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MessaggioInviato: 14/10/2013, 17:11 
EXTRATERRESTRI, COSCIENZA UMANA E DIMENSIONI DELL’ANIMA

Fonte: http://noiegliextraterrestri.blogspot.i ... ana-e.html
Di Mary Rodwell

La connessione umana con le intelligenze extraterrestri trascende lo spazio e il tempo?
"Credo che stiamo cercando di esplorare un MULTIVERSO attraverso la cruna di un ago".

L'ampliamento del territorio del Contatto
La maggior parte del pubblico e dei ricercatori ritengono che i Contatti o gli Incontri con gli extraterrestri siano definiti attraverso due finestre molto limitate di esperienza di Contatto. In primo luogo, lo scenario dei rapimenti/abduction, quando l'individuo può sentirsi paralizzato, e portato in trance, uno stato di sonno profondo a bordo della navicella. In secondo luogo, il contattati, che ricordano in piena coscienza il loro incontro. La mia ricerca suggerisce, tuttavia, una terza categoria molto più ampia, che è molto più comune e meno fisicamente invadente. Essa comprende alcuni dei tratti citati sopra, ma incarna dei modelli più sottili di esperienza. Se vogliamo allargare il territorio in modo da comprendere questa terza categoria, ci troviamo di fronte ad un quadro molto più affascinante di contatto e di come e perché queste intelligenze interagiscono con noi. In questo articolo vorrei esplorare tutte le forme di incontro e informare sul perché la ricerca con coloro che hanno esperienze - gli Experiencers - di contatto con queste intelligenze, offre dei dati diversi e conflittuali. Qual è il miglior approccio per gli Experiencers in cerca di risposte e di verifiche dei loro incontri? Esploro i benefici di un approccio olistico della raccolta dei dati. I giudizi erronei per quanto riguarda i dati rivelati dalle ipnosi, e discuto, se dei dati tanto straordinari, siano solamente confabulazione, fantasia, o invece potenzialmente dimostrano una nuova realtà: un Multi-verso. Le testimonianze degli Exsperiencers, sfidano non solo la realtà per come viene concepita, ma a caro prezzo sfidano anche le nostre convinzioni religiose e spirituali, e dimostrano un’associazione intima e complessa con gli extraterrestri, una connessione che si estende nello spazio e nel tempo, includendo i regni e le dimensioni di anima.

Un contesto più ampio di incontri e che cosa rende reale il contatto con gli extraterrestri?
E' mia convinzione che l’incontro extraterrestre, quando si verifica consapevolmente oppure in uno stato di trance alterato, e comporta una comunicazione con le intelligenze non umane, e successivamente modifica la percezione e la visione del mondo dell‘individuo, è il Contatto. Anche se il termine rapito e contattato sono sinonimi di incontri extraterrestri, a mio avviso la terza categoria è molto più diffusa. E' sottile, in parte fisica e può essere sperimentata in un viaggio fuori dal corpo o stato di sogno (OBE), dove l'interazione e l'incontro avvengono con lo spirito o con il corpo animico dell'individuo. Questo contatto OBE, non può essere confuso con i sogni normali, nonostante ne abbia delle caratteristiche analoghe, soprattutto perché viene facilmente ricordato, anche mesi o anni dopo. I normali sogni, sono presto dimenticati dopo pochi secondi o minuti dal risveglio. La comunicazione in questo stato di sogno, e anche quando l'individuo è cosciente, è telepatica, e talvolta sperimentata come uno scaricamento/downloads di dati. Queste persone in genere non cercano aiuto convenzionale, pur sentendosi isolate, sono pienamente coscienti delle loro esperienze, e se ne parlano, sanno di rischiare il ridicolo o nel peggiore dei casi una etichetta psichiatrica. Una grande differenza che c’è tra gli Incontri è che il rapito/addotto può sentirsi arrabbiato, traumatizzato e vittima, mentre la terza categoria di individui che sperimentano Incontri prova il contrario. Si sentono appartenenti ad una specie aliena e vedono gli extraterrestri come la loro famiglia. Provano un grande senso di isolamento e sono sconcertati per il comportamento primitivo e distruttivo della specie umana, alla quale non riescono a ricollegarsi. Uso i termini di “Homo Noeticus“, “Nuovi Umani“, o “Bambini Stellari“ per definire questa terza categoria. Quello che tutti gli Incontri hanno in comune è che la loro interazione diviene trasformazione. La sfida alla loro realtà di concezioni consolidate, che avviene attraverso questi Incontri funge da catalizzatore e scatena la consapevolezza di una realtà multidimensionale, che cambia la loro vita e la percezione della realtà per sempre.

Un territorio aperto, esplorando l'ignoto
"Basta osservare, far cadere tutte le categorie preconcette nel miglior modo possibile, e si deve solo raccogliere informazioni. Non usare parole come è accaduto o non è accaduto, esiste o non esiste, interno esterno, reale o irreale, va tutto messo da parte, e bisogna lavorare sulla materia prima".
Thomas Kuhn, autore di “The Structure of Scientific Revolutions“, (1962)

Questa asserzione di Thomas Kuhn può essere controversa, ma credo che sia corretta per questo fenomeno, perché stiamo cercando di capire qualcosa di profondamente complesso, attraverso una finestra sull’esperienza umana, la lente soggettiva umana, limitata dalla programmazione umana. Non abbiamo informazioni disponibili per valutare alcuni di questi dati della nostra realtà così come la conosciamo. Se vogliamo capire noi stessi, queste esperienze, il complesso della psiche, la metodologia e i programmi di molte forme di vita differenti che visitano questo pianeta, dobbiamo riconoscere l’esistenza di intelligenze potenzialmente anni o secoli più avanti di noi nel settore delle tecnologia e della consapevolezza spirituale. Dobbiamo essere totalmente aperti a ciò che non conosciamo, e raccogliere i dati nudi e crudi. Con i dati nudi e crudi, voglio intendere quelle informazioni che possono non adattarsi alla realtà riconosciuta o ai modelli scientifici attuali. Sono dati inediti raccolti senza pregiudizi personali e semplicemente documentati da queste sessioni senza pregiudizio o basati sulle domande più importanti.
Se siamo aperti ad esplorare questi dati inediti ritenendoli potenzialmente validi, nonostante la loro natura controversa, da tutti i tipi di Incontri si può ottenere una comprensione più chiara di ciò che non conosciamo. Dati straordinari sono stati scoperti da molti ricercatori e terapeuti, ma spesso sono stati liquidati come chiacchiera o un prodotto dell‘immaginazione iperattiva, poiché in contrasto con la realtà attualmente concepita. La mia difficoltà con questo approccio è semplice: si suppone che sappiamo quello che non conosciamo. Nella nostra ignoranza, dobbiamo domandarci se siamo in grado di giudicare ciò che è valido! Una mentalità aperta consente l’esplorazione di dati inediti che hanno il potenziale di offrire una maggiore comprensione di questa esperienza umana, ma anche offrire nuove informazioni su chi siamo e sulla natura della realtà. La veridicità dei dati arriva sotto forma di modelli coerenti di esperienza quando provengono da centinaia di individui psicologicamente sani. Ritengo che non sarebbe scientifico non tenere in considerazione modelli simili, e dovremmo raccogliere e ricercare ciò che essi trasmettono.
Come ricercatrice e terapeuta, e lavorando con 1700 casi, ho scoperto che i racconti dei miei pazienti hanno messo in discussione e sfidato tutte le mie convinzioni consolidate, similmente a quelle che li contestano. Ho imparato che se il mio proposito era quello di avventurarmi in acque inesplorate, ho dovuto per prima cosa riconoscere la mia ignoranza. Altrimenti sarei stata propensa ad accettare solo i dati già conosciuti e noti, e nella mia ignoranza avrei proverbialmente gettato il 'bambino' con “l'acqua sporca”. Un approccio nuovo e aperto si è rivelato estremamente utile anche per il paziente, perché ha dato loro il permesso di esplorare qualunque cosa scaturisse dal loro conscio e subconscio, senza la paura dei essere giudicati. Questo approccio ha inoltre dato loro l'opportunità di acquisire nuove conoscenze e di comprensione, per la loro guarigione e l'integrazione. Questa libertà di esplorare è stata facilitata dal fatto che ero totalmente aperta a ciò che loro raccontavano, e che non avrei interferito o giudicato né loro e né le informazioni che mi rivelavano.

Ricordo conscio e subconscio. La validità dell’ipnosi: può il nostro subconscio, se gli è consentito, attingere alla vera natura della realtà?
Il ricordo cosciente delle esperienze è da sempre stato ritenuto come il sistema più valido. Mi domando e chiedo se questa via è davvero accurata in tutti i sensi. Credo che il ricordo cosciente possa essere più limitato del ricordo inconscio, perché è colorato, è elaborato dal cervello analitico di sinistra ed ha una programmazione nella terza dimensione. Il dottor John Mack, autore di “Rapiti” e “Passport to the Cosmos“, compianto e stimato professore di psichiatria di Harvard, ha studiato il fenomeno in profondità. Il Dr. Mack riteneva che i dati rivelati dal subconscio sotto l'ipnosi sono più accurati rispetto al ricordo cosciente. Era sua convinzione sostenere che il subconscio rivela dati non modificati dal conscio, che sarebbero quindi potenzialmente più accurati. Sono d'accordo.
Il ricordo cosciente è estremamente utile ma offre un quadro limitato, considerando che l'ipnosi permette ai dati inediti di emergere in superficie, che potrebbero aggiungere molte più informazioni al nostro data-base limitato. Anche se l'ipnosi, come ogni strumento, può essere oggetto di abuso poiché si basa sulla comprensione, sulla formazione, e sull'integrità del terapeuta. In mani esperte e professionali, è uno strumento eccellente ed offre una preziosa finestra sulla psiche umana. Se siamo in grado di sospendere il giudizio sui dati rivelati dall‘ipnosi, abbiamo la possibilità di conoscere nuovi modelli di esperienza umana. E se rimaniamo aperti a ciò che non conosciamo, possiamo evitare di gettare “il bambino con l'acqua sporca“.
Ma molti mettono tutto in discussione, come si possano verificare l'integrità di tali dati straordinari? Soprattutto se questi dati sfidano la maggior parte della realtà concepita? Ho scoperto che anche se l’Experiencers a livello cosciente a volte può trovarsi in conflitto con dei dati, sembra che ad un certo livello più profondo, entra in 'risonanza' e capisce che questi dati hanno un senso. Con “risonanza“, voglio dire che si crea una reazione emotiva o corporea con i dati, una sensazione viscerale che l‘Experiencers sente giusta per lui.
Come ricercatore seguo lo stesso criterio del dottor Mack, il quale ha dichiarato in numerose occasioni che possiamo cercare modelli di esperienza, e se un numero significativo di individui indipendentemente tra loro riporta gli stessi dati, allora questi sono ‘integri’ e hanno bisogno di essere approfonditi e ordinati.

Dati di ricerca diversi e in conflitto, perché questo?
Ci sono varie e contrastanti ipotesi per quanto riguarda la nostra comprensione del Contatto. Credo che questo deriva principalmente dalla messa a fuoco e dal livello delle ricerca. Come ad esempio, i ricercatori che accettano solo i ricordi coscienti come validi e danno poca considerazione ai dati rivelati dalle ipnosi.

Le altre variabili:

* Valutazione di ciò che costituisce i dati come 'accettabili'.
* Inesperienza del ricercatore o terapeuta.
* La profondità della ricerca o della messa a fuoco.
* Il tipo di domande.
* La disinformazione attraverso attività occulte di copertura.
* Rapimenti MILAB. (Vedi note in fondo di questo articolo).
* Ricercatori con personali pregiudizi/preconcetti o diversa finalità.

“Awakening” capitolo 6; Di chi mi posso fidare per avere aiuto?

Per l’Experiencer che cerca aiuto circa le sue esperienze di Incontri si dispone di una base di risorse molto limitata. Il campo della ricerca Ufologica a causa della sua incompetenza ha causato diversi danni al fenomeno poiché lo percepisce come non valido. Ciò significa che il supporto per l’Experiencers è confuso, spesso amatoriale e sovente inadeguato, a causa della carenza di risorse professionali. Collegato a questo vi è il diverso orientamento tra il ricercatore e il terapeuta / ricercatore.
Un ricercatore utilizza principalmente protocolli scientifici e modelli scientifici della realtà per decidere cosa è un dato tangibile e accettabile. Questo protocollo può permettere di accettare ed esplorare degli scenari, come il tipo di esseri, eccetera, o per dimostrare che l'incontro si è verificato. Tuttavia, questo protocollo limitato senza ulteriori approfondimenti molto spesso lascia il sentimento di “essere vittima“ nell‘Experiencer, o peggio, viene ri-traumatizzato, con scarsa e inadeguata comprensione delle sue esperienze. Ho incontrato numerosi individui che anche anni dopo ancora non riuscivano a parlare dei loro Incontri senza provare dolore e paura, a causa di questo approccio limitato. La focalizzazione del terapista deve essere in primo luogo rivolta alla comprensione, all'integrazione e la guarigione. Ci deve essere un’apertura per poter esplorare i dati meno quantificabili, per poter offrire comprensione e risposte, anche se questo è una sfida alle convinzioni conosciute e radicate, poiché portano ad un punto di vista alternativo sui loro Incontri e questo porta a facilitare la guarigione, l’accettazione e l’integrazione.

Esplorare il Multi-verso
Questo fenomeno ci chiede di essere coraggiosi e di sfidare la realtà conosciuta, e di essere 'saggi' abbastanza per accettare quello che non sappiamo. Consapevoli che la nostra attuale comprensione della realtà è incorniciata in una scienza in transizione. Concetti come la realtà quantistica, l'Universo Olografico, la Coscienza dell'Unità, sono teorie che suggeriscono che tutto è interconnesso attraverso la coscienza. Questo concetto è molto simile a ciò che gli Experiencers riportano attraverso i loro Incontri, ma dal punto di vista esperienziale. Le loro esperienze dimostrano questo paradigma alternativo poliedrico che potrebbe rivelarsi come la 'vera natura della realtà'. Sento che noi come specie siamo spronati dal Contatto ad abbandonare i nostri vecchi programmi della realtà. Gli Incontri, sono delle moderne "esperienze sciamaniche", progettate per abbattere i programmi antiquati della realtà, e consentirci di prendere piena coscienza e di operare in una realtà multidimensionale. In “Awakening” ho definito questo come “l’evento realizzazione“, che avviene solo quando la persona accetta alla fine, che il vecchio paradigma non funziona e abbraccia il nuovo. Può essere terrificante avere tutte le vostre convinzioni della realtà rimesse in discussione e dover accettare una realtà estesa. Ma proprio come l’apprendista sciamano, bisogna affrontare le proprie paure, esplorare e far fronte a una prospettiva multidimensionale della realtà. L'esperienza sciamanica risulta avere un risultato parallelo con gli Incontri, che ad ugual modo porta alla trasformazione e accresce le capacità psichiche e di guarigione per l'individuo.
“Shamanism and Alien Abdcutions - A comparative Study“, Harvey Simon Wilson (2000)

Le dimensioni dell’anima
Come esploriamo queste potenziali realtà troviamo che alcuni incontri suggeriscono che queste Intelligenze possono lavorare o interagire in dimensioni di realtà non-fisica, come le dimensioni dell'anima. Questo comprende il contatto o la comunicazione con loro, anche prima della nostra attuale incarnazione fisica, ed è ciò che il dottor Michael Newton ha esemplificato nel suo libro, "Journey of Souls“, ossia la vita attraverso le vite, lo stato dell'anima. Inoltre, la mia ricerca suggerisce che questa interazione può anche continuare dopo la nostra morte fisica. Testimonianze raccontano che dopo la nostra attuale incarnazione umana, possiamo rimanere coinvolti con queste Intelligenze. Sono interazioni che avvengono attraverso quei termini che definiamo come spazio e tempo. L’esplorazione di alcuni di questi racconti straordinari sono coerenti e emergono in superficie attraverso un livello più profondo di ipnosi. Illustrano interazioni che sembrano non avere limiti nel continuum spazio-tempo. Non ho modo di verificare personalmente questi dati. Ancora una volta, il mio lavoro consiste di registrare questi dati come suggerito dal dottor John Mack che ha raccolto questi modelli di esperienza e informazioni consistenti e corroboranti. E se veri, essi indicano che le interazioni / incontri non avvengono solo nella forma fisica, ma anche quando siamo separati dal nostro corpo fisico, come in un viaggio astrale o viaggio fuori dal corpo (OBE), nello stato animico. Ma oltre a questo va aggiunto che sembra che le interazioni avvengono attraverso molte vite, e fra una vita e l’altra, prima della nostra attuale incarnazione umana. Sono Incontri che continueranno anche dopo che la nostra vita fisica attuale cesserà. Quindi, a tutti gli effetti, le interazioni avvengono sia in termini fisici e sia non fisici attraverso molte linee temporali, mentre siamo istruiti e assistiti nel regno fisico, nei regni e nelle dimensioni dell'anima.
Questa informazione è profonda e risponde ad uno dei più pressanti quesiti dell‘Experiencer, soprattutto se si sono sentiti vittime dei loro incontri. Con loro stupore, quando si pone loro l‘interrogativo del consenso, possono rimanere scioccati nello scoprire che questa autorizzazione è stata data da loro stessi alle Intelligenze Extraterrestri prima della loro attuale incarnazione umana. Descrivono se stessi come una intelligenza, che appare sottoforma di un luminoso globo di luce, la loro essenza dell'anima. E dicono: "Ho accettato, ma è stato prima di venire qui". Alcuni aggiungono: "Ho un lavoro da fare. Per facilitare l'evoluzione della coscienza umana".
Centinaia di persone hanno riportato tali dichiarazioni.
Ricordo di aver condiviso tali informazioni, con un noto autore e ricercatore. Ha completamente ignorato queste informazioni e ha sostenuto che questi dati sono una forma di delirio, un programma instillato da queste Intelligenze col fine di ingannare l'individuo ad accettare i loro Incontri. Trovo che sia una spiegazione molto difficile da credere, visto che i miei pazienti risuonano a un livello profondo. E i fatti che riportano hanno molto senso per loro. Mi chiedo chi è paranoico. Ci fidiamo o neghiamo quello che risuona per l’Experiencer, o crediamo a quello che noi come osservatori preferiamo credere? Io non ho le risposte, non pretendo di averle, ma ho problemi quando qualcuno si atteggia in questo modo, senza fornire alcun dato che dimostri una tale prospettiva negativa basata sulla paura, e che non aiuta questa ricerca.

"Chi si erige nel campo della verità e della conoscenza è naufragato dalla risata degli Dei".
Albert Einstein.

La mia ricerca finora ha dimostrato che le percentuali più alte di Incontri con le Intelligenze Extraterrestri sono favorevoli, benevoli e consensuali.

"Per quanto riguarda le mie esperienze di contatto sono diventato più compassionevole verso gli esseri ET, in quanto l’essere umano può imparare molto e trarre beneficio attraverso le interazioni con Loro. Ero spaventato dalle mie esperienze solo perchè che mi sembrava di essere l'unico ad avere queste esperienze. Non sapevo cosa stesse succedendo e perché. Ma vi è sempre stato uno scambio alla 'pari'. Li ho aiutati a raggiungere i loro obiettivi di genetica e in cambio ho ottenuto la mia guarigione e le capacità psichiche, e in più la mia vita sulla Terra è migliorata. Mi hanno anche protetto, quando glie’ho chiesto. Fondamentalmente all'inizio ho frainteso i Grigi. La parte "ET" cosciente di me, ha inizialmente preso la decisione di assisterli ma accettare e comprendere ciò può essere oscurato dalla paura che deriva dalle nostre percezioni limitate e dalle reazioni umane a queste esperienze ".
Tracey Taylor, experiencer (24), Australia occidentale.

Il dominio dell’anima
Se siamo di mente aperta a ciò che non conosciamo, questo ci porta ad ipotesi affascinanti. Nell'incontro OBE (viaggio fuori dal corpo/viaggio astrale), molte persone si percepiscono come 'sfere' o sfere di luce. Essi raccontano di lasciare il loro corpo sotto forma di una 'sfera di luce', in termini metafisici chiamato 'Merkabah'. Questo è accaduto ad un experiencer, che riporta:
"E’ uno spazio bellissimo, lo adoro, è la mia casa, noi siamo il tutto, io sono ogni forma, ero un’anima nata, proprio bella, con un’energia, l'energia dell'anima, io creo, tu crei, io sono liquido, sono fluido, posso andare qui o là, come una bolla, questa è la forma dell’anima ".
Peter, experiencer (60) Sydney, Australia.

Il 'globo' di luce sta a indicare che si è in “stato animico” quando si viaggia fuori dal corpo. In alcuni incontri le persone riferiscono che non sono riuscite a svegliare il loro partner nonostante i loro richiami, grida o scossoni. In regressione ipnotica ho avuto una spiegazione. La persona 'sveglia' percepiva una sfera di luce che entrava nella camera da letto, un luminoso 'globo’ verde. Si muoveva per la stanza, ed era così strana e spaventava la persona. Molto presto dopo la sua comparsa, la persona addormentata si era svegliata. In questa regressione il globo di luce ha dimostrato di essere il corpo astrale o 'stato animico' nel viaggio fuori dal corpo (OBE) del dormiente, che poi ritornava nel corpo fisico.
In un altro esempio, è stato dimostrato che si può abitare anche in altre 'forme di vita' mentre si è in questo stato di OBE. Una experiencer, una di quelle persone che chiamo Starseed (Semi Stellari), sentiva la sua coscienza come 'coscienza duale' ovvero articolata in parte umana e in parte ET. In regressione, ha descritto di essere a bordo di una astronave, e ha visto se stessa nella forma di un essere grigio, che stava lavorando come scienziato. Le ho chiesto dove poteva individuare la sua forma umana. Lei rispose che era nell’astronave ma inanimata, mentre la sua coscienza abitava nel suo ‘essere ET‘. Ho chiesto come è ritornata poi nel suo corpo umano. Ha descritto una sfera di luce che ha lasciato la sua forma extraterrestre per poi entrare nel suo corpo umano rianimandolo. Ha detto che era come cambiare un cappotto biologico con un altro. Molte altre persone hanno sperimentato questo scambio di forma fisica a una forma extraterrestre quando sperimentavano uno stato di OBE.

Questa ricerca offre una panoramica che illustra una prospettiva straordinaria delle nostre intime connessioni con queste Intelligenze, e invita altre domande circa la vera natura della realtà. Abbiamo esaminato concetti come legami genetici inter-specie proprio perché degli individui hanno detto di possedere il DNA di uno o più forme di vita extraterrestre. Questa ricerca ha scoperto collegamenti che trascendono lo spazio-tempo e le interazioni tra le anime, prima e dopo l’incarnazione umana. Alcuni dati straordinari provengono da un ragazzo di 15 anni, con il quale ho lavorato in Gran Bretagna nel 2008, dove mi trovavo per un giro di conferenze. I dati sono stati intriganti, soprattutto in considerazione all'età del giovane. Ci sono stati molti aspetti affascinanti su questo caso, e ho fatto l'ipnosi regressiva su due membri di una famiglia di quattro persone. Hanno avuto un incontro congiunto con un’esperienza di 'missing time'. Ho regredito la nonna ed è stato un grande successo nel trattare con le sue paure ataviche che ha finalmente rilasciato dopo questo precesso. Il suo nipote di 15 anni lo chiamerò John (non è il suo vero nome). John era molto incerto sul fare o meno l'ipnosi per paura di quello che avrebbe scoperto. Tuttavia, il positivo esito di guarigione della nonna lo ha incoraggiato a procedere. Nella regressione ha parlato della natura profonda di ciò che egli definiva come “nuove anime“. Dobbiamo ricordare che questo era un ragazzo di 15 anni che parlava di concetti di cui non aveva una consapevolezza cosciente. In un incontro con i Grigi, ha persino riconosciuto i suoi parenti defunti, descrivendoli come “globi“ di luce. Ha detto che erano lì per sostenerlo e per aiutarlo a superare la paura.

