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Stellare
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 Oggetto del messaggio: Gli UFO hanno un origine esotica
MessaggioInviato: 25/04/2012, 18:42 
Fonte: http://centroufologicoionico.blogspot.i ... a-non.html

Negli ultimi mesi, le notizie inerenti la scoperta di pianeti extrasolari non si arrestano e il dibattito attorno alla vita extraterrestre è completamente rilanciato.
Questo dibattito si verificò già all'interno del laboratorio militare di Los Alamos nel 1950 del secolo scorso, quando Enrico Fermi, celebre fisico italiano a cui fu assegnato il Premio Nobel per la Fisica nel 1938 del secolo scorso per i suoi lavori per la fisica nucleare, ingaggiò una conversazione sugli UFO con i suoi colleghi, tra cui Edward Teller, il futuro padre della “bomba H”.
Si sarebbero messi d'accordo nel dire che l'origine extraterrestre del fenomeno UFO era improbabile.
Poi, avrebbero evocato i viaggi nello Spazio e la probabile esistenza di civiltà extraterrestri.

Immagine

Nel corso di questa riunione, Fermi domandò ai suoi interlocutori: “ma dove sono?”, parlando degli extraterrestri. La frase “dove sono?”, attribuita a Fermi, è citata per la prima volta nel libro di Carl Sagan e Iossif Chklovski dal titolo “La vita intelligente nell'Universo”, pubblicato nel 1966 del secolo scorso. Sono passati più di quarant'anni da questo aneddoto.
Il nostro Sole ha 4,5 miliardi di anni, ma a quell'epoca la nostra Galassia aveva già 8 miliardi di anni in più. Quindi, la vita ebbe molto tempo per svilupparsi su altri pianeti e di raggiungere un grado di sviluppo tecnologico elevato. Una civiltà altamente avanzata avrebbe potuto viaggiare lontano nella Galassia e arrivare a raggiungere il nostro Sistema Solare, anche prima della comparsa dell'uomo.
Dal momento in cui una civiltà tecnologica riesce a padroneggiare la tecnica del viaggio nello Spazio, deve “soltanto” aspettare qualche decina o centinaia di milioni anni per diffondersi nella Via Lattea prima di avvistare tutte le altre forme di vita sviluppate. Questa durata di colonizzazione è troppo breve in rapporto all'età stimata della Galassia (12 miliardi di anni circa). Se più civiltà tecnologiche sono effettivamente emerse nella Via Lattea, possiamo supporre che almeno una possa averci raggiunto.
Questo è ciò che ha creato il celebre “Paradosso di Fermi”.

Immagine

Come celebre studioso di astronomia troviamo Carl Sagan, creatore del concetto di Esobiologia, che fu professore e direttore del laboratorio dell'Università di Cornell e che contribuì alle missioni d'esplorazione spaziale, con mezzi non pilotati, nel Sistema Solare.
Fu al comando di progetti preposti a rilevare i segnali che una intelligenza extraterrestre potesse emettere, volontariamente o meno, dal suo pianeta d'origine (esempio SETI).
La grande maggioranza degli Ufologi è, oggi, convinta che il fenomeno UFO sia d'origine extraterrestre, ma ciò è lontano dall'esserne in tutti i casi.
Studiare gli UFO non vuol dire, necessariamente, che uno creda agli extraterrestri.
L'idea che la vita esista su un altro pianeta è oggi, totalmente, concepibile.
Non è opportuno cercare di dimostrare l'esistenza della vita extraterrestre attraverso il fenomeno UFO.
L'Ufologia è, spesso, l'oggetto di amalgame terribili a causa di persone che vogliono “credere agli extraterrestri” (come dimostra il celebre manifesto dell'agente Mulder nella serie televisiva “The X-Files”, intitolato “I Want To Believe”) e d'altra parte di sette e gruppi occulti che strumentalizzano tutto ciò per i loro scopi.
Questo mercato è diventato estremamente lucrativo per i “venditori di speranza” (esempio: Bugarach, calendario Maya e 2012 … ).
Il fenomeno UFO è certamente esotico, ma molto reale ed estremamente serio. Resta determinarne l'origine.
I governi Americani, Francesi e Russi (tra gli altri) hanno condotto degli studi sugli UFO che sono durati molti anni, anche se i risultati e i mezzi d'investigazione sono, spesso, mancati di trasparenza.

