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Stellare
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 Oggetto del messaggio: Magia, fenomeno UFO e strategie di controllo
MessaggioInviato: 01/06/2012, 08:48 
Fonte: http://www.ufosigns.org/index.php?mod=r ... 1338476274

La personale esperienza nel campo delle manifestazioni UFO e del Contatto con Entità Extraterrestri ci porta a considerare il fenomeno come espressione della coscienza umana e della mente, collocandolo nel campo di quelle forze più intimamente legate al nostro essere e al nostro andare, in altre parole, alla nostra identità cosmica, ed eterna.
Non volendo neppure prendere in considerazione le scientifiche idiozie degli scettici ad oltranza e dei debunkers, l’ipotesi Extraterrestre, che per prima ha tentato di spiegare il fenomeno UFO, è stata affiancata da altre teorie di cospirazione e di controllo mentale che dipingono un’umanità succube di governi ombra e vampiri alieni, e da teorie di squarci nel continuum spazio-tempo che permettono l’ingresso ad apparizioni ultraterrene, che possono indifferentemente assumere la forma di dischi volanti, Uomini-Falena, Chupacabras o, se vogliamo, la vergine Maria.
Quel che è certo è che il fenomeno UFO è complesso e multiforme e non può essere spiegato esclusivamente in termini di piccoli e poco socievoli scherzi della natura, provenienti da Zeta Reticoli a bordo dei loro caduchi mezzi volanti, con sei dita, la pelle grigia, la passione per la violazione della privacy e per l’umano DNA.
Il termine UFO indica, molto meno emotivamente, un fenomeno aereo di natura non identificata, sia esso una forma di luce plasmatica percepita dagli occhi umani, più o meno soggetti ad una qualsiasi forma di espansione di coscienza, o un ben più materiale veicolo spaziale sperimentale che esegue incomprensibili manovre nei cieli dell’Area 51.
Sarà solo la nostra fantasia a limitare i connotati del fenomeno, mai negandogli i connotati di un fatto “reale” ma rendendolo semmai inesplicabile, un labirinto misterioso quanto la nostra mente.
Per chi, come noi, è esploratore della coscienza, non è difficile collegare il fenomeno UFO e la pratica del Contatto Extraterrestre alla magia, alla meditazione, alla psichedelia, e a tutte quelle pratiche atte all’espansione della coscienza e del campo di percezione della realtà. Senza voler assolutamente dire che gli UFO sono frutto di allucinazioni, possiamo invece affermare con una discreta certezza che sono il prodotto di una coscienza espansa. Vale a dire che i testimoni di avvistamenti Ufo, coscienti o meno, raggiungono in quel preciso momento, per disparati motivi, uno stato di coscienza dilatato, recettivo quindi a gamme di frequenze abitualmente non percepibili o relegate a livelli subconsci e non elaborate dalla mente cosciente.
Simili stati di coscienza, raggiunti per mezzo di trance indotta o spontanea, mettono in comunicazione i medium ed i channelers con energie sottili ed entità. Lo stesso dicasi per le operazioni magiche dove i maghi realizzano rituali per invocare spiriti e demoni.

La magia rituale di Aleister Crowley
Un esempio classico e completo di tali procedure può essere la famosa “Amalantrah Working” (Operazione Amalantrah) realizzata nel 1918 dal leggendario occultista inglese Aleister Crowley. Tale operazione magica produsse una serie di visioni che Crowley ricevette da Gennaio a Marzo di quell’anno attraverso la “Donna Scarlatta” del tempo, Roddie Minor. Nella sua vita, Crowley, ebbe un certo numero di “Donne Scarlatte”, che agirono come “Canali” per le trasmissioni ultraterrene di origine angelica e/o demoniaca evocate dalle sue operazioni magiche.

Immagine
Lam e Aleister Crowley

La Donna Scarlatta aveva un ruolo fondamentale nei rituali di magia sessuale realizzati da Crowley, che combinava, con molta disinvoltura, droghe e pratiche definite al tempo, oscene e bestiali, atte ad evocare quelle energie potenti e misteriose ‘praeter-umane’ dalle quali Crowley voleva così ardentemente attingere.
Riportiamo alcune frasi di uno dei più grandi conoscitori di Crowley, Kenneth Grant, pubblicate nel suo “Aleister Crowley e il Dio Occulto” (Ed.Astrolabio):

“Crowley era consapevole della possibilità di aprire i cancelli spaziali e di immettere una corrente extraterrestre nell’onda vitale umana…Vuole una tradizione occulta - espressa da Lovecraft in modo persistente nei suoi scritti – che un qualche potere transfinito e super-umano stia schierando le sue forze con l’intento di invadere e prendere possesso di questo pianeta… Questo ricorda gli oscuri accenni di Charles Fort riguardo alla presenza sulla terra di una società segreta già in contatto con esseri cosmici che, forse, sta già preparando la via per il loro avvento. Crowley dissipa l’aura di male con cui Lovecraft e Fort tingono il fatto; egli preferisce interpretarlo thelemicamente, non come un attacco alla coscienza umana, ma abbracciando altre stelle ed assorbendo le loro energie in un sistema che ne è quindi arricchito e reso veramente cosmico…”

Attraverso l’Operazione Amalantrah – che nei rituali includeva l’ingestione di hashish e mescalina – Crowley entrò in contatto con un’entità interdimensionale chiamata LAM, che risulta essere estremamente simile all’immagine di “grigio” divenuta popolare negli ultimi decenni.
Crowley chiamò tali esseri "entità Enochiane" presumibilmente perchè per l’evocazione fu utilizzata una “chiamata Enochiana”, un sistema cabalistico di linguaggio concepito nel diciassettesimo secolo dal mago elisabethiano, Dr.John Dee.
Tramite le “chiamate Enochiane” il Dr.John Dee ed il suo “scrutatore”, Edward Kelly, ebbero, più di un secolo prima, i loro strani incontri con quelli che definirono “piccoli uomini”, che si muovevano all’interno di “una piccola nuvola fiammeggiante”.
Il favorevole risultato magico ottenuto da Crowley in questa operazione lascia pensare che, con la magia rituale, egli aprì intenzionalmente un portale di ingresso che permise alle entità LAM, come ad altre entità, un accesso al piano della Terra.
Alcuni sono convinti che Crowley attinse dalla stessa oscura e misteriosa riserva sub-conscia collettiva da cui, negli ultimi decenni, scaturisce il fenomeno di massa delle “abductions”, come descritte e documentate da esperti nel campo come Budd Hopkins, John Mack, David Jacobs ed altri. Ma prima di addentrarci in tali considerazioni è importante sottolineare che la maggioranza degli addotti riescono a ricordare e ricostruire i dettagli delle loro esperienze con gli alieni solo dopo essersi sottoposti a sedute di regressione ipnotica.
E’ doveroso a questo punto ricordare che per mezzo della regressione ipnotica, il soggetto viene introdotto ad uno stato di coscienza alterato, sicuramente dilatato, non dissimile a quello prodotto dall’hashish e dal sesso rituale descritto in operazioni magiche come l’Amalantrah Working, ed utilizzato per innescare l’apertura di un portale di ingresso a queste misteriose entità. Secondo Kenneth Grant, questa tradizione è stata tramandata e resa viva dagli Adepti moderni di Aleister Crowley, i quali seguono i suoi passi praticando magia rituale per rendere attiva la Corrente 93, flusso di volontà stellare veicolata da queste “entità aliene”.
Nel suo “Outside the Circles of Time” Grant scrive:

”Alcuni credono che il fenomeno UFO sia una parte del “miracolo”, e una crescente massa di prove sembra suggerire che entità misteriose sono presenti all’interno dell’atmosfera terrestre da tempo immemorabile e che un numero sempre maggiore di persone nascono con l’innata capacità di vedere, o in qualche modo percepire la loro presenza… Quelle che un tempo erano le preghiere per un intervento divino sono ora divenute un’invocazione ad entità extraterrestri o interdimensionali, a seconda se le manifestazioni siano intese accadere all’interno della coscienza umana, o all’esterno di essa, invocazioni rivolte a entità apparentemente oggettive ma spesso invisibili.
La Loggia Nuova Iside possiede nei suoi archivi i sigilli di alcune di queste entità. I sigilli provengono da un grimoire di origine sconosciuta che forma una parte dell’oscura qabalah di Besqul, localizzata dai maghi nel Tunnel di Quliefi. Il grimoire descrive Quattro Porte di ingresso extraterrestre nel e dall’Universo conosciuto.”
Grant si riferisce a una forma di magia rituale praticata da gruppi come la Golden Dawn e l’Ordo Templi Orientis (O.T.O.). I "Sigilli" sono composti da linee e diagrammi che rappresentano le firme di entità accessibili ad un mago addestrato che abbia familiarità con le “chiamate Enochiane” ed altri metodi di evocazione degli “spiriti”. Un grimoire è un elenco di tali sigilli ed un manuale per il loro uso."


