da ateo mi chiedo come mai il credente non ci mette tutta questa passione per cercare la verita' e dimostrare con prove dettagliate l'esistenza divina. da questa parte ci sono tanto di video,foto,avvistamenti,testimonianze abbastanza credibili....e dall'altra parte ?

Dall'altra parte c'è l'assoluta non necessarietà di dimostrare alcunchè, visto che si tratta di fede. Il bello è che mentre il credente ti dice che non c'è bisogno di dimostrare l'ESISTENZA di dio (quale, poi?), ti chiede di dimostrare la sua INESISTENZA. Veramente, è molto più credibile e probabile che le divinità di volta in volta create siano legati a fenomeni ufologici che a reali divinità (che poi, ancora, bisogna intendersi prima sullo stesso concetto di divinità).

Pare non abbiano bisogno di nulla...tutto è nascosto e giustificato dalla profonda fede. Se hai quella non hai motivo di giustificare o provare nulla...Questo è quello che sono riusciti a inculcare nell'opinione pubblica. Non voglio offendere nessuno e spero di non farlo. Parecchie cose (le chiamiamo menzogne?) costruite ad ok per creare un impero religioso. Del resto altrimenti come sarebbe giustificabile il fatto che una religione con un uomo venuto sulla terra così importante che ha fatto miracoli importanti non venga menzionato in nessun libro o documento storico?

Come dico sempre: se dici in giro che 2000 anni fa c'era un uomo che moltiplicava pani e pesci, resucitava le persone e camminava sulle acque sarai considerato normale; se esci e dici che ci sono dischi volanti che transitano sui nostri cieli sarai considerato un pazzo da legare. [}:)]

Credere è una necessità dell' uomo, aiuta a dare risposte all' enigma dell' esistenza, lo aiuta a non impazzire.
Credo anch' io all' ipotesi extraterrestre delle divinità, ma credo anche che Dio esista e che sia solo molto più lontano nella nostra comprensione di quanto vogliano farci credere.
Si tratta solo di far ordine nei dogmi religiosi, collocarli nella loro giusta sede.

vero perfo

consideriamo che pure la chiesa apre le porte all'esistenza di altre civilta' il che è gia' un piccolo passo in avanti. davide chissa' cosa succederebbe se un giorno il papa dicesse al mondo cattolico che dio non è mai esistito e che il tutto fu fatto per avere qualcosa a cui credere......io dico che lo internerebbero a vita facendolo passare per pazzo lasciando tutto come sempre è stato cosa che per chi crede in altre civilta' non avviene anzi viene deriso o se insiste fatto fuori.

Purtroppo è così.. ma penso anche che la gente abbia paura a fare 2 + 2 e di poter anche solo pensare che magari il suo dio in realtà possa essere realmente venuto da un altro mondo

diciamo che pure l'uomo è riuscito a creare la vita se pur primordiale questo puo' servire per capire meglio chi esisterebbe e chi no.

Non posso che sottoscrivere quanto detto...
E questa è una patologia tutta nostra della nostra cara specie.
Grazie.

Marco1971.

Accadrebbe come nel film di John Carpenter "Il Signore del Male"...pari, pari.
Che insinua più di un dubbio sull'effettivo motivo per cui è nata la religione al centro di una nota religione monoteista.
Grazie.

Marco71.

Ma non è vero questo. Come la metti con tutti gli atei allora? Mica è impazzito nessuno.

Pongu, in pratica stai dando degli stupidi a tutti i credenti... hai mai pensato che forse la fede è una delle tante vie per trovare la verità? Inutile dire che scientificamente non tutto è spiegabile e che credere così senza fare un'attiva ricerca è da stupidi.

Avere una fede non significa credere a partito preso, ne credere alla chiesa (che meriterebbe un discorso a parte), ma significa sentire di appartenere a qualcosa di più grande... chiamala coscienza, chiamala energia, chiamalo destino, o chiamalo dio.

Del resto come si può credere all'esistenza di materia esotica se non non esiste modo di dimostrale la sua esistenza? Si presume che esista, argomento abbastanza controverso.