Il seguente dialogo è un estratto della trascrizione di questa sessione straordinaria di ipnosi:

Mary: "Dimmi cosa stai vedendo".
John: "Io sono in macchina, sul sedile anteriore, la mamma guida, sono circa le 5:30. Riesco a vedere i camini, le pareti in pietra delle case e i campi, e una macchina rossa, abbiamo sorpassato la macchina rossa ... ... ... ... .. Strano, c'è un Grigio in piedi in mezzo alla strada, ora sono due. Non sono alti, circa 90 cm, senza vestiti. Non sono come li immagini, sono più complessi, più gradevoli e più amichevoli di quanto si immagini, più curiosi. Sono sorridenti, sono più umani di quanto si pensi ... ... ... .... Ora siamo al di fuori dall‘auto, sono curiosi e ci stiamo toccando, reciprocamente, sembrano avere la pelle come i delfini non come i serpenti, è liscia, ci tocchiamo... ... ... ... .. Ci stanno dicendo "Ciao".
Nota: John riferisce che i Grigi gli parlano nella sua mente. Ricorda di averli già visti prima quando aveva 3 5 e 7 anni. Il commento interessante per quanto riguarda il suo 'sentire' sui Grigi, dà una veridicità extra alla storia. Un commento simile è stato raccontato da un bambino di 4 anni, che ha parlato di 'alieni' che venivano a giocare con lui durante la notte. Ha detto che non gli piaceva toccarli, perché sentiva al tatto la loro pelle come quella dei delfini. C’è da chiedersi come possono questi due bambini conoscere la sensazione che si prova toccando un delfino.

Informazioni provenienti dal dottor Michael Wolf autore di "The Catchers of Heaven", un uomo che ebbe alte credenziali e un nullaosta di sicurezza di altissimo livello sostengono che lui ha interagito e collaborato con diversi tipi di extraterrestri in strutture segrete. In una intervista su You Tube, ha anche descritto la pelle del Grigio con cui era in contatto che era come quella di un delfino, con i quali gli umani condividono un legame evolutivo.

Mary: "Cosa succede dopo?"
John: “Siamo sopra il mondo, non so, (confuso) sono seduto in auto ... ..."
Mary: "Dove sei adesso?"
John: "Nell‘astronave, è come una bolla, ci sono due Grigi, non riesco a vedere attraverso lo scafo, però era vicino alla macchina, è decollato sui camini, i pavimenti non hanno riflesso, è una bolla con una colorazione gialla, non ci puoi vedere attraverso, andiamo su sopra i camini e oltre la collina".
Mary: "Cosa succede dopo?"
John: "Mi sento felice, ci sono i due Grigi e altri 4 o 5 più piccoli, sono quelli più giovani e stanno lì per imparare. La luce è dietro di me, hanno la testa un po’ inclinata e ci guardano. "
Mary: "Dove ti portano?
John: "Dicono che è Orione".
John continua questa discussione chiedendo agli esseri spontaneamente: "Quanto tempo ci è voluto?". La risposta è stata: 'Tre giorni'. Durante la sessione di ipnosi John fa domande sulle loro informazioni dicendo: "Ma è ridicolo - Non c'è tempo qui, è come se le ere fossero cucite insieme, e loro ci entrano dentro" Il viaggio continua per John: "Ci portano in un luogo che non è bello, mi mostrano la sua devastazione, dicono che ci stanno mostrando questo perché è sgradevole e non vogliono che noi finiamo per fare la stessa fine di quel luogo".

Più tardi nella regressione chiedo a John perché sono stati “presi“ questa volta.
John: "Per iniziarci."
Mary: "Perché sono interessati a te?"
John: "Ho un lavoro da fare ... ... ... ... ... ... ... .. Cambiare il mondo".
Mary: "Come?"
John: "Non lo so, io saprò quando sarò pronto. Io so solo che sto imparando. Il mondo cambierà da Dicembre".
Mary: "Dicembre?"
John: "Dicembre 2012".
Mary: "Hai altre domande?"
John: "Perché proprio a me ?........ Oh, ho scelto di farlo, mi sono offerto di tornare, ho scelto di fare questo. I due Grigi sono ancora qui con me, dicono di rimanere collegato. Sono stato qui 27 volte prima."
Uno dei problemi di John era il suo timore dei suoi incontri. Voleva capire l'origine della sua paura. Tutto è iniziato in un altro incontro. Ha detto: "Gli esseri Grigi sono arrivati quando ero nel mio giardino." John prosegue ed esclama "Posso vedere gli orbs, bianchi e dorati e due più piccoli, sono qui per riscaldarmi, sono la mia famiglia! La sfera più grossa è la mia bisnonna, poi un altra è il bisnonno, poi il nonno e suo fratello. Sono qui per farmi stare tranquillo .. per rassicurarmi."
Gli ho chiesto come facesse a sapere che cosa erano i globi di luce. John ha detto che lo sapeva e basta. Gli ho chiesto perché erano lì con lui. Ha risposto che erano venuti assieme il Grigi per sostenerlo, per farlo stare tranquillo, così non si sarebbe spaventato. John ha poi detto che quando i Grigi andarono via i globi di luce sono entrati nell‘astronave!
John: "Non hanno intenzione di spaventarci".
John ha continuato a spiegare che i Grigi erano ritornati per rassicurarlo, perché degli esseri “robotici“ erano arrivati a indagare su di lui, con un mezzo triangolare. Ha detto che erano simili all'immagine dell’ET che vide nel cerchio nel grano, riferendosi al un volto alieno apparso nella stagione Crop Circle del 2002. John ha detto che dopo che i Grigi lo avevano lasciato erano arrivati questi altri esseri e continua: "Mi hanno spaventato a morte. Sono le ’nuove anime’ che rappresentano l’inizio del ciclo appena iniziato. Non hanno nessuna emozione, cercano di arrivare te perché vogliono condividere la tua esperienza. Ma non ci riescono. Non ho più paura adesso, sono solo nuove anime. Non mi faranno del male. Hanno una energia oscura perché sono appena agli inizi, sono vuoti, ma non hanno il permesso di spaventarti, neppure di venirti vicino, e non possono avere la tua energia, è necessaria la luce per fare questo lavoro."

Dopo questa regressione, John ha condiviso con me alcune riflessioni sul processo di ipnosi:
"Non ho creato io questa situazione ma sembra come se fosse proveniente da qualche altra parte. Incredibile, mi ricordo tutto ed è confortante sapere che la cosa che mi spaventava erano solo le nuove anime, si è spaventati perché è una cosa a noi ignota a noi ma non c'è bisogno di essere spaventati. Mi dispiaceva per loro, il motivo per cui ho paura è stata l'atmosfera intorno a loro, anime nuove con nessun karma, non hanno esperienza, anime vuote. Noi siamo invece “anime piene".

Da un ragazzo di 15 anni questa informazione è stupefacente. Questo ha avuto un impatto su di me perché ha messo in discussione concetti abbastanza insoliti per la sua mente cosciente. Come il numero delle sue incarnazioni umane e il suo ruolo su questo pianeta con un "lavoro da fare". L'incontro con tutta la sua famiglia disse che fu il punto di partenza. Il racconto delle anime di nuova formazione, che cercano di andare da lui lo aveva spaventato, soprattutto perché non capiva, ma alla fine si era reso conto che non volevano causare nessun danno, erano solo curiosi. Questa ricostruzione attraverso l'ipnosi non solo ha contribuito a rimuovere le sue paure e a far comprendere la sua condizione proprio come successo alla nonna ma ha anche cambiato la prospettiva su loro stessi e sui loro incontri, per sempre.

A questo punto vorrei solo chiarire che ci può essere qualche nesso con il mistero degli ‘Orb' (da non confondere con le particelle di polvere) che sono diventati così frequenti sulle immagini digitali. Queste sfere, di tutti i colori, forme e dimensioni, sono apparse nelle fotografie scattate in luoghi sacri e dopo la meditazione collettiva di persone. Alcuni individui sono in grado di vedere queste incredibili sfere ad occhio nudo, e possono dirti dove puntare la telecamera. Gli Orbs sono stati filmati in movimento, come documentato nel DVD "Orbs the Veil is Lifting", che esplora il fenomeno Orb, così come il Progetto Orb, uno studio scientifico di Miceal Ledworth LLD e Klaus Heinemann PhD. Gli Orbs sembrano interagire con l'individuo e la macchina fotografica, mostrandosi senzienti. Personalmente ho preso foto di molte sfere di diverso colore e ho persino chiesto mentalmente a una sfera blu di comparire, lo ha fatto. A coloro che stanno studiando questo fenomeno, suggerisco che alcuni potrebbero essere 'intelligenze inter-dimensionali, o spiriti. E’ possibile che la macchina fotografica con la sua capacità di accedere a un più ampio spettro di luce possa mostrare come ci manifestiamo in stato animico. Gli aborigeni, per esempio chiamare le luci “min min”, le anime dei loro antenati. Forse la macchina fotografica ci mostra la stessa cosa.

L’amica e collega, Suzanne Hansen offre anche spunti affascinanti di come un'anima si è mostrata a lei sottoforma di sfera luminosa blu. Suzanne vive in Nuova Zelanda e gestisce un gruppo di supporto agli experiencers e un centro di ricerca (UFOCUSNZ) Suzanne ha sperimentato interazioni con intelligenze extraterrestri sin da bambina e ha ricordi lucidi dettagliati e consapevoli di molte delle sue esperienze. Negli ultimi anni attraverso una serie di regressioni sono emersi dati che hanno rivelato e dimostrato connessioni profonde con queste intelligenze che suggeriscono sia cminciate a livello animico. Nel suo libro che sarà presto completato, Suzanne si allargherà su questi dati.
Ho conosciuto Suzanne 11 anni fa quando mi fu presentata all’UFO Congress di Laughlin, Nevada, USA. Siamo diventate amiche e colleghe. Per molti anni Suzanne ha voluto mantenere l'integrità del sui ricordi coscienti, che erano abbastanza esaurienti ed esaustivi. Ma pochi anni fa è stata consigliata di esplorare le sue esperienze con l'ipnosi. In queste particolari sessioni di ipnosi lei intuì che si doveva aprire a nuovi dati. Quindi, siamo andate in queste sessioni di ipnosi senza aspettative. I dati che vennero alla luce si rivelarono straordinariamente profondi, e dimostrarono connessioni con il suo figlio maggiore, connesioni di prima che lui nascesse. Pochi mesi dopo Suzanne è venuta per una nuova sessione, di nuovo senza aspettative o preconcetti, e scoperto che era direttamente correlata alla sessione precedente e ha offerto maggiori dettagli, con profonde implicazioni.
In questa regressione, Suzanne si percepì che aveva appena 8 anni, quando vide una sfera di luce blu. Le era stato detto dal Grigi che, in futuro, questa sfera di luce blu sarebbe diventata suo figlio.
Suzanne ha aggiunto: "Un Grigio mi ha assicurato che ci saremmo incontrati molte, molte volte fino al giorno che sarebbe nato questo figlio".
Nella seduta successiva, alcuni mesi dopo a Suzanne è stata data una visione più completa.
Suzanne ha spiegato: "Vicino al termine della mia prima gravidanza, sono stata presa a bordo di un‘astronave e assisitita, nell’attraversare il lungo corridoio, da due entità alte, un misto di razze. Hanno spiegato che mi stavano portando da qualcuno che doveva "unirsi" con me. Durante la regressione ipnotica con Mary, la mia voce è diventata molto lenta e quasi indistinguibile, e a questo punto il mio corpo è diventato freddo e intorpidito. Lentamente un'anima entrò nel mio corpo, e nel corpo di mio figlio prossimo alla nascita. Mi sentivo infusa di luce e in assenza di peso, mentre il Grigio lentamente riportava il mio metabolismo allo stato normale. Il Grigio ha detto che ci sono migliaia di bambini nati nel mondo come lui (il figlio di Suzanne, ndr), è un programma che fa parte di un ampio progetto per creare cambiamenti positivi e accelerare l'evoluzione della specie umana".
Suzanne aggiunge: "Queste due esperienze hanno dimostrato in che modo alcune anime vengono alterate, educate, e adottate dalle diverse razze di ET, come parte di costruttivi programmi di lunga scadenza e per il bene futuro dell'umanità."
L’esperienza di Suzanne illustra la complessità dello stato animico, e che la nostra attuale comprensione della anima è molto limitata. Queste informazioni ci sfidano a riconsiderare non solo le connessioni umane con queste intelligenze, ma anche la nostra connessione anima/spirito.

Josh, un experiencer dell’Australia dell‘ovest ha detto quanto segue del suo incontro astrale avvenuto su un’astronave extraterrestre, dal punto di vista dell'anima.
"Ho visitato in astrale una astronave di grandi dimensioni con molte altre anime, c’era una grande varietà di esseri, erano gioiosi e incredibilmente saggi, e sono stati in grado di mutare la loro forma a volontà, da una forma umanoide a quella di un nastro di luce .. come li ho visti sembravano essere composti di bolle effervescenti di energia."

Helen Sanderson vive nel Regno Unito, e sta per pubblicare un libro sulle sue esperienze. Recentemente mi ha scritto dopo aver letto la storia di Suzanne e mi ha detto di sua figlia, Fay. "Mia figlia aveva 14 anni quando lei mi ha detto per la prima volta di essere stata rapita, e dalla sua esperienza è venuto fuori un discorso scioccante. Ha detto che prima che lei nascesse, gli ET separarono il suo embrione dal mio corpo in diverse occasioni, al fine di effettuare le regolazioni che le avrebbe permesso di vivere con la stessa facilità sia sulle astronavi, sia quaggiù sulla Terra. Riescono a farlo, separando l'anima dal corpo per mezzo di rotazioni degli strati di Merkabah (anelli) attorno al nostro corpo in direzioni diverse e a diverse velocità, quindi separano l'anima dal corpo. Questo è ciò che accade in molti casi di abduction: l'anima è presa e il corpo lasciato alle spalle, ma quando viene re-introdotta l'anima 'ricorda' la sua gestione / estrazione e ne visualizza la memoria sul corpo in forma di contusioni, e altri segni sul corpo. Allo stesso tempo, lei mi ha anche detto che gli ET gli hanno insegnato la telepatia quando aveva 18 mesi, motivo per cui lei non parla molto - trova più facile comunicare con la mente".

Hayley invece rispecchia molto di coloro che io definisco 'New Humans' (Nuovi Umani). Hayley ha detto: "Continuavo a ricevere messaggi che dicevano che si stavano avvicinando ... ... .... Che ero totalmente al sicuro, perché mi hanno amato. ... ... ... Mutazioni genetiche, hanno detto ... ... .. Attraverso alterazioni su di me e altri, il cambiamento sarebbe avvenuto come un'onda che attraversa la nostra specie ... .... Un qualche tipo di connessione interiore che tutti noi condividiamo ... ... .. mi fece sentire come se avessi trovato Dio ".
(Janet E. Colli Phd., 2004, Sacred Encounters, pag. 68 Hayley)

Perché siamo così importanti per le intelligenze extraterrestri?
Un complesso programma extraterrestre, fatto di legami genetici, programmi educativi multilivello , insieme all'interazione con l’anima, non è congruente con un programma sovversivo. Anche per la mia logica umana limitata, è assurdo. Gli Extraterrestri hanno la tecnologia per prenderci in un nano-secondo, se quello era il loro desiderio. No, questi incontri suggeriscono un’ipotesi molto diversa, qualcosa di molto più profondo e la ricompensa è la trasformazione della Coscienza.

"Le cose sono impossibili solo fin quando non lo sono!
Il dottor Michael Wolf: The Catchers of Heaven, pagina 43:
"Se siamo in grado abbandonare molti dei pregiudizi e delle paure che ci attanagliano e limitano la nostra comprensione potremmo avere la libertà di esplorare e di esaminare le varie possibilità, come ad esempio la vera natura della realtà umana. Ipotesi fisico-quantistico dicono che la natura dell'Universo è olografica e tutto è collegato all'interno di questa matrice .. Se questo è il caso potremmo scoprire che siamo tutti solo delle anime con ruoli diversi, nella medesima danza cosmica."

"Mamma, noi siamo gli alieni".
Jena, (8). Western Australia

Trauma originato dalle false-abdcution ET eseguite da militari (MILAB)
Il dottor Helmut Lammer autore di "MILAB" e il dottor Steven Greer (CSETI) riferiscono entrambi che i 'traumatici' falsi-rapimenti orchestrati dai militari potrebbero avere una percentuale alta dell’ 80%. Purtroppo, i rapimenti MILAB sono un aspetto del fenomeno poco conosciuto alla maggior parte del pubblico. Molti ricercatori non sono a conoscenza o respingono la possibilità di rapimenti MILAB, anche se la ricerca indica che è una delle principali origini del trauma. I “rapimenti” orchestrati dagli umani sono deliberatamente creati per indurre in errore e in confusione le persone facendogli credere che sono di origine extraterrestre. Programmi MILAB utilizzano questi rapimenti per ottenere informazioni sui programmi extraterrestri attraverso interrogatori agli experiencers. Gli experiencers vengono fuorviati a credere che stanno avendo un vero incontro extraterrestre. L'individuo è terrorizzato, a volte violentato, viene fatto soffrire emotivamente, abusato psicologicamente, drogato e sottoposto a controllo mentale. Alcuni ricercatori sono a conoscenza dei rapimenti MILAB ma interpretano questi “rapimenti” come un incontro 'reale' con gli extraterrestri, o ancora, per propri motivi, ignorano questi dati indicativi. Il Dr. Lammer, afferma che un numero di ricercatori di alto profilo non riconoscono questo aspetto del fenomeno, pur avendo tali dati in archivio.
Come ricercatrice australiana credo che l'incidenza dei rapimenti MILAB è poco diffusa in Australia. Ho solo incontrato una piccola percentuale di persone che indica un possibile intervento MILAB.


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MessaggioInviato: 14/10/2013, 17:13 
INTERVISTA A LEO SPRINKLE

Fonte: http://www.edicolaweb.net/un080101.htm

Lei è un celebre ricercatore ufologico. I suoi punti di forza sono molteplici, come psicoterapeuta e come psicologo, presso l’Università del Wyoming e tante persone si rivolgono a lei. Ci parli della sua esperienza nel campo delle "abductions".

Immagine

Il mio primo avvistamento si verificò nell’autunno 1947, presso l’Università del Colorado, a Boulder. Mi stavo recando ad una riunione con un mio collega, Joe Whitener. Discutevamo di semantica in generale e su come gli scienziati indagano sulla realtà. Immersi in una dimensione filosoficamente entusiasmante, rivolgemmo lo sguardo in su scorgendo in cielo, a ovest, un oggetto metallico di forma apparentemente ellittica. Non riuscivamo a capire cosa fosse perché eravamo certi non fosse un aeroplano, né un elicottero o un pallone sonda. Accelerò. Continuammo a osservare, ma un disco volante non poteva essere. Solo i pazzi vedevano "dischi volanti" e noi eravamo studenti molto seri. Ripensandoci, ricordava la forma di un’unghia. Non ne parlai con nessuno e mi sentii alquanto depresso. Per me era sconvolgente, considerate la mia formazione scientifica e religiosa. Non riuscii ad ottenere la borsa di studio per un trimestre. Poi, dopo aver svolto il servizio militare in Germania, ritornai a Boulder. Un giorno mia moglie Marylin ed io stavamo ammirando una catena montuosa di Boulder, chiamata "Flatirons" - Ferri da stiro - e vedemmo un’intensa luce rossa e arancio. Era meravigliosa e pensammo si trattasse di una stella. Uscimmo dalla macchina per guardarla; andava avanti e indietro e non emetteva alcun suono. La luce era tra noi e ai piedi della montagna, ma appena il cielo si oscurò, scomparve nella notte. Il giorno dopo mi aspettavo di leggere qualcosa sul giornale o sentire una notizia alla radio. Niente! Imparai così due preziose lezioni dopo il secondo avvistamento: la prima era che dovevo investigare e la seconda che sarebbe stata un’attività solitaria, perché la gente aveva paura ed esitava a parlare di questi eventi. Iniziai così a leggere i libri e le riviste disponibili nel 1956: gli scritti di Frank Edwards e Donald Keyhoe e le pubblicazioni del National Investigations Committe on Aerial Phenomenon (NICAP). Nel 1961 conseguii il dottorato presso l’Università del Missouri. Scrissi a Richard Hall, allora segretario del NICAP e lavorammo ad una ricerca estesa a 250 persone, interessate al fenomeno ufologico, sulla loro cultura scolastica, la condizione socio-economica e così via, giungendo alla conclusione che esse rientravano nello standard medio di apertura o chiusura mentale. Era un sondaggio psicologico: alcuni avevano un punteggio alto, altri basso. Cercai di condurre un’altra indagine sui professori di psicologia, ma non funzionò perché i miei colleghi pensavano che era un’assurdità. Quindi decisi di fare senza e ci riprovai nel 1963 e nel 1964 quando ritornai all’Università del Wyoming, a Laramie. Continuai la ricerca, cercando di fare dei collegamenti, completando dei sondaggi personali, sulle esperienze ESP e UFO vissute da 100 persone. Ritenevo, già da allora, che il paranormale fosse in relazione al fenomeno ufologico. Certi miei colleghi non lo capiscono, pensano che non sia scientifico guardare agli aspetti spirituali o paranormali, ma secondo me sono egualmente importanti, proprio come indicò pubblicamente J. Allen Hynek, professore di astronomia presso la Northwestern University, nel 1979, in Brasile: che i ricercatori UFO hanno un paradosso, proprio come i fisici hanno un paradosso sulla "luce". La luce è sia una particella che un’onda. A detta di Hynek, lo stesso accade nelle ricerche ufologiche: i dischi volanti sono fisici e psichici. Appresi presto la lezione.

Può fare un paio di esempi concreti per chi non comprenda ancora il Fenomeno Psichico. Per esempio, la manifestazione di materia incorporea o non solida, oppure le capacità ESP (esperienza extrasensoriale).

La telepatia è un aspetto: la comunicazione da mente a mente. Solitamente, la chiaroveggenza è definita come dalla mente alla materia, come "Remote Viewing" - vedere qualcosa anche senza disporre dei sensi visivi per vedere.

Per ci non conosca la "Remote Viewing", la visione a distanza può avvenire quando si è perfettamente svegli, ma è diversa dal sogno o dalla chiaroveggenza, giusto? È vedere con gli occhi della mente…

C’è chi vede con l’occhio della mente e chi sente di fare un viaggio astrale o una proiezione astrale dove percepisce di viaggiare mentalmente per poi riportare delle informazioni al corpo. Altri avvertono di essere ancora nel corpo e nella mente, vedendo mappe o documenti o un’astronave, o qualsiasi altra cosa. La Precognizione è un termine utilizzato nell’ESP: vale a dire la consapevolezza di un evento che si potrebbe verificare nel futuro… o la Retrocognizione, in cui la persona possiede informazione di un evento passato. La telecinesi o la psicocinesi sono termini usati per la "mente oltre la materia", dove una persona è presumibilmente capace di usare l’energia dal corpo e dalla mente per influenzare un oggetto fisico, come un certo tipo di campo energetico o una pallina da ping-pong. Altri riescono a spostare una scatola di fiammiferi su un tavolo. Naturalmente ci sono i debunkers, separatamente dagli scettici, che sostengono che non è così. Molti sono scettici perché devono vedere per credere. La maggior parte delle persone dimostrerebbe capacità psichiche, se adeguatamente istruita. Infatti, secondo un sondaggio condotto da padre Andrew Greeley, sociologo dell’Università di Chicago, che ora vive in Arizona, 2/3 degli adulti americani intervistati hanno avuto un’esperienza psichica, visite di defunti, o telepatica, o di chiaroveggenza, o precognitiva. Una vasta gamma di eventi che ci induce a dire che il "paranormale è normale". Vale a dire che il Misticismo solitamente definito in termini di Fenomeno Psichico è più normale che insolito.

Tornando agli UFO, stando alla sua ricerca nei casi di abduction, la maggioranza dei rapiti ottiene un accresciuto senso di consapevolezza psichica, o questa viene sviluppata maggiormente rispetto ad altre persone?

È difficile sapere cosa viene prima. I miei studi sono iniziati nel 1964, i dati si riferiscono ad un sondaggio su 600 soggetti, ho parlato e corrisposto con migliaia di persone. Se ne evince che non descrivono solo luci o oggetti nel cielo, o atterrati, ma alcune di loro si sentono di essere state trasportate fisicamente fuori dalla loro abitazione e portate a bordo di un’astronave; alcune avvertono di uscire fuori dal corpo. Quindi c’è una gamma di esperienze, di interpretazioni, di reazioni. La gente può essere adirata, timorosa, terrorizzata, piena di soggezione. Certi soggetti non sembrano troppo influenzati da tali esperienze, ma la maggioranza le subisce con terrore ed angoscia. Molti mi riferiscono di sentirsi a tratti pieni di una sensazione di attesa, timore e qualcosa di insolito avviene.