Nel 1946, un noto discepolo di Crowley, Jack Parson, un tempo capo della branca californiana dell’O.T.O. e celebre scienziato missilistico, utilizzò questa tradizione di contatto interdimensionale e, con l’aiuto di “Frater H”, realizzò nel deserto californiano una serie di operazioni magiche chiamate “Babalon Workings” che portarono al contatto con un genere di entità, niente affatto dissimile al LAM di Crowley.
La vicenda si rende ancor più bizzarra se si tiene presente che il collega di Parson in tale operazione, citato come Frater H, era in realtà L.Ron Hubbard, più tardi conosciuto come il capo carismatico e fondatore di Scientology.
Sembra che Hubbard svolse un ruolo simile a quello di Edward Kelly, “scrutatore” del già citato Dr.John Dee, di cui Crowley era un ardente ammiratore.
Uno scrutatore opera come un recettore di comunicazioni ultraterrene, spesso usando una sfera di cristallo, in congiunzione con i rituali e le cerimonie del mago, al fine di convocare esseri provenienti da altre dimensioni.
Mago e scrutatore lavorano assieme, mano nella mano, evocando questi esseri ultraterreni: siano essi angeli, demoni o spiriti dei defunti.
La Donna Scarlatta di Crowley adempiva a questa stessa funzione; ad esempio, la prima moglie di Crowley, Rose Kelly, ricevette in stato di trance magica i tre capitoli del celebre Libro della Legge, il manoscritto che traccia la fondazione della filosofia magico-religiosa di Crowley, Thelema.
Da un punto di vista magico, il portale d’ingresso per entità extraterrestri aperto da Crowley con il contatto con l’entità LAM può essere stato potenziato ed ulteriormente aperto dall’operazione Babalon di Parson ed Hubbard, producendo uno straordinario salto in avanti nel paradigma della coscienza umana.
Come Kenneth Grant scrive:

“L’Operazione (Babalon) ebbe inizio…esattamente prima dell’ondata di inspiegabili fenomeni aerei definiti Dischi Volanti. Parson aprì una porta e qualcosa l’ha attraversata volando.”

Alcuni ricercatori, ipotizzano che la detonazione delle due bombe atomiche sul Giappone alla fine della Seconda Guerra Mondiale, possa aver in qualche modo contribuito all’apertura di questa porta tra le dimensioni o, almeno, attratto la curiosità di nostri vicini galattici.
La Storia Thelemica racconta che nel 1947 terminò il primo stadio dell’Operazione Babalon, quando le strade di Parson ed Hubbard si divisero tumultuosamente (sembra che Hubbard fuggì con la moglie di Parson e una gran parte della sua ingente fortuna). Fu in quello stesso anno, che ebbe inizio l’era moderna degli UFO, con l’avvistamento di Kenneth Arnold, sul Monte Rainer, nello Stato di Washington, seguito, non molto tempo dopo dal leggendario schianto di un disco volante a Roswell, in New Mexico.
Il 1947 fu anche l’anno del trapasso della Grande Bestia, Aleister Crowley e, solo l’anno successivo, nel 1948, Albert Hoffmann diede la nascita all’LSD.
Accanito sostenitore della connessione tra i misteriosi eventi che fermentarono nell’inconscio collettivo tra il 1946 ed il 1948, il ricercatore John Judge, rilasciò un’intervista a radio KPFK di Los Angeles, il 12 Agosto 1989, in un programma chiamato “Unidentified Fascist Observatories” (Osservatori Fascisti Non Identificati), in cui dichiarò che Kenneth Arnold e Jack Parson erano colleghi di volo, sebbene non sono stati trovati riscontri a supporto di tale dichiarazione.
Quel che è certo è che Parson ed Hubbard realizzarono la loro operazione magica ed il loro contatto interdimensionale con entità aliene nel deserto della California, negli stessi anni in cui questa zona fu teatro di straordinarie manifestazioni ed attività di dischi volanti.

