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 Oggetto del messaggio: Il SETI finisce i soldi e chiude!
MessaggioInviato: 02/05/2011, 12:31 
https://sites.google.com/site/dresda99/ ... ono-finiti

Gli scienziati e gli astronomi del Seti Institute hanno sospeso la ricerca sulla presenza di forme di vita nell'universo, per problemi finanziari.
Lo Stato della California, a causa delle casse vuote, ha tagliato le sovvenzioni federali alla rinomata organizzazione scientifica.
Da oltre mezzo secolo i ricercatori inseguono gli alieni incessantemente, ma ora la ricerca di forme di vita nell'universo deve fare i conti con l'ennesima battuta d'arresto: il Seti Institute (acronimo di Search for Extraterrestrial Intelligence) ha annunciato di aver bloccato il suo programma di ricerca in materia di vita extraterrestre per colpa del calo dei fondi federali.
Come prima conseguenza l'istituto si è visto costretto a fermare questo mese l'attivita' dell'Allen Telescope Array, un radiotelescopio situato nelle montagne della California del nord, dove erano in funzione 42 parabole dedicate alla ricerca di segnali alieni.



Sospesi per problemi di bilancio gli studi del Seti, che indagavano sulla presenza aliena nell’universo

Anche negi Stati Uniti i tagli provocano qualche problema come qui da noi: gli astronomi dell’Istituto Seti in California hanno infatti denunciato di aver chiuso il loro programma di ricerca in materia di vita extraterrestre per colpa del calo dei fondi federali. E ora? Come faremo a sapere se siamo soli? Se un domani saremo invasi da cattivissimi omini verdi da pianeti lontani, ora sapete con chi prendervela.

SOLDI - I problemi nascono per il funzionamento del Allen Telescope Array (ATA), un set di piatti radio dedicato alla ricerca di segnali alieni. Anche se è stato pagato dal SETI Institute, la matrice di Hat Creek Radio Observatory è amministrata e gestita dal laboratorio di radio-astronomia dell’Università di California, Berkeley. Secondo l’astronomo Seth Shostak, l’impianto avrebbe bisogno di circa 2 milioni di dollari l’anno per poter supportare tutte le ricerche in corso. Gli scienziati in più avrebbero bisogno di altri 5 milioni per finanziare un progetto biennale per l’ascolto di eventuali segnali radio provenienti da pianeti extrasolari simili alla Terra, trovati dal satellite Kepler della NASA. Lanciato nel 2009, ha già individuato più di 1000 pianeti candidati, che l’Istituto Seti vuole utilizzare per restringere la ricerca. Il denaro necessario per andare avanti sino ad ora era stato reperito da fondi privati e della US National Science Foundation (NSF) con il governo dello stato della California. Ma il bilancio di Berkeley è agli sgoccioli e lo stato della California è in una terribile situazione finanziaria a causa della crisi economica”, ha detto Shostak. “Di conseguenza, non hanno i soldi per tenere il telescopio in funzione”. Paul Davies, astrofisico dell’Arizona State University, ha detto che l’impianto ATA è stato “il più importante per le osservazioni Seti ed è una sorta di emblema per l’intero sforzo di ricerca in tutto il mondo. Sarebbe una tragedia assoluta, se un programma di ricerca unico fosse abbandonato. La nostra società sperpera ingenti somme per curiosità e divertimento, ma non riesce a trovarne per affrontare la scottante questione “siamo soli nell’universo?”



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MessaggioInviato: 02/05/2011, 12:35 
Ciao Dresda scusa se te lo dico, ma la notizia è errata.
La rierca del SETI non è assolutamente ferma, è stato messo in ibernazione uno dei radiotelescopi (l'ATA) per mancanza di fondi, ma gli altri funzionano, così come la raccolta dati e il Seti@Home.


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MessaggioInviato: 02/05/2011, 12:41 
Non lo dico mica io.

Sono notizie dei giornali!