Esiste la concreta possibilità che anche i militari siano responsabili dei rapimenti, probabilmente circa l’80%. È scioccante pensare che, mediante la psicotronica, l’olografia e così via, sia possibile alterare la mente dei cittadini.

Considerando l’intervento degli elicotteri neri militari, credo che ciò stia avvenendo ed anche che gli ET eseguano un "doppio compito": manifestandoci da un lato il loro modus operandi, dall’altro il nostro. Ad esempio, le esperienze di rapimento descritte in associazione ad abusi infantili: così è più facile per gli psicologi, nella media, dire "bene, non sei stato veramente rapito dagli ET, stavi solo ricordando esperienze di abuso infantile". In realtà, si minimizza, scavando in episodi di abuso infantile come fatto sociale, perché siamo inclini a considerarli più di quanto non facciamo con gli incontri alieni. Quindi, intendo dire che ogni istituzione, l’Educazione, l’Esercito, la Politica, l’Economia e la Religione passa attraverso questo "avvolgente" o "implodente" collasso o crollo interiore.

Quale tipo di messaggi si ricevono? Quante persone rispondono agli incontri alieni?

Per molti il termine "abduction" significa essere prelevati da casa, o in macchina, e portati su un disco volante. Alcuni ritengono sia un’esperienza terrorizzante, non solo incontrare degli ET, ma anche altri esseri umani. Abbiamo una molteplicità di descrizioni di varie persone e vari eventi: dal fenomeno fisico al fenomeno biologico, dalla sfera emotiva a quella delle onde cerebrali, dalla sfera psicologica simile ad una fantasia, un sogno ad occhi aperti o un sogno effettivo o un sogno lucido e certuni hanno un’esperienza sensitiva, fuori dal corpo, mentre sono stesi a letto e la coscienza o l’anima vola nel disco volante e poi ritorna. A mio avviso, è fisica, biologica, psico-sociale e spirituale. Un tutt’uno. E gli ET forniscono un doppio scenario: uno per l’individuo e uno per la società. Tanto che alcuni hanno un’esperienza individuale per loro terrificante, dolorosa, patologica. Per altri l’esperienza è egualmente terrificante, ma psichica, o spirituale o religiosa. È un test, un’iniziazione. L’individuo viene estrapolato dalla sua cerchia di amici, l’esperienza accade, poi va affrontata. "Lo dico alla mia famiglia? Ai miei amici? Lo accetteranno?". Se accadesse ad un militare, persona addestrata, con una formazione concreta, la affronterebbe contando su se stesso. Mentre il testimone UFO deve imparare a essere autosufficiente, a non rivolgersi, per ottenere conforto, a Dio, a una famiglia, alla religione, all’Esercito, al Governo, ai medici… i miei consiglieri, i miei amici, i miei vicini. A nessuno!

Sono lasciati completamente soli.

Sì, completamente soli. Poi quando si sentono di poterlo gestire, cominciano a parlare dell’esperienza con gli altri e scoprono di avere forza, si riuniscono in gruppi ed iniziano a condividere le informazioni. Sino a capire che si tratta di un fenomeno "comune". L’informazione non proviene dall’alto, ma dal basso verso l’alto. Così, si ha sia un’iniziazione sia uno stimolo sociale. Gradualmente, la società inizia ad essere consapevole che è in atto, un contatto con gli alieni.

Cosa intende per gradualmente? Un frangente di tempo di secoli? Oppure pochi anni?

Per rispondere, devo tornare alla mia personale esperienza di rapimento. Per me a dirigere tutto sono gli ET e quindi non dobbiamo preoccuparci. Il contatto non sarà un annuncio formale al mondo ma, per come vedo che vanno le cose, "l’informazione arriverà come una conclusione scontata".

Ha vissuto esperienze personali da cui ha tratto le informazioni?

Mi sono sottoposto ad ipnosi a cinquanta anni, nel 1980, quando trovai finalmente il coraggio, grazie all’aiuto di un altro psicologo, di sapere di più sulla mia infanzia. Mi riportò ad un’esperienza da me vissuta a dieci anni nel 1940 a Rocky Ford, in Colorado. Mi sentii come a bordo di un’astronave. Un uomo alto, accanto a me, poggiò la mano destra sulla mia spalla e stavamo osservando il cielo scuro e le stelle luminose e mi diceva, o mi informava (non so dire se era o meno un messaggio verbale) "Leo, impara a leggere e a scrivere bene perché quando sarai grande potrai aiutare gli altri a scoprire il loro scopo nella vita". Da bambino ero inconsapevole sul significato, ma so che perdevo sangue dal naso. Mi svegliavo con gli incubi di presunte persone nella stanza e la percezione di essere andato altrove. Diventato più grande, laureatomi in psicologia, mi dissi: "oh, è solo la paura di mio padre", era solo un incubo sul mio rapporto con lui, perché era severo ed esigente e la mia, una madre dolce e compassionevole. Avevo l’incubo di qualcosa, forse un granchio, che saliva dalle scale voltandosi verso di me e poi arrivava mia madre con una scopa e lo scacciava via. Mi diedi psicologicamente una spiegazione: identificavo la figura del granchio con quella di mio padre, nato a Luglio… nel segno del Cancro. Nel 1980 fui cosciente che la mia memoria di quanto era accaduto a 10 anni si riferiva ad una reale reazione fisica. Ero finalmente in grado di accettarlo alla lettera. Come accade a tante persone che hanno avuto delle esperienze da bambini, eppure è solo quando crescono che riescono ad ammetterlo.

L’essere che le mise la mano sulla spalla era un umanoide?

Un umanoide con una sorta di tuta spaziale.

Di che colore?

Apparentemente grigia. Da bambino, non sapevo come definirla. Leggevo solo i fumetti di "Buck Rogers". Non avevo altri riferimenti, come i film. Eppure la gente diceva "Oh, era solo un ricordo di un film. Certo, doveva essere un film". Era quella la loro spiegazione…

Aveva capelli biondi?

Non saprei. Sollevando lo sguardo, potevo vedere il viso, ma dei capelli non so, perché la testa era in parte coperta dalla tuta spaziale.

Un’esperienza fisica autentica, quindi sapevi che era vera.

È quello che sentivo. Percepivo sempre qualcosa di meraviglioso o una sensazione di verità. Provavo un lieve formicolio alla spalla che mi diceva che stavo vivendo un evento fisico. Non posso convincere gli altri che è veramente accaduto, ma io ne sono davvero convinto. Da quella esperienza imparai due cose… che alcuni sentono di essere stati rapiti.

Sequestrati?

Portati via. Mi sentii come riportato a qualcosa… verso qualcosa. Rapito. A dieci anni vissi l’esperienza a Rocky Ford: ero seduto in un riparo in legno per le galline e avevo lo sguardo rivolto verso il cielo a sud ovest. Dissi ai miei che avevo avuto la stessa sensazione mentre osservavo il cielo con loro, con tutta la famiglia, Bob, Jean… i miei fratelli e sorelle, ma poi la razionalità ebbe il sopravvento. "Dimentica quell’assurdità". Eppure era la forte sensazione di essere in connessione con un’altra famiglia nel cielo. E tante persone sentono di essere qui nel pianeta per un compito, temporaneo. È dura, fa paura, ma è importante. E quindi noi continuiamo a scoprire nuove cose. Per questo molte persone affrontano il problema con la paura e con i dubbi, perché non solo stanno entrando in contatto con gli alieni, che è già uno shock, ma anche con il vero scopo della loro stessa anima e un tale peso è difficile da sopportare.
È tremendo essere consapevoli che siamo qui per un fine superiore, quello di aiutare noi stessi, aiutare l’umanità a passare attraverso questo stadio di cambiamento della Terra. L’Umanità ci sta nel mezzo. Il risultato, se sarà positivo, potrà condurre a far parte di una confederazione di civiltà di altre culture.

Una sorta di Federazione Interplanetaria. È una ipotesi alla quale è giunto in seguito ai suoi studi o per intuizione?

Tutt’e due. Se ci penso su mi sembra giusto e se indago anche, perché ho parlato con migliaia di persone e stanno giungendo a conclusioni simili. Indagini sia intuitive che sensoriali perché i nostri sensi investigano esternamente; ma si può usare l’intuito per indagare internamente.

Può delineare la data in cui accadrà? Se si rivelerà sbagliata non glielo rinfacceremo…

Non ci sarà alcun annuncio formale, sarà una conclusione scontata. Niente annuncio ufficiale.

Tuttavia, per quanto riguarda i cambiamenti sulla Terra, lei ipotizza che potremmo diventare una civiltà intergalattica e unirci ai nostri Fratelli Intergalattici, oppure percorrere l’altra strada…

Oppure, saltare noi stessi in aria.

Oppure andare al passo con le modificazioni terrestri e non riuscire a sopravvivere. Di quale periodo stiamo parlando?

Profezie parlano degli anni 2013 e 2014. Profezie dei Maya e le piramidi. Altre riguardano il 2001. Alcuni parlano del 2004, 2005. Della vasta gamma di interpretazioni, la mia unica certezza è che i responsabili sono gli alieni. Non dobbiamo solo fare il nostro lavoro. Quando ero in servizio, guardavo il tabellone dei comunicati. Ok, dicono che alle 16.00 succederà questo e quello. Cioè alle 16.00 in punto, minuto prima minuto dopo. Dovevamo comunque essere pronti a "marciare tutta la notte" o a qualsiasi cosa fosse, ed avere la prima ingranata. Potrebbe accadere così, disporre di un paio d’ore prima della visita dell’ispettore generale, prima che la "cosa" abbia inizio. A mio avviso, possiamo investigare gli UFO e gli ET quanto più possibile fisicamente e biologicamente. È la cosiddetta indagine scientifica. Possiamo indagare noi stessi psicologicamente e fisicamente. Ed imparare di più sulle nostre vite passate e quali sono i messaggi insiti in noi stessi. Possiamo meditare. Noi condividiamo le informazioni con tante persone e le informiamo, inclusi gli ET, che siamo pronti. Quando saremo pronti, non come individui ma come società, allora secondo me riceveremo dei segnali e dei simboli che ci indicheranno il prossimo passo.


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INTERVISTA A WHITLEY STRIEBER

Fonte: http://www.edicolaweb.net/un060301.htm
di Sean Casteel

Alla luce dell’ultimo libro di Whitley Strieber "Confirmation: The Hard Evidence of Alien Among Us (S. Martin’s Press, 1998)", ho deciso di intervistare telefonicamente l’autore per discuterne con lui i contenuti e per saperne di più della vita di una persona che, ormai da più di dieci anni, vive costantemente sotto l’occhio dei riflettori e di media increduli. Avevo appena terminato la trascrizione dell’intervista, quando mi è caduta sotto gli occhi una frase del best-seller letterario di Norman Mailer "The Gospel According to the Son": "chi se non Satana vorrebbe dirci che la nostra strada potrebbe essere più facile?". Leggendo quanto segue il significato di queste parole apparirà chiaro: il cammino verso la salvezza è duro e difficile e Whitley Strieber lo sa molto bene.

Immagine

Ecco il testo dell'intervista:

"Confirmation" è davvero un libro diverso dagli altri che hai scritto. Vi appaiono solo marginalmente le tue esperienze personali, mentre metti a fuoco altri eventi, le vicende di altre persone. Perché? Cosa volevi ottenere con questo approccio?

Il tentativo di esporre alcune prove che dovrebbero portare ad un interessamento scientifico nel campo. E non basta ribadire i contenuti della mia storia personale, perché di fatto si tratta di un’esperienza sostenuta da insufficienti prove fisiche.

Il tuo "status" nella comunità ufologica è unico. Hai venduto moltissimi libri e i media parlano continuamente di te. Una volta hai detto che forse proprio per questo motivo sei stato scelto come una specie di "propagandista" dai Visitatori. Vuoi parlarcene?

Propagandista? Non afferro. Non capisco il senso della domanda, Sean?

Credo che tu abbia usato proprio il termine Propagandista, qualcuno che diffonde idee...

Oh, beh, è una congettura. Intendo dire, con tutti gli impianti sottocutanei che ci sono in giro, e dato che non sappiamo ancora cosa sono o come funzionino, è una possibilità di cui dobbiamo essere consci. E in questo includo il mio stesso lavoro. Fin quando non avremo compreso chiaramente con quale tipo di tecnologia abbiamo a che fare, è necessaria molta prudenza. Per quanto mi riguarda, non ritengo di subire alcuna influenza mentale esterna. Ma, nel contempo, credi forse che una persona condizionata sia in grado di accorgersene? Io non ho risposta.

Ti senti ancora estraneo alla comunità ufologica, come sostenevi una volta?

Diffido solo di quanti diffondono in maniera imprecisa le proprie idee. Mi sento estraneo non all’intera comunità ufologica, ma solo ad una sua parte, che non risulta di alcuna utilità. Sì, non voglio avere nulla a che fare con persone di questo settore.

Di che settore parli?

Non voglio entrare nei dettagli, mi creerebbe problemi. Ma basta dare un’occhiata ad Internet per trovarvi troppi siti pieni di idiozie, con le quali non ho niente da spartire. C’è tutto il materiale falso che vuoi. Ultimamente ho dovuto riallestire completamente il mio sito Internet, perché tutto il materiale inoltratomi, privo di foto o altre prove a sostegno, è totalmente falso. Senza eccezione. Sono stato un ingenuo, all’inizio, quando ne ho incluso parte nel mio sito, credevo venisse da persone attendibili. Me ne rammarico e chiedo scusa. Molta gente crede di divertirsi così, che siano cose su cui scherzare. Io non sto giocando, prendo l’argomento molto seriamente. Desidero che la comunità scientifica internazionale se ne interessi. E se gli inquirenti UFO non sanno gestire la situazione, forse non dovrebbero essere coinvolti.

So che è spiacevole, ma potresti darci una panoramica delle persecuzioni di cui sei stato vittima assieme alla tua famiglia, dopo la pubblicazione di "Communion", nel 1987?

In proposito ho pronte 50 pagine da porre, presto, nel mio sito. È una storia infinita, e credimi, la comunità UFO non ne è l’unica responsabile. Gruppi di scettici, fanatici religiosi, persone fra le più disparate hanno creduto opportuno darmi addosso, convinti che fossi un bugiardo, e che andassi punito. È davvero dura. La persecuzione è diventata di norma, nelle nostre vite. Ecco perché non posso risponderti in due parole.

Mi ha turbato particolarmente sapere che qualcuno ti ha sputato in faccia, in un aeroporto.

Oh, è accaduto più di una volta. In un’occasione, nel corso del programma "Good Morning America", un tipo asserì che io era a capo di una setta o culto, come Jim Jones, e l’incidente dell’aeroporto avvenne il pomeriggio seguente alla messa in onda del programma.

Dopo il suicidio di massa di "Heaven’s Gate", ora sanno cosa è veramente una setta. Ad ogni modo, i tuoi problemi sono iniziati nel 1989, quando iniziasti a stabilire i "Communion Groups" (gruppi di sostegno per i rapiti, ndr.) in tutto il Paese.

Già. Alcune persone vennero sobillate contro di me da un tipo che più tardi fu accusato di essere un hacker (chi penetra nei sistemi informatici altrui, o crea virus, ndr.). Alla fine la Corte Federale sentenziò che non c’erano prove a sostegno delle calunnie contro di me.

Ritieni sia stato giusto, avendo vissuto le tue esperienze con i Visitatori, passare tanti guai? Credi ce ne sia stato un motivo?

Ne è valsa proprio la pena. Abbiamo la possibilità di uscire fuori, di diventare una razza galattica, una "specie immortale". Quando una razza si stabilisce non solo al di fuori del proprio pianeta, ma anche oltre il Sistema Solare, diventa immortale, o perlomeno vive quanto l’Universo, potenzialmente. Vorrei che l’umanità avesse questa possibilità, perché esistono diversi miliardi di combinazioni genetiche per l’uomo. Siamo appena all’inizio dell’epopea della razza umana, non alla sua fine. Chiunque si stia adoperando in tal senso, anche incidentalmente, aiuta l’intera razza umana.

In altre parole, a darti la forza di resistere alle persecuzioni è la convinzione che il tuo lavoro in qualche modo sarà proficuo per tutta l’umanità?

Sì, essenzialmente è così. Io non credo, tra l’altro, che ci sarà mai un atterraggio di massa. Nessuno ce lo servirà su un piatto d’argento. Occhio. Se uno ti offre qualcosa su un piatto d’argento, è malvagio, e prima di accettare, pensaci su mille volte. È come il cavallo di Troia. Solo ciò che possiamo realmente ottenere dalla nostra industria, dai nostri sforzi e dal nostro intelletto deve avere valore per noi. Il resto non mi interessa.

Credi che i Visitatori siano consapevoli delle tue sofferenze? E se è così, si sono mai espressi a riguardo?

No, nel corso delle mie esperienze non avviene un autentico dialogo. Ci sono poche parole. Ma a volte loro reagiscono. Un giorno, mentre ci stavamo allontanando in macchina dalla nostra baita nello Stato di New York, reagirono piuttosto negativamente, tirando fuori uno stupefacente "display di risposta", ma molto privato.

Si dimostrarono preoccupati per la vostra incolumità?

No, lo erano perché avevano perso un "congegno per le comunicazioni" per loro molto utile.

Nulla a che vedere con l’essere dispiaciuti per le tue disavventure.

Non ho la minima idea di quali fossero i loro sentimenti.

Nel libro definisci Roger Leir, Alice Leavy e Jesse Long autentici eroi.

Lo sono davvero.

In che senso? Cosa vuol dire essere eroi in campo ufologico?

Alice e Jesse rappresentano un modello, hanno speso la propria vita, hanno dato tutto raffrontandosi con la scienza, per diffondere consapevolezza. Roger lo è perché ha rischiato la carriera in nome di qualcosa che generalmente viene considerato quanto di più lontano dalla responsabilità professionale. Lo ha fatto ben sapendo quanto era costato a John Mack, sotto il profilo professionale. Ci vuole coraggio, e un grande senso umanitario.

Alla fine del libro esponi un’idea sul perché i Visitatori mantengano segreta la loro presenza, consentendo il nostro sviluppo indipendentemente da loro. Puoi riassumerla?

Sono partito da un articolo pubblicato su "Science Magazine" nell’Aprile 1977. Diceva in sintesi che l’unica cosa che avremmo da offrire a una civiltà evoluta come quella dei Visitatori, sarebbe la "novità". Ma non dobbiamo essere mendicanti all’angolo della Strada Cosmica, con ben poco da offrire loro. Non dobbiamo "ricevere", dobbiamo "prendere". I Visitatori lo sanno e faranno di tutto per renderci le cose sempre più difficili, vanificando i nostri intenti di proiettarci fuori dal pianeta, stabilendo un nuovo "modus vivendi". Per loro, se ci riuscissimo, sarebbe una tragedia.

Puoi spiegarti più chiaramente?

Il problema è che noi siamo intrappolati nel concetto mentale di Bene contro Male. Gli alieni sono buoni o cattivi? Ci aiuteranno o no? È un discorso inutile. Sarebbe meglio parlare ad un muro.

Difatti non ti ho posto domande sul Bene e sul Male.

Certo, ma quello che rende tutto più difficile da capire è: come possono apparirci così ostili mentre in realtà cercano di aiutarci? La risposta è che vogliono rafforzarci. Ci fanno fare esercizio, ci fanno flettere i muscoli, creando, ad esempio, domande per noi insostenibili e senza risposta. Questo rende più forti. Invece, se aspettiamo che atterrino in massa, come nel film "Contact", ci indeboliamo. Ci fa male. Questa è ostilità. Sai come capiremo se sono ostili? Se vedremo atterrare alieni simpatici, affabili e gentili, venuti dallo spazio per darci la chiave dell’Universo. E sono anche pericolosi. Invece, quelli ostici, che non ti promettono nulla, ma che si espongono personalmente per darti modo di farcela da solo, bene, quelli sono nostri amici. Dobbiamo farcela con le nostre forze, o è meglio lasciar perdere.

Mi è appena venuto in mente (non voglio metterla in termini moralistici, per carità) che il vero significato di "Israele" è "colui che combatte con il suo Creatore".

Questo è assolutamente giusto. Noi tutti SIAMO "Israele".

Whitley, vorrei parlare di quelle persone che hanno la sensazione di essere "per metà aliene", il cui senso d’identità è come offuscato, nei fai cenno nel tuo libro, vero?

Esatto.

Convivere con una personalità aliena? L’ho sperimentato molte volte, sai, realizzando che "loro" pensano attraverso te, e tu provi il loro pensiero. Sarebbe ovvio che, in questi casi, il proprio senso d’identità venga "spento". E invece non accade mai: qualcosa mi tiene là, come una entità umana cosciente, a dispetto di tutti gli spiriti o qualsiasi cosa mi attraversi certe volte.

A tutt’oggi non abbiamo idea di cosa significhi tutto ciò. E l’incognita centrale della questione è che non sappiamo bene "cosa" siano i Visitatori. Anche se sono alieni provenienti da altri pianeti, accadono cose a diverse persone che ci suggeriscono che continuiamo ad ignorare cosa siano "realmente". Se "loro" riescono in qualche modo ad alterare la realtà, allora siamo in alto mare, e dobbiamo aspettarci qualsiasi tipo di "effetti collaterali" davvero difficili da interpretare o capire.

C’è una cosa che mi ha spaventato parecchio: Katharina Wilson (una famosa addotta, ndr.) mi ha spedito alcuni testi che parlano dello stesso problema. Inizi a provare un "peculiare senso di non-esistenza", come se tu non fossi reale, l’Universo non fosse reale, ti guardi allo specchio e continui a non sentirti reale.

Sono condizioni psicologiche altamente dissociative e collegate a diversi tipi di stress. In questo caso particolare, hai a che fare con un tipo di stress difficilmente catalogabile.

È come se, andando solo un centimetro oltre, potresti cadere in uno stato catatonico, non esistere affatto.

È interessante notare che di solito negli Incontri Ravvicinati la gente non viene ferita. Ma ho molte testimonianze di gente che si è sentita danneggiata.

Non si tratta necessariamente di ferite, è solo che è dannatamente strano...

Sì, è una questione di ordine psicologico. Nel corso delle mie investigazioni ho avuto modo di rilevare che le persone più danneggiate a livello psicologico dagli Incontri Ravvicinati sono i fondamentalisti cristiani, gente che normalmente va in giro a predicare e spargere il terrore per motivi pseudoreligiosi. Sono loro di solito che hanno le esperienze di rapimento più terrificanti da raccontare. Non voglio intendere che l’esperienza in sé non sia difficile o traumatica. Anzi. È un’esperienza difficile, e più i Visitatori si mostreranno al pubblico e più diventerà difficile. Se continueranno ad intensificare la loro attività, ci saranno intere aree dove il livello di dissociazione psicologica sarà altissimo. E la gente comune sarà spaventata a morte, e le persone più colpite cadranno davvero, come hai detto prima, in una sorta di catatonia. Potrebbe accadere facilmente. Dobbiamo essere pronti a questo rischio, c’è una maniera per affrontare la situazione. I Visitatori hanno sempre guidato la mia attenzione sulla meditazione. Ho scoperto che tutte le persone maggiormente in grado di gestire la situazione facevano meditazione. Così erano in grado di acquisire la giusta prospettiva, perché, come dico nel libro, il conflitto necessario alla nostra coscienza perché la realtà sia percepita in forme per noi comprensibili, porta l’ego a sentirsi come annichilito.

Esatto.

Puoi porre termine a ciò semplicemente spostando la tua attenzione al di fuori della tua mente e del tuo ego. Ti rilassi immediatamente e tutto diventa molto normale. Quello che fino a poco prima sembrava un mostro ora appare come una stanca, piccola creatura, che sembra lottare con qualcosa che a volte trova difficile, a volte noioso e molto triste.

Giusto per la cronaca, io sono un Cristiano liberale. E credo che i Visitatori siano fondamentalmente positivi.

Hai letto l’intervista a Monsignor Balducci che ho posto nel mio libro?

No.

Quanto dichiara il prelato vaticanense Corrado Balducci credo rappresenti l’inizio di una vera e propria politica della Chiesa sull’argomento. Balducci è uno specialista in demonologia, ma dall’intervista si evince che non confonde affatto i due argomenti.