La corrente stellare di Sirio
In questo scenario sorsero in quegli anni “contattati” come Gorge Adamski e Gorge Hunt Williamson che descrivevano il proprio tipo di messaggeri cosmici trasportati da dischi volanti, navi sigariformi, spesso originari dal pianeta Venere, o altri pianeti del nostro sistema solare.
Nel 1930, prima dell’incontro con i suoi “Fratelli dello Spazio”, George Adamski gestì un monastero denominato “Ordine Reale del Tibet”, che gli permise di ottenere un permesso per produrre del vino sacrificale durante il periodo del Proibizionismo.
Quando il Proibizionismo terminò, anche il monastero di Adamski chiuse le sue porte, ed egli decise di aprire un chiosco di panini vicino all’Osservatorio di Monte Palomar. Qui Adamski dichiarò di aver aiutato gli astronomi a fotografare diversi UFO, ma tale dichiarazione non fu mai confermata dal personale dell’osservatorio.
Il primo incontro di Adamski con i Fratelli dello Spazio avvenne nel Deserto Mojave, il 20 Novembre 1952, quando, in compagnia di Gorge Hunt Williamson ed alcuni altri amici, fu testimone di un inseguimento di un oggetto sigariforme da parte di jet militari.
Proprio prima di scomparire alla vista, la nave spaziale espulse un disco argentato, che atterrò a breve distanza da Adamski e i suoi compagni.
Quando egli si avvicinò al disco fu salutato da un uomo con lunghi capelli bianchi, vestito con una tuta ad unico pezzo.
L’uomo spiegò telepaticamente di essere originario di Venere e di essere preoccupato dalla possibilità che le radiazioni della boma atomica potessero raggiungere altri pianeti del sistema solare; disse anche che vari esseri provenienti da tutta la galassia stavano visitando la Terra nutrendo la stessa preoccupazione.
Secondo lo stesso Adamski, egli fu preso a bordo di una nave aliena e volò visitando diversi luoghi nell’universo, compreso il lato oscuro della Luna.
Durante il corso della sua scorribanda aerea, Adamski scattò una serie di fotografie delle quali, sebbene famosissime, è stata spesso discussa l’autenticità.
In “Osservatori Fascisti Non Identificati”, John Judge asserì che Adamski era uno strumento della CIA, e nel suo giro di conferenze nel mondo negli anni ’50 e ’60 seminò disinformazione per conto dell’Agenzia.
Il collega di Adamski, Gorge Hunt Williamson, autore di molti libri sugli UFO, promulgò l’idea di un battaglia tra il bene ed il male, tra i “buoni” provenienti dalla Stella del Cane, Sirio, contro i “cattivi” provenienti da Orione.
Il pianeta Sirio è un tema ricorrente nel campo dell’Occulto e del fenomeno UFO.
La Stella d’Argento, il misterioso ed antico Ordine Iniziatico riattivato da Crowley, era simbolo ed espressione della diretta volontà di Nu-Iside (Sirio) e, come Kenneth Grant ha dichiarato, Crowley “identificava inequivocabilmente il suo Santo Angelo Guardiano con Sothis (Sirio), o Set-Iside.”.
A questo proposito, deve essere ricordato il “Mistero di Sirio” di Robert Temple, pubblicato nel 1977, che documenta la storia della tribù Dogon in Africa, e dei loro favolosi incontri con i Nommo, una razza di esseri, con tre occhi e chele da granchio, provenienti da Sirio.
Secondo quanto racconta la leggenda dei Dogon, questi emissari intergalattici tramandarono alla tribù africana dati astronomici risalenti fino al 3200e.v., tra cui la conoscenza che Sirio ha una stella compagna, invisibile all’occhio nudo.
Queste leggende anticipano enormemente l’avvento dei telescopi, e furono successivamente confermate dagli astronomi. Questa stella compagna, Sirio B, non fu mai fotografata prima del 1970.
Oltre alla conoscenza riguardante Sirio B, i Dogon conoscevano le quattro Lune di Giove, l’anello attorno a Saturno, e che i pianeti del nostro sistema solare orbitano attorno al sole.
Nel “Mistero di Sirio”, Temple fa risalire il contatto con i Nommo a Sumer, circa nel 4500 e.v. A quel tempo, egli dice, queste creature con tre occhi e chele da granchio, apparvero nelle loro potenti navi spaziali provenienti dalle stelle, concedendo all’umanità vasti segreti; rivelando misteri e conoscenza esoterica che fu tramandata ad Adepti di varie società segrete in Egitto, nel Medio Oriente ed in Grecia.
Temple sostiene che questi iniziali contatti posero i semi per le varie religioni misteriche, i cui germogli includono personaggi come Giordano Bruno, il Dr.John Dee, l’intera tradizione che pose le pietre di fondazione della Massoneria, ed altre scuole segrete di conoscenza esoterica come i Cavalieri Templari e i Rosacroce.
La Massoneria sostiene che la civilizzazione della Terra fu inizialmente formata da Iniziati provenienti dal sistema solare di Sirio, equiparati alla Trinità Egiziana di Iside, Osiride e Horus. In questa mitologia, Osiride è un precursore del Cristo, divinità morente che poi risorge, formando le basi del sacerdozio Egiziano dell’adorazione del dio Sole.
Gli adepti di queste religioni misteriche si sono sempre riferiti a se stessi, in un modo o in un altro, come Illuminati, coloro che sono stati “illuminati” dall’adorazione del dio solare e della dea lunare.
Nel suo trattato, Temple nota che l’intero calendario Egiziano compiva una rivoluzione attorno ai movimenti di Sirio e che il calendario annuale iniziava con i “giorni del cane”, il periodo in cui Sirio sorgeva dietro il Sole.
Secondo Philip Vandenburg nel suo “La maledizione del Faraone”: “un archeologo chiamato Duncan MacNaughton scoprì nel 1932 che il lungo tunnel oscuro nella Grande Piramide di Cheope funziona come un telescopio, rendendo visibili le stelle anche durante il giorno. La grande Piramide è orientata, secondo MacNaughton, per fornire una visione, dalla Camera del Re, dell’area del cielo del Sud in cui Sirio si muove durante l’anno”.
La più brillante stella dei cieli, Sirio, è utilizzata nella navigazione perchè rimane fissa nel cielo. Volendo fare un paragone, Sirio è approssimativamente 35 volte più grande del nostro sole, ed è considerata nei circoli esoterici come “il dio occulto del cosmo”.
Il famoso emblema dell’occhio ‘che tutto vede’ sospeso sopra la piramide tronca, oltre ad essere un motivo comune alla tradizione massonica è, prima di tutto, la descrizione dell’Occhio di Sirio. Non è un segreto che molti dei padri fondatori della Nazione Americana furono Massoni; ciò spiega la strana presenta dell’Occhio di Sirio sulla banconota da un dollaro, un simbolo visto ogni giorno da milioni di persone in tutto il pianeta, un’immagine impressa per sempre nella psiche umana.
In tempi recenti, un intero esercito di teorici della cospirazione attribuisce all’antico simbolo dei connotati insidiosi ed oscuri. Per essi l’occhio nel triangolo rappresenta i temibili “Illuminati”, oscuri e potenti personaggi che occupano gli occulti posti alla cima della Piramide, e che connettono fra loro ordini fraterni e società segrete come i Cavalieri di Malta, la Massoneria e i Rosacroce, in un’estesa trama di cospirazione atta ad istituire un nuovo ordine mondiale, un futuristico incubo Orwelliano, una società totalitaria mascherata da democrazia libertaria, che usa linguaggi e simboli della Massoneria per programmare le masse.
A rendere ulteriormente confusa una situazione già abbastanza complessa, il XX° secolo ha visto sorgere una nuova generazione di contatti che rendevano omaggio alla “Stella del Cane”, accrescendo di ulteriori elementi la leggenda dell’Occhio sospeso sulla Piramide.
Proprio al volgere del secolo, un gentiluomo di Haiti di nome Lucien-Francois Jean-Maine costituì un ordine chiamato il “Culto del Serpente Nero”, che utilizzava rituali dell’O.T.O. di Crowley combinati con pratiche voodoo.
Secondo quanto riferito, operazioni magiche condotte con questi rituali nel 1922, evocarono un’entità chiamata LAM, esattamente la stessa entità con cui Aleister Crowley entrò in contatto alcuni anni prima.
Il già citato contattista gorge Hunt Williamson, tra il 1950 ed il 1960, evocò alcuni presunti abitanti di Sirio, conversando con essi in linguaggio “enochiano” o “angelico”, già usato da John Dee nel 1700 e successivamente da Aleister Crowley.
Nei suoi vari libri e nelle molte conferenze Williamson parlò anche della presenza sulla Terra di una società segreta che era stata in contatto con Sirio per migliaia di anni; l’emblema di questa società segreta era l’occhio di Horus, altrimenti conosciuto come l’occhio che tutto vede.
In un affascinante saggio intitolato: “Magia, Sesso, Assassinio, e la Scienza del Simbolismo”, l’autore James Shelby Downard descrive un “culto di adorazione a Sirio” che era arrivato fino ai più alti livelli della CIA.
In questo brano provocatorio, Shelby descrive uno dei loro rituali che avevano luogo nell’Osservatorio Palomar sotto la luce di Sirio, telescopicamente focalizzata per inondare i suoi partecipanti della luce della maestosa Stella del Cane.

Psicotronica
Dopo l’onda di interesse per Sirio iniziata nel 1970 da Robert Temple, nel 1974, lo scrittore di fantascienza Philip F.Dick visse una sorta di “esperienza mistica” che ebbe origine in una serie di “contatti” che egli definì “trasmissioni psicotroniche”.
Esse iniziarono il 20 Marzo 1974, sotto forma di potenti onde mentali che lo inondarono con una quantità smisurata di impulsi cerebrali audio visivi, descritti da Dick come violenti e sgradevoli, dei “messaggi morti”.
Durante le settimane seguenti, fu disturbato da manifestazioni notturne nella sua camera da letto, “attività di fosforo viola, per otto ore ininterrotte”; tale manifestazione era la sorgente degli impulsi mentali che sopraffacevano Dick con immagini di grafica moderna ed estratta, con musica sovietica che risuonava nella testa, nomi e parole pronunciate in linguaggio russo. Lo scrittore giunse alla conclusione di essere il bersaglio delle trasmissioni di agenti del controllo mentale sovietico.
Inizialmente Dick aveva una percezione negativa delle emanazioni che invadevano la sua mente ma successivamente cominciò a percepire nella forza che lo contattava qualcosa di completamente differente.
In una lettera a Ira Einhom, datata 10 Febbraio 1978, Dick entrò nei particolari della sua esperienza con le aggressioni psicotroniche è dichiarò che, ad un certo punto, le trasmissioni gli “sembravano senzienti”. Spiegò che percepiva chiaramente una forma di vita aliena, localizzata in uno strato superiore dell’atmosfera della Terra, che era stata “…attratta e potenziata dalle trasmissioni psicotroniche sovietiche a micro-onda.” E che, attraverso di esse era entrata in contatto con lui. Questa forma di vita aliena operava come una “stazione”, un terminale di una qualche forma di rete di comunicazione interplanetaria che “…conteneva e trasmetteva grandi quantità di informazioni.”.
Secondo le affermazioni di Dick, nei mesi che seguirono, il contatto con l’entità aliena che intanto aveva battezzato Zebra, migliorò enormemente le sue condizioni mentali e fisiche. Inoltre l’entità aliena gli fornì complesse e precise informazioni riguardo se stesso e riguardo suo figlio che, secondo Zebra, era affetto dalla nascita da un grave difetto non diagnosticato che richiedeva urgente ed immediata chirurgia.
La moglie di Dick si precipitò con il bambino dal medico chiedendo un controllo riguardo il difetto indicato da Zebra e, con lo sgomento generale, si apprese che il bimbo era effettivamente affetto da quella grave deformazione.
Un intervento chirurgico fu programmato d’urgenza per il giorno seguente ed il bambino fu salvato. La moglie di Dick, Tessa ed altri testimoni degli eventi hanno da allora confermato le predizioni di Zebra riguardante le sue condizioni mediche e quelle del figlio, Christopher.
Phil Dick era sicuro della totale positività di Zebra e notò il suo grande disprezzo per i sovietici e per i loro esperimenti psicotronici. Zebra rivelò a Dick che la Terra stava morendo, e che lo sconsiderato utilizzo dei gas propellenti stava “…distruggendo lo strato di atmosfera in cui Zebra…esisteva”.
Solo diversi anni dopo la sua mistica esperienza con Zebra, Phil Dick scrisse una novella, basata su questi eventi, intitolata VALIS. Nel romanzo Zebra prese il nome di VALIS (Vast Active Living Intelligence System) e veniva identificato come un prodotto del sistema stellare di Sirio e descrivendo i suoi operatori come esseri con tre occhi e muniti di chele.
Mai prima di allora Phil Dick aveva citato Sirio nei suoi racconti ma con VALIS la Stella del Cane ebbe in quegli anni una grande popolarità, alla quale contribuirono altri casi nella letteratura del contatto.

