UN OGGETTO MISTERIOSO SORVOLA LA TERRA
Tratto dal libro: "Siragusa, l’annunciatore" di Victorino del Pozo
I protagonisti dell’avvistamento del Monte Palomar (USA) erano tranquilli. Era entrato da poco il turno di notte del 24 al 25 Aprile 1955.
Uno degli astronomi, durante il suo lavoro, vide una grossa luce che si muoveva da est ad ovest, descrivendo un’orbita molto vicina alla Terra. Patrick Landing chiamò eccitato un suo compagno:
- Guarda questo...!
William Mattwes osservò qualche secondo e disse:
- È identico alla traiettoria e alla forma dei satelliti che furono visti a 1.000 Km, approssimativamente tre anni fa...
- Possiamo calcolare la distanza e la sua velocità?
- Dobbiamo farlo se non sparisce prima di comunicarlo. In più a quest’ora è possibile che il sistema radar di White Sands lo abbia intercettato. Se non facciamo noi la comunicazione, ci assaliranno di domande. È meglio anticipare.
Osservarono per un po’ di tempo ed arrivarono alla conclusione che si muoveva con un’orbita vicina alla Terra di quasi 500 Km. Da est ad ovest, ad una velocità di crociera superiore a qualsiasi tipo d’apparato che fosse conosciuto negli Stati Uniti in quel momento. Patrick Landing lo comunicò al direttore dell’Osservatorio. Questi era già coricato e dovette sottostare per la seconda volta in tre anni ad un soprassalto professionale dovuto a luci sconosciute. Domandò a Landing se erano sicuri. Poi si alzò incamminandosi verso l’Osservatorio per accertarsi di persona. Da lì chiamò il Pentagono:
- Qui Monte Palomar, mi metta in comunicazione con il Capo della Sicurezza.
Aspettò qualche secondo ed aggiunse:
- È molto grave!
La voce dall’altra parte del filo gli disse:
- Che succede d’importante questa notte? È affondato l’Osservatorio?
- Quasi. Ricordi l’osservazione che realizzammo con i professori La Paz e Clyde Tombaugh?
- Non mi dire che sono ritornati.
- Abbiamo uno dei due corpi che si muove nella stessa direzione, ma in un’orbita molto vicina alla terra. Calcoliamo che è quasi a 500 Km. L’altro pare sia scomparso. Se questo continua ad avvicinarsi può essere grave.
- Bene. Continuate, osservate scrupolosamente l’oggetto. Vado a dare l’ordine perché si realizzi un’osservazione da altri punti per verificare così la vostra osservazione negli osservatori radar. Se l’oggetto continua su quest’orbita o si avvicina, avvisatemi immediatamente. Se rimane stazionario, ci riuniremo domani alle ore 9. OK?
Il Direttore dell’Osservatorio chiuse e continuò vigilando con tutta la sua équipe lo strano oggetto. Diede gli ordini precisi e si ritirò nel suo ufficio per confrontare i dati della prima osservazione con quell’attuale e preparare un dossier dettagliato per la riunione del giorno seguente.
ALLARME ALLA CASA BIANCA
La presenza di questo corpo "alieno" a solo 500 Km sopra la Terra, allarmò non soltanto i militari delle basi che avevano potuto intercettarlo con il radar, ma anche il Ministero della Difesa e il Pentagono.
Si era iniziato un programma d’occultamento e manipolazione sul tema dei dischi volanti in vigore dalla fine degli anni ’40.
La CIA era intervenuta in maniera efficace nella politica e nello sviluppo degli avvenimenti. Le commissioni investigatrici, le relazioni obiettive e le analisi di qualche scienziato erano state mantenute in sospeso o ritirate dai mezzi di comunicazione.
Truman se n’era andato e al suo posto c’era un militare: il generale Eisenhower.
La mattina del 25, dopo la riunione del personale di Monte Palomar con alte personalità del Pentagono, si passò un dossier allo stesso presidente degli Stati Uniti. Il generale Eisenhower lo lesse e come risposta convocò per quello stesso pomeriggio una riunione straordinaria con il "Comitato di Sicurezza Nazionale" degli Stati Uniti.