Buono a sapersi.

Michael Hesemann lo ha intervistato per la sua rivista (Magazine 2000, ndr.) e Balducci ha gentilmente consentito di riprodurre l’intervista nel mio libro.

Vuoi aggiungere qualcosa, una tua dichiarazione?

Sì, che è compito della comunità scientifica porre tutto questo in termini razionali e comprensibili. Esistono strumenti e tecniche che ci permetterebbero di affrontare l’argomento in maniera scientifica, e di rispondere ad alcune delle numerose domande che sorgono. Come quella basilare: è tutto reale o no? Se la comunità scientifica non sarà in grado di rispondere a tale quesito, vuol dire che c’è un difetto particolarmente grave nell’intelletto umano. Perché ti garantisco che nei prossimi 50 anni ci saranno tali danni ambientali che le nostre possibilità di rispondere a un quesito come questo diverranno molto limitate, allora.

Sempre in merito alla comunità scientifica affermi che siamo ad un punto in cui la scienza ufficiale nega il fenomeno, ma si riesce ad intravedere una transizione, tramite la quale verrà gradualmente accettato.

Certo. Peter Straub è un perfetto esempio di questa transizione. C’è un gruppo di scienziati qualificati alle sue spalle che lavora proprio a questo fine. Sì, credo che ci sia un cambiamento in atto, ma è lento.

Adesso andiamo "fuori dalle righe". Presto intervisterò Rio D’Angelo, l’unico sopravvissuto della setta di Heaven’s Gate.

Davvero?

Sì, lasciò il gruppo un mese prima del suicidio collettivo. Ultimamente sta parlando molto con i media, deve andare anche al Larry King Show (l’intervento di D’Angelo è stato poi cancellato, ndr.). Che tipo di domanda gli faresti? Vorrei chiedergli qualcosa sul futuro, sulle prospettive.

Non so cosa pensare su tutto l’accaduto. Credo che alla base di questa tragedia ci sia un vero e proprio fallimento della scienza, o per meglio dire dell’immaginario della scienza, che non sa spiegare tante di quelle cose che alla fine le persone trasformano il tutto in superstizione. È terribile. E triste. È un peccato, e mi auguro solo che la tua intervista possa servire ad impedire che quella tragedia aumenti ad inquadrare nella maniera sbagliata il problema UFO.

Elaine Pagels ritiene che a causare il fenomeno UFO sia la soppressione di impulsi religiosi nella nostra società. O meglio, dell’impulso a cercare una realtà trascendente, una benevola intelligenza superiore.

È interessante: ho sempre addebitato tale tendenza repressiva all’attività dell’establishment scientifico. Però devo dissentire dal punto di vista della Pagels, perché secondo lei nulla del fenomeno UFO è reale. Ma gli UFO non sono solo frutto di un impulso religioso deviato: esistono moltissime prove della loro esistenza, attorno a noi. E questo è un problema, perché chiunque con abbastanza carisma può sfruttare tali prove per convincere le persone a seguire un particolare culto basato sugli UFO. Come risultato hai questa gente, e la setta di Heaven’s Gate non è l’unica. Ci sono moltissime sette e culti in giro che diffondono storie assurde. Come quella che i Grigi proverrebbero da Zeta Reticuli. Come siamo giunti a tale conclusione? Tramite una vaga e ipotetica ricostruzione, basata su un ricordo, una ricostruzione che potrebbe essere giusta come errata. Invece è qualcosa che tutti danno per scontato, come se fosse scritto nella pietra. Ma è solo fantasia, superstizione. La scienza non si ferma a valutare queste cose, i fatti si trasformano in fantasia e nascono cose come Heaven’s Gate. La comunità scientifica è da biasimare.

Ho sentito anche altre persone dubitare che le abduction fossero eventi "reali": nessuno di loro (i rapiti in IR4, ndr.) ha mai visto davvero un’astronave o cose del genere.

Credo che la maniera migliore di affrontare il problema dei rapimenti è trattare con gli addotti che possiedono impianti. Non basta che una persona affermi di essere stata rapita. Gli "impiantati" sono abbastanza facili da trovare. Io sono uno di loro… abbiamo apparecchiature in grado di dirci se i loro ricordi derivano da una esperienza fisica reale e di che tipo di esperienza si tratti. Vedi, immagina che un rapito dichiari di aver visto una grande luce, o addirittura una figura. Mentre il soggetto ricorda, con alcuni macchinari possiamo stabilire se c’è una forte attività nella zona del cervello preposta agli organi visivi o nell’ippocamo (area del telencefalo dei vertebrati, ndr.), il che confermerebbe che si tratta di un’esperienza realmente vissuta e non solo immaginata. Abbiamo solo bisogno della collaborazione di alcuni scienziati, a loro volta dotati della giusta attrezzatura. E questo è un bel problema. Ne conosco cinque o sei, ma non permetterebbero mai a un addotto di entrare nei loro laboratori, per come stanno le cose oggi.

Possiamo includere anche te nella lista degli "indesiderati"?

Assolutamente sì; mettimi nel gruppo.

OK. Hai letto il libro di David Jacobs "The Threat"?

Sì.

Le sue conclusioni sono opposte alle tue.

No, non esattamente. Non posso dire se le sue conclusioni siano corrette o meno, perché non esistono prove sufficienti a riguardo. Jacobs basa tutte le sue ipotesi sui ricordi ottenuti sotto ipnosi dagli addotti. Per come la vedo, finché non lavoriamo con prove solide e inoppugnabili, stiamo passando dal vuoto al nulla. Noi non abbiamo idea di che cosa si tratti.

Parlando di "conclusioni opposte alle tue" mi riferivo alla tesi di Jacobs secondo la quale le abductions celerebbero una invasione aliena...

Quali alieni? Ci sono alieni qui in giro?

Fammi terminare: chiunque ci sia dietro, Jacobs nota che è un’invasione in atto, mentre noi iniziamo ad andare in giro per il sistema solare senza che loro interferiscano... Capisci cosa intendo?

Sì, e mi domando chi abbia ragione.

Anch’io.

Bene, fino adesso non c’è stato alcuno sforzo per determinare se tutto questo sia vero o no. E mi dispiace che quel tipo della setta Heaven’s Gate verrà intervistato da Larry King, perché verrà sicuramente usato per gettare discredito sul settore ufologico. La cosa strana è che io non posso andare al Larry King Show per parlare del mio libro, ci fanno passare sotto silenzio. Continuerò a parlare per la ristretta cerchia dei "convinti" del fenomeno... La nostra voce viene soffocata di continuo dai media.

Si sente una sola campana.

Esatto. È già un miracolo se certi argomenti giungono in radio, grazie a programmi come l’"Art Bell Show". Ma è incredibile che scienziati qualificati abbiano ottenuto dagli addotti oggetti fisici come gli impianti, e non ne sappiano spiegare la provenienza, e che il grande pubblico ne rimanga all’oscuro (queste motivazioni hanno poi indotto Strieber a collaborare con la rete televisiva NBC alla creazione del documentario "Confirmation", che si incentrava sullo studio degli impianti, ndr.). Al contrario, ai bambini verrà spiegato che l’ufologia è male, e che bisogna tenersene lontano o si commette suicidio. E se davvero c’è un Satana, stai sicuro che sta lavorando duramente per confonderci e spaventarci, tenendoci lontano dalla verità. Perché questa è la nostra vera strada verso la salvezza: solo uscendo al di fuori del pianeta Terra la razza umana sopravviverà. Altrimenti ci estingueremo. Il prossimo secolo ce lo dirà.

Una volta ho ricevuto una e-mail da un tipo che si dichiarava satanista, con lo pseudonimo "666"... mi intimava di lasciar perdere gli UFO, una velata minaccia...

(Ridendo) Non penserai di aver ricevuto una e-mail dal Diavolo?

Dal Diavolo no, ma da uno dei suoi, magari...

Beh, e chi lo sa? Ma non credo che sia tutto così ovvio, Sean...

Ad ogni modo condivido il tuo scetticismo sui media.

Sì, la cosa mi fa stare male. Non si tratta solo dei media, ma della comunità scientifica. Credo che il mio libro non la smuoverà di uno iota. Né i media. È terribile, come vivere in un paese di ciechi ed essere in grado di vedere. Questo ti rende un pericoloso ed odiato rivoluzionario. È come tornare al Medioevo, quando nei tribunali dell’inquisizione nulla di ciò che dicevi poteva salvarti, e sia il tuo silenzio che le tue parole erano interpretate come un’ammissione di colpa.

Credici o no, ho appena terminato un corso sull’argomento, intitolato "Storia della Stregoneria Europea e della sua Persecuzione".

È terrificante, perché è lo stesso processo. Ogni volta che scendo per strada mi domando se sarà la volta buona che mi lapideranno a morte. Perché se inizieranno ad essere scagliati sassi, Sean, io sarò il primo a riceverli. Perché sono dannatamente in vista. Tutti conoscono il mio viso. E diverse persone nella comunità ufologica sarebbero contente se sparissi. Sono tra i pochi a cercare di coinvolgere la comunità scientifica in maniera chiara. Vedi, il MUFON (famoso gruppo ufologico USA, ndr.) ha provato a ricoprirsi di una patina di scientificità, ma mancano le credenziali di chi ha autentici dottorati scientifici. Inoltre il MUFON pubblica le sue ricerche scientifiche sugli UFO solo nel suo organo "The MUFON Journal", ad uso interno dei soci, e non su riviste nazionali quali "Science" o "Nature". E questa è una sfortuna.

Capisco cosa intendi dire. Grazie per l’intervista. Buona fortuna per il tuo lavoro.

Grazie, e arrivederci.


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MessaggioInviato: 14/10/2013, 17:17 
INTERVISTA A J. ALLEN HYNEK

Fonte: http://www.hwh22.it/xit/S10_articoli/17 ... Hynek.html

J. Allen Hynek dopo aver lavorato negli anni '40 e '50 come ricercatore scientifico per l'Università di Harward nello Stato dell'Ohio e dopo essere stato direttore associato presso l'Osservatorio Astrofisico del Smithsonian Institution, fondò una dozzina di importanti osservatori in tutto il mondo. Dal 1960 al 1974 è stato Presidente del Dipartimento di Astronomia dell'Università di Nordest. Da segnalare il suo lavoro per il progetto 'Blue Book'.
Nel 1972, Ad Evanston, nello stato dell'Illinois fonda il Centro Studi sugli UFO. Collabora con Steven Spielberg per il film "Incontri ravvicinati del III tipo". Muore nel 1986.

Immagine
Scena tratta dal film "Incontri ravvicinati del III tipo"

D: Molta gente la considera il migliore ufologo del mondo, nonostante all'inizio fosse uno scettico convinto. Potrebbe descriverci i suoi inizi?

J.A.Hynek: Il 5 maggio del 1910, a 5 anni, mi fecero salire sul tetto per vedere la cometa di Halley. Diversi anni più tardi, dopo la laurea in astronomia all'università di Chicago, superai la depressione all'osservatorio dell'università di Lake Geneva, nel Wisconsin.
Con la mia borsa di studio di 66 dollari e 50 cents al mese vivevo come un re, dormivo e mangiavo sotto la cupola dell'osservatorio. Ero così totalmente immerso nell'astronomia che il resto del mondo non esisteva per me. Non sapevo nemmeno che Hitler bruciava libri... era un isolamento totale. Arrivò la guerra, io mi sposai, ero in luna di miele e passammo per Washington D.C., lì misi a disposizione la mia esperienza a quello che all'epoca era l'equivalente alla Fondazione Nazionale della Scienza. Quando seppero che io ero anche un radioamatore, mi misero come aiutante nella realizzazione di un apparecchio esplosivo chiamato prossimità radiofonica "fuze" che fu usato contro gli aeroplani kamikaze e le bombe volanti V-1, oltre che come detonatore per la bomba atomica sganciata su Hiroshima. E' l'unica cosa nella mia vita della quale mi pento. Successivamente andai in Ohio, dove lavorai come direttore della scuola nell'Osservatorio Mc Millin. Un giorno memorabile del 1948, tre ufficiali delle Forze Aeree della vicina Base Wright vennero con tutte le loro 'decorazioni', parlammo del più e del meno, poi alla fine uno di loro mi domandò "Cosa ne pensa lei dei dischi volanti?". "E' pura fantasia" dissi "una novità, stress da post-guerra, una moda". Apparentemente risposi correttamente visto che le Forze Armate mi domandarono se mi sarebbe piaciuto diventare consigliere nel 'Progetto Sign' per smistare la grande quantità di documenti che continuamente arrivavano. Risposi affermativamente, perché no?! E così una o due volte al mese visitavo la Base Wright e gestivo una grande quantità di documentazioni inerenti avvistamenti di UFO, li esaminavo e dicevo "Questa non è una sonda meteorologica, ma scommetto che è un globo... o meglio, ovviamente questo è un globo...". Io ero uno scettico insensibile e temo di aver contribuito a rafforzare l'idea che il tutto fosse una sciocchezza. Feci sempre del mio meglio per le Forze Armate, togliendo per loro le "patate bollenti" con le mie spiegazioni...

D: Sicuramente le forze Aeree la stimavano...

J.A.Hynek: Esattamente, il solo pensiero dei dischi volanti era per loro ripugnante. All'inizio cercarono di ignorare i documenti, ma dopotutto erano loro i responsabili della nostra protezione da 'qualsiasi cosa che volasse', cosicché dovettero affrontare la questione pubblicamente. Si passava gran parte del tempo rispondendo a lettere di bambini e di anziani 'moderni'.

D: C'era qualcosa che esigeva più rigore?

J.A.Hynek: Oh si, ma questo li infastidiva. Quello che maggiormente preoccupava le Forze Aeree erano i documenti redatti dai propri uomini, piloti militari che erano stati addestrati per essere buoni osservatori. Di fatto la documentazione dei militari indusse il generale Nathan Twining a scrivere un rapporto raccomandando al governo di prendere sul serio gli avvistamenti UFO. La sua proposta venne però eliminata dal Generale Hoyt S. Vendenberg, che proibì la circolazione del rapporto. Il mio rapporto del giugno 1949 attestava che l'80% degli avvistamenti aveva delle spiegazioni astronomiche o logiche e il restante 20% non poteva essere giustificato. Si diceva inoltre che se fossero stati studiati più a fondo, probabilmente si sarebbe potuto dare una spiegazione. Ero ancora all'università che insegnavo e osservavo il firmamento con un telescopio da 69 pollici, ma per il momento non sembrava che gli UFO avessero molta 'pubblicità'. Nel mese di luglio del 1952, dei civili da terra e dei piloti di linea che volavano verso l'aeroporto di Washington diedero notizia di luci scintillanti sopra la Casa Bianca. Questi avvistamenti ebbero l'effetto di produrre un'emozione generale, 'rubando protagonismo' alla Convention dei democratici che era in atto e portando tutta l'attenzione sulle Forze Aeree che, sotto pressione, iniziarono il progetto 'Blue Book'. A questo punto tirarono fuori dalla naftalina il 'grande vendicatore' e cioè io. Al mio ritorno mi resi conto che il progetto 'Blue Book' era qualcosa di più di una campagna di relazioni pubbliche. C'erano ordini provenienti dal Pentagono: “per il pubblico non esistete; enfatizzate i casi che si possono risolvere e terminate con quelli che non si possono spiegare”.

D: Perché decisero di attuare in questo modo?

J.A.Hynek: Chissà, forse onestamente temevano il panico generale. Anche le Forze Aeree sono responsabili di tutto quello che accade nell'aria e sarebbe stato nefasto se avessero detto per esempio: "Si, gli UFO esistono, ma noi non siamo in grado di difenderci". Più volte osservai i comunicati ufficiali... si limitavano unicamente a numerare i casi risolti. Si inventavano ogni tipo di spiegazione stravagante. A volte il Pentagono dava una spiegazione e la Base Wright un'altra, in evidente contraddizione. In alcune occasioni dicevano che si trattava del pianeta Venere, quando al momento dell'avvistamento, Venere si trovava sotto l'orizzonte. Durante la mia permanenza nel progetto 'Blue Book', non ebbi mai una conversazione realmente seria e scientifica sulla questione degli UFO.

D: Chi portava avanti il progetto 'Blue Book'?

J.A.Hynek: Sempre addetti delle Forze Aeree, quasi fino alla fine, mai nessuno superiore al rango di capitano o maggiore. Il primo direttore del 'Blue Book' fu il capitano Ed Ruppel, il suo primo proposito era di raccontare cosa fossero gli UFO, in modo da svelare il mistero. Fu rapidamente rimpiazzato dal Capitano Charles Hardin, un agente di borsa trasferito, che passava la maggior parte del suo tempo nel suo ufficio leggendo articoli sulla borsa. Hardin era una persona che detestava volare e ogni qualvolta doveva spostarsi per investigare su un caso, prendeva il treno. Dopo Hardin venne il capitano George T. Gregory, che mi ricordava il tipico lucidatore di mele che dà sempre la risposta che i propri superiori si aspettano di sentire. La gente ha sempre pensato che il 'Blu Book' fosse un ampio ufficio con computer e studi collegati, con aerei a reazione pronti in pista per investigare un caso. E' incredibile...

D: Per quali ragioni uno scienziato responsabile, scettico e scaltro come lei scelse di rimanere in quel 'circo'?

J.A.Hynek: Non so se conosce la storia degli astronomi Johannes Kepler e Tycho Brahe. Brahe era un osservatore incredibile. Riusciva ad ottenere qualsiasi tipo di dati, ma non aveva la minima idea di come usarli. Kepler aveva così poca portata visiva che non era nemmeno capace di fare una osservazione in un entrata secondaria a pochi metri, era però un matematico. Prese i dati di Brahe e ci diede le leggi di Kepler che sono le basi della meccanica di Newton. Io essenzialmente interpretavo Kepler e le Forze Aeree Tycho Brahe. Queste ultime prendevano i dati di cui io necessitavo. Che fosse o no una buona scienza io eseguivo. Usai la loro fotocopiatrice per fare copie di tutto. Mi feci in casa un duplicato esatto dell'archivio del 'Blue Book' delle Forze Aeree, perché iniziai a notare che poteva esserci qualcosa di molto più importante di quello che era ammissibile.

D: Ma cosa lo portò a questa conclusione dopo un decennio di scetticismo?

J.A.Hynek: L'attitudine dei testimoni. Quando ricevi documenti del MIT, ingegneri di progetti aeronautici , piloti commerciali e militari e controllori di volo, arriva un momento che ti fermi un attimo e dici a te stesso: "Fino a quando potrò continuare a chiamare 'matti' tutte queste persone?". Mi resi conto che se si prendevano le documentazioni con serietà sarebbero venuti fuori dei 'modelli definiti'. Ricordo un caso successo nel 1957, quando insegnavo ad Harvard. Per la durata di 4 ore, gli ufficiali della stazione di polizia di Levelland, in Texas, ricevettero numerose telefonate di automobilisti terrorizzati che senza conoscersi l'un l'altro , dicevano che era comparso un UFO dal nulla, provocando lo spegnimento dei fari e l'arresto del motore. L'UFO rimase per 3 o 4 minuti, dopodiché si elevò e le automobili ricominciarono a funzionare. Un altro documento straordinario venne da Socorro, Nuovo Messico, nel 1964. Mentre il poliziotto Zamora rincorreva un 'mezzo' che aveva oltrepassato il limite di velocità nella periferia della città, in pieno giorno, vide testualmente "quella cosa" sopra la pianura. Attraversò dei cespugli di salvia e finalmente intravide quello che sembrava una macchina al contrario e alcune creature. Fu allora che vide l'apparecchio elevarsi lentamente con una specie di suono sibilante, ma sopportabile. Si mosse orizzontalmente a una velocità crescente e scomparve dietro quello che normalmente si conosce come il Cañon delle Sei Miglia. Quando Zamora si mise a investigare trovò alcuni cespugli semi bruciati e la cosa più importante fu che trovò tre punti di riferimento che indicavano il luogo dove 'l'oggetto' era atterrata. Io stesso esaminai il caso a fondo. Cercai senza riuscirvi di bruciacchiare i cespugli con dei fiammiferi, ma non riuscii a lasciare alcun segno simile a quelli che avevo visto. Intervistai perfino il vecchio professore di Lonnie, l'inserviente della stazione e altre persone. Tutti descrivono Zamora come una persona completamente sana, un poliziotto senza troppa immaginazione e molto equilibrato.

D: Come reagirono le Forze Armate?

J.A.Hynek: Fu uno dei casi che furono archiviati a causa delle prove fisiche (i punti di riferimento, i cespugli bruciati). Credevano che si trattasse di qualche tipo di 'artefatto segreto'. Il Colonnello Hèctor Quintanilla, l'ultimo direttore del 'Blue Book', all'epoca in servizio, credette che si trattasse di un 'anticipazione' del governo americano sui moduli lunari e fece dei veri e propri 'giochi di prestigio' per riuscire a dimostrarlo. Ma gli alti vertici gli dissero di non sapere nulla a riguardo, cosa che lo infastidì veramente. Ancora adesso crede che si fosse trattato di un esperimento del governo. Dissi a Quintanilla che mi era impossibile dare spiegazioni a riguardo, anche perché ero sicuro che non si trattava di un fenomeno astronomico, ne tantomeno di un'allucinazione. In quel luogo c'era stato qualcosa di fisico... Ma io ancora non ero convinto del fenomeno UFO.

D: Prese in considerazione la possibilità di un inganno?

J.A.Hynek: Questo era quanto affermava Philip J. Klass, secondo lui la storia era stata organizzata dalla Camera di Commercio per attirare l'interesse dei turisti. Fece capire che erano state costruite strade per arrivare fin lì. Feci ritorno a Socorro 12 anni dopo 'l'incidente', nel 1976 e cercai Zamora, lo avevano esonerato dal corpo di polizia. Ogni volta che fermava un giovane per eccesso di velocità gli veniva detto: "Perché non ti metti a cercare gli omini verdi?". Lo trovai nella sua stazione di rifornimento, mi portò nel luogo esatto dove era avvenuto l'avvistamento con il suo camioncino a rimorchio. La mia macchina presa a noleggio non avrebbe potuto superare gli ostacoli di una strada 'ricostruita'. Dopo alcuni giri arrivammo sul posto, era così arido che c'erano ancora i 'segni' coperti dai cespugli. No, non credo fosse un inganno, ma fino al 1966 non presi in considerazione la possibilità che il fenomeno degli UFO potesse essere inspiegabile, fu solo dopo il mio coinvolgimento con il caso del gas di palude.

D: Cosa successe?

J.A.Hynek: Un agricoltore chiamato Frank Manor insieme con suo figlio descrissero l'atterraggio di un astronave nella propria terra di Dexter, nel Michigan. Dicevano che 'quella cosa' gli aveva sparato e che il 'proiettile' aveva rimbalzato producendo un suono metallico. Quando arrivai mi ritrovai in una situazione da 'circo', giornalisti che da tutte le parti chiedevano "Che ne pensa di questo caso?". Alcune ragazze, del vicino collegio di Hillsdale, avevano visto qualcosa la notte precedente, in presenza della direttrice mi recai al dormitorio delle ragazze chiedendo di fare dei disegni. Stando dinanzi alla finestra da dove avevano avuto l'avvistamento, mi resi conto che si trovavano di fronte ad una zona pantanosa, una potente fonte di gas di palude incandescente. Il giorno seguente aveva luogo la conferenza stampa delle Forze Aeree sul 'caso Manor'. Seduto fra una muraglia di microfoni e telecamere dissi che nonostante l'assenza di prove, l'incidente di Hillsdale indicava che si poteva attribuire quel determinato avvistamento al gas di palude. Non avevo ancora menzionato il 'caso Manor' quando i giornalisti mi assalirono letteralmente con i loro microfoni dicendo "La risposta è gas di palude!!". Non mi diedero neanche il tempo di spiegare che quella non era tutta la storia... Se il giorno seguente il re d'Arabia avesse visto un UFO si sarebbe detto che era gas di palude. In quel momento misi in discussione me stesso, non sapevo se dovevo essere onesto scientificamente e dire che in realtà non sapevo cosa fossero questi avvistamenti e che meritavano un'investigazione più profonda. L'incidente del gas di palude provocò un tale scompiglio che Gerard Ford, all'epoca un congressista, chiese un udienza sul caso. In quella udienza si raccomandò che il governo procurasse la creazione di una commissione sugli UFO in diverse università. Questo fu il principio della controversa 'Commissione Condon', presieduta dal professor Edward V. Condon, nell'università del Colorado.