Mk Ultra
C’è da dire che la stella Sirio non è stata solo menzionata nella ricerca occulta e nella fenomenologia del contatto ufologico ma è anche stata posta in relazione ad alcuni esperimenti di controllo mentale facenti parte del nefasto progetto della CIA denominato MK ULTRA.
Iniziato presumibilmente nel 1953, all’interno di un programma esente dalla supervisione del Congresso, il progetto MK-ULTRA era composto da agenti addestrati come “spie psichiche”, che testavano radiazioni, shock elettrici, microonde ed impianti elettrici su soggetti inconsapevoli.
Lo scopo finale di MK-ULTRA era quello di creare assassini programmati.
A questo proposito la CIA testò anche un’ampia gamma di droghe al fine di scoprire il composto chimico ideale per il controllo mentale. L’LSD fu una delle droghe che interessò maggiormente gli psichiatri della CIA, al punto che nel 1953, l’Agenzia tentò di acquistare l’intero fabbisogno mondiale di acido lisergico dai Laboratori Sandoz, in Svizzera. E’ un dato di fatto che, per molti anni, la CIA fu la sorgente principale di LSD legale o meno.
Negli ultimi decenni varie informazioni sulla tecnologia del controllo mentale si sono diffuse nella comunità di ricerca, anche grazie ad un gentile signore finlandese di nome Martin Koski ed alle sue affermazioni riportate in un libretto che titola “la mia vita dipende da voi”. Koski ha diffuso la sua terribile descrizione di un mondo soggetto ad un esteso controllo mentale, documentando l’alterazione cerebrale subita su se stesso e su molti altri. I presunti operatori di queste nefaste operazioni di controllo mentale includevano agenzie di Intelligence come la Royal Canadian Mounted Police (RCMP), la CIA e l’Intelligence Finlandese.
Sirio viene evocata, nei racconti di Koski, ancora una volta in un episodio di controllo mentale. Egli sosteneva di essere stato rapito e che i “dottori” che avevano operato su di lui avevano dichiarato di essere “alieni provenienti da Sirio”.
Nel suo libro Koski sosteneva che questi personaggi gli avevano impiantato uno schermo nella memoria per celare la loro identità e le loro intenzioni.
Sulla base di affermazioni come questa trovò credito la teoria, sostenuta da un gruppo di ricercatori nei primi anni ’90, che i rapimenti alieni fossero una copertura per il programma di controllo mentale messo in atto dal progetto MK-ULTRA, un inganno perpetrato dagli spettri della CIA.
Secondo Walter Bowart, nella sua riedizione di ‘Operation Mind Control’, una vittima del controllo mentale racconta di un incidente accaduto presumibilmente all’inizio degli anni ’70. Nei ricordi recuperati attraverso la regressione ipnotica, è stato rivelato che la vittima era stata al centro di un finto rapimento alieno, con l’intenzione di creare uno schermo che avrebbe nascosto il reale programma in atto sulla vittima. Il soggetto dichiarò di aver visto un bambino vestito in un piccolo costume alieno, simile in apparenza a quello degli alieni di Spielberg.
Questo non fornisce certamente una spiegazione esauriente per l’intero fenomeno ufologico e neppure vuole significare che forme di intelligenza extraterrestre non abbiano mai visitato la Terra. E’ comunque sconcertante considerare l’impatto che il fenomeno dei rapimenti alieni ha avuto sulla coscienza umana e quanto tutto ciò abbia mutato le credenze e le strutture psichiche di milioni di abitanti di questo pianeta, creando un nuovo paradigma che solo alcune decine di anni fa era del tutto impensabile.
Walter Bowart nel suo “Operation Mind Control”, afferma che alla fine degli anni ’70, il membro del Congresso Americano Charlie Rose, ebbe un incontro con un inventore canadese che aveva ideato e costruito un elmetto che simulava stati di coscienza e di realtà sensoriale. Rose prese parte ad un esperimento che consisteva nella riproduzione di un programma di rapimento alieno dallo scenario estremamente realistico e drammatico. L’elmetto produceva campi magnetici a bassa frequenza sui lobi temporali, l’area di effetto associata alla distorsione temporale e ad altri stati alterati di coscienza.
E’ probabile che l’inventore dell’elmetto fosse il Dr.Michael Persinger, clinico neuropsichiatria e professore di neuroscienza, il cui lavoro negli anni si è focalizzato sugli effetti dei campi elettromagnetici sugli organismi biologici e sul comportamento umano. Il Dr.Persinger fu anche l’inventore di un “elmetto magico” di cui si occupò la stampa americana in quegli anni. Alcuni ricercatori collegarono il nome di Persinger alle operazioni di intelligenze connesse al progetto MK ULTRA.
Egli sosteneva la teoria che gli UFO sono il prodotto di effetti elettromagnetici rilasciati dalla crosta terrestre sottoposta a stiramenti tettonici.
L’elmetto di Persinger aveva caratteristiche simili alla fantomatica apparecchiatura denominata TLE (Temporal Lobe Epilepsy) ritenuta da molti il congegno utilizzato dagli aggressori psichici per sferrare trasmissioni psicotroniche come quelle riportate nel romanzo VALIS di Philip Dick.
Una delle fenomenologie più frequenti attribuite al TLE è la visione del divino, la creazione di forme di comunicazione diretta con dio o con divinità di qualsiasi forma e natura.

Communion
Whitley Strieber, autore del best seller “Communion”, nel tentativo di spiegare la propria esperienza di rapimento, prese in esame la possibilità di essere stato vittima del TLE.
Gli esami che eseguì per accertare un condizionamento psicotronico risultarono negativi ma rimane notevole la componente magica nella sua esperienza e nel suo personale modo di affrontarla.
Dopo l’iniziale regressione ipnotica che lo rese cosciente per la prima volta della presenza dei “visitatori”, Strieber iniziò a praticare una forma di meditazione per evocare nella sua mente la loro immagine, in modo da poterli descrivere con maggiore dovizia di particolari.
Al primo tentativo di evocazione riuscì a visualizzare con estrema facilità un alieno grigio nel campo visivo della sua mente.
Cosciente o meno di aver compiuto un’evocazione magica a tutti gli effetti, Strieber, ripeté l’esperimento in molte occasioni, evocando volontariamente questi esseri oltre il velo della percezione.
Precedentemente alle sue esperienze di contatto, Strieber fu un membro della Fondazione Gurdjeff, un’organizzazione di auto-trasformazione dedicata alle tecniche di meditazione e di espansione della coscienza elaborate dal mistico russo G.I.Gurdjeff. Strieber ha spiegato che le tecniche apprese in quell’addestramento e particolarmente una forma di canto a doppia tonalità, gli avevano permesso di rimanere cosciente in alcune esperienze con i visitatori che altrimenti avrebbe vissuto in modo inconsapevole.
Ciò che allora Strieber non sapeva era che lo stesso Gurdjeff era in contatto con esseri di Sirio, proprio attraverso questo metodo del canto a doppio tono, che può anche essere definito come “Canto Enochiano”.
In Communion, Strieber sostiene che lo stato mentale prodotto dagli incontri con i ‘visitatori’ potrebbe assomigliare a quello prodotto da una rara droga chiamata Tetradotossina, che in piccole dosi causa anestesia esterna, e in dosi maggiori può provocare esperienze di “uscita dal corpo”. Dosi ancora maggiori di tale droga possono simulare esperienze di morte. Secondo Strieber, la Tetradotossina è la sostanza di base per il “veleno degli zombies” di Haiti. Ciò che non dice è che la Tetradotossina fu precisamente uno dei molti componenti psicoattivi utilizzati dalla CIA per il loro leggendario progetto MK-ULTRA.
In Communion, Strieber sostiene la possibilità che i Grigi, per comunicare, possono non aver utilizzato telepatia mentale ma qualcosa di natura più tecnica come onde a frequenza extra bassa irradiate nel suo cervello.
Su questa linea, Strieber aggiunge che la stessa terra genera una grande quantità di campi magnetici nel campo da 1 a 30 hertz.che interagiscono con la nostra mente e la nostra energia. Esistono forse condizioni naturali per la risposta del nostro cervello, come esperienza psicologica della nostra specie vivente su questa creatura macrocosmica. Esiste una relazione con il nostro pianeta che non abbiamo ancora compreso completamente e forse gli antichi dei, gli esseri elementari e i moderni visitatori sono solo un effetto di un mistero più grande.

