Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 1390 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14 ... 93  Prossimo
Autore Messaggio

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 23/07/2010, 18:52 
Caro superpippo, uno "Starfigheter" per fare una virata simile sarebbe stato ancora ... operativo! Scherzi a parte, l'F-104 virava con un raggio molto ampio (vista la inconsistente superficie alare! Era un caccia che doveva affrontare una formazione di bombardieri (per quei tempi), quindi andare veloce e frontalmente!
Mi risulta che uno dei due piloti (Nutarelli mi sembra) che era in volo quella sera, tornò indietro in emergenza a causa di quello che aveva visto! Mai sentita una cosa simile, eppure questo fu detto ...
Poi, riupeto: nessun pilota effetturebbe un attacco simile (a 90°!); è una manovra inutile e insensata.



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1903
Iscritto il: 07/12/2008, 22:09
Località: Firenze
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 23/07/2010, 19:00 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Caro superpippo, uno "Starfigheter" per fare una virata simile sarebbe stato ancora ... operativo! Scherzi a parte, l'F-104 virava con un raggio molto ampio (vista la inconsistente superficie alare! Era un caccia che doveva affrontare una formazione di bombardieri (per quei tempi), quindi andare veloce e frontalmente!
Mi risulta che uno dei due piloti (Nutarelli mi sembra) che era in volo quella sera, tornò indietro in emergenza a causa di quello che aveva visto! Mai sentita una cosa simile, eppure questo fu detto ...
Poi, riupeto: nessun pilota effetturebbe un attacco simile (a 90°!); è una manovra inutile e insensata.

Non voleva attaccare il DC9, volava dietro o ha intercettato qualcos'altro [;)]!... non sul tracciato [:0]
Quindi, è compatibile il tracciato con una virata di uno Starfighter?



_________________
"Imagine all the people
Living life in peace... "
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 23/07/2010, 19:26 
Evidentemente non mi ero spiegato: l'F-104 non poteva fare combattimenti aerei perchè lwe sue virati erano molto ampie! Infatti, in America, è stato usato perr un anno o due come intercerttore, poi passarono all'F-106 "Delta Dart". Quindi, la virata che si vede sul tracciato non può averla effettuata una ereo simile, ne, aggiungo io, nessun altro aereo; perchè ci devi calcolare anche la velocità a cui è stata eseguita, e a giudicare dalla distanza dei "marchi" doveva essere molto veloce! Anche due volte la velocità del suono; figuriamoci se si fa un attacco del genere! Sbagliato in tutti i sensi.



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 132
Iscritto il: 25/01/2010, 15:05
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 23/07/2010, 19:26 
secondo me, in quel tracciato radar è nascosta la verità. non sono un esperto di balistica, assolutamente, però ho sentito dire che i missili aria aria e terra aria a ricerca di calore, quando trovano un bersaglio e lo agganciano ,accelerano improvvisamente per ridurre la distanza, come se ci fosse un elastico che li attira all obbiettivo, secondo voi è possibile? certo c'è la virata cosi stretta che lascia i suoi dubbi....ma chiedo a voi, un missile, magari sperimentale, magari lanciato che ne sò..da un F117( in quel periodo collaudato anche sopra l'europa, ma comunque stò sempre fantasticando) potrebbe farla questa manovra? [8)]


Ultima modifica di Mig11 il 23/07/2010, 19:33, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 23/07/2010, 19:32 
Intendi la "traccia" a fianco del DC-9 ?
Quello è un tracciato radar di "Roma Control", assai distante! Io, sul radar, potevo seguire un missile fino ad un paio di Km! Figuriamoci da .... Roma!
Poi c'è anche da dire che da una distanza simile (da Roma) il "cono radar" ("lobo") si allarga molto, perciò se fosse stato un caccia qualsiasi si sarebbe visto con molti "marchi", non tre soltanto! E' come se l'Oggetto fosse venuto velocissimo o dal basso o dall'alto! Quindi ha effettuato quella virata-ufo!
Tutto molto ... significativo ...

(Comunque ecco come avveniva l'intercettamento da parte di un F-104: http://www.aereimilitari.org/forum/topi ... ne-f-104g/)


Ultima modifica di Ufologo 555 il 23/07/2010, 19:42, modificato 1 volta in totale.


_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 132
Iscritto il: 07/04/2009, 20:29
Località: Pisa
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 23/07/2010, 22:23 
Ci sono tante tante cose che mi ha sempre lasciato interdetto sul caso di Ustica..

Se fosse stato davvero un errore, se sotto al DC-9 ci fosse stato un Mig libico sul quale si credeva ci fosse Ghedaffi..

