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LaStampa - 05.09.1978 - numero 205 - pagina 1

Nel punto indicato, molte pianticelle sono piegate e bruciacchiate

[color=blue]Oggetto volante nel cielo di San Michele
"L'ho visto alzarsi da un campo di mais,,

Alessandria — Uno studente di San Michele, sobborgo alessandrino, sabato mattina avrebbe visto un Ufo alzarsi da un campo di granoturco, poco distante da casa sua, e scomparire poi in pochi secondi, con una rapidissima manovra: altre persone avrebbero notato, alla periferia della citta, l'oggetto misterioso. Una di loro, un commerciante che abita in località Astuti, poco distante da San Michele, si e presentato ieri mattina in questura per informare di quanto era stato testimone; ha pure consegnato delle uova, probabilmente di qualche uccello, e dei pezzi di legno bruciacchiati: li avrebbe raccolti nei pressi del campo di granoturco da cui il ragazzo aveva visto alzarsi l'Ufo.

Campo, tra l'altro, che presenta un fenomeno, almeno apparentemente, inspiegabile: molte delle pianticelle di granoturco sono infatti piegate e con le foglie secche, in qualche punto bruciacchiate. Ad avvistare l'oggetto misterioso e stato Roberto Pozzi. 14 anni, che ha concluso nel giugno scorso la terza classe alla media «Manzoni» di Alessandria: abita con i genitori a San Michele, in via Loreto. E' un giovane normale, senza troppe fantasie, appassionato dei fenomeni metereologici.

«Ero sul balcone di casa — spiega il ragazzo —: stavo seguendo i movimenti in cielo di alcuni cumuli d' nubi. Non pensavo neppure lontanamente agli Ufo quando, improvvisamente, ho udito uno strano rumore, un sibilo. Proveniva dal campo di granoturco dinanzi a casa mia». «Dal campo — racconta lo studente — s'è alzato uno strano oggetto a forma di sigaro, con una protuberanza su uno dei lati, simile al manico d'una pentola. L'oggetto era lungo 2-3 metri, di colore argenteo opaco sul fondo».

Il "sigaro", secondo il racconto di Roberto Pozzi, s'è alzato lentamente, sino a pochi metri dal suolo: poi, improvvisamente, ha aumentato la velocita, sempre con lo strano sibilo.

«Pochi attimi — dice il ragazzo — e ha raggiunto un pimto alto in cielo, poi di scatto ha virato». Lo studente ha chiamato la mamma. «Slavo sbrigando le faccende domestiche — ha affermato Anselma Garberò Pozzi —, quando Roberto mi ha gridato che c'era un disco volante: sono andata sul balcone, erano però trascorsi alcuni minuti. Non sono riuscita a vedere più nulla. Non penso che. il ragazzo abbia inventato tutto, non è nel suo carattere. Qualcosa deve aver visto». D'altra parte anche un casellante che abita nella zona e qualche abitante del rione Pista avrebbero notato alla stessa ora qualcosa d’insolito» muoversi in cielo.

Dopo lo strano oggetto notato da Roberto parecchie persone sono andate nel campo di granoturco; e stato allora possbile constatare che per un tratto di 7-8 metri per 3 le pianticelle erano state piegate, tutte alla stessa altezza; apparivano inoltre secche rispetto alle altre, intatte intorno alla zona su cui si sarebbe abbassato il misterioro «sigaro» descritto dallo studente quattordicenne.

E' stata informata anche la polizia: la «scientifica» ha prelevato campioni di terreno. Poi ieri mattina appunto, in questura s'è presentala la commerciante Dina Lentini. 37 anni, abitante in frazione Astuti, via Dosso dei Sali 8. Ha riferito d'aver notato gli stessi movimenti

Franco Marchiaro

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StampaSera - 06.09.1978 - numero 205 - pagina 22

Le lettere dei lettori

[color=blue]Incontri medievali?

Incontro ravvicinato ad Alessandria. Hanno visto l'Ufo atterrare e distruggere un campo di mais. Insomma, il Medioevo non è ancora finito? Altro che incontro ravvicinato: siamo lontani, molto lontani dalla ragione.

F. C, Vercelli


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StampaSera - 06.09.1978 - numero 205 - pagina 24

Parlano i testimoni del misterioso atterraggio a S. Michele di Alessandria

[color=blue]Ho visto l'Ufo qui davanti a me

Alessandria — «L'incontro» è avvenuto in un campo di granturco a pochi metri da una stradina polverosa di San Michele un paese in provincia d'Alessandria. L'Ufo è stato visto per la prima volta da un ragazzo di 14 anni, Roberto Pozzi che abita in una cascina proprio di fronte al campo. Roberto ha finito la terza media, ha il viso tirato e gli occhi attenti. Parla con calma. E' cosciente che quanto racconta lo pone come lui dice «in una strana situazione di fronte all'intero paese».

Possono pensare però che cosa vogliono, mi hanno sempre conosciuto come un bambino che non fa scherzi. Erano le 8,15 di sabato. Mi trovavo qui nella sala da pranzo. Le persiane erano accostate. Avevo appena fatto colazione. Ho sentito un rumore, o piuttosto un sibilo modulato che veniva da fuori. Mi sono affacciato incuriosito. Ho pensato in quel momento: ecco che capita un'altra cosa misteriosa. Il giorno prima — spiega scegliendo con cura le parole — le bestie sembravano impazzite: il cane abbaiava in continuazione e le mie galline hanno fatto delle uova piccole piccole di colore marrone. Un fenomeno che non si era mai verificato prima. Allora mi sono affacciato cercando di capire da dove proveniva il sibilo. E proprio qui, davanti — indica il vasto campo di granturco ancora verde — ho visto alzarsi quella cosa. Poteva essere lunga 12,13 metri e larga due o tre, di colore metallico scuro. Si è fermata all'altezza del primo filare di gelsi, è stato così, in sospensione come un palloncino fermato da un colpo di vento. Poi lo scatto. E'partito in verticale e in un secondo l'oggetto enorme è diventato un punto nel cielo».

La testimonianza dell'incontro è precisa. Il ragazzo la ripete ancora e ci indica anche che cosa l'oggetto ha provocato nel campo di granturco: una macchia di giallo in mezzo a tutto il verde del campo. Spiega Roberto: «Per una ventina di metri dove presumibilmente si è accostato, le pannocchie ancora verdi sono maturate e le piante hanno avuto tutte la cima mozzata alla stessa altezza. Venite a vedere». Dalla strada in terra battuta di fronte all'abitazione di Roberto Pozzi, parte un sentierino in mezzo al granturco, che è tutto verde e più alto di un uomo. Dopo una ventina di metri le piante diventano gialle, secche e per altri venti metri in lunghezza e tre di larghezza le cime sono piegate e le pannocchie a differenza delle altre sono mature, di un colore giallo intenso. Quell'oggetto non si è proprio posato a terra — osserva Roberto —. E' come se fosse rimasto sospeso in mezzo al campo toccando solo la cima con dell'aria caldissima». «Da sabato — aggiunge —c'è stata una processione di gente che voleva vedere l'Ufo, ma quelli non si sono più fatti vivi fino a domenica sera. Tre donne che abitano vicino al passaggio a livello possono spiegarvi meglio».

