Qui si affrontano discussioni su argomenti riguardanti l'Ufologia moderna, ricerche e misteri.
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13/10/2012, 00:09

zakmck ha scritto:

AleBon ha scritto:

Una civiltà aliena, senza scomodare teorie esotiche che prevedano il superamento della velocità della luce,potrebbe raggiungere ogni stella della galassia in un periodo compreso da 5 a 50 milioni da anni.Devo capire bene questo concetto.Vorrei,se possibile,un esempio pratico per averne chiari i concetti di velocità e spazio.


Be, non mi sembra un concetto cosi esoterico.

Il disco stellare della via lattea ha un diametro di circa 80'000 a.l. (su uno spessore di soli 1'000 a.l) e andando a 0.1 c (= un decimo di c = 29'900 km/sec. circa) ci vorrebbero "solo" 800'000 anni per attraversarlo tutto. Una ipotetica civilta' che avesse conoscenze sufficienti per viaggiare agevolmente a 0.1 c potrebbe riuscire a colonizzare o visitare una stella ogni 50/100 anni.

Tanto per capirci, prendendo come partenza il nostro sole, pensiamo alle 50 stelle piu' vincine. Sono tutte nel raggio di circa 15 a.l.

Immagine

Sempre viaggiando a 0.1 c con astronavi di dimensioni paragonabili a citta', si potrebbero colonizzare/visitare nell'arco di 150 anni con sole 50 navi. Poi, una volta giunti sul posto, si potrebbero costruire altre navi e ripartire verso altre stelle e cosi via. Probabilmente, facendo gli opportuni calcoli ed estendendo questo modello a tutte le stelle della via lattea, in un tempo variabile tra i 5 e i 50 milioni di anni si potrebbero raggiungere tutte.
Di fatto un tempo brevissimo se confrontato con l'eta' della Terra e ridicolo se confrontato con l'eta' della galassia. Se poi considerassimo velocita' piu' elevate, ci si impiegherebbe anche meno. Ad esempio, con 0.5 c ci vorrebbe un quinto del tempo indicato.




Aggiungo... Anche immaginando che un nuovo viaggio venga intrapreso QUATTROCENTO anni dopo la fondazione della colonia e muovendosi a un decimo della velocità della luce ci vorrebbero "solo" 5 milioni di anni.

"Assuming a typical colony spacing of 10 light-years, a ship speed of 10 percent that of light, and a period of 400 years between the foundation of a colony and its sending out colonies of its own, the colonization wave front will expand at an average speed of 0.02 light-year a year. As the galaxy is 100,000 light-years across, it takes no more than about five million years to colonize it completely. "

http://www.scientificamerican.com/artic ... hey&page=3

13/10/2012, 00:58

Alfredo_Al ha scritto:

UfoWatcher ha scritto:

Per cui, riassumendo, dire che gli UFO non esistono per la velocità della luce, roba varia e compagnia cantante è un argomento non solo non scientifico. Ma che nessuno scienziato - al di fuori dei talk show italiani - potrebbe mai parlarne in sede accademica. Gli UFO vengono screditati - in sede accademica - per la loro natura di fenomeno da creduloni, di mito, di leggende, di gente che guarda il cielo e non sa cosa sta guardando. Ma nessuno, in tutti i trattati scettici che ho letti (e credimi, ne ho letti tanti, e ti parla una persona sufficientemente scettica sul fenomeno. E ti parlo di paper accademici, dove gli scienziati sono in pere review, non interviste) si azzarda a dire che gli UFO non esistono per il limite della velocità della luce, per le difficoltà di comunicazione, o per la storia che "probabilmente quando un'altra civiltà nascerà noi saremo morti".



