23/10/2012, 14:08
[/quote]No le distanze non sono un problema da qualsiasi parte provengano, non regge!
Questo è quanto!
23/10/2012, 23:38
Alfredo_Al ha scritto:Alfredo_Al ha scritto:UfoWatcher ha scritto:
L'idea delle apparecchiature... Ok, ho capito... Ma è una questione di metodologia. L'idea di una tecnologia scarsamente in grado di cogliere dei messaggi alieni è una delle possibili soluzioni al paradosso di Fermi. E che non può - appunto - essere proposta quando si nega la stessa esistenza del Paradosso.
Comunque quando ho parlato della teoria copernicana e del fatto che Fermi si fosse rifatto a quella che era un po' l'idea dell'epoca sugli exaterrestri sugli ufo, non ho rinnegato il paradosso assolutamente, io credo che in un secondo momento degli studiosi hanno messo in evidenza il contrasto fra il paradosso di Fermi e la formula di Drake, che fu formulata dopo. E' questo che volevo mettere in evidenza!
"Questo problema viene usualmente posto come monito alle stime più ottimistiche dell'equazione di Drake che proporrebbe un universo ricco di pianeti con civiltà avanzate, in grado di stabilire comunicazioni radio, inviare sonde o colonizzare altri mondi."
io aggiungo: "in grado di colonizzare" questo vuol dire che non è detto che abbiano intezione di farlo.
"contrasto tra la sensazione, da molti condivisa e supportata da stime del tipo di quella di Drake, che noi non siamo soli nell'universo e il fatto che i dati osservativi contrastino con questa sensazione. Ne deriva che la nostra osservazione o comprensione dei dati deve essere errata o incompleta.
Io aggiungo: ma è solo una delle ipotesi in seguito li riporta che è la più probabile dunque.
Fra i possibili fattori vi è il fatto che possano essere troppo lontani, se noti bene da un lato ti parla di distanze intergalattiche riferendosi alle galassie in genere, però ti dice che probabilmente in questo caso siamo soli nella nostra galassia, questo ti dovrebbe far pensare che sia insito nella considerazione l'eventualità anche se poco probabile che ci possano anche essere esclusivamente pianeti abitati da civiltà evolute, intragalattici, comunque molto lontani all'interno della via Lattea. In effetti non entra nei cavilli ma te lo lascia intendere parlando genericamente di distanze intergalattiche fra galassie:
Esistono ma sono troppo lontane
L'universo è estremamente vasto. Prendendo come riferimento la velocità della luce, essa impiega oltre 2 milioni di anni solo per arrivare alla galassia più vicina. È dunque possibile che esistano diverse civiltà evolute e desiderose di comunicare, ma isolate dalle enormi distanze intergalattiche. Questa soluzione però implica che probabilmente siamo soli nella nostra galassia, in contrasto con le stime meno pessimistiche dell'equazione di Drake, che ipotizza l'esistenza di 600 civiltà evolute[6]. Una forma corretta di questa tesi afferma che le civiltà aliene sono attualmente troppo lontane, ovvero che esistono civiltà relativamente vicine, ma che non hanno ancora intrapreso o hanno intrapreso da poco esplorazioni o comunicazioni spaziali[7].
Ma anche questa ipotesi non è del tutto soddisfacente: infatti se il principio di mediocrità deve essere applicato per postulare l'esistenza di altre razze aliene, deve essere applicato anche per scartare posizioni temporali speciali nella storia della galassia, come sarebbe quella dell'inizio della colonizzazione galattica.
Fonti wikipedia:
http://www.ufoforum.it/post.asp?method= ... FORUM_ID=3
Il ragionamento è un bel po' più complesso e nello stesso tempo dunque ci si trova ad dover fare un' approfondita analisi di ciò che è scritto se si vuole capire l'essenza dei contenuti. Questo è il mio punto di vista che potrebbe essere anche sbagliato...ma ripeto è il mio punto di vista.
Scusami il link Wikipedia è Questo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_di_Fermi
Non so come sia successo!
P.S.: allora vediamo se riusciamo a capirci, sulla base di tutti i dati raccolti ci ho riflettuto a lungo e suppongo di poter essere arrivato ad idea più precisa del concetto di Fermi; a suo tempo Fermi poté fare riferimento solo al principio di Copernico a quello che era il modo di pensare dell'epoca, in base a ciò intese dire se l'universo dovesse brulicare di alieni come si pensa dovrebbe essere molto probabile che riescano ad entrare in contatto con noi in qualche modo. Poichè più ce ne sono più aumenterebbe la probabilità che possano esserci civiltà progredite che possano essere a distanze non esagerate!