Ne incontriamo due: Virginia Cenedese, 62 anni, e Tersilla Ruffinengo, di 66 anni. Racconta la signora Virginia: «Eravamo noi due con mia figlia Teresa e c'era anche la casellante Edilia Gallo. Eravamo tutte e tre appoggiate al cancello del passaggio a livello, che poco prima Edilia aveva chiuso. Erano le dieci di domenica sera. C'era un'aria tiepida. Ci raccontavamo le nostre cose. Ed ecco improvvisa la luce venire dal cielo. Una striscia bianca, larga e accecante con in fondo una palla di fuoco grande così — e allarga le braccia —il globo di fuoco va verso il campo e scompare fra le pannocchie. Ci guardiamo spaventate. Ha detto Edilia: « Ah mi Signur l'è na roba atomica". Passa un secondo e arriva una seconda palla luminosa, rossa con bagliori e poi una terza ma questapiù grossa e tutte atterrano nel campo». Interviene Tersilia Ruffinengo. «Io ero alla finestra di casa mia. Sotto di me c'erano Virginia, Teresa e Edilia che parlavano. Ho visto quelle cose. Mi sono passate davanti. Le ho viste bene. E poi dal campo è uscita un'altra roba di luce, alta come un bambino, è venuta sulla strada e aveva qualche cosa che girava come una trottola luminosa, come se ruotasse in fretta nelle mani una brace». Per spiegare meglio gira vorticosamente le braccia. Tutta la gente delle cascine è venuta sulla strada per risentire ancora una volta il racconto delle donne. «Sono stati molti i coraggiosi che domenica notte dopo le nostre grida sono andati a vedere — continuano le donne —. Hanno trovato una specie di lana bianca sulle pannocchie, una bava come quella che in tempo di guerra lasciavano i bengala».

A San Michele ormai tutti affermano che è venuta una cosa dal cielo. Dicono che l'oggetto luminoso è stato anche visto da gente di paesi vicini. Sono giunti sul posto anche polizia e carabinieri che hanno cercato nel campo le tracce del passaggio del «disco volante». Hanno detto: «Sicuramente qualcosa è stato visto perché troppe sono state le testimonianze. Forse la "cosa"ha preso terra proprio nel campo di granoturco. La lanuggine bianca è stata prelevata per essere esaminata». Una processione di ufologi e appassionati di extraterrestri è continuata incessantemente tutta la giornata di ieri. L'unico a non essere sconvolto dell'atterraggio dell'Ufo è stato il proprietario del campo. E' uscito di casa urlando dietro a un gruppo di persone: «Ma che Ufo e Ufo. Ufo lo disu mi che non ne posso più. Mi portate via tutte le pannocchie neanche fossero state baciate dalla Madonna!».

Nevio Boni


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LaStampa - 06.09.1978 - numero 206 - pagina 6

Continua il pellegrinaggio dei curiosi sul campo di mais a S. Michele

[color=blue]La Questura indaga sull'Ufo

Sono stati prelevati campioni di terreno e granoturco che verranno analizzati in laboratorio

Alessandria — Allora a San Michele, sobborgo alessandrino, è sceso veramente un Ufo? L'interrogativo ha sollevato curiosità e interessamento da parte di ufologi veri e presunti tali. La sona — il campo di granoturco che presenta per un rettangolo di 7 metri per 4 le pianticelle piegate e seccate — dove Roberto Possi, studente quattordicenne di San Michele, dice d'aver notato uno strano oggetto, a forma di sigaro, ulsarsi e sparire poi rapidamente, all'orizsonte. è continua meta di gente, che vuole vedere, sapere, scoprire. Della vicenda, frattanto, s'interessa anche la questura, il dottor Panico ha prelevato campioni di terreno e di granoturco, che verranno esaminati dai laboratori specialissati. dove pure saranno osservati le piccole uova annerite e i pezzi di legno bruciacchiati che il commerciante Dima Lentirii, :i7 anni, abitante agli Astuti, poco distante dal luogo dell'avvistamento, afferma d'aver ritrovato dopo la misteriosa apparizione dell'Ufo Si dice anche — ma la cosa non trova conferma ufficiale — che due elicotteri e alcuni jet militari, notati mentre sorvolavano la sona, siano stati inniati per scoprire se qualcosa di wro può esserci nel racconto di quanti hanno notato i misteriosi oggetti. Dopo l'avvistamento fatto sabato mattina da Robcto. vi sono altre persone che dicono d'aver notato qualcosa di strano. Tre signore di San Michele. Virginia Cenevese. Tersala Ruffinengo ed Edilio Cresta Gallo, sostengono d'aver notato, la notte di domenica, strane strisce luminose, in cielo e poi un oggetto, di forma a pprossi mativa m ente, circolare, abbassarsi sul campo di granoturco: era luminoso, a pochi metri da terra le luci si sono spente e l'oggetto c scomparso. Contemporaneumente i cani nella zona si sotto messi ad abbaiare furiosamente, e. dice qualcuno, si sono avute difficoltà nelle comunicasioni telefoniche, mentre veniva avvertito un odore acre, come di fili bruciacchiati. Lo stesso oggetto sarebbe stato notalo anche nel cielo di Spinetta Marengo. »Qui —dir'- Dima Lentini — i dischi volanti scendono per rifornirsi d'energia elettrica [nella sona vi è una linea ad alta tensione, ndr)*.

f. m.

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LaStampa - 07.09.1978 - numero 207 - pagina 1

Dopo l'avvistamento di sabato, decine di persone nel campo di granoturco

[color=blue]Appuntamento mancato con l'Ufo

Ogni giorno si svolge un vero e proprio pellegrinaggio, ma il sigaro volante non è tornato

Alessandria — Gli Ufo son mancati all'appuntamento. Ne aveva visto uno — cosi almeno sostiene lo studente quattordicenne Roberto Pozzi, sabato mattina dinanzi a casa sua, nel sobborgo alessandrino di San Michele, alzarsi da un campo di granoturco. Da allora, ogni giorno, tra la disperazione del padrone del campo che vede calpestare il suo granturco, nella zona è un pellegrinaggio continuo di curiosi: vogliono sapere e, che 1 più dubbiosi, sperano di essere protagonisti di un «incontro ravvicinato del terzo tipo». Ma, per ufologi veri o presunti, l'attesa è andata finora delusa.

