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MessaggioInviato: 18/01/2010, 21:37 
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iLGambero ha scritto:

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Blissenobiarella ha scritto:
Gambero sposo completamente i tuoi scrupoli etici riguardo alla presunta superiorità assoluta dell'uomo sugli animali ^_^...
Eppure al di là dell'etica, non si può negare che almeno rispetto ad alcuni parametri, l'uomo sia l'essere più evoluto della terra. Condivisibili o meno, questi parametri non li detta Malanga [:p].

Infatti, non li detta nessuno.
Per quale motivo l'uomo sarebbe più "evoluto" di un "virus" secondo te, o di un fungo o di un batterio? Tra qualche milione di anni probabilmente noi non ci saremo più, virus e batteri probabilmente sì.
Certi microorganismi sono sopravvissuti da miliardi di anni, noi siamo qui solo da poche decine di migliaia di anni... chi è il più evoluto?
Quindi che cos'è l'evoluzione?
Si considera l'uomo più evoluto in base alla fisiologia del suo cervello? Ma ci sono altre specie che si sono evolute maggiormente in altre direzioni ... E' una questione qualitativa o è soltanto una questione particolare e molto umana?

Gambero, condivido queste tue perplessità, probabilmente stabilire una superiorità assoluta di una specie rispetto ad un altra non è possibile a meno di stabilire dei parametri da usare come valori di riferimento per stilare una classifica. Generalmente si usano come parametri la consapevolezza e l'autoconsapevolezza e l'uomo viene a trovarsi verso l'apice di un' ipotetica piramide esistenziale, cambiando i parametri di riferimento probabilmente la situazione si ribalterebbe a favore di qualche altra specie.

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Blissenobiarella ha scritto:
Per criticare scientificamente una teoria scientifica, non basta
dire "questa teoria non è scientifica" ma bisogna dimostrare dove sono le pecche, in che cosa la teoria fallisce e dove entra in contraddizione con se stessa. Se non si è in grado di fare questo, è sciocco sostenere a priori che una teoria non è affidabile perchè non è scientifica.

Vedo che ci giri sempre intorno [:)] ma dove sarebbero questi dati da confutare? La falsificabilità di una teoria scientifica prevede che i dati siano disponibili a tutti, altrimenti come può uno falsificare una teoria se non ha i dati a disposizione? Dovrebbe falsificare l'impianto teoretico di Malanga retto su fatti che solo lui ha a disposizione, tra l'altro ottenuti con un metodo opinabile (leggendo le domande ci si potrebbe anche fare un'idea sul perché delle risposte, e immagino che uno dei motivi principale per non divulgare sia proprio questo), e questo sulla base di che?
Sarebbe come se io ti dicessi:
Il mondo è stato creato dai pastafariani, blablabla. Ora devi dimostrarmi che i pastafariani non esistono... e avendo anche la pretesa che la mia sia una teoria scientifica.
Me lo hanno detto le persone che ho intervistato durante l'ipnosi regressiva... ne ho intervistate circa 50000 e tutti HANNO DETTO LE STESSE cose... quindi ora contestami che la mia teoria scientifica non è corretta!
[:D]
Non è secondo me una visione "scettica" del fenomeno, ma solo buon senso.


