Leggendo il libro "Figli di Matrix" mi hanno colpito profondamente queste frasi dell'ultimo capitolo intitolato "E' solo un giro in giostra", ve le giro per commentarle
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Mi chiedo cioè, cos'è vero? Una volta che si entra nei regni della realtà
multidimensionale, ci si rende conto che non esiste alcuna verità definitiva, se non
quella per cui siamo tutti la stessa energia che si esprime in forme infinite. Detto
questo, abbiamo detto più o meno tutto della “verità”. Tutto il resto non è tanto
verità, ma il nostro punto di vista di ciò che vediamo. O che pensiamo di vedere.
La Matrice è come uno schermo cinematografico e noi siamo il cast che recita.
O, come ha detto Shakespeare, tutto il mondo è un palcoscenico e noi siamo gli
attori. Se i rettiliani e altri manipolatori astrali non esistessero, dovremmo
inventarli. Anzi probabilmente lo abbiamo già fatto. Essi non sono che altri livelli
di noi stessi che ci pongono di fronte a noi stessi. Sono un livello del nostro io
infinito, una delle nostre realtà, che ci viene chiesto di affrontare e trasformare.
Odiando loro, odiamo noi stessi. Essi sono la nostra ombra, quella parte di noi
stessi che non vogliamo affrontare, riconoscere o ammettere.
Noi tutti ci forniamo esperienze a vicenda. In realtà, le forniamo a
noi stessi, poiché siamo parte di un tutto. Non esiste alcun “noi”, né alcun “loro”.
Esiste solo un infinito “io”. Siamo noi i rettiliani e i “demoni” e, allo stesso tempo,
siamo le vittime della loro manipolazione, poiché facciamo tutti parte dello stesso
“io”.
Quindi ciò che ho qui presentato è solo un livello del Gioco Cosmico - il punto
in cui il gioco interagisce con questa densa realtà fisica. Non è tutta la storia, ma
solo parte di essa. La sfida a cui il gioco ci chiama è capire che si tratta di un gioco.
Se capiamo questo e vediamo attraverso l'illusione, ecco che ce la facciamo, la
porta si apre e noi usciamo di qui. Possiamo continuare a vivere in questa
dimensione fisica, ma non siamo più parte di essa.
Nessuno muore mai per
davvero. Si fa solo finta di morire e poi si ricomincia un'altra volta. Noi viviamo in
eterno. Siamo i protagonisti del gioco e siamo quelli che controllano il gioco e lo
osservano. Siamo noi quel gioco. Come ha detto Bill Hicks a proposito della vita:
«È come la giostra di un Luna Park e quando decidi di salirci sopra pensi che
sia vera, tanto è potente la nostra mente. La giostra va su e giù, gira e rigira, dà
fremiti e brividi, è colorata a tinte vivaci e diffonde intorno a sé suoni assordanti. E
per un po' è divertente. Alcuni sono sulla giostra da tanto tempo e iniziano a
chiedersi: ma è una cosa vera o è solo una giostra? E altre persone, che hanno
buona memoria, vengono da noi e ci dicono: ehi, non vi preoccupate, non abbiate
paura perché si tratta solo di un giro in giostra. E noi uccidiamo quelle persone»
«Chiudetegli la bocca! Noi abbiamo investito molto in questa giostra.
Chiudetegli la bocca! Guardate le rughe della mia preoccupazione, guardate il mio
cospicuo conto in banca e la mia famiglia. Deve essere per forza una cosa vera. Si
tratta solo di un giro in giostra, ma noi uccidiamo sempre quelle brave persone che
cercano di dircelo e lasciamo che i demoni impazzino. Ma non importa perché è
solo un giro in giostra e possiamo cambiare le cose quando vogliamo. Nessuno
sforzo, nessun lavoro, nessun risparmio di denaro. Solo una scelta da fare tra la
paura e l'amore».