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MessaggioInviato: 02/05/2011, 12:49 
https://sites.google.com/site/dresda99/ ... ono-finiti

Addio "caccia" agli alieni: finiti i soldi

Brutta notizia per gli ufologi: il programma SETI, un progetto che analizza il cielo, tramite scansioni radio, alla ricerca di qualsiasi traccia che non sia umana, viene sospeso. Il motivo: mancanza di fondi.

“Per ora il progetto per la ricerca di vita extraterrestre è solo ibernato”
Ricerca extraterestre - SETI è l'acronimo di: Search for Extraterrestrial Intelligence Institute ed è un progetto per trovare traccia di vita extraterrestre . Nelle sue operazioni viene utilizzato l'impianto denominato Allen Telescope Array, un potente sistema dotato di telescopio radio che è posizionato presso l'Hat Creek Radio Observatory, in California. Il nome dello strumento scientifico non è casuale: è stato finanziato niente meno che da Paul Allen , co-fondatore di Microsoft .

Pensione anticipata - Per ora il lavoro di SETI va in stand-by: le fonti parlano di "ibernazione temporanea”, fino a che non verranno trovate nuove risorse economiche in grado di supportare la ricerca di civiltà intelligenti e lontane. Un ridotto team di scienziati rimarrà comunque al radio telescopio per mantenerlo in funzione e operativo, in vista di un futuro migliore.

Progetto a breve termine? - Il dispositivo per la radio astronomia è al servizio sia del SETI Institute che della Università di Berkeley. L'idea è nata negli anni '90, ma per svilupparlo c'è voluto un decennio ed è diventato operativo solo nel 2007, grazie all'intervento di Paul Allen. E ora se ne va già in pensione. (gt)
Niccolò Fantini




La crisi economica investe anche la ricerca delle civiltà aliene. Il famoso SETI Institute (SETIè l’acronimo di Search for Extra-Terrestrial Intelligence, Ricerca di Intelligenza Extraterrestre), l’organizzazione scientifica con sede centrale in California che si occupa di cercare forme di vita intelligente nel cosmo, ha dovuto bloccare il programma di ricerca per mancanza di fondi federali.
Si è così fermata l’attività dell’Allen Telescope Array, il radiotelescopio multiplo interferometrico situato nella contea di Shasta in California e costituito da 42 parabole di 6,10 metri di diametro orientate verso il cielo alla ricerca di segnali extraterrestri. Finora il progetto SETI era andato avanti anche grazie al sostegno finanziario di istituzioni e privati, tra cui Paul Allen, co-fondatore di Microsoft, che nel 2004 aveva elargito all’organizzazione 13 milioni di dollari (grazie ai suoi cospicui finanziamenti proprio ad Allen è stato intitolato il radiotelescopio). Dopo il taglio delle sovvenzioni federali Tom Pierson, il direttore di SETI, sè stato costretto a contattare tramite email i donatori per chiedere loro di continuare a sostenere il progetto, visto che il costo di gestione del radiotelescopio e delle ricerche è di circa 2 milioni di dollari l’anno.
L’Allen Telescope Array, entrato in funzione nell’ottobre 2007, aveva fino ad ora tenuto sotto osservazione migliaia di astri alla ricerca di segnali intelligenti provenienti dalle profondità dell’universo. Se il progetto ripartirà, la ricerca prevede comunque tempi lunghissimi (gli scienziati parlano di centinaia di anni) dal momento che finora, nonostante la potenza di calcolo degli attuali computer, è stata esaminata solo una piccolissima parte dello spazio e delle frequenze in cui potrebbero nascondersi segnali inviati da una civiltà extraterrestre.




fonte: angeliinastronave.blogspot.com

di Laura Fontana

C’è chi pensa che sulla Terra siamo pure troppi e chi cerca altre forme di vita nello spazio. C’è chi dubita che certi cervelli ospitino qualsivoglia forme di vita e c’è chi non smette di credere che non siamo soli nell’universo. E’ dagli anni ’60 che il progetto SETI ci affascina, al limite della religione, eppure, a causa dei tagli ai fondi federali al National Science Foundation, pare sia stato (speriamo) momentaneamente sospeso. Il team che gestisce l’Allen Telescope Array ha infatti “stoppato” tutte le operazione di base per lasciare uno dei telescopi più costosi e innovativi al mondo “in stato di ibernazione”.

