Il telescopio Kepler potrebbe rilevare artefatti Alieni?
Dopo la notizia di qualche giorno fa, grazie alle potenzialità del Telescopio spaziale Kepler, si era ipotizzato che quest'ultimo potesse rilevare addirittura anelli intorno ai pianeti extrasolari scoperti, proprio come quelli di Saturno. Jill Tarter, una scienziata veterana del programma Seti ha allora supposto che grazie alla sua sensibilità, Kepler potrebbe anche scoprire l'eventuale presenza di artefatti Alieni di grandi dimensioni.
Come già sappiamo, Kepler non vede direttamente gli esopianeti, ma registra la differenza di luce emessa dalle stelle quando qualcosa gli transita davanti e grazie a questa diminuizione di luce possiamo capire che si tratta di un esopianeta, di conseguenza meno luce viene percepita e più grande è l'esopianeta che gli transita davanti. Immaginiamo come sarebbero sorpresi gli scienziati se dovessero vedere un grafico che rispecchia una curva indicante un oggetto non sferico come pianeta, ma uno di forma completamente diversa, come ad esempio un triangolo. Come dicevamo appunto più complesso è il "pattern" e più complicata sarà la silhouette dell'oggetto rilevato. Le simulazioni dovrebbero consentirci di riprodurre la geometria dell'oggetto. Cosa succederebbe se dopo le analisi del caso l'oggetto rilevato fosse di forma quadrata o triangolare? Dopo aver osservato e riosservato diverse volte i risultati ed escludere qualsiasi spiegazione naturale, e/o difetti degli strumenti, gli astronomi, potrebbero cautamente suggerire che potrebbe trattarsi di un gigantesco artefatto alieno messo in orbita alla stella da una civiltà evoluta.
Uno "Shadowgram" è un grafico che mostra l'occultazione planetaria della stella (quello che rileva appunto il telescopio Kepler) rilevando quindi il transito di un oggetto davanti ad esso.
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46,05 KBLuc FA Arnold, ne ha proposto uno "artificiale" per mostrare come potrebbe presentarsi un artefatto alieno dalle rilevazioni degli strumenti di Kepler. Tali dati, una volta raccolti, sarebbero senza dubbio tenuti riservati o classificati come confidenziali fino ad una severa revisione scientifica Peer-Review, anche se sarebbe dura mantenere nascosta una notizia del genere nell'era di Internet.
Ovviamente parlando di Civiltà Aliene diamo per scontato che gli artefatti costruiti da quest'ultimi debbano necessariamente essere di dimensioni plkanetarie per essere rilevate, cosa fattibile, purchè la civiltà in questione sia eccezionalmente evoluta in grado anche di viaggiare nello spazio.
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13,55 KBSopra l'ipotetico artifatto alieno denominato "treno" mentre che passa davanti alla stella.
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47,77 KBIl grafico mostra il segnale rilevato dall'ipotetico "Treno" in transito
I materiali di costruzione dovrebbero essere quasi sicuramente opachi e straordinariamente leggeri, lavorati e assemblati in orbita date le loro gigantesche dimensioni (parliamo di fogli di migliaia di chilometri di diametro) e soprattutto in grado di resistere al vento solare.
La cosa bella di questa ipotesi è che non si ha necessità di ricevere segnali radio o una civiltà aliena che trasmetta attivamente segnali, proprio appunto come si fa oggi con la ricerca Seti. E' inutile dire che anche nell'eventualità di rilevare una struttura del genere non è detto che abbiamo la certezza che ci sia una civiltà aliena ancora attiva, potrebbe anche essere un "reperto archeologico" di una struttura sopravvissuta alla relativa civiltà scomparsa. Poco importa, avremo comunque certezza che non siamo soli nell'universo.
Un approccio alternativo proposto da Arnold è quello di avere un "treno merci" di oggetti che passa successivamente davanti alla stella in modo distinguibile.
"Ad ogni periodo, si osservano una serie di transiti il cui numero e periodicità potrebbero rivelare la sua natrura artificiale e una volontà di comunicare" ha detto l'astronomo. In questo modo il transito sequenziale di questo presunto "treno" potrebbe comunicarci una serie di numeri primi o addirittura un codice binario.
Un oggetto del genere dovrebbe essere posizionato vicino alla stella, molto all'interno della zona abitabile, in modo che tra un transito e l'altro passino solo pochissimi giorni, e quindi avvenire il più frequentemente possibile, rendendo così il "Treno" rilevabile il più possibile. Come per il Seti la sfida è dura ma non impossibile e l'idea è degna di considerazione.
Ci sarà almeno una super-civiltà in grado di costruire una tal magnificenza "osservabile" dal nostro Telescopio spaziale Kepler?
http://www.centroufologicoionico.com/ar ... tti-alienihttp://news.discovery.com/space/could-k ... 10513.html