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keiji ha scritto:
Phil Schneider
L'atollo di Bikini [sito della prima bomba H] è stata la posizione di un enorme, 'non autorizzata' installazione di basi sotterranee e subacque aliene. Questo era noto a partire dal marzo 1940. Quelle isole erano giapponesi dalla fine della Prima Guerra Mondiale fino alla fine della seconda guerra mondiale. I giapponesi avevano incontri con gli alieni, gli alieni stavano rapendo la gente dalle strade. Apparentemente la situazione peggiorò a tal punto che alcuni nel Governo giapponese speravano che gli americani sarebbero venuti a prendere l'atollo e trattare con gli alieni.
Il Governo degli Stati Uniti conosceva già tutto questo, forse già dal 1933. Il generale Patton e MacArthur avevano avvertito che la 'prossima guerra mondiale' si sarebbe combattuta contro il 'popolo delle stelle.'
Il Governo americano mentre faceva ricerche trovò dipinti raffiguranti alieni in grotte già nel 1905, nel New Mexico.
Maggiori informazioni su Bikini: Schneider mostrò una foto di un'esplosione nucleare e di un'astronave di grandi dimensioni. Egli mostrò diverse altre foto di veicoli spaziali uscire dalle basi dell'atollo durante altre esplosioni nucleari.
Una rara foto panoramica di una esplosione nucleare mostra chiaramente più dischi volanti sullo sfondo dell'esplosione. Molti dei primi test nucleari sull'atollo sono stati in realtà attacchi contro le basi sotterranee e subacquee aliene
Lotti di imbarcazioni aliene sono state fotografate in fuga dalle zone in cui gli Stati Uniti bombardarono Hiroshima e Nagasaki. Il Giappone era infestata da alieni da allora.
Questa parte mi sembra nascondere un secondo fine, infatti in sostanza si dice che:
1) La presenza aliena a Bikini sarebbe stata così evidente che, durante il periodo giapponese, gli alieni avrebbero rapito la gente dalle strade; possibile che non ci siano tracce di tutto questo, di questa plateale evidenza, nella storia del Giappone moderno anteguerra? Qualcuno ha mai provato ad indagare in questa direzione? Mi sembra un'affermazione molto forte ed esagerata.
2) collegata al punto 1) c'è l'affermazione che alcuni nel governo Giapponese dell'epoca avrebbe addirittura sperato in un'intervento USA; questo mi sembra poco credibile, tenendo conto che gli orientamenti politici e culturali del Giappone anni '30 mai e poi mai avrebbero riconosciuto agli americani il diritto di intervenire in faccende interne al territorio Giapponese. Mi sembra una frase buttata lì quasi a voler dire "in fondo abbiamo fatto bene a sottrarre al Giappone l'egemonia sul Pacifico" e quindi "in fondo abbiamo fatto bene a fare guerra, siamo i salvatori anche sotto questo aspetto"
3) Infatti, poco dopo si arriva a dire che il Giappone era infestato di alieni e che le stragi di Hiroshima e Nagasaki li avrebbero fatti fuggire; forse mi sbaglio, ma ci leggo il suggerimento che "in fondo le esplosioni di Hirishima e Nagasaki sono state utili, una dolorosa necessità anche sotto questo aspetto"
4)Infine la faccenda di Bikini, atollo devastato da anni di esperimenti militari nucleari; anche qui si suggerisce che tutto ciò alla fin fine è stato un bene, in quanto lo si è "ripulito" da una presenza aliena ostile.
Forse mi sbaglio, ma ci vedo un secondo fine volto a giustificare questi aspetti (secondo me squallidi - a voler essere generosi) della storia USA. Se ciò fosse vero questo non implicherebbe nemmeno che Schneider fosse in mala fede; semplicemente questa potrebbe essere la vulgata diffusa ad arte tra i militari ed i servizi segreti statunitensi; se a ciò si aggiunge che "amare il proprio paese" (come ammette Schneider) in quei contesti ed ambienti normalmente significa qualcosa di più di un rispettabilissimo patriottismo e che non si tratta propriamente di ambienti di fini storici (lui stesso dice - con quella che a me sembra essere la superficialità tipica dell'americano medio in queste questioni - che non leggeva i libri di storia), allora io non faccio fatica ad immaginare che certi slogan possano essere stati diffusi ad arte, frammisti a parziali verità ed accettati prontamente come senz'altro veri.