So che molte persone speculano su questo campo soprattutto quelli che vogliono tirar fuori la newage - spirito e dio
ma io dichiaro ora è quà che non esiste nessun Dio , lo spirito è una una parte di un nostro impulso elettrico tra tutti quelli che ci aiutano a vivere compresi gli impulsi elettrici che muovono le mascelle per masticare , per camminare parlare e respirare.Non vi sto dicendo che bisogna teorizzare e ora di CAPIRE.
Molti vorrebbero bambini sia super intelligenti o capaci di muovere i piatti con il pensiero, bhe non è quella l'evoluzione umana.
L'evoluzione si concretizza su delle persone che hanno una coscienza diversa più sviluppata.
Un punto importante e che questi bambini si sentono diversi, lo comprendono e lo dimostrano,ci sono dei punti molto interessanti sui bambini indaco esempio:
Non riconosco il genere umano - Ora vi darò un chiaro esempio di come A VOLTE vi siano degenerazioni;gente si è interessata al problema che è più presente negli stati uniti per diversi fattori.
Hanno riscontrato che nella maggior parte dei teenager che hanno commesso stragi e non tutti erano potenzialmente indaco.
Perchè?
Perchè appunto era una degenerazione del comportamento dissociativo che hanno gli indaco.
Ora vi do un altro esempio :
Dislessia :
Cita:
La dislessia è una sindrome classificata tra i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) con il codice F80.1 ed ha la sua maggiore manifestazione nella difficoltà dei soggetti colpiti a leggere velocemente e correttamente ad alta voce. Tali difficoltà non possono essere ricondotte ad insufficienti capacità intellettive, a mancanza d'istruzione, a cause esterne o a deficit sensoriali.
Difficoltà di decodifica sequenziale:Leggere richiede al lettore di procedere con lo sguardo in direzione sinistra - destra e dall'alto in basso; tale processo appare complesso per tutti gli individui nelle fasi iniziali di apprendimento della lettura, ma, con l’affinarsi della tecnica e con l'uso della componente intuitiva la difficoltà diminuisce gradualmente fino a scomparire. Nel soggetto dislessico talvolta ci troviamo di fronte, invece a un vero e proprio ostacolo nella decodifica sequenziale, per cui si manifestano con elevata frequenza gli errori di seguito descritti:
Omissione di grafemi e di sillabe:
Il soggetto omette la lettura di parti della parola; può tralasciare la decodifica di consonanti (ad esempio può leggere “fote” anziché “fonte”; oppure “capo” anziché “campo”...) oppure di vocali (può leggere, ad esempio, “fume” anziché “fiume”; “puma” anziché piuma” ...) e, spesso, anche di sillabe (può leggere “talo” anziché “tavolo”; “paro” anziché “papavero”)
Salti di parole e salti da un rigo all’altro:
Il soggetto dislessico presenta evidenti difficoltà a procedere sul rigo e ad andare a capo, per cui sono frequenti anche “salti” di intere parole o di intere righe di lettura.
Inversioni di sillabe:
Spesso la sequenza dei grafemi viene invertita provocando errori particolari di decodifica della sillaba (il soggetto può, ad esempio, leggere “li” al posto di “il”; “la” al posto di “al”, “ni” al posto di “in”...) e della parola (può leggere, ad esempio, “talovo” al posto di “tavolo”...).
Aggiunte e ripetizioni
La difficoltà a procedere con lo sguardo nella direzione sinistra - destra può dare origine anche ad errori di decodifica caratterizzati dall'aggiunta di un grafema o di una sillaba ( ad esempio “tavovolo” al posto di “tavolo”...).