Dopo l'avvistamento dello strano oggetto —una specie di lungo sigaro argenteo — fatto da Roberto; dopo che alcune donne di San Michele (Virginia Canavese e la figlia Teresa; Tersillia Ruffinengo e la casellante delle ferrovie Edilia Cresta Gallo) hanno raccontato di aver visto, nella notte di domenica, strane strisce luminose solcare il cielo e una specie di palla di fuoco ruotante abbassarsi sul campo; dopo il pittore Paolo Lorenzotti di Prugarolo che afferma di aver notato, nella serata di sabato, uno «strano oggetto luminoso» nel cielo di Casalcermelli, degli Ufo più nessuna traccia.

Attesa delusa quindi per i curiosi, ma sembra che siano molti a non darsi per vinti e sperano ancora nell'incontro con i misteriosi oggetti.

A San Michele, d'altra parte, ci sono altre persone, come il commerciante Dima Lentini, pronti a giurare che nella zona questi strani visitatori sono già comparsi altre volte. Ecco perché il «pellegrinaggio» al campo di granoturco continuerà: c'è il dubbioso che, pur affermando di «non credere a queste stupidaggini», non resiste alla tentazione: c'è il convinto che spera di poter aver conferma alle sue tesi: c'è infine lo scettico ad ogni costo, che vuol soltanto prendersi gioco di chi spera in «qualcosa di impossibile».

Intanto, mentre si attendono gli esiti delle analisi, cui sono stati sottoposti i campioni di terreno e granturco prelevati dalla polizia, anche i carabinieri stanno interessandosi al fatto.

f.m.


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StampaSera - 08.09.1978 - numero 207 - pagina 14

L'angolo del filatelico
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Altri Ufo in arrivo

Con tre valori, Grenada, nel Mar dei Caraibi, ricorda le ricerche e le «investigazioni» condotte da molti governi, in particolare dagli Stati Uniti, per svelare il mistero degli Ufo, ossia dei cosiddetti «dischi volanti».

Questi appaiono nei bozzetti in fase di decollo, di avvicinamento alla Luna, in curiosa luminescente formazione.

La serie, accompagnata da un «foglietto», è andata a ruba, quasi a dimostrare che, fra i filatelisti, gli appassionati ufologi non sono pochi.

Renzo Rossotti


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Autore: Renzo Rossotti
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StampaSera - 11.09.1978 - numero 209 - pagina 8

Lampadine fioche, radio spente, batterie bloccate

[color=blue]Sassello: visti diselli volanti tra Liguria e Alessandrino?

Per due sere è stato è stato avvistato un ogetto luminoso multicolore

Sassello — I carabinieri dicono; «Non ne sappiamo nulla. E' la prima che sentiamo da voi». A «La Carta» una piccola frazione di questo centro appenninico savonese, frequentato soprattutto da genovesi sono molti, però, a giurare d'aver assistito, pochi giorni fa, all'apparizione di dischi volanti e al verificarsi di strani fenomeni.

«Non sappiamo che cosa fossero — afferma la signora Fortunella Meozzì, madre della titolare dell'«HoteL Punta San Michele», Piera Vìacava — ma abbiamo visto in lontananza, verso Alessandria, un disco luminoso, più piccolo della Luna, dal quale si sprigionavano raggi multicolori». Erano le 21 di giovedì scorso quando questa fantastica apparizione ha colpito la signora Meozzi, la figlia ed alcuni clienti dell'albergo.

«E' rimasto fermo per quasi un'ora — sostiene la Meozzi — e poi, a poco a poco, s'è abbassato. Infine è scomparso».

Contemporaneamente alla comparsa del disco, nell'albergo si sono verificati fenomeni a dir poco strani e che l'Enel, interpellata il giorno dopo, non ha saputo spiegare limitandosi - a dire che non le era stato segnalato alcun guasto.

«All'improvviso — ricorda la signora Viacava — in parte dell'albergo è venuta a mancare o a ridursi l'intensità della luce e le lampadine hanno assunto strane colorazioni. Una cosa sconvolgente!».
Due intraprendenti ragazzi di «La Carta», Ubaldo Barconi e Marco Baglini, prendono il coraggio a due mani e, in motoretta, si dirigono verso Alberala, dove sono gli impianti sciìstici e sulla quale sembra essersi fermato il misterioso oggetto.

Ma, all'improvviso, la luce.del faro si fa intensissima ed i due, un poco intimoriti, tornano indietro. Da «La Carta» parte allora un'auto, con a bordo Franco Viacava, 14 anni, figlio della proprietaria dell'albergo, ed un paio di amici, che si dirige verso Alberola. D'un tratto però il motore della vettura incomincia a forzare e la velocità cala repentinamente. «Eravamo in seconda e non potevamo andare a più di 25 all'ora. Abbiamo proseguito cosi per mezzo chilometro e poi, mentre il disco spariva dietro il monte, sulla vettura tutto è ritornato normale».

Quasi nello stesso istante un altro giovane, Roberto Boero, che in moto tornava in paese, nell'abbordare una curva è stato colpito agli occhi da un intenso raggio luminoso che quasi gli faceva perdere il controllo della guida. Ha pensato al faro abbagliante di un'auto, ha spento le luci, ma non ha visto nessuna vettura.

Altro fenomeno. «Ritornato in albergo — dice Franco — ho acceso la radiolina a pile che tengo nella mia camera. Qualche minuto dopo ho sentito un forte sibilo, delle voci stranissime mescolate ad una specie di eco ed il cane che abbaiava furiosamente. Poi la radiolina s'è spenta e non c'è stato nulla da fare per rimetterla in funzione.

Mi sono addormentato. Al mattino l'ho riaccesa: funzionava benissimo». E allora? Nessuno osa pronunciarsi ma i fatti descritti sembrano essere realmente accaduti. «Non ce li siamo certo sognati — assicura la signora Meozzi — e non siamo per nulla gente fantasiosa o impressionabile. Qualcosa è successo. Non sappiamo dire che cosa, ma i fatti sono avvenuti cosi come ve li abbiamo raccontati, Non eravamo soli. E poi altra gente è pronta a testimoniare».

Ma quella di giovedì, anche se la più spettacolare, non è stata l'unica apparizione misteriosa di questi giorni. Ancora sabato.sera un oggetto luminoso e stato visto da più persone, sempre in direzione dell'Alessandrino. .«Era molto piccolo — dicono — ma visibilissimo». Gli «Ufo» sembrano quindi aver preso di mira il Piemonte e le confinanti zone del Savonese.

«Ieri — dice la signora Viacava — avevamo ospite nel nostro ristorante una cliente di Nizza Monferrato. Ovviamente il discorso è caduto su questi fenomeni, ad uno dei quali anche questa persona aveva assistito». C'è da crederle, anche perché non si può non mettere in relazione questo «avvistamento» con quello avvenuto una settimana prima ad Alessandria dove un «sigaro» sarebbe atterrato in un campo di mais.

