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MessaggioInviato: 09/09/2012, 20:19 
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maurizio baiata ha scritto:

PS: Non riesco a portare a basso peso l'immagine del copyright del Footage registrato
da Santilli. E' un documento importante che dovremmo analizzare e quindi dovrei postare qui.



Eccolo......

(cliccare per ingrandire)

Immagine



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 09/09/2012, 20:26 
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gippo ha scritto:

Farei una distinzione con la tua ipotesi sull'11/9
Nell'ufologia accade ciò poichè la massa non prende troppo seriamente il tema, la questione sull'11/9 è un'altra cosa e non saprei proprio come si svilupperebbe una ipotesi del genere.



Caro Gippo, il mio era solo un esempio. Ne potrei fare altri in ambito ufologico... come ad esempio ipotizzare un falso (ben congeniato) in cui si vede il "disco volante del Baltico" che giace nelle profondità del mare. Se vendessi una cosa del genere ad un prezzo consistente, per giunta a più televisioni del mondo contemporaneamente, il giorno che dovessi poi dire che il filmato è solo il frutto di un'elaborata produzione in CG, credo proprio che ci sarebbero gli estremi per una denuncia per "truffa aggravata". Non credi?



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MessaggioInviato: 09/09/2012, 20:28 
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Thethirdeye ha scritto:

Cita:
maurizio baiata ha scritto:

PS: Non riesco a portare a basso peso l'immagine del copyright del Footage registrato
da Santilli. E' un documento importante che dovremmo analizzare e quindi dovrei postare qui.



Eccolo......

(cliccare per ingrandire)

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Se qualcuno avesse la necessità di visionare il doc
ad una risoluzione maggiore, basta chiederere..... [;)]



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MessaggioInviato: 09/09/2012, 20:40 
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Thethirdeye ha scritto:
Caro Gippo, il mio era solo un esempio. Ne potrei fare altri in ambito ufologico... come ad esempio ipotizzare un falso (ben congeniato) in cui si vede il "disco volante del Baltico" che giace nelle profondità del mare. Se vendessi una cosa del genere ad un prezzo consistente, per giunta a più televisioni del mondo contemporaneamente, il giorno che dovessi poi dire che il filmato è solo il frutto di un'elaborata produzione in CG, credo proprio che ci sarebbero gli estremi per una denuncia per "truffa aggravata". Non credi?

Gli estremi ci sono ma se nessuno ti denuncia finisce come con Santilli


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MessaggioInviato: 10/09/2012, 17:26 
Riletta tutta la discussione fin dall' inizio.


Ripeto, non ne so abbastanza su questa vicenda, ma comincio a propendere per la tesi di TTE.


Quanto alle conseguenze legali cui Santilli sarebbe potuto andare incontro, avrei da aggiungere una cosa:

E' anche da considerare una questione di immagine dei media, di credibilità messa a rischio.

Già questo dovrebbe spingere verso l' azione legale, senza parlare del risarcimento, un piacevole extra. Mi spiego.


Se proponi ai tuoi ascoltatori una "bomba" che si rivela poi una truffa a detta dello stesso autore, non rischi di perderci forse la faccia?

Voglio dire, vai in tv a dire "ecco l' autopsia di un alieno!" e poi l' autore stesso confessa "macchè, vi ho preso tutti per il naso".

Non dovresti temere il crollo verticale della credibilità?


A prescindere dai soldi guadagnati, rischiano di perderne molti di più.

Inoltre essendo già reo confesso, il risarcimento è assicurato e i soldi in più fanno sempre comodo.

Salveresti la faccia e ci guadagneresti anche, sputaci sopra.


Quindi il fatto che non abbiano mai sporto denuncia, nessuno, è perlomeno curioso.

Voglio dire, ti fai gabbare su un argomento considerato dai più come fasullo in partenza, il colpevole confessa, e non lo denunci neanche per chiedere i soldi indietro?

Perlomeno per salvare la faccia? Senza contare che i soldi sono sempre benvenuti.


Davvero strano....



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 10/09/2012, 17:47 
Ma voi sospettate che non ci sono state querele e richieste di risarcimento a causa di un intervento di "terzi" ?


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MessaggioInviato: 10/09/2012, 18:24 
Cita:
gippo ha scritto:

Ma voi sospettate che non ci sono state querele e richieste di risarcimento a causa di un intervento di "terzi" ?


Io sospetto che il presunto intervento di "terzi"
sia a monte... e non a valle...

Cioè sospetto che il legale che ha curato questi contratti
(per conto di Santilli) sappia cose che noi comuni mortali
ignoriamo...

Sulla vera matrice del filmato intendo....



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MessaggioInviato: 17/03/2013, 20:47 
Nel link sotto riportato l'articolo completo con più immagini.

IL CUN E LA “UFO-ANALISI” SUL CONTROVERSO FILMATO DELL’AUTOPSIA DI UN ALIENO O “SANTILLI FOOTAGE

Articolo di Umberto Telarico
Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.8436