Ed ecco la vera essenza del ragionamento di Fermi secondo me, e in un secondo momento si è visto che va contro le stime più ottimali della formula di Drake e ciò ci fa sospettare ancor di più che le nostre apparecchiature possano non cogliere i loro segnali!
No le distanze non sono un problema da qualsiasi parte provengano, non regge!
Questo è quanto!
23/10/2012, 23:44
UfoWatcher ha scritto:Alfredo_Al ha scritto:Alfredo_Al ha scritto:
[quote]UfoWatcher ha scritto:
L'idea delle apparecchiature... Ok, ho capito... Ma è una questione di metodologia. L'idea di una tecnologia scarsamente in grado di cogliere dei messaggi alieni è una delle possibili soluzioni al paradosso di Fermi. E che non può - appunto - essere proposta quando si nega la stessa esistenza del Paradosso.
Comunque quando ho parlato della teoria copernicana e del fatto che Fermi si fosse rifatto a quella che era un po' l'idea dell'epoca sugli exaterrestri sugli ufo, non ho rinnegato il paradosso assolutamente, io credo che in un secondo momento degli studiosi hanno messo in evidenza il contrasto fra il paradosso di Fermi e la formula di Drake, che fu formulata dopo. E' questo che volevo mettere in evidenza!
"Questo problema viene usualmente posto come monito alle stime più ottimistiche dell'equazione di Drake che proporrebbe un universo ricco di pianeti con civiltà avanzate, in grado di stabilire comunicazioni radio, inviare sonde o colonizzare altri mondi."
io aggiungo: "in grado di colonizzare" questo vuol dire che non è detto che abbiano intezione di farlo.
"contrasto tra la sensazione, da molti condivisa e supportata da stime del tipo di quella di Drake, che noi non siamo soli nell'universo e il fatto che i dati osservativi contrastino con questa sensazione. Ne deriva che la nostra osservazione o comprensione dei dati deve essere errata o incompleta.
Io aggiungo: ma è solo una delle ipotesi in seguito li riporta che è la più probabile dunque.
Fra i possibili fattori vi è il fatto che possano essere troppo lontani, se noti bene da un lato ti parla di distanze intergalattiche riferendosi alle galassie in genere, però ti dice che probabilmente in questo caso siamo soli nella nostra galassia, questo ti dovrebbe far pensare che sia insito nella considerazione l'eventualità anche se poco probabile che ci possano anche essere esclusivamente pianeti abitati da civiltà evolute, intragalattici, comunque molto lontani all'interno della via Lattea. In effetti non entra nei cavilli ma te lo lascia intendere parlando genericamente di distanze intergalattiche fra galassie:
Esistono ma sono troppo lontane
L'universo è estremamente vasto. Prendendo come riferimento la velocità della luce, essa impiega oltre 2 milioni di anni solo per arrivare alla galassia più vicina. È dunque possibile che esistano diverse civiltà evolute e desiderose di comunicare, ma isolate dalle enormi distanze intergalattiche. Questa soluzione però implica che probabilmente siamo soli nella nostra galassia, in contrasto con le stime meno pessimistiche dell'equazione di Drake, che ipotizza l'esistenza di 600 civiltà evolute[6]. Una forma corretta di questa tesi afferma che le civiltà aliene sono attualmente troppo lontane, ovvero che esistono civiltà relativamente vicine, ma che non hanno ancora intrapreso o hanno intrapreso da poco esplorazioni o comunicazioni spaziali[7].
Ma anche questa ipotesi non è del tutto soddisfacente: infatti se il principio di mediocrità deve essere applicato per postulare l'esistenza di altre razze aliene, deve essere applicato anche per scartare posizioni temporali speciali nella storia della galassia, come sarebbe quella dell'inizio della colonizzazione galattica.
Fonti wikipedia:
http://www.ufoforum.it/post.asp?method= ... FORUM_ID=3
Il ragionamento è un bel po' più complesso e nello stesso tempo dunque ci si trova ad dover fare un' approfondita analisi di ciò che è scritto se si vuole capire l'essenza dei contenuti. Questo è il mio punto di vista che potrebbe essere anche sbagliato...ma ripeto è il mio punto di vista.
Scusami il link Wikipedia è Questo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_di_Fermi
Non so come sia successo!
P.S.: allora vediamo se riusciamo a capirci, sulla base di tutti i dati raccolti ci ho riflettuto a lungo e suppongo di poter essere arrivato ad idea più precisa del concetto di Fermi; a suo tempo Fermi poté fare riferimento solo al principio di Copernico a quello che era il modo di pensare dell'epoca, in base a ciò intese dire se l'universo dovesse brulicare di alieni come si pensa dovrebbe essere molto probabile che riescano ad entrare in contatto con noi in qualche modo. Poichè più ce ne sono più aumenterebbe la probabilità che possano esserci civiltà progredite che possano essere a distanze non esagerate!