Una visione scettica è un punto di partenza come un altro purchè allo scetticismo non si sommi anche il pregiudizio.
Una confutazione delle teoria di Malanga, dovrebbe partire da uno studioso che si occupa delle stesse ricerche sulle abduction, che abbia studiato da vicino il fenomeno e che abbia dati da mettere a confronto.
Ti faccio un esempio: se sono Mendel e faccio i miei esperimenti di genetica, ti comunico i miei risultai e le mie teorie, ti dico che la pianta A, la B e la C sottoposte ad una serie di esperimenti si sono comportate in un certo modo, ti illustro le procedure e ti motivo i presupposti su cui le ho basate. Dietro gli esperimenti sulle piante A B C ovviamente ci sono decine di esperimenti e tentativi, ma io ti espongo quelli che ritengo più significativi per la mia ricerca. Poi tu leggi la mia ricerca e se qualcosa non ti torna provi a riprodurre i miei esperimenti e cerchi di capire se le premesse le procedure e le conclusioni sono corrette...ma lo fai con i tuoi piselli con le tue provette e il tuo laboratorio, non vieni a chiederli a me [:p].
Allo stesso modo, Malanga ti espone premesse, ti parla di metodi , ti dice il perchè e il percome dei suoi metodi, ti fa ascoltare alcune ipnosi, ti riporta gli esiti dei simbad ,i casi più significativi che ha studiato, espone una teoria e giunge a delle conclusioni. Dopo di che ognuno è libero di dire e pensare quello che vuole. Se ci sono dei ricercatori che vogliono provare a riprodurre il suo lavoro per vedere se funziona , tutto è spiegato nei minimi dettagli...Ma l'archivio di Malanga è suo e dei suoi collaboratori, è il frutto della sua interazione con persone che gli hanno dato fiducia. Come si può ragionevolmente pretendere che questo archivio venga aperto su richiesta?
Per un analogia più calzante: ma quando Freud o Jung hanno elaborato le loro teorie sull'ego sul sesso o sull'anima, qualcuno ha forse preteso di vedere tutta la documentazione dei loro pazienti?



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MessaggioInviato: 18/01/2010, 21:45 
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Messaggio di iLGambero

Non sono mai state pubblicate le trascizioni di TUTTE le abduction che lui ha effettuato,



Riconosco a Malanga il merito di essersi preso a cuore il disagio che molte persone vivono.

Concordo sull’opportunità di una pubblicazione della trascrizione di tutte le ipnosi.

Non è stato ancora fatto, magari solo per ragioni di tempo. I dati di base dovrebbero essere disponibili a tutti i ricercatori che vogliono approfondire.

Nelle conferenze e nelle pubblicazioni Malanga divulga per lo più costrutti e teoremi che derivano dalla sua personale interpretazione di quanto dalle ipnosi emerge.

Le domande che vengono poste al termine delle conferenze sono in genere richieste di chiarimento su elementi della ‘teologia malanghiana’, ma non hanno praticamente mai spunti di critica sulla bontà del metodo (di ipnosi e di analisi dei dati).

Che quella che lui chiama anima sia effettivamente l’Anima, è lui che lo dice.

Ho l’impressione che sia difficile scindere il puro dato base da ciò che il dato, secondo la libera interpretazione di Malanga, significa. Questo forse per un discorso di ‘linguaggio archetipico’ (come lui lo chiama) proprio di quella cosa che lui chiama ‘anima’.

Rimango poi perplesso dai resoconti che emergono da memorie aliene passive, nonchè da vere e proprie ‘interviste’ a parassiti alieni, secondo quanto su youtube ho visto.

Non sarà la prima volta che qualcuno fa ipnosi regressive. Perchè certe cose emergono solo ora?
E ancora: gruppi di lavoro nei quali operano ipnologhi, psichiatri, ecc, operando in modo indipendente con lo stesso metodo dovrebbero ottenere gli stessi risultati.

Forse però è solo lavoro da esorcista.


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MessaggioInviato: 18/01/2010, 21:52 
Ragazzi senza offesa, posso chiedervi cosa avete letto di Malanga o di altri ricercatori?

Partiamo dall'inizio: qui Malanga spiega come avviene l'interpretazione del TAV e come sono state effettuate le statistiche dell'ultimo anno
http://www.ufomachine.org/phocadownload ... _di_ET.pdf



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MessaggioInviato: 18/01/2010, 22:28 
[:257] [:257], quoto il primo post del gambero,...la mia e' solo una opinione, niente di piu'.

per quanto riguarda il buon malanga, io penso che le sue piu' che teorie si dovrebbero chiamare ipotesi.

una teoria semplicemente e' uno studio dei fattori che portano ad una conclusione, e poi viene presentata e comprovata con dati scientifici o rigettata da altre prove.
una ipotesi, e' differente e semplicemente quello che uno pensa di una daterminata situazione, ma non e' confutabile con nulla se non la sua parola.

Io rispetto tutti i tipi di idee, e per questo dopo aver letto un paio di libri e aver ascoltato alcune relazioni di Malanga, semplicemente non mi sono interessato piu' a lui,( il mio tav risulta positivo al 90%...bho?, e non credo per nulla di essere stato addotto).