Ne sei proprio sicuro?? [8] Anch'io propendo per questa....però scriverei "forse". Questa è sempre la tua opinione, ci sono opinioni contraddittorie in verità nel campo scientifico, se vuoi sapere se esistono mettiti in fila e attendi, ce ne sono tanti prima di te che se lo stanno chiedendo, perché nessuno ne può essere tanto certo da quello che ho sentito e letto. Ci sono addirittura descrizioni e avvistamenti strani nella storia, ma talmente strani che lasciano, lo debbo ammettere, quantomeno interdetti.
1) Nel 1800 una sfera gialla fu vista attraversare partendo dall'Inghilterra buona parte dell' Europa sino all'Asia eppure non c'erano mezzi di comunicazione all'epoca che potessero giustificare un influenzamento tra i vari avvistatoti, furono tutti avvistamenti completamente separati ma uguali.
2) Ritrovamenti di antiche rovine in cui si può notare che furono tutti sterminati, i rilevamenti con gli strumenti hanno rilevato in base alla radioattività che dovette esserci stata un esplosione atomica.
3) Diversi quadri compresa l'annunciazione che raffigurano dischi volanti
4) L'avvistamento di Cristoforo Colombo "una luce grande molto grande che si alzò nei cieli dal mare" Colombo in seguito fu messo sotto torchio dalla Santa Inquisizione...le sue dichiarazioni sarebbero negli archivi; nei files della chiesa che non le vuole divulgare;
5) Nel 1600 in una località fu visto un ominide uscire da un veicolo simile ad un aereo, il quale si impigliò su un campanile, l'ominide scese per disimpigliarlo e la gente impaurita lo prese a pietrate.

Poi certe opere che è difficile pensare siano opera dell'uomo, il fatto che ci sono scritture in diverse culture di religione diversa tra loro che parlano di accoppiamenti di umane con esseri venuti dal cielo. Secondo la scienza c'è stato un salto di qualità che ha portato all'uomo non giustificabile, percui si ipotizza che ci sia stato il mescolamento del DNA alieno, ma è tutto da vedere ovviamente; da alcuni studi alcuni di reperti si crede che possano aver utilizzato gli umani per farli lavorare nelle miniere per fargli estrarre dei minerali a loro utili.

Fonte di tutte queste informazioni; puntata di Focus Enigmi alieni 11/10/12 ore 22,40.


Altri esempi sono qui: http://www.acam.it/ufostorico.htm
Io non ci credo sostanzialmente, ma ci vado cauto e non affermo certe cose con certezza. Dubito sempre di chi ha certezze... non so voi. Quindi mi chiedo:

1)Ma non è ipotizzabile, viste le distanze, che ci possano essere alcuni segnali ancora in viaggio?? Magari provenienti da qualche civiltà non molto lontana...che sia relativamente più vecchia della nostra, e magari più progredita??
2)Non è possibile che non riusciamo a leggere i loro segnali??

P.S.: l'unica scienza esatta è la matematica!!!


1) Secondo il paradosso questi segnali, così come "resti" di altre civiltà dovrebbero essere ovunque

2) E' possibile, abbiamo esplorato ancora poco dello spazio radio conosciuto. Ma un risultato a casa l'abbiamo portato: lo spazio sicuramente non brulica di civiltà spaziali.

Riguardo la prima parte del tuo post, io non ho parlato di UFO.
Gli UFO nel sistema di ragionamento possono rientrare come una spiegazione del paradosso, della serie "ci sono, ci sono, sono gli UFO".

Sul rapporto poi tra UFO, paradosso di Fermi, e scienza, si potrebbero spendere milioni di parole.

Tanto per dirne una: tutti i SETIsti, che basano la loro legittimazione sul paradosso di Fermi, della serie "gli alieni devono essere OVUNQUE", come possono non considerare -anche solo minimamente- il fenomeno ufologico? Posso comprendere il non considerarlo come fenomeno tout court, ma quanto meno andare a sbirciare nelle statistiche degli avvistamenti direi che è il minimo sindacale. Specialmente poi quando leggi in giro uno dei progettini (più un compito a casa, dai) approvato dal SETI: un Professore di un'università americana, facente parte del SETI, che ha messo su un sito internet per comunicare con gli alieni, dichiarando che qualche sonda o alieno nelle vicinanze sicuramente osserva il WWW. Però la possibilità degli UFO manco a toccarla.

13/10/2012, 02:08

UfoWatcher ha scritto:

Per cui, riassumendo, dire che gli UFO non esistono per la velocità della luce



UfoWatcher ha scritto:


Riguardo la prima parte del tuo post, io non ho parlato di UFO.
Gli UFO nel sistema di ragionamento possono rientrare come una spiegazione del paradosso, della serie "ci sono, ci sono, sono gli UFO".
[:67]

Inoltre che siano ufo o alieni....non ci puoi mettere la mano sul fuoco.
Ultima modifica di Alfredo_Al il 13/10/2012, 02:42, modificato 1 volta in totale.