Ed ecco la vera essenza del ragionamento di Fermi secondo me, e in un secondo momento si è visto che va contro le stime più ottimali della formula di Drake e ciò ci fa sospettare ancor di più che le nostre apparecchiature possano non cogliere i loro segnali!
No le distanze non sono un problema da qualsiasi parte provengano, non regge!
Questo è quanto!
24/10/2012, 01:33
Aggiungo pure un'altra cosa: non solo ci sono le gigantesche distanze (ma che colpo di culo assurdo ci vuole per trovarselo vicino? Da vincita a superenalotto? No, da vincerne forse 1000 di seguito). Ma se la colonizzazione galattica non c'è, bisogna considerare anche la scala temporale: se c'è stato un vicino probabilmente è già estinto, o forse deve ancora nascere. La scala temporale, cioè che questi alieni si trovino non solo vicino ma anche nello stesso periodo temporale.
Per farti capire il colpo di culo: fai finta di comprimere la vita della galassia in un anno terrestre, la sola esistenza della specie dell'uomo coprirebbe DUE ORE in un anno. Questo vuol dire che questi famigerati vicini non solo devono appunto trovarsi vicino (colpo di sedere a limite del possibile) ma trovarsi, casualmente, in quelle "due ore". Capisci che diventa impossibile.
Ed è proprio per questo motivo, che in un Universo dove non è possibile superare la velocità della luce, l'unica possibilità (non ci sono altre scelte) per l'incontro - anche a livello di segnali captati- tra due civiltà è la colonizzazione galattica.
24/10/2012, 02:46
Continui ad affermare che l'acqua è in realtà è gialla, mentre gialla è un'altra cosa. Io non so che altro dire, spero solo che tu abbia l'olfatto bene allenato.
Aggiungo pure un'altra cosa: non solo ci sono le gigantesche distanze (ma che colpo di culo assurdo ci vuole per trovarselo vicino? Da vincita a superenalotto? No, da vincerne forse 1000 di seguito).
24/10/2012, 19:38
Alfredo_Al ha scritto:Aggiungo pure un'altra cosa: non solo ci sono le gigantesche distanze (ma che colpo di culo assurdo ci vuole per trovarselo vicino? Da vincita a superenalotto? No, da vincerne forse 1000 di seguito). Ma se la colonizzazione galattica non c'è, bisogna considerare anche la scala temporale: se c'è stato un vicino probabilmente è già estinto, o forse deve ancora nascere. La scala temporale, cioè che questi alieni si trovino non solo vicino ma anche nello stesso periodo temporale.
Per farti capire il colpo di culo: fai finta di comprimere la vita della galassia in un anno terrestre, la sola esistenza della specie dell'uomo coprirebbe DUE ORE in un anno. Questo vuol dire che questi famigerati vicini non solo devono appunto trovarsi vicino (colpo di sedere a limite del possibile) ma trovarsi, casualmente, in quelle "due ore". Capisci che diventa impossibile.
Certamente; infatti io ho battuto molto sulle distanze, al di là di queste c'è anche il discorso della finestra temporale che si associa ad esse; il che rende ancora più improbabile l'eventualità di un incontro, di ricevere segnali o qualsiasi cosa che ci possa dare certezze.
La nostra e la loro finestra temporale debbono, per così dire, coincidere, ma debbono essere anche le distanze ad essere compatibili, e ti dirò di più il loro livello tecnologico sarebbe un'altra coincidenza in quel range temporale.
Tutto questo prova che un paradosso potrebbe poi non essere più tanto tale se si riesce e si approfondisce per bene una questione. Anche se l'ideologia copernicana era molto più ottimistica di quel che ci suggerisce la formula di Drake...il discorso è molto complesso come puoi constatare.Ed è proprio per questo motivo, che in un Universo dove non è possibile superare la velocità della luce, l'unica possibilità (non ci sono altre scelte) per l'incontro - anche a livello di segnali captati- tra due civiltà è la colonizzazione galattica.
E mica è detto!!! Devi vedè che esigenze e/o che testa cianno sti alieni...bonanottee!!!!!!!
Noi ad esempio vorremmo intraprendere viaggi nell'universo spinti dalla curiosità, e siamo in cerca del resto di segnali spinti dall'angoscia di poter essere soli...se poi tutto questo un giorno si dovesse tramutare in un desiderio di colonizzazione è da vedere!
Dici che io quando leggo interpreto a modo mio??
Allora quando si legge bisogna analizzare e vedere se tutto collima secondo logica, poi si deve vedere in che modo può collimare ciò che apparentemente non collima,
Finché non si è risposto a tutti i perché l'analisi è stata superficiale.