Nicolò Siri

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Sassello : in molti avvistano i dischi volanti

[color=blue]Le luci si spengono e arrivano gli «Ufo»

Il motore di un'auto francese si è fermato - Una grossa palla ferma in cielo, su Alberala - «Tutte persone serie», dicono i carabinieri

Sassello — A La Carta, una frazione di Sassello, c'è la psicosi dei dischi volanti: fra mercoledì e sabato della scorsa settimana li hanno visti In molti volteggiare in cielo nella direzione dell'Alessandrino. «Non abbiamo sicuramente preso un abbaglio. Era sera — dicono — e si vedevano benissimo-. Tra gli avvistatori Piera Viacava, titolare dell'hotel Punta San Michele, la madre e il padre, Fortunella e Turiddo Moezzi. Giuseppa-Pilippone, Bruno Casarino, Corinna Cossu, Attilia Podestà, Fosca Cervi e Franco Viacava.

«Era una grossa palla splendente — racconta la signora Piera —è rimasta a lungo ferma in cielo all'incirca sopra Alberala, verso il Piemonte. Dapprima era di un colore bianchissimo che a poco a poco è diventato rosa intenso».

Si racconta anche di fenomeni inspiegabili: «Giovedì sera nell'albergo — ricorda la Viacava — la luce si è improvvisamente attenuata e in alcuni locali è venuta a mancare del tutto. Il televisore si è' spento ed i cani si sono messi ad abbaiare. Anche la radiolina a pile di mio figlio ha smesso di funzionare Aggiunge la signora Corinna Cossu: «C'era un'auto francese. Il motore si è fermato ed il cane che era a bordo è scappato impaurito».

Alcuni ragazzi raccontano che anche la loro vettura ha rallentato notevolmente la velocità: «Volevamo raggiungere Alberola per vedere meglio il fenomeno. All'improvviso — sostiene Franco Viacava, 14 anni — il motore ha cominciato a forzare. Non potevamo andare, in seconda, a più di 25all'ora. E la salita non era per nulla ripida. Poi dopo alcuni minuti tutto è ritornato normale. Noi abbiamo fatto marcia indietro».

Ieri a La Carta sono anche giunti da La Spezia gli esperti del gruppo osservazioni e ricerche ufologiche (Gòru) che" hanno sentito e registrato le dichiarazioni di numerose persone. «Qualcosa è certamente accaduto», è stato il loro commento. Del fatto se ne stanno occupando anche i carabinieri di Sassello.

«Quelli che hanno avvistato la palla luminosa grossa quasi come la Luna — afferma il maresciallo" Delaide, comandante la locale stazione — sono tutte persone serie, credibilissime. Quindi sul fatto che abbiano realmente visto qualcosa non c'è da dubitare, tutto sta a stabilire cosa fosse.

Ma come è cominciata questa storia? «Pare—risponde il sottufficiale. — che il primo avvistamento sia stato fatto mercoledì scorso. Un operaio di Genova che lavora ad Urbe e che è a pensione in una locanda di "La Carta" avrebbe visto due oggetti misteriosi, assai luminosi, fermi sulla strada, affiancati l'uno all'altro nome a formare un otto. Credeva che fossero macchine agricole ma poi qualche secondo dopo li ha visti alzarsi ed allontanarsi, velocemente. Stiamo ora cercando di rintracciare questo operaio per avere qualche informazione più precisa. Ma non è ancora rientrato da Genova».

Nicolò Siri


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LaStampa - 14.09.1978 - numero 213 - pagina 2

Figure e fatti
di Giovanni Arpirio

[color=blue]Siamo terrestri ma poveri

Proprio perché la realtà ci schiaccia, bisognerebbe saper guardare il mondo, talvolta, con un cannocchiale rovesciato. Proprio perché ognuno è così fortemente prigioniero di se stesso, bisognerebbe imparare ad esser uomini lontani da noi, filtrando giudizi e ossessioni e urgenze.

Proprio perché non si può ridere della nostra storia, bisognerebbe ridere del momento, di «quel» momento solo, afferrabile e ridicolo. Parliamo tanto di tentazioni extraterrestri, di parapsicologia, di fughe nel tempo, di necessità d'astrazione, di Ufo e compagnia bella, di nuove magie (ma i maghi hanno sempre avuto paraocchi) e non siamo mai stati così «terreni».

Per la Sindoyie esposta si assaltano gli uffici dove è possibile acquistare e far timbrare francobolli commemorativi, per la morte di un Papa e la conseguente elezione di un nuovo Papa tutte le tecniche d'informazione si scatenano, costruendo palcoscenici orrendi.

Per un nubifragio in India, con decine di migliaia di morti, si usa il sistema documentario più raggelante: la morte cambia il suo peso, passando da un continente ad un altro, diventa un film del filone «povero».

Siamo terrestri in un secolo che rifugge il razionale, e forse sta tutta qui la nostra condanna. Per coloro che ricordano le lezioni illuministiche, la tentazione trascendente di oggi è paragonabile a una tromba d'aria: ma in questo vortice non appaiono i mistici e i dannati, solo corporei fantasmi che ancora desiderano oggetti e oggettualità, cose e possesso e privilegi.

La religione diventa una nostalgia, non un'ansia primaria e privata. Il vero devoto rifuggerebbe dai cerimoniali, ma la terrestrità li desidera, non sapendo quali altri feticci inventare. Forse è anche per questi soprassalti oscuri e fangosi che ogni conflitto ideologico si trasforma in rissa: non vale tanto l'argomentazione quanto la rapidità di offesa, la forza di negare, la faccia di bromo capace di ripetere (e ogni ripetizione è chiodo che si conficca) che «ho ragione io e basta».

Persino Begin e Sadat, nella foresta di Camp David, si rivolgono ai sudditi dicendo: pregate per noi. E' la massima lezione d'assurdo. Non dovrebbero esser loro a piegarsi verso i sudditi? E davvero qualcuno ha tempo e voglia e credulità di pregare per quei baffi, a spazzola, o per quel sorrisetto ghignante sotto gli occhiali?

Mai gli uomini hanno attraversato il loro realismo vitale in maniera tanto contorta. Mai è apparso così evidente e grottesca la pretesa di spegnere un teleschermo — gravido di facce insignificanti — e quindi inginocchiarsi in preghiera.

Solo rovesciando il cannocchiale potremmo renderci conto della piccineria in cui viviamo. Ma sarebbe un gesto da eremita: e un eremita può fare a meno del cannocchiale.