Il futuro
Affrontando il fenomeno ufologico e l’ipotesi extraterrestre dal punto di vista esoterico della magia rituale, abbiamo tracciato uno scenario forse oscuro, forse inquietante, privo cioè di risposte che possano sedare la nostra atavica ansia di uomini di fronte a realtà sconosciute. Abbiamo piuttosto messo in evidenza occulte relazioni tra mondi distanti o spesso in apparente conflitto fra loro, mondi nascosti, sia pure per differenti motivi, agli uomini ignari di un destino di cui non risultano essere padroni.
Sono gesta di uomini ai margini ad aver tracciato la storia, con lettere d’oro o di sangue. Sono gesta che spesso rimangono oscure, nascoste tra le pieghe del mondo, appunti ai confini della Storia degli uomini e della civiltà.
Sono atti di coraggio o di viltà, come eroici e maledetti sono gli uomini ed i loro sogni più profondi.
Le porte dimensionali aperte dalle epiche operazioni magiche del Dr.John Dee e di Aleister Crowley sono tramandati come sogni di visionari e perversi. E’ la Storia, che si sbarazza degli eroi, maledicendoli con la propria viltà. Altri hanno fatto della perversione un’arte di logica e forse sono proprio quelli che la Storia la scrivono indisturbati.
Ciò che vogliamo ipotizzare è l’effettivo potere di tali Atti, liberandoli da ogni valutazione morale e da ogni restrizione ideologica. Liberare il potere che ha reso possibile l’ingresso nella sfera della coscienza umana di un nuovo paradigma cosmico, all’interno del quale la razza umana può trovare la propria funzione simbiotica con le altre razze dell’universo.
I tentativi degli uomini, spesso goffi e disastrosi, di possedere tale potere hanno generato dei mostri senza testa, che si nutrono degli incubi da loro stessi generati. Non è questa la storia che condurrà al futuro e non è questa la storia che la futura umanità ricorderà alle sue origini.
L’onda stellare di Sirio, che scorre impetuosa dalle Porte del Tempo, appare essere l’artefice della nostra Mutazione. La straordinaria accelerazione evolutiva del ‘900, che include le due guerre mondiali e tutte le tremende convulsioni della razza umana, sembra istruita da invincibili potenze cosmiche, regolate dalla legge della Forza.
La Forza che conduce alla Mutazione e all’Evoluzione che è virtù nelle mani del singolo uomo, eppure lo travalica essendo Volontà stessa dell’Universo.
Se c’è qualcosa da invocare, prima di tutto, è l’apertura della mente di fronte allo sconosciuto, la disponibilità a mettere in discussione se stessi e le strutture portanti del proprio mondo. Oltre ciò vi è l’esperienza, la diretta conoscenza delle cose che apre nuovi portali alla saggezza.
Oltre ciò vi è l’esperienza diretta dell’universo, quello che, ormai certamente, sembra essere il nostro futuro.

"La mia osservazione dell’Universo mi convince che ci sono esseri di intelligenza e potere di più alta qualità che qualsiasi cosa che possiamo concepire come umana; che essi non sono necessariamente basati sulle strutture cerebrali e nervose che noi conosciamo, e che l’unica e sola possibilità per il genere umano di avanzare nell’insieme è di prendere contatto individualmente con tali esseri”.
A.Crowley, 1944


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MessaggioInviato: 03/06/2012, 12:16 
Le tematiche che riguardano la magia mi interessano, ma quando ho visto che l'articolo in questione non sapeva fare di meglio che trovare dei collegamenti fra gli UFO e Aleister Crowley, personaggio dalla fama immeritata e ingigantito dalla leggenda, ho perso tutto il mio entusiasmo per l'argomento... poi ho anche visto che si tratta del solito minestrone esoterico-maccheronico in cui è stato mescolato tutto prima nel tritacarne e poi nel frullatore con imprecisioni e vaghezze di ogni tipo, per far credere il lettore che l'autore abbia una cultura che in realtà non ha.... per esempio, quando dice che Temple parla dei Nommo come di esseri "con le chele e tre occhi" che comparvero a Sumer nel 4500 a. C..... I Nommo appartengono alle tradizioni dei Dogons, non di Sumer! Si è confuso fra i Nommo e i loro fratellini sumerici: gli Oannes. E nessuno dei due gruppi aveva tre occhi e le chele di granchio!
Questo per far capire che razza di serietà e correttezza ha avuto l'autore nello scrivere 'sta roba!


Ultima modifica di Enkidu il 03/06/2012, 12:23, modificato 1 volta in totale.

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Una curiosità personale...
Cosa intendi tu per magia?


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MessaggioInviato: 07/06/2012, 19:07 
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Sheenky ha scritto:

Una curiosità personale...
Cosa intendi tu per magia?


Per me la magia è semplicemente un'estensione fisica delle forze dello spirito e della volontà.
So che quello che scriverò apparirà irrazionale a molti, e in contraddizione con quello che viene ritenuto il mio pensiero abituale.
D'altra parte, il mio razionalismo non ha mai detto che non esistono cose incomprensibili alla nostra ragione, dico soltanto che non sono scientificamente quantificabili e dimostrabili.
Se uno crede allo Spirito, può credere anche alla magia, nel senso che lo Spirito ha facoltà che intervengono nel mondo fisico, nei suoi fatti, nei suoi oggetti e nella psiche di altre persone, nel bene e nel male.
Un rito magico non è tale per i simboli e gli oggetti sacrali che vengono utilizzati per eseguirlo, né nelle parole in sé che vengono usate, o nei gesti, bensì essi sono strumenti atti a stimolare e indirizzare la volontà dello Spirito a concentrarsi sul suo scopo: influenzare gli eventi terreni magicamente.
Qualcuno dirà che sto dando una spiegazione parapsicologica alla magia: non è esattamente così. La parapsicologia normalmente pretende di dare una spiegazione razionale a dei fatti psichici non ancora spiegati.
Io invece sto parlando di un fatto spirituale, che può capire chi condivide una visione in certo modo spiritualistica dell'uomo, non in senso di Spirito contrapposto alla Natura, bensì di Spirito come una parte integrante della Natura stessa.
Elemento fondamentale per far funzionare la magia, è crederci.
Opera invece del tutto inutile, è volerla dimostrare razionalmente. L'unica dimostrazione possibile, è quella personale empirica.
Di per sé, la vera magia è un fatto mistico-religioso, legato a forme di religiosità pagana, animista e sciamanica.
Insomma, si tratta di una forma di fede religiosa che, anziché credere che Dio se ne stia in un altro mondo da cui governa fatti e oggetti nel nostro in modo "razionale", e in cui l'uomo sembra solo subire gli eventi miracolosi dello Spirito senza però poterli causare, pensa invece che la potenza spirituale è parte integrante dell'essere umano, e che se vuole può dominarla e guidarla, esattamente come farebbe uno spirito o un essere divino.
Così definisco la magia, o stregoneria: evocazione dei poteri spirituali che sono in noi attraverso riti, simboli, gesti e parole usati come chiave di invocazione e di concentrazione di tali forze, al fine di operare un cambiamento nel mondo circostante o in noi stessi.


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Ottimo...risposta perfetta.
Pm per te.


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MessaggioInviato: 07/06/2012, 21:48 
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Sheenky ha scritto:

Una curiosità personale...
Cosa intendi tu per magia?
Per me magia = tecnologia [;)]


