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Atlanticus81 ha scritto:
Se chi dico io aveva raggiunto il livello tecnologico che ipotizzo, la fonte energetica in grado di alimentare l'anomalia potrebbe essere un reattore a fusione nucleare di elio3, poi convertito a idrogeno.
Dopo il cataclisma che determinò lo slittamento dei poli lo stesso reattore finì seppellito da kilometri di ghiaccio, del tutto irraggiungibile e impossibile da disattivare. Così ha continuato a rimanere in funzione attraverso i millenni, prendendo l'idrogeno direttamente dal ghiaccio e mantenendo stabile il minuscolo buco nero generante il disturbo gravitazionale.
Molto fantasiosa come ipotesi, ma non la scarterei a priori.
In realtà non so se i valori di massa necessari ad assicurare il funzionamento di un ipotetico reattore a fusione per minimo diecimila anni possano essere realistici con la fenomenologia registrata al polo sud o se una tale reazione avrebbe dovuto già aver consumato l'intera crosta di ghiaccio dell'antartide.
Sarebbe interessante poter interpellare un fisico a riguardo...
Si`...e sii sicuro anche di altre cosucce...
1) la distruzione di Mu, Atlantide sui quali si svilupparono le prime colonie di una civilta` questa si` extraterrestre (come a dire noi tutti non siamo autoctoni di qui) con tecnologia e scienza sviluppate secondo paradigmi che oggi si arriva solo a reimmaginare...la distruzione e` stata mutua e completa.
Ecco perche` di Mu non si trova piu` traccia apparente in superficie...
Perche` Atlantide e` laggiu` ecc. ecc.
2) ed e` stata una distruzione ed uno sconvolgimento della Terra attuato in modo simile a quanto descritto nel romanzo "La grande onda" di Alexander Key.
Con "sistemi d`arma" al cui confronto le nostre attuali bombe H sono dei petardi per bambini.
Sistemi che erano in grado di alterare l`equilibrio tettonico di un pianeta.
Ovviamente i geologi e gli archeologi moderni amano fare dei voli pindarici e delle estrapolazione al limite all`indietro di miliardi di anni al cui confronto l`azzardo piu` rischioso e `cosa certa.
Si avventurano in spiegazioni alle quali danno l`impronta di certezza assoluta quando poi banalmente in epoca moderna le datazioni di reperti come la Sindone non sono assolutamente certi.
Se tutta la truppaglia di archeologi, geologi ecc. di superficie, quella che studia e si forma all`interno dei normali canali di istruzione, fosse presa in blocco e portata in gita turistica a vedere cosa realmente c`e` sotto l`oceano pacifico e la massa di ghiaccio che come un sicuro sepolcro ha coperto naturalmente il polo sud, sono sicuro che tornerebbero dalla gita maledicendo le loro certezze acquisite.
La maggioranza di questi comunque per autodifesa di un sistema dato per acquisito e sicuro, continuerebbe a negare tutto.
Poi vogliamo che si riveli al mondo cosa veramente ci sia nella terra dei pinguini quando da decenni e decenni sono state addotte le piu` ridicole scuse per non far andare le persone a rendersi conto di persona di cosa realmente sia un`altra famosa anomalia...presente su un vulcano sacro.
Grazie.
Marco71.