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StampaSera - 15.09.1978 - numero 213 - pagina 19

Avvistamenti in tutta italia
[color=blue]Non è un Ufo ma "Pegasus,, dicono gli esperti

Forse è il «Pegasus», dicono gli esperti dell'aeronautica. L'oggetto volante «avvistato» ieri in tutta Italia, potrebbe essere uno dei tanti satelliti che percorrono da anni il cielo. Questo, in particolare, è in orbita da 13 anni ed è ormai malridotto: sarebbe cosi spiegata la sua andatura a zig-zag. Niente di misterioso, quindi: il rientro del «Pegasus» era previsto, dovrebbe «venir giù» domenica.

Una spiegazione come questa, ovviamente, non soddisferà mai quelli che «credono» negli Ufo e nelle visite periodiche a questo nostro del tutto secondario pianeta (visto nell'ottica delle galassie) di extraterrestri molto evoluti e molto prudenti, visto che non prendono mai contatto con scienziati ma, e molto di rado, con gente che regolarmente viene fatta passare per matta.

Di questi «matti» che hanno visto gli «oggetti volanti non identificati» quando non c'era ancora il «comodo alibi» dei satelliti artificiali, ce ne sono sempre stati, il primato di avvistatori di dischi volanti è conteso tra gli indiani (il carro di fuoco delle varie «Gita») e gli ebrei (anche qui carri di fuoco e «ascensioni» in grande abbondanza).

Per non andare troppo indietro nel tempo, è un fatto che molte osservazioni di Ufo sono state osservazioni di Ufo: non hanno trovato, cioè, spiegazioni convincenti di diverso tipo. Si dice che gli americani sappiano tutto, che nel Pentagono ci sia un'intera stanza piena di registrazioni e foto di dischi volanti.

r.s.

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LaStampa - 15.09.1978 - numero 214 - pagina 2

Li hanno visti a Noli, Albenga, Alassio, Angora e Bordighera

[color=blue]Una scia luminosa nel cielo e sul mare; tornano gli Ufo?

L'ora di avvistamento coincide: le 6 del mattino - Due pescatori: «Una luce intensissima è passata sopra di noi» - Alcuni ragazzi avrebbero osservato i dischi volanti col cannocchiale

Savona —Sono tornati gli «ufo». Nelle prime ore di ieri mattina li hanno visti a Noli, ad Albenga, ad Alassio, ad Andora e a Bordighera. Sono comparsi anche nei cieli di Gela in Sicila, di Roma, di Lucca e di altre città italiane. L'ora di avvistamento in molti casi coincide (tra le cinque e mezza e le sei del mattino) la descrizione degli «oggetti» pure: forma allungata, scia luminosa, colori vivaci e fasci di luce potentissimi. Nessun rumore, neppure un sibilo e apparizioni sempre molto brevi, cinque o sei minuti al massimo.

A Noli il «disco volante» è arrivato alle sei meno un quarto. Ha sorvolato a bassa quota il golfo e poi è scomparso in direzione di Savona. In mare a quell'ora c'erano le barche dei pescatori nolesi e la luce dell'ufo si è riflessa sull'acqua insieme a quella delle «lampare». Racconta uno dei pescatori, Eugenio Malizino: «E' spuntato all'improvviso da Capo Noli Era una specie di alone luminoso a forma di freccia che si ingrandiva man mano che si avvicinava. Una scia ben distinta con dei fari che proiettavano la luce all'indietro. Un raggio di illuminazione era molto vasto, più potente ai lati mentre al centro si smorzava».

Aggiungono Enrico Fontana e Pietro Garzoglio: «La luminosità era intensissima ma non abbiamo sentito il minimo rumore. E'passato sopra le nostre teste e poi è scomparso all'improvviso. Credevamo di avere avuto avuto un miraggio ma quando siamo giunti a terra tutti gli altri pescatori stavano già commentando quella strana visione».

Altro avvistamento alle spalle di Albenga tra Cisano sul Neva e Salea. In località «Piantaboschi» una squadra dei vigili del fuoco stava controllando uno dei tanti incendi scoppiati in questi giorni sulle colline e sulle montagne savonesi. Ecco cosa hanno visto due giovani pompieri ausiliari, Mario Mazza, 20 anni e Franco Pozzuoli' di 26.

«Eravamo appena arrivati, mancavano pochi minuti alle sei In cielo era apparsa una punta celeste che sembrava fosse attirata dalle fiamme. Procedeva lentamente da mare verso monte e si è fermata proprio sopra l'incendio. E'rimasta in quella posizione qualche minuto, poi ha ripreso velocità e ha cambiato colore (dal celeste è diventata gialla) e forma».

«Mentre se ne andava — continuano i due pompieri — quell'oggetto era diventato un triangolo e lasciava una scia colorata. Abbiamo sentito i cani delle ville vicine abbaiare con insistenza quasi con rabbia. Hanno smesso soltanto quando il disco era scomparso».

Sulle alture di Alassio e di Andora per osservare gli «ufo» ci sono voluti i cannocchiali. Un gruppo di ragazzi, molto attrezzati, ha scrutato la volta celeste per parecchie ore, dalle nove di sera fino all'una del mattino. .Eravamo a San Bernardo sulla collina di Alassio — dice Mario Campagnolo, 22 anni —. Abbiamo notato tre luci che ad occhio nudo potevano sembrare delle stelle.

Con i cannocchiali però ci siamo resi conto che avevano colori diversi (una era rossa le altre blu e gialla) e che ruotando si spostavano. Proprio come i dischi volanti».

Dopo San Bernardo i giovani hanno raggiunto Testico e le sorprese dal cielo non sono finite. Racconta Flavio Ravelli: «E' spuntata una luce bianca molto potente. Andava verso Albenga e si è fermata in corrispondenza di Garlendu. Sopra passava un aereo con le luci ad intermittenza mentre quella dell'ufo era fissa e ben distinguibile. E' comparsa anche una luce rossa che si è come spenta dentro la bianca. Fenomeni cosi io non ne avevo mai visti».

Pier Paolo


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LaStampa - 15.09.1978 - numero 214 - pagina 9

Da Roma a Nuoro e a Savona

[color=blue] "Ufo,, all'alba in tutta Italia"

Roma — Un oggetto volante non identificato è stato visto ieri mattina poco prima delle 6 nel cielo di Roma da alcune persone che hanno telefonato ad un quotidiano della sera, e dagli agenti di una pattuglia della polizia che via radio hanno avvertito la sala operativa della questura. Alla stessa ora l'«Ufo» è stato avvistato anche in Sardegna: le persone che lo hanno visto non hanno esitato a definirlo un disco volante: sia a Roma che in Sardegna l'oggetto luminoso è stato descritto di forma triangolare e che si spostava rapidamente nella direzione Sud-Nord. Una segnalazione è giunta anche dalla pattuglia di una «volante» di Pescara che ugualmente aveva avvistato il misterioso oggetto. A notare distintamente il disco volante nel cielo di Roma, poco prima dell'alba, sono stati due operai dell'Alitalia, Armando Di Caprio e Rolando Santarelli, i quali si stavano recando in auto, partendo dalle rispettive abitazioni, al posto di lavoro, all'Eur. Di Caprio ha definito l'oggetto luminoso un imbuto rovesciato che si muoveva nel cielo ancora buio; Santarelli ha detto di aver visto un triangolo luminosissimo che ha osservato a lungo.

