Ufoforum.it

http://terrarealtime.blogspot.com/2012/ ... venti.html


se cliccate sul link in basso vi manda alla foto

La verità è che qualche redattore sovietico ha "giocato" su queste foto e sulle dichiarazioni dello scienziato russo.
E' stato tutto spiegato qui (da un'indagine di Bibiana Bryson):

http://www.freewebs.com/bibianabryson/v ... #836907112

non capisco lo spagnolo (fosse inglese almeno) ma fidandomi di te, direi che è ottimo, almeno ci siamo tolti un fake davanti

Ne hanno parlato anche a "Studio Aperto" ieri sera; chi vivrà ...

lex ha scritto:

non capisco lo spagnolo (fosse inglese almeno) ma fidandomi di te, direi che è ottimo, almeno ci siamo tolti un fake davanti

Ti rigrazio della fiducia, se ti può essere più comodo questa è la versione tradotta con Google:

http://tinyurl.com/7zzg8ho

Un ulteriore articolo che spiega tutto è disponibile qui (sempre tradotto):
http://tinyurl.com/6o5kspx

Se qualcosa non ti è chiaro chiedi pure.
A presto.

ma scusa, cos'è allora quell'oggetto trovato li? è un fotomontaggio? il residuo di un altra sonda?

Da quel che ho capito (e a dire il vero è la prima cosa che ho pensato quando ho visto l'immagine), si tratta di protezioni cadute a terra dalle fotocamere non appena le due sonde sono atterrate. Io non capisco come qualcuno abbia potuto pensare che si trattasse di forme di vita, quando è evidente che si tratta di pezzi di sonda caduti a terra, che non hanno assolutamente niente di "alieno".... in ogni caso, ormai tutti dovrebbero sapere che sulla superficie di Venere non è possibile alcuna forma di vita, almeno nessuna immaginabile dall'uomo.... se c'è vita biologica su Venere, questa va cercata nell'atmosfera in alta quota, dove le condizioni sono molto meno ostili che sulla superficie.... certo, nulla esclude la possibilità di installazioni aliene su Venere, ma non è certo questo il caso che può provarlo....

La "forma di vita" era intesa per l'immagine dello "scorpione", che è un semplice disturbo.
Quando invece si è citata la foto di un disco, si trattava - come lo è sempre stato e qui spiegato da Enkidu - del copriobbiettivo caduto al suolo e rottosi.