19/01/2010, 14:48
Blissenobiarella ha scritto:
Ossia era così anche quando nel 1980, dopo aver ottenuto una borsa di studio del CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique)? O quando è risultato vincitore di un concorso per ricercatore universitario presso il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell' Università di Pisa? O quando per circa 20 anni (dal 1970 fino al 1998) ha condotto le sue ricerche come responsabile del comitato tecnico scientifico nel Centro Ufologico Nazionale (CUN)?
19/01/2010, 14:55
19/01/2010, 15:08
Nell'insieme credo di avere capito poco di quanto dice. Quando poi nel giro di cinque minuti passa dalla fisica quantistica, alle teorie (che dà per certe) di emeriti sconosciuti, agli egiziani, mettendoci anche Platone ... bè, proprio non lo seguo (mi sia consentita un pò di ironia ...).
19/01/2010, 15:18
19/01/2010, 15:19
19/01/2010, 15:21
19/01/2010, 15:27
ombras ha scritto:
Chi vuole convincere chi?
Malanga cerca di affrontare il discorso Abductions in maniera "profonda",includendo nella sua analisi i vari stadi psichici coinvolti negli esseri umani vittime;dimensioni nelle quali risulta difficile(eufemismo)muoversi utilizzando la volontà propria,proprio per "assenza di coscenza".
Malanga DEVE percorrere sentieri molto scivolosi,sottili linee,terre di confine tra scienza e mito,concetti scentifici e paradossi religiosi.E' davvero difficile parlare di Anima e non cadere nell'errore o peggio nel ridicolo;nessuno prima di lui.
19/01/2010, 15:39
19/01/2010, 23:15
Blissenobiarella ha scritto:
Già...sul nessuno prima di lui nutro però dei dubbi
Vi invito leggere questa intervista che John Mack rilasciò
19/01/2010, 23:22
Blissenobiarella ha scritto:
Anche se il tono della mia domanda poteva sembrare un po' spazientito,
Il primo problema importante che a mio parere hai evidenziato è la necessità di scindere la fenomenologia nuda e cruda dalle varie teorie che possono essere usate per interpretarle.
Poi tu dici: "come mai queste cose emergono solo ora?"
Non emergono solo ora, c'è una vastissima letteratura a riguardo che proviene da tutte le culture e tutte le epoche del mondo.
19/01/2010, 23:50
Alighieri Dante ha scritto:
Per il nulla che sò sono praticate già dalla seconda metà dell’ottocento a scopo terapeutico. Possibile che non siano mai emersi prima o non siano stati interpretati prima gli elementi dell’ ‘universo malanghiano’?
20/01/2010, 00:07
20/01/2010, 00:27
cla67 ha scritto:
vi ringrazio per le risposte e riconoscendo la scarsa chiarezza della precedente esposizione cercherò di essere il più esplicito possibile con qualche premessa...
nello specifico sono convinto che malanga ponga le basi delle proprie teorie su presupposti vacillanti e, sarò del tutto disponibile a ricredermi qualora ci fosse qualcuno in grado di aiutarmi a capire dove, e se, sbaglio.
"loro vogliono la nostra anima" sosterrebbe senza nemmeno avere all'unanimità un chiaro concetto di ciò che essa sia e di fronte alla domanda: "ma allora, alcuni non hanno l'anima?" ci girerebbe intorno per dire che in effetti non si starebbe riferendo all'anima , ma...
e insomma, come si fa ad essere così ambivalenti e pretendere di arrivare a risolvere questioni "invisibili" quando addirittura non si ha chiaro il concetto base sul quale si vorrebbe far ruotare una propria teoria?
tra coloro che hanno cercato di avvicinarsi alla comprensione di questa effettiva componente umana trovo che i nagual castanediani, ossia coloro che sarebbero in grado di vedere l'anima nella sua propria essenza, siano coloro che ne detengano il concetto più concreto....
a "uovo luminoso" negli esseri umani e a "candela scura" negli esseri inorganici.