Ecco una lista di alcuni risultati di rapporti e citazioni:

1) Su domanda di Stalin, Sergueï Korolev, il progettista di razzi dell'ex Unione Sovietica, dichiarò nel 1957 del secolo scorso: “gli oggetti volanti non identificati non sono una potenziale arma del nemico e non rappresentano un pericolo per la sicurezza pubblica, ma il fenomeno esiste”.

2) Il generale Nathan F. Twining sui dischi volanti dichiarò: “il fenomeno riportato è qualcosa di reale, e non visionario o fittizio”.

3) Il capitano Ruppelt, che fu responsabile del “Project Grudge” dell'U.S. Air Force, affermò: “qualsiasi valutazione si basa sulla premessa che gli UFO non esistono...le osservazioni valide di UFO continuano ad arrivare al ritmo di una decina al mese, ma non sono controllate, né studiate. La maggior parte viene rigettata”.

4) Il Rapporto Cometa.

5) Per non parlare delle dichiarazioni del generale Samford dopo gli incidenti di Washington (nota di Antonio De Comite, i cosiddetti “Caroselli di Washington” dell'estate del 1952) o delle dichiarazioni di personalità come Allen Hynek, John Podesta (ex capo dello staff dell'ex presidente USA Bill Clinton) e molti altri.

6) In effetti, degli autentici video relativi al caso delle “luci di Phoenix” (anno 1997) danno filo da torcere a numerosi scettici.

Il governatore dello Stato dell'Arizona dell'epoca (nota di Antonio De Comite, era Fife Symington III) disse su questo argomento: “Fu enorme, inspiegabile. Chi può dire da dove proveniva? Molte persone videro queste luci. E facevano parte di quella cosa là. All'epoca , ero un uomo politico e dovevo controllare le mie parole. Oggi, che sono ritornato ad essere un cittadino, devo essere onesto con il pubblico”.
Se questi eventi non sono affatto di origine extraterrestre, di cosa si tratta dunque?
Ho la mia idea in proposito e la condivido con altri specialisti di questo tema.
Per tornare al tema principale del dibattito riguardante la vita nell'Universo e il Paradosso di Fermi, ecco una lista di ipotesi che spiegano un possibile non contatto della nostra civiltà da parte degli extraterrestri:

1) L'ipotesi che una o più razze ci stiano studiando.

2) L'ipotesi che noi non siamo degni d'interesse.

3) L'ipotesi che essi vigilino segretamente su di noi.

4) L'ipotesi che le civiltà extraterrestri esistano, ma si auto-distruggano prima di arrivare al controllo del viaggio inter-siderale.

5) L'ipotesi che le civiltà extraterrestri esistano, ma per loro è impossibile contattarci.

6) L'ipotesi che le civiltà extraterrestri esistano, ed hanno raggiunto l'età per sviluppare una tecnologia per visitarci, ma non lo hanno fatto.

7) L'ipotesi che le civiltà extraterrestri esistano e che saremmo noi che visiteremo, un giorno, la Galassia.

8) L'ipotesi che noi siamo soli nell'Universo.

Per esempio, la corrente “astro-archeologia” (la cosiddetta “Teoria degli Antichi Astronauti”), il cui precursore fu Erich Von Däniken, ipotizza che gli UFO di origine Extraterrestre visitino la Terra fin dalla sua nascita e che avrebbero influenzato lo sviluppo dell'uomo, controllandone la sua evoluzione.
L'argomento continuerà a far discutere molto, fino a quando una concreta scoperta di una qualsiasi traccia di vita verrà fatta.
Come affermò Carl Sagan: “affermazioni straordinarie necessitano di prove straordinarie”.