..mi chiedo..

una volta colpito il DC-9, seppur per sbaglio, che fine ha fatto il Mig libico con Ghedaffi?
Perchè non l'hanno tirato giù, a quel punto?

E..se quello, a sinistra, che vediamo sul tracciato radar era davvero un aereo NATO, che poi ha sparato al DC-9, perchè dopo che il DC-9 è caduto non si è continuato a vedere il "blink" del caccia che stava sotto di lui per "nascondersi"? [8)]


Ultima modifica di Stalker il 23/07/2010, 22:25, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 23/07/2010, 22:54 
Cita:
Stalker ha scritto:

Ci sono tante tante cose che mi ha sempre lasciato interdetto sul caso di Ustica..

Se fosse stato davvero un errore, se sotto al DC-9 ci fosse stato un Mig libico sul quale si credeva ci fosse Ghedaffi..

..mi chiedo..

una volta colpito il DC-9, seppur per sbaglio, che fine ha fatto il Mig libico con Ghedaffi?
Perchè non l'hanno tirato giù, a quel punto?

E..se quello, a sinistra, che vediamo sul tracciato radar era davvero un aereo NATO, che poi ha sparato al DC-9, perchè dopo che il DC-9 è caduto non si è continuato a vedere il "blink" del caccia che stava sotto di lui per "nascondersi"? [8)]



Ma poi, sinceramente parlando, nonostante le apparenze l'Italia ha sempre avuto buoni rapporti con la Libia; mi spiego meglio: nonostante l'Italia abbia subito la vergognosa cacciata degli italiani nel 1970, più di 20.000 persone nate lì (anche di terza generazione) a cui furono espropriati tutti i beni, si fece di tutto per non rompere i rapporti per via del problema di sempre: il petrolio; l'Italia si rifornisce abbondantemente dalla Libia da molti decenni ormai, siamo i primi acquirenti del petrolio libico. Perfino quando ci lanciarono un missile su Lampedusa, senza peraltro colpirla, si fece finta di niente; perfino quando la Libia era sotto embargo internazionale l'Italia le è stata sempre discretamente vicina. Insomma, mi sembra incredibile che nel 1980 l'Italia avrebbe permesso un'aggressione alla Libia, tanto più che siamo ancora abbastanza lontani dalla crisi Libia - Usa del 1986.



_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Non connesso


Messaggi: 230
Iscritto il: 06/06/2009, 20:00
Località: milano
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2010, 00:06 
Possibile che un UFO in difficoltà che viaggia ad una velocità smodata e in grado compiere manovre impossibili per gli aerei convenzionali avesse la necessità di nascondersi dietro o sotto il DC-9 per sfuggire ad un tentativo di aggressione?

K.



_________________
Non è vero ma ci credo
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 12208
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2010, 00:58 
Cita:
kopesh ha scritto:

Possibile che un UFO in difficoltà che viaggia ad una velocità smodata e in grado compiere manovre impossibili per gli aerei convenzionali avesse la necessità di nascondersi dietro o sotto il DC-9 per sfuggire ad un tentativo di aggressione?

K.


Kop , come ho spiegato prima , dobbiamo supporre che l' ufo fosse in difficoltà , tanto da far pensare al Comando nato un possbile ufo-crash .

Cita:
cit da Stalker

una volta colpito il DC-9, seppur per sbaglio, che fine ha fatto il Mig libico con Ghedaffi?
Perchè non l'hanno tirato giù, a quel punto?



ESATTO !!!


Il tuo rilievo è di importanza fondamentale


Perchè niente, ma proprio niente avrebbe impedito alla Nato di proseguire e concludere con successo l' operazione .

Cosa volete che gliene freghi agli Americani di vittime civili , visto che ne
hanno fatte a milioni in tutte le loro guerre,

dopo si sarebbe messa su la frottola di un conflitto aereo con chissà
quale scenario .


Altra cosa , ma se veramente ci fosse stato Gheddafi , scampato poi per miracolo , non pensate che il giorno dopo avrebbe fatto un immenso casino su questo tentativo di farlo fuori ?


Ho sempre pensato che la storia di Gheddafi sia un depistaggio.

La faccenda, cari amici , si complica ulteriormente .

Ed è solo grazie al net che possiamo ora sperare di capirci qualcosa.




zio ot



_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Il saggioIl saggio

Non connesso


Messaggi: 12208
Iscritto il: 03/12/2008, 13:35
Località: GOTHAM
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2010, 01:27 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Dov'è scritto caccia, leggete UFO e capirete la velocità e la virata a 90°!
(La mia versione: http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... ms=,ustica

Immagine


Sarà un' indagine lunga e difficile , anche perchè intendo recuperare tutti i riferimenti cartacei del dossier Tealarico.