Tante sono le personalità affascinanti che intrecciano la loro storia con quella del progetto SETI. Innanzitutto, l’astronomo Frank Drake che per primo puntò un radiotelescopio verso le stelle Tau Ceti e Epsilon Eridani e famoso per l’equazione che porta il suo nome, con la quale ha dimostrato matematicamente la possibilità che esistano di forme di vita intelligenti extraterrestri. E’ stato lui insieme a Carl Sagat a fondare SETI. Sagat, invece, è stato non solo un astronomo e divulgatore scientifico dotato di genio e intuito come pochi (è lui che ha scoperto la composizione della superficie di Venere e ipotizzato l’esistenza di acqua sotto le superfici di Titano ed Europa) ma anche autore di numerosi libri di fantascienza, tra cui Contact, da cui è stato in seguito tratto il film con Jodie Foster. Tra gli altri che hanno investito e creduto nel progetto, si annovera Paul Allen, co-fondatore della Microsoft, che staccò un assegno di oltre 13 milioni di dollari, mobilitando nel frattempo i computer di tutto il mondo alla ricerca di segnali alieni.

Dal sito del SETI è possibile fare una donazione “per sostenere la ricerca di una compagnia cosmica”. D’altronde scandagliare l’universo alla ricerca di segnali alieni non è certo cosa semplice. Per la stessa ammissione degli scienziati e ricercatori del SETI, ad essere esaminati finora sono stati appena un miliardesimo dello spazio e delle frequenze che potrebbero eventualmente essere prese in considerazione per segnali extraterrestri. Prima di raggiungere un vero e proprio risultato ci potrebbe volere ancora “un centinaio d’anni”. Ma noi, “vogliamo ancora crederci”.



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MessaggioInviato: 30/05/2011, 09:27 
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Non ci sono più soldi, la California blocca la ricerca degli alieni

Servono almeno 2 milioni di dollari l'anno
L'Allen Telescope Array
MILANO - La verità è là fuori da qualche parte, ma ora non verrà più cercata: gli scienziati e gli astronomi del Seti Institute hanno sospeso la ricerca sulla presenza di forme di vita nell'universo, per problemi finanziari. Lo Stato della California, con le casse vuote da anni, ha tagliato infatti le sovvenzioni federali alla rinomata organizzazione scientifica.
IL RADIOTELESCOPIO - Siamo soli nello spazio? Ci sono altre forme di vita intelligente nell'universo? Da oltre mezzo secolo i ricercatori inseguono gli alieni incessantemente. Finora senza successo. Ora la ricerca di forme di vita nell'universo deve fare i conti con l'ennesima battuta d'arresto: il Seti Institute (acronimo di Search for Extraterrestrial Intelligence) ha annunciato di aver bloccato il suo programma di ricerca in materia di vita extraterrestre per colpa del calo dei fondi federali. Come prima conseguenza l'istituto si è visto costretto a fermare questo mese l'attività dell'Allen Telescope Array, un radiotelescopio situato nelle montagne della California del nord, dove erano in funzione 42 parabole dedicate alla ricerca di segnali alieni.
IL FONDATORE DI MICROSOFT - Il progetto è stato sovvenzionato negli anni anche dai privati e da altre istituzioni. Uno di questi è Paul Allen. Il co-fondatore di Microsoft e uno degli uomini più ricchi del pianeta, aveva finanziato l'ampliamento del radiotelescopio staccando nel 2004 un assegno da oltre 13 milioni di dollari. Allen, da sempre un fan di tutto ciò che ha a che fare con la fantascienza, aveva già contributo in precedenza al progetto con 11 milioni di dollari. Ciò nonostante, il direttore di Seti, Tom Pierson, ha scritto in questi giorni un'email ai donatori spiegando che l'Università di Berkeley ha finito i fondi necessari per la gestione del telescopio. Secondo gli astronomi l'impianto avrebbe bisogno di circa 2 milioni di dollari l'anno per poter sostenere tutte le ricerche in corso.
IL "PAPÀ" DI ALLEN - L'Allen Telescope Array, dal valore di 50 milioni di dollari, fu costruito da Seti e dall'Università di Berkeley. Il "papà" dell'impianto è Frank Drake, noto per la sua equazione individuante il numero delle civiltà extraterrestri nell'universo. Era l'aprile del 1960 quando Drake puntò il radiotelescopio del National Radio Astronomy Observatory di Green Bank (nel West Virginia) verso le stelle Tau Ceti ed Epsilon Eridani (distanti circa undici anni luce da noi) in quello che fu il primo tentativo nella storia dell'umanità di cercare di contattare altre civiltà al di fuori del pianeta Terra. Tuttavia, dal giorno di quel primo esperimento gli astronomi sono ancora in attesa di un qualche segnale radio dalle profondità della Via Lattea. A differenza di quegli anni, oggi hanno però a disposizione miliardi di canali dai quali poter ascoltare simultaneamente. Con determinazione viene portata avanti allo stesso tempo la ricerca nel settore ottico con il progetto Optical Seti: l'occhio elettronico del telescopio può individuare, secondo i suoi promotori, flash luminosi da un miliardesimo di secondo.
DOMANDA SENZA RISPOSTA - Chi però pensa che la scoperta fondamentale sia solo una questione di mesi o anni, rischia seriamente di venir deluso. In verità, i ricercatori del Seti hanno esaminato finora appena un miliardesimo dello spazio e delle frequenze che potrebbero eventualmente essere prese in considerazione per segnali extraterrestri. Nonostante i computer siano sempre più veloci, è probabile che la ricerca si trascini ancora per lungo tempo. Sono gli stessi scienziati che si occupano di vita aliena ad ammettere che ci potrebbero volere ancora centinaia d'anni. E senza più soldi sarà più difficile dare finalmente una risposta alla domanda: "Siamo soli nell'universo?".