Alla riunione urgente assistevano, con l’incarico di assistenti specializzati, i professori La Paz e Tombaugh e in qualità d’informatori il direttore dell’Osservatorio di Monte Palomar e il capo della Base Missilistica di White Sands.
All’inizio il Direttore dell’Osservatorio riassunse così la situazione:
- Abbiamo nuovamente un corpo non identificato che gira attorno alla terra, in un’orbita prossima alla superficie di quasi 500 Km che segue la rotta est-ovest. L’osservazione coincide con quella di tre anni fa in vari aspetti: forma, luminosità. Direzione di giro, velocità... L’unica differenza consiste nella vicinanza alla Terra, e che uno dei due corpi osservati è sparito. La nostra conclusione definitiva è che non si tratta di meteoriti, come ha detto prima il professor Clyde Tombaugh, ma di satelliti di costruzione umana.
La conclusione sollevò un’ondata di commenti. Qualche militare incominciò a gridare, Eisenhower ascoltava in silenzio.
Assistevano alla riunione, come tecnici in astronautica, Werner Von Braun e Walter Doernberger che stavano lavorando ad un progetto di satelliti simili. Von Braun prese la parola e si diresse dal direttore dell’Osservatorio di Monte Palomar e disse:
- Può dirmi, confrontando con l’osservazione anteriore, le variazioni di velocità, forma, luminosità, condotta e diametro dell’orbita dell’oggetto in questione?
Il direttore dell’Osservatorio rispose:
- Nel tempo che è passato fra la prima osservazione e questa seconda, abbiamo osservato una distanza di 500 Km nella sua orbita rispetto alla terra. Ogni mese ha guadagnato qualche secondo nella sua velocità orbitale. Oggi possiamo aggiungere che realizza un giro completo del nostro pianeta in meno di un’ora. Data la sua vicinanza, ha cambiato enormemente la sua misura. Secondo i nostri calcoli, oggi ha un diametro di più di 10 Km. La sua forma apparente è sferica.
Ritornò a regnare un assoluto silenzio fra tutti i presenti. Doernberger passò una cartellina a Von Braun che disse:
- Gli scienziati che lavorano in Russia, Heinrich Grunov e Helmuth Goeltrup, stanno lavorando in un progetto simile al nostro, secondo le informazioni che possediamo. Ma non abbiamo notizie che abbiano lanciato alcun congegno di queste caratteristiche. In più possiamo aggiungere che le caratteristiche dell’oggetto osservato abbassa il nostro stato attuale di sviluppo astronautico.
Alla fine della concitata riunione, si raggiunsero due conclusioni: la prima di carattere tecnico e diceva questo: "Il corpo che gira attorno alla Terra e che è stato intercettato nuovamente da Monte Palomar, non è un meteorite ma può essere un satellite artificiale segreto lanciato dall’Unione Sovietica nello spazio". La seconda conclusione, di tipo politico e proposta da un gruppo ridotto di membri del Pentagono e della casa Bianca, era la seguente: "Si stabilirà un contatto con i dirigenti dell’URSS con la massima urgenza e s’inviterà le grandi potenze occidentali a questa riunione".
LA CONFERENZA DEL VERTICE DEL 1955 SU UN CORPO NON IDENTIFICATO
La prima settimana di Maggio del ’55, la Casa Bianca si mise in contatto con il Premier Britannico e il Presidente della Repubblica Francese. In questo contatto si fissarono i punti all’ordine del giorno che si sarebbero inclusi in una possibile conferenza al vertice, la quale si doveva celebrare con l’URSS alla massima velocità.
L’invito ufficiale delle tre potenze occidentali fu fatto recapitare all’URSS, nella persona del Capo di Stato Sovietico, il giorno 10 maggio 1955.
Contro ogni previsione, il Cremlino rispose con una rapidità e una sottomissione inusitata. L’Unione Sovietica dichiarava in questa risposta, avvenuta in solo quattro giorni e vale a dire il 14 Maggio, la sua disponibilità per la conferenza al vertice.