D: Come reagirono le Forze Aeree?

J.A.Hynek: Le Forze Aeree erano 'emozionate', volevano ad ogni costo cancellare il progetto 'Blue Book' e credevano che se Condon avesse dichiarato che gli UFO erano una pura fantasia, avrebbero avuto una magnifica opportunità per farlo.

D: Molta gente pensa che l'investigazione di Condon fu solamente un occultamento e che Condon giunse alle sue conclusioni molto prima di iniziare l'investigazione. Cosa ne pensa?

J.A.Hynek: Non c'è alcun dubbio a riguardo. Due settimane prima che la sua commissione entrasse in azione cenai con Condon a casa sua e la sua attitudine era chiaramente negativa, così come quella di sua moglie che era decisamente sarcastica. La verità è che fu un vero peccato, perché Condon, uno buon scienziato, verrà ricordato maggiormente per la questione dei dischi volanti che per le sue ricerche sui radar. Quella sera era totalmente predisposto, mi chiese di fargli un piccolo riassunto del tutto. Bob Low, un signore che all'epoca lavorava con Condon, annotava titoli e conclusioni. Non si possono avere titoli e conclusioni fino a che il progetto non sia abbastanza avanzato... Il trucco consisteva nel dare a credere che si stesse realizzando un 'lavoro scientifico'.

D: Fu la Commissione Condon a proporre la revisione di tutto il 'Blue Book'?

J.A.Hynek: Oh Dio mio! No! Il 'Blue Book' aveva inviato tutti i suoi archivi, la maggior parte dei quali non erano mai stati aperti prima. Alla fine Condon decise di esaminare 75 casi. La lista era però molto limitata, se mi avessero chiesto consiglio avrei detto: "Questo non serve esaminarlo, ovviamente si tratta di un meteorite." Oppure "Questo sembra un globo, perché non fate ricerche sui casi realmente misteriosi?". Non sempre Condon attuò in questa maniera, ma dei 75 casi ce n'erano 25 inspiegabili. Se ne parla in un punto della documentazione, ma non nel sommario, nel quale si da per scontato che gli UFO non esistono.

D: Perché rifiutò tutto il fenomeno, nonostante più di un terzo dei casi fosse inspiegabile?

J.A.Hynek: Ho l'impressione che il dott. Condon non avesse letto la propria documentazione. Dopotutto è sondato che il rapporto fu scritto da qualche 'subordinato'. Il documento in sé presentava dei punti misteriosi. Per confermare la mia opinione, c'è da dire che dopo la pubblicazione del documento stesso, ricevetti la visita di uno scienziato spaziale francese che lavorava per la NASA. "Che interessi ha lei per gli UFO" gli domandai. "Ho letto tutta la documentazione, dall'inizio alla fine, si renderà conto che esiste un'incognita...". Quando nel 1969 il documento Condon venne alla luce, fu come il bacio della morte. Il grande Condon e la sua Commissione avevano parlato, i ragazzi del circolo - l'accademia nazionale della scienza - erano d'accordo con lui e il 'Blue Book' venne cancellato.

D: Ma questo 'capitolo' non era ancora finito per lei... cosa accadde allora?

J.A.Hynek: Non molto fino al 1973, quando decisi di investigare su un avvistamento incredibile durante una missione umanitaria a Boanai, un luogo remoto nella Papua, Nuova Guinea. Il luogo 'concesso' verso la fine degli anni sessanta ad alcuni nativi e ad un sacerdote anglicano chiamato Padre Gil, era stato 'cancellato' dal 'Blue Book'. Decisi di investigare per conto mio. Per arrivarci dovetti prendere un aereo della Missione a Port Moresby, a Papua, fino ad un luogo chiamato Raba Rabache che significa 'molto molto lontano'. Da lì dovetti prendere un altro aereo e poi un piccolo fuoribordo. Al termine i nativi mi presero in braccio e mi depositarono in terra. Secondo il racconto di Padre Gil, un'infermiera chiamata Annie Laurie Borswa era entrata correndo nel suo ufficio dicendo che fuori c'era un gran chiasso. Gil che non è molto impressionabile, uscì tranquillamente e vide un disco sospeso nell'aria con delle luci tutt'intorno. Essendo una persona amichevole, fece un saluto verso il disco e con sua grande sorpresa delle creature risposero al suo saluto. Allora lui salutò più animatamente e 'loro' fecero lo stesso con entrambe le mani. I nativi si eccitarono a tal punto che iniziarono a correre da un lato all'altro gridando e gesticolando e visto che si trovavano in un luogo consacrato... intonarono dei salmi! Mi incontrai con Padre Gil nel 1973 e gli domandai per quale ragione non si fosse messo a pregare in quel momento. "Anche io mi sono fatto questa domanda... credevo che si trattasse di qualche strano apparecchio fabbricato dagli americani..". Risposi a Gil che non sembrava appartenere ad alcuna tecnologia conosciuta.

D: Come lo spiegò questo caso il 'Blue Book'?

J.A.Hynek: Il disco aveva una luce che lo 'circondava' e una fascia azzurra dall'alto in basso. Nell'andarsene sorvolò alcune nubi illuminandole. E difatti il 'Blue Book' chiamò il caso 'nubi luminose'. Ma io mi domando come possono illuminarsi le nubi?! Dopo aver investigato questo caso, che faceva parte di tutta una serie di avvistamenti di quella zona, mi ritirai in un hotel di Samoa, mentre ero nella hall vidi che arrivava un telex. Mi avvicinai e riuscii a leggere, si trattava di un avvistamento UFO ad Athens, in Georgia. Quando feci ritorno a casa mi ritrovai con la più grande ondata di UFO del decennio. C'erano 500 avvistamenti fra Alabama, Georgia, Ohio, Pensylvania e soprattutto su tutta la parte Est degli Stati Uniti. Ricordo che un giorno, dopo aver viaggiato per visitare molti luoghi mi dissi: "C'è bisogno che si crei un centro, ci sono troppi casi e non ce la faccio a studiarli tutti".

D: Dopo aver fondato il suo centro, iniziò a definire gli UFO come un fenomeno. A quali conclusioni giunse con il suo lavoro?

J.A.Hynek: Giunsi alla conclusione che noi non abbiamo UFO, bensì ci sono documenti sugli UFO. Il fenomeno non dice nulla in sé riguardo la sua origine, nulla riguardo gli omini verdi. La questione inerente al credere o meno se esistono gli UFO è irrilevante. Gli UFO vengono definiti secondo la documentazione e se il contenuto degli stessi è 'consistente'... il fenomeno esiste. Per farla più semplice ho diviso il fenomeno in sei categorie. Il 'comunicato' più frequente parla di strane luci lampeggianti nei cieli notturni e di fatti io le chiamo 'luci notturne'. Nella maggior parte degli avvistamenti UFO avvenuti di giorno si distingue la forma ovale e l'aspetto metallico e per questo li chiamo 'dischi di giorno'. Per gli UFO captati dai radar c'è bisogno di una categoria a parte. Poi ci sono gli incontri di diverso tipo. In quelli di primo tipo, i testimoni si trovano ad un centinaio di piedi di distanza dall'UFO, ma ne i testimoni, ne tantomeno il luogo, sono 'coinvolti' fisicamente. Negli incontri di secondo tipo l'UFO interagisce con l'ambiente, con i testimoni o con entrambi. Le persone o gli alberi possono 'scottarsi' e lasciare segni o buchi nel suolo. La cosa più incredibile negli incontri del terzo tipo è che creature dalla forma umana, anche definiti come extraterrestri, fanno si che la loro presenza sia evidente.

D: Steven Spielberg utilizzò questa categoria come titolo per il suo film "Incontri ravvicinati del terzo tipo". Perché giunse a definirla così e come reagì quando Spielberg la usò nel suo film?

J.A.Hynek: Non volevo usare nessun sistema di classificazione che potesse implicare un origine, cosicché copiai semplicemente la nomenclatura che usano i fisici per descrivere le collisioni, collisioni di prima e di seconda fase. Partendo da questo punto, lo estesi al termine 'incontri del primo, secondo e terzo tipo'. Un giorno che mi trovavo ad Hollywood, verso le 22,30, passai per una zona transennata e vidi su un telone "Incontri ravvicinati del Terzo Tipo", rimasi fortemente colpito...

D: In che senso il suo lavoro l'ha aiutata a comprendere gli UFO?

J.A.Hynek: Mi ha aiutato a farmi una domanda importante. Questo fenomeno rappresenta una nuova evidenza empirica nella stessa maniera che il batterio lo rappresentò, la prima volta che Van Leeuwenhosk guardò da un microscopio? La questione è se l'attuale paradigma scientifico possa giustificare il fenomeno UFO. Ora mi sono convinto che la risposta è no. Prendiamo l'esempio delle macchine bloccate, la Commissione Condon cercò di ottenere lo stesso effetto sottoponendo una macchina ad un intenso campo magnetico e questo cambiò la frequenza dell'autovettura, ma non riuscì a farla spegnere. Anche adesso la scienza moderna non riesce a spiegarselo. Un altro esempio: sappiamo che gli UFO rimangono sospesi nell'aria silenziosamente, per poi 'muoversi' ad una velocità formidabile, a volte emettendo luci intermittenti. Un aereo a reazione può volare a grande velocità e un elicottero può rimanere sospeso nell'aria, ma non sono a conoscenza di alcun apparecchio che possa fare entrambi le cose senza il minimo rumore. Nei due casi lo scettico più 'spietato' risponderebbe che tutto ciò non è successo realmente. Se così fosse, significherebbe che il fenomeno UFO non è un problema fisico, bensì psicologico... e allora gli psicologi devono spiegarci come sia possibile che una decina di persone da diversi posti possano raccontare gli stessi dettagli...

D: Va bene... potrebbe essere un caso...

J.A.Hynek: Sicuramente, il fenomeno UFO può insegnarci molto di più su noi stessi che sullo spazio esterno. Non conosciamo la risposta, ma ci sono diverse possibilità intriganti.

D: E riguardo alle abduction?

J.A.Hynek: Perché precisamente in questa epoca? Forse perché non c'erano documentazioni UFO nel diciannovesimo secolo?

D: Forse perché la tecnologia moderna ci ha portato verso questa particolare espressione dell'archetipo. Sono sempre esistite le fantasie, la gente vedeva elfi, dragoni, mostri. Probabilmente l'archetipo varia da epoca a epoca e da società a società...

J.A.Hynek: Jung tracciò il profilo di un modello di uomo molto confuso riguardo gli UFO. Volle dimostrare ad ogni costo che erano una proiezione dell'inconscio collettivo, ma era proprio lui ad essere tristemente confuso con gli effetti fisici: come può un archetipo o una proiezione produrre bruciature, segnali radar o segni tangibili sul suolo? Ecco perché la cosa mi riguarda... L'incontro del Terzo Tipo non può essere archiviato semplicemente in una cartellina. Nel mondo della scienza non si possono omettere dati solo perché non sono graditi...

D: Ma perché tutto questo accade adesso?

J.A.Hynek: L'unica cosa che posso fare è una serie di supposizioni. Supponiamo che un milione di anni fa un'intelligenza dallo spazio abbia installato un sensore nel sistema solare. Se io mandassi dei rapporti a un pianeta ogni mille anni, per quanto riguarda la terra e la razza umana, la maggior parte di questi rapporti sarebbe ripetitiva: "La razza umana continua a generare guerre". Ma è possibile che i rapporti negli ultimi tempi siano cambiati. Sono successe molte cose: la luce elettrica, l'energia nucleare, il primo uomo sulla luna... In altre parole la razza umana si è trasformata di improvviso in 'un oggetto' di interesse per un'altra intelligenza. Un'altra possibilità è che un'intelligenza dallo spazio si sia resa conto che la razza umana è una specie in via di estinzione. Forse cercano di salvarci così come noi facciamo con le balene o con altri animali. Queste possono essere congetture lontane dai fatti, ma sono anche una speranza.

D: Esiste un gruppo noto come C.A.U.S. (Cittadini contro il Segreto UFO) che ha affermato che il governo ha occultato l'informazione sugli UFO. Recentemente ha invocato la legge della libertà di informazione, per ottenere informazione classificata, ma ha trovato qualcosa? Lei crede che esista un occultamento governamentale?

J.A.Hynek: Cos'è quello che si può occultare? Si può occultare l'ignoranza, la vergogna, azioni politiche sinistre. Da parte mia non vedo le prove di un occultamento diabolico e machiavellico. Quello che percepisco però è una forte avversione a condividere informazioni con la gente. Il governo classificò molti dei casi inspiegabili e il C.A.U.S. esercitando il diritto di libertà di informazione è riuscito a scoprire alcune cose. Il materiale più importante riguarda le basi del Comando Strategico Aereo (SAC). Il C.A.U.S. venne a sapere che nell'autunno del 1957 ci fu un enorme ondata di avvistamenti UFO nella base delle Forze Aeree di Loring nel Maine; nella base delle Forze Aeree di Wurtsmith nel Michigan; nella base delle Forze Aeree di Malmstrom nel Montana e nella base delle Forze Aeree di Falconbridge in Canada, secondo i documenti classificati dal governo. In ogni caso l'area del deposito di armi nucleari fu 'violata' dagli UFO. Un pilota di elicotteri mandato a investigare l'UFO di Malmstrom affermò che il computer era stato manipolato, facendo cambiare la traiettoria dei missili balistici intercontinentali. Il C.A.U.S. trovò anche le prove dell'esistenza di altri documenti. Quando l'avvocato del C.A.U.S. Peter Gersten pretese i suddetti documenti, gli venne risposto negativamente perché avrebbero interferito nella sicurezza nazionale. Eppure, nonostante tutto ciò, le Forze Aeree continuano a sostenere che il 'Blue Book' venne cancellato perché gli UFO non 'pesavano' sulla sicurezza nazionale. Come si spiega questo? Gersten portò il caso al Tribunale Supremo, ma venne respinto. I censori del governo tacquero praticamente tutto! Se questo non è un occultamento di dati!?!

D: La sua investigazione sugli UFO è paragonabile al lavoro dei ricercatori del S.E.T.I., che usano radiotelescopi per 'cercare' messaggi nello spazio?

J.A.Hynek: Gli scienziati del S.E.T.I. stanno attualmente all'ascolto di radio-messaggi di civiltà distanti molti anni luce. Se ne captassero qualcuno sarebbe importante filosoficamente. Ma non credo che sia una buona politica spendere milioni di dollari nel programma S.E.T.I. senza spendere un cent nel considerare la possibilità che il fenomeno UFO possa avere una relazione con il precedente. Sarebbe un brutto scherzo se tutti questi soldi venissero spesi cercando un evidente intelligenza extraterrestre in luoghi remoti, quando potrebbe essere sotto i nostri occhi...

D: In che modo le sue indagini si relazionano con il suo concetto di religione e di Dio?

J.A.Hynek: Io credo che l'Universo non è 'niente'. Mi sento come un piccolo ragno in un angolo di un 747. Non ho neanche la minima idea della missione del 747 o di chi lo ha costruito. Questo è un esempio della grandezza dell'universo in relazione a me stesso. Sir Arthur Eddington lo spiega in maniera molto originale. Secondo lui la mente umana è come una rete e il tipo di pesce che prendi dipende dalla qualità della rete, ci sono sempre pesci che scappano... Nessun fisico riuscirà a spiegare cos'è l'Universo, ma io sto bene così... la questione degli UFO mi aiuta a pensare...".


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MessaggioInviato: 14/10/2013, 17:20 
I RAPIMENTI NON SONO DI ORIGINE ET: LO SOSTIENE IL DIRETTORE DEL CSETI

Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.1647

Dietro le abduction si celebrerebbe un inganno perpetrato da forze occulte terrestri. Un programma anti-UFO a largo raggio - di cui sarebbero rimasti vittime anche diversi leader mondiali - atto a fuorviare ed indottrinare negativamente le masse.
Dalla fine degli anni Settanta il fenomeno delle Abductions aliene è stato al centro di una crescente attenzione. Un flusso costante di libri, video, film e conferenze è servito a tenere l'argomento vivo nella nostra coscienza. In tutta l'America, numerose città hanno visto il sorgere di gruppi di supporto per i rapiti e un crescente numero di terapisti hanno iniziato ad assistere individui vittime di rapimenti alieni. Dopo un attento studio del fenomeno si è scoperto che c'è qualcosa di singolare in queste esperienze, e la verità è ancora più insolita dell'idea di extraterrestri che prelevano donne a bordo di UFO per creare, attraverso esperimenti genetici, ibridi umano-alieni. Prima di esplorare l'aspetto più sconvolgente di tale fenomeno, occorre dire, tranne per i credenti ad ogni costo, che non è tutto oro quello che riluce. Innanzitutto, dobbiamo comprendere che stiamo trattando di una molteplicità di fenomeni, non un singolo fenomeno.
E non si creda che, seppur raramente, diretti contatti umano-alieno non siano mai avvenuti. Per farsene un'idea, necessitano conoscenza in campi diversi: la psiche umana, lo spirito ed il massimo potenziale dell'essere umano; la tematica UFO in generale, le tecnologie terrestri ultra-classificate e più insolite - impiegate soprattutto nei progetti classificati frutto di studi di retroingegneria su velivoli extraterrestri recuperati e nei programmi per il controllo della mente e la guerra psicologica - nonché la cosmologia espansa che prenda in considerazione le capacità e le esperienze terrestri ed extraterrestri, siano esse fisiche, mentali o spirituali.
Nel valutare i dati e i rapporti dei presunti contatti umano-ET stimerei che meno del 10% di tali casi sono quello che sembrano. Il restante 90% è una combinazione di quanto segue: l'erronea identificazione di altre esperienze inusitate, che la cultura popolare dominante ha etichettato come abductions aliene. Esse includono le cosiddette esperienze paranormali (erroneamente etichettate come tali) correlate a sogni lucidi, esperienze fuori dal corpo, esperienze di pre-morte, incontri in corpo astrale con altre entità non umane (ma non extraterrestri) e fenomeni simili correlati. Il desiderio di un punto di vista cosmologico espanso delle potenziali conoscenze umane dovrebbe essere ovvio: troppo facile etichettare un'esperienza non conoscendo le alternative. A questo proposito, alcuni ricercatori classificano molte di queste esperienze non convenzionali come altrettante abductions, e definiscono addotti quanti le vivono.

Rapimenti simulati
Si potrebbe evitare di diagnosticare malamente un gran numero di casi se si fosse a conoscenza di tutte le possibilità. La casistica comprende stati confusionali, alterazioni della personalità, sindrome da falsi ricordi, disturbi mentali e, in alcuni sedicenti addotti, sono state riscontrate tracce di sostanze allucinogene. L'elemento fondamentale appare quindi la percentuale (più del 90%) dei casi di contatto erroneamente identificati, riconducibili a progetti classificati di origine terrestre. Seppure sconcertante, per questa teoria la sindrome delle abductions sarebbe in gran parte una "creazione" di gruppi ombra inseriti nell'ambito di progetti classificati tesi alla disinformazione e al discredito del fenomeno UFO-ET. Non tutti converranno con quanto segue, ma è importante che la verità esca fuori, per lottare contro la diffusione di false informazioni. Per ottenere questo è necessario guardare storicamente agli eventi.
L'acquisizione di hardware extraterrestre high-tech derivata dall'UFO crash avvenuto nel 1947 a Roswell, New Mexico (USA), ha dato vita allo sviluppo di progetti avanzati top secret ottenuti grazie a retro-ingegneria. Lo studio dei velivoli alieni, che si interfacciano direttamente con la mente e il pensiero, ha portato all'elaborazione di sofisticate tecnologie - nella forma di velivoli alieni riprodotti, capacità di comunicazione non lineare ed entità biologiche clonate - che il governo ombra ha impiegato in maniera pessima. In maniera, a dir poco, criminale che si tradurrebbe in test di valutazione ed affidabilità di tali sistemi attraverso false esperienze di rapimento alieno che avrebbero tra l'altro il fine di disinformare l'opinione pubblica sulla reale natura del fenomeno UFO-ET.
Per quelli che credono che testare tali tecnologie "non letali" sulla popolazione civile nell'ambito di operazioni classificate sia impensabile, vanno ricordati i test top secret con sostanze radioattive eseguiti su ignari civili durante la guerra fredda. Nell'area delle presunte abductions, la simulazione di incontri alieni falsi, ma credibili, ha i seguenti scopi: che reali eventi UFO si perdano nella montagna di casi simulati o ritenuti falsi e che la comunità di ricerca ufologica venga screditata. Del resto più gli scenari sono illogici, più la comunità scientifica e i media vedranno il tutto come una totale assurdità.

"Satana sotto le spoglie di ET"
Preferiremmo non credervi, perché sembra troppo orribile, ma più vivremo negandolo e più saremo condizionati nelle nostre menti ed emozioni. Il contesto delle abductions simulate è decisamente negativo, xenofobo e induce paura e rabbia. A che scopo? Può essere che gli "addotti" e i milioni di persone che vengono a conoscenza delle loro terribili esperienze attraverso libri, video, special TV e film, vengano inconsciamente preparati ad odiare o demonizzare la presenza aliena, tanto da considerare accettabili gli sforzi necessari per intraprendere una guerra interplanetaria?
E chi trarrebbe beneficio da questo scenario da Guerre Stellari? Probabilmente il complesso militare ed industriale americano. Ho appreso, attraverso le dichiarazioni di un certo numero di persone connesse ai programmi di abductions, che parte del progetto, paradossalmente, avrebbe lo scopo a sfondo religioso di resuscitare Satana sotto forma di ET, e ingaggiare una futura guerra santa contro gli alieni, magari facendola coincidere con la fine del mondo.
So che apparirà incredibile, ma questa è una delle più oscure ed inquietanti trame dell'intera problematica UFO. Tanta gente è ingannabile, soggetta alle manipolazioni delle proprie paure, inclusa quella del subire un'invasione dallo spazio. Quanto di tutto ciò è reale? La risposta, in base alle investigazioni da noi condotte, è sintetizzata alla perfezione in una frase di un ufficiale dell'intelligence americano:
"Ci sono tecnologie che, sfruttando una qualsiasi antenna in città, possono totalmente imporre un'esperienza in una persona. Volendo, si può manipolare un "individuo bersaglio", o un gruppo di persone, sino a fargli credere di avere avuto una conversazione con il proprio dio personale, non solo, i soggetti supereranno persino la prova della macchina della verità, perché per loro sarà tutto reale". Abbiamo individuato persone che ricordano di essere state in unità speciali paramilitari e di essere divenute a loro volta "rapitrici". Ciò vuol dire che tali individui sono stati usati per rapire civili, in una truffa elaborata tecnologicamente.

Leader mondiali manipolati
Per decenni, l'inserimento di impianti negli uomini e negli animali, non solo allo scopo di rintracciarli e riconoscerli, ma per indurre specifiche esperienze, è stato usato per rapire, intimidire e ingannare leader mondiali, cui è stato imposto il silenzio su tali programmi segreti. Specificamente, nel passato, il rapimento di un leader mondiale venne orchestrato da forze occulte nel tentativo di mettere la parola fine alla pianificazione del rilascio di informazioni voluta da questo stesso uomo politico, dal Presidente degli USA, dal capo del Cremlino, ed altri. Uno dei testimoni di prima mano, amico di tale leader mondiale e lui stesso capo di Stato, mi ha rivelato che entrambi furono addotti. Si era alla fine della guerra fredda e fu un orribile, riuscito tentativo di terrorizzare questi due governanti, impedendo loro di diffondere informazioni sugli UFO all'opinione pubblica.
Nessuno dei due si rese conto di essere stato vittima di un rapimento condotto da forze umane sotto copertura. Credettero di essere stati presi da esseri alieni!
E il messaggio dato a questo leader mondiale dai falsi alieni suonava così: "Abbandona i tuoi piani di rivelare la nostra presenza al mondo, perché noi possiamo, e lo faremo, rapire ogni leader mondiale coinvolto".
Mi dissero che questo evento ebbe l'effetto di un'atomica alla Casa Bianca, e tutti i piani per rivelare la verità vennero accantonati. Come si può constatare, la natura di questi gruppi ombra e dei loro progetti classificati è così anomala e sociopatica da rappresentare la loro migliore copertura. Chi ci crederebbe mai? Manipolando le immagini e le idee della popolazione su questo soggetto, siamo portati al rigetto dell'intero fenomeno, o alla rabbia e all'odio verso i visitatori.
Io credo che l'intero database su questo problema debba essere preso e ricostruito interamente, usando una cosmologia più larga, che includa non solo le interazioni umano-ET ma anche altre esperienze e, cosa più importante, le attuali capacità umane di gruppi ombra top secret e i loro programmi di disinformazione. Non è tutto oro quello che riluce, e capire questo potrebbe determinare se saremo manipolati in un futuro conflitto interplanetario o se invece saremo liberi di scegliere un più razionale avvenire di pace. Per il bene della Terra e delle generazioni future, io spero che saremo abbastanza saggi da scegliere la pace.


