http://sites.google.com/site/dresda99/n ... e-fantasieUfo e altre fantasie Scritto da Giulio D'Orazio | 24 Aprile 2009
Ufo, 1952 (foto amatoriale tratta da uno studio della CIA)
In molti li hanno visti e anche fotografati: sono tondi, ovali, piatti, immobili, ondeggianti, veloci come meteore, colorati: sono gli Ufo (oggetti volanti sconosciuti). Qualcuno sostiene che vengono da altri pianeti e che ci stanno osservando, altri addirittura affermano di aver visto scendere dai dischi volanti degli strani omini, se così li possiamo chiamare. Ho avuto occasione di parlare con un ingegnere spaziale che ne ha visto uno, affiancato a qualche metro di altezza da terra, accanto all'auto che stava guidando e che, in base alle sue conoscenze scientifiche, non era un oggetto meccanico. Cosa allora? Boh! Un Ufo, Unidentified Flying Object.
Il popolo crede volentieri ai racconti fantastici e gli basta un indizio di notizia per ricamarci, di voce in voce, incredibili verità. Chi crede in qualcosa, qualsiasi idea o fatto, più la racconta e più ci crede lui stesso, credendola vera. La ripetizione delle affermazioni è contagiosa e, spesso, altera la realtà. Per esperienza diretta ho conosciuto un gruppo di persone (fra parenti e amici di una pianista) che sostenevano - convinti e in perfetta buona fede - che in un angolo del salone della nuova casa della musicista ci fosse un pianoforte; il pianoforte nella nuova casa non c'era mai stato ma la mente delle persone, associando la pianista al pianoforte, "ricordava" di averlo visto in un angolo della sala dove sarebbe dovuto stare.
Chi crede negli UFO potrebbe aver seguito lo stesso processo mentale.
Dalla letteratura e dalla mitologia sappiamo che cavalli e carri volanti solcavano il cielo, dall'archeologia sappiamo che alcune raffigurazioni azteche o pre-egiziane rappresenterebbero dischi volanti simili a quelli dei nostri tempi. Salvo errori, e qui chiamo in ballo gli storici, Plinio scrisse che luci o oggetti avevano solcato l'Urbe.
Se la memoria mi assiste, le reminiscenze scolastiche mi dicono che al centro del pianeta Terra c'è un perenne fuoco che emette vapori che qualche volta fuoriescono dalla crosta terrestre. L'ha ricordato quel tecnico che, dalla fuoriuscita di un certo gas, aveva previsto il terremoto abruzzese. Quando il gas si libera sale in alto, verso le nubi, si accorpa per la legge elettromagnetica degli atomi che si concatenano fra loro ed è soggetto all'influenza dei venti e dell'atmosfera. Ecco allora le varie forme, colori e movimenti che sprigionano la fantasia degli umani. Terremoto a parte. Un'ipotesi come tante altre, in alternativa alla scientificità della sperimentazione e ripetizione che, su tali argomenti, ancora nessuno è in grado di certificare.
E allora, di fronte all'inconoscibile liberiamo la nostra fantasia!