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MessaggioInviato: 25/04/2012, 20:08 
Per non aprire un altra discussione aggiungo qui un altro articolo del CUI: "Ufficiale: il Pentagono ha un piano contro una invasione extraterrestre"

http://centroufologicoionico.blogspot.i ... piano.html

L'intervista risale alla domenica di Pasqua
Intervistato il professore Paul Springer della US Air Command e dello Staff College

Questo è l'estratto saliente:
"Questo in realtà dipende sul perché sono qui (nota di Antonio De Comite, perchè non usa il condizionale???), in primo luogo. Se sono qui per l'estrazione di una specifica risorsa, per esempio, potrebbero semplicemente voler eliminare ogni resistenza che li possa bloccare dal loro obiettivo. Se, d'altra parte, il loro obiettivo era quello di una effettiva occupazione e conquista, allora probabilmente devono dare la priorità a tutto ciò che percepiscono come una minaccia per la loro dominanza. Così, probabilmente inizieranno con l'annientamento di tante reti di comunicazione possibili e l'eliminazione delle armi, come molti che potrebbero rappresentare una qualche forma di minaccia sia per loro, o alle risorse che stanno cercando di estrarre. Così potrebbero benissimo voler contrastare ogni arma nucleare, non perché rappresenti una minaccia per loro, ma perché potrebbero distruggere ciò che sono qui per raccogliere".

Mi tornano in mente le parole di P. Corso che parlava della guerra fredda come scusa per armarsi anche contro la minaccia aliena.
"Questo faceva parte della strategia all'origine della corsa agli armamenti degli anni '50 e '60: sacrificare una parte del pianeta per permettere al resto di viviere"

In altre parole la minaccia di autodistruzione sarebbe l'asso nella manica nel caso di una invasione aliena.


Ultima modifica di gippo il 25/04/2012, 20:09, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 25/04/2012, 20:37 
Cita:
gippo ha scritto:


In altre parole la minaccia di autodistruzione sarebbe l'asso nella manica nel caso di una invasione aliena.



Quanto piace agli uomini dei nostri tempi la parola autodistruzione. Un sogno coccolato da molti: "il bagno di sangue rigenerante" degli anni '30, "il pericolo comunista" a occidente e "la reazione capitalista" a oriente, entrambe avrebbero dovuto giustificare l'olocausto nucleare (fortunatamente finora evitato e forse non totalmente per merito nostro) "la decadenza occidentale" dell'estremismo suicida dei "martiri" islamici , etc. etc. etc; e adesso l'invasione aliena. Per amore di autodistruzione si è cercato di deviare perfino le religioni dal messaggio originario (non senza un discreto successo). Ogni scusa è buona per coltivare questo desiderio di autodistruzione. Sarebbe meglio darsi da fare per costruire un futuro più utile e felice.


Ultima modifica di quisquis il 25/04/2012, 20:40, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 25/04/2012, 20:55 
Cita:
quisquis ha scritto:

Quanto piace agli uomini dei nostri tempi la parola autodistruzione. Un sogno coccolato da molti: "il bagno di sangue rigenerante" degli anni '30, "il pericolo comunista" a occidente e "la reazione capitalista" a oriente, entrambe avrebbero dovuto giustificare l'olocausto nucleare (fortunatamente finora evitato e forse non totalmente per merito nostro) "la decadenza occidentale" dell'estremismo suicida dei "martiri" islamici , etc. etc. etc; e adesso l'invasione aliena. Per amore di autodistruzione si è cercato di deviare perfino le religioni dal messaggio originario (non senza un discreto successo). Ogni scusa è buona per coltivare questo desiderio di autodistruzione. Sarebbe meglio darsi da fare per costruire un futuro più utile e felice.


Ma quanto ti quoto? [:)]



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Si ma nessuno spiega perchè c'è questo senso di distruzione.

Secondo me nasce inconsciamente dal fatto che non conosciamo i motivi per cui siamo qui e dove stiamo andando. E' un senso di frustrazione profondo.



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MessaggioInviato: 26/04/2012, 00:59 
Cita:
quisquis ha scritto:
Quanto piace agli uomini dei nostri tempi la parola autodistruzione. Un sogno coccolato da molti: "il bagno di sangue rigenerante" degli anni '30, "il pericolo comunista" a occidente e "la reazione capitalista" a oriente, entrambe avrebbero dovuto giustificare l'olocausto nucleare (fortunatamente finora evitato e forse non totalmente per merito nostro) "la decadenza occidentale" dell'estremismo suicida dei "martiri" islamici , etc. etc. etc; e adesso l'invasione aliena. Per amore di autodistruzione si è cercato di deviare perfino le religioni dal messaggio originario (non senza un discreto successo). Ogni scusa è buona per coltivare questo desiderio di autodistruzione. Sarebbe meglio darsi da fare per costruire un futuro più utile e felice.