Quello stesso giorno l’Agenzia sovietica TASS divulgò un comunicato ufficiale che fu trasmesso dalla radio e trascritto da qualche periodico, che diceva così: "Il Governo ha approvato la creazione di un nuovo Comitato di Studio, incaricato esclusivamente della navigazione interplanetaria. Detto Comitato sarà presieduto dal fisico nucleare Kapitza".
La conoscenza di questo comunicato a Washington condusse la Casa Bianca e il Pentagono nella più assoluta perplessità.
Il comunicato aveva intenzione di dare un colpo pubblicitario prima della riunione al vertice o voleva giustificare la presenza del congegno ai mezzi di comunicazione per mezzo di un Comitato che canalizzava la documentazione non segreta?
Nell’incontro preliminare che ebbero a New York i Primi Ministri per preparare il vertice, il Premier Foster Dulles fu tutto amabilità ed elogi per i russi. Lo stesso Molotov, conosciuto negli ambienti politici per i suoi modi bruschi e la sua impenetrabilità, si dimostrò di una squisita correttezza diplomatica. Sorrise alla stampa, si lasciò mettere un cappello da cowboy e posò per i mezzi di comunicazione, facendo una faccia più allegra del consueto.
La conferenza si fissò, secondo quanto si seppe dopo per indiscrezioni diplomatiche, per il 18 Luglio 1955. Ebbe luogo in quella data, infatti, a Ginevra fra i quattro "grandi" premier: Kruscev, Eisenhower, Churchill e R. Coty. Il vertice durò quasi tre giorni completi.
Non si seppero i dettagli della discussione, ma si poterono sapere i punti fondamentali in sintesi.
Durante tutto il tempo che durò la riunione, si evitò con tutti i mezzi da parte delle potenze occidentali di menzionare le parole satellite, oggetto sconosciuto, etc... Le conversazioni si centrarono sul tema dell’investigazione astronomica e s’indirizzarono sul campo delle possibili investigazioni congiunte o parallele su questo terreno.
L’ultimo giorno del vertice, il generale Eisenhower diede un colpo strategico proprio del suo carattere militare. Propose apertamente alla parte contraria un testo che, in più, poteva servire da conclusione del vertice, se i sovietici l’appoggiavano e si associavano ad esso.
Il testo approssimativo era questo: "Gli Stati Uniti non possiedono nessuna conoscenza segreta o mantenuta nascosta al resto dell’umanità. Le basi, le fabbriche, le installazioni atomiche hanno come obiettivo lo sviluppo e l’evoluzione pacifica dell’umanità. Pertanto il Governo sarebbe disposto a permettere, da parte dei russi o una delle qualsiasi potenze che assistono al vertice, un riconoscimento fotografico aereo o visuale 'sul luogo', sempre se i russi avessero acconsentito ad essere oggetto di riconoscimento e controllo, con identiche condizioni per le potenze occidentali e per gli Stati Uniti."
Questa concessione da parte americana, minuziosamente premeditata e preparata, sperava di avere come contropartita un’informazione definitiva sull’implicazione diretta o no dell’URSS, sull’evento del satellite artificiale osservato.
Se i russi accettavano un’ispezione nel campo tradizionale d’investigazione aeronautica, atomica ed industriale, era conseguente dedurre che si permettevano di lavorare con un margine superiore di sicurezza avendo un satellite di ricognizione più avanzato che gli consentisse d’essere invulnerabile a questo tipo di ricognizione e mantenere di conseguenza il vantaggio nello spazio.
I russi non accettarono apertamente la proposta americana e promisero di studiarla dettagliatamente, considerandola di notevole interesse.
La Casa Bianca e il Pentagono non furono soddisfatti di questa risposta e nemmeno dei risultati raggiunti con il vertice, malgrado fossero tre contro uno nel momento di fare osservazioni, suggerire o proporre. Perciò gli Stati Uniti decisero di dare un altro colpo di strategia politica e diplomatica.
Una settimana più tardi, il presidente Eisenhower approvò la costruzione di un satellite artificiale che gravitasse ufficialmente intorno alla Terra.