E di una cosa dobbiamo fare presente : se lo scenario che ho ipotizzato alcuni post fa è esatto , ci troviamo di fronte a forze che dispongono di mezzi notevoli : in particolare per stutturare un immediato debunking :

per questo io non mi fiderei del tracciato sopra.

Può sicuramente essere falso, o più probabilmente parziale .

Infatti , secondo me , ci fu una battaglia furibonda per tentare di abbattere l' UFO
e probabilmente le forze Nato si colpirono tra di loro .


Vi invito a considerare che i dati parzialmente certi su cui possiamo contare per l' indagine sono quelli relativi

A DOPO LA DISTRUZIONE DEL DC9

ed è cercando di connettere tutte le macroscopiche anomalie rilevate da Telarico che
è pensabile di ricostruire una possibile verità



zio ot


Ultima modifica di barionu il 24/07/2010, 02:03, modificato 1 volta in totale.


_________________
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2010, 03:10 
Cita:
Stalker ha scritto:

Se fosse stato davvero un errore, se sotto al DC-9 ci fosse stato un Mig libico sul quale si credeva ci fosse Ghedaffi..

..mi chiedo..

una volta colpito il DC-9, seppur per sbaglio, che fine ha fatto il Mig libico con Ghedaffi?

Perchè non l'hanno tirato giù, a quel punto?



Perchè quella è stata solamente un'infruttuosa montatura.
Una tesi che non sta né in cielo e né in terra....




IL MILITARE SUICIDA SAPEVA ALTERATE LE TRACCE DEL MIG
Repubblica — 12 febbraio 1996 pagina 16 sezione: CRONACA

LECCE - Le tracce-radar del "Mig" libico furono manipolate. E quel militare sicuramente sapeva. E temeva d' essere incriminato per favoreggiamento e falsa testimonianza. Questa la molla che avrebbe spinto il maresciallo Franco Parisi a impiccarsi il 21 dicembre ' 95 alla periferia di Lecce. Il sottufficiale dell' Aeronautica militare prestava servizio nella base radar di Otranto. Per questo motivo a fine settembre dello scorso anno il giudice Rosario Priore, che cerca la verità sul Dc dell' Itavia caduto la sera del 27 giugno dell' 80 con 81 persone a bordo, volò in Puglia per interrogare dieci militari della base salentina. Fra questi c' era anche Parisi. La sua versione non convinse il magistrato. E così Parisi fu convocato a Roma per il 10 gennaio. A Piazzale Clodio non arrivò mai: quasi sicuramente sapeva che sarebbe stato costretto ad ammettere che le tracce radar del "Mig 23" libico precipitato sulla Sila ufficialmente il 18 luglio dell' 80 erano state alterate. Il giudice Priore nei suoi blitz pugliesi ha confermato che il filone salentino dell' inchiesta era stato aperto proprio per capire se il "Mig" libico era davvero precipitato il 18 luglio oppure era coinvolto nella maledetta sera del Dc-9. E il ruolo di Parisi era e rimane fondamentale: il sottufficiale del gruppo radar di Otranto era "inizializzatore", cioè individuava per primo la traccia di un aereo e assegnava la qualifica di "amico" oppure "ostile". E la base salentina è quella che vede tutto ciò che accade nei cieli dello Jonio e sulla Calabria. Dopo l' estenuante interrogatorio di Otranto durato ben 12 ore ("Mio marito tornò a casa impaurito e sudato", dichiarò Carla Conte vedova del maresciallo Parisi) il sottufficiale avrebbe dovuto sostenerne un altro il 10 gennaio nell' ufficio romano del giudice Priore, accompagnato però da un legale, l' avvocata Francesca Conte e non già da solo, com' era avvenuto a fine settembre a Otranto. Sebbene la notizia non sia confermata ufficialmente, dall' esito di quell' interrogatorio avrebbe dovuto dipendere la sua incriminazione per favoreggiamento e falsa testimonianza. La stessa che molti anni prima aveva colpito un suo amico e compagno di lavoro, il maresciallo Luciano Carico, il sottufficiale leccese che nel 1980 prestava servizio nella base radar di Marsala. E proprio con Carico più volte interrogato dal giudice Priore il maresciallo Franco Parisi si sarebbe incontrato il giorno prima della morte. I due uomini di che cosa parlarono? Fonti salentine sostengono che dal giorno dell' interrogatorio Parisi non era più un uomo tranquillo. Quell' interrogatorio lo aveva angustiato e probabilmente quello successivo lo angustiava ancora di più. Infatti a tutti i militari il magistrato avrebbe posto una serie di interrogativi riguardanti proprio il loro presunto coinvolgimento nella realizzazione del falso. Una vera e propria simulazione della caduta del "Mig" sulla Sila fatta cioè allo scopo di sgomberare il campo da ogni sospetto circa l' abbattimento, dovuto ad un errore, del Dc-9 proveniente da Bologna e diretto a Palermo, oppure comunque un coinvolgimento del "Mig" forse in un vero e proprio duello areo con velivoli occidentali. E che i tracciati radar del "Mig" libico potessero essere stati alterati lo confermerebbero anche i tabulati Nato acquisiti solo da poco dal magistrato. -