Nel numero 2 della rivista del CUN “Ufo International Magazine”, da pagina 50 a 55, si riparla della questione -rimasta finora controversa- del “Santilli footage”. Ci si sarebbe aspettato -stando anche al titolo- ad un articolo caratterizzato da un approccio in qualche modo “analitico” alla questione, invece era la traduzione in italiano di un articolo piuttosto vecchio (risalente a marzo del 2008) a firma del ricercatore inglese Philippe Mantle, divulgatore e convinto assertore della totale falsità del filmato dell’autopsia aliena in questione. In realtà, per coloro che all’epoca non si interessavano di ufologia e/o in conseguenza del lungo lasso di tempo trascorso dal fatto, non ricordano più gli eventi di allora, ricordiamo che, subito dopo la dichiarazione pubblica di Ray Santilli (rilasciata il 4 aprile del 2006 nell’ambito dello show televisivo di Sky One TV intitolato “Eamon Ivestigates-Alien Autopsy”), Mantle fu il primo ricercatore, poi seguito da molti altri preoccupati come lui di perdere credibilità per aver formulato pareri favorevoli all’ipotesi di una genuinità del filmato e/o di non averlo subito “bollato” come falso. Questa volta, a differenza di quanto avvenuto nel lontano 1995 quando Santilli divulgò il filmato dichiarandolo autentico, decisamente convinti ora della ”genuinità” delle nuove affermazioni di Ray Santilli e quelle del suo socio Gary Shoefield, senza alcuna preventiva quanto approfondita analisi tecnica del filmato in questione volta a suffragare o meno, in qualche modo, le ultime contraddittorie dichiarazione del documentarista inglese, si schierano –ipso facto- con quest’ultimo circa la totale falsità del filmato dell’autopsia aliena.

Immagine

Volendo sintetizzare al massimo il racconto di Santilli circa la realizzazione cinematografica della presunta falsa autopsia aliena, questi dichiarò di essere stato contattato da un ex cineoperatore militare americano che gli propose di acquistare un filmato, risalente alla fine degli anni 40, relativo all’autopsia di un corpo alieno. Dopo aver visionato tale autentica pellicola relativa, effettivamente, alla autopsia o dissezione di un corpo dalle caratteristiche diverse da quelle umane, furono necessari ben due anni prima di giungere alla consegna del materiale filmato. Purtroppo, una volta giunto a Londra e visionato di nuovo, il materiale si rivelò ossidato ed inservibile per il 95% e di pessima qualità per il restante 5%. I due soci, onde cercare di recuperare la somma di oltre 250 milioni di vecchie lire pagata per l’acquisto della pellicola e, magari, anche guadagnarci un extra, decisero allora di “ricostruirlo” sulla base di quanto Santilli ricordava e dei pochi fotogrammi utili rimasti. Per realizzarlo, assoldarono lo scultore inglese John Humphreys. Humphreys racconta, poi, di come abbia usato materia cerebrale di una pecora per il cervello e una zampa di agnello per l’articolazione di una gamba. 

L’articolo pubblicato sulla rivista UFO in discussione verte, inoltre, sulla figura e dichiarazioni di un certo Spyros Melaris che subentrò successivamente -ossia nel novembre del 2007- nella questione, dichiarando a Philippe Mantle di essere stato lui e non invece John Humphreys, a realizzare il falso manichino ed i presunti frammenti quali la trave a T con i caratteri di una scrittura ed i pannelli di controllo dell’aeronave. A sostegno delle sue affermazioni, Melaris mostrò a Mantle tutta una serie di schizzi a mano del manichino alieno da lui poi realizzato e foto di mezzi militari USA degli anni 40-50.

Immagine

Qualche tempo dopo, Philip Mantle (ex direttore delle indagini per l’associazione di ricerca inglese “British UFO Research”) chiese al produttore televisivo americano Bob Kiviat alcune delucidazioni in merito ai suoi due contatti con John Humphreys, il presunto realizzatore dei manichini dell’alieno poi utilizzati per il filmato dell’autopsia. In sintesi, in base alle dichiarazioni di quest’ultimo, la dinamica degli eventi differirebbe poco dalla versione dei fatti rilasciata da Melaris. Humphreys, difatti, sarebbe stato ingaggiato e pagato (per la realizzazione dei manichini) da Spyros Melaris che agiva per conto di Mr.Santilli. Questo, per sommi capi, sono i fatti salienti riportati nell’articolo “Roswell Alien Autopsy” in discussione. Ora, se il Direttore della rivista organo del CUN “UFO” -nella persona del Dr. Pinotti- fosse stato quanto meno obiettivo nell’esporre ai propri lettori lo stato attuale della ricerca -quanto meno in Italia- relativa alla genuinità o meno del filmato dell’autopsia aliena, avendo ricevuto nel settembre del 2008 (per posta raccomandata ed al pari di altri ricercatori) il libro dello scrivente (edito in proprio) dal titolo “Dissezione di un Alieno”, avrebbe almeno dovuto menzionare tale ricerca riportando qualcuno degli aspetti trattati (accompagnandoli eventualmente con commenti critici) e le nostre diverse conclusioni a favore della genuinità del filmato dell’autopsia aliena, diffuso nel 1995. 

Introduzione

Sin dall’inizio della storia, il filmato della presunta “Autopsia Aliena” diffuso nel 1995, ha innescato una accesa diatriba tra possibilisti e negazionisti circa una sua natura genuina o fraudolenta. 
I ricercatori, sia da una parte che dall’altra della “barricata”, hanno versato fiumi d’inchiostro e dato vita ad accesi dibattiti anche in ambito televisivo. Alla fine, una volta spentisi i “riflettori” dei mass-media, si era raggiunta una sorta di “tregua”; come già accaduto in altre innumerevoli occasioni, nessuna delle due parti era riuscita ad avere il sopravvento sull’altra. Poi, ai primi di aprile del 2006, ecco la dirompente “confessione” di Mr. Ray Santilli e soci; questi nell’ambito del programma televisivo inglese “Eamonn Investigates”, andato in onda il 4 aprile 2006 sulla rete Sky One, affermarono di essere stati loro gli “autori” della messa in scena cinematografica dell’Autopsia Aliena diffusa 10 anni prima. A “corroborare” il loro racconto il lancio –in contemporanea- di un nuovo film, questa volta però a colori, dall’esplicito titolo “Alien Autopsy-una storia vera”. Sempre stando alle affermazioni di Mr. Santilli, questa volta la “dissezione Anatomica” viene effettuata su di un altro manichino in “tutto e per tutto” identico a quello che sarebbe stato usato nel filmato diffuso dieci anni prima, realizzato sempre dallo scultore inglese Mr. John Humphreys. 

