Capisco che ti metta soggezione, però non ha riguardi per nessuno .. OK, finiamola.
_________________ Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996) U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955 Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Ufologo, ti faccio notare che in questo topic hai lanciato tu la prima provocazione.
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:
INSIDER, scusa, ma che vuoi ....? Sono mesi che ti prodighi (inefficacemente) a cercare di smontare tutto; c'è un posto per te: il CICAP!
E con il messaggio qui sopra, l'hai pure conclusa sempre te. Ora veramente STOP. Alla prossima blocco la discussione. Non accetto più repliche, se no qui, non lo finiamo più. Grazie.
mi pare di ricordare che ci fù la corsa da parte di URRS e USA per chi ci arrivava prima .. da lì spettacolarizzazione dell'evento televisivo . Io la tv la ritengo una scatola che dovrebbe fare solo intrattenimento e nulla altro , quando và oltre mi è poco credibile . Potrebbe essere che manco ci siano andati sulla luna e che come qualcuno dice hanno confezionato l'evento qui sulla terra. Potrebbe essere tutto, come che ci siano andati ma la domanda è , a far che ? Solo per dimostrare la capacità tecnologica, per finire su un pianeta morto? E se oggi fosse utile perchè non ci tornano ? Un sacco di soldi spesi per gonfiare il petto e dire "ci siamo andati prima noi " . E poi questo obbligo di silenzio a chi ci è andato ? E quali segreti mai avrebbero potuto svelare? Insomma come al solito qualcuno specula fantasticando su queste cose ed i contorni. Francamente che ci siano stati sulla luna a me personalmente frega poco o almeno di benefici non ne ho visti .
Vedi drake, di benefici non ne hai visti, vero; però le 25 mila applicazioni pratiche di ricaduta dell'intero progetto si sono avute (e le ricordo, ero un venticinquenne). Il resto l'ho abbondantemente esposto un po dappertutto ...
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Atlanticus81 ha scritto: E poi Armstrong doveva essere in mezzo alla faccenda più di tutti gli altri... infatti che ci faceva lui in una spedizione in Amazzonia alla ricerca della Cueva de Los Tayos? (ma poi... è vera questa storia?)
Caro Atlanticus, questo se non erro sembra proprio lui:
“Armstrong dentro de la Cueva de los Tayos"
Stan Hall and Neil Armstrong Tayos 1976
Capt. Luis Hernandez (1995 'Hero of Twintza'), with Armstrong
Armstrong with Holden: deepest part of the cave system
_________________ "Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr
"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin "Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin
"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran
"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad
"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho
"Nella regione amazzonica ecuadoriana chiamata Morona Santiago esiste una caverna molto profonda, detta in spagnolo Cueva de los Tayos. La caverna, che si trova ad un’altezza di 800 metri sul livello del mare, viene denominata Tayos, dal nome di caratteristici uccelli quasi ciechi che vivono nelle sue profondità. Gli indigeni Shuar o Jibaros (che avevano l’usanza di rimpicciolire il cranio dei nemici uccisi in battaglia), che vivono nelle vicinanze della grotta, usavano cibarsi di detti volatili. La più antica notizia della caverna risale al 1860 quando il generale Victor Proano inviò una breve descrizione della grotta al Presidente dell’Ecuador di allora, Garcia Moreno. Solo nel 1969 però, un ricercatore ungherese naturalizzato argentino, di nome Juan Moricz, esplorò a fondo la caverna, trovando molte lamine d’oro che riportavano delle incisioni arcaiche simili a geroglifici, statue antiche di stile mediorientale, e altri numerosi oggetti d’oro, argento e bronzo: scettri, elmi, dischi, placche. Il ricercatore ungherese fece anche uno strano tentativo di ufficializzare la sua scoperta, registrando i suoi ritrovamenti