13/10/2012, 04:06

Stima di possibili civiltà evolute nella nostra galassia:

Equazione di Drake
Come si può fare per calcolare la probabilità, che una civiltà intelligente si metta in contatto con noi? L'astronomo americano Frank Drake nel 1961 identificò il problema utilizzando un approccio scientifico. Poiché ad oggi, come già detto, la velocità della luce rappresenta un limite invalicabile per l'esplorazione interstellare, è assai improbabile che una colonizzazione possa estendersi al di fuori dei confini della nostra galassia; inoltre poiché i contatti radio avvengono alla velocità della luce un contatto extraterrestre proveniente da un' altra galassia inpiegherebbe migliaia se non milioni di anni per giungere fino a noi (senza tirare in causa stargates o tunnel spazio temporali, anche noti come worm holes). Quindi nel seguente ragionamento considereremo solo la nostra galassia. Per la nostra galassia, Drake ha ideato una equazione, che scompone in fattori moltiplicativi il numero di civiltà (Nciv) con le quali sarebbe possibile comunicare oggi. Questa che vi mostriamo è nota come Equazione di Drake (che molti di voi sapranno):

Nciv = Fstarx Ppian x Npianx Pvitax Pintx Pcom x Tcom

Dove i fattori rappresentano: Nciv= Numero di civiltà con le quali è possibile comunicare oggi. Fstar = Tasso di formazione stellare nella galassia (numero di stelle / età galassia). Ppian = Probabilità che una stella sia circondata da un pianeta. Npian= Numero medio di pianeti abitabili per stella. Pvita = Probabilità che la vita appaia su un pianeta abitabile. Pint = Probabilità che l' evoluzione porti ad una vita intelligente. Pcom= Probabilità che una forma di vita intelligente produca una qualche forma di mezzi di tele-comunicazione con altri mondi. Tcom= Tempo di durata media della comunicazione verso altri mondi (tempo di vita di una civiltà capace di comunicare). Chiaramente questo enunciato scientifico non fa altro che scomporre il problema in altri sotto problemi minori e non da una risposta precisa. In effetti l'equazione di Drake è un modo efficiente di misurare la nostra ignoranza scientifica ed, eventualmente, i nostri progressi in tal senso.

Stima dell'equazione di Drake
Recenti stime attestano tra 100 e 400 miliardi di stelle nella nostra galassia con una età media di circa 10 miliardi di anni, quindi un tasso di formazione circa costante negli ultimi 5 miliardi di anni di circa 10/40-stelle /anno. Dalle recenti osservazioni la probabilità che una stella possieda pianeti è dell' ordine del 5% (escludendo le stelle nei sistemi multipli, che non permettono la stabilità orbitale per i pianeti). Nel nostro sistema solare la zona abitabile è alquanto stretta e quindi la percentuale stimata per una stella in sequenza principale del numero di pianeti abitabili per stella è circa il 33%. Chiaramente il conto è pessimistico perché dipende dal numero di pianeti totali di una stella e si esclude a priori che il satellite di qualche gigante gassoso sia abitabile. Ottimisticamente invece si potrebbe pensare che l'evoluzione porti sempre ad una qualche forma di vita intelligente, una volta che la vita sia attecchita ed abbia avuto il tempo necessario a svilupparsi. Quindi Pint=100% ma la probabilità, che nasca realmente la prima forma di vita è un fattore sconosciuto a cui nessun biologo è mai riuscito a dare risposta (fissiamolo al 10%); non vanno poi dimenticati gli eventi di estinzione di massa, che caratterizzano un repentino cambio di specie dominanti sui paineti abitabili. Per quello che riguarda la probabilità di sviluppare tecnologia possiamo fare riferimento alla storia umana in cui solamente la civiltà occidentale ha sviluppato in maniera naturale delle forme di tecnologia valida, quindi fissiamo Pcom=25%. Il tempo di vita media di una società capace di comunicare è altresì un fattore sconosciuto; considerando che la nostra civiltà comunica solo da 100 anni (e che già siamo messi maluccio), orientativamente ed ottimisticamente Tcom=200/1000. Quindi mettendo insieme i numeri si ottiene:

Nciv=10*5%*3*10%*100%*25%*200= 7.5

Nciv=40*5%*3*10%*100%*25%*1000= 150

Anche se si è molto pessimisti sui parametri in gioco e si ottengono valori bassi di civiltà bisogna ricordarsi che per definizione il valore minimo di Nciv è 1, in quanto attualmente esiste la nostra civiltà capace di comunicare. Quali che siano i valori scelti per risolvere l' equazione di Drake in ogni caso la probabilità, per quanto piccola è sempre diversa da zero. Quindi alla domanda se valga o meno la pena di cercare gli omini verdi... la risposta è semplicemente immediata: "Non conta la meta, ma il viaggio che si decide di intraprendere".

Fonte Seti: http://www.lswn.it/astronomia/articoli/ ... l_universo
Ultima modifica di Alfredo_Al il 13/10/2012, 04:06, modificato 1 volta in totale.

13/10/2012, 11:30

Ragazzi,leggo cose scritte davvero interessanti.Interessante ed acuto il vostro senso critico.Unico neo:ipotizzare velocità e sottomultipli di c,non è cosi semplice.Se c non fosse determinante nei viaggi interstellari,perchè c è sempre di mezzo a queste cose?Possiamo lanciarci in calcoli e posssibilità,ma la realtà non è così semplice.L'accademico riparte da sempre dalle convinzioni accertate ed è acclarato in maniera irrefutabile il ruolo delle distanze in possibili viaggi interstellari.

13/10/2012, 11:52

Alfredo_Al ha scritto:

UfoWatcher ha scritto:

Per cui, riassumendo, dire che gli UFO non esistono per la velocità della luce



UfoWatcher ha scritto:


Riguardo la prima parte del tuo post, io non ho parlato di UFO.
Gli UFO nel sistema di ragionamento possono rientrare come una spiegazione del paradosso, della serie "ci sono, ci sono, sono gli UFO".
[:67]

Inoltre che siano ufo o alieni....non ci puoi mettere la mano sul fuoco.



Nessuno ha mai messo la mano sul fuoco sul fatto che gli UFO siano alieni.
Tutto questo discorso è servito semplicemente a dire che le distanze interstellari *non* possono funzionare da critica al fenomeno UFO come alieno. Tutti le altre possibilità, tutti gli altri interrogativi restano ovviamente aperti.
La storia delle distanze interstellari è infatti rimasta a livello di chiacchiera, persino il CICAP tende ad evitare questo discorso sapendo appunto che si tratta di un'argomentazione che non regge.

13/10/2012, 12:04

Alfredo_Al ha scritto:

Stima di possibili civiltà evolute nella nostra galassia:

Equazione di Drake
Come si può fare per calcolare la probabilità, che una civiltà intelligente si metta in contatto con noi? L'astronomo americano Frank Drake nel 1961 identificò il problema utilizzando un approccio scientifico. Poiché ad oggi, come già detto, la velocità della luce rappresenta un limite invalicabile per l'esplorazione interstellare, è assai improbabile che una colonizzazione possa estendersi al di fuori dei confini della nostra galassia; inoltre poiché i contatti radio avvengono alla velocità della luce un contatto extraterrestre proveniente da un' altra galassia inpiegherebbe migliaia se non milioni di anni per giungere fino a noi (senza tirare in causa stargates o tunnel spazio temporali, anche noti come worm holes). Quindi nel seguente ragionamento considereremo solo la nostra galassia. Per la nostra galassia, Drake ha ideato una equazione, che scompone in fattori moltiplicativi il numero di civiltà (Nciv) con le quali sarebbe possibile comunicare oggi. Questa che vi mostriamo è nota come Equazione di Drake (che molti di voi sapranno):