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MessaggioInviato: 07/06/2012, 22:20 
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Una città nera sotto un cielo nero, in cui il sole bruciava freddo e pallido come fosforo. Un Tempio di giaietto da cui s'innalzava una fiamma nera. Sacerdoti vestiti di nero che s'inchinavano ad una grande immagine dal vi-so d'incubo. Giumente nere che scalpitavano e si accoppiavano sull'altare, e il sangue delle bestie e degli uomini era una pioggia scarlatta. Nei pressi sorgeva un palazzo di giaietto,dove un duca tenebroso sedeva sul trono do-rato ed aveva al fianco una piccola, scialba duchessa. Una fanciulla dai ca-pelli dorati filava fumo, un orso biondo ballava, un giovane guardava in-torno a sé con ciechi occhi di mare. Inginocchiandosi davanti al duca, principi e signori presentavano scrigni di gemme e di monete. Navi sul fiume, carovane lungo le strade. Su un tetto, una gattina nera divorava una testa di pesce. Un cervello di gatta che pensava alla mano carezzevole di un mago; un'anima di fanciulla appollaiata in quel cervello come un uccel-lino su un ramo incerto e ventoso.
Barbayat aveva visto abbastanza.
Perciò Barbayat si volse, e sul pavimento c'era un simbolo tracciato con l'argilla bianca... un simbolo che non vi era mai stato disegnato. E appena al di fuori del simbolo, qualcosa avvolto in un telo grigio, qualcosa che a-veva la forma di una bambola a grandezza naturale. E all'interno del sim-bolo, con la punta piantata nel suolo e l'elsa levata in alto, una spada di bronzo.
«Dunque, Spada,» disse Barbayat. «Ti parlerò. Qualcuno giace morto, là, in quel telo, vicino a te. Una giovane fanciulla cui hai mozzato la testa, no? Ebbene, dunque, Spada, rispondimi, per il potere dell'argilla che ti trat-tiene, ed il potere del fuoco che ti temprò, ed il potere dell'acqua che ti raf-freddò, ed il potere dell'aria che tu fendi con un colpo, ed il potere della terra in cui ora sei piantata. Rispondi, Spada, perché voglio la risposta.»
La Spada parlò. Aveva, giustamente, una voce bronzea.
«Sì,» squillò la Spada.
«Ascoltami,» disse Barbayat. «Sai che sono una strega?»
«Sì,» squillò la Spada.
«Il mio nome è Barbayat, Spada. Dimmi il mio nome.»
«Barbayat,» disse la Spada. «Salve, Barbayat.»
«Ora ti darò un nome. Ti chiamo Spada. Ti chiamo Bronzo. Ascolta, Spada di Bronzo. Lì giace la fanciulla cui hai mozzato la testa. Le hai mozzato la testa?»
«Sì, Barbayat.»
«Ascolta, Spada. Io l'avevo ingannata, ma il suo sangue è nelle mie ve-
ne, e l'inganno pesa come i grumi nella pappa di cereali. Io e lei abbiamo trattenuto la sua anima in questo mondo. Perciò sappi, Spada: ciò che È, è, ciò che Fu, fu: ma ciò che Sarà può essere diverso. Le hai tagliato la te-sta?»
«Sì, Barbayat.»
«Per tre volte hai risposto 'sì' a quella domanda, Spada, ma presto ri-sponderai diversamente. Questa è la magia più antica: ciò che crediamo È, ciò che crediamo Fu, e ciò che deve Essere, sarà. Ora, tu credi di aver uc-ciso la fanciulla. Quando tu dimenticherai di aver ucciso la fanciulla, quando risponderai 'no' più volte di quante hai risposto 'sì', tu cambierai il passato come lo cambiano tutti coloro che ricordano e dimenticano le cose, e allora non sarà stato. Quando tu, che le hai tolto la vita, mi dirai che non gliel'hai tolta, e crederai di non avergliela tolta, non gliel'avrai tolta, ed il corpo della fanciulla sarà di nuovo intero. E la sua anima, poiché indugia sulla terra, potrà rivendicarlo, e lei vivrà. Comprendi?»
«Comprendo, Barbayat. Ma io so il colpo che ho sferrato nelle mani del sacerdote, il calore del suo sangue, e la testa mozzata. Lo so ancora.»
Barbayat si limitò ad annuire.
«Spada, io ti ho chiamata Bronzo. Ma il bronzo è due metalli: rame e stagno. Spada, ti dò altri nomi. Ti chiamo Rame, e ti chiamo Stagno. Ri-spondi ora, Rame, caldo, rosso Rame, metallo di fiamma venuto da una terra calda e vicina. Rispondimi, Stagno, freddo, grigio stagno, metallo di ceneri venuto da una terra fredda e lontana.»
La spada parve rabbrividire in tutta la sua lunghezza: divenne strana-mente, incongruamente chiazzata, una screziatura di fuoco e di cenere che confluivano, si separavano, fluivano come allo stato di fusione.
«Salve, Barbayat,» cantò la voce profonda e ardente del Rame.
«Salve, Barbayat,» trillò la voce sottile e gelida dello Stagno.
«Dimmi, Rame della Spada, hai ucciso una fanciulla, recentemente?», chiese Barbayat.
«Sono stato forgiato per uccidere,» rispose il Rame. «Sono forte e fame-lico. Senza dubbio l'ho uccisa.»
«Dimmi, Stagno della Spada, anche tu hai ucciso una fanciulla?»
«Io? Io sono fragile e delicato: mi piacerebbe ferire e mordere. Forse l'a-vrò scalfita, ma dubito di averla uccisa.»
«Sciocco!» ruggì il Rame. «Con me accanto, tu potresti uccidere cento uomini: una fanciulla sarebbe cosa facile per noi. Prendi la mia mano e ri-corda... l'impatto dell'osso, il sapore del sangue.»
«Sì,» gemette lo Stagno, «forse ricordo, forse l'ho fatto. Sì. Con l'aiuto di mio fratello, ho ucciso la fanciulla.»
Barbayat si limito ad annuire.
«Spada, io ti ho chiamata Bronzo; Bronzo, io ti ho chiamato Rame e Stagno. Vi darò un altro nome. Sull'incudine vi hanno martellato, prima dell'incudine vi hanno mescolato nella fornace; e prima di miscelarvi, vi hanno fusi.» Entro il disegno d'argilla, la spada parve dissolversi, scorrere via, il rame con un mormorio rabbioso, lo stagno con uno strido selvaggio. «Io ti chiamo Lingotto di Stagno, io ti chiamo Lingotto di Rame. Dimmi,» chiese Barbayat, «Lingotto di Stagno, dove ti hanno trovato addormenta-to?»
La voce dello Stagno, adesso era sommessa, sognante e lontana, come se giungesse attraverso grandi mari e grandi terre desolate.
«Io giacevo nel profondo, Barbayat, nella mia tana di roccia. Chi mi di-ceva chi ero? Nessuno. Ero parte di mia Madre, la terra. A lungo ho dormi-to, fino a quando gli uomini mi hanno strappato al seno di mia madre. Ero nero e segreto, ma mi portarono sull'acqua e mi bruciarono nel fuoco e mi colarono e mi legarono con un altro rosso ed ardente che mi odiava, e mi martellarono crudelmente, ed il mio spirito venne alterato.»
«Ritorna,» disse la strega, «a ciò che eri.»
E lo Stagno corse via, un'oscurità opaca sul pavimento.
«Dimmi,» chiese Barbayat, «Lingotto di Rame, dove hanno trovato te addormentato?»
Anche la voce del Rame era cambiata; era dolce, ed aveva molte note diverse.
«Eravamo molti, Barbayat, una colonia, una famiglia, come foglie di felce su uno stelo. Giacevamo nel profondo, e parlavamo l'uno all'altro, e ci amavamo l'un l'altro. Chi ci diceva cosa eravamo? Noi stessi. Chi ci di-ceva cosa saremmo divenuti? Noi stessi. Ma c'ingannavamo. Gli uomini ci fecero a pezzi. Ci macinarono in un frantoio e ci spezzarono. Ci misero nel fuoco fino a quando piangemmo, e poi ci legarono con un altro, freddo e grigio, che ci odiava, e non fummo più Tutti, ma soltanto Uno. Il maglio era crudele, ma non quanto la separazione e quell'unione spaventosa.»
«Ritorna,» disse la strega, «a ciò che eri.»
E il rame si disperse e poi si amalgamò in un ammasso rossiccio sul pa-vimento.
«Ed ora,» disse Barbayat, «io vi darò un nome per l'ultima volta: Ossido di Rame, Ossido di Stagno.»
«Salve, Barbayat,» sussurrò uno.
«Salve, Barbayat,» mormorò l'altro.
«Bene, ora vi dirò,» disse la strega. «Qualcuno giace morto, lì, in quel telo accanto a voi. Una giovane fanciulla cui avete mozzato la testa, non è vero?»
«Io?» gridò il sussurro. «No, Barbayat, io conosco soltanto la segretezza, non la morte.»
«Io?» gridò il mormorio. «No, Barbayat, io conosco soltanto la solida-rietà, non la morte.»
«Siete sicuri?» chiese Barbayat. «Ricordate la benedizione a Kost, le mani del sacerdote, lo stridore dell'osso, il sapore del sangue? Avete reciso la testa della fanciulla?»
«No, Barbayat.»
«No, Barbayat.»
«Terra,» disse Barbayat, «fuoco, aria ed acqua. La miniera, la fornace, la miscelatura, il maglio sull'incudine, la cottura. Ossido, sii Stagno, sii Ra-me. Stagno e Rame, siate una cosa sola, siate Bronzo. Bronzo, sii Spada.» E sul pavimento la polvere turbinò e il rosso e il grigio si unirono e si me-scolarono, e là stava la sacra spada brunita, con la punta infissa, l'elsa in al-to.
«Spada,» disse Barbayat, «io ti ho ricreata. Tu sei nuova e immacolata, vergine ed innocente. Ascolta, Spada di Bronzo. Lì giace la fanciulla cui hai mozzato la testa. Le hai mozzato la testa?»
«No, Barbayat,» cantò la spada con la sua voce fiera e sonante. «No, e no, e no.»
E la strega scoppiò in una risata che era simile al latrato di una volpe, e girandosi strappò il telo che copriva la figura di bambola, giacente appena fuori dal simbolo tracciato con l'argilla.
E là giaceva Shaina sui suoi capelli color mezzanotte, come se dormisse, serena come la grazia, e la testa era unita saldamente al collo liscio come panna, e il collo alle spalle agili, e non vi era neppure una cicatrice che di-cesse altrimenti, e dal suo corpo, appena visibile, si levava come un fumo esile e scintillante una catena d'argento, Intatta.