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MessaggioInviato: 14/10/2013, 17:39 
THE CROSSING POINT - OLTRE LA BARRIERA DELLA LUCE

Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.7548

Le osservazioni e le ipotesi seguenti uniranno i dati empirici convenzionali dei rapporti UFO con le più peculiari esperienze di tanti incontri ravvicinati. Una volta concepita una teoria unificata che colleghi materia e mente, macchina e coscienza, le scienze fisiche con le scienze emergenti di consapevolezza e pensiero, i fenomeni ET avranno un senso.

"Qualsiasi forma non umana progredita, capace di viaggi interstellari, possiederà tecnologie che a noi sembreranno magiche"

Capirlo, vuol dire superare il prossimo gradino, nella conoscenza, nella scienza, nella verità e nell'esperienza personale. Le osservazioni e le ipotesi seguenti uniranno i dati empirici convenzionali dei rapporti UFO con le più peculiari esperienze di tanti incontri ravvicinati. Una volta concepita una teoria unificata che colleghi materia e mente, macchina e coscienza, le scienze fisiche con le scienze emergenti di consapevolezza e pensiero, i fenomeni ET avranno un senso. Forse si può rimanere confusi dalla natura di tali informazioni, se si tratta di scienza, o spiritualità, o entrambi, oppure nessuna della due... Scegliete la definizione che sentite più vostra.

"La verità, in ogni caso, si trova al di là delle etichette"

Esperienza ed osservazione, unite all'intuizione, aprono spesso una breccia nella verità e nella natura della realtà.
La scienza (e la ricerca della verità in generale) è una coordinata fusione di osservazione empirica, conoscenza, intelletto, intuito e spesso ispirazione. E com'è vero che nessun problema si può risolvere partendo dal grado di coscienza che l'ha prodotto, anche le intuizioni e i grandi progressi scientifici raramente scaturiscono solo dalla situazione del momento, ma piuttosto da qualcosa oltre lo status quo. Intuizioni spesso respinte e vilipese, appena presentate - e i gran sacerdoti della scienza sono cambiati poco rispetto alla gerarchia del Vaticano che condannò Galileo. Questo è più che mai vero nella tematica della vita extraterrestre, in quanto la realtà che stiamo studiando è intrinsecamente non umana, non terrestre e quindi al di fuori dell'ordinato recinto della nostra comprensione scientifica.
Per definizione, qualsiasi forma non umana progredita, capace di viaggi interstellari, avrà delle tecnologie che a noi sembreranno magiche. E se guardiamo a questa ricerca solo attraverso un punto di vista antropocentrico, è garantito che perderemo il 99,9 per cento della verità. Perché la nuova verità si libra sempre proprio al di là del mirino, la cui lente lamenta numerosi difetti.
Mentre scrutiamo i cieli alla ricerca di una vita intelligente con il celeberrimo sistema BETA di Harvard da miliardi di canali, ci soffermiamo forse a considerare che i nostri dispositivi possono essere simili ai segnali di fumo per altre civiltà? Se i nostri antenati cercassero di scoprire la civiltà attuale dai segnali di fumo che si alzano dalla foresta, rimarrebbero assai delusi. Noi abbiamo rinunciato ai segnali di fumo optando per quelli televisivi e radiofonici, ma ci mancano gli strumenti di rilevazione degli elementi "esotici" definiti segnali elettromagnetici. Come possiamo credere che le forme di vita extraterrestre - evolute su pianeti diversi intorno a soli lontani - userebbero davvero le tecnologie umane del 20° secolo?
È possibile che tra l'era degli anelli di fumo e l'era delle onde radio ci sia solo un brevissimo istante e che quest'ultima sia effettivamente una moda passeggera, fugace ed effimera?
Il "Center for the Study of Extraterrestrial Intelligence (CSETI)" ha trascorso letteralmente migliaia di ore con migliaia di persone sotto le stelle, osservando fenomeni che si possono solo definire straordinari. Se siamo in possesso di alcune fotografie interessanti e videoregistrazioni di velivoli che appaiono e scompaiono, non è stato altresì possibile riprendere o fotografare eventi davvero interessanti, quindi in realtà, del fenomeno dobbiamo ammettere che non è stato possibile misurare proprio la parte migliore.
Questo perché il materiale più significativo si è presentato solo nella cosiddetta "realtà convenzionale". Molto è accaduto sui due lati della barriera della luce, ma le cose più intriganti stanno sul secondo lato. Gli UFO di origine extraterrestre semplicemente non usano le nostre attuali tecnologie e volendo scoprirli e capirli esclusivamente inscatolandoli nell'attuale conoscenza scientifica, ne usciremmo frustrati. Perderemmo infatti il 99,9% dei dati e la scoperta sarà offuscata alla nostra vista da una sorta di nebbia. Non ci faremo molti amici esponendo in questo documento la nostra tesi.
I più lo definiranno un nonsense e solleverà molte più domande che trovare risposte. Darà fastidio allo "status quo" e sconvolgerà le menti più grette e ristrette.
Chi di dovere lo userà strumentalmente, contro noi ufologi, a riprova che siamo "fuori di testa" e che l'intera questione ET è un cumulo di sciocchezze e così via. È stato sempre così... Eppure, se personalmente sono stato molto riluttante (per ovvi motivi) a redigere questa relazione, è altrettanto vero che nelle informazioni c'è il nodo del mistero e probabilmente la lezione più autentica che il fenomeno extraterrestre deve impartirci. Tutto ruota intorno al superamento del prossimo gradino, nella conoscenza, nella scienza, nella verità e nell'esperienza personale. Le osservazioni e le ipotesi seguenti uniranno i dati empirici convenzionali dei rapporti UFO con le più "peculiari" esperienze di tanti incontri ravvicinati. Una volta concepita una teoria unificata che colleghi materia e mente, macchina e coscienza, le scienze fisiche con le scienze emergenti di consapevolezza e pensiero, allora e solo allora i disperati e apparentemente contraddittori fenomeni ET avranno un senso. Siamo su un terreno che è il nostro futuro, una realtà contemporanea, nascosta e molto disprezzata. Forse si può rimanere confusi dalla natura di tali informazioni, se si tratta di scienza o spiritualità o entrambi, oppure nessuna della due... Scegliete la definizione che sentite più vostra. La verità, in ogni caso, si trova al di là delle etichette.

DISTANZE INTERSTELLARI
Non c'è dubbio che esistono forme di vita extraterrestre in visita a questo pianeta ed osservate nelle sue vicinanze per decenni, ma c'è chi si spinge più in là parlando di presenze a noi molto vicine per secoli, millenni e persino milioni di anni. Che siano qui, ora, è certo. Le prove, pur schiaccianti, non verranno argomentate in questa sede. Consideriamo invece i seguenti interrogativi: come sono giunti sin qui? Come è possibile viaggiare attraverso enormi distanze interstellari sino ad un luogo così lontano entro l'arco di vita naturale di una forma di vita biologica ET? E come può una persona comunicare in tempo reale da tanto lontano?
Trovandosi una forma di vita extraterrestre a 1.000 anni luce da un sistema stellare ci vorrebbero 1.000 anni perché tale forma di vita arrivi sulla Terra viaggiando alla velocità della luce! E altri 1.000 anni per rientrare. Quindi, alla velocità della luce, che è già stata superata con un esperimento fatto al CERN, un viaggio andata e ritorno richiederebbe meno di 1000 anni. È lo stesso tempo trascorso dalla nascita di Cristo ed è assai improbabile che una forma di vita viva così a lungo da giungere qui, tralasciando il suo ritorno a casa. E la distanza di 1.000 anni luce rientra nei nostri dintorni galattici relativamente vicini. Consideriamo ora le comunicazioni: mediante la radio, le microonde, la televisione o qualsiasi altro segnale elettromagnetico attualmente in uso sulla Terra, un ET, una volta giunto qui, impiegherebbe 1.000 anni (alla velocità della luce, equivalente alla velocità dei segnali elettromagnetici come le onde radio) per comunicare con la sua casa. E altri 1.000 anni per il pianeta casa dell'ET per rispondere. Altri 2.000 anni!
Ovviamente, qualsiasi civiltà spaziale avrà sviluppato tecnologie che superano di gran lunga la qualità dei nostri gadget. Una differenza tanto abissale che un velivolo ET nel suo complesso potrebbe (e forse è accaduto o accadrà) librarsi proprio sopra una stazione di rilevamento radio del SETI, senza essere neppure visto. Perché? Stiamo scrutando con gli strumenti sbagliati e cerchiamo di rilevare civiltà ET con rigoroso piglio scientifico basato sulle attuali tecnologie. Non c'è altro modo?

LA NOSTRA RAGIONEVOLE REALTÀ
Per definizione, come si evince dall'analisi del gap temporale del viaggio e dei sistemi di comunicazione alla "velocità della luce", qualsiasi civiltà ET capace di giungere qui dallo spazio interstellare si avvarrebbe di tecnologie che distorcono il tempo/spazio lineare, come noi lo conosciamo. Vale a dire, essi devono sparire dalla realtà spazio-temporale lineare e attuare le loro comunicazioni o viaggi usando tecnologie (e spettri di realtà) ben al di fuori delle spettro elettromagnetico attualmente in uso ad Harvard e al SETI per rilevarli. Come i raggi x, i raggi gamma, la radiazione UV, gli infrarossi, le onde radio e simili esistevano già prima che noi avessimo la strumentazione giusta, così anche gli spettri della realtà utilizzati da ET progrediti sono lì, ma a noi invisibili.
Quindi, gli extraterrestri stanno usando aspetti dell'universo fisico che superano l'attuale strumentazione scientifica. Si tenga presente che non abbiamo inventato i raggi gamma solo perché abbiamo finalmente sviluppato gli strumenti scientifici adeguati. I raggi gamma, esistenti per eoni prima di venire scoperti, non erano percepiti in quanto al di fuori dello spettro visibile dall'occhio umano. Allo stesso modo, gli ET sono qui, ma solitamente esistono negli spettri d'energia all'esterno dell'attuale rilevazione civile strumentale. Di tanto in tanto penetrano nella nostra "ragionevole" realtà finendo con l'essere visti, fotografati, atterrano e si schiantano persino (oppure vengono abbattuti). Lasceranno allora tracce su uno schermo radar o creeranno un significativo flusso di campo in certi spettri d'energia, come le microonde, gli ultrasuoni e così via. Ma poi svaniranno. Ma... dove? E... come? E... quando?

ALTRE DIMENSIONI, UN'UNICA REALTÀ
Questa è la vera sfida. È mia convinzione, dopo 35 anni di osservazione di questi oggetti, che attraverso le alterazioni di frequenza ed una energia fisica potentissima, gli UFO e le forme di vita a bordo si muovono tra lo spazio tempo lineare e altri spettri d'energia fisica e realtà fisiche al di là delle attuali capacità di rilevamento. Alcuni l'hanno chiamato "spostamento interdimensionale o multidimensionale", terminologia funzionale solo se definita chiaramente. Una volta compresa e sperimentata, si scopre che è dimensionale in un altro modo, proprio come i raggi gamma sarebbero risultati soprannaturali per gli uomini delle caverne: in realtà, tutte queste "dimensioni" non sono dopotutto "altre"; ma parte e frammento di questa realtà, dispiegata al suo interno. Sfortunatamente, alcuni ricercatori hanno concluso che gli UFO non sono extraterrestri, ma inter-dimensionali. Dalla nostra ricerca diretta, per noi è palese che sono entrambe le cose. Vale a dire, la natura della realtà ET è molto simile alla nostra, solo che loro stanno usando uno spettro più ampio della realtà per il viaggio interstellare, le comunicazioni e mansioni connesse. Tale più ampio spettro attraversa i fenomeni che alcuni hanno definito inter-dimensionali, appartiene alla stessa realtà, ma a livello più fine, più sottile e al momento non misurabile dai nostri dispositivi scientifici in ambito di ricerca civile (i programmi occulti hanno queste capacità). Per focalizzare la tematica ed inserirla in una realtà tangibile, si consideri il resoconto di un testimone militare del CSETI.

VIAGGI ASTRALI E INCONTRI RAVVICINATI
Una sera ricevetti una telefonata da un signore che aveva lavorato in Aeronautica e con Kelly Johnson ai "Lockheed Skunkworks" ("Lavori Ombra" della Lockheed, N.d.R.). Si offriva quale testimone militare CSETI di eventi ufologici, ma il suo vero scopo era conoscere la mia opinione su un'esperienza da lui vissuta a metà degli anni Sessanta. Allora stava studiando le cosiddette esperienze di proiezione fuori dal corpo (OBE, Out of Body Experience) o viaggi astrali: è quando il corpo sottile o astrale lascia il corpo fisico e va altrove. Il suo insegnante gli disse che era pronto a vivere un'esperienza del genere e una sera egli sperimentò la sua prima OBE, con una certa sorpresa. Dopo essersi dilungato a descriversi persona sana e ragionevole e scusandosi di addentrarsi in qualcosa di tanto anomalo e bizzarro, raccontò quanto segue. Appena lasciato il suo corpo fisico, aveva attraversato il soffitto di casa, ritrovandosi all'esterno, vicino ad un'astronave extraterrestre che si librava da qualche parte nell'atmosfera. Così, fece letteralmente tremare il velivolo spaziale (si ricordi che il suo era un corpo astrale) penetrandovi dentro e là vide alcuni ET ad una consolle che lo guardarono con un'espressione come dire: "Mio Dio, perché non guardi dove metti i piedi?"
Per me questo uomo è sincero, ha vissuto davvero una OBE, volando senza controllo nello spazio sopra casa sua ed imbattendosi in un'astronave ET, che si librava in una forma d'energia molto simile a quella nella quale ci troviamo quando abbiamo una OBE o un sogno lucido. Il suo corpo astrale scosse l'astronave, gli extraterrestri lo videro e lui vide loro. Sotto quale forma energetica era avvenuto tale contatto? Se gli ET avessero una consistenza angelica o eterica, perché dovrebbero trovarsi in un'astronave tecnologicamente progredita ad operare su una consolle di un computer? Gli angeli non hanno bisogno di computer... Ora, quest'uomo - molto restio a raccontarmi la sua storia per non passare per pazzo - si sorprese quando gli esposi che la sua era tutto sommato un'esperienza piuttosto comune e che la natura delle tecnologie ET si esplica oltre la barriera della luce. La nave spaziale ET e gli ET riescono a spostare il proprio spettro (o l'aspetto dell'energia fisica) dall'interno all'esterno del" campo astrale" e viceversa, così definito in maniera approssimativa dai mistici e dalle antiche tradizioni. Il non essere in grado di rilevare e misurare adeguatamente questo elemento della realtà, non ci giustifica quando liquidiamo un'osservazione e un'esperienza empirica, che sono, dopo tutto, "le madri" di tutta la scienza. Basti ricordare Newton mentre osservava la mela cadere dall'albero. Ma qual è il legame tra il cosiddetto aspetto astrale o eterico e le tecnologie ET? E perché sono interconnessi?

LA BARRIERA LUCE/MATERIA
"Cosa c'è oltre la barriera della luce"? Cosa si sperimenta quando si oltrepassa la velocità (o la vibrazione) della luce e degli elettroni e persino quella delle particelle subatomiche? Per definizione, qualsiasi civiltà ET interagente con la Terra è capace di viaggi e di comunicazioni interstellari. Ciò significa che essa opera sull'altro lato della barriera luce/materia, con la stessa facilità con la quale noi utilizziamo segnali radio e voliamo sui jet. È la loro realtà, è il loro mondo. È il loro cellulare e la loro macchina, la loro esistenza tecnologica, teorica e pratica di tutti i giorni, ma che a noi appare sicuramente come magia. Cosa c'è oltre la barriera della luce? Cosa è la fisica? Cos'è lo spazio-tempo? A quale livello possiamo misurare un pensiero e definire una particella di pensiero? Mente e macchina possono integrarsi ed operare allo stesso modo? Come può essere la vita altrove? Come viverne l'esperienza? Come sentire quella realtà? Per trattare questi argomenti, pur sinteticamente, addentriamoci in una cosmologia che accomodi i fatti osservati e le esperienze da entrambi i lati della barriera luce/materia. Baso le mie tesi su esperienza e preparazione e vi chiedo quindi di tollerarne le idee e la terminologia, premesso che non è nelle mie intenzioni offendere chi abbia una formazione scientifica e religiosa molto tradizionali.

LA MENTE DELL'UNIVERSO
Il mio credo: Dio esiste ed è onnipresente in tutti i modi immaginabili. Ciò è contrario alla mia educazione e preparazione visto che sono stato cresciuto come un "ateo devoto" dai miei genitori, che non credevano all'esistenza di un qualcosa di non misurabile. Eppure la mia esperienza ha dimostrato il contrario. Dio esiste, a prescindere da ciò che noi pensiamo. La cosmologia che presento scompone in fattori interni l'equazione della componente universale della mente, che alcuni possono chiamare l'aspetto impersonale di Dio, la Grande Mente, La Mente Universale, La Mente Preesistente, l'Assoluto. Per la mia comprensione del cosmo, la base dell'intera esistenza - tutti gli atomi, le stelle, le molecole e tutte le persone - sono un'essenza non limitata a un solo luogo, ma presente in ogni punto del tempo e dello spazio, pur non essendo legata ad alcun punto dello spazio, tempo o materia. Questa essenza è sveglia, intelligente e perspicace. È cosciente, è una mente. È il risveglio della consapevolezza, la pura intelligenza senza forma, la mente dell'Universo.
È presente in tutti i fili d'erba e pervade lo spazio e i più lontani recessi dell'Universo - eppure non può essere divisa o localizzata in un punto dello spazio, del tempo o della materia. Cioè, è uno stato unitario, sempre presente, il cui effetto è creare una unicità indivisibile. Una volta riconosciuto, il suo effetto è rendere tutto non limitato a un luogo, vale a dire che ogni punto dello spazio e del tempo è una finestra, un punto d'entrata di tutti gli altri punti dello spazio e del tempo. L'aspetto permanente e integrante dell'essenza intelligente è tale che tutto ciò che esiste è sempre legato ed effettivamente accessibile attraverso una componente dell'esistenza non limitata a un luogo preciso. Esistenza consapevole e intelligente, esistente a un livello non locale, considerato il suo livello microscopico e macroscopico. Nel cosmo c'è integrazione assoluta, ecco perché i mistici avevano ragione a dire che si potrebbe "contenere il cosmo in una goccia d'acqua".

IL PROCESSO CREATIVO E IL PENSIERO-SUONO
Da questo campo Preesistente e "Assoluto" dell'intelligenza e della consapevolezza emerge tutto il resto. Di nuovo, paradossalmente, il campo unificato di consapevolezza e intelligenza, pur essendo indivisibile, è presente a tutti i livelli, a prescindere dalla loro dimensione. L'Assoluto rimane l'Assoluto - eppure è presente in tutti i quark - ma non legato, limitato o diviso dal quark. Da questo splendido " Nulla" (che è la pienezza dell'assoluta consapevolezza) alla nascita del cosmo manifesto, con tutte le sue stelle, galassie, atomi e persone esiste un processo creativo che è allo stesso tempo semplice ed elegantemente complesso. Cioè, dal piano dell'Assoluto - quello stato permeante, sempre presente ed indivisibile - si manifesta la creazione, che è mantenuta dal cosiddetto "Aspetto Creativo" di Dio. Gli elementi critici di questo processo sono la volontà, l'elemento sonoro del pensiero, poi il suo elemento visivo, l'aspetto strutturale del mondo astrale e quindi la matrice del mondo materiale, che si espande e avviluppa l'interezza dell'Universo. L'Aspetto Creativo dell'Assoluto, attraverso l'operazione della Sua volontà, crea il cosmo da molto sottile a molto materiale:

a) L'elemento sonoro delle pure forme/pensiero dà luogo all'aspetto (o, se volete, dimensione) dell'universale che è la qualità sonora dell'idea/pensiero per tutte le cose create - sia una formica che una galassia. L'evoluzione e il cambiamento si verificano intorno e attraverso il piano di questa iniziale forma-idea della creazione. L'interezza del cosmo esiste come e attraverso questo elemento sonoro del pensiero. L'essenza della mente/intelligenza, non localizzata nel tempo, onnipresente, è presente a questo stadio e a tutti gli stadi futuri. In alcune tradizioni, l'elemento idea/suono della forma dell'intero Universo ed ogni cosa al suo interno è definito il mondo causale o causativo. Nelle tradizioni bibliche e in altre tradizioni credo corrisponda al Mondo di Dio, "All'inizio era il Mondo..."

b) L'elemento suono/idea del pensiero dà allora luogo ad un aspetto meno astratto, eppure molto fine e sottile, che alcuni hanno definito "astrale", ma che preferisco considerare come la visuale-conscio-intelligente (CIV: Conscious-Intelligent-Visual). Questo aspetto, che ha il piano causale o idea/pensiero/suono del mondo causale, è più definito ed è "visto" o visibile come forme/pensiero collegate. È vasto, stupendo e molti sogni lucidi riguardano varie interazioni con quel regno o aspetto. Il militare che sperimentò il volo astrale ha quindi avuto un'interazione fisica astrale o CIV con un'astronave ET, che cambiò di fase soprattutto in una forma d'energia o aspetto (che sarà approfondito in seguito).

c) Mente Assoluta, indifferenziata, insieme alla forma idea/suono/pensiero e il CIV o forma astrale creano una matrice che sostiene o dà luogo al cosiddetto universo materiale. Ma l'universo materiale possiede la mente unitaria, indivisibile Assoluta, come anche gli aspetti causali e del CIV. In realtà tutti gli aspetti dell'universo materiale manifesto, che la scienza può studiare e calcolare con i dispositivi attuali, hanno unito tutti questi aspetti più sottili o spettri d'energia. Quindi, non è corretto considerarle come "altre dimensioni", bensì semplicemente distanti, dal momento che la curvatura e il tessuto del cosmo materiale sono coscienti, basati sulla forma/pensiero e su una matrice astrale o CIV al suo interno (o collegata).

Questa breve e semplice analisi volutamente tralascia una serie di dettagli. Tuttavia, gli aspetti causali e CIV presentano moltissime differenziazioni, espressioni e leggi di funzione, proprio come il cosmo materiale possiede fini particelle subatomiche e vaste galassie roteanti e gruppi di galassie. Infatti, i dettagli e le leggi che influenzano tali vasti regni rendono insignificanti quelli del cosmo materiale, materia peraltro troppo estesa per essere affrontata in questa sede. L'essere "umano" (incluse altre forme superiori di vita intelligenti diverse dall'homo sapiens, come gli ET) è dotato di tutti gli aspetti (o dimensioni) esistenti. La coscienza umana, o spirito, è sempre legata all'Assoluto, anche se all'insaputa dell'individuo. Infatti, come già accennato, la coscienza o mente pura, nel suo aspetto essenziale, è semplicemente quella per cui siamo svegli - o quella per cui esistiamo. È uno stato unitario e indivisibile. È sempre in sostanza uno con l'essere consapevole Assoluto, ma noi siamo educati a vedere solo molteplicità e separazione.
Quindi l'individuazione annienta lo stato unitario - e pensiamo di essere separati. È un difetto percettivo che le pratiche di tutte le religioni, nella forma di rituali, preghiera e meditazione, tentano di correggere. Un'antica tradizione Sufi attribuita ad Ali dice: "pensa a te stesso come una forma minimale, al cui interno si dispiega l'Universo". Una domanda retorica che serve come memoria della natura olografica della mente e del potenziale luogo dell'essere umano nell'Universo: attraverso l'esperienza dell'aspetto non locale e onnipresente della mente o della consapevolezza, tutti gli aspetti dell'Universo possono essere direttamente penetrati e sperimentati, perché l'aspetto non locale della coscienza è essenziale alla consapevolezza stessa. È sempre "lì" ed ha bisogno solo di essere vissuta. Questo aspetto o natura della mente spiega perché la gente di tanto in tanto vive esperienze spontanee di non localizzazione: farà un sogno e il giorno o l'anno dopo gli eventi percepiti nel sonno si realizzeranno nei minimi dettagli.
Com'è possibile? La natura della mente è unitaria, indivisibile e presente in tutti i punti del tempo e dello spazio - ma non legata o limitata da nessun aspetto dello spazio e del tempo. Ne deriva che entrambi i punti distanti dello spazio e del tempo sono accessibili tramite questa facoltà. La storia è piena di tali episodi e se in genere sono etichettati dalla scienza contemporanea come curiosità, in realtà forniscono la chiave per comprendere il prossimo salto nell'esplorazione scientifica: lo studio della consapevolezza e della realtà non delimitata a un luogo.