Nciv = Fstarx Ppian x Npianx Pvitax Pintx Pcom x Tcom

Dove i fattori rappresentano: Nciv= Numero di civiltà con le quali è possibile comunicare oggi. Fstar = Tasso di formazione stellare nella galassia (numero di stelle / età galassia). Ppian = Probabilità che una stella sia circondata da un pianeta. Npian= Numero medio di pianeti abitabili per stella. Pvita = Probabilità che la vita appaia su un pianeta abitabile. Pint = Probabilità che l' evoluzione porti ad una vita intelligente. Pcom= Probabilità che una forma di vita intelligente produca una qualche forma di mezzi di tele-comunicazione con altri mondi. Tcom= Tempo di durata media della comunicazione verso altri mondi (tempo di vita di una civiltà capace di comunicare). Chiaramente questo enunciato scientifico non fa altro che scomporre il problema in altri sotto problemi minori e non da una risposta precisa. In effetti l'equazione di Drake è un modo efficiente di misurare la nostra ignoranza scientifica ed, eventualmente, i nostri progressi in tal senso.

Stima dell'equazione di Drake
Recenti stime attestano tra 100 e 400 miliardi di stelle nella nostra galassia con una età media di circa 10 miliardi di anni, quindi un tasso di formazione circa costante negli ultimi 5 miliardi di anni di circa 10/40-stelle /anno. Dalle recenti osservazioni la probabilità che una stella possieda pianeti è dell' ordine del 5% (escludendo le stelle nei sistemi multipli, che non permettono la stabilità orbitale per i pianeti). Nel nostro sistema solare la zona abitabile è alquanto stretta e quindi la percentuale stimata per una stella in sequenza principale del numero di pianeti abitabili per stella è circa il 33%. Chiaramente il conto è pessimistico perché dipende dal numero di pianeti totali di una stella e si esclude a priori che il satellite di qualche gigante gassoso sia abitabile. Ottimisticamente invece si potrebbe pensare che l'evoluzione porti sempre ad una qualche forma di vita intelligente, una volta che la vita sia attecchita ed abbia avuto il tempo necessario a svilupparsi. Quindi Pint=100% ma la probabilità, che nasca realmente la prima forma di vita è un fattore sconosciuto a cui nessun biologo è mai riuscito a dare risposta (fissiamolo al 10%); non vanno poi dimenticati gli eventi di estinzione di massa, che caratterizzano un repentino cambio di specie dominanti sui paineti abitabili. Per quello che riguarda la probabilità di sviluppare tecnologia possiamo fare riferimento alla storia umana in cui solamente la civiltà occidentale ha sviluppato in maniera naturale delle forme di tecnologia valida, quindi fissiamo Pcom=25%. Il tempo di vita media di una società capace di comunicare è altresì un fattore sconosciuto; considerando che la nostra civiltà comunica solo da 100 anni (e che già siamo messi maluccio), orientativamente ed ottimisticamente Tcom=200/1000. Quindi mettendo insieme i numeri si ottiene:

Nciv=10*5%*3*10%*100%*25%*200= 7.5

Nciv=40*5%*3*10%*100%*25%*1000= 150

Anche se si è molto pessimisti sui parametri in gioco e si ottengono valori bassi di civiltà bisogna ricordarsi che per definizione il valore minimo di Nciv è 1, in quanto attualmente esiste la nostra civiltà capace di comunicare. Quali che siano i valori scelti per risolvere l' equazione di Drake in ogni caso la probabilità, per quanto piccola è sempre diversa da zero. Quindi alla domanda se valga o meno la pena di cercare gli omini verdi... la risposta è semplicemente immediata: "Non conta la meta, ma il viaggio che si decide di intraprendere".

Fonte Seti: http://www.lswn.it/astronomia/articoli/ ... l_universo


Molti scienziati sono oggi concordi nell'affermare che la vita intelligente potrebbe essere un fenomeno piuttosto raro nella galassia. Raro, ma non impossibile. Parliamo di una galassia che ha MILIARDI di sistemi stellari.
La vita cellulare potrebbe essere abbastanza comune nello spazio, in effetti fanno notare gli scienziati questa è apparsa sulla terra APPENA se ne sono create le condizioni. Potrebbe anche essere, come sostengono molti scienziati, **che la vita biologica è un passo automatico appena le condizioni lo permettono**. Una frase forte? Si, ma è la base di legittimazione di tutte le attuali missioni spaziali che cercano la vita nel sistema solare. Quello che sembra invece molto complesso è il passaggio dalla vita cellulare a quella pluricellulare, per i 3/4 della storia biologica della terra la vita è stata sempre unicellulare.