California. Mancano i fondi, interrotti i contatti con gli alieni

La rete californiana dei radiotelescopi ATA è stata disattivata a causa della mancanza di fondi, una conseguenza dei tagli al bilancio da parte dell’amministrazione Obama.

La crisi dell’economia statunitense non risparmia nemmeno i poveri extra terrestri. Lo scorso 22 aprile, dopo quattro anni di attività il progetto ATA (Allen Telescope Array) ha interrotto i suoi tentativi di colloquio con lo spazio profondo, togliendo la corrente ai 42 radiotelescopi situati in California.
Nell’ambito del programma SETI/Search for Extraterrestrial Intelligence (la ricerca di un’intelligenza extra terrestre) questi radiotelescopi avevano la missione di captare le onde sonore provenienti da altri pianeti.

Tom Pierson, direttore di SETI, ha dato avvio a una raccolta di fondi. Per garantire il funzionamento del progetto ATA sono necessari circa 25 milioni di dollari all’anno. Altri diversi milioni sono necessari per lanciare un nuovo programma di ricerche sui cosiddetti Mondi di Keplero.
Keplero è il nome dato alla sonda spaziale che la NASA ha lanciato in orbita nel marzo 2009 per trovare i circa 1220 pianeti “simili” alla Terra, gli esopianeti, potenzialmente abitabili e assimilabili per dimensioni al nostro pianeta. Sinora la sonda ne ha trovati 140.



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MessaggioInviato: 30/05/2011, 10:30 
Perdona è solo un telescopio ad essere bloccato non il progetto e la ricerca.

Riporto dal CUI

Duro colpo alla ricerca SETI l'Allen Telescope Array entra in "ibernazione"


Immagine
Franck Marchis al centro della foto di fronte all'entrata principale del SETI Institute

Anzitutto desidero fare una precisazione: NON ho a che fare con il Telescopio Allen Array, né sono alla guida di programmi astronomici che utilizzano radiotelescopi. Ho scritto questo messaggio sull' Allen Telescope Array (ATA) come sforzo congiunto dell’Istituto SETI e del Laboratorio di Radioastronomia dell’Università della California, Berkeley, enti per cui lavoro.