LO STATO UNITARIO DELLA MENTE:IL LEGAME TRA CONSAPEVOLEZZA E MATERIA
Nel sogno lucido, le crescenti esperienze individuali di non localizzazione, come il cosiddetto aspetto astrale o CIV della persona che al risveglio percepisce un punto distante nello spazio e/o tempo, risultano meno misteriose se si comprende che la mente, o coscienza, esiste sempre fondamentalmente come uno stato unitario che trascende i limiti sia del tempo che dello spazio. Tramite questo, ogni punto dello spazio e del tempo può essere penetrato, dapprima uno alla volta. Ciò però non va confuso con le prerogative ed i poteri di Dio. Dio, la mente universale Assoluta, conosce tutte le cose in tutti i momenti e in tutti i luoghi, tutti insieme e tutto il tempo. L'individuo, attraverso le sue facoltà e per la natura dello stato unitario della mente, essenziale alla sua consapevolezza di fondo, può sperimentare la precognizione, l'ispirazione, l'intuito, la visione a distanza e così via. Robert Jahn, dottore presso l'Università di Princeton, ha studiato un altro aspetto della coscienza non determinata a un luogo per quanto attiene ai sistemi meccanici. Il lettore dovrebbe approfondire i risultati di questi esperimenti che dimostrano come la mente e il pensiero, diretti a una frazione generatrice di un numero scelto a caso, possano influire sull'esito del dispositivo
È possibile, in quanto c'è un nesso o legame tra consapevolezza e materia: la curvatura e il tessuto della materia sono intrecciati con la coscienza e infatti sono semplicemente elementi della mente espressi ad una diversa frequenza. Quindi, un individuo può influire sul corpo, sulla salute di un altro con la preghiera e la visualizzazione, o persino con metodi meccanici tramite il pensiero e la consapevolezza. Gli studi scientifici del dottor Larry Dossey ed altri dimostrano la natura non locale della mente o della realtà. La storia abbonda di simili fatti enigmatici: la persona in preghiera che spontaneamente levita, l'esperto che può materializzare o smaterializzare gli oggetti o teleportare gli oggetti attraverso la stanza. Se è facile considerarli aneddoti o superstizioni, la storia ed i recenti esperimenti scientifici stabiliscono invece chiaramente che la consapevolezza, non limitata a un luogo, può operare fuori del tempo e dello spazio e può influire chiaramente sugli oggetti inanimati o sulle macchine.
Lo si comprende facilmente riconoscendo il valore della cosmologia: la coscienza non è mai divisa, è presente dovunque, non è mai limitata dallo spazio o dal tempo, ma è paradossalmente presente ovunque nello spazio e nel tempo, in tutti gli atomi e tutte le galassie. Quindi, l'interfaccia tra coscienza e materia è essenziale, non artificiosa o difficile. Gli eventi che si avvicendano lavorano in questo nesso. Ho già discusso alcune insolite espressioni tecnologiche degli ET (vedi: "I Files Speciali: PRONTO INTERVENTO OPERATIVO"). Svariati aspetti dell'attività ET vengono tralasciati dai rapporti e vengono soppressi persino dalle principali organizzazioni ufologiche e dai ricercatori perché fino adesso si distanziano dal "box" delle norme scientifiche convenzionali. Ma sono proprio queste anomale manifestazioni tecnologiche ET che dovrebbero interessarci, perché apriranno la porta a nuove comprensioni di un Universo che fa rassomigliare la nostra attuale conoscenza scientifica ai giochi degli asili nido.

LA NON-LOCALIZZAZIONE
Ritornando al problema principale: come attraversano l'enormità dello spazio e del tempo interstellare gli ET a bordo delle loro astronavi? Si scopre che la rigidità dell'immensità spaziale diviene a un tratto molto flessibile, ovviando facilmente al problema alterando la frequenza all'altro lato della barriera della luce. In un movimento quantico, l'astronave ET e tutti i suoi occupanti cambiano fase ad un aspetto più fine della cosmologia prima descritta: essi esistono dunque in un aspetto o dimensione che è più non locale dell'universo materiale noto alla scienza moderna. Il fenomeno caratterizzante tali oggetti, che apparentemente scompaiono e riappaiono subito dopo ad una considerevole distanza, è dovuto alla loro capacità di cambiare fase dentro e fuori l'aspetto materiale prefissato dello spazio/tempo ad uno che è più non locale. (Sì, la non localizzazione è "relativamente relativa").
Dalle mie osservazioni, ciò si verifica attraverso un'altissima energia fisica ed elettronica che cambia letteralmente di fase - in un balzo quantico - l'astronave materiale ET e tutti i suoi elementi in un aspetto della cosmologia molto simile al volo astrale o CIV. Ciò si ottiene attraverso una complessa interazione tra i potenti campi di rotazione elettromagnetica, il campo gravitazionale e l'inerzia della massa. Quando l'astronave è su questo lato della barriera della luce, è visibile come qualsiasi altro materiale, o manufatto, ma può manovrare in modi che sembrano negare l'inerzia e la gravità della massa. Appena si sposta di fase all'altro lato della barriera della luce/materia, sembra scomparire. Ma non è così. È in quel luogo - oltre il rilevamento di onde radio Beta del SETI - che quel militare, in corpo astrale, si imbatté nell'oggetto ET!

GLI ET NON USANO I SISTEMI DI COMUNICAZIONE DEL SETI
In quella forma di spettro energetico (o dimensione), l'astronave può librarsi o muoversi all'interno dell'universo materiale a molti, molti multipli della velocità della luce. La velocità non è relativistica, almeno se misurata in questo lato della barriera della luce. Tuttavia, 1.000 anni luce non saranno percorsi istantaneamente perché c'è un elemento di "resistenza" quando l'astronave si muove attraverso il cosmo materiale. In altre parole, c'è un elemento dell'oggetto che aderisce alla superficie inferiore del cosmo materiale ed un coefficiente della resistenza cosmica che previene il trasporto dall'essere istantaneamente da una parte all'altra delle vaste distanze interstellari. Operando allora in una sorta di "giunzione" tra gli aspetti (o dimensioni), l'astronave ET può sincronizzarsi tra i due. In realtà, può trovarsi anche in entrambi. L'astronave spaziale allora può librarsi sopra un centro di ricerche SETI - e non essere individuata, a meno che non si intrometta a pieno nell'aspetto materiale e solo nel caso la gente nel palazzo guardi fuori, allora noterebbe il velivolo e, lealmente, ne riporterebbe la presenza.
Così i sistemi di comunicazione ET sono tutt'uno con l'interfaccia della mente, pensiero e telemetria computerizzata. Per decenni, la gente ha detto di aver avuto esperienze con gli UFO, congedate come telepatiche. L'atteggiamento della comunità scientifica, pur dinanzi alla conferma della veridicità di questi racconti, ne deride la sostanza e ne pone al confino il protagonista. Ahimè, il bambino viene punito perché ha fatto uscire tutta l'acqua della vasca. Come Jahn, Dossey ed altri hanno dimostrato, la mente e il pensiero possono operare come interfaccia e influenzare i sistemi materiali, anche tecnologici. Dopo 35 anni d'esperienza a contatto del fenomeno, è ovvio che i protocolli ET non impieghino sistemi di microonda ATEtT per comunicare in tempo reale attraverso distanze interstellari, ma sistemi computerizzati tanto avanzati da interagire direttamente con il pensiero e la coscienza, accedendo così a spettri d'energia non limitati a un luogo, evitando il tempo e lo spazio lineare. Migliaia di persone, letteralmente, hanno avuto interazioni con questi oggetti a componenti di pensiero/materia o "telepatici".
Escludendo a priori tali testimonianze rischiamo di sbattere la porta alla nostra scienza più grande: la scienza della consapevolezza e il suo interfaccia con i sistemi materiali e tecnologici. Sistemi che non vanno confusi con gli esperimenti umani in corso con le attività d'onda cerebrale e i collegamenti ai computer: lavorano con energia elettromagnetica che viaggia solo alla velocità della luce. I sistemi ET operano all'altro lato della barriera della luce e, se in parte facilitati tecnologicamente, operano direttamente da interfaccia con il pensiero e la mente. Il sistema ET utilizza l'aspetto non locale della mente, del pensiero e dell'energia e quindi l'informazione può essere immediatamente trasmessa attraverso milioni di anni luce nello spazio, comunicando in tempo reale, senza ritardi dovuti al coefficiente della resistenza cosmica cui abbiamo accennato. Essenzialmente, esistono spettri d'energia sub-elettromagnetici e sub-materiali, ma che nondimeno sono molto reali e fisici.
L'uso del termine metafisico in relazione a quest'area è molto scorretto e limitato nel tempo: un ologramma o un lampo di luce, 500 anni fa, per un umano sarebbe metafisico o soprannaturale! Il punto chiave è che l'energia e gli spettri d'energia sono naturali aspetti della creazione. Sono tutti intorno a noi e dentro di noi. Non sono "altri". Non è soprannaturale, non è metafisico. Semplicemente, non è stato studiato e compreso adeguatamente dalla scienza moderna, ma lo è stato sicuramente da civiltà ET progredite ed altamente competenti in fisica interstellare.

TAC E CAT
Da una decina d'anni circolano resoconti di avvistamento da parte di persone che sentono una diretta interazione esclusivamente mentale con l'oggetto volante ET. La persona pensa: "Spero che vada a destra" e l'astronave virerà a destra, oppure mentre essa si allontana: "Vorrei che virasse e tornasse indietro" al che l'UFO si ferma improvvisamente, vira e si avvicina. In certi casi forse si è trattato di coincidenze, ma troppo numerose e, conseguentemente, si può asserire che questi oggetti evidenziano capacità di telemetria, in interfaccia con il pensiero diretto. Come già rilevato in altri studi, questa classe di tecnologie ET può essere considerata in genere come Tecnologia Assistita dalla Coscienza (TAC) e Consapevolezza Assistita dalla Tecnologia (CAT). Le loro tecnologie utilizzano il nesso dove il pensiero mente/coscienza funge da interfaccia dal punto di vista tecnologico e riproducibile con la materia, la macchina, i mezzi di comunicazione. TAC è quando la coscienza dell'individuo (o gruppo) ed il pensiero assistono o si interfacciano con un dispositivo ricettivo.
CAT è quando un dispositivo amplia, progetta o assiste la coscienza o pensiero di un individuo o di un gruppo. Per esempio, il CSETI ha localizzato un ex-scienziato della Bell Labs/Lucent Technologies al quale, più di 35 anni fa, fu consegnato da un generale un dispositivo di comunicazione ET nel corso di un progetto di ricerca segreto. Gli venne chiesto di studiare e replicare la tecnologia del congegno, conservarlo e capire come funzionava. Ecco la sua versione. Dopo aver ricevuto il motore, un oggetto rotondo grande come un pompelmo, scuro e con una trama superficiale, questo cominciò a "parlare" col pensiero direttamente alla sua consapevolezza. Ne rimase esterrefatto, soprattutto quando gli venne detto che chi gli aveva chiesto di analizzare l'oggetto era male intenzionato e di distruggere il dispositivo! Combattuto sul da farsi, lo scienziato "incidentalmente" lo surriscaldò e questo andò distrutto (almeno materialmente). Ma, dopo, sentì un ultimo pensiero che diceva "grazie...". Sembra assurdo, ma proprio le cose più strane sono vere. Vogliamo fuggire alla velocità della luce e ritornare ai segnali radio, ma il futuro è qui e se non gli andiamo incontro con il buon senso, altri - come il generale che fornì l'oggetto - dirotteranno il futuro verso luoghi indesiderati.

IL PENSIERO CONSCIO VISIVO E MEZZI DI COMUNICAZIONE ET
Negli ultimi otto anni il CSETI ha studiato il fenomeno in tutto il mondo, analizzandone le manifestazioni, le documentazioni fotografiche diurne e notturne, le tracce di atterraggio, i riscontri radar. Esistono oltre 4.000 tracce d'atterraggio documentate da Ted Phillips. Richard Haines ha raccolto centinaia di testimonianze di piloti su questi oggetti. Il nostro obiettivo è interagire con gli ET al loro livello, per considerare qual è la loro realtà e raggiungerla. È un esperimento e un'esperienza ed un rompicapo per tutti gli interessati. In otto anni, abbiamo avuto esperienze e osservato fenomeni che interessano tutti gli aspetti affrontati in questo studio.
Segue una breve lista di questi fenomeni:

RV X 2 (vedi materiali d'addestramento del CSETI). Il nostro esperimento, la cosiddetta "Iniziativa CE-5", interessa molti protocolli, alcuni ovvi e pratici, altri piuttosto sperimentali e altamente controversi. Uno dei protocolli più dibattuti interessa l'accesso di gruppo alla coscienza non locale, seguita da "Remote Viewing" (visione a distanza, attraverso la consapevolezza) dell'astronave ET o di persone a grande distanza o vicine. L'oggetto cambiava fase oltre lo spettro visibile della vista umana. Una volta che un oggetto o persona viene "catturato" e osservato, il processo è invertito e l'oggetto o persona è diretto al luogo di ricerca del CSETI via CIV, un elemento che trasmette da terra una direzione del pensiero visuale. All'oggetto/persona ET sono mostrate chiaramente le nostre coordinate via l'elemento CIV. L'esperimento di ricerca ET, secondo tale protocollo, cerca di RV l'oggetto ("Remote View via Consciousness" - visualizzare a distanza con la consapevolezza), connettersi al suo sistema telemetrico CAT e trasmettere o guidare l'oggetto al nostro preciso luogo.
Essenzialmente, stiamo attuando in un ambiente dinamico applicato quello che il dottor Jahn sta sperimentando al laboratorio PEAR di Princeton: unire il pensiero conscio visivo a strumenti di comunicazione ET, tentando di farlo con precisione, per consentire loro di vederci e di palesarsi, stabilendo così una traiettoria di contatto. Parrà piuttosto bizzarro, ma è un esperimento che spesso si è concluso con l'UFO che stazionava sulle nostre teste. Usando dispositivi luminosi, laser e segnali radio per trasmettere e confermare il contatto, il nucleo del protocollo interessa il CAT (e spesso in risposta al TAC dell'ET).
La chiave dell'RV X 2 è rappresentata dai seguenti elementi:

1. L'accesso umano all'elemento di consapevolezza non locale.
2. Visione a distanza di astronavi o persone.
3. Unirsi ai sistemi di comunicazione CAT extraterrestre in una modalità di consapevolezza CIV.
4. Trasmettere chiaramente (o guidando) il velivolo nel luogo di ricerca attraverso il pensiero visivo sequenziale e coerente che mostra il luogo dallo spazio profondo fino ai dettagli specifici del luogo.
5. Applicando l'eventuale risposta RV dall'ET prima della sua comparsa (modalità RV interattiva).

Il protocollo è basato sul chiaro intento di stabilire un contatto e relazioni pacifiche con queste forme di vita. Durante lo RV X 2, spesso più di una persona "si fisserà" sullo stesso oggetto o forma di vita e riceverà la stessa informazione sul luogo e/o tempo di manifestazione. Questa informazione resta non confermata fino alla verifica di un evento osservato effettivamente dal gruppo. Durante questi esperimenti in tutto il mondo, abbiamo riscontrato dei tempi di esperienza che dimostrano le tecnologie prima menzionate:

Improvvisa comparsa di grossi velivoli (dischi, triangoli, ecc.) che "entrano" per poi svanire in secondi o frazioni di secondo, sotto gli occhi di testimoni multipli.

Stazionamento prolungato di oggetti, fino a molti minuti, che poi scompaiono (cambiano fase al di fuori della percezione visiva/materiale).

Sonde intelligenti consistenti in oggetti sferoidali, di vari colori, che si manifestano anche in gruppo, non solo sotto controllo intelligente, ma di per sé coscienti e intelligenti (AI avanzati - intelligenza artificiale). Solitamente sono sfere traslucide dal colore variante dal rosso opaco al blu, verde, dorato, di dimensione da sei pollici a 1-2 piedi. Interagiscono con la consapevolezza dell'individuo o del gruppo e poi scompaiono. Sono molto probabilmente dimostrazioni controllate del TAC, dove la coscienza e il pensiero (persino la personalità) di un ET a bordo dell'astronave sono tecnologicamente assistiti nella proiezione di gruppo.

Suoni a toni acutissimi, a componente omnidirezionale, uditi contemporaneamente da tutte le direzioni. Si avvertono spesso, dopo le trasmissioni di segnali sonori su radiofrequenze del CSETI.

Effetti elettromagnetici anomali (EM) sulle automobili, ecc. Si riscontrano spesso guasti in caso di incontro ravvicinato con un'astronave, come si verificò nel 1993 in Messico, quando un triangolo silenzioso del diametro di 800 piedi si avvicinò ad un gruppo e tutte le videocamere ed altri dispositivi elettronici si arrestarono. Altre manifestazioni includono l'avvio di rilevatori radar, laser, offuscamento o oscuramento di elettronica, energia elettrostatica sulla cute o i vestiti. In diverse occasioni l'ago della mia bussola ha ruotato in senso antiorario all'avvicinamento di un velivolo in senso antiorario. Nel caso di interfaccia CIV/materia la bussola ha segnalato un cambiamento magnetico da nord a sud (di 160 gradi), restando così per circa 3 mesi.

Ora funziona benissimo (fino al prossimo Incontro Ravvicinato!). Interazioni veloci: spesso, dopo l'RV X2, il gruppo sperimenterà oggetti multipli che all'inizio sembrano satelliti, ma che interagiscono con pensieri diretti o segnali. Per esempio, un oggetto alto in cielo che, appena viene trasmesso un comando con il pensiero, si ferma o cambia improvvisamente direzione. I satelliti non tornano indietro, non virano a destra o discendono improvvisamente e diventano più luminosi mentre interagiscono con le persone. Simili eventi sono stati testimoniati a dozzine nel corso della ricerca del CSETI.

Interfaccia CIV/materia. È un'ampia categoria di fenomeni, quando gli oggetti ET si trovano proprio all'altro lato della barriera della luce e della materia e cominciano a "emettere" attraverso questo aspetto o dimensione. Spesso il gruppo osserverà improvvise scariche di luce - simili a flash - tutt'intorno. Non sono cauterizzazioni della retina, visto che molta gente li vede contemporaneamente. In seguito, la forma di un'astronave ET o persino l'ET apparirà fievolmente e poi si formerà, come uno scintillante ologramma elettronico. Si tratta di manifestazioni molto vicine al gruppo di osservazione.

Molteplicità di fenomeni nel corso di incontri molto ravvicinati. Spesso si verifica la visione a distanza degli oggetti, insieme alla percezione visiva del velivolo o persone; sonde AI (ad "Artificial Intelligence"-Intelligenza artificiale, N.d.R.) che entrano nel gruppo e suoni insoliti.

I partecipanti diranno di sentirsi toccati da qualcuno, ma notano solo una debole scarica luminescente. Durante eventi prolungati di questo tipo, si verificherà un'anomala dilatazione o contrazione dello spazio/tempo: il tempo sembra immobile - o procedere molto lentamente e lo spazio intorno al gruppo è più definito. Questi incontri hanno durate di oltre due ore o possono essere molto fugaci. Nel 1998 in Inghilterra, vicino Alton Barnes, dopo aver visto, in notti diverse, un'astronave circolare apparire e sparire in un attimo, il gruppo avvistò lo stesso oggetto scintillante che discendeva, insieme a forme luminose di vita ET, che si ponevano alternativamente tra una persona e l'altra del gruppo! La temperatura salì di almeno 10-15 gradi Fahrenheit. Tutti i partecipanti videro l'oggetto e le forme di vita, che non sembravano composti interamente di materiale "solido", ma rimanevano in questa dimensione solo parzialmente.
Nel 1997, in un viaggio di formazione professionale in Inghilterra, con Shari Adamiak (coraggiosa ricercatrice e braccio destro di Greer, morta di tumore nel '98, N.d.R.) mi trovavo al piano di sopra di una villa che avevamo preso in affitto. Gli altri, circa sei persone, erano fuori. Improvvisamente, vidi una luce bianca-blu o oggetto che volava attraverso la finestra chiusa e nella stanza. Si librò sopra il camino e poi si espanse fino a divenire un ET luminoso di circa tre piedi d'altezza, come un sottile ologramma elettronico. Era cosciente e senziente, appena materiale e visibile, ma chiaramente un ET. Era una proiezione AI della coscienza ed una forma CIV/astrale di un ET proiettato nella stanza. Gli altri osservavano dall'esterno (ignari della nostra presenza nella stanza, vennero a sapere della nostra esperienza solo il giorno dopo) un oggetto bianco-blu disceso dal cielo e penetrato nella finestra della camera dove eravamo. Videro tutti l'oggetto, ma non seppero dell'impatto personale su Shari e me. È un altro buon esempio di TAC.

- Interazione dello stato di lucidità nel sogno con l'astronave e/o le persone. Poiché la realtà tecnologica ET consente loro di muoversi allo stesso modo tra la dimensione CIV e quella materiale e poiché i loro sistemi di comunicazione preferiscono le modalità di trasmissione CIV, spesso gli individui (a volte più di uno) avranno una dettagliata interazione durante lo stato di sogno. L'elemento CIV/astrale e le tecnologie che fungono da interfaccia con quello spettro d'energia consentono un'interfaccia semplice con lo stato di sonno, poiché la lucidità nel sonno è l'attivazione del corpo CIV/astrale o elemento di un individuo. Gli ET possono interfacciare quell'aspetto con la stessa facilità con cui noi telefoniamo a New York. Secondo me, il modo più semplice in cui gli ET hanno interagito con gli umani è nei sogni lucidi e non nel contatto materiale (corporeo). Il contatto materiale è rischioso e inutile, soprattutto quando si padroneggiano e si comprendono queste tecnologie più sottili.

Una volta realizzato che lo spettro CIV/astrale è il campo prescelto attraverso il quale gli ET devono passare per la comunicazione ed il viaggio interstellare - vale a dire lo stesso spettro attivato e usato in un sogno lucido - è facile constatare perché tante persone narrano questo tipo d'esperienza. Il protocollo RV X 2 è un'attivazione conscia di consapevolezza espansa e dell'elemento CIV per fare deliberatamente da interfaccia con le tecnologie ET e gli individui.
- Le astronavi ET si muovono attraverso la materia solida. In più di un'occasione abbiamo osservato oggetti ET solidi o velivoli (avvistamenti diurni con il sole che illuminava la superficie metallica) attraversare una montagna senza schiantarsi. Ciò è possibile tramite un'alterazione di frequenza nel materiale del velivolo in modo che può fondersi con (o attraversare) materia di densità normale senza danneggiarla. Vale a dire che un'alterazione della fase di frequenza permette ad un oggetto solido di attraversarne un altro senza interazione.
La maggior parte di quello che chiamiamo "materia solida" non è affatto solida - è per lo più spaziale (si veda la cosmologia descritta precedentemente). Il fenomeno è stato riportato per decenni, tanto che alcuni hanno sminuito questi racconti, relegandoli a manifestazioni "fantasmiche" o "poltergeist". In realtà, è solo un'altra espressione delle tecnologie ET che operano ad un livello più profondo o sottile d'esistenza e che può alterare la frequenza della materia (possono anche alterare i rapporti spazio/tempo anche attraverso mezzi simili). Dovrei anche sottolineare che fonti militari occulte, ma a me note, hanno testimoniato che, almeno dal 1953, progetti umani segreti materializzavano e smaterializzavano gli oggetti trasferendoli attraverso spazi delimitati. Se ciò è avvenuto segretamente dal 1953, si può solo immaginare di cosa siano capaci le tecnologie ET interstellari.