risultandomi, appunto, più concreto questo concetto, mi tornerebbe ovvio considerare che, tali inorganici (mutaforma a seconda di chi guarda), abbiano in se la propria anima e la propria mente.
ciò che d'altro canto osservo come "facoltà esclusiva degli uomini" invece, mi si presenterebbe sottoforma di componente spirituale, ben diversa nella sua accentuazione in ogni singolo individuo (uno spirito d'inventiva, un creativo, un inventore, un artista, un sentimentale, uno spirito pratico ecc, ecc, ecc.)
la domanda che ripropongo è: chi ci dice che, invece, essi non vorrebbero "rubarci" proprio queste facoltà che noi abbiamo nello spirito? (per rispondere chiedo però che si consideri se non sia vero che è attraverso facoltà spirituali proprie che un uomo supererà un altro in termini di comprensione, affermazione, emancipazione, intuito ecc.ecc.)
20/01/2010, 04:32
Blissenobiarella ha scritto:cla67 ha scritto:
vi ringrazio per le risposte e riconoscendo la scarsa chiarezza della precedente esposizione cercherò di essere il più esplicito possibile con qualche premessa...
nello specifico sono convinto che malanga ponga le basi delle proprie teorie su presupposti vacillanti e, sarò del tutto disponibile a ricredermi qualora ci fosse qualcuno in grado di aiutarmi a capire dove, e se, sbaglio.
"loro vogliono la nostra anima" sosterrebbe senza nemmeno avere all'unanimità un chiaro concetto di ciò che essa sia e di fronte alla domanda: "ma allora, alcuni non hanno l'anima?" ci girerebbe intorno per dire che in effetti non si starebbe riferendo all'anima , ma...
e insomma, come si fa ad essere così ambivalenti e pretendere di arrivare a risolvere questioni "invisibili" quando addirittura non si ha chiaro il concetto base sul quale si vorrebbe far ruotare una propria teoria?
Parlando in termini generali non posso che essere d'accordo con te cla.
Molto spesso usando il termine anima ognuno di noi fa riferimento ad un concetto differente e questi concetti non sempre sono sovrapponibili.
Nella sua trattazione però, Malanga delinea molto accuratamente cosa intende per anima, sia attraverso la teoria del superspin che nella negli approfondimenti sulle componenti umane.
http://www.scribd.com/doc/2569147/Docum ... NIMAFINALE
Allora quando tu chiedi, dunque non tutti hanno anima? l'unica risposta che forse si può provare dare è che in termini strettamente malanghiani, non tutti hanno anima. Questo però non significa che esistono dei "prediletti" o dei prescelti o che chi ha anima è migliore di chi non ne ha, ma solo che non tutti ci relazioniamo con quelle che malanga definisce parti mutabili o virtuali della realtà e parti immutabili, nella stessa maniera o attraverso gli stessi canali o assi.
Secondo la teoria del superspin infatti l'universo può essere espresso traverso la rotazione (di un elemento che si identifica esclusivamente attraverso il movimento rotatorio e che pertanto viene chiamato "rotone") su quattro assi che vengono individuati con i nomi di spazio tempo energia e coscienza. I primi tre assi sono virtuali e mutabili mentre il quarto, l'asse della coscienza, corrisponde all'unica parte reale dell'universo. E' importante tener presente che la rotazione, non sancisce l'esistenza o l'assenza degli assi, ma solo la loro individuabilità in questo universo
Malanga ipotizza successivamente che l'uomo possa essere inteso come una somma di 4 componenti Anima Spirito Mente e corpo
Ognuna di queste componenti è caratterizzata dalla rotazione su un numero di tre assi che ne sancisce le caratteristiche: Il corpo possiede gli assi Spazio,Tempo ed Energia ma non quello della Coscienza, la sua esistenza in questo universo è individuabile in un luogo in uno spazio e in una forma precisa ma senza una consapevolezza di se; La Mente sarebbe formata da: Spazio, Tempo e Coscienza, sarebbe pertanto informazione coerente e cosciente di sè.
Lo Spirito sarebbe formato da tempo, Energia e Coscienza e rappresenterebbe qualcosa che è dapertutto ( assenza del concetto di Spazio ), fungendo da "collante" tra Mente e Corpo.