nell’ufficio di un notaio di Guayaquil, il giorno 21 luglio 1969, ma le sue richieste non furono accolte. Nel 1972 lo scrittore svedese Erik Von Daniken diffuse nel mondo il ritrovamento del ricercatore ungherese. Quando la notizia dello strano ritrovamento di Moricz si sparse nel mondo, molti studiosi ed esoteristi decisero di esplorare la caverna con spedizioni private. Una delle prime e più ardite spedizioni fu quella condotta nel 1976 dal ricercatore scozzese Stanley Hall alla quale partecipò l’astronauta statunitense Neil Armstrong, il primo uomo che mise piede nella Luna, il 21 luglio 1969. Si narra che l’astronauta riferì che i tre giorni nei quali rimase all’interno della grotta furono ancora più significativi del suo leggendario viaggio sulla Luna. All’impresa prese parte lo speleologo argentino Julio Goyen Aguado, amico intimo di Juan Moricz, dal quale aveva avuto delle precise indicazioni sull’esatta localizzazione delle placche e lamine d’oro intagliate. Sembra che Goyen Aguado, su indicazione di Moricz, che non partecipò alla spedizione, abbia depistato Stanley Hall, senza permettere agli anglosassoni di appropriarsi degli antichi reperti d’oro. Altre versioni della storia indicano invece che gli anglosassoni razziarono parte del tesoro, trasportandolo illegalmente al di fuori dell’Ecuador. Secondo altri ricercatori il vero scopritore degli immani tesori archeologici della Cueva de los Tayos non fu l’ungherese Moricz, ma bensì il prete salesiano Carlo Crespi (1891-1982), nativo di Milano. Crespi avrebbe indicato a Moricz come entrare nella caverna e come trovare la giusta via nel labirinto senza fondo situato nelle sue profondità. Carlo Crespi, che giunse nella selva amazzonica ecuadoriana nel lontano 1927, seppe conquistarsi nel tempo la fiducia degli autoctoni Jibaro, e si fece consegnare, nel corso di decenni, centinaia di favolosi pezzi archeologici risalenti ad un epoca sconosciuta, molti di essi d’oro o laminati d’oro, spesso intagliati magistralmente con arcaici geroglifici che, a tutt’oggi, nessuno ha saputo decifrare. A partire dal 1960 Crespi ottenne dal Vaticano l’autorizzazione ad aprire un museo nella città di Cuenca, dove era ubicata la sua missione salesiana. Nel 1962 ci fu un incendio, e alcuni reperti furono perduti per sempre. Crespi era convinto che le lamine e le placche d’oro da lui trovate e studiate, indicassero senza ombra di dubbio che il mondo antico medio-orientale antecedente al diluvio universale fosse in contatto con le civiltà che si erano sviluppate nel Nuovo Mondo, che erano già presenti in America a partire da sessanta millenni fa (vedi mia intervista all’archeologa Niede Guidon). Secondo Padre Crespi, gli arcaici segni geroglifici che erano stati incisi o forse pressati con degli stampi, non erano altro che la lingua madre dell’umanità, l’idioma che si parlava prima del diluvio (vedi mio articolo sul nostratico). Le conclusioni di Carlo Crespi erano stranamente simili ad altri ricercatori dello stesso periodo, come l’esoterico peruviano Daniel Ruzo (studioso di Marcahuasi), il medium statunitense G.H.Williamson, l’archeologo italiano Costantino Cattoi, o il ricercatore italo-brasiliano Gabriele D’Annunzio Baraldi (che documentò a fondo la Pedra do Ingá). Verso la fine degli anni 70’ del secolo scorso Gabriele D’Annunzio Baraldi visitò a lungo Cuenca, dove conobbe sia Carlo Crespi che Juan Moricz. In quell’occasione Carlo Crespi confidò all’italo-brasiliano che la Cueva de los Tayos era senza fondo e che le migliaia di diramazioni sotterranee non erano naturali, ma bensì costruite dall’uomo nel passato. Secondo Crespi la maggioranza dei reperti che gli indigeni gli consegnavano provenivano da una grande piramide sotterranea, situata in una località segreta. Il religioso italiano confessò poi a Baraldi che, per timore di futuri saccheggi, ordinò agli indigeni di coprire interamente di terra detta piramide, in modo che nessuno potesse mai più trovarla.