Una ipnosi regressiva, per me non puo' farla una persona che studia queste cose, c'e' troppo inserito, dovrebbe essere qualkuno completamente estraneo ai fatti, perche' e' facile pilotare senza darsi conto sulle varie risposte o interagire con i soggetti sapendo gia cosa ti piacerebbe ti dicessero.
[;)]



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MessaggioInviato: 18/01/2010, 23:15 
Io credo ci sia un equivoco di fondo. L'intera discussione su Giovanna Podda lo ha già dimostrato in modo evidentissimo: per avere qualche possibilità di riuscita nella comprensione di fenomeni quali le c.d. abduction è necessario abbandonare il metodo riduzionista. Sono più di sessant'anni che gli ufologi cercano prove fisiche e ancora non hanno trovato nulla che la 'scienza' possa ritenere tale.

Io penso che Malanga questo lo abbia piuttosto chiaro, anche se non lo dice. In altre parole, sa benissimo che tutto il suo lavoro non passerebbe mai il vaglio di un'indagine scientifica. Per questo la rifiuta. Non ha altra scelta.

Chi mi ha letto sa che non concordo affatto su uno degli aspetti centrali del lavoro di Malanga, ossia sulla natura fisica dei rapimenti. Anzi, ritengo questo il suo errore più grande e, con ogni probabilità, quello che prima o poi lo inchioderà. Tuttavia, quell'uomo da solo ha fatto più di chiunque altro per portare luce su di un fenomeno che si nutre principalmente di buio e pregiudizi.

Ecco, per quel che mi riguarda non agevolerò alcun tipo di flame [8D]



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MessaggioInviato: 18/01/2010, 23:25 
Concordo con quasi tutto quello che dici esquel, anche se ho l'impressione che il fraintendimento sia a monte di tutto questo, ossia nell'errata concezione che si ha comunemente del metodo scientifico e sul significato di alcuni termini base [:p].

In ogni caso comprendo i dubbi che possono generare queste tematiche. Io stessa pur essendomi trovata coinvolta in una serie di fenomeni, ci ho messo anni per prendere in considerazione certe idee.



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MessaggioInviato: 19/01/2010, 09:11 
un saluto a tutti, sono nuovo del forum e interessato da vicino a questi argomenti.
conosco bene le teorie di malanga e mi asterrei dall'esprimerne la mia personale opinione.
leggo in questo forum di molti suoi sostenitori ed è appunto a questi che vorrei rivolgere una domanda che considero BASILARE:

gli adduttori, hanno una propria anima e mente relativa?



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MessaggioInviato: 19/01/2010, 11:07 
Ciao Cla ^_^.
Non sono sicura di aver capito la domanda, provo comunque a risponderti
Probabilmente tutta la ricerca di malanga si basa sull'ipotesi che chi adduce non abbia anima e cerchi attraverso la tecnologia e la manipolazione degli addotti di sopperire a questa carenza.
La loro configurazione in basi alle componenti virtuali sarebbe dunque Mente-Spirito per le entità incorporee e Mente-Spirito-Corpo per altre.



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MessaggioInviato: 19/01/2010, 11:08 
Cita:
eSQueL ha scritto:


non concordo affatto su uno degli aspetti centrali del lavoro di Malanga, ossia sulla natura fisica dei rapimenti.
[...] Tuttavia, quell'uomo da solo ha fatto più di chiunque altro per portare luce su di un fenomeno che si nutre principalmente di buio e pregiudizi.



Per quel che so vi sono persone che dopo il rapimento si sono ritrovate in luoghi diversi, anche molto distanti. Se non ricordo male anche a Zanfretta capitò la cosa.
Si parla poi di cicatrici, di impianti, di gravidanze, ... . Tutte cose che hanno riscontro sul piano fisico.

In tema abduction Malanga è un pioniere, ma forse un limite della sua metodica di ricerca è proprio il fatto che abbia preferito muoversi da solo, anzichè portare avanti un lavoro multidiscplinare, coinvolgendo anche altre competenze.