Diceva il mio prof. di topografia che era un uomo con i m..... "quando studiate dovete rispondere a tutti i perché...e solo allora avrete studiato veramente"
Ecco l'interpretazione(eccoti un esempio di come andrebbero analizzate le cose); vista la persona, e visto che insegava topografia che è una materia esclusivamente da capire, e ove c'è molto da capire, non poteva che riferirsi alle materie del ramo tecnico; non avrei potuto dire che tale discorso si estendesse alle materie del ramo umanistico dove ci vuole molta memoria, oltre che un po' di cervello e di impegno. Altrimenti sarei stato un emerito idiota, non si può prendere esclusivamente il senso letterario di una frase senza capirne le motivazioni e il rapporto che dovrebbe avere questa frase con tutto il contesto quando si legge!
24/10/2012, 21:49
UfoWatcher ha scritto:Alfredo_Al ha scritto:Aggiungo pure un'altra cosa: non solo ci sono le gigantesche distanze (ma che colpo di culo assurdo ci vuole per trovarselo vicino? Da vincita a superenalotto? No, da vincerne forse 1000 di seguito). Ma se la colonizzazione galattica non c'è, bisogna considerare anche la scala temporale: se c'è stato un vicino probabilmente è già estinto, o forse deve ancora nascere. La scala temporale, cioè che questi alieni si trovino non solo vicino ma anche nello stesso periodo temporale.
Per farti capire il colpo di culo: fai finta di comprimere la vita della galassia in un anno terrestre, la sola esistenza della specie dell'uomo coprirebbe DUE ORE in un anno. Questo vuol dire che questi famigerati vicini non solo devono appunto trovarsi vicino (colpo di sedere a limite del possibile) ma trovarsi, casualmente, in quelle "due ore". Capisci che diventa impossibile.
Certamente; infatti io ho battuto molto sulle distanze, al di là di queste c'è anche il discorso della finestra temporale che si associa ad esse; il che rende ancora più improbabile l'eventualità di un incontro, di ricevere segnali o qualsiasi cosa che ci possa dare certezze.
La nostra e la loro finestra temporale debbono, per così dire, coincidere, ma debbono essere anche le distanze ad essere compatibili, e ti dirò di più il loro livello tecnologico sarebbe un'altra coincidenza in quel range temporale.
Tutto questo prova che un paradosso potrebbe poi non essere più tanto tale se si riesce e si approfondisce per bene una questione. Anche se l'ideologia copernicana era molto più ottimistica di quel che ci suggerisce la formula di Drake...il discorso è molto complesso come puoi constatare.Ed è proprio per questo motivo, che in un Universo dove non è possibile superare la velocità della luce, l'unica possibilità (non ci sono altre scelte) per l'incontro - anche a livello di segnali captati- tra due civiltà è la colonizzazione galattica.
E mica è detto!!! Devi vedè che esigenze e/o che testa cianno sti alieni...bonanottee!!!!!!!
Noi ad esempio vorremmo intraprendere viaggi nell'universo spinti dalla curiosità, e siamo in cerca del resto di segnali spinti dall'angoscia di poter essere soli...se poi tutto questo un giorno si dovesse tramutare in un desiderio di colonizzazione è da vedere!
Dici che io quando leggo interpreto a modo mio??
Allora quando si legge bisogna analizzare e vedere se tutto collima secondo logica, poi si deve vedere in che modo può collimare ciò che apparentemente non collima,
Finché non si è risposto a tutti i perché l'analisi è stata superficiale.
Diceva il mio prof. di topografia che era un uomo con i m..... "quando studiate dovete rispondere a tutti i perché...e solo allora avrete studiato veramente"
Ecco l'interpretazione(eccoti un esempio di come andrebbero analizzate le cose); vista la persona, e visto che insegava topografia che è una materia esclusivamente da capire, e ove c'è molto da capire, non poteva che riferirsi alle materie del ramo tecnico; non avrei potuto dire che tale discorso si estendesse alle materie del ramo umanistico dove ci vuole molta memoria, oltre che un po' di cervello e di impegno. Altrimenti sarei stato un emerito idiota, non si può prendere esclusivamente il senso letterario di una frase senza capirne le motivazioni e il rapporto che dovrebbe avere questa frase con tutto il contesto quando si legge!
Alfredo stiamo dicendo la stessa cosa. Io non ho mai parlato di colonizzazione dello spazio inevitabile. Andiamo per step:
1) In universo dove NON è possibile superare la velocità della luce, l'unica possibilità d'incontro tra due civiltà è che una di queste abbia intrapreso la colonizzazione galattica
2) SENZA la colonizzazione galattica, le probabilità di incontrare una civiltà aliena, anche in presenza di MIGLIAIA di queste, non sono ridicole, di più. E lo abbiamo detto
3) Il Paradosso di Fermi, e i suoi studi, si basano sull'ASSUNTO che la Colonizzazione Galattica è inevitabile, e che più o meno tutte le civiltà che raggiungono un certo livello la intraprendono. Visto che alieni non si vedono, allora "i paradossisti" dicono che non esistono. Perché se esistessero avrebbero già colonizzato la galassia.