STREGHE, ANGELI, ET
È facile comprendere perché gli eventi ET si possono confondere con i fenomeni derivanti dal livello CIV/astrale o causale, che non sono extraterrestri, ma si manifestano allo stesso modo. Non c'è da stupirsi se la letteratura è piena di racconti confusi di ET, angeli e fenomeni insoliti di tutti i generi. Naturalmente, un secolo fa, l'uomo di oggi sarebbe apparso in qualche modo soprannaturale: immaginate di presentarvi ad una riunione in chiesa nel 1692 a Salem, Massachussets, con un cellulare, un ologramma, un satellite TV ed una Range Rover. Sareste bruciati sul rogo come una strega!
Inoltre, è importante tenere in mente che il cosmo possiede molti livelli d'esistenza. Esistono mondi CIV/astrali e causali ed esseri che non sono ET. Eppure ci sono ET che a volte o quasi sempre si interfacciano con (o usano) aspetti del cosmo fisico che sono in questi regni sottili. (Si veda "Extraterrestrial and the New Cosmology" di Steven M. Greer, N.d.R.).
Va anche ricordato che non tutti gli ET sono così progrediti. Considerati i miliardi di galassie, ognuna con miliardi di stelle, è probabile che alcuni ET siano l'equivalente dell'uomo delle caverne, altri possono essere al nostro livello di evoluzione, mentre altri ancora siano milioni di anni più avanzati di noi. Gli scienziati del SETI ritengono che si possano trovare quegli ET che sono al nostro livello, ovvero che impiegano ancora tecnologie lineari di onde radio. Stranamente, alcuni sono lì fuori.
Gli ET più progrediti, dotati di tecnologie che superano i segnali radio e i motori a combustione interna esistono. Sono qui. Possono essere intorno e fra noi. Aprite la mente e gli occhi alla straordinaria opportunità davanti a noi. La sua esistenza è al di là del velo, oltre la barriera della luce. Un mistero che attende solo di essere esplorato.


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MessaggioInviato: 14/10/2013, 17:44 
CLIFFORD STONE E IL PROGETTO MOON DUST

Fonte: http://ufoplanet.ufoforum.it/headlines/ ... LO_ID=9418

L’esistenza del Project Moon Dust, per il recupero di tecnologia straniera caduta su suolo statunitense, è venuta alla luce grazie ad una “soffiata” di Clifford Stone, sergente americano ora in pensione, che ha reso possibile la richiesta della documentazione ufficiale ad esso relativa tramite il FOIA. Stone, come molti sapranno, è una “gola profonda”. Secondo le sue dichiarazioni, il progetto Blue Fly, divenuto poi Moon Dust, comprendeva anche il recupero di velivoli extraterrestri caduti in territorio statunitense, oltre che, naturalmente, il recupero dei corpi e l’interazione con le EBE (Entità Biologiche Extraterrestri). Stone sarebbe stato reclutato nel progetto grazie alle sue capacità di interfaccia con gli ET, la cui comunicazione avveniva per via telepatica. Ciò che Clifford racconta della sua infanzia, e di come l’esercito, in via del tutto ufficiosa, si sia interessato a lui sin da quando era bambino, lascia supporre che sia stato oggetto di esperimenti genetici da parte dei “visitatori” e/o dei militari. Dalle sue parole, capiamo anche che Clifford, come è logico supporre, ha il permesso di divulgare certe informazioni, permesso concessogli da una parte del mondo dell’intelligence, che evidentemente vuole la fuoriuscita di alcuni argomenti, ma non di altri. Il disclosure, d’altra parte, è così, un gioco di ombre e di specchi deformanti.
Vi lasciamo ora all'intervista di Kerry Cassidi a Stone.

Immagine

K: Clifford Stone, sono molto contenta di poterti intervistare qua oggi. Provo molto rispetto per quello che ha fatto e per il coraggio che ha avuto a farsi avanti per parlare su questo argomento. Trovo molto emozionante poterla avere di fronte alla camera.

CLIFFORD STONE: Grazie.

K: E cosi ci troviamo qua in un grandioso luogo. Questo e’ il Museo sugli UFO di Roswell. Puoi dirci come sei finito a Roswell ?

CLIFFORD STONE: L’ Esercito USA mi ha mandato qua. Sono un militare in pensione.

K: OK…

CLIFFORD STONE: Pero, essendo un ex-militare, sei sempre soggetto al richiamo e sempre un soggetto al quale potersi riferire come consulente con delle domande. Mi sono ritirato da Sergente di Prima Classe.

K: Ora dimmi, risultavi come impiegato ? Ho capito che questa era una copertura , e’ corretto?

CLIFFORD STONE: A dire il vero avevi una vita vera nell’ Eserito. Avevi una vera e propria missione. Le uniche volte in cui queste altre situazioni entravano in gioco era quando loro avevano un incidente UFO in corso e ti trovavi nelle immediate vicinanze. Posso raccontarti che nel 1965 in Vietnam c’era un campo base da cui si tento’ di aprire il fuoco su di un UFO. Nel momento in cui provarono a farlo, nessuna delle loro armi funziono’. Tutta l’ elettricita’ manco’ e questo finche’ l’ UFO non se ne ando’. Posso dirtelo essendo stato in Vietnam per 4 anni,si’ fu per 4 anni, i documenti riportano 37 mesi ma se aggiungiamo il tempo del TDY in cui mi trovavo li, raggiungiamo i 4 anni, “TDY” sta per Servizio Temporaneo. Non avendo potere su nulla e’ davvero, davvero spaventoso e quelli sono stati momenti molto molto carichi di tensione.

K: Come Comunicatore, cosi denominato durante la tua vita militare, da quale eta’ hai iniziato a lavorare in questa facolta’ ?

CLIFFORD STONE: Probabilmente intorno i 19 o 20 anni.

K: OK.

CLIFFORD STONE: Quando si viene a sapere chi puo fare Interfacciamento, non ci sono scuole per questo. Ci sono cose che continuano nella tua vita, quando ne sono uscito c’ erano 7 persone ancora nell’ esercito che facevano Iterfacciamento, solo 7, nell’ ambito militare.
Io venni coinvolto in un incidente dove avevamo una situazione per cui non ci venne detto esattamene dove accadde ma so..che siamo atterrati a Ben Hua, perche’ ricordando, c’ era n segno che indicava dove eravamo atterrati.

K: Ben Hua ?

CLIFFORD STONE: Si trova in Vietnam.

K: Oh.

CLIFFORD STONE: So che era Ben Hua, perche’ era lo stesso posto di quando ci tornai. Ora, si tratto’ di un incidente che accadde…

K: Fu un crash ? O fu una visita ?

CLIFFORD STONE: Vedemmo le entita’ .

K: OK…

CLIFFORD STONE: Questo ci spinse ad andare sul posto per provare ad estrarre un aereo e ci riuscimmo, lo tagliammo, penso, in circa 7 pezzi.

K: Ok. Era uno dei loro ?

CLIFFORD STONE: No, no, no. Era un B-52…

K: OK…

CLIFFORD STONE:…che non cadde normalmente..

K: Fu un’ esperienza di viaggio nel tempo ?
CLIFFORD STONE: No. Era un aereo che venne abbattuto. Tutti rimasero uccisi…tutti morti sul B-52.

K: Abbattuto dai visitatori ?

CLIFFORD STONE: Si troavano in missione di bombardamento..non ho modo per saperl ma presumo che si trovassero in missione di bombardamento sul Nord Vietnam. Il danno all’ aereo fu causato da fuoco anti-aereo. Credo che il danno fu di questo tipo. Il B-52 venne usato per bombardamento convenzionale. Sembrava che qualcosa come una mano gigante avesse preso l’ aereo a mezz’ aria e l’ avesse posizionato sul terreno nella giungla. Questo era cio per cui ci interessammo.

K: Oh…

CLIFFORD STONE: Noi non sapevamo, non vieni informato. Quando salimmo sull’ aereo negli USA per arrivare sul luogo, ci venne detto che andavamo in Florida.

K: risate..

CLIFFORD STONE: Quando siamo atterrati a Oakland, ci venne detto che non eravamo destinati in Florida. A questo punto abbiamo proseguito e ci venne data una piccola borsa di plastica. Dovevamo toglierci la scritta “US ARMY” e le targhette coi nomi. Una cosa che non si dovrebbe fare e’ togliersi del targhette identificative. Noi le togliemmo. Qualsiasi cosa che poteva identificarti andava nella borsa di plastica. Eravamo tenuti a farlo finche non fossimo tornati da Ben Hua. Dopo questo evento mi misero in questo GP..intendo una tenda… C’era un tavolo li, c’era una sedia, c’era un blocchetto e un paio di penne, ma presi una matita. Dovevo mettermi li e buttar giu’ i miei pensieri.

K: OK…

CLIFFORD STONE: Comunque, tornando alla tenda, questo era tutto quello che c’ era. Iniziai ad annoiarmi e iniziai a giocare a tic-tac-toe. Andai fuori a fumare e portai con me la carta, la piegai e la misi in tasca. Quando trovarono il pezzo di carta, ora ricordo che tutto quello che c’era sopra era il gioco che facevo, immediatamente la persona che chiamavo “il Colonnello” ,che era sempre li, colpi la sigaretta che avevo in bocca facendola cadere e inizio a dirmi con effusione “ Cosa stai facendo ? Perche’ hai questo ?” “Potresti essere ucciso per avere questa carta nella tasca”. Perche’ ? Era classficato come spreco. Non hai preso carta da li’ dentro, non hai preso nulla da li’. Tutto cio che si trova la’ dentro deve stare la’. Quindi tutto quello che ho scritto venne immediatamente messo dentro..dentro una valigetta e venne portato via da un corriere speciale. Tutto cio’ che ho scritto non mi fu piu permesso di vederlo.

K: Hmm..

CLIFFORD STONE: Ora, hai mai scritto cose a volte che non sai di aver scritto? Si, lo hai fatto. Posso dirti ora che tutto cio che leggo posso comprenderlo molto meglio di chiunque. Paul [il suo amico, che e’ venuto con lui ad incontrarci] ti puo dire che faccio un sacco di cose come se le scaricassi. Ma sai cosa? Non devo leggere ogni pagina…io fotografo ogni pagina. Mentre fotografo, tramite me loro possono prendere ogni cosa che c’e’ li. Non ci sono novita’ per loro, ma qualcosa trovano interessante. Trovano delle cose che indicano loro che siamo nella direzione corretta, ma non precisamente. Se conosci qualcosa sulle formule matematiche, noi abbiamo rovesciato alcune cose. Questo puo spaventarti, perche’ pensi, siano giuste…dato che sei guidato a pensare cosi.

K: Affascinante, che non pensiamo al Vietnam e al perido durante la guerra come un tempo in cui siamo stati in contatto con culture di altri mondi.

CLIFFORD STONE: Sai perche’? Venivano definiti elicotteri. Eri in zona di guerra, quindi cio che fai e’ andare sul posto e usare un piccolo Occam Razor per ridurre tutto in polvere. Gli UFO non devono esistere. Lasciami ripetere diversamente. UFO non e’ un termine corretto. Convogli Interplanetari non posso esistere, quindi si deve trattare di qualcosa di molto terrestre. La NSA li chiamo’ UFO quando stavamo monitorizzando le nostre comunicazioni con l’ Unione Sovietica.
Loro li qualificarono tali nella speranza che con l’ attivazione del Sunshine Act, che poi divenne La Legge per la Liberta di Informazione [Freedom of Information Act], non fossero soggetti ad essa dicendo che 7 UFO erano stati avvistati nel tal luogo ecc.. , ma potessero mettere poi tra parentesi : probabilmente palloni aerostatici. Ignorando il fatto che, in uno dei documenti di cui sto parlando, i 7 UFO stavano viaggiando a 1700 miglia orarie. I palloni non posson fare questo.

K: Giusto.

CLIFFORD STONE: Fin da bambino mi sorprendeva quando la gente che diceva “Io non credo nei fantasmi. Comunque, accadde questo…”, poi raccontavano una storia perfetta sui fantasmi. Per me negare la realta’ sugli UFO e altri fenomeni che accadono significa negare me stesso.

K: Essendo tu un comunicatore in definitiva..

CLIFFORD STONE: Non devi sempre spiegare agli altri cosa accade. Ricorda cosa ti ho detto, lo senti?

K: Si, senti quello che loro sentono e loro sentono quello che senti.

CLIFFORD STONE: Se i nostri militari dicono “ Bene, questo e’ uno dei nostri ospiti”…e senti che loro non stanno trattando l’ entita’ come ospite, cio che accade e’ che stai sentendo quello che l’entita percepisce.

K: Uh huh..

CLIFFORD STONE: E..in una situazione ho persino aiutato uno di loro a fuggire. [risate] Non sto dicendo tutto quello che andrebbe raccontato..

K: Sono curiosa. Cosa accadde ? Prima di tutto, che tipo di entita’ era ? Ho capito che veniva tenuta prigioniera. Dan Burisch infatti dice la stessa cosa.

CLIFFORD STONE: Bene, non so se c’era uno Stargate o cosa, ma se si tentava di portare fuori questa creatura da dove si trovava, allora ci sarebbero stati dei morti. Questo non era accettabile per la creatura. Puoi sentire cio che lei sente. Questo e’ il modo migliore in cui posso spiegarlo. Sto cercando di spiegarmi senza entrare in certi dettagli… Ho convinto la persona che chiamavo sempre “il Colonnello”, o in tanti altri modi. Ho detto lui che la creatura doveva mostrare solo a me una cosa, quindi che dovevamo restare soli io e lei.
Allora tutti gli altri se ne andarono. Solo uno dei Spec 5 rimase per aiutarmi. Gli ho detto “Dobbiamo tagliare questa recinzione qua dietro” “Possiamo finire nei guai per questo” rispose e gli dissi “Si, lo so, ecco perche’ ti sto chiedendo di lasciare la tenaglia” [risata] Non lo fece. Lui taglio’ i fili per me. Cosi portammo fuori la creatura.
Quando se ne accorsero, avevamo gia’ portato la creatura fuori dal perimetro. Molto seccati, tentarono di sparare alla creatura, ma ormai si trovava in una posizione dove una luce estremamente forte veniva da sopra. Non sono riuscito a vedere il mezzo. In un attimo la creatura spari’. A questo punto Il Colonnello mi disse che potevo essere mandato in Corte Marziale, ma che avrebbero sorvolato questa volta, ma non doveva piu accadere.
Io risposi “Se si suppone che loro siano nostri ospiti..perche’ li trattiamo crudelmente come prigionieri? Anzi persino peggio che i prigionieri? “Abbiamo identificato, finche’ non ne sono uscito, 57 specie differenti. Vengono chiamati affettuosamente “Heinz 57”. In uno dei nostri film c’e’ una frase su questo.

K: Uh huh..

CLIFFORD STONE: Mi piacerebbe dire che esistono solo 2 o 3 razze..solo 4 o 5 o qualcuna in piu. Mi piacerebbe dire questo, ma per quanto ne so, se cambio qualcosa che in effetti so, allora non sarebbe realta’, vado avanti e dico cio’ che la gente vuole sapere.

K: Uh huh. Bene, perche’ dici che ti piacerebbe poter dire che sono solo una o due?

CLIFFORD STONE: Oh bene, alcune persone direbbero “ Troveremmo la tua storia piu credibile se dicessi..” e “Non puo essere grigia questa creatura ,cosi sarebbe piu credibile?” Cosa vuoi, una storia che sia credibile o vuoi la verita’? La verita’ puo non essere come tu credi, ma e’ la verita’ che io conosco. Questa e’ tutta la verita’ che posso confermare.

K: Hai mai..sto presumendo che loro fotografino queste entita’? Giusto?

CLIFFORD STONE: Esistono fotografie.

K: Ok e per quanto ti riguarda? Li hai mai disegnati ? Hai dei disegni su di loro?

CLIFFORD STONE: Si, ho alcuni disegni.

K: Li hai mai distribuiti?

CLIFFORD STONE: No.

K: Hai la possibilita’ di mostrarli o consegnarli?

CLIFFORD STONE: Per alcuni si, per altri no.

K: Sai qualcosa sulle basi sotterranee?

C: E sulla tecnologia che segue..

K: Ok. Deduco che sei stato in queste basi sotterranee ?

CLIFFORD STONE: Non per scelta.

K: Non per scelta? E’ comprensibile. Hai mai visto i Rettiliani, come sono definiti nelle comunita’ ufologiche?

C: Alcune specie posso essere definite Rettiliani, si.

K: Sei stato in grado di comunicare con loro telepaticamente?

CLIFFORD STONE: Loro possono farlo con te. Difficile da spiegare. Non puoi tenere segreti.

K: Certo.

CLIFFORD STONE: Una cosa che ricordo a tutti e’ che il programma e’ impostato in modo che sai solo quello che hai bisogno di sapere. Diverse volte sai piu di quello che si suppone tu sappia, ma non sai mai tutto.

K: Certo.

CLIFFORD STONE: Quindi chiunque dica di sapere tutto e’ un bugiardo. Non e’ vero.

K: Hai qualche amico speciale che e’ rimasto in contatto con te fino ad oggi?

CLIFFORD STONE: Ne ho menzionato uno.

K: Scusa?

CLIFFORD STONE: Ne ho menzionato uno

K: Uno. Ok. Sarebbe Korona?

CLIFFORD STONE: Corretto.

K: Ok e Korona e’…sai da quale pianeta arriva?

CLIFFORD STONE: Uh uh. So che si trova circa a 100 anni luce da qua, perche uso sempre questo come esempio.

K: Ok..

CLIFFORD STONE: In tempo reale, dal momento in cui partono, c’e’ una cosa simpatica su questo, dal momento in cui lasciano il loro pianeta che si trova in un sistema stellare a circa 100 anni luce dalla Terra, in tempo reale impiegano 1 ora e 40 minuti.

K: Meraviglioso. Che tipo di mezzo usano? Si teletrasportano attraverso lo spazio o usano una nave?

CLIFFORD STONE: E’ una nave. Viaggiano realmente. Usano cio che noi definiamo wormhole.

K: Uh huh. Ora, sei mai stato con loro?

CLIFFORD STONE: Non ne ho coscienza, ma puo’ essere di si.

K: Quindi non ne hai memoria cosciente, intendi questo? Di questi avvenimenti. Pero potresti averli vissuti.

CLIFFORD STONE: Sono accadute cose molto spaventose nella mia vita. Intendo dire che lo senti, senti realmente paura prima di vedere la creatura.

K: Una persona come te, noi pensiamo che tu non sia spaventato, perche sei cosi cosciente della tua interazione con queste creature che sono sorpresa nel sentirti dire che hai paura. Hai paura adesso? O ne hai avuta in passato?

CLIFFORD STONE: Quando ho passato quelle esperienze,si , ho ancora paura. Ancora di piu, perche senti la paura che loro hanno. Noi siamo una specie davvero pericolosa.

K: Ok. Credo che questo sia una delle ragioni per cui contattano te come comunicatore o interfacciatore . Giusto?

CLIFFORD STONE: Bene, sono molto interessati al nostro benessere. La gente pensa che non puo essere cosi. Abbiam fatto cose terribili contro noi stessi. Loro lo sanno. Stanno cercando di capire alcune cose su di noi. Penso che stiano scambiando informazioni dicendo “Hey, questo e’ quello che avete fatto a voi stessi”. Credo che leghi molto con alcune abductions che avvengono. Penso leghi con alcune delle mutilazioni animali che avvengono, e credo che abbia a che fare con alcune sparizioni di persone dal Pianeta Terr.

K: Ok, quindi ci sono persone che spariscono regolarmente, giusto?

CLIFFORD STONE: Oh si.

K: Vanno su altri pianeti ? Vanno a finire in basi di altri pianeti ?

CLIFFORD STONE: Non ho risposta per questo.

K: OK.

CLIFFORD STONE: Esistono dei propositi, ma non li conosco.

K: La tua missione e’ avvisare la gente, non solo sulle altre creature la fuori e altre razze ecc.. , ma anche per prepararla o allertarla su qualche evento? Sembra che tu alluda a qualche evento che nemmeno tu conosci pienamente.

CLIFFORD STONE: Come due punti distanti, si stanno avvicinando sempre di piu e infine sappiamo che sta accadendo. Il Contatto sta per avvenire. Il Dipartimento di Astrobiologia della NASA ha tenuto una conferenza nel 2000. Dimentica il rapporto dell’ Istituto Brookings. Questo rapporto e’ uscito e dice “Sai, non sappiamo realmente quale sarebbe la reazione del mondo”. E’ un piccolo rapporto. Quante persone lo hanno letto ? Quante persone ne sanno qualcosa? Quando diciamo che possiamo accettare la realta’ della visita di queste creature, in realta’ quanti di noi sono davvero pronti a questo confronto faccia a faccia ? Posso dirti che ogni momento e’ differente. Ogni momento c’e’ qualcosa nella parte posteriore della tua mente che dice “Cosa sta per accadere ?”.
Ogni volta che sentiamo che qualcosa va storto , lo riferiamo alla morte. Non perche’ loro sono pericolosi, ma perche’ noi siamo pericolosi per noi stessi. Quindi la situazione e’: come prepari la popolazione mondiale per questo contatto definitivo, che non e’ come quello inteso dagli astronomi, un contatto con segnali radio dallo Spazio profondo, ma un contatto faccia a faccia e sta per avvenire sul nostro pianeta.

K: Certo. Bene, sta avvenendo giornalmente coi militari, sbaglio?

CLIFFORD STONE: Oh,molto di piu di quanto la gente sappia. Ma anche qui, molte persone non ne vogliono parlare.. Cio che vuoi quando esci dall’ esercito, cio che vuoi di piu e’ ..essere normale.

K: Perche’ ? Perche’ vuoi essere normale ?

CLIFFORD STONE: Per me la piu grande cosa che si puo essere e’ un servitore. Prendersi cura di altre persone e’ la cosa piu’ importante. Il Se’, il Se’ prende gratificazione dall’essere di aiuto agli altri. Questo e’ importante. Pero’ la maggioranza delle persone mette se’ stessi davanti agli altri. A causa di questo abbiamo il mondo di oggi.

K: Tornando a quando hai detto che avverra’ il contatto, tu sei una persona in prima linea per preparare il resto dell’ umanita’ in quanto tu stesso sei stato in contatto. Nel senso che gli alieni hanno comunicato e scelto le persone nel pianeta con cui comunicare, di cui tu sei parte,giusto ? Questo contatto viene preparato anche ora mentre parliamo, giusto?

CLIFFORD STONE: In tutto il mondo.

K: Ok. Stai pensando.. molte persone dicono che sta avvenendo, perche il mondo veda, gli alieni stanno per atterrare di fronte alla Casa Bianca. Qualcosa di questo tipo ?

CLIFFORD STONE: No.

K: In un certo senso, avviene ogni giorno. I militari ne sono coinvolti..alcune creature vengono catturate, come dici, le tengono prigioniere. Abbiamo anche stipulato trattati con alcune delle razze?

CLIFFORD STONE: Ok, ho sentito parlare dei trattati. Non e’ pero’ argomento con cui ho avuto a che fare.

K: Ok.

CLIFFORD STONE: Bene, Ti diro’ questo, penso che entro il 2016 qualcosa di meglio dovra’ accadere. Nel 2016 credo che verra’ annunciato al mondo che esiste una sonda che passa molto vicina alla Terra ogni 15 o 20 anni. Lo abbiamo gia’ definito asteroide. Non e’ un asteroide. In realta’ e’ una sonda artificiale. In altre parole qualcuno l’ ha messa li . Loro ci hanno trovato molto tempo fa. La tecnologia e’ comparabile a quella del Voyager. Ormai e’ tecnologia molto vecchia per loro.

K: Cosa stai dicendo? E’ una sonda.. sai quale razza?

C: Sto dicendo che l’ abbiamo gia scoperta. Per noi non puo essere una mezzo artificiale di qualche sorta, pero’ rifiutiamo di accettarlo e lo definiamo asteroide. Parlo del BG1991. Circa 30 metri di diametro, con superfici altamente levigate. Gli asteroidi non hanno superfici altamente levigate. Prende percorsi correttivi per evitare collisioni con altri asteroidi.

K: Da quale razza e’ stato prodotto, da quale pianeta? Lo sai?

CLIFFORD STONE: Non lo so.

K: Pensi che gli alieni ti abbiamo migliorato geneticamente ? Hai notato