Secondo Baraldi gli arcaici geroglifici incisi nelle lamine d’oro della Cueva de los Tayos, richiamavano all’antico alfabeto degli Ittiti, che secondo lui avevano viaggiato e parzialmente colonizzato il Sud America diciotto secoli prima di Cristo. Baraldi notò che in molte placche e lamine d’oro erano ricorrenti vari segni: il sole, la piramide, il serpente, l’elefante. In particolare la placca dove venne incisa una piramide con un sole nella sua sommità venne interpretata da Baraldi come una gigantesca eruzione vulcanica che avvenne in epoche remote. Quando Carlo Crespi morì, nell'aprile del 1982, la sua fantasmagorica collezione d’arte antidiluviana fu sigillata per sempre, e nessuno poté mai più ammirarla. Vi sono molte voci sulla sorte dei preziosissimi reperti raccolti pazientemente durante lunghi decenni dal religioso milanese. Secondo alcuni furono semplicemente inviati in segreto a Roma, e giacerebbero ancora adesso in qualche cavó del Vaticano. Altre fonti proverebbero che il Banco Centrale dell’Ecuador abbia acquisito, per la somma di 10.667.210 $, circa 5000 pezzi archeologici in oro e argento. Il responsabile del museo del Banco Centrale dell’Ecuador, però, Ernesto Davila Trujillo, smentì categoricamente che l’entità di Stato acquisì la collezione privata di Padre Crespi. A prescindere dalla localizzazione fisica attuale dei reperti archeologici di Padre Crespi, restano le fotografie e le numerose testimonianze di molti studiosi a prova della loro veridicità. Sembra quasi che qualcuno abbia voluto occultare i fantastici pezzi archeologici collezionati e studiati dal religioso milanese. Perché? Sicuramente la prova che popoli antidiluviani, e altri successivi al diluvio, ma prettamente medio-orentali, abbiano visitato il bacino del Rio delle Amazzoni in tempi così remoti e vi abbiano lasciato una tale quantità di meravigliosi reperti, è una verità che potrebbe essere scomoda. Molti storici convenzionali hanno descritto Padre Crespi come un impostore o semplicemente un visionario, che ha mostrato come autentiche delle lamine d’oro che erano semplicemente dei falsi o delle copie di altre creazioni artistiche medio-orientali. La mia opinione sugli immani tesori della Cueva de los Tayos è che sono autentici e provengono dal Medio-Oriente. Bisogna però distinguere tra alcuni reperti dove sono stati intagliati degli apparenti geroglifici e altri che sono rappresentazioni d’arte Sumera, Assira, Egizia, Ittita. Sono convinto che prima del diluvio i popoli che vivevano nella terraferma corrispondente all’attuale piattaforma continentale del continente africano (poi sommersa), avessero frequenti scambi con i popoli che, già da sessanta millenni prima di Cristo, vivevano nell’attuale Brasile. La Pedra do Ingá, studiata a fondo dal ricercatore Baraldi, e da me descritta nel gennaio del 2010, testimonia che popoli antichissimi rappresentarono un evento per loro importantissimo (forse il diluvio universale?), utilizzando un arcaico metodo di scrittura (una forma di nostratico?), dopo essere giunti nell’odierno Brasile in seguito ad un evento fortuito. E’ utile ricordare inoltre, anche l’arcaico alfabeto inciso nella statuetta (che proveniva dall’interno del Brasile), di basalto nero che fu donata all’esploratore Percy Fawcett dallo scrittore Rider Haggard. Detto alfabeto è molto simile ai segni incisi nelle lamine d’oro della Cueva de los Tayos. In questo senso si possono individuare e descrivere alcune iscrizioni arcaiche dei reperti trovati nella Cueva de los Tayos come facenti parte dell’idioma nostratico. Per quanto riguarda invece altri reperti, di chiara derivazione medio-orientale post-diluviana, ritengo opportuno considerarli come resti di varie spedizioni occasionali che furono attuate a partire dal terzo millennio prima di Cristo dai Sumeri e in seguito da Egizi, Fenici e Cartaginesi. Queste mie conclusioni non sono solo supportate dal fatto che resti di foglia di coca furono travati nelle mummie egizie, ma soprattutto dai recenti ritrovamenti nell’altopiano andino come la Fuente Magna e il monolito di Pokotia. Resta il mistero del perché tutto quell’immane tesoro sia stato ammassato nella Cueva de los Tayos e nei labirinti che si trovano nelle sue profondità. A mio parere è possibile che limitati gruppi di discendenti di anti-diluviani, sopravvissuti all’enorme catastrofe, una volta sbarcati in Sud America, abbiano voluto salvare le loro preziosissime reliquie, nascondendole in seguito in una grotta ritenuta da loro sicura. Per quanto riguarda invece i popoli medio-orientali post-diluviani, mi riferisco in particolare ai Sumeri, Egizi, Fenici e Cartaginesi, è possibile che ogni gruppo viaggiasse con particolari insegne della loro stirpe e della loro origine, che nel corso dei secoli si persero nelle Ande (come il caso della Fuente Magna). In seguito gli antenati degli indigeni Suhar ammassarono dette reliquie nella Cueva de los Tayos ritenendoli oggetti sacri che dovevano per forza essere raccolti in un luogo ritenuto magico dalla loro tradizione.