Anche io quoto il tuo discorso ma non capisco dove hai letto, nel mio post, il desiderio di autodistruzione, addirittura in un sogno coccolato.
Secondo me stiamo parlando di due cose diverse ...

Desideravo solo mostrarvi la similitudine fra quanto detto da P.Corso nel 1997 e Paul Springer il 9 aprile.
Considerando che appartengono entrambi al mondo militare penso siano indicative le loro affermazioni.
In altre parole mi viene il dubbio che ci sia qualcosa di vero nelle loro parole.
Potrebbe esserci un equilibrio di forze fra il governo USA e una civiltà ET dove la minaccia di autodistruzione sia la sola arma di difesa? Si spiegherebbero molte cose ...

Cita:
sanje ha scritto:

Si ma nessuno spiega perchè c'è questo senso di distruzione.

Secondo me nasce inconsciamente dal fatto che non conosciamo i motivi per cui siamo qui e dove stiamo andando. E' un senso di frustrazione profondo.

Quoto anche questo ... aggiungo che non siamo sicuri nemmeno da dove veniamo


Ultima modifica di gippo il 26/04/2012, 01:13, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 26/04/2012, 05:26 
ma per alieni intendiamo solamente "civiltà" formate da esseri senzienti, e in tal caso che livello di intelligenza dovrebbero avere?
E, varrebbero lo stesso semplici forme vegetali, animali, o addirittura microbi?



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MessaggioInviato: 26/04/2012, 21:25 
Cita:
gippo ha scritto:

Anche io quoto il tuo discorso ma non capisco dove hai letto, nel mio post, il desiderio di autodistruzione, addirittura in un sogno coccolato.
Secondo me stiamo parlando di due cose diverse ...




Non mi riferivo a te, mi limitavo a riflettere sulla frase da te riportata, che mi sembra molto chiara:

"In altre parole la minaccia di autodistruzione sarebbe l'asso nella manica nel caso di una invasione aliena."

Questo concetto (l'autodistruzione) lo si ritrova in tanti altri contesti della storia recente, in quella più antica già di meno.



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MessaggioInviato: 27/04/2012, 05:15 
comunque la frase di cui sopra è un absurdus, pleonastica direi. che senso ha dire gli ufo hanno un'origine esotica? e grazie al cane... siamo qui a parlare proprio di questo.



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MessaggioInviato: 30/04/2012, 19:27 
Cita:
Raziel ha scritto:

ma per alieni intendiamo solamente "civiltà" formate da esseri senzienti, e in tal caso che livello di intelligenza dovrebbero avere?
E, varrebbero lo stesso semplici forme vegetali, animali, o addirittura microbi?


Penso che se si parla di civiltà aliene, giocoforza bisogna intendere anche ciò che inevitabilmente le precede e le fonda: appunto animali, vegetali, microbi o altri esseri comunque non senzienti.... i quali però si suppone che non siano in grado di raggiungerci, né tantomeno di comunicare con noi... sempre che non si riesca ad immaginare delle forme di vita in grado di sopravvivere agli spazi cosmici e in grado di "volare" da un sistema all'altro, come in certi romanzi o film di fantascienza (un'ipotesi ardita, ma che al momento non so se qualcuno ha osato formularla, a parte la teoria della "panspermia" di Fred Hoyle).


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MessaggioInviato: 30/04/2012, 20:21 
Cita:
Enkidu ha scritto:

Cita:
Raziel ha scritto:

ma per alieni intendiamo solamente "civiltà" formate da esseri senzienti, e in tal caso che livello di intelligenza dovrebbero avere?
E, varrebbero lo stesso semplici forme vegetali, animali, o addirittura microbi?