Tornando al discorso precedente, paradosso di Fermi. Alcuni hanno detto: "ehh, ma gli alieni forse scelto di non partire alla colonizzazione dello spazio, o si sono autodistrutti prima". Certo, è possibile. Ma altri scienziati fanno notare come questo argomento è in realtà debole come una foglia, perché vorrebbe dire che *nessuna* delle milioni di civiltà che si sono formate dalla nascita della galassia (!!!) ha mai intrapreso un progetto simile.

Per quanto mi riguarda, la teoria che preferisco, è quella del superpredatore che disintegra qualsiasi altra civiltà si affacci allo "space faring". Molti scienziati fanno notare come basterebbe che "una" (1) sola civiltà durante la storia della galassia abbia fatto questa scelta di superpredatore per portare la galassia in equilibrio, dove nessun altro potrà più emergere.

13/10/2012, 12:20

Un fisico possibilista è senz'altro Giulio Magli,ordinario di matematica al politecnico di Milano.Persona disponibile,l'ho conosciuto personalmente.Provate a porgli le domande oppure i dubbi che avete in merito a viaggi interstellari,velocità della luce,probabilità di vita e di contatto.

13/10/2012, 14:25

AleBon ha scritto:

Un fisico possibilista è senz'altro Giulio Magli,ordinario di matematica al politecnico di Milano.Persona disponibile,l'ho conosciuto personalmente.Provate a porgli le domande oppure i dubbi che avete in merito a viaggi interstellari,velocità della luce,probabilità di vita e di contatto.


AleBon, a costo di ripetermi, il limite della velocità della luce non pone limiti al contatto extraterrestre. Considerando anche la peggiore delle ipotesi: viaggio a 1/10 della velocità della luce, e stop di 5000 (CINQUEMILA) anni per sistema stellare prima di ripartire, ci vorrebbero "solo" 50 milioni di anni per colonizzare tutta la galassia.

Più che altro è un fatto di cultura, se gli "ufologi da forum" leggessero qualche paper scientifico anziché limitarsi a guardare video su youtube e partire in quarta con teorie esotiche sul superamento di C, la gente gente non parlerebbe più di questo limite artificioso.

13/10/2012, 14:57

Ragazzi ma sapete quanto sia la velocità delle nostre attuali sonde?Queste velocità dovrebbero essere almeno mille volte più veloci del nostro attuale limite.Comunque io resto della mia idea,queste sono le nozioni che mi hanno insegnato alla facoltà.Rubbia,quando venne due volte come ospite d'onore,rispose e concordo con il nostro docente sui vari argomenti esposti fuori tema.Può darsi che la scienza ufficiale,nasconda la realtà dei fatti.Un complotto ordito ai tempi di Newton evidentemente.

13/10/2012, 15:25

Alfredo_Al ha scritto:

Inoltre che siano ufo o alieni....non ci puoi mettere la mano sul fuoco.



UfoWatcher ha scritto:

Nessuno ha mai messo la mano sul fuoco sul fatto che gli UFO siano alieni.



No intendevo che non si può essere sicuri al 100 x 100 che non ci possano visitare gli ufo, come, allo stesso modo, non si può essere sicuri che gli alieni non ci possano raggiungere!

13/10/2012, 15:59

UfoWatcher ha scritto:

Più che altro è un fatto di cultura, se gli "ufologi da forum" leggessero qualche paper scientifico anziché limitarsi a guardare video su youtube e partire in quarta con teorie esotiche sul superamento di C, la gente gente non parlerebbe più di questo limite artificioso.



Non escludi che gli ufo ci possano venire a fare visita, ma ipotizzi viaggi molto lunghi; ed io aggiungo viaggi che forse solo delle macchine dei robot possono intraprendere, del resto sono d'accordo con te certe teorie sembrano troppo fantastiche, comunque dobbiamo ammettere che non stiamo parlando di come rendere stabile un palazzo, conosciamo troppo poco, l'argomento è complesso ed è difficile esserne veramente padroni, forse la verità non la conosce neanche il miglior scienziato del mondo!!!

Limite artificioso?? Questa frase onestamente non mi è chiara, non credo possa avere un significato ciò che intendi scritto così! [8]
Forse intendi "questo artificio"?