Questo messaggio descrive la situazione attuale dell’ATA sulla base di informazioni raccolte dopo i numerosi dibattiti intrattenuti con i colleghi di entrambi gli enti questo è quanto ha scritto l'astronomo Franck Marchis nel suo sito.

L' Allen Telescope Array (ATA) è un radiointerferometro situato nell’Osservatorio di Hat Creek, 300 miglia a nord di San Francisco, in California. La prima fase del progetto, con una rete di 42 antenne (ATA-42), è stata inaugurata l’11 ottobre del 2007, poco dopo che avevo iniziato a lavorare al Carl Sagan Center dell’Istituto Seti. L’ATA-42, costato 25 milioni di dollari, è stato fondato dalla Fondazione Paul G. Allen Family, (Paul Allen è stato il cofondatore della Microsoft) e grazie alla fondazione e ai finanziamenti della UC Berkeley, dell’Istituto SETI, della National Science Fundation e di varie società per azioni e finanziatori privati, è operativo da allora. L’ATA si prefigge una vasta gamma di obiettivi, tra cui:

- La classificazione di 250.000 fonti radio extragalattiche come nuclei galattici attivi o galassie nate da esplosioni stellari
- L’esplorazione del cielo dovuto all’accrezione sui buchi neri e di fenomeni sconosciuti

- Lo studio di 1.000.000 stelle alla ricerca di emissioni SETI
- Lo studio dei miliardi di stelle 4×1010 del Piano intergalattico/Piano galattico interno alla ricerca di potentissimi trasmettitori non-naturali.

Dalla sua inaugurazione, l’ATA-42 viene utilizzato da una vasta comunità di astronomi e ha fornito risultati scientifici. E’ anche la principale fonte di dati del progetto SETIQuest.

Purtroppo, negli ultimi 2 anni la situazione finanziaria dell’osservatorio è notevolmente peggiorata, a causa della perdita di varie fonti di finanziamento (NSF, Stato della California) all’UC Berkeley, costringendo l’ente a ritirarsi dal progetto poco tempo fa. Lo schieramento infatti avrebbe dovuto espandersi in 4 fasi, passando dalle 42 antenne iniziali a 98, 206 e infine 350 antenne, in modo da essere competitiva su tutti i fronti con gli altri progetti (ad es. SKA). Inoltre, dal momento che il progetto è finanziato prevalentemente da finanziatori privati, la recessione economica ha avuto enormi ripercussioni sull’intero progetto, ritardando notevolmente l’espansione dello schieramento di antenne.

Immagine

Negli ultimi 2 anni, i ricercatori dell’Istituto SETI hanno vagliato altre opportunità scientifiche per lo schieramento di antenne, per via della sua sensibilità e del suo campo visivo grande come nessun altro (2.5. deg at lambda = 21 cm). Lo schieramento copre senza modifiche le principali bande di comunicazione spaziale (la banda S e la banda X) ed è stata proposta come trasferimento dati da satellite a Terra per i partecipanti al concorso Google Lunar X Prize. A partire dal 2009, l’Air Force Space Command ha valutato il possibile utilizzo dell’ATA per il suo programma di Sorveglianza dell’ambiente spaziale. Questo programma ha lo scopo di rilevare, tracciare, identificare e catalogare tutti gli oggetti di fabbricazione umana in orbita intorno alla Terra. Una collisione senza precedenti tra un satellite Iridium e un satellite russo dismesso si è verificata il 10 febbraio 2009, creando una nuvola di detriti e ricordandoci che il vicino ambiente del nostro pianeta oggi è pieno di satelliti e detriti spaziali che occorre monitorare.

I primi test eseguiti con l’ATA hanno confermato l’utilità della rete di antenne per ’individuazione di detriti e di satelliti fuori uso di dimensioni superiori a 1 m2. In questa gamma di lunghezze d’onda, i detriti vengono rilevati utilizzando il riflesso di onde radio dai satelliti di comunicazione, come i veicoli spaziali Sirio. Rispetto ai telescopi tradizionali (come lo Space Surveillance Telescope), l’ATA offre il vantaggio di poter eseguire queste osservazioni notte e giorno in qualsiasi condizione meteorologica.