Che tipo di ricerca intendi di preciso? Io intendo sia il normale corso della scienza e sia la comprensione di testi riguardanti varie tipologie di pensiero sulla fisolofia... Tu?

Sheenky magari non è una verità assoluta (ne esistono?) ma comunque in parte rispecchia la situazione mondiale. Conti alla mano sono più i credenti (ma in cosa poi? Cioè anche io credo in qualcosa ma non è scritto da nessuna parte che questo qualcosa debba essere classificato) che i non credenti e comunque, sin dalla notte dei tempi, l'uomo ha sempre avuto bisogno di darsi un credo, un qualcosa che lo aiutasse nei momenti difficili e che lo supportasse nell'irrazionale, nell'inspiegabile. Tutto ciò non rende comunque certo che tutti ne abbiamo bisogno, io, per fare un esempio prettamente soggettivo, non avverto la necessità magari, con l'età che avanzerà come affermano gli esperti, sentirò anche io il bisogno di aggrapparmi a qualcosa o a qualcuno.

PRIMO: non c'è "da questa parte" e "dall'altra parte". A questo mondo non ci sono "quelli che credono a Dio" e "quelli che credono agli Ufo"! Si tratta di due fedi distinte e dai caratteri completamente diversi. Dio è un'ipotesi metafisica ed è, per molti, un'esigenza profonda che non viene dalla ragione, ma da un sentimento profondo che desidera dare un significato assoluto e universale alla propria esistenza. Un sentimento che un ateo, se veramente tale, non condivide e forse non comprende neanche, ma di cui perlomeno dovrebbe prendere atto, se vuole veramente capire chi ha una fede religiosa, di qualsiasi tipo essa sia.
SECONDO: per secoli ci sono stati filosofi che si sono affannati a cercare di dimostrare l'esistenza di Dio, perlomeno un Dio monoteisticamente inteso, per cercare di convertire gli altri a seguire la loro stessa fede. Fino a quando Immanuel Kant ha spazzato tutte le pretese di unire ragione e fede, e facendo capire che sono due cose distinte.
Dio non è dimostrabile, né è dimostrabile la sua non-esistenza, in quanto la scienza si occupa del mondo dei fenomeni, di ciò che appare, mentre il campo di ciò che può essere solo pensato o vissuto nel proprio intimo, o oggetto di esperienze mistiche, è compito della filosofia e della teologia.
Ciò che appare, il mondo dei fenomeni, non può dirci nulla di ciò che non appare in alcun modo, così come il gatto di casa mia non può dirmi nulla delle giraffe in Africa che non ho mai visto in vita mia e che probabilmente non vedrò mai.
La passione di chi crede, sta nel suo cercare di trovare Dio (o Chi per lui) nella propria vita, non di dimostrarlo agli altri. Poi naturalmente ci sono i fanatici, che cercano di dimostrare tutto a tutti.... la differenza fra un credente e un fanatico sta nel fatto che il primo crede che Dio sia dappertutto, il secondo crede di doverlo mettere dappertutto....
Inoltre, piccola nota a parte, bisognerebbe smetterla di identificare religione e Cristianesimo... ci sono molte altre religioni, con divinità e principi completamente diversi a questo mondo... invece anche in questa discussione noto che, come al solito, se si parla di religione e di Dio, si finisce con il parlare di Gesù Cristo (e dell'ipotesi, improbabile, che in realtà fosse un alieno.... che palle, ragazzi!).

assolutamente no ognuno è libero di credere quello che vuole ma un conto è credere e vedere durante la propria vita e altro è farti credere a qualcosa inculcandotelo sin da piccoli. hai mai visto una sorta di tempio dove da piccoli ti insegnano a credere a civilta extraterrestri o che oggetti viaggiano nello spazio ? ecco la differenza sta' qui che chi crede agli ufo lo fa di sua iniziativa mentre chi crede in dio comincia molto prima quando ancora la mente si puo' "plasmare " .