prima di Teodorani ed Hessdalen ci furono gli interessanti esperimenti di David Bohm:
http://zaro41.wordpress.com/2010/10/20/ ... gente-gd4/ Cita:
Un particolare tipo di plasma è quello composto prevalentemente o esclusivamente da elettroni. Il grande fisico David Bohm, nel 1943, stava lavorando al Laurence Berkeley Radiation Laboratory. Il suo interesse era centrato sullo studio del plasma. Un plasma, come sappiamo, è un gas composto di un mix di elettroni e ioni positivi, cioè di atomi che hanno perso in tutto o in parte i loro elettroni. Che succede se si inseriscono degli elettroni in un plasma? Un plasma, in base alla definizione, è una struttura caotica e la risposta dovrebbe essere scontata: non succede niente. Eppure, Bohm, con stupore, scoprì che le cose andavano diversamente da come si aspettava. Gli elettroni avevano un comportamento strano: non sembravano più esser parte di una struttura caotica, ma si presentavano come un insieme interconnesso, organizzato, che si rigenerava continuamente.
Bohm ebbe l’impressione di studiare una sorta di creatura ameboide, che rifiutava il diverso e le “impurità”, costringendole in una parte della parete, proprio come farebbe un organismo vivente, che incisti una sostanza estranea. Bohm fu talmente tanto colpito che più volte ammise di avere l’impressione che il plasma di elettroni fosse qualcosa di vivo. Come le cellule di un organismo vivente, gli elettroni si comportavano come se ciascuno fosse informato del comportamento dell’insieme.
Bohm li definì plasmoni.
Poi anche:
http://ilfattorec.altervista.org/fccapitolo23.html Cita:
Bohm cominciò la sua ricerca investigando il comportamento dei plasmi, gas contenenti elettroni e ioni positivi ad alta densità (esempio di plasmi sono i fulmini, l’aurora boreale, le stelle). Egli si accorse ben presto che gli elettroni, una volta che diventano parte di un plasma, smettono di apparire come particelle individuali ed iniziano a comportarsi come se essi fossero parte di un tutto più grande ed interconnesso...