“A che ora è la fine del mondo?”
Quando Orson Welles terrorizzò New York

Mercury Theatre on the Air. Si chiamava così la trasmissione settimanale in cui venivano proposte letture di romanzi celebri. Welles legge Wells. Sembra un gioco di parole. La guerra dei due mondi. E’ il 30 ottobre 1938 e sta per succedere il finimondo.
di Claudia Migliore
Il programma aveva i suoi ascoltatori. Forse un po’ annoiati. 16 puntate erano andate via così. Nella lettura dei romanzi, intervallata da musica e intrattenimento. Né Orson Welles, né i produttori della trasmissione avevano intenzione di fare uno scherzo ai radioascoltatori. Teniamo viva l’attenzione. Creiamo qualcosa di movimentato. Avranno pensato. Come se fosse un notiziario…
30 ottobre 1938
On air. 20° piano, 485 Madison Avenue, New York. La lettura oggi è dedicata alla Guerra dei mondi di Herbert George Wells. Si parte. Introduzione al romanzo. Gli alieni intendono invadere la terra. Che strano. L’adattamento del romanzo è stato fatto proprio quest’anno. Prima interruzione musicale. Poi il primo bollettino. “Si sono verificate strane esplosioni su Marte”. Welles si presenta come astronomo. “Su marte non esistono forme di vita”. Nuovi brani musicali. Gli ascoltatori si stanno già chiedendo “ma che sta succedendo?”.
Nuovi bollettini. “Sembra che i marziani, fuggiti da Marte, siano atterrati a Grover Mill’s in New Jersey a bordo di uno strano oggetto”. Nuovi brani musicali (all’epoca non esistevano interruzioni pubblicitarie). “La popolazione è corsa sul posto. Siamo collegati con un nostro giornalista Carl Phillips”. Lo strano oggetto si apre e rivela un marziano tentacolare che incenerisce i presenti. Carl grida “Ci sono fiamme ovunque!”. Una buona parte degli ascoltatori è già impazzita e non è più accanto alla radio. La voce si diffonde. Corre. Velocissima. Comincia il delirio.
La radio interrompe la programmazione ordinaria e comincia a mandare gli aggiornamenti sull’atterraggio. Tutto falso. Ma nessuno, nemmeno per un momento pensa che si possa trattare di una bufala. Le notizie si susseguono. “La milizia del New Jersey ha attaccato la navicella”. Ma un nuovo bollettino dichiara che i marziani hanno un esercito. Sono tanti. “Hanno sterminato la milizia!”. Un anonimo Segretario Generale da consigli di evacuazione alla nazione. Ogni bollettino da nuovi dettagli sulla catastrofe imminente. Interviste, approfondimenti, pareri di esperti. Tutto falso. Chissà quanto si sono divertiti a farlo!
La prima parte del programma si conclude con un famoso reporter che comunica alla Nazione l’invasione di New York City. I marziani hanno ormai il controllo della città. Solo in seguito verranno distrutti dal gas e dai batteri.
L’America è stordita. Sconvolta. Migliaia di persone terrorizzate abbandona le proprie case. Alcuni in preda al delirio vedono cose inesistenti. Lampi in lontananza, navicelle (la cisterna dell’acqua di un agricoltore!).
“A che ora è la fine del mondo?”. La domanda arriva al New York Times da un signore terrorizzato.
6 milioni di ascoltatori seguono il programma. Ma non tutti ascolteranno l’ultima parte. Quella in cui Orson Welles comunica alla nazione che la trasmissione è finita. Che si è trattato di un gioco in occasione di Halloween.
1,7 milioni di ascoltatori credettero alla notizia e 1,2 milioni furono realmente terrorizzati.
Dopo quel 30 ottobre 1938
Orson Wells ottiene quattro offerte come regista direttamente da Hollywood.
Partono i primi studi e i primi veri progetti radiofonici.
Tre anni dopo. 7 dicembre 1941 attacco giapponese a Pearl Harbour. Gli americani fanno fatica a credere che le notizie che ascoltano alla radio sono vere.
http://www.gialli.it/quando-orson-welle ... -del-mondo(E da allora il Governo americano decise la politica da mantenere con il pubblico riguardo agli UFO...)
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