Il comunicato di quest’importante decisione fu reso pubblico il 29 Luglio 1955 nella persona del segretario alla stampa della Casa Bianca, Jimmy Haggert. Il comunicato che fu dato alla stampa diceva così: "Il Presidente Eisenhower ha approvato la costruzione di un satellite artificiale che graviterà attorno alla Terra".
Il giorno seguente i russi resero di dominio pubblico un altro comunicato assolutamente inaspettato e sorprendente per la politica americana: "Gli uomini di scienza sovietica sono disposti a collaborare in un futuro immediato con i loro colleghi americani nell’investigazione aerospaziale".
In questo modo il gioco restò allo scoperto.
L’Osservatorio di Monte Palomar e quello di Leningrado (oggi San Pietroburgo) avevano osservato lo stesso oggetto e avevano concluso, come ipotesi di lavoro, che il satellite era artificiale e pertanto apparteneva alla potenza avversaria che era molto più avanti nell’investigazione spaziale.
Il doppio equivoco da parte dell’URSS e degli USA aveva promosso il vertice di Ginevra. Ma avendo scoperto mutuamente l’inganno, si propose, in tutta crudezza, la presenza di quell’enorme oggetto sconosciuto, grande più di 10 Km di diametro, che girava intorno alla Terra ad una velocità superiore ai 30.000 chilometri l’ora e che seguiva una traiettoria completamente matematica.
Se l’oggetto o satellite non era di fabbricazione terrestre, da dove veniva?
Chi erano coloro che l’avevano costruito?
Gli scienziati che da parte russa e americana studiavano il caso, si trovarono nella necessità di fare delle relazioni completamente inusuali, paradossali e allarmistiche: "L’oggetto continuava la sua traiettoria accelerando la sua velocità orbitale attorno alla Terra in un modo preciso e se la sua traiettoria non era controllata o fermata, esso poteva arrivare ad essere una minaccia grave".
Dinanzi alla psicosi creata dal satellite non identificato, tanto gli americani quanto i russi non ebbero che una via d’uscita: accelerare al massimo i programmi d’investigazione che avevano come oggetto quello di mettere in orbita terrestre satelliti artificiali.
In questo modo l’astronautica si sviluppò ed accelerò gli studi a causa d’avvistamenti d’eccezionale importanza di oggetti non identificati, mossi secondo principi intelligenti anche se d’origine sconosciuta.
La storia proseguì con l’accordo fra le due superpotenze per il lancio di missili fino ad un’altezza di 500 Km, recanti a bordo videocamere e teleobiettivi.
I risultati di quest’investigazione non lasciarono alcun dubbio: l’oggetto che orbitava intorno al nostro pianeta non era di fabbricazione terrestre.
Dinanzi a questi risultati i russi accelerarono talmente il programma spaziale fino al punto di squilibrare l’apparente armonia politica sull’investigazione dello spazio, creata per l’appunto nella riunione del Luglio 1955 fra Usa e URSS.
Quando gli scienziati delle due superpotenze ebbero la prova schiacciante o meglio la certezza fotografica sulla natura dell’oggetto sconosciuto di forma sferica, questo scomparve nel nulla senza lasciare traccia come del resto aveva fatto il suo compagno qualche anno prima. Ciò portò all’archiviazione di tutti i documenti prodotti e la storia fu taciuta all’opinione pubblica.
Risolto il problema, le due superpotenze continuarono con i loro programmi spaziali.
Come già descritto, l’URSS, durante l’Anno Geofisico Internazionale che durò dal 1 Luglio 1957 al 31 Dicembre 1958, inviò nello spazio il primo satellite terrestre: lo "Sputnik 1".
Iniziò così la spettacolare corsa alla conquista dello spazio che nascose molti misteri tra cui quello che tutti i satelliti, tutte le missioni spaziali e tutti i lanci dei vari missili saranno spiati, seguiti e manipolati da mezzi extraterrestri.