Immagine

Pressochè immediata, da parte di alcuni ufologi noti e meno noti, come Philippe Mentle ed altri -anche nostrani-, la corsa a “pararsi il sedere” dalla conseguente perdita di credibilità per aver pubblicamente espresso, in passato, un’opinione di tutt’altra natura e cioè a favore della genuinità del filmato in questione; vedi, un caso per tutti, il libro “Beyond Roswell”, scritto nel 1997 da P. Mantle e Michael Hesemann. Ecco, quindi, la rincorsa per costruirsi una “nuova verginità ufologica” strombazzando -ai quattro venti “mediatici”- il proprio personale disappunto per essersi lasciati “infinocchiare” da una bufala del genere e il proprio “ravvedimento” a favore della ormai “accertata” origine fraudolenta dell’Alien Autopsy Footage, diffuso nel 1995. Proprio come accaduto nel più noto caso di Galileo Galilei che, uscendo dalla sala dei padri inquisitori avrebbe pronunciato la fatidica frase “…Eppur si muove” –ma molto probabilmente si è trattato solo di un escamotage messo in atto dai suoi estimatori per salvare la faccia al padre del “pensiero scientifico moderno”, a cui si rifà l’establishment scientifico ufficiale o di stato. 

In tutta questa storia, ciò che ci ha indotto a realizzare la presente ricerca è stato proprio il “voltafaccia” degli ufologi più “accreditati” senza che, prima, si fossero presi la briga di svolgere uno straccio di controanalisi onde verificare le nuove affermazioni di Mr. Santilli. Un atteggiamento questo che, a nostro avviso, denotava il disprezzo di costoro nei confronti del più elementare senso critico, dell’intelligenza e del libero pensiero di tutti gli altri ricercatori e dell’opinione pubblica in generale. Secondo la nostra opinione di ricercatori ufologi con un’esperienza di ben 40 anni di attività nel campo, qualora non ci fossero altre innumerevoli prove a sostegno e il filmato dell’Autopsia Aliena in discussione fosse autentico, quest’ultimo potrebbe essere considerato un documento determinante, sotto il profilo probatorio, della esistenza ed interferenza di intelligenze alieni nell’ambito planetario terrestre. Ma, tenendo conto del fatto che, dopo oltre 60 anni di ricerche in campo ufologico e dei fenomeni correlati, è ormai già certa –al di la di ogni ragionevole dubbio- l’esistenza di una significativa componente aliena del fenomeno, anche ammesso per ipotesi che il filmato dell’Autopsia fosse un falso -il che in base ai risultati della nostra analisi non è-, non sarebbe certamente questo fatto -da solo- a “smantellare” l’edificio probatorio a favore di una componente aliena del fenomeno UFOs costruito, tassello dopo tassello, in oltre mezzo secolo di indagini sul campo, studi e ricerche a tavolino, dai tanti ricercatori e scienziati sparsi in tutto il mondo. 

Coloro i quali negano tale realtà lo fanno per malafede, per ignoranza dei fatti, o perché hanno il sacro “terrore” di dover ammettere che l’uomo -non solo- non è al centro dell’Universo ma, molto probabilmente, si trova ad un gradino molto basso della scala evolutiva cosmica. Tornando alla nostra analisi tecnica, questa è finora l’unica del genere. Essa è nata con l’obiettivo di analizzare, nel modo più dettagliato possibile, le diverse caratteristiche strutturali organiche -esterne ed interne- della presunta creatura aliena, per poter poi comparare il risultato di tali osservazioni con tutto quello che ci era noto a livello di biologia, fisiologia ed antropologia, non escludendo i risultati di studi e tesi di frontiera. Se la presunta EBE allo studio fosse stata effettivamente il parto della fantasia di un artista quale Mr. John Humphreys e/o Mr. Spyros Melaris, non avrebbe dovuto presentare tutta una serie di coerenze a livello biologico, fisiologico ed antropologico come, invece, è stato constato. Vedi, ad esempio, i pupazzi realizzati da professionisti -più o meno noti- di effetti speciali cinematografici tra i quali citiamo quello del film “Incontri Ravvicinati del 3° Tipo” (anno 78) diretto da Steven Spielberg, quello di “ET l’Extraterrestre” (anno 1982) diretto sempre da Steven Spielberg, gli esseri luminosi e di forma umana della trilogia di “Cocoon” (anno XXXX) diretto da Daniel Petrie, quello di tipo insettoide del film “Predator” (anno 1987) diretto da John McTiernan, le creature acquatiche del film “Abyss” (anno 1989) diretto da James Cameron, quello della serie di film “Alien“ (anno xxxx) diretto da xxxxxxxxxxx, quello del film “Independence Day” (anno 1996) diretto da Roland Emmerich, quelli di “Mars Attack” (anno 1996) diretto da Tim Burton, ecc. 