Fermata l'auto l'uomo ha visto l'oggetto muoversi velocemente nel cielo senza emettere alcun rumore: la circostanza lo ha sorpreso, data l'ora che avrebbe consentito di udire distintamente il rumore di un motore. Santarelli ha detto di aver indicato l'oggetto volante ad alcuni passanti e che costoro hanno concordato con lui sul la eccezionalità del fatto. Lo stesso oggetto luminoso simile a un disco volante è stato avvistato alle 5,45 di ieri a Lanusei, nel Nuorese, da Giorgio Micheli, titolare di un deposito di materiali per l'edilizia. Micheli ha detto di aver visto l'«Ufo» mentre si trovava a bordo del camion.

L'oggetto luminoso, che proveniva da Sud dalla direzione in cui sorge il poligono interforze di Perdasdefogu) è scomparso alla sua vista dopo aver preso la direzione di Nord-Est (verso il mare di Arbatax).

Ravenna — Tre degli avvistamenti dell'» ufo » in Romagna, due nel Ravennate, uno nel Forlivese.
Poco prima delle 6 a Cotignola l'hanno visto tre operai della «Vulcaflex», una ditta di vulcanizzazioni, sopra il cortile della loro fabbrica. Lo hanno descritto come un pallone luminoso che viaggiava a forte velocità. Poco dopo l'« ufo » è stato segnalato ad una ventina di chilometri di distanza, nella campagna faentina, da due contadini.

Nel Forlivese, sempre poco prima delle 6, lo hanno visto due uomini che si erano recati a pescare nella valle del Rabbi, in località Tortolo di Predappio. Secondo loro V «ufo» aveva una forma a «V» e un diametro di circa un metro.

Urbino — Nella zona di Urbino, un oggetto luminoso è stato visto da due giovani e da una ragazza che verso le 5,45 stavano andando a raccogliere funghi in località Ponte di Ferro, alla periferia di Acqualagna. la terra del tartufo.
Secondo la loro testimonianza, l'«ufo» aveva una forma ovale e schiacciata, tipo pallone da rugby, con il diametro di un metro. Si muoveva — hanno spiegato — in silenzio, a velocità sostenuta, emettendo raggi di luce intensissima. Ad un certo punto dal disco si sarebbe staccato un anello luminoso, dopo di che l'«ufo» avrebbe aumentato la velocità e sarebbe scomparso.

Firenze — Uno strano oggetto luminoso a forma di disco è stato visto ieri alle 6,45 su Calenzano, una cittadina a pochi chilometri da Firenze. Il fenomeno è stato segnalato dallo stesso osservatore a « Telelibera » Firenze. Secondo costui — a quanto ha riferito all'* Ansa » Francesco Colonna di « Telelibera » — si trattava di « un disco luminoso con strani effetti luminosi intorno. Era fermo su Calenzano. Poi si è scomposto in due dischi che dopo qualche minuto si sono come dissolti ».

Alassio — Anche ad Alassio, sulla Riviera ligure di Ponente, sono stati avvistati, secondo le dichiarazioni di diverse persone, oggetti misteriosi non identificati (ufo) che solcavano il cielo. Il primo avvistamento è stato fatto da Mario Campagnolo, 20 anni, che assieme ad altri sei amici si trovava la notte scorsa sulle alture di San Bernardo, nell'entroterra alassino. Secondo il giovane l'oggetto misterioso si muoveva « roteando nel cielo ».

Il ministero dichiara : "è solo un satellite"
Roma — Si è appreso che nessun avvistamento di aerei o «oggetti volanti» sconosciuti è stato segnalato la scorsa notte dai servizi italiani incaricati della difesa aerea.
Resterebbe allora valida l'ipotesi che l'«Ufo» visto da molte persone in varie località d'Italia è probabilmente un gigantesco satellite che rientrerà nell'atmosfera domenica prossima, dopo 14 anni di vita nello spazio. E' il «Pegasus 1», destinato allo studio dei micrometeori che colpiscono la Terra


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StampaSera - 16.09.1978 - numero 214 - pagina 25

Le autorità continuano a smentire, ma le spiegazioni non soddisfano

[color=blue]Troppi hanno visto gli Ufo

Nella notte fra domani e lunedì nel cielo, fra Scandinavia e Italia Settentrionale, sarà avvistata una «palla brillante rosso fuoco». Ne danno l'annuncio l'agenzia spaziale europea (Asa) e l'ente spaziale americano (Nasa). Non si tratta di un «appuntamento» che ci hanno dato gli extraterrestri ma di un esperimento scientifico, il progetto «Cammeo». Ha lo scopo di studiare il campo magnetico terrestre e i fenomeni come le «aurore boreali».. Sempre domenica, poi, dovrebbe rientrare nell'atmosfera terrestre, bruciando per l'attrito e quindi sotto forma di .palla infuocata, il grosso satellite americano Pegaso 1. Di grandi dimensioni è anche la stazione americana Skylab che dovrebbe rientrare, con lo stesso sistema, l'anno prossimo. Altri avvistamenti di oggetti volanti «strani» sono stati segnalati ieri in tutt'ltalia. All'alba, a Firenze, un impiegato dell'ente provinciale per il turismo ha detto di aver visto un grosso oggetto metallico a forma di sigaro. Un oggetto «triangolare», illuminato da un'intensa luce gialla, è stato visto da un gruppo di persone a Roma. Un altro «ufo», infine, è stato segnalato, poco dopo mezzogiorno in Piemonte, a Borgomanero.

Ogni volta la storia si ripete: da un lato i testimoni oculari, dall'altro i governi. Una guerra «fredda» tra chi giura e spergiura di aver visto un ufo e chi, invece, è convinto del contrario. E' accaduto anche ieri. I giornali si sono sbizzarriti nei titoli ma il succo era uno solo: decine di persone, da più parti della Penisola, hanno dichiarato di aver visto oggetti volanti non identificati. Descrizioni precise, meticolose, su «globi luminosi» che si sdoppiano, si fermano in cielo, compiono virate a 90* gradi.

Il ministero della Difesa con poche righe di comunicato liquida il discorso: si è trattato di un satellite, il. Pegasus. E quando i satelliti non c'erano? Il primo entrò in orbita nel 1957 ma, già cinque anni prima, ben 208 avvistamenti ufo furono studiati dalle forze aeree di tutto il mondo. All'ondata di segnalazioni corrispose quella di scetticismo. «Quest'anno saranno riferiti 200 avvistamenti di ufo dei quali il Pentagono riuscirà a smentirne 210» aveva commentato la rivista americana Life. Fu questa, infatti, la politica dell'Air Force americana quando, nel marzo '52, decise di costituire il progetto Blue Book, il Libro blu che doveva raccogliere, analizzare . e, possibilmente, «smontare» i rapporti sugli Unidentified flying objects.