di DOMENICO CASTELLANETA






Tratto dallo studio di Telarico :
http://www.stragi80.it/rassegna/dossier/ufo.pdf


29) IL RITROVAMENTO DEI RESTI DI UN CACCIA MIG-23 LIBICO SULLA SILA E LA SUA RELAZIONE CON L’ABBATTIMENTO DEL DC-9 ITAVIA: UNA MESSINSCENA BEN POCO CREDIBILE.

Per quanto riguarda, poi, il presunto ritrovamento dei resti di un MIG-23 libico nella Sila (in
Calabria), all’altezza del comune di Castelsilano, tutta una serie di fatti e circostanze fa
ritenere che, in realtà, si sia trattato di un mal riuscito tentativo di depistaggio organizzato
dalle agenzie di Intelligence italiane e statunitensi. Il primo di tali “madornali errori”, è stato
quello di datare la caduta ufficiale del MIG-23 libico al 18 luglio 1980; come sarebbe stato
possibile, difatti, per il caccia con le insegne della Giamahiria, non essere avvistato dai
radar della Difesa Aerea, visto che volava ad una quota di circa 8000 Mt. e per giunta in
uno scacchiere dove era in corso un’esercitazione militare denominata Natinad Demon
Jan, la quale simulava un fantomatico attacco aereo proveniente dal Sud? (vedi “il
Giornale” del 3 giugno 1990, pag. 5, Cronista Andrea Purgatori). Il secondo errore è stato
quello di far ricorso ad un cadavere (quello del pilota del MIG-23) tenuto per oltre 20 giorni
in un banco frigo ben sapendo che la permanenza del corpo per un intero giorno al sole,
avrebbe accelerato a dismisura il processo di decomposizione del cadavere e reso palese
la falsificazione della data apposta sul primo certificato autoptico del pilota libico Ezzedin
Koal, redatto dal dott. Rondanelli e dal prof. Zurlo. Al momento dell’autopsia, difatti, il
cadavere in questione era in un evidente stato di colliquazione: ciò significa che c’erano
vermi dappertutto. Al tentativo, da parte di un ufficiale del SIOS (Servizi d’Informazione e
Sicurezza dell’Aeronautica Militare), di prendere le impronte digitali al pilota libico, la pelle
della mano di questi si “sfila” come un “guanto”, unghie comprese, (vedi “Corriere della
Sera” del 26 aprile 1989, pag. 10, Cronista Andrea Purgatori). Si è persa invece ogni
traccia del secondo certificato (o “memoria aggiuntiva”), quello redatto dagli stessi
anatomo-patologi solo due giorni dopo il primo, in cui si precisava che la morte del pilota
libico doveva risalire almeno a 15 giorni prima del 18 luglio: tale documento, difatti, risulta
scomparso dagli atti depositati presso la procura di Crotone anche se, per il giudice
istruttore Staglianò (il quale, all’epoca, si occupò della vicenda), tale memoria scritta “NON
SAREBBE MAI ESISTITA” (vedi “la Stampa” del 7 luglio 1988, pag. 8, Cronista Ruggero
Conteduca).
(Fonti: “il Mattino” del 25 gennaio 1987, pag. 3, Cronista Vittorio Dell’Uva;
“il Giorno” del 25 giugno 1995, pag. 2, Cronista Gabriele Moroni;
“il Messaggero” del 28 ottobre 1986, pag. 17, Cronista Antonio Scura;
“la Stampa” del 7 luglio 1988, pag. 8, Cronista Ruggero Conteduca;
“l’Espresso” n° 23 dell’11 giugno 1989, pagg. 46-47, Cronisti Pierluigi Ficoneri e Mario
Scialoja)
La maggiore astuzia di questa operazione è stata quella di creare una doppia falsa pista.
Difatti, oltre a far “ritrovare” il relitto in questione, venne artificiosamente posticipata la data
della caduta dello stesso. Il piano era basato sul seguente assunto logico: certo, se
“qualcuno” avesse cercato di non far collegare la caduta del MIG-23 con quella del DC-9
Itavia, ciò voleva dire che, invece, le due cose erano, di fatto, collegate tra loro. In questo
modo, nessuno – o quasi – avrebbe pensato di cercare un altro colpevole, ossia un caccia
appartenente ad uno dei paesi coinvolti nello scenario di guerra verificatori nel cielo di
Ustica; figuriamoci, poi, pensare al coinvolgimento, nell’abbattimento del DC-9 Itavia, di
UFOs di natura allogena (vedi “Corriere della Sera” del 6 maggio 1993, pag. 13, Cronista
Andrea Purgatori).
Molti caddero in questo semplice ma efficace tranello concettuale. Ecco spiegato il perché
sono stati trovati indizi che hanno indotto gli inquirenti a credere che qualcuno avesse fatto
scomparire temporaneamente il cadavere del pilota libico - o di altra nazionalità che fosse
- conservandolo per circa tre settimane in un banco frigo dell’aeroporto militare di Gioia del
Colle, onde arrestare il naturale processo di decomposizione del corpo (vedi la sentenza
del giudice Rosario Priore depositata in cassazione e relativo stralcio pubblicato sul
“Corriere della Sera” del 9 settembre 1999, pag. 16), per poi riportarlo successivamente
sul luogo della caduta del caccia (rischiando per la seconda volta che l’operazione venisse
scorta, casualmente, da scomodi testimoni). Si sarebbe invece potuto operare nel
seguente modo.
Sfruttando il fatto che non c’erano stati testimoni diretti dell’evento in questione (la caduta
del supposto MIG il 27 giugno), nonché del successivo sopralluogo e recupero del corpo
del presunto pilota, gli uomini dei servizi intervenuti avrebbero potuto portare a termine
una più logica, molto meno rischiosa, ed efficace operazione di depistaggio: quella, cioè,
di far scomparire il relitto del caccia in questione ed il cadavere del suo pilota, in modo
“chirurgico”, ossia pulito, definitivo e senza lasciare “bavose tracce” come, invece, è poi
successo. Basta pensare, infatti, alle seguenti, palesi, contraddizioni di fondo della
questione in oggetto:

1) Ammesso, sempre per ipotesi, che il MIG-23 fosse realmente coinvolto nella strage del
DC-9 Itavia, sia che questi provenisse da basi libiche[28], che da qualche base “ombra”
dislocata in Sicilia, in Sardegna o a Malta, dopo il supposto scontro in cui il suddetto
caccia libico sarebbe stato anche danneggiato, per quale oscura ragione il suo pilota,
invece di tentare di raggiungere il limite delle acque territoriali libiche (che all’epoca,
secondo le rivendicazioni del colonnello Gheddafi, si sarebbero dovute estendere fino a
200 miglia dalla costa – illustrazione n° 40), o tentare di riparare presso la stessa base da
cui era decollato, oppure presso qualche altra base “amica” dislocata nel mar
Mediterraneo, si dirige verso l’entroterra calabro, precludendosi in tal modo ogni possibilità
di salvezza? Il pilota del caccia libico, difatti, doveva sapere molto bene che di lì a poco, in
conseguenza dell’esaurirsi del carburante, sarebbe inevitabilmente precipitato. Tale
assurda decisione da parte del pilota libico, non può essere spiegata neppure con l’ipotesi
di un guasto agli strumenti d’orientamento del caccia come la bussola d’orizzonte,
l’orizzonte artificiale, ecc., in quanto, anche dopo che il MIG-23 era impattato (alla velocità
di 450 – 500 km/h) sul costone roccioso nei pressi di Castelsilano (in Calabria) ed era
precipitato nel sottostante vallone (circa 100 Mt. più sotto), secondo quanto accertato dalla
perizia tecnica eseguita sui rottami e riportato dalla stampa, il cruscotto del caccia libico si
presentava ancora in buono stato e con gli strumenti tra cui la bussola di orientamento)
ancora funzionanti. Il che, secondo noi, è davvero, a dir poco, miracoloso.
(Fonti: “il Giorno” del 25 giugno 1995, pag. 2, Cronista Gabriele Moroni;
“la Stampa” del 9 ottobre 1991, Cronista Giuliano Dolfini)

2) Secondo gli esperti del Politecnico di Torino, che ne hanno curato l’analisi quali
consulenti dell’Associazione dei Familiari delle Vittime, il nastro con i dati di volo del MIG-
23 o Flight Recorder, è un falso clamoroso. Gli esperti torinesi hanno ottenuto dal giudice
Priore i documenti della Commissione Militare Italo – Libica (il che lascia adito a fondati
sospetti di collusione e cover-up di stato) contenenti il nastro con i dati del MIG-23
precipitato sulla Sila. “…Non sappiamo se è stato esaminato 10 anni fa” – tenne a
precisare all’epoca il prof. Mario Valdacchino, docente di Ottica Quantistica e coordinatore
della Commissione torinese – “Questa è la prima volta che la parte civile lo controlla. Il
nastro, però, non è quello originale: ci è stata consegnata una copia peraltro anche molto
brutta in quanto presenta problemi di registrazione. Per i due terzi della sua lunghezza, il
nastro sembra autentico. La parte con i dati finali del volo, invece, solleva molti dubbi. C’è
un’aggiunta che non ha nulla a che vedere con i precedenti dati. Quest’ultima parte del
nastro” – prosegue sempre il prof. Valdacchino – “indica che, negli ultimi 20 minuti di volo,
l’aereo in questione avrebbe percorso 400 km in perfetta linea retta. Tutto il tragitto in
questione sarebbe stato coperto senza il minimo spostamento dell’assetto o correzioni di
rotta. Ciò, nonostante il pilota automatico innestato registri ogni minima variazione di quota
e rotta. È estremamente poco probabile, difatti, che il velivolo in questione non abbia
compiuto la benché minima deviazione, nonostante i venti presenti in quota. In altre
parole, la parte finale del nastro del flight recorder è incoerente con le nostre risultanze
tecniche (e, noi aggiungiamo, anche con la testimonianza dei coniugi Maffini - vedi punto
18). Se quel velivolo arrivava davvero dalla Libia” - aggiunge ancora il prof. Valdacchino –
“sarebbe precipitato nel Mediterraneo e non in Calabria. Non aveva serbatoi
supplementari come emerge dai dati di volo”. Oltre ciò, i docenti del Politecnico, dopo
averli esaminati, hanno formulato sospetti anche sui rottami del MIG-23. Se il velivolo in
questione si fosse schiantato realmente alla velocità di 450 – 500 km/h., e con un carico di
400 litri di cherosene, avrebbe dovuto lasciare sulla montagna una buca, cosa che non è
stata riscontrata da alcuno. Inoltre, nonostante il violento impatto contro il costone
roccioso, nella cabina di pilotaggio del MIG-23 è rimasta intatta quasi tutta la
strumentazione di bordo. Così come pure i congegni ottici di puntamento delle armi e la
bussola d’orizzonte che erano ancora funzionanti (vedi “la Stampa” del 9 ottobre 1991)
(Illustrazione n° 41 e illustrazioni n° 42 – 53, rappresentanti il presunto MIG-23 sulla Sila).

3) Come è stato già detto, secondo i risultati della perizia tecnica effettuata sui dati di volo
del MIG-23 libico registrati dal Flight Recorder, il caccia in questione negli ultimi 20 minuti
di volo avrebbe avuto il pilota automatico inserito. Di conseguenza, la sua traiettoria di volo
avrebbe dovuto essere – per forza di cose – rettilinea. Ciò, però, è in evidente
contraddizione con i contenuti della testimonianza dei coniugi Maffini, in cui si parla
dell’avvistamento di un “oggetto volante” che compie spericolate evoluzioni. Questo
ovviamente sta a significare che, se tale “oggetto volante sconosciuto” fosse stato il caccia
MIG-23 libico in fuga, quest’ultimo non poteva avere inserito il pilota automatico. Ciò sta a
significare che l’avvistamento dei coniugi Maffini si riferisce a tutt’altro tipo di aeromobile,
ossia ad un UFO vero e proprio.
Ora, facendo l’ipotesi che il nastro con la registrazione dei parametri di volo del MIG-23
libico sia stato effettivamente contraffatto (come viene dimostrato nella perizia tecnica di cui sopra) e, pertanto, che l’aeromobile osservato dai coniugi Maffini fosse, effettivamente,
il caccia libico in questione pilotato manualmente, resta da spiegare la seguente assurdità:
come è possibile che un pilota militare impegnato a tenere su un aereo gravemente
danneggiato e con il carburante in via di esaurimento, con una mano tenesse la cloche e
con l’altra scrivesse su di un foglio di carta (poi “ritrovato” nella cabina di guida del MIG-23
e successivamente “scomparso” dal carteggio del SISMI), una sorta di “ammissione di
colpa” in cui confessava di aver abbattuto il jet civile e chiedeva “perdono” per aver
commesso tale azione delittuosa? Peraltro, la cosa in questione non solo è inverosimile
dal punto di vista dell’esecuzione materiale, ma anche da quello concettuale: per un
soldato di fede islamica – quale doveva essere il pilota del MIG-23 – uccidere degli
“infedeli” e rimanere a propria volta ucciso in combattimento, secondo il Corano, gli
avrebbe aperto le porte del paradiso di Allah. Pensare ad un improvviso “ravvedimento” di
questi, unito ad un atto d’apostasia (come farebbe pensare il contenuto del “suo
messaggio”) è davvero un’ipotesi assurda ed inverosimile.

4) Dulcis in fundo, le testimonianze estremamente vaghe e sospette circa la dinamica
della caduta del presunto MIG-23, posticipata al 18 luglio 1980, costruita ad arte a tutto
beneficio di coloro i quali (cioè buona parte degli abitanti del luogo), loro malgrado,
sarebbero poi stati i “testimoni” dell’evento in questione.
(Fonti: “il Giorno” del 25 giugno 1995, pagg. 1-2;
“Paese Sera” del gennaio 1992).
(Allegato n° 12)

A ulteriore conferma del fatto che la “caduta” ed il successivo “ritrovamento” del MIG-23
“libico” siano state il risultato di una sofisticata messinscena realizzata dai servizi
d’Intelligence USA con l’assistenza di quelli italiani (quali il SISMI ed il SIOS), ci sono i
dubbi e le incongruenze relative alla “nazionalità” del caccia in questione.
All’epoca dei fatti, ossia nel 1980, sia secondo il governo di Tripoli che secondo lo Stato
Maggiore dell’Aeronautica Italiana, il MIG-23 in questione era a tutti gli effetti di nazionalità
“libica”. Tuttavia, un esame approfondito dei rottami del caccia ha convinto i periti (in
questo caso il prof. Delle Mese e un esperto di nazionalità tedesca) che non si possa
esser certi dell’attribuzione delle insegne. Il MIG, quindi, poteva non essere “libico”.

La Libia ha avuto e ancora schiera (almeno fino alla metà degli anni 90) modelli di caccia tipo
MIG-23 ma, secondo le ricerche effettuate su quello “precipitato” in Sila, quest’ultimo
(forse per via del numero di immatricolazione) non sarebbe risultato fra quelli ancora in
dotazione alle forze aeree libiche al 22 luglio 1980. Inoltre, ulteriori perplessità ha sollevato
la deposizione del maggiore americano Warren Walters, inviato sulla Sila dall’allora Capo
Stazione della CIA a Roma, Duane Clarridge, nel luglio del 1980 ad ispezionare i “resti”
del caccia MIG-23. Ad una domanda concernente la nazionalità del caccia MIG-23
rivoltagli dal giudice Rosario Priore, Warren avrebbe rifiutato di rispondere per motivi di
“SICUREZZA NAZIONALE”.



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Ufetto
Ufetto

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 168
Iscritto il: 14/07/2009, 06:48
Località: Bari
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2010, 07:55 
Cita:
barionu ha scritto:

Cita:
kopesh ha scritto:

Possibile che un UFO in difficoltà che viaggia ad una velocità smodata e in grado compiere manovre impossibili per gli aerei convenzionali avesse la necessità di nascondersi dietro o sotto il DC-9 per sfuggire ad un tentativo di aggressione?

K.


Kop , come ho spiegato prima , dobbiamo supporre che l' ufo fosse in difficoltà , tanto da far pensare al Comando nato un possbile ufo-crash .

Cita:
cit da Stalker

una volta colpito il DC-9, seppur per sbaglio, che fine ha fatto il Mig libico con Ghedaffi?
Perchè non l'hanno tirato giù, a quel punto?



ESATTO !!!


Il tuo rilievo è di importanza fondamentale


Perchè niente, ma proprio niente avrebbe impedito alla Nato di proseguire e concludere con successo l' operazione .

Cosa volete che gliene freghi agli Americani di vittime civili , visto che ne
hanno fatte a milioni in tutte le loro guerre,

dopo si sarebbe messa su la frottola di un conflitto aereo con chissà
quale scenario .


Altra cosa , ma se veramente ci fosse stato Gheddafi , scampato poi per miracolo , non pensate che il giorno dopo avrebbe fatto un immenso casino su questo tentativo di farlo fuori ?


Ho sempre pensato che la storia di Gheddafi sia un depistaggio.

La faccenda, cari amici , si complica ulteriormente .

Ed è solo grazie al net che possiamo ora sperare di capirci qualcosa.




zio ot



Ma perchè Ghedaffi non ha mai smentito che lui o mezzi libici fossero in qualche modo implicati in questa faccenda?


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1040
Iscritto il: 06/12/2008, 09:45
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2010, 10:19 
Cita:
gigagino ha scritto:



Ma perchè Ghedaffi non ha mai smentito che lui o mezzi libici fossero in qualche modo implicati in questa faccenda?



Oooooh! Quoto!

In fondo Gheddafi quale interesse ha a non smentire tutto?
Lo hanno minacciato pesantemente?

Si trovano dichiarazioni del governatore libico?


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 13938
Iscritto il: 03/12/2008, 20:45
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2010, 10:38 
Cita:
gigagino ha scritto:

Cita:
barionu ha scritto:

Cita:
kopesh ha scritto:

Possibile che un UFO in difficoltà che viaggia ad una velocità smodata e in grado compiere manovre impossibili per gli aerei convenzionali avesse la necessità di nascondersi dietro o sotto il DC-9 per sfuggire ad un tentativo di aggressione?

K.


Kop , come ho spiegato prima , dobbiamo supporre che l' ufo fosse in difficoltà , tanto da far pensare al Comando nato un possbile ufo-crash .

Cita:
cit da Stalker

una volta colpito il DC-9, seppur per sbaglio, che fine ha fatto il Mig libico con Ghedaffi?
Perchè non l'hanno tirato giù, a quel punto?



ESATTO !!!


Il tuo rilievo è di importanza fondamentale


Perchè niente, ma proprio niente avrebbe impedito alla Nato di proseguire e concludere con successo l' operazione .

Cosa volete che gliene freghi agli Americani di vittime civili , visto che ne
hanno fatte a milioni in tutte le loro guerre,

dopo si sarebbe messa su la frottola di un conflitto aereo con chissà
quale scenario .


Altra cosa , ma se veramente ci fosse stato Gheddafi , scampato poi per miracolo , non pensate che il giorno dopo avrebbe fatto un immenso casino su questo tentativo di farlo fuori ?


Ho sempre pensato che la storia di Gheddafi sia un depistaggio.

La faccenda, cari amici , si complica ulteriormente .

Ed è solo grazie al net che possiamo ora sperare di capirci qualcosa.




zio ot



Ma perchè Ghedaffi non ha mai smentito che lui o mezzi libici fossero in qualche modo implicati in questa faccenda?

Forse perchè la NATO doveva inscenare un pretesto per attaccare la LIBIA,ma le cose andarono diversamente in quanto si era messo di mezzo un UFO.


Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1387
Iscritto il: 14/11/2009, 12:59
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2010, 11:25 
Non scordate chi è Gheddafi: un piccolo satrapo che da 40 anni detiene il potere in modo autoritario, non disdegnando affatto l'uso della tortura, della pena di morte e della violenza contro chi dissente dal suo regime. Un uomo che prese il potere con la violenza e che sempre con la violenza estromise chi lo aveva aiutato nell'impresa ma che poteva in qualche modo metterne in discussione l'autorità, in modo da non avere rivali; un uomo per il quale l'uso della menzogna, un falso vittimismo ed il gusto per la teatralità sono la norma da decenni.

Quindi non è impossibile pensare che se, nell'ipotesi ufologica, la Nato o chi per essa si è inventato la pista libica, Gheddafi stesso l'abbia accolta come un autentico ed inaspettato dono dal cielo, in quanto sempre utile per far apparire sé stesso ed il suo regime come vittima di complotti stranieri. In questo caso confermare non avrebbe più di tanto potuto, ma smentire non sarebbe stato utile.

Quanto all'attacco NATO alla Libia non erano quelli gli anni propizi, inoltre l'Italia non avrebbe avuto nessunissimo interesse in questo. Semmai si può pensare di attacco americano alla Libia, in tal caso sicuramente osteggiato dai francesi che con la Libia non hanno mai avuto cattivi rapporti e non avrebbero gradito un intervento unilaterale americano nel mare di casa. Inoltre non bisogna scordare che nel 1980 la Libia era appoggiata militarmente (fino ad un certo punto) dall'URSS (anche noi non disdegnavamo appoggi militari alla Libia in quel periodo, per quanto possa sembrare strano è vero), appoggio sovietico che diminuirà d'intensità negli anni a venire per via dei mutamenti in corso in URSS che porteranno poi alla disgregazione di quella struttura politica. Quindi un attacco USA come quello del 1986 nel 1980 sarebbe stato molto più difficile.

Insomma, la pista libica non mi convince molto.



_________________
si sedes non is
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 1390 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14 ... 93  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 21/06/2025, 19:10
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org