Inoltre, qualora il nostro presunto “esperto di effetti speciali” e “realizzatore” del manichino dell’alieno –usato nel filmato dell’autopsia diffusa nel 1995-, per realizzare le fattezze di quest’ultimo avesse, effettivamente, preso spunto da uno o più descrizioni / ricostruzioni di presunte entità animate aliene -fatte dai relativi testimoni di “incontri ravvicinati del terzo tipo” riportate da riviste e libri sull’argomento pubblicati fino ad allora, le caratteristiche della “creatura” avrebbero dovuto essere molto più simili a quelle delle immagini e/o identikit maggiormente in circolazione fino al 1994. Nella stragrande maggioranza dei casi, difatti, le entità animate aliene -biologiche e non- fino ad allora note potevano, in linea di massima, essere ricondotte alle seguenti tipologie: 

1-Esseri umanoidi macrocefali, con grandi occhi neri a mandorla o muniti di grandi pupille, di bassa statura, piuttosto esili, a volte dotati di arti superiori contraddistinti da tre o quattro lunghe dita, meglio conosciuti con il termine di “grigi”; 
2-Creature umanoidi più o meno alte rispetto alla media umana, di colore verde o marrone, ricoperti da scaglie, con arti lunghi e muniti mani e piedi palmati e/o artigliati, del tipo così detto “rettiliano” o “insettoide; 
3-Giganti umanoidi alti tre o quattro metri, indossanti tute di volo ed a volte muniti di caschi, come ad esempio il tipo descritto dal metronotte genovese Fortunato Zanfretta nel 1978; 
4-Entità con fattezze antropomorfe ma con caratteristiche robotiche e/o androidi, di varia statura e caratteristiche somatiche; 
5-Esseri umanoidi indossanti combinazioni di volo complete di casco che impedisce, ai testimoni, l’osservazione delle loro fattezze fisiche; 
6-Creature umanoidi di piccola statura descritte, dagli occasionali testimoni, come simili ai nani e/o agli gnomi presenti nel folclore e nelle tradizioni di molti paesi. 

Anche i presunti resti dell’aeronave aliena, raccolti dai militari USA sul luogo del crash e mostrati nel filmato dell’autopsia, quali la “trave a T” recante caratteri di una forma di scrittura e le così dette “tastiere di controllo”, sono stati -sempre da noi- fatti oggetto di una analoga (anche se ovviamente di tipo diverso) analisi tecno-comparativa con prodotti tecnologici avanzati umani dalle caratteristiche estremamente similari e, pertanto, fortemente indiziati di essere stati realizzati grazie a programmi di retro-ingegneria. Ebbene, anche questa volta, le numerose prove indiziarie raccolte erano decisamente a favore della genuinità di detti reperti il che, di conseguenza, smontava le affermazioni secondo cui, invece, sarebbero stati un parto esclusivo della “fantasia” di Mr. Humphreys e/o Mr. Melaris. 

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Indice dei vari aspetti/argomenti trattati dall’Autore nel suo sopra citato libro: 

Prefazione 
Introduzione 
Cap. 1° - La storia ed i suoi sviluppi dal 1995 al 2006 
Cap. 2° - Le obiezioni degli scettici – Troppo “umano” per essere “alieno” - Se anche un dinosauro avesse vinto alla lotteria dell’evoluzione 
Cap. 3° - Aspetti anatomici generali della presunta EBE 
Cap. 4° - Ipotesi sulla natura del soggetto sotto autopsia in esame 
Cap. 5° - La “verità” di Mr. Santilli: Un manichino con inserti di animali 
Cap. 6° - Realizzazione della gamba ferita del pupazzo alieno ed annesso “make-up estetico”, secondo le dichiarazioni di Spyros Melaris 
Cap. 7° - Anche secondo alcuni anatomopatologi la E.B.E. del filmato diffuso nel 1995 non sarebbe un manichino 
Cap. 8° - Incongruenze antropometriche tra la EBE del filmato diffuso nel 1995 ed il “manichino” realizzato da Mr. Humphreys per il film “Autopsia Comica”
Cap. 9° - Analisi delle diverse strutture anatomiche della EBE 
Cap. 10° - Analisi comparativo-deduttiva sulle caratteristiche morfologiche del cranio della EBE 
Cap. 11 – Analisi comparativo-deduttiva sulle caratteristiche morfologiche del cervello della EBE 
Cap. 12 – Analisi comparativo-deduttiva di altre caratteristiche morfologiche della EBE quali il naso, la bocca, apparato sessuale esterno, ombelico atrofico e peluria corporea; 
Cap. 13° - Analisi di alcune ferite presenti sul corpo della EBE: Ferita alla gamba destra, ferita al polso e sotto-ascellare al bracco destra, ferita al cranio; 
Cap. 14° - Analisi comparativo-deduttiva sulla conformazione morfologica esterna e di alcuni organi interni della presunta EBE: Conformazione del collo, il “cristallo” ubicato nel torace, l’asportazione di un organo addominale di grosse dimensioni, l’utero o organo similare; 
Cap.. 15° - Esadattilia: Nei miti, nell’arte e nella casistica medica attuale; 
Cap. 16° - Le parti mancanti del filmato dell’autopsia aliena; 
Cap. 17° - Due diverse autopsie aliene o un solo manichino ripreso in tempi diversi? – Costi e sprechi di una improbabile messa in scena – l’ipotesi delle EBE gemelle; 
Cap. 18° - Ulteriori considerazioni ed analisi di altri aspetti della EBE oggetto del filmato dell’autopsia diffuso nel 1995, aventi una qualche correlazione –indiretta- con il tema della “compatibilità biologica” vera e propria: Analisi ed aspetti anatomici delle plance di controllo e retro ingegneria aliena – ritrovati tecnologici ed applicativi – rapporti testimoniali poco noti facenti riferimento ad EBE simili a quella oggetto del filmato dell’autopsia aliena diffusa nel 1995; 
Cap. 19° - Conclusioni-Ray Santilli uno sciocco credulone, un abile truffatore o una pedina manovrata da qualche settore dell’intelligence e/o qualche livello di potere occulto? – Ebe e coerenza biologica: solo frutto della “fervida immaginazione” un artista di effetti speciali associata ad una lunga serie di fortunose coincidenze? – Una valutazione di massima della presente ricerca – Strategia della confusione e del discredito: l’occulta regia e le finalità di quest’ultima – Gli ufo, la presenza aliena e il potere costituito – Ufo, alieni e sistema di potere mondiale – Relitti di aeronavi aliene, accordi tra visitatori e governo-ombra e le ricadute tecnologiche di derivazione esogena – Altri possibili motivi di discredito nei confronti dell’autopsia aliena: l’occultamento di un assassinio.