Negli ultimi anni gli Stati Uniti hanno cambiato completamente il loro atteggiamento verso questi fenomeni. Da più parti (istituti di fisica, di astronomia, di ingegneria aerospaziale, Nasa) il problema viene studiato con più serietà. Sono sempre più numerosi gli scienziati che aderiscono al cosiddetto Invisibile College, un gruppo internazionale di uomini di scienza che si dedica all'ufologia.

Anche in Francia le «soucoupes volantes» sono prese sul serio. A Var, nei pressi di Tolone, è stata impiantata una stazione automatica' dotata di computer per il rilevamento automatico della presenza di ufo al fine di determinare una serie di parametri che possano stabilire se l'oggetto è convenzionale o non. I vari distretti della Gendarmeria, inoltre, ricevono e catalogano le testimonianze sotto la voce di Ovni (Objets volants non identifiés).

In Italia, invece, si parla ancora di satelliti. Quasi come facevano gli esperti del Blue Book quando, di fronte a testimonianze come queste, risolvevano il problema a modo loro:

«19 ottobre '58. Michigan. Avvistati ventiquattro oggetti rotondi in gruppi di 12 ciascuno. Volavano a grande altezza». Il Blue Book rispose: «Meteoriti». «1° settembre '61. Cape Canaveral Oggetto in movimento verticale durante il lancio di un missile». Risposta: «Si tratta della stella Gamma Piscium».

«20 agosto '47. Sud Dakota. Un maggiore del Servizio informativo del 28° stormo bombardieri avvista dodici oggetti in formazione alla velocità di 500 chilometri l'ora grossi circa come un B 29».
La spiegazione del Blue Book fu: «Uno stormo di uccelli».

«5 gennaio '63. Longlsland: Un ferroviere vede un disco volare per più di un'ora, durante la quale incrocia ed oscura le luci di un aereo di linea».
L'Air Force decide che si tratta di «una stella o un pianeta».

La polemica sugli ufo continua. Centinaia di testimoni di «incontri ravvicinati» di tutti i tipi, spaventati, agitati, continuano a telefonare dappertutto: negli aeroporti, ai giornali, alla polizia, ai vigili del fuoco. Hanno visto qualcosa che non avevano mai visto prima. Centinaia di governi continuano a «mantenere la calma» dicendo che i fenomeni sono naturali. Ma non tutti i governi In Brasile, a Trinidade, l'allora presidente Kubitchek parlò di dischi volanti nel gennaio del '58. Recentemente, il 20 agosto scorso, il ministero dell'Interno del Madagascar ha comunicato che un ufo si era schiantato nella notte sulla piazza del mercato di Fort pauphin. •

Ufo o, addirittura, extraterrestri! Le spiegazioni ai fenomeni sono molteplici: effetti di rifrazione, ionizzazioni dell'atmosfera, palloni sonda, satelliti, fulmini globulari, allucinazioni collettive, isterismi di massa e volgari mistificazioni.

Perché tanta gente crede nell'esistenza degli ufo? È' l'antico : vecchio fascino dell'Ignoto.
Perché tanta gente non crede negli ufo? Forse per la solita, ancestrale, paura dell'Ignoto.
Ci sono scienziati che credono? Sì, stranamente. E ce ne sono stati in passato. «Noi non siamo soli», la frase riferita alla possibilità di vita extraterrestre, non è soltanto il sottotitolo dell'ormai famoso film di Spielberg. E' una frase di un uomo semplice e grande. Si chiamava Albert Einstein.

Daniela Daniele


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Autore: Daniela Daniele
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LaStampa - 16.09.1978 - numero 215 - pagina 2

Il cielo ne è ormai pieno
[color=blue]I misteriosi Ufo rottami di razzi


Roma — I recenti avvistamenti di Ufo hanno riportato l'attenzione su alcuni fenomeni « artificiali » che si prestano ad essere scambiati per « oggetti volanti non identificati ». Si può già prevedere, per la fascia di Europa che va dalla Scandinavia all'Italia settentrionale, l'avvistamento di una « palla brillante rosso fuoco » nella notte fra domenica e lunedì prossimi. E' infatti previsto che, tempo permettendo, intorno alle due di notte si svolga l'esperimento « Cammeo », nel quale, ad 800 km al di sopra della Scandinavia, un razzo americano disperderà nell'atmosfera tre chili di polvere di litio. I raggi del sole ionizzeranno gli atomi della polvere, che assumerà un colore rosso brillante; si formerà una nuvola luminosa che si allargherà progressivamente. Nel giro di cinque minuti l'intera parte settentrionale del cielo, almeno nei Paesi scandinavi, splenderà di rosso; il fenomeno finirà nel giro di altri cinque minuti.

Verso il Sud la luce sarà sempre più bassa sull'orizzonte (e meno intensa); tempo permettendo, sarà possibile osservarla anche dall'Italia settentrionale. L'esperimento è previsto intorno alle due di notte, ma le condizioni atmosferiche o problemi del razzo vettore, che trasporta anche un satellite meteorologico, potrebbero causare un rinvio alla notte successiva. « Cammeo » ha lo scopo di studiare il campo magnetico terrestre e capire meglio fenomeni come le « aurore bo reali », che illuminano i cieli settentrionali del globo. La forma assunta dalla nube artificiale dovrebbe indicare da dove provengono le particelle che provocano questi fenomeni.

L'esperimento si svolge in collaborazione fra l'agenzia spaziale europea (Ase) e l'ente spaziale americano Nasa; un satellite europeo in orbita e numerosi osservatori a terra (si è fatto appello anche ai volontari) controlleranno la nuvola.

Sempre domenica, ma non si sa se di giorno o di notte, dovrebbe rientrare nell'atmosfera terrestre, bruciando per l'attrito e quindi sotto forma di « palle infuocate », il grosso satellite americano « Pegaso 1 ». Questo è rimasto per 13 anni in orbita intorno alla Terra girando fra i 497 ed i 731 chilometri di altezza. Pesante quasi nove tonnellate con l'ultimo stadio del razzo vettore, « Pegaso » è munito di due grandi « ali » di alluminio lunghe una trentina di metri, necessarie per segnalare il passaggio di micrometeoriti provenienti dallo spazio.