13/10/2012, 17:39

AleBon ha scritto:

Ragazzi ma sapete quanto sia la velocità delle nostre attuali sonde?Queste velocità dovrebbero essere almeno mille volte più veloci del nostro attuale limite.Comunque io resto della mia idea,queste sono le nozioni che mi hanno insegnato alla facoltà.Rubbia,quando venne due volte come ospite d'onore,rispose e concordo con il nostro docente sui vari argomenti esposti fuori tema.Può darsi che la scienza ufficiale,nasconda la realtà dei fatti.Un complotto ordito ai tempi di Newton evidentemente.


Te lo ripeto AleBon, hai una visione troppo antropocentrica della questione. Non ha assolutamente alcun senso continuare a proporre l'impossibilita' di certe tesi semplicemente facendo dei paragoni con le nostre attuali capacita' tecnologiche e con le nostre attuali conoscenze scientifiche o con quanto detto da eminenti scienziati in altri contesti.

Parimenti non credo serva un grande sforzo per immaginare che possa essere possibile possedere un livello tecnologico superiore al nostro. E non mi riferisco a inimmaginabili tecnologie aliene.

Tanto per capirci, voglio evidenziare che una velocita' di 0.1 c e' benissimo alla nostra portata. Solo non e' economicamente conveniente e forse nemmeno utile per i nostri scopi.

Uno dei nostri space shuttle, con il solo motore SSME, e senza alcuna modifica, sarebbe in grado di fornire una spinta di 3G per circa 10 minuti consumando piu' o meno 4 tonnellate di carburante. Questo, tradotto in numeri, significa una accelerazione di circa 30m/s2 per 10 minuti. Con questa spinta, partendo da fermo, arriverebbe alla velocita' di 18 km/s.
Dotando la navetta di un opportuno serbatoio e prolungando questa spinta, potrebbe arrivare alla velocita' di 30'000 km/s, pari appunto a 0.1c, in sole 300 ore, consumando "appena" 8'000 tonnellate di carburante.

Ora, evidentemente, ho estremizzato la cosa, ma lo scopo era quello di sottolineare che la tecnologia necessaria per raggiungere tale velocita' non e' poi cosi strabiliante e lontana dalle nostre attuali capacita'.

Immaginiamo quindi cosa potrebbe fare una societa' tecnologica che fosse solo 1'000 anni piu' evoluta della nostra.

13/10/2012, 17:49

Alfredo_Al ha scritto:
Non escludi che gli ufo ci possano venire a fare visita, ma ipotizzi viaggi molto lunghi; ed io aggiungo viaggi che forse solo delle macchine dei robot possono intraprendere


Non possiamo fare ragionamenti di questo tipo. Ancora una volta prendiamo a riferimento l'uomo e le sue caratteristiche.
Ma chi lo ha stabilito che anche per altri esseri viventi ci siano gli stessi limiti?
Ad esempio potrebbero essere estremamente longevi o addirittura immortali.

Impossibile dite? Magari si sono evoluti come le Meduse Turritopsis, che sono appunto immortali o a longevita' illimitata (guardate che non ho detto invulnerabili!!!).[;)]

13/10/2012, 18:27

zakmck ha scritto:

Alfredo_Al ha scritto:
Non escludi che gli ufo ci possano venire a fare visita, ma ipotizzi viaggi molto lunghi; ed io aggiungo viaggi che forse solo delle macchine dei robot possono intraprendere


Non possiamo fare ragionamenti di questo tipo. Ancora una volta prendiamo a riferimento l'uomo e le sue caratteristiche.
Ma chi lo ha stabilito che anche per altri esseri viventi ci siano gli stessi limiti?
Ad esempio potrebbero essere estremamente longevi o addirittura immortali.

Impossibile dite? Magari si sono evoluti come le Meduse Turritopsis, che sono appunto immortali o a longevita' illimitata (guardate che non ho detto invulnerabili!!!). [;)]


Appunto ho detto "forse" e l'ho detto senza l'intenzione di dire probabilmente in questo caso.....avrei fatto meglio a spiegarmi bene è stato un errore mio, non tuo; dovevo specificare meglio per rendere il concetto di ciò che intendevo! [;)]
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