L’inconsueto messaggio che il grande satellite sconosciuto ha voluto dare all’umanità del pianeta Terra, con le sue caratteristiche impressionanti se paragonate agli oggetti spaziali studiati e realizzati dai terrestri, è stato uno dei grandi aiuti delle civiltà extraterrestri poiché voleva stimolare l’uso della ricerca spaziale per fini prettamente positivi e non quello di usare questi strumenti come mezzi di distruzione di massa come la politica della "guerra fredda" imponeva.
Ci invitava, inoltre, alla costruzione di un satellite-laboratorio, tipo "Phobos", capace di trasformare energia solare in energia elettrica e convogliare questa sul nostro pianeta in modo che tutti potessero usufruire dell’energia pulita, capace così di salvaguardare la Terra da una possibile autodistruzione.
Evidentemente non eravamo pronti a cambiare modo di vivere, giacché avrebbe portato la popolazione di tutto il pianeta alla fratellanza.
La storia segreta ci propone un altro avvenimento importante: nell’estate del 1960 un altro satellite d’origine sconosciuta ritornò a fare atto di presenza nello spazio esterno al nostro pianeta, intercettato e fotografato da numerose stazioni di controllo in tutto il mondo.
Il fatto coincise con il lancio orbitale del satellite americano "Echo1", avvenuto il 12 Agosto 1960.
L’aviazione non poté calcolare l’orbita esatta, però i dati approssimativi indicarono che l’oggetto si muoveva con un apogeo di 7.560 Km e un perigeo di 540 Km, seguendo sempre una traiettoria polare, mentre la traiettoria seguita dai satelliti russi e americani era prossima all’equatore.
Si seppe poi di altre caratteristiche:
Il colore dell’oggetto variava dal rosso al giallo.
Il suo movimento si poteva comparare con quello dei satelliti terrestri, ma era totalmente differente in quanto a traiettoria e distanza.
La traiettoria dell’oggetto era sempre da Est ad Ovest.
L’oggetto appariva solamente attorno all’ora in cui cominciava ad essere visibile il primo passaggio notturno dell’"Echo 1".
"Echo" è il nome dato a due famosi satelliti americani, consistenti in un enorme involucro di plastica gonfiato come un pallone in orbita terrestre. Furono impiegati per lo studio della resistenza prodotta dalle rarefatte particelle dell’alta atmosfera sul moto dei corpi artificiali, per lo studio della pressione esercitata dalla radiazione solare su grandi superfici ed anche quali ripetitori passivi dei segnali radio.
"Echo 1" fu lanciato il 12 Agosto 1960 su un’orbita circolare, a circa 1500 Km d’altezza. Era formato da una fibra poliestere sottile appena 1/10 di mm ed era ricoperto all’esterno da una superficie riflettente d’alluminio. Gonfiato in orbita grazie alla liberazione di piccole quantità di gas, che nel vuoto dello spazio si espandevano con molta efficacia, assunse la forma sferica con un diametro di 30 metri. Rimase in orbita per quasi otto anni.
"Echo 2", lanciato il 25 Gennaio 1964, aveva un diametro di circa 41 metri e fu il primo satellite ad essere impiegato, in collaborazione con l’Unione Sovietica, per esperimenti di riflessione delle onde radio. Rimase in orbita fino al Giugno del 1969.
Naturalmente queste sono notizie che sono state rese pubbliche in via ufficiale.
Tornando sulla misteriosa apparizione, qualche scienziato volle insinuare che l’oggetto in questione fosse il "Lunik 3" nella sua traiettoria di rientro dalla Luna, catturato dall’attrazione gravitazionale terrestre. Ciò fu categoricamente smentito dai controllori ufficiali.
Era evidente che si trattasse di un nuovo invito ai tecnici terrestri, ed ai politici delle due superpotenze, a seguire uno studio di fattibilità sui lanci in orbita polare, tecnica assai interessante che darà notevoli risultati, i più importanti dei quali verranno però mantenuti segreti.
I russi, come si sa, hanno sempre preferito la politica del "no comment", mentre gli americani insisteranno sulla politica del "top secret".
Risultato: i popoli hanno vissuto e vivono nella più assurda ignoranza.
http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/luna_seg.htm