da VOLKHAVAAR di TANITH LEE



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« Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)

« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata »
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MessaggioInviato: 07/06/2012, 22:35 
...e qui bliss mi sorprende...
[:)]


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MessaggioInviato: 08/06/2012, 08:50 
[:)]

Secondo me la magia è qualcosa se si osserva come si guardano le cose al buio: con la coda dell'occhio, fischiettando, senza guardare mai direttamente [:p]



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Prima pensavo anch'io che la magia era riferito a qualcosa di altamente tecnologico che noi non capivamo, ma poi mi sono ricreduto.

La magia secondo me parte da antiche conoscenze custodite da una ristretta cerchia di persone.
A che fare con la conoscenza della realtà e la sua manipolazione.
Ha anche a che fare con i sacrifici umani, una attività ancora oggi usata come nell'antichità e che ha scopi che sfuggono alla nostra comprensione, sempre per mancanza di conoscenze basilari.

Importante nella magia sono i suoni, e quindi le cosidette formule magiche, che nei film e nei libri si sono ridicolizzate e banalizzate ma che invece hanno un ruolo ben preciso.

Le vibrazioni di particolari sonorità reagiscono con la realtà in qualche modo.

La magia è usata nei riti magici, i cerchi magici dove in essi vengono manifestate entità di altre dimensioni, soprattutto in riti satanici. Nel libro di Icke "Il segreto piu nascosto" ne parla molto, con tanto di testimoni e descrizioni sia delle entità apparse.

Vorrei riportare la descrizione di uno di questi riti in un altro topic apposito, perchè è interessante.



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...the earth is an enclosed plane, centered at the North Pole and bounded along its outward edge by a wall of ice, with the sun, moon, planets, and stars only a few hundred miles above the surface of the earth.
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MessaggioInviato: 09/06/2012, 08:00 
Attendiamo la descrizione allora [:)]


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E' parecchio lungo, devo scegliere dei pezzi, ne riporto alcuni sparsi:

Il più famoso satanista del mondo Aleister Crowley, che aveva legami con Winston Churchill e i nazisti, sostenne il sacrificio umano e ammise il sacrificio di bambini.
Nel suo libro del 1929 intitolato "Magic in Theory And Practice" spiega le ragioni della morte rituale e il motivo per cui le vittime migliori sono i bambini piccoli di sesso maschile:

Cita:
Secondo la teoria degli antichi maghi, ogni essere vivente è un pozzo di energie che varia per quantità a seconda della dimensione dell'animale e per qualità a seconda del suo carattere mentale e morale.
Al momento della morte di questo animale, questa energie viene improvvisamente liberata. Se si vuole avere il massimo risultato in termini spirituali, bisogna quindi scegliere una vittima che contenga la piu grande e piu pura forza. Un bimbo maschio di perfetta innocenza e notevole intelligenza è la vittima piu soddisfacente e adatta.


Nei suoi appunti aggiunge che il satanista Frater Perurabo compi un sacrificio di questo tipo almeno 150 volte l'anno tra il 1912 e il 1928.
Significa che solo quest'uomo sacrificò quasi 2500 bambini in quel periodo.
Vi risulta difficile capire cosa succede ai molti milioni di bambini che scompaiono ogni anno in tutto il mondo? Senza contare quelli che vengono allevati al solo scopo di essere sacrificati e di cui il pubblico non sa niente.
Il satanismo, nella sua essenza, mira alla manipolazione e al furto dell'energia e della coscienza di un'altra persona.
Nei tempi antichi questo processo si chiamava "furto dell'anima".
Può sembrare morbosa perversione ma chi ha capito cosa c'è dietro a questi rituali sa che ciò che conta davvero non è la cerimonia in se stessa ma l'effetto che produce.
Si tratta di un mezzo che serve a raggiungere uno scopo: il furto e la manipolazione dell'energia.

Il sesso è un elemento fondamentale dei riti satanici perchè nel momento dell'orgasmo si ha un esplosione di energia che viene poi catturata e assorbita dai satanisti e dai rettiliani.
L'attività sessuale ispirata dall'amore è sintonizzata su una vibrazione assai superiore a cui i rettiliani non hanno accesso.
Il sesso durante un rito satanico o un sacrificio, libera l'energie dell'orgasmo a una frequenza molto bassa a causa dello scopo ultimo per cui viene stimolata, e quindi l'energia del sesso satanico risulta sintonizzata sulla frequenza rettiliana.

Le energie astrologiche generate costantemente dal movimento dei pianeti e dai cicli del sole e della luna vengono impiegate per accrescere l'effetto dei rituali.
Cosi esistono giorni designati per le piu importanti cerimonie sataniche.
In quei giorni vengono sacrificati un numero spropositato di individui, per lo piu bambini.
Alcune delle date principali sono: 1-2 febbraio, festa della candelora, 21-22 marzo equinozio di primavera, 30 aprile-1maggio notte di valpurga, beltane, 21-22 giugno solstizio d'estate, 31-1agosto festa del raccolto/grande sabba, 21-22 settembre equinozio d'autunno, 31 ottobre-1novembre Samhain/Halloween, 21-22 dicembre solstizio d'inverno o Natale.

Il ciclo produce energia e i satanisti si limitano ad imbrigliare quell'energia per i loro scopi, proprio come succede durante i riti positivi celebrati dalla maggior parte dei moderni druidi.

Altri momenti in cui vengono celebrati i riti satanici sono le notti di luna piena poichè in questo caso l'energia riflessa del Sole raggiunge il livello massimo.

(qui salto una parte interessentassima sulla chiave di Salomone...)

Una testimonianza di un rito satanico:

I satanisti ricorda, indossavano delle vesti e alcuni di loro delle maschere, compresa una testa caprina o Bafometto, la divinità che i templari furono accusati di venerare.
Nel Regno Unito come in America sono coinvolti in questo giro alcune delle personalità piu in vista.
La mia informatrice ricorda distintamente di essere stata obbligata a sdraiarsi a pancia in su sul pavimento di una chiesa mentre un bambino in preda ai singhiozzi, che non aveva piu di sei anni, veniva tenuto sospeso per i capelli sopra di lei, e un uomo, che poi riconobbe come uno dei politici piu in vista dell'Irlanda del Nord, lo sodomizzava. Quando ebbe finito, tirarono fuori un coltello e sgozzarono il bambino il sangue si riversò sopra di lei.
"Ricordo gli occhi di quell'uomo" mi disse, "la freddezza dei suoi occhi non la dimenticherò mai" aggiunse.

Più di una volta la mia informatrice dice di essere stata brutalmente violentata da un uomo che è stato per anni un politico di punta del Regno Unito. Quest'uomo era solito inserirle dei ganci nella carne all'atezza dei fianchi per tenere il suo corpo nudo avvinto al proprio.
Non era che una bambina quando tutto questo accadeva.
Mi rivelò che quell'uomo era Edward Heath e il suo nome ricorre nelle interviste delle vittime inglesi del satanismo. Heath fu primo ministro inglese dal 1970 al 1974 e fu il membro del Gruppo Bilderberg a cui si deve l'entrata del Regno Unito nella Comunità (oggi UE).

Un'altra delle molte varie persone che hanno accusato Heath di satanismo fu la signora di cui ho parlato din precedenza, che vide una figura "lucertiforme" presso Burnham Beeches nel Buckinnghamshire, vicino alla residenza di campagna ufficiale del primo ministro britannico, detta Chequers.
Quella zona è circondata di antichi boschi e include un area chiamata Bosco Egiziano.

Una notte, ad ora tarda, nei primi anni Settanta, durante il governo Heath, questa donna stava portando a spasso il cane quando vide alcune luci.
Piano piano si avvicinò per vedere cosa stessa succedendo, con grande orrore vide che si trattava di un rito satanico e tra gli officianti figurava il primo ministro Heath e il suo cancelliere dello scacchiere Anthony Barber. Aggiunse che mentre lo osservava, Heath cominciò a trasformarsi in un rettile e che ciò che piu la sorprese fu che nessuno tra quelle persone si stupi minimamente di ciò.