Ci siamo?
Una corrente di fisici e di scienziati CRITICA l'idea di colonizzazione galattica (se pur pochi l'hanno fatto in peer review) e su questo, per quanto mi riguarda, non c'è nulla di male.
----
Da tutto sto discorso si può trarre solo una semplice, facile, conclusione:
L'incontro tra diverse civiltà (o tra una sonda e una civiltà, o tra una civiltà è un segnale) è possibile secondo le leggi della fisica attuali, e le distanze non sono dunque un problema, nella misura in cui le civiltà aliene intraprendono la colonizzazione galattica.
PUNTO.
Di questa ***possibilità**** stiamo parlando, nient'altro. Ed è per questo che ho ripetuto che le distanze non sono un problema.
Se mi dici che per te la colonizzazione galattica è una pistolinata, va benissimo. Ma è appunto un altro discorso. Prima devi prendere coscienza che la possibilità per un incontro a livello teorico c'è e devi prendere coscienza che strutture come il SETI sono nate all'ombra di questa speranza.
Possiamo andare oltre?
24/10/2012, 23:50
Non solo cogli ciò che ti appare... senza chiederti se sia giusto o meno, non conosci affatto le forme condizionali sei di un assolutismo perfetto, poi ti contraddici mentre dici che possono esistere poi dici di no, mentre sembra che dici che le distanze non sono un problema, poi ti lasci condizionare e dici che lo sono, poi ritorni a dire che lo sono....che caos mamma mia !
Io penso che non ci capiremo mai!
25/10/2012, 01:47
Alfredo_Al ha scritto:UfoWatcher ha scritto:Alfredo_Al ha scritto:
[quote]Aggiungo pure un'altra cosa: non solo ci sono le gigantesche distanze (ma che colpo di culo assurdo ci vuole per trovarselo vicino? Da vincita a superenalotto? No, da vincerne forse 1000 di seguito). Ma se la colonizzazione galattica non c'è, bisogna considerare anche la scala temporale: se c'è stato un vicino probabilmente è già estinto, o forse deve ancora nascere. La scala temporale, cioè che questi alieni si trovino non solo vicino ma anche nello stesso periodo temporale.
Per farti capire il colpo di culo: fai finta di comprimere la vita della galassia in un anno terrestre, la sola esistenza della specie dell'uomo coprirebbe DUE ORE in un anno. Questo vuol dire che questi famigerati vicini non solo devono appunto trovarsi vicino (colpo di sedere a limite del possibile) ma trovarsi, casualmente, in quelle "due ore". Capisci che diventa impossibile.
Certamente; infatti io ho battuto molto sulle distanze, al di là di queste c'è anche il discorso della finestra temporale che si associa ad esse; il che rende ancora più improbabile l'eventualità di un incontro, di ricevere segnali o qualsiasi cosa che ci possa dare certezze.
La nostra e la loro finestra temporale debbono, per così dire, coincidere, ma debbono essere anche le distanze ad essere compatibili, e ti dirò di più il loro livello tecnologico sarebbe un'altra coincidenza in quel range temporale.
Tutto questo prova che un paradosso potrebbe poi non essere più tanto tale se si riesce e si approfondisce per bene una questione. Anche se l'ideologia copernicana era molto più ottimistica di quel che ci suggerisce la formula di Drake...il discorso è molto complesso come puoi constatare.Ed è proprio per questo motivo, che in un Universo dove non è possibile superare la velocità della luce, l'unica possibilità (non ci sono altre scelte) per l'incontro - anche a livello di segnali captati- tra due civiltà è la colonizzazione galattica.
E mica è detto!!! Devi vedè che esigenze e/o che testa cianno sti alieni...bonanottee!!!!!!!
Noi ad esempio vorremmo intraprendere viaggi nell'universo spinti dalla curiosità, e siamo in cerca del resto di segnali spinti dall'angoscia di poter essere soli...se poi tutto questo un giorno si dovesse tramutare in un desiderio di colonizzazione è da vedere!
Dici che io quando leggo interpreto a modo mio??
Allora quando si legge bisogna analizzare e vedere se tutto collima secondo logica, poi si deve vedere in che modo può collimare ciò che apparentemente non collima,
Finché non si è risposto a tutti i perché l'analisi è stata superficiale.