YURI LEVERATTO Copyright 2010
E’ possibile riprodurre questo articolo indicando chiaramente il nome dell’autore e linkando la fonte http://www.yurileveratto.com
Si ringrazia il ricercatore Claudio Cacchi per l'invio di materiale relazionato all'argomento.
NB: il video è tratto dal sito personale di Stanley Hall.
sanje ha scritto: E le prove dello sbarco della luna non si limitano a foto e video?
Vuoi fare un salto sulla Luna e controllare di persona? Stiamo ancora a questo?
La macchina di Hollywood e l'influenza attraverso i mass-media hanno sempre imposto il modello americano in occidente dall'inizio dello scorso secolo come un esempio da seguire al di sopra degli altri popoli.
La NASA è stato usato come mezzo politico negli anni 60 per imporre questo status symbol e affermando la nazione a livello mondiale. Il sogno americano è l'insieme di tuttò cio, "forza", "giustizia", "eroi" capaci di andare sulla Luna e molto altro.
L'eco della storia venduta come un pacchetto pubblicitario durato decenni è ancora molto sentito in Europa. Nonostante tutto è ancora la nazione da seguire, se un tuo amico ti dice che va vivere negli Stati Uniti perche ha vinto una Green Card la reazione sarà di orgoglio con pacche sulle spalle, se invece va a vivere in Russia no di certo.
A livello pratico aver mandato un uomo sulla Luna ha giovato piu per la scienza o per la politica? E' la seconda.
Considerato questo punto molto importante e sommando le effettive prove dello sbarco del '69, non vi puzza un po tutta sta storia?
C'è qualcosa che non torna, i tempi della missione, la tecnologia a disposizione, il momento storico in cui è successo, alcuni indizi mostrati in diversi documentari e ormai noti ai molti che fanno pensare che gli astronauti non si trovavo sulla Luna, l'abbandono della Luna come meta di interesse in modo piuttosto brusco, il fatto che la Nasa è un ente che tende a manipolare e mentire sul materiale a dispozione.
L'11 settembre dovrebbe far capire a molta gente come gli USA non hanno nessun tipo di limite, e soprattutto sono in grado di soggiogare le masse. Se sono riuscito a farlo in piena New York non vedo grosse difficoltà per la Luna, senza testimoni o quant'altro.
Quindi si sono ancora a questo.
Ultima modifica di sanje il 28/09/2012, 21:12, modificato 1 volta in totale.
_________________ ...the earth is an enclosed plane, centered at the North Pole and bounded along its outward edge by a wall of ice, with the sun, moon, planets, and stars only a few hundred miles above the surface of the earth.
_________________ Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996) U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955 Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Io invece trovo che queste siano posizioni estremistiche e fuorvianti (in un senso e nell'altro), perchè da una parte si esclude il fatto di aver toccato il suolo lunare (cosa impossibile) mentre dall'altra si accettano passivamente le versioni propinate dalla NASA (impossibili pure quelle).
In virtù di ciò... non si potrebbe prendere in esame una posizione più equilibrata?
Non possiamo ad esempio accettare che la Luna sia stata raggiunta (e ci mancherebbe che così non fosse) e nello stesso tempo pensare che ciò che ci è stato mostrato non corrisponda (per filo e per segno) alla realtà dei fatti?
Io domando eh.....
_________________ "…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo
Thethirdeye ha scritto: Non possiamo ad esempio accettare che la Luna sia stata raggiunta (e ci mancherebbe che così non fosse) e nello stesso tempo pensare che ciò che ci è stato mostrato non corrisponda (per filo e per segno) alla realtà dei fatti?