L'anima sarebbe formata da Spazio, Energia e Coscienza ma sarebbe priva di tempo: essa sarebbe pertanto caratterizzata dall'essere eterna.
Gli uomini sono individuati da due differenti configurazioni: Corpo Mente e spirito e Corpo mente spirito e anima. Da notare che anima è l'unica componente non basilare per definire l' uomo e questo sostanzialmente significa pur assumendo dei valori prossimi a zero non pregiudica "l'assetto umano". Se invece corpo mente spirito assumessero valori nulli, automaticamente non potremo avere un uomo.
la differenza tra le due configurazioni umane possibili, consiste dal grado di coscienza è possibile "potenzialmente" raggiungere. Non è detto comunque che di fatto chi possiede anima abbia più coscienza di chi non ne ha, perchè tanto ad anima quanto a mente e spirito vanno attribuiti dei valori di coscienza variabili.
Queste sono a mio parere le premesse necessaria a capire il concetto di anima che propone malanga. Il discorso ovviamente si sviluppa anche oltre a queste premesse. Alla fine a noi potremmo concordare oppure meno con questo modo di intendere l'anima, ma dobbiamo capire che quando malanga parla di anima è a tutto questo che si riferisce e non ad altro...tra coloro che hanno cercato di avvicinarsi alla comprensione di questa effettiva componente umana trovo che i nagual castanediani, ossia coloro che sarebbero in grado di vedere l'anima nella sua propria essenza, siano coloro che ne detengano il concetto più concreto....
a "uovo luminoso" negli esseri umani e a "candela scura" negli esseri inorganici.
risultandomi, appunto, più concreto questo concetto, mi tornerebbe ovvio considerare che, tali inorganici (mutaforma a seconda di chi guarda), abbiano in se la propria anima e la propria mente.
ciò che d'altro canto osservo come "facoltà esclusiva degli uomini" invece, mi si presenterebbe sottoforma di componente spirituale, ben diversa nella sua accentuazione in ogni singolo individuo (uno spirito d'inventiva, un creativo, un inventore, un artista, un sentimentale, uno spirito pratico ecc, ecc, ecc.)
la domanda che ripropongo è: chi ci dice che, invece, essi non vorrebbero "rubarci" proprio queste facoltà che noi abbiamo nello spirito? (per rispondere chiedo però che si consideri se non sia vero che è attraverso facoltà spirituali proprie che un uomo supererà un altro in termini di comprensione, affermazione, emancipazione, intuito ecc.ecc.)
Cos'è che ci vogliono rubare gli alieni? Secondo malanga vogliono l'anima, per il legame che questa ha con l'eternità e l'immutabilità e la parte reale del nostro univeso.
Secondo me non vogliono rubarci nulla, ma solo usare per sempre la nostra consapevolezza per sopperire alle loro carenze...
A questo punto a mio parere davvero entriamo nel capo della pura opinione ^_^
20/01/2010, 09:51
Alighieri Dante ha scritto:Blissenobiarella ha scritto:
Anche se il tono della mia domanda poteva sembrare un po' spazientito,
Cara Bliss sei sempre molto dolce.Il primo problema importante che a mio parere hai evidenziato è la necessità di scindere la fenomenologia nuda e cruda dalle varie teorie che possono essere usate per interpretarle.
Proprio così, fra fenomeno/dati e interpretazione, una bella linea di demarcazione.Poi tu dici: "come mai queste cose emergono solo ora?"
Non emergono solo ora, c'è una vastissima letteratura a riguardo che proviene da tutte le culture e tutte le epoche del mondo.
Che si possano trovare concordanze fra fenomeni anomali avvenuti a persone vissute in altre epoche storiche e quanto ora viene identificato come abduction, può essere, però facevo esplicito riferimento alle ipnosi regressive. Per il nulla che sò sono praticate già dalla seconda metà dell’ottocento a scopo terapeutico. Possibile che non siano mai emersi prima o non siano stati interpretati prima gli elementi dell’ ‘universo malanghiano’?