Diceva il mio prof. di topografia che era un uomo con i m..... "quando studiate dovete rispondere a tutti i perché...e solo allora avrete studiato veramente"
Ecco l'interpretazione(eccoti un esempio di come andrebbero analizzate le cose); vista la persona, e visto che insegava topografia che è una materia esclusivamente da capire, e ove c'è molto da capire, non poteva che riferirsi alle materie del ramo tecnico; non avrei potuto dire che tale discorso si estendesse alle materie del ramo umanistico dove ci vuole molta memoria, oltre che un po' di cervello e di impegno. Altrimenti sarei stato un emerito idiota, non si può prendere esclusivamente il senso letterario di una frase senza capirne le motivazioni e il rapporto che dovrebbe avere questa frase con tutto il contesto quando si legge!
Alfredo stiamo dicendo la stessa cosa. Io non ho mai parlato di colonizzazione dello spazio inevitabile. Andiamo per step:
1) In universo dove NON è possibile superare la velocità della luce, l'unica possibilità d'incontro tra due civiltà è che una di queste abbia intrapreso la colonizzazione galattica
2) SENZA la colonizzazione galattica, le probabilità di incontrare una civiltà aliena, anche in presenza di MIGLIAIA di queste, non sono ridicole, di più. E lo abbiamo detto
3) Il Paradosso di Fermi, e i suoi studi, si basano sull'ASSUNTO che la Colonizzazione Galattica è inevitabile, e che più o meno tutte le civiltà che raggiungono un certo livello la intraprendono. Visto che alieni non si vedono, allora "i paradossisti" dicono che non esistono. Perché se esistessero avrebbero già colonizzato la galassia.
Ci siamo?
Una corrente di fisici e di scienziati CRITICA l'idea di colonizzazione galattica (se pur pochi l'hanno fatto in peer review) e su questo, per quanto mi riguarda, non c'è nulla di male.
----
Da tutto sto discorso si può trarre solo una semplice, facile, conclusione:
L'incontro tra diverse civiltà (o tra una sonda e una civiltà, o tra una civiltà è un segnale) è possibile secondo le leggi della fisica attuali, e le distanze non sono dunque un problema, nella misura in cui le civiltà aliene intraprendono la colonizzazione galattica.
PUNTO.
Di questa ***possibilità**** stiamo parlando, nient'altro. Ed è per questo che ho ripetuto che le distanze non sono un problema.
Se mi dici che per te la colonizzazione galattica è una pistolinata, va benissimo. Ma è appunto un altro discorso. Prima devi prendere coscienza che la possibilità per un incontro a livello teorico c'è e devi prendere coscienza che strutture come il SETI sono nate all'ombra di questa speranza.
Possiamo andare oltre?
25/10/2012, 02:06
UfoWatcher ha scritto:Alfredo_Al ha scritto:UfoWatcher ha scritto:
[quote]Alfredo_Al ha scritto:
[quote]Aggiungo pure un'altra cosa: non solo ci sono le gigantesche distanze (ma che colpo di culo assurdo ci vuole per trovarselo vicino? Da vincita a superenalotto? No, da vincerne forse 1000 di seguito). Ma se la colonizzazione galattica non c'è, bisogna considerare anche la scala temporale: se c'è stato un vicino probabilmente è già estinto, o forse deve ancora nascere. La scala temporale, cioè che questi alieni si trovino non solo vicino ma anche nello stesso periodo temporale.
Per farti capire il colpo di culo: fai finta di comprimere la vita della galassia in un anno terrestre, la sola esistenza della specie dell'uomo coprirebbe DUE ORE in un anno. Questo vuol dire che questi famigerati vicini non solo devono appunto trovarsi vicino (colpo di sedere a limite del possibile) ma trovarsi, casualmente, in quelle "due ore". Capisci che diventa impossibile.
Certamente; infatti io ho battuto molto sulle distanze, al di là di queste c'è anche il discorso della finestra temporale che si associa ad esse; il che rende ancora più improbabile l'eventualità di un incontro, di ricevere segnali o qualsiasi cosa che ci possa dare certezze.
La nostra e la loro finestra temporale debbono, per così dire, coincidere, ma debbono essere anche le distanze ad essere compatibili, e ti dirò di più il loro livello tecnologico sarebbe un'altra coincidenza in quel range temporale.
Tutto questo prova che un paradosso potrebbe poi non essere più tanto tale se si riesce e si approfondisce per bene una questione. Anche se l'ideologia copernicana era molto più ottimistica di quel che ci suggerisce la formula di Drake...il discorso è molto complesso come puoi constatare.Ed è proprio per questo motivo, che in un Universo dove non è possibile superare la velocità della luce, l'unica possibilità (non ci sono altre scelte) per l'incontro - anche a livello di segnali captati- tra due civiltà è la colonizzazione galattica.