Certo che possiamo, è affascinante poterlo fare. Bisogna però capire su che presupposti oggettivi si può ipotizzare che la NASA ci abbia mostrato ben altro durante l'allunaggio. Quali sono?
Spero però non venga qui sputato, per l'ennesima volta, quel falso dialogo tra gli astronauti dell'Apollo 11 e Houston, tratto invece da una parodia televisiva chiamata Alternative 3, che ancora oggi viene fatta passare per vero.
Oppure la "strana" tempistica della trasmissione RAI che secondo ufologo555 ha avuto un black out di 5 ore e mezzo, quando sia qui (da Trystero) che altrove gli è stato dimostrato tutt'altra cronologia degli eventi.
Ultima modifica di _INSIDER_ il 29/09/2012, 16:30, modificato 1 volta in totale.
Le foto taroccate, smudgiate, ruotate o con lo sfondo modificato o le presunte foto di strutture come ad esempio il cratere esagonale che si vede anche in un video in questo thread O le anomalie luminose e gli strani fenomeni lunari transitori di uci tanto si parla? Sono dei falsi anche quelli?
Chiedo eh, perché molte di quelle onestamente mi lasciano senza parole e mal si conciliano con la mia avversione a tutto ciò che è complotto o cover up che ritengo solo una scusa banale pe giustificare l'assenza di prove definitive... Però...
Ultima modifica di MaxpoweR il 29/09/2012, 16:59, modificato 1 volta in totale.
_________________ la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
(Vorrei sapere cosa ABBIAMO FATTO durante quelle cinque ore e mezzo ... Zero trasmissioni NASA e stallo discussioni; non sapevano che pesci prendere .... ( Anni dopo si venne a sapere "tutto")
_________________ Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996) U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955 Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Io ho parlato dello sbarco del 1969. Iin definitiva credo che ci sia andato eccome l'uomo sulla Luna ma lo sbarco del 69 lascia parecchi dubbi.
Penso anche che sulla Luna un attività aliena esiste perchè ci sono una buona quantità di prove fotografiche che non lasciano dubbi. L'unico dubbio è solo chi svolge questa attività se alieni o operazioni militari umane.
Credo che gli sbarchi hollywoodiani alla Armstrong sono cose fatte in studio solo per portare avanti l'agenda politica, nient'altro.
Mentre lo studio scientifico ed esplorativo vero è avvenuto successivamente e forse continua? altro che raccogliere rocce e fare foto pressochè inutili. Voglio rifare la domanda visto che non ho ricevuto risposta: ma rischiare delle vite umane da portare sulla Luna ne è cosi valso la pena a livello scientifico? La risposta può essere solo si se sono andati a vedere queste attività aliene, ma non certo considerando la storia ufficiale.
Qualcuno ne sa niente? E di questa teoria dei vettori?
Ultima modifica di sanje il 29/09/2012, 23:51, modificato 1 volta in totale.
_________________ ...the earth is an enclosed plane, centered at the North Pole and bounded along its outward edge by a wall of ice, with the sun, moon, planets, and stars only a few hundred miles above the surface of the earth.
Ma è solo Moon Rising, un polpettone pieno di bufale lunari ampiamente sgamate, e la cosa è giustificata se si tiene conto del suo autore: quel cialtrone di Joel Escamilla che si è inventato anche la leggenda dei Rods.
Guarda, esiste anche la copertina senza quei due "vettori":
Quindi? Che si fa ora? La fonte di questo infelice accostamento è sempre tratta da Moon Rising, che scambia artefatti digitali di foto filtrate all'ennesima potenza per strane anomalie.
Posso suggerirti una full immersion sulle false anomale lunari? Dai una lettura qui: http://ceifan.org/index2.htm
a pag. 3 troverai anche il riferimento su Moon Rising.
Ultima modifica di _INSIDER_ il 30/09/2012, 00:50, modificato 1 volta in totale.
_________________ ...the earth is an enclosed plane, centered at the North Pole and bounded along its outward edge by a wall of ice, with the sun, moon, planets, and stars only a few hundred miles above the surface of the earth.
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