Penso che se si parla di civiltà aliene, giocoforza bisogna intendere anche ciò che inevitabilmente le precede e le fonda: appunto animali, vegetali, microbi o altri esseri comunque non senzienti.... i quali però si suppone che non siano in grado di raggiungerci, né tantomeno di comunicare con noi... sempre che non si riesca ad immaginare delle forme di vita in grado di sopravvivere agli spazi cosmici e in grado di "volare" da un sistema all'altro, come in certi romanzi o film di fantascienza (un'ipotesi ardita, ma che al momento non so se qualcuno ha osato formularla, a parte la teoria della "panspermia" di Fred Hoyle).


Sono d'accordo, probabilmente da qualche parte c'è vita non intelligente, l'equivalente dei nostri protozoi, vegetali, animali; da qualche altra parte si arriverà ad un'intelligenza paragonabile a quella umana terrestre; da qualche altra forse la si supererà; laddove poi ci sarà un'intelligenza paragonabile a quella umana potrebbero esserci civiltà meno evolute della nostra attuale, che non ci raggiungeranno mai; civiltà paragonabili alla nostra e forse civiltà superiori alla nostra sotto qualche aspetto (tecnologico o altro); solo qualcuna di queste potrebbe raggiungerci o averlo già fatto. Tra le forme di vita intelligenti potrebbero essercene alcune di forma umana, altre umanoide, altre non umane, altre ancora totalmente non umane; penso per esempio ad una forma esteriore pari ad un sasso immobile ma vivente, senziente ed intelligente, fasata sull'energia di una stella di grande potenza.


Ultima modifica di quisquis il 30/04/2012, 20:26, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 30/04/2012, 22:01 
Cita:
quisquis ha scritto:

Sono d'accordo, probabilmente da qualche parte c'è vita non intelligente, l'equivalente dei nostri protozoi, vegetali, animali; da qualche altra parte si arriverà ad un'intelligenza paragonabile a quella umana terrestre; da qualche altra forse la si supererà; laddove poi ci sarà un'intelligenza paragonabile a quella umana potrebbero esserci civiltà meno evolute della nostra attuale, che non ci raggiungeranno mai; civiltà paragonabili alla nostra e forse civiltà superiori alla nostra sotto qualche aspetto (tecnologico o altro); solo qualcuna di queste potrebbe raggiungerci o averlo già fatto. Tra le forme di vita intelligenti potrebbero essercene alcune di forma umana, altre umanoide, altre non umane, altre ancora totalmente non umane; penso per esempio ad una forma esteriore pari ad un sasso immobile ma vivente, senziente ed intelligente, fasata sull'energia di una stella di grande potenza.

io sono dell'idea che anche gli animali abbiano una forma di intelligenza,vedi le scimmie o anche un semplice cane,che semplicemente dal tono di voce riesce a capire lo stato d'animo del padrone.

salve a tutti,
vorrei solo dire che secondo me è ovvia l'esistenza di una forma di vita aliena,anche soltanto a livello cellulare, semplicemente facendo un discorso di percentuali di probabilità fra tutti i pianeti nell'universo.
e poi non ci scordiamo che esistono batteri che vivono in situazioni critiche o impossibili, e che quindi anche quei pianeti "che per noi" non sono adatti alla vita; lo potrebbero essere.
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Ultima modifica di trifenix il 30/04/2012, 22:05, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 30/04/2012, 22:16 
sì ma io mi chiedo quale sia il metro per misurare la consapevolezza. Noi ad esempio sappiamo che delfini e scimpanzé sono piuttosto intelligenti, i cavalli sanno far di conto, i cani ti portano il giornale o la palla, i gatti sono dei gran furbacchioni che comprendono al volo come fare per far smuovere il padrone, ma nessuno di questi è in grado di porsi domande fondamentali su se stessi e la realtà che li circonda. Quindi esiste un livello di intelligenza, una specie di livello critico, oltre i lquale è possibile, e prima no? I neandertal cosa erano in grado di pensare?
Ma gli stessi cro magnon (o anche molti uomini attuali rozzi e ignoranti), con capacità cranica pari o superiore all'uomo moderno medio, potremmo definirli intelligenti e consapevoli?
Se trovassimo una specie più intelligente di noi, ma ad uno stadio di sviluppo molto arretrato, che cosa penseremmo???

