Il SETI finisce i soldi e chiude!
Inviato: 02/05/2011, 12:31
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Gli scienziati e gli astronomi del Seti Institute hanno sospeso la ricerca sulla presenza di forme di vita nell'universo, per problemi finanziari.
Lo Stato della California, a causa delle casse vuote, ha tagliato le sovvenzioni federali alla rinomata organizzazione scientifica.
Da oltre mezzo secolo i ricercatori inseguono gli alieni incessantemente, ma ora la ricerca di forme di vita nell'universo deve fare i conti con l'ennesima battuta d'arresto: il Seti Institute (acronimo di Search for Extraterrestrial Intelligence) ha annunciato di aver bloccato il suo programma di ricerca in materia di vita extraterrestre per colpa del calo dei fondi federali.
Come prima conseguenza l'istituto si è visto costretto a fermare questo mese l'attivita' dell'Allen Telescope Array, un radiotelescopio situato nelle montagne della California del nord, dove erano in funzione 42 parabole dedicate alla ricerca di segnali alieni.
Sospesi per problemi di bilancio gli studi del Seti, che indagavano sulla presenza aliena nell’universo
Anche negi Stati Uniti i tagli provocano qualche problema come qui da noi: gli astronomi dell’Istituto Seti in California hanno infatti denunciato di aver chiuso il loro programma di ricerca in materia di vita extraterrestre per colpa del calo dei fondi federali. E ora? Come faremo a sapere se siamo soli? Se un domani saremo invasi da cattivissimi omini verdi da pianeti lontani, ora sapete con chi prendervela.
SOLDI - I problemi nascono per il funzionamento del Allen Telescope Array (ATA), un set di piatti radio dedicato alla ricerca di segnali alieni. Anche se è stato pagato dal SETI Institute, la matrice di Hat Creek Radio Observatory è amministrata e gestita dal laboratorio di radio-astronomia dell’Università di California, Berkeley. Secondo l’astronomo Seth Shostak, l’impianto avrebbe bisogno di circa 2 milioni di dollari l’anno per poter supportare tutte le ricerche in corso. Gli scienziati in più avrebbero bisogno di altri 5 milioni per finanziare un progetto biennale per l’ascolto di eventuali segnali radio provenienti da pianeti extrasolari simili alla Terra, trovati dal satellite Kepler della NASA. Lanciato nel 2009, ha già individuato più di 1000 pianeti candidati, che l’Istituto Seti vuole utilizzare per restringere la ricerca. Il denaro necessario per andare avanti sino ad ora era stato reperito da fondi privati e della US National Science Foundation (NSF) con il governo dello stato della California. Ma il bilancio di Berkeley è agli sgoccioli e lo stato della California è in una terribile situazione finanziaria a causa della crisi economica”, ha detto Shostak. “Di conseguenza, non hanno i soldi per tenere il telescopio in funzione”. Paul Davies, astrofisico dell’Arizona State University, ha detto che l’impianto ATA è stato “il più importante per le osservazioni Seti ed è una sorta di emblema per l’intero sforzo di ricerca in tutto il mondo. Sarebbe una tragedia assoluta, se un programma di ricerca unico fosse abbandonato. La nostra società sperpera ingenti somme per curiosità e divertimento, ma non riesce a trovarne per affrontare la scottante questione “siamo soli nell’universo?”
Gli scienziati e gli astronomi del Seti Institute hanno sospeso la ricerca sulla presenza di forme di vita nell'universo, per problemi finanziari.
Lo Stato della California, a causa delle casse vuote, ha tagliato le sovvenzioni federali alla rinomata organizzazione scientifica.
Da oltre mezzo secolo i ricercatori inseguono gli alieni incessantemente, ma ora la ricerca di forme di vita nell'universo deve fare i conti con l'ennesima battuta d'arresto: il Seti Institute (acronimo di Search for Extraterrestrial Intelligence) ha annunciato di aver bloccato il suo programma di ricerca in materia di vita extraterrestre per colpa del calo dei fondi federali.
Come prima conseguenza l'istituto si è visto costretto a fermare questo mese l'attivita' dell'Allen Telescope Array, un radiotelescopio situato nelle montagne della California del nord, dove erano in funzione 42 parabole dedicate alla ricerca di segnali alieni.
Sospesi per problemi di bilancio gli studi del Seti, che indagavano sulla presenza aliena nell’universo
Anche negi Stati Uniti i tagli provocano qualche problema come qui da noi: gli astronomi dell’Istituto Seti in California hanno infatti denunciato di aver chiuso il loro programma di ricerca in materia di vita extraterrestre per colpa del calo dei fondi federali. E ora? Come faremo a sapere se siamo soli? Se un domani saremo invasi da cattivissimi omini verdi da pianeti lontani, ora sapete con chi prendervela.
SOLDI - I problemi nascono per il funzionamento del Allen Telescope Array (ATA), un set di piatti radio dedicato alla ricerca di segnali alieni. Anche se è stato pagato dal SETI Institute, la matrice di Hat Creek Radio Observatory è amministrata e gestita dal laboratorio di radio-astronomia dell’Università di California, Berkeley. Secondo l’astronomo Seth Shostak, l’impianto avrebbe bisogno di circa 2 milioni di dollari l’anno per poter supportare tutte le ricerche in corso. Gli scienziati in più avrebbero bisogno di altri 5 milioni per finanziare un progetto biennale per l’ascolto di eventuali segnali radio provenienti da pianeti extrasolari simili alla Terra, trovati dal satellite Kepler della NASA. Lanciato nel 2009, ha già individuato più di 1000 pianeti candidati, che l’Istituto Seti vuole utilizzare per restringere la ricerca. Il denaro necessario per andare avanti sino ad ora era stato reperito da fondi privati e della US National Science Foundation (NSF) con il governo dello stato della California. Ma il bilancio di Berkeley è agli sgoccioli e lo stato della California è in una terribile situazione finanziaria a causa della crisi economica”, ha detto Shostak. “Di conseguenza, non hanno i soldi per tenere il telescopio in funzione”. Paul Davies, astrofisico dell’Arizona State University, ha detto che l’impianto ATA è stato “il più importante per le osservazioni Seti ed è una sorta di emblema per l’intero sforzo di ricerca in tutto il mondo. Sarebbe una tragedia assoluta, se un programma di ricerca unico fosse abbandonato. La nostra società sperpera ingenti somme per curiosità e divertimento, ma non riesce a trovarne per affrontare la scottante questione “siamo soli nell’universo?”