Proprio queste ali brillanti lo hanno fatto molte volte scambiare per un Ufo.
Poco più di sette quintali di frammenti dovrebbero resistere al calore del rientro nell'atmosfera, ma finiranno per lo più in mare o nel deserto. La « Nasa » ha detto che non c'è pericolo che i frammenti facciano danni, proprio perché la maggior parte della zona sorvolata dal satellite è disabitata ed il rischio relativo è inferiore a quello di danni da meteoriti. Il passaggio dei frammenti potrebbe essere visto dalla Spagna e dall'Italia meridionale.

C'è infine da ricordare che sta aumentando il numero di satelliti artificiali muniti di « ali » di grandi dimensioni che servono per le celle solari destinate a fornire l'elettricità a bordo. Di notte, ed in alcune zone della terra, il satellite può essere colpito dai raggi del sole mentre il terreno sottostante è al buio e, specie se sta facendo manovre, è possibile scambiarlo per un oggetto luminoso che emette lampi, anche colorati. La più recente astronave di questo tipo è la stazione spaziale sovietica « Salyut 6 », in orbita con due cosmonauti che il 20 settembre batteranno il primato mondiale di permanenza nello spazio.


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StampaSera - 18.09.1978 - numero 215 - pagina 7

Svegliano con lame di luce tranquilli cittadini

[color=blue]Mezza Italia ha visto gli Ufo dispettosi

C'è poco da ridere: ci pensi la scienza
Per tre notti oggetti luminosi hanno volato su Roma e altre città - Almeno duecento testimoni


ROMA — Da alcuni giorni il cielo dì Roma sembra diventato lo spazio operativo preferito dagli Ufo. Sono stati avvistati la prima volta all'alba di giovedì e l'ultima a quella di ieri. Ma nell'intervallo le apparizioni sono state più d'una e diverse fra loro per orario, nùmero di Ufo e modalità di movimento.

I testimoni sono stati almeno duecento. Fra questi, molti equipaggi «Volanti» di ps, che avevano segnalato per primi la presenza inquietante degli oggetti misteriosi o che la sala operativa della Questura aveva mandato a controllare le numerose segnalazioni in arrivo da ogni parte della città.

Giovedì mattina, poco prima delle 6, il cielo romano era stato attraversato da un oggetto luminoso formato da una palla incandescente che si lasciava dietro due lunghe scie luminose e orientate come una coda di rondine. Sulla quota di volo le versioni sono contrastanti: alcuni testimoni parlano di «oltre 10 mila metri», altri di appena un migliaio, altri ancora indicano la quota di un aeroplano che si prepara ad atterrare.

La traiettoria, irregolare per numerosi e improvvisi cambiamenti di direzione e bruschi scatti a zig zag, era stata coperta con velocità notevole ma variabile, fatta di rallentamenti e di improvvise accelerazioni. Dopo alcuni minuti la luminosità dell'Ufo era scomparsa, come una lampada che si spegne di colpo, lasciando nel cielo una nuvoletta di vapori biancastri. Con descrizioni più o meno analoghe il passaggio è stato segnalato da molte altre località italiane, dalla Sicilia alla Liguria, dalla Sardegna all'Emilia Romagna.

Altri avvistamenti nella notte fra giovedì e venerdì. Questa volta gli oggetti sconosciuti sono più d'uno e incominciano a farsi vedere verso le 4,30, con notevole anticipo rispetto all'orario del giorno prima. Anche adesso la sala operativa della Questura ha ricevuto moltissime segnalazioni, e anche questa volta le «Volanti» confermano che in cielo stanno veramente danzando delle sfere luminose di origine sconosciuta. La vicenda più singolare capita però a Gaetano Donato, uno stenografo della Rai: mentre in macchina stava andando dalla sua abitazione di Tor di Quinto alla Rai di via del Babuino, tre luci molto forti disposte a triangolo (quella di testa, la più grande, ha una forma a coda di rondine) si muovono sopra di lui come se adeguassero la loro velocità alla sua, rallentando, accelerando e fermandosi proprio come la sua macchina.

Questa specie di accompagnamento dura per tre chilometri. Più o meno alla stessa ora (5,45) al Villaggio Cronisti la signora Emira Baricelli viene svegliata da una lama di luce intensa, che penetra attraverso le avvolgibili abbassate. Quando le alza, vede un oggetto molto luminoso, di forma fluttuante dalla sfera al cubo, che rimane sospeso in cielo davanti a lei. Sveglia marito, fratello e cognata: tutti rimangono atterriti a guardare l'oggetto, che dopo essere rimasto immobile per tre minuti sfreccia via velocissimo.

Nella stessa notte altri oggetti luminosi ma di forma diversa (triangoli, ciambelle, sfere) vengono segnalati e fotografati a Firenze, Gesa e Lasa (Bolzano). La terza apparizione, nella notte fra venerdì e sabato, viene anch'essa segnalata dalla presenza di oggetti luminosi di varia forma che ondeggiano su diversi punti della città. Davanti al portìcciolo di Fiumicino accade però qualcosa di diverso. Poco dopo le 20,30 un gruppo di persone che dalla banchina stava guardando verso il mare vede uno strano «coso» di forma scura che evoluisce a poche centinaia di metri dall'acqua e a meno di un chilometro dalla riva.

Dalla massa scura provengono bagliori ora bianchi ora rossastri. L'oggetto varia d'assetto in continuazione. Dopo circa mezz'ora di evoluzioni, si allontana velocissimo e scompare. Un controllo subito effettuato presso la Capitaneria di porto permette di accertare che anche l'equipaggio della petroliera Grifone, ormeggiata ad una delle boe di discarica, ha visto lo stesso spettacolo.

A chi chiedeva conferme o smentite sulle misteriose apparizioni dei giorni scorsi, i responsabili del servizio di difesa aerea hanno dato .risposte che si commentano da sole: non è stato notato nulla di anormale, ma anche se fosse stato notato non potremmo dirlo. Siamo soltanto in presenza di eventi naturali, che non riusciamo ancora a spiegare, oppure ci troviamo dinanzi ad una realtà « aliena», che ancora non ci appartiene, ma che ci sta diventando ogni giorno più vicina?

Di solito chi propende per questa seconda soluzione rischia di passare per un sognatore o per un'visionario. Ma è altrettanto certo che chi tenta di giustificare queste apparizioni in termini esclusivamente terrestri dimostra una sicumera ottusa e meschina. Chiunque s'intenda di satelliti sa che il rientro del Pegaso 1. a cui si è fatto richiamo per giustificare le apparizioni di giovedì, non può certo spiegare (quota, lunghezza dei fasci di luce, dinamica della scomparsa) la misteriosa palla incandescente a coda di rondine.

Inoltre, nei due giorni successivi le apparizioni hanno avuto caratteristiche completamente diverse e del tutto irriconducibili a satelliti, razzi, velivoli, elicotteri e altre macchine terrestri. Forse è anche azzardato parlare ogni volta di extraterrestri e delle loro missioni protettive per gli abitanti di questo povero e arretrato pianeta.
Bruno Ghibaudi


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