La nostra presente denuncia, relativa ad una politica indubbiamente censoria dimostrata del Direttore della rivista Ufo -Dr. Pinotti- nel trattare la questione dell’Alien Autopsy Footage, anche se alcuni tra quelli che non conoscono quanto da noi realizzato in campo ufologico durante i 40 anni e passa della nostra attività potrebbero pensare il contrario, non è motivata da alcun astio personale e/o spirito di rivalsa nel confronti del Direttore della rivista “Ufo” e del CUN (in conseguenza della nostra estromissione dall’organizzazione nel 1998) ma, esclusivamente, dal fatto di aver dovuto constatare –con profondo rammarico- l’ennesimo comportamento meschino e demagogico da parte di un organismo di ricerca che, secondo le ripetute esternazioni del suo massimo rappresentante, si sarebbe sempre attenuto ad un “codice etico” improntato ad una corretta informazione dell’opinione pubblica e ad un approccio del fenomeno scevro da preconcetti di sorta e/o parzialità metodologiche derivanti da un qualsivoglia tipo di coinvolgimento personale (sic). 

Allo stesso modo di come la frammentazione del sindacato dei lavoratori (inizialmente unitario in Italia), in diverse corporazioni legate e dipendenti a filo doppio ai diversi partiti politici, non che la corruzione di coloro che venivano delegati a formarne i quadri, ha determinato - a lungo andare- il logoramento di tali organismi rappresentativi con conseguenze quali la perdita di ogni reale potere contrattuale da parte dei lavoratori nei confronti del proprio datore di lavoro (stato o imprenditore che fosse) e la progressiva eliminazione dei diritti acquisiti in decenni di lotte. Si è così avuta la frammentazione della ricerca ufologica (in Italia e nel resto del mondo) in una miriade di organismi in costante lotta tra loro, il dilagare degli individualismi per affermarsi come “leader” - e conservare il più a lungo possibile tale posizione - all’interno di una data organizzazione, l’aspettativa di una qualche forma di “riconoscimento istituzionale” (da ottenersi in cambio di un atteggiamento pubblico più “soft” e “comprensivo” nei confronti del potere di stato), la componente di un certo profitto economico, ecc., conseguenze che ci hanno portato a dimenticare i principali e veri obiettivi di questa nostra ricerca e cioè: 

A- Lo studio inerente le caratteristiche delle forme di vita evolute presenti nel nostro ambito planetario ed interagenti con gli esseri umani; 
B- La realizzazione di un contatto palese e diffuso tra noi e tali visitatori alieni. 
La conseguenza di un tale errato comportamento –da parte di noi ufologi- ha portato -nel tempo- ad una sempre più organica, estesa e perniciosa azione di cover-up e controllo dell’intera questione da parte dell’establishment governativo nazionale e sovrannazionale in generale. La totale mancanza di un programma di ricerca unitario non che di reciproco sostegno e collaborazione -sia dei singoli ricercatori che di organizzazioni come il CUN per quanto riguarda l’Italia-, assecondando -più o meno consciamente- il vecchio ma sempre valido principio del “dividi et impera” (sfruttato da tempo immemorabile e sempre con buoni risultati da coloro i quali ci comandano), ha di fatto lasciato nelle mani dei governi delle superpotenze nucleari ed alla “cupola” del Nuovo ordine Mondiale (composto da coloro i quali rappresentano il potere economico-finanziario, quello industrial-militare e quello religioso internazionale), ogni iniziativa finalizzata al contatto con i visitatori e discrezione nello scegliere quali di questi ultimi ritenere “amici” e quali, invece, no.

Abbiamo, in definitiva, perso su tutti i fronti; abbiamo fatto una serie di autogol e regalato così la “partita” all’avversario, ossia ai rappresentanti del potere di stato ed a quelli del NWO. Ciascuno di noi, anche se in diversa misura e per ragioni diverse, è -se non complice- quantomeno corresponsabile delle gravi quanto inevitabili conseguenze che, tale stato di cose, avrà -a breve e medio termine di tempo- sull’intero genere umano. 

Come afferma una saggia ed antica massima di vita: Chi è causa del suo mal…pianga se stesso.


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Sheenky ha scritto:
IL CUN E LA “UFO-ANALISI” SUL CONTROVERSO FILMATO
DELL’AUTOPSIA DI UN ALIENO O “SANTILLI FOOTAGE

Articolo di Umberto Telarico
Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.8436


Questa storia non finirà mai di stupire....... [:o)]



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 18/03/2013, 00:17 
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Thethirdeye ha scritto:
Questa storia non finirà mai di stupire....... [:o)]

Mi permetto di accorciare la tua frase "Questa storia non finirà mai ..."
Come tutte le altre ...

Cita:
La totale mancanza di un programma di ricerca unitario non che di reciproco sostegno e collaborazione -sia dei singoli ricercatori che di organizzazioni come il CUN per quanto riguarda l’Italia-, assecondando -più o meno consciamente- il vecchio ma sempre valido principio del “dividi et impera” (sfruttato da tempo immemorabile e sempre con buoni risultati da coloro i quali ci comandano), ha di fatto lasciato nelle mani dei governi delle superpotenze nucleari ed alla “cupola” del Nuovo ordine Mondiale (composto da coloro i quali rappresentano il potere economico-finanziario, quello industrial-militare e quello religioso internazionale), ogni iniziativa finalizzata al contatto con i visitatori e discrezione nello scegliere quali di questi ultimi ritenere “amici” e quali, invece, no.

