro pianeta. Suppongo che altri esseri di altri mondi, di altre dimensioni, di altri spazi, di altri livelli esistenziali, abbiano i loro sensi prettamente corporei e con quei sensi definiscono il loro flusso temporale, in relazione al loro osservato spaziale-dimensionale cosi come noi viviamo il nostro flusso temporale. Quindi due esseri dentro due flussi temporali diversi possono non avere la capacità di osservarsi oppure solo uno dei due ha la capacità di osservare l'altro. Per non parlare poi di esseri che possano vivere senza la percezione di spazio/dimensione, in uno stato di pura energia adimensionale, oppure di esseri che hanno trasceso il tempo e vivono senza tempo non solo nella coscienza/consapevolezza, ma nella loro esperienza corporea-energetica dimensionale (esseri adimensionali e dimensionali senza tempo); per noi sarebbe impossibile comunicare al loro livello percettivo attraverso i 5 sensi biologici. Tutto questo per dire che FINCHE STIAMO DENTRO IL TEMPO, DENTRO I NOSTRI 5 SENSI BIOLOGICI, FINCHE STIAMO LI, potremo al massimo comunicare con esseri che in qualche modo sono dentro la nostra frazione temporale o si adeguano al nostro stato di consapevolezza; uno stato di consapevolezza legato alla nostra fisicità, biologia e al sistema planetario che viviamo.
QUESTO NON VUOL DIRE SECONDO ME CHE NON POSSIAMO DIVENTARE ESSERI UNIVERSALI CHE SANNO COMUNICARE CON TUTTO, TUTTI E L'OVUNQUE. Vuol dire che dobbiamo evolverci nella consapevolezza oltre la nostra biologia, oltre i 5 sensi, oltre il nostro concetto di tempo, entrando consapevolmente nel nostro SE' SPIRITUALE, la funzione di ogni atomo del nostro corpo, per poter vivere, centrati nel nostro spirito (il corpo come abitacolo del nostro sé spirituale in tutt'uno con esso), e li iniziare a percepire il tutto come SENZA TEMPO, come l'esistente nelle sua eternità. A quel punto la nostra comunicazione/osservazione sarà al di la del tempo e potremo comunicare probabilmente con l'universo come non abbiamo mai comunicato....... Per me lo spirito non è altro che la natura della realtà, la sua essenzialità energetico consapevole. In una comprensione olistica, lo spirito diventa PURO PENSIERO oltre ogni definizione del pensiero e tutti i livelli di energia esistenti non sono altro che pensiero a diverse densità fino ad arrivare alla materia o ai diversi tipi di materia come pensiero coagulato; potremmo parlare di campi di consapevolezza ed energia indefinibili autoconsapevoli che generano le particelle e l'universo intero e noi parte di questi campi nella nostra espressioni essenziali individuali. L'universo non può essere compreso solo in termini matematici e fisici, quella è un importante chiave di lettura, una parte importante della comprensione dell'universo, ma solo una parte che deve essere completata con l'esperienza esistenziale. Alla base di tutto esiste lo sconosciuto, l'indefinito, il definito emerge dall'indefinito e secondo me questo è il senso del mistero: accettare lo sconosciuto come base fondamentale dell'esistenza e comprendere che ogni comprensione nasce dallo sconosciuto e lo sconosciuto è infinito, sempre infinito, di un infinito indefinito......... La materia quindi non è altro che "spirito denso", e imparare a centrarci nello spirito, nella natura essenziale della realtà e nella natura essenziale del nostro corpo, ci permette di divenire sempre più atemporali e quindi di comunicare senza tempo; le mie esperienze meditative vanno in questa direzione anche se ancora ho molto ho da imparare; ma c'è sempre ancora molto da imparare..... Un saluto a tutti PierNulla
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