Bliss, circa gli scritti di Malanga, io ho letto Al. o Dem. (che ho fatto arrivare direttamente dalla casa editrice) e da quel che ho capito costituisce una sintesi divulgativa del suo pensiero e delle sue ricerche. Ho letto il libro che scrisse con Pinotti sui fenomeni BVM.
In ICCU sono ben pochi (anzi pochissimi) i testi censiti nei quali Malanga è autore.
Ho letto articoli da lui scritti ed inseriti su Ufomach.
Ho seguito diverse sue conferenze su YouTube (complete, nonostante la qualità audio raccapricciante di alcuni file), e filmati vari sempre su YouTube, sito sul quale controllo spesso eventuali aggiornamenti. Noto che vengono continuamente caricati sempre gli stessi video. Forse non ha più niente da dire di nuovo ed il suo pensare è diventato un cerchio.

Nell'insieme credo di avere capito poco di quanto dice. Quando poi nel giro di cinque minuti passa dalla fisica quantistica, alle teorie (che dà per certe) di emeriti sconosciuti, agli egiziani, mettendoci anche Platone ... bè, proprio non lo seguo (mi sia consentita un pò di ironia ...).

Chiedo a te, Bliss, se esiste qualche altro lavoro di approfondimento significativo scritto da Malanga.



E pensare che la sola Summa Theologiae di San Tommaso d'Aquino, stampata con note e commenti occuperebbe non meno di trenta volumi. Altra epoca, altri studiosi, altro pensare ...


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MessaggioInviato: 19/01/2010, 11:14 
Hi cla67, anche per me la domanda che poni non è chiarissima. Sembrerebbe porre il problema dell'antropocentrismo ... un problema spinoso, in effetti. Una botola che, per quanto facciamo, sembra che non riusciamo ad evitare.

Eppure, se (dico se) fosse la coscienza la vera forza creatrice, beh, allora l'antropocentrismo non sarebbe tanto una botola nella quale cadere, quanto una precisa responsabilità da assumere.



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MessaggioInviato: 19/01/2010, 11:23 
Cita:
Alighieri Dante ha scritto:

Cita:
eSQueL ha scritto:


non concordo affatto su uno degli aspetti centrali del lavoro di Malanga, ossia sulla natura fisica dei rapimenti.
[...] Tuttavia, quell'uomo da solo ha fatto più di chiunque altro per portare luce su di un fenomeno che si nutre principalmente di buio e pregiudizi.



Per quel che so vi sono persone che dopo il rapimento si sono ritrovate in luoghi diversi, anche molto distanti. Se non ricordo male anche a Zanfretta capitò la cosa.
Si parla poi di cicatrici, di impianti, di gravidanze, ... . Tutte cose che hanno riscontro sul piano fisico.

In tema abduction Malanga è un pioniere, ma forse un limite della sua metodica di ricerca è proprio il fatto che abbia preferito muoversi da solo, anzichè portare avanti un lavoro multidiscplinare, coinvolgendo anche altre competenze.



Ok, qui c'è un decente sunto del mio pensiero [8D]:

http://www.paleoseti.it/wp-content/uplo ... l-mago.pdf

se vuoi dargli un'occhiata, poi ne parliamo [:)]



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MessaggioInviato: 19/01/2010, 11:45 
Ti ringrazio Dante ^_^...
Anche se il tono della mia domanda poteva sembrare un po' spazientito, nasceva proprio dal bisogno di capire su quale livello si poteva affrontare questa discussione. Anche perchè hai centrato alcuni punti che anche io ritengo basilari.
Il primo problema importante che a mio parere hai evidenziato è la necessità di scindere la fenomenologia nuda e cruda dalle varie teorie che possono essere usate per interpretarle.
Ed effettivamente nelle trattazioni di Malanga l'interpretazione del fatto è preponderante rispetto al fatto stesso. Questa tendenza si giustifica però dalle priorità e dal target di ascolto che si è prefissato di avere questo ricercatore. Malanga stesso infatti dichiara che i suoi studi, ma soprattutto la sua opera di divulgazione è indirizzata principalmente agli addotti e a chi si trova coinvolto in qualche modo in queste storie, il suo scopo dichiarato è quello di informare e fornire una chiave interpretativa proprio a questo gruppo di utenza. A queste premesse si associa la difficoltà di misurare le informazioni che vengono diffuse, che devono essere sufficienti a far si che un possibile addotto si riconosca nella problematica, ma non devono essere così tante da fornire uno stereotipo attorno al quale si congeli sia la fantasia degli addotti che quella dei falsi addotti.
Bisogna poi considerare che la ricerca di Malanga è tutt'ora una ricerca attiva, giunta a conclusioni parziali ma non definitive.