Abbiamo, in definitiva, perso su tutti i fronti; abbiamo fatto una serie di autogol e regalato così la “partita” all’avversario, ossia ai rappresentanti del potere di stato ed a quelli del NWO. Ciascuno di noi, anche se in diversa misura e per ragioni diverse, è -se non complice- quantomeno corresponsabile delle gravi quanto inevitabili conseguenze che, tale stato di cose, avrà -a breve e medio termine di tempo- sull’intero genere umano.

Come afferma una saggia ed antica massima di vita: Chi è causa del suo mal…pianga se stesso.

E qui c'è il motivo percui queste storie non finiscono mai


Ultima modifica di gippo il 18/03/2013, 00:18, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 21/03/2013, 16:01 
UNA DELLE PUNTATE DI "MISTERI" DEL 1995 DEDICATE AL SANTILLI FOOTAGE (con un Baiata che neanche quasi riconoscevo...ho dovuto sentire la voce per capire [:D])



Ultima modifica di Bastion il 21/03/2013, 16:05, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 12/07/2013, 14:43 
IL FILMATO DELL'AUTOPSIA ALIENA: DOPO 18 ANNI ANCORA NESSUNA VERITA'

Articolo di Maurizio Baiata
Fonte: http://mauriziobaiata.net/2013/07/07/il ... na-verita/

Se oggi con Photoshop è possibile costruire filmati UFO e spacciarli per autentici, altra cosa è essere autori e rei confessi della truffa del secolo (scorso) e continuare a vivere felici e indenni da ripercussioni giudiziarie. Non ci sarebbe giustizia a questo mondo se le cose andassero così e Santilli e Shoefield la dovessero far franca, considerando che sono 12 anni che su questo argomento ho nel cassetto un libro che inizia a sembrare “la storia infinita” e che non sono in grado di terminare per la semplice ragione che: il caso non è chiuso, né risolto, a dispetto di quello che dicono Pinotti e soci. A cui rode il fegato per non essere mai arrivati alla soluzione e, proprio per questo, dopo averla cavalcata alla grande, l’hanno bollata come falsa. Opportunismo a vagonate che però, nella storia che sto per raccontare, non deve interessare.

A giudicare dalle espressioni sorridenti stampate sulle facce di Ray Santilli e Gary Shoefield che appaiono in un’intervista inserita in un dvd-documentario sull’Autopsia Aliena prodotto dalla Reality Entertainment e commercializzato da circa due anni negli USA, nuove cose da dire ci sarebbero. Innanzitutto, che Santilli e Shoefield seppur furbi, si smentiscono, incespicano e si rialzano nel raccontare una verità che fa acqua da tutte le parti. Una verità che il duo certamente conosce, ma che solo in lui, Ray Santilli, l’ufologia mondiale vede il responsabile di una truffa di portata colossale. Facciamo un parallelo. Come fama, il filmato in 16 millimetri della cosiddetta “Autopsia Aliena” (AA) è secondo a mio avviso solo a quello in 8 millimetri girato da Abraham Zapruder sulla Dealey Plaza di Dallas il 22 Novembre 1963, quando l’esecuzione di John Fitzgerald Kennedy a tiro incrociato ad opera di un gruppo di cecchini fu ripresa in tutta la sua crudezza. I 26 secondi a colori del filmato di Zapruder mostrano immagini indiscutibilmente reali. Hanno fatto la Storia.

Immagine
Un fotogramma dello “Zapruder film”

Dei 18 minuti in bianco e nero del filmato dell’Autopsia Aliena (AA), protetto da copyright registrato a nome Merlin Group (società di Ray Santilli) alla Biblioteca del Congresso USA, datato 1947 e reso pubblico per la prima volta in Italia il 26 Agosto 1995 (nella trasmissione “Misteri” di Rai2), invece il dubbio che si tratti di un falso è legittimo, nonostante su come siano andate realmente le cose restiamo nel campo delle ipotesi. Le immagini mostrano diverse fasi della dissezione di un corpo che Santilli ha sempre definito non umano. Nel corso del nostro primo incontro a Cannes, in Francia, nel 1995 Santilli mi disse che il film sarebbe diventato la “Sindone degli Ufologi”, un puzzle inestricabile. Per sempre. Sinora ha avuto ragione lui.

Immagine
Un fotogramma del filmato “Alien Autopsy” (© Roswell Footage Ltd)

Gli elementi che accomunano il Santilli Footage e lo Zapruder Film sono due: entrambi sono stati girati da una cinepresa marca Bell & Howell, ma di modello e formato di pellicola diversi. Entrambi si riferiscono a fatti reali sui quali il Governo degli Stati Uniti non ha mai detto la verità: l’incidente di Roswell e l’assassinio di John Kennedy. Si hanno molte ragioni per dubitare che sia sulla morte di JFK sia sul famoso UFO crash del 1947 venga fatta luce. Sul filmato dell’Autopsia Aliena potremmo nutrire forse qualche speranza.

Torniamo all’estate 1995, quando le immagini della AA vennero divulgate in contemporanea mondiale grazie a una manovra mediatica senza precedenti. Tutto era iniziato mesi prima, con una notizia Ansa.