"Poi diventò un rettile a tutti gli effetti e aumentò in altezza di circa sessanta centimetri". Aggiunse che era leggermente squamoso, che parlava in maniera piuttosto naturale, anche se la sua voce sembrava provenire da lontano.
Ricordo (dice Icke) di aver incontrato Heath in televisione nel 1989 durante una tribuna politica elettorale, quando ero portavoce del partito verde britannico e non ho mai visto occhi piu freddi e inquietanti dei suoi. Allora non avevo il minimo sentore di queste cose ma quello sguardo non l'ho mai dimenticato.

ancora sui riti:

Le vittime sacrificali che fin dalla nascita sono state destinate a questa fine, vengono uccise secondo un rituale preciso, in cui la gola viene tagliata da sinistra a destra.
Il sangue delle vittime viene raccolto e mescolato con l'arsenico, che sembra essere un elemento essenziale per le famiglie umano-rettiliane.
Esso viene poi versato in calici e consumato dai satanisti, insieme al fegato e agli occhi della vittima, poichè si pensa che queste parti del corpo diano forza e una piu acuta capacità di percezione.
Il grasso viene raschiato dagli intestini,e spalmato sui corpi dei partecipanti, come il grasso di "messeh" nell'antico Egitto.
Il cadavere viene poi appeso ad un albero e i satanisti ci passano sotto nudi per fare si che il sangue goccioli su di loro.
A questo punto i partecipanti sono in uno tale stato di eccitazione che spesso assumono sembianze rettiliane e un colorito biancastro.
Sono anche spaventati perchè si scelgono quattro di loro che vengono uccisi secondo un rituale preciso..
Clara Reeves, presidente dell'associazione statunitense "madri contro gli abusi sessuali" mi ha detto che almeno 12 bambini che subivano regolarmente abusi avevano riferito che i partecipanti a quei riti assumevano l'aspetto di rettiliani.



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Enkidu ha scritto:

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Sheenky ha scritto:

Una curiosità personale...
Cosa intendi tu per magia?


Per me la magia è semplicemente un'estensione fisica delle forze dello spirito e della volontà.
So che quello che scriverò apparirà irrazionale a molti, e in contraddizione con quello che viene ritenuto il mio pensiero abituale.
D'altra parte, il mio razionalismo non ha mai detto che non esistono cose incomprensibili alla nostra ragione, dico soltanto che non sono scientificamente quantificabili e dimostrabili.
Se uno crede allo Spirito, può credere anche alla magia, nel senso che lo Spirito ha facoltà che intervengono nel mondo fisico, nei suoi fatti, nei suoi oggetti e nella psiche di altre persone, nel bene e nel male.
Un rito magico non è tale per i simboli e gli oggetti sacrali che vengono utilizzati per eseguirlo, né nelle parole in sé che vengono usate, o nei gesti, bensì essi sono strumenti atti a stimolare e indirizzare la volontà dello Spirito a concentrarsi sul suo scopo: influenzare gli eventi terreni magicamente.
Qualcuno dirà che sto dando una spiegazione parapsicologica alla magia: non è esattamente così. La parapsicologia normalmente pretende di dare una spiegazione razionale a dei fatti psichici non ancora spiegati.
Io invece sto parlando di un fatto spirituale, che può capire chi condivide una visione in certo modo spiritualistica dell'uomo, non in senso di Spirito contrapposto alla Natura, bensì di Spirito come una parte integrante della Natura stessa.
Elemento fondamentale per far funzionare la magia, è crederci.
Opera invece del tutto inutile, è volerla dimostrare razionalmente. L'unica dimostrazione possibile, è quella personale empirica.
Di per sé, la vera magia è un fatto mistico-religioso, legato a forme di religiosità pagana, animista e sciamanica.
Insomma, si tratta di una forma di fede religiosa che, anziché credere che Dio se ne stia in un altro mondo da cui governa fatti e oggetti nel nostro in modo "razionale", e in cui l'uomo sembra solo subire gli eventi miracolosi dello Spirito senza però poterli causare, pensa invece che la potenza spirituale è parte integrante dell'essere umano, e che se vuole può dominarla e guidarla, esattamente come farebbe uno spirito o un essere divino.
Così definisco la magia, o stregoneria: evocazione dei poteri spirituali che sono in noi attraverso riti, simboli, gesti e parole usati come chiave di invocazione e di concentrazione di tali forze, al fine di operare un cambiamento nel mondo circostante o in noi stessi.



L'impossibilità di trovare una spiegazione soddisfacente per il fenomeno ufologico porta naturalmente le persone verso un approccio spiritualista, in grado di fornire tutte le risposte possibili. Una volta che questo approccio viene adottato dalla mente, tutta una serie di mondi fino ad allora sconosciuti si aprono. L'ufologia diventa semplicemente una delle tante "forme" della visione spirituale del mondo (anche perché in prima battuta il cervello ha spiritualizzato proprio questa), ma se ne sperimentano altre mille: appunto capacità di modifica del fisico con la forza dello spirito, medicina spirituale, etc. etc.

L'altra strada, invece, è quella di adottare un approccio di Grande Cospirazione. Anche questa, esattamente come lo spiritualismo, è in grado di fornire una spiegazione soddisfacente al fenomeno ufologico. E proprio come lo spiritualismo, una volta che si accede al mondo della grande Cospirazione tutta una serie di nuovi campi/discipline di aprono: terremoti causati dall'uomo, progetti occulti per ammalare l'umanità, scie chimiche, etc. Anche qui l'ufologia viene declassata a una "funzione" della Grande Cospirazione.

In ogni caso credo, anzi ne sono sicuro, che l'intrinseca incapacità dell'uomo di provare un completo senso di realizzazione, altrimenti detta felicità, spinge spesso verso queste visioni. Bisogna lamentarsi sempre e comunque. Anche nel 2012, dove si è davanti al PC, con una bella lattina di coca cola, le mani sporche di patatine, e una pancia schifosa e lardosa che indica l'opulenza in cui viviamo oggi. Mentre dall'altra parte del mondo, qualche migliaio di KM più in giù, bambini muoiono di fame, o vengono fatti a pezzi con un machete. Vorrei proprio vederci, tutti quanti, catapultati in quel conteso, a vivere quello che si chiama Terrore allo stato puro.



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MessaggioInviato: 13/06/2012, 15:04 
Lo spiritualismo non c'entra assolutamente nulla. E' il riduzionismo spesso ingenuo di taluni che comporta l'incapacità di capire che al di là del concetto classico di ufologia, esistono interpretazioni alternative che pur non essendo strettamente "viti e bulloni" non hanno nulla a che vedere con la spiritualità comunemente intesa. Ed è proprio questa interpretazione "esoterica" quella che offre la maggiore possibilità di indagine seria, documentabile nel tempo, ripetibile ed esperibile. In quest'ottica è dunque questa l'interpretazione "più concreta" che abbiamo.
Ciò non toglie, che chi lo desidera, possa continuare ad inseguire luci nel cielo. Serve anche questo ma che non basti, mi pare sia abbastanza evidente per tutti.



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Blissenobiarella ha scritto:

Lo spiritualismo non c'entra assolutamente nulla. E' il riduzionismo spesso ingenuo di taluni che comporta l'incapacità di capire che al di là del concetto classico di ufologia, esistono interpretazioni alternative che pur non essendo strettamente "viti e bulloni" non hanno nulla a che vedere con la spiritualità comunemente intesa. Ed è proprio questa interpretazione "esoterica" quella che offre la maggiore possibilità di indagine seria, documentabile nel tempo, ripetibile ed esperibile. In quest'ottica è dunque questa l'interpretazione "più concreta" che abbiamo.
Ciò non toglie, che chi lo desidera, possa continuare ad inseguire luci nel cielo. Serve anche questo ma che non basti, mi pare sia abbastanza evidente per tutti.



Discorso trito e ritrito, vite e bulloni vs nuovi approcci.
Nessuno lo mette in dubbio. Anzi, da una civiltà (presumibilmente) milioni di anni luce avanti alla nostra è un attimino difficile aspettarsi macchinari tangibili, quando probabilmente è la nanotecnologia a farla da padrona. Ma io non critico tutto ciò, e tu sai benissimo a quello che mi riferisco, cioè all'ufologia spiritualista e new age. Negare che questa esista, così come negare la sua matrice e la sua connessione con tutti gli altri fenomeni new age, mi sembra francamente poco corretto.



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