Il futuro dell’ATA può dipendere dal programma dell’Aeronautica americana. Sfortunatamente, a causa della turbolenza finanziaria che ha recentemente investito le banche federali, non è stata presa con dovuto anticipo nessuna decisione chiara sul futuro dell’osservatorio. Dal 15 aprile, l’osservatorio è ufficialmente entrato in ibernazione. Tutte le attrezzature sono state prese in cura, al fine di assicurarsi che non si deterioreranno nel tempo. Purtroppo, tre membri dell’Osservatorio di Hat Creek hanno ricevuto un avviso di licenziamento e uno di essi si trasferirà all’Osservatorio CARMA, un interferometro di onde da un millimetro.

Riassumendo, i finanziamenti dell’Air Force Space Command americano (AFPC) per includere questa struttura nel programma di sorveglianza dell’ambiente spaziale potrebbe tenere in vita l’osservatorio, ampliare le sue capacità in quanto sarà necessario costruire nuove antenne per migliorarne la sensibilità. Si sta parlando anche di eseguire un aggiornamento dei ricevitori per avere accesso alla banda KU, utilizzata principalmente per le comunicazioni satellitari. Il “TIME SHARE” tra la ricerca scientifica e il programma sui detriti spaziali nel caso verrà raggiunto un accordo tra l’Istituto SETI e l’AFPC non è ancora chiara.

Il Telescopio Allen Array a questo punto deve reinventarsi. Speriamo che questo evento sia solo un “contrattempo” nella vita di questa importante struttura.



Lo speriamo tutti, solo una cosa non capisco, come mai lo studio SETI e la relativa struttura deve sopravvivere sempre grazie a fondi privati mentre si spendono un'infinità di soldi per altri studi (a volte anche inutili), è proprio di questi giorni la notizia che abbiamo riportato dell'astronomo Eamonn Ansbro ricercatore Optical Seti (OSETI) che racconta una eccezionale scoperta (invitiamo e leggere l'articolo a chi non lo avesse fatto) "non provabile" alla comunità scientifica per mancanza di fondi.

Un altro duro colpo per la ricerca SETI, sarebbe davvero un vero peccato se una struttura così importante come l'ATA rischiasse di chiudere per mancanza di fondi, quando sappiamo tutti che è l'unico mezzo per capire se c'è vita extraterrestre intelligente al di fuori del nostro pianeta.

Senza scendere su ipotesi complottistiche, le dichiarazioni di Franck Marchis sembrano come uno sfogo per far sapere che questo splendido radiotelescopio che è l'ATA sta per essere "scippato" dall' Air Force Space Command che lo terrà in vita grazie ai finanziamenti regalando un "TIME SHARING" con tempistiche non ancora chiare alla ricerca SETI (quasi fosse un'elemosina). Una domanda però è lecito porsi, ma non è che i militari hanno "sentito" qualcosa di interessante e con la scusa dei detriti spaziali si accaparrano l'ATA per monitorare ci che accade sopra le nostre teste?

Perchè questa domanda?....... Perchè l'AIR SPACE COMMAND non è nato per monitorare la spazzatura spaziale sopra le nostre teste.......

Articolo scritto da Walter Conidi Centro Ufologico Ionico

Fonte: http://www.centroufologicoionico.com/ar ... ernazioneq



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MessaggioInviato: 30/05/2011, 10:43 
Ma via sapettate che eventuali Alieni rispondano alle nostre "fumate indiane" ...? [8D]



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MessaggioInviato: 13/08/2011, 11:54 
Fondi per il radiotelescopio riparte la caccia agli alieni.
In aprile la chiusura per mancanza di finanziamenti dell'Allen Telescope Array, il più grande al mondo dedicato alla ricerca di segnali extraterrestri. Ora, grazie a duemila donazioni private, le antenne riprenderanno a funzionare. E in attesa di nuovi benefattori il futuro dell'esplorazione passa per i computer di casa.