Prevalenza della componente intuitiva: DA NOTARE COME ASSOMIGLIANO AI TRATTI DEI BAMBINI INDACO
Il soggetto che presenta chiare difficoltà di lettura privilegia, indubbiamente, l’uso del processo intuitivo rispetto a quello di decodifica; l’intuizione della parola scritta rappresenta un valido strumento, ma, al tempo stesso, è fonte di errori, definiti di anticipazione. Non di rado, infatti, il soggetto esegue la decodifica della prima parte della parola, talvolta anche solo del primo grafema o della prima sillaba e procede “inventando” l’altra parte. La parola contenuta nel testo viene così ad essere spesso trasformata in un’altra, il cui significato può essere affine o completamente diverso.Possibili atteggiamenti del bambino dislessico DA NOTARE COME ASSOMIGLIANO AI TRATTI DEI BAMBINI INDACOProviamo, per un attimo, a metterci nei panni di un bambino o di un ragazzo con disturbo di apprendimento e immaginiamone le esperienze e gli stati d’animo:
egli si trova a far parte di un contesto (la scuola) osserva però che la maggior parte dei compagni si inserisce con serenità nelle attività proposte ed ottiene buoni risultati;
sente su di sé continue sollecitazioni da parte degli adulti (“stai più attento!”, ” Impegnati di più!”, “hai bisogno di esercitarti molto”…);
si percepisce come incapace e incompetente rispetto ai coetanei;
inizia a maturare un forte senso di colpa sentendosi responsabile delle proprie difficoltà;
ritiene che nessuno sia soddisfatto di lui, né gli insegnanti né i genitori;
ritiene di non essere all’altezza dei compagni e che questi non lo considerino membro del loro gruppo a meno che non vengano messi in atto comportamenti particolari (ad esempio quello di fare il buffone di classe);
per non percepire il proprio disagio, mette in atto meccanismi di difesa che non fanno che aumentare il senso di colpa, come il forte disimpegno (“Non leggo perché non ne ho voglia!”, “Non eseguo il compito perché non mi interessa”…) o l’attacco (aggressività);
talvolta il disagio è così elevato da annientare il soggetto ponendolo in una condizione emotiva di forte inibizione e chiusura.
MANCAZA DI CENTRI SPECIFICI PER QUESTI BAMBINIEcco una lista contenente dieci fra i più comuni tratti dei Bambini Indaco:• Hanno la sensazione di "meritare di essere qui" e sono sorpresi quando gli altri non lo condividono.
• Hanno problemi con l'autorità assoluta (che non dà spiegazioni né scelte).
• Si rifiutano di fare determinate cose, ad esempio, fare la fila è difficile per loro.
• Diventano frustrati se costretti a interagire in sistemi orientati ritualisticamente (apprendimento scolastico classico), che non richiedono il ricorso al pensiero creativo. (questo mostra un problema che non ci sono centri di sviluppo adeguati e la scuola è indietro per questi bambini)
• Appaiono antisociali, a meno che non siano circondati da persone simili a loro.
• Se non hanno intorno persone con una consapevolezza simile alla loro, spesso si chiudono in se stessi, avendo la sensazione che nessun altro essere umano li capisca.
• La scuola spesso rappresenta per loro una prova estremamente difficile a livello sociale.
• Non rispondono alla disciplina che instilla il "senso di colpa" (del tipo "Aspetta di vedere cosa succede quando torna a casa tuo padre e vede cosa hai fatto").
• Non sono timidi nel farvi sapere ciò di cui hanno bisogno.
Secondo quanto riportato dal notiziario on line de Le Scienze, ricercatori della Scuola di Medicina dell'Università di Yale, hanno identificato un gene nel cromosoma umano 6, chiamato DCDC2, le cui alterazioni sarebbero associate alla dislessia. Secondo questi studiosi una mutazione genetica di DCDC2 condurrebbe a un difetto nella formazione dei circuiti cerebrali preposti alla lettura. L’alterazione genetica sarebbe ereditaria.E come vi ho detto prima ecco l'evoluzione.
1 bambino -> 2 figli
2 bambini -> 4 figli
4 bambini -> 8 figli
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Vi ho appena trovato gli indaco!
Tratto Da http://it.wikipedia.org/