(ANSA-AFP) – Londra, 27 MAR – Un film ultra segreto girato circa 50 anni fa da militari americani e che mostra un “extraterrestre morto” sarà proiettato questa estate in Gran Bretagna a una platea internazionale di appassionati di UFO. Lo ha detto l’organizzatore della manifestazione, Philip Mantle. Mantle, dell’associazione britannica di ricerche sugli UFO, ieri ha detto che il film è stato girato nel 1947 nel deserto del Nuovo Messico (USA) da membri dell’Aeronautica degli Stati Uniti dopo che un disco volante era precipitato a terra. Un ex cameraman militare americano, ora di 82 anni, avrebbe fatto una copia del film e l’avrebbe poi consegnata a Ray Santilli, un regista di documentari inglese. Secondo Mantle, nel film di 91 minuti si vedono alcuni scienziati mentre fanno un’autopsia a una “creatura” che sarebbe un extraterrestre. In un altro punto, nel film in bianco e nero girato in 16 millimetri, si vedono pezzi del disco volante che sarebbe stato fatto di un materiale indistruttibile. “Il film è già stato esaminato dalla Kodak che ha confermato che è vecchio di 50 anni e ora vogliamo farlo esaminare da esperti universitari”, ha detto Mantle, secondo cui il filmato non è mai stato mostrato in pubblico. La proiezione è stata fissata a agosto all’Università di Sheffield in occasione di una conferenza di due giorni a cui parteciperanno 500 esperti ‘ufologi’.

Le scioccanti immagini in bianco e nero, sgranate e spesso fuori fuoco, fecero il giro del mondo e divennero all’istante il più sensazionale “caso ufologico” di tutti i tempi. Da allora, il dibattito sulla loro autenticità si è acceso a più riprese, per sfumare di intesità negli ultimi anni.

Un guizzo di novità giungeva nel 2006, con due mosse consecutive ancora orchestrate dall’ineffabile Santilli.

La prima: nelle sale cinematografiche esce il film “Alien Autopsy”, marcato Warner Bros e Qwerty Films, interpretato da Ant e Dec, stelle della comicità inglese e di cui Santilli e Shofield Ray sono produttori esecutivi. Ai botteghini il film, una ricostruzione della storia fra il demenziale e il grottesco, ottiene risultati trascurabili. Nel finale appare una ripresa di 18 secondi in bianco e nero che mostra mezzi militari americani e individui in tenute di varie forze e medici che ispezionano il corpo di un essere deposto su una barella, vagamente simile a quello del filmato autoptico. Il ricercatore Philip Mantle, il maggiore inquirente mondiale sull’AA, non ha dubbi: lo spezzone, per quanto ad effetto, è stato confezionato dalla Qwerty Films e non è d’epoca.

Seconda mossa: durante uno speciale documentaristico di “Eamonn Investigates” della britannica Sky, condotto dalla vecchia volpe Eamonn Holmes, Santilli e Shoefield per la prima volta cambiano versione. Ammettono di aver salvato solo pochi fotogrammi delle 22 bobine di pellicole originali in 16 millimetri contenenti i filmati autoptici e consegnate a Santilli nel 1993 dal fantomatico cineoperatore americano “Jack Barnett”. Le pellicole si erano irrimediabilmente deteriorate a causa dell’esposizione al calore e all’umidità. Quindi, Ray e Gary erano stati costretti a un’opera di restauro. Sulla base dei filmati visti da Ray nel 1992, i fotogrammi superstiti erano stati accoppiati in tele cinema a nuove pellicole (d’epoca, ma perfettamente conservate e girate con la medesima cinepresa) sulle quali c’erano le riprese effettuate in un appartamento londinese nel 1995 dal team di Santilli. L’incarico di realizzare il corpo dell’essere alieno era stato affidato all’artista e scultore della Royal Academy John Humphreys, il quale avrebbe lavorato su due diversi manichini in lattice riempiti con interiora di animali.

Nel documentario di Eamonn Holmes, inoltre, Santilli rivelava che anche l’intervista videoregistrata a “Jack Barnett” e venduta alla Nippon TV era stata confezionata ingaggiando un ex attore americano, un barbone trovato su un marciapiede di Los Angeles, al quale erano stati offerti 500 dollari e una notte in un motel per interpretare quel ruolo. Insomma, una truffa colossale, perfettamente congegnata. Eppure per quanto riguardava le immagini dell’autopsia, Santilli ribadiva che non si trattava di un falso, bensì di un “restauro” realizzato unendo le immagini della ricostruzione scenica ai fotogrammi originali salvati. Dal prodotto finale non sarebbe stato più possibile distinguere i fotogrammi d’epoca da quelli delle nuove riprese. In questa mirabolante maniera il dinamico duo britannico avrebbe turlupinato il mondo intero, guadagnando cifre da capogiro dalle vendite dei diritti televisivi e home video dei filmati.

Questa versione apparentemente definitiva, veniva però messa in discussione nel 2007 con l’entrata in scena da un certo Spyros Melaris, illusionista inglese di origine cipriota, il quale dichiarava a Philip Mantle di essere stato lui il regista e produttore del filmato girato nell’appartamento di Camden, Londra, su commissione dello stesso Santilli. Fatto ancor più importante: a detta di Melaris non esistevano immagini originali. A supporto delle sue affermazioni, Melaris forniva dei disegni, dettagli tecnici e i nomi dei partecipanti alle riprese. La controversia fra Santilli e Melaris scaturiva dal mancato rispetto degli accordi che prevedevano il riconoscimento delle percentuali sulle vendite dovute a Melaris. Oltre alle 10.000 sterline ricevute al termine del montaggio delle immagini, Melaris non aveva più ricevuto nulla ed era diventato il nemico numero uno di Santilli, insieme a Philip Mantle, la cui fiducia nei confronti di Ray si era disgregata. Il problema delle dichiarazioni di Melaris è che sono prive di conferme. Dal Febbraio 2008 si attende invano l’uscita di un suo libro accompagnato da un dvd, intitolato “Alien Autopsy: The Myth Exposed”. Nulla di quanto promesso da Melaris è stato pubblicato o reso noto apertamente. Melaris fa parte di un gruppo operativo da tempo su internet e composto da 14 ricercatori internazionali a cui appartiene anche chi scrive. Intento del team è accertare il falso, cosa non provata con l’entrata in scena del signor Melaris.