Fondi per il radiotelescopio riparte la caccia agli alieni Le antenne dell'Allen Telescope Array.
L'UMANITÀ torna a sbirciare dal buco della serratura più grande dell'universo, chiuso quattro mesi fa a causa della crisi economica. Il programma Seti (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) gestito dall'università di Berkeley ha raccolto fondi da quasi duemila donatori per riaprire l'Allen Telescope Array in California, il più grande punto di osservazione del pianeta dedicato a raccogliere i segnali radio in arrivo dallo spazio profondo alla ricerca di vita aliena, chiuso lo scorso aprile.

Il progetto. L'iniziativa era nata nel 2001 dal cofondatore di Microsoft Paul Allen che, oltre a dare il nome all'impianto, aveva garantito quasi 12 milioni di euro per finanziare il progetto. Una complessa rete di 350 antenne, senza eguali in tutto il mondo, impegnate 24 ore su 24 a scandagliare il cosmo alla ricerca di segnali audio provenienti dall'universo. Soldi, evidentemente, a fondo perduto. Perché il radiotelescopio, dal 2007, anno in cui è entrato in servizio, ha registrato solo un lungo, interminabile silenzio.

Uno sforzo divenuto, a dieci anni dall'avvio del progetto, non più sostenibile. Troppi quei 3 milioni di euro necessari a tenere in vita la struttura, in tempi in cui anche i programmi governativi subiscono pesanti riduzioni di risorse, come dimostra il recente pensionamento dello Shuttle 1. Quindi, ad aprile, l'ammissione: "E' frustrante sapere che che ci sono mondi nell'universo che potrebbero ospitare forme di vita e noi non possiamo cercarli", aveva detto riferendosi all'esurimento delle risorse a disposizione.

Oltre duemila donazioni. Ci ha pensato quindi una cordata di finanziatori privati a riportare in vita il progetto. Tra questi lo scrittore di fantascienza Larry Niven, l'astronauta Bill Anders e l'attrice Jodie Foster, che nel 1997 aveva interpretato proprio una scienziata del programma Seti alle prese con un misterioso segnale proveniente dallo spazio nel film 'Contact'.

"L'Allen Telescope - ha detto il premio Oscar motivando la sua donazione - potrebbe trasformare la fantascienza in scienza, ma solo se verrà mantenuto in attività".

A 45 giorni dall'avvio della raccolta fondi, sono stati raccolti quasi 200mila dollari, frutto di quasi duemila donazioni private, sufficienti per far ripartire il progetto e tenerlo attivo almeno fino a fine anno e garantirsi quindi altri cinque mesi di tempo per cercare nuovi benefattori.

L'esplorazione casalinga. Intanto, l'università di Berkeley ha anche messo a punto - già dal 1999 - un programma per continuare la ricerca riuscendo anche a contenere i costi. Il progetto, Seti@home 2, consiste nel mettere in rete i computer di utenti 'volontari' per elaborare i dati di osservazione del radiotelescopio di Arecibo, la più grande antenna del mondo, incastonato nel cuore della foresta tropicale dell'isola di Portorico.

Così, sfruttando la capacità di calcolo di centinaia di migliaia di pc sparsi in tutto il mondo, anche senza investimenti milionari, l'ascolto dell'universo può proseguire. Sempre ammesso che qualcuno abbia qualcosa da dire.

(12 agosto 2011) ©Flavio Bini - http://www.repubblica.it


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MessaggioInviato: 13/08/2011, 12:17 
Ma cosa vogliono cercare se già li hanno trovati e li tengono come sottaceti? Immagine


Ultima modifica di Biohazard il 13/08/2011, 12:21, modificato 1 volta in totale.


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[:17]



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Chissà dove sono finiti tutti quei soldi? In buco nero della galassia o in una tasca di un..............? [:17]


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A livello del pubblico, SETI, c'è o non c'è, non importa a nessuno; perchè tanto non dicono niente comunque ! Quindi ...



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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