E questo mi fa venire in mente, e se noi, in fondo, avessimo un livello di coscienza perfino superiore ai grigi o gli altri, solo che ci hanno "beccato" in un momento storico ancora arretrato, ma che stiamo rapidamente colmando rispetto a loro?


C'era una storia illuminante in una serie bellissima scritta da Harry Turtledove, di storia alternativa ambientata... nel 1943.
Seconda guerra mondiale, i tedeschi sono all'apice della loro espansione quando una flotta di navi aliene arriva e inizia l'invasione della terra. La bellezza dell'idea sta in due cose:
- la prima è l'equivoco in qui gli alieni sono caduti; per i loro standard di evoluzione è impossibile che una civiltà in 600 anni passi dai cavalieri agli aeroplani; avevano inviato una sonda intorno al 1400 per verificare il nostro sviluppo tecnologico e ritenevano impossibile in soli 600 anni una tale rivoluzione. Quindi si aspettavano una passeggiata militare e si trovano invece a dover combattere contro un avversario tecnologicamente inferiore ma comunque competitivo;
- la seconda è la relativamente scarsa superiorità tecnologica degli alieni; non utilizzano navi a curvatura o simili ma una normale propulsione nucleare che accellera costantemente la nave, ma comunque a velocità molto inferiori a quelle della luce quindi l'equipaggio viaggia ibernato. Le loro armi inoltre sono paragonabili allo sviluppo tecnologico attuale; jet supersonici con missili a/a e a/s, carri tipo l'Abrams, antimissili (contro le V2, ecc.). Le armi più potenti del loro arsenale altro non sono che normali bombe atomiche. Quindi abbiamo da una parte un esercito tipo quello americano di oggi ma limitato di numero e di rifornimenti (antimissili vs V2, per esempio quando si rendono conto che la quantità di V2 che i tedeschi possono produrre è superiore alle scorti antimissili che si sono portati dietro) e dall'altra eserciti della seconda guerra mondiale. Immaginatevi dei Me262 vs F-15Eagle, dei Tiger vs M2A2 Abrams, ecc. Inoltre gli alieni pagano una forte incapacità tattica (erano millenni che non invadevano un pianeta) quindi i tedeschi, furbissimi, riuscivano a mettere nel sacco grazie alla tattica carri molto superiori ai loro.

A questa serie di 4 libri ha fatto seguito un'altra serie ambientata negli anni '60 durante una sorta di guerra fredda tra gli alieni (che si sono presi metà del pianeta) e le potenze mondiali (Germania, USA ed URSS), incluse capsule spaziali dotate di mitragliatrice e missile a/a a testata atomica messi in campo dagli umani contro sistemi analoghi messi in campo dagli alieni, la serie si conclude con i terrestri che inviano una nave a curvatura sul pianeta natale degli alieni, avendo ormai superato costoro in tecnologia.



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allora riguardante il famoso salto del "livello critico" ed il motivo in cui noi "esseri umani" lo abbiamo fatto mentre altri animali no sta semplicemente in 2 grandi soluzioni;
-qualche civiltà aliena ci ha trovato e geneticamente modificato per fare in modo di essere in grado di autoevolverci e di fatto diventare la maggior forma vivente della terra ;
-geneticamente siamo nati con questa possibilità rispetto alle altre forme di vita, e quando ci siamo ritrovati ad dover fare questo "salto" ci siamo riusciti,forse automaticamente.
per adesso non mi vengono in mente altre idee...

Per il discorso della coscienza, è possibilissimo che i "grigi" pensino più meccanicamente e cinicamente, forse dato il diverso livello di intelligenza che ci separa, mentre noi siamo più trasportati dalle emozioni...

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ma io non mi sono posto tanto la domanda sul "come" si raggiunga il livello critico di intelligenza per avere l'autocoscienza, ma proprio quale sia il "metro" per stabilire quando c'è autocoscienza e quando no, e in caso come sia valutabile propriamente l'intelligenza. Certo non saper fare calcoli complicatissimi, perché in tal caso i computer sarebbero gli esseri più intelligenti dell'universo...



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