Immagine
Retrocopertina del dvd “Alien from Area 51
The Alien Autopsy Footage Revealed”

Dagli USA, grazie all’intervista di 20 minuti rilasciata da Santilli e Shoefield ai realizzatori del documentario “Alien from Area 51 – The Alien Autopsy Footage Revealed” (la cover è riprodotta in alto), reperibile in dvd nelle catene dei supermercati si apprende: “Finalmente Ray Santilli e Gary Shoefield rivelano tutto: le minacce che hanno ricevuto dai Men in Black, come i Cinesi fossero a conoscenza del footage originale, il credo di Ray e Gary nelle visite aliene al pianeta terra, come i governi di tutto il mondo gestiscono il fenomeno e la mutazione genetica del genere umano”. Nell’intervista, Ray e Gary dichiarano: 1) Il filmato e il cineoperatore esistevano davvero. 2) Dal momento della prima proiezione del filmato effettuata dal cameraman a beneficio di Santilli, a Cleveland, Ohio, le pellicole si deteriorarono sino a divenire inutilizzabili nel giro di un anno e mezzo. Vale a dire che, dopo essere stata chiusa ermeticamente per 50 anni, una volta estratta dalla sua custodia, la pellicola era stata proiettata su una parete ed era ancora perfetta. Ma, passati diciotto mesi dalla prima e unica esposizione ad agenti esterni, (Santilli e Shoefield non menzionano infiltrazioni di acqua o umidità) la pellicola aveva reagito a contatto dell’aria, si era ossidata e quasi tutte le immagini erano andate perdute. Questo contraddice precedenti affermazioni di Santilli, secondo le quali le pellicole erano state danneggiate da umidità e, prima ancora, che si erano bruciate non appena esposte all’aria.

Tutto questo, secondo Santilli, avrebbe comportato la necessità di creare ex novo immagini che potessero essere associate ai fotogrammi salvati. Un’opera di “restauro”. Una spiegazione assurda. La sola ipotetica sequenza di fatti e di manovre che regge è secondo me la seguente.

L’operazione iniziata nel 1995 fu condotta magistralmente in base ad accordi presi da Santilli con sue fonti rimaste ignote, che potesse trattarsi del “cineoperatore fantasma” e/o suoi collegamenti, o di altri non è dato sapere. Da quel momento Santilli ebbe carta bianca nel giocare tutte le carte nelle sue mani. Il suo fine era solo uno: ottenere il massimo guadagno possibile, a posteriori valutabile in svariate decine di milioni di dollari che Santilli ha effettivamente messo in tasca.

L’operazione avrebbe dovuto essere condotta in tempi determinati, a mio avviso non oltre il Giugno-Luglio 1997, in concomitanza con il cinquantesimo anniversario dell’incidente di Roswell. Tali tempi saltarono perché il gioco è sfuggito di mano a Santilli, che non poteva conoscere la reale portata delle reazioni della comunità ufologica internazionale alla divulgazione del solo primo filmato autoptico e alla sparizione delle altre immagini da lui promesse come esistenti. Un grossolano errore di valutazione da parte di chi, usando Santilli e Shoefield, ha orchestrato il tutto.

Quelle immagini non gridavano allo scandalo perché mostravano una falsa “Gioconda”, o l’uccisione di JFK da un’altra angolazione rispetto alle riprese di Zapruder. Mostravano un essere non terrestre, recuperato in seguito a un UFO crash avvenuto nei lontani anni Quaranta e tenuto celato al mondo. Se vendi quelle immagini a un network devi attenderti delle ripercussioni, di livello incalcolabile. Altre forze erano entrate in campo. Forze che non ammettono errori. Caso pubblicamente chiuso.

A mio avviso, Santilli è ancora in possesso di diversi spezzoni di filmati originali “salvati” dal deterioramento. Un giorno arriveremo alla resa dei conti.


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Sheenky ha scritto:

IL FILMATO DELL'AUTOPSIA ALIENA: DOPO 18 ANNI ANCORA NESSUNA VERITA'

Articolo di Maurizio Baiata
Fonte: http://mauriziobaiata.net/2013/07/07/il ... na-verita/


Il problema delle dichiarazioni di Melaris è che sono prive di conferme. Dal Febbraio 2008 si attende invano l’uscita di un suo libro accompagnato da un dvd, intitolato “Alien Autopsy: The Myth Exposed”. Nulla di quanto promesso da Melaris è stato pubblicato o reso noto apertamente.

E' strano che Melaris non abbia più commercializzato questo DVD.
Voglio dire... Santilli ci ha fatto una vagonata di soldi con questa storia....
E se Melaris è davvero quello che dice di essere, è curioso che abbia
rinunciato a questo consistente ritorno economico.....



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Studio il caso dal 1995. Per me hanno unito il filmato dell'autopsia, falso, ad altri più scadenti veri. Ricognizione in tenda, resti e i famosi fotogrammi originali presentati sporadicamente.



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Marino, la scena della tenda e' un falso molto palese e dimostrato tale e anche disconosciuto da Santilli. Il quale comunque che oggi riconosca o disconosca qualcosa non ci interessa minimamente. Santilli e Shoefield sono due truffatori. A prescindere dal fatto che alcune immagini, si trattasse anche solo di pochi fotogrammi che mostrino corpi realmente non terrestri, sia autentici. Truffatori perche' come tali si sono comportati. E mi rammarico molto di non averlo capito nel 1995. E pensare che Shoefield lo avevo incontrato un paio di anni prima a Cannes, al Mip Com. Era il responsabile vendite internazionali della Polygram Video. Era uno sbruffone. Bell'accoppiata con Santilli.
Maurizio
P.S. Sia chiaro che mantengo il mio punto: nessuno, tranne lo stesso Santilli che ha dichiarato che si tratta di un restauro, ha ancora dimostrato il falso. Chi e' in grado di dimostrarlo lo faccia.


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