Poi tu dici: "come mai queste cose emergono solo ora?"
Non emergono solo ora, c'è una vastissima letteratura a riguardo che proviene da tutte le culture e tutte le epoche del mondo.
Quelle delle abduction non è una storia originale, ma una storia vecchia che emerge in certi ambienti solo per sprofondare nuovamente nell'oblio



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MessaggioInviato: 19/01/2010, 14:02 
Cita:
Alighieri Dante ha scritto:
Nell'insieme credo di avere capito poco di quanto dice. Quando poi nel giro di cinque minuti passa dalla fisica quantistica, alle teorie (che dà per certe) di emeriti sconosciuti, agli egiziani, mettendoci anche Platone ... bè, proprio non lo seguo (mi sia consentita un pò di ironia ...).

Condivido, anche per questo io ho premesso nel mio messaggio introduttivo che non sarei entrato nel merito (mi viene in mente anche la bizzarra interpretazione delle lettere dell'alfabeto ebraico).
Del resto Malanga era così anche quando non parlava di abdocti.


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MessaggioInviato: 19/01/2010, 14:17 
Ossia era così anche quando nel 1980, dopo aver ottenuto una borsa di studio del CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique)? O quando è risultato vincitore di un concorso per ricercatore universitario presso il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell' Università di Pisa? O quando per circa 20 anni (dal 1970 fino al 1998) ha condotto le sue ricerche come responsabile del comitato tecnico scientifico nel Centro Ufologico Nazionale (CUN)?



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MessaggioInviato: 19/01/2010, 14:33 
Cita:
eSQueL ha scritto:
Eppure, se (dico se) fosse la coscienza la vera forza creatrice, beh, allora l'antropocentrismo non sarebbe tanto una botola nella quale cadere, quanto una precisa responsabilità da assumere.


Non credo che esista nulla che possa convincerci che la "coscienza" sia un'esclusiva dell'uomo nel nostro mondo (Terra), quindi per me l'antropocentrismo è fallace in partenza su questi presupposti.
A questo scopo io ho trovato sempre interessante rileggere che cosa si scriveva nell'ottocento in merito a coscienza e sordomutismo... cose che oggi farebbero rabbrividire, ma che danno l'idea della parzialità di questo punto di vista.
Se avete voglia pescatevi in rete qualche brano tratto dagli American Annals of the Deaf and Dumb.

Questo parlando della nostra stessa specie... immaginiamoci ora questo messo in relazione con il restante regno animale (o quello vegetale). Noi abbiamo decine o centinaia di millenni di evoluzione del linguaggio verbale, mentre altri animali hanno milioni di anni di evoluzione di altre forme di linguaggio, che noi difficilmente comprendiamo.
Pensare che la razionalità, e quindi anche la coscienza di sè, sia un'esclusiva dell'uomo a me è sempre sembrato ridicolo, e l'unico modo per poterlo affermare è indicare un deus ex machina, sceso dal cielo (con le ali o a bordo di un'astronave) che ci ha fatti su misura, in modo del tutto indipendente rispetto all'ambiente all'interno del quale siamo nati e ci siamo evoluti. Pensare che su milioni, se non miliardi di forme di vita sulla Terra, solo noi siamo così, lo si giustifica solo in quel modo.
Sarebbe più facile ammettere che non siamo in grado di comprendere il mondo in profondità... e poi... questo ci fa anche comodo, diversamente sarebbe molto più difficile da accettare lo sfruttamento di altri animali (spesso per motivi futili e non dettati dalla sopravvivenza) o lo sfruttamento del regno vegetale, se li considerassimo in un qualche modo privilegiati, come ci consideriamo noi.


Ultima modifica di iLGambero il 19/01/2010, 14:55, modificato 1 volta in totale.

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