E mica è detto!!! Devi vedè che esigenze e/o che testa cianno sti alieni...bonanottee!!!!!!!
Noi ad esempio vorremmo intraprendere viaggi nell'universo spinti dalla curiosità, e siamo in cerca del resto di segnali spinti dall'angoscia di poter essere soli...se poi tutto questo un giorno si dovesse tramutare in un desiderio di colonizzazione è da vedere!
Dici che io quando leggo interpreto a modo mio??
Allora quando si legge bisogna analizzare e vedere se tutto collima secondo logica, poi si deve vedere in che modo può collimare ciò che apparentemente non collima,
Finché non si è risposto a tutti i perché l'analisi è stata superficiale.
Diceva il mio prof. di topografia che era un uomo con i m..... "quando studiate dovete rispondere a tutti i perché...e solo allora avrete studiato veramente"
Ecco l'interpretazione(eccoti un esempio di come andrebbero analizzate le cose); vista la persona, e visto che insegava topografia che è una materia esclusivamente da capire, e ove c'è molto da capire, non poteva che riferirsi alle materie del ramo tecnico; non avrei potuto dire che tale discorso si estendesse alle materie del ramo umanistico dove ci vuole molta memoria, oltre che un po' di cervello e di impegno. Altrimenti sarei stato un emerito idiota, non si può prendere esclusivamente il senso letterario di una frase senza capirne le motivazioni e il rapporto che dovrebbe avere questa frase con tutto il contesto quando si legge!
Alfredo stiamo dicendo la stessa cosa. Io non ho mai parlato di colonizzazione dello spazio inevitabile. Andiamo per step:
1) In universo dove NON è possibile superare la velocità della luce, l'unica possibilità d'incontro tra due civiltà è che una di queste abbia intrapreso la colonizzazione galattica
2) SENZA la colonizzazione galattica, le probabilità di incontrare una civiltà aliena, anche in presenza di MIGLIAIA di queste, non sono ridicole, di più. E lo abbiamo detto
3) Il Paradosso di Fermi, e i suoi studi, si basano sull'ASSUNTO che la Colonizzazione Galattica è inevitabile, e che più o meno tutte le civiltà che raggiungono un certo livello la intraprendono. Visto che alieni non si vedono, allora "i paradossisti" dicono che non esistono. Perché se esistessero avrebbero già colonizzato la galassia.
Ci siamo?
Una corrente di fisici e di scienziati CRITICA l'idea di colonizzazione galattica (se pur pochi l'hanno fatto in peer review) e su questo, per quanto mi riguarda, non c'è nulla di male.
----
Da tutto sto discorso si può trarre solo una semplice, facile, conclusione:
L'incontro tra diverse civiltà (o tra una sonda e una civiltà, o tra una civiltà è un segnale) è possibile secondo le leggi della fisica attuali, e le distanze non sono dunque un problema, nella misura in cui le civiltà aliene intraprendono la colonizzazione galattica.
PUNTO.
Di questa ***possibilità**** stiamo parlando, nient'altro. Ed è per questo che ho ripetuto che le distanze non sono un problema.
Se mi dici che per te la colonizzazione galattica è una pistolinata, va benissimo. Ma è appunto un altro discorso. Prima devi prendere coscienza che la possibilità per un incontro a livello teorico c'è e devi prendere coscienza che strutture come il SETI sono nate all'ombra di questa speranza.
Possiamo andare oltre?
25/10/2012, 02:27
Che debba esserci una colonizzazione della galassia per avere prove della loro esistenza è un dato di fatto (e che in modo non esplicito hai riconosciuto pure tu): per l'ennesima volta le possibilità di incontrare alla cazzum una civiltà aliena, o di catturare un segnale o una sua sonda sono zero. E su questo eri d'accordo anche tu.
25/10/2012, 11:47
Che debba esserci una colonizzazione della galassia per avere prove della loro esistenza è un dato di fatto (e che in modo non esplicito hai riconosciuto pure tu): per l'ennesima volta le possibilità di incontrare alla cazzum una civiltà aliena, o di catturare un segnale o una sua sonda sono zero. E su questo eri d'accordo anche tu.
Se la colonizzazione avviene, avverrà, o è già avvenuta, io questo non lo so.
In ogni caso chiudiamo l'argomento: per me non è mai stato divertente.
25/10/2012, 17:22
Te lo ribadisco un'ultima volta non si muoverebbe mai alla "cazzum come dici tu" una civiltà così evoluta che voglia colonizzare o voglia esplorare, secondo te avendone i mezzi per non muoversi
25/10/2012, 20:00
Alfredo_Al ha scritto:Che debba esserci una colonizzazione della galassia per avere prove della loro esistenza è un dato di fatto (e che in modo non esplicito hai riconosciuto pure tu): per l'ennesima volta le possibilità di incontrare alla cazzum una civiltà aliena, o di catturare un segnale o una sua sonda sono zero. E su questo eri d'accordo anche tu.
Se la colonizzazione avviene, avverrà, o è già avvenuta, io questo non lo so.
In ogni caso chiudiamo l'argomento: per me non è mai stato divertente.
Te lo ribadisco un'ultima volta non si muoverebbe mai alla "cazzum come dici tu" una civiltà così evoluta che voglia colonizzare o voglia esplorare, secondo te avendone i mezzi per non muoversi si muoverebbero a testa di c...., sarebbero così idioti da dire " vabbè adesso non vogliamo colonizzare facciamoci una gitarella per la galassia a testa di c...."
Io a suo tempo ti feci solo un calcolo come dimostrazione ad una tua domanda; mi dicesti che cosa ci avrei potuto trovare di tanto strano che una civiltà avesse potuto percorrere l'intera galassia in 50.000 anni sostando 5000 anni per sistema solare?
E' chiaro che se mi parli di tutta la galassia i numeri danno tutti altri risultati, ma neppure la nostra civiltà avendo i mezzi di potersi muovere si muoverebbe in questo modo, in qualsiasi caso contaci, quindi tu sei andato oltre con la tua fantasia mettendomi parole in bocca che non ho mai detto.
Tu o fai 0 o fai 90 o impari a memoria o inventi purtroppo!
25/10/2012, 22:46
UfoWatcher ha scritto:Alfredo_Al ha scritto:Che debba esserci una colonizzazione della galassia per avere prove della loro esistenza è un dato di fatto (e che in modo non esplicito hai riconosciuto pure tu): per l'ennesima volta le possibilità di incontrare alla cazzum una civiltà aliena, o di catturare un segnale o una sua sonda sono zero. E su questo eri d'accordo anche tu.
Se la colonizzazione avviene, avverrà, o è già avvenuta, io questo non lo so.
In ogni caso chiudiamo l'argomento: per me non è mai stato divertente.
Te lo ribadisco un'ultima volta non si muoverebbe mai alla "cazzum come dici tu" una civiltà così evoluta che voglia colonizzare o voglia esplorare, secondo te avendone i mezzi per non muoversi si muoverebbero a testa di c...., sarebbero così idioti da dire " vabbè adesso non vogliamo colonizzare facciamoci una gitarella per la galassia a testa di c...."
Io a suo tempo ti feci solo un calcolo come dimostrazione ad una tua domanda; mi dicesti che cosa ci avrei potuto trovare di tanto strano che una civiltà avesse potuto percorrere l'intera galassia in 50.000 anni sostando 5000 anni per sistema solare?
E' chiaro che se mi parli di tutta la galassia i numeri danno tutti altri risultati, ma neppure la nostra civiltà avendo i mezzi di potersi muovere si muoverebbe in questo modo, in qualsiasi caso contaci, quindi tu sei andato oltre con la tua fantasia mettendomi parole in bocca che non ho mai detto.
Tu o fai 0 o fai 90 o impari a memoria o inventi purtroppo!
Alfredo tu vedi attacchi personali dove non ce ne sono. Certe volte ammettere di aver sbagliato. Perché stai continuando a ripetermi da 10 pagine che la colonizzazione della galassia NON è possibile e che NON è collegat al Paradosso di Fermi, si fa più bella figura.
Per civiltà che si muove "alla cazzum" intendo semplicemente una civiltà che NON segue le logiche della colonizzazione galattica, quali altre logiche segua e totalmente trascurabile ai fini del discorso.
Se poi vuoi continuare a dire che tutti gli scienziati che hanno messo su il SETI, o che hanno scritto sul Paradosso di Fermi sono una massa di cretini sei liberissimo di farlo.
La tua critica è totalmente gratuita. E oltretutto non è molto divertente affrontare una conversazione asimmetrica, dove da una parte c'è un approccio da discussione "da bar" (non che ci sia nulla di male in questo) e dell'altro c'è una persona che sull'argomento ha probabilmente letto tutto ciò che c'è da leggere (mentre tu ti rifiuti - per barriere linguistiche?- di andarti a leggere le cose che ti ho consigliato).
Comunque abbiamo capito il concetto: il calcolo della colonizzazione galattica è sballato (chissà poi perché? matematica alternativa?) e non rappresenta una possibilità all'interno delle leggi della fisica, e quelli del SETI sono dei cretini che sbagliano un calcolo così semplice.
Per civiltà che si muove "alla cazzum" intendo semplicemente una civiltà che NON segue le logiche della colonizzazione galattica, quali altre logiche segua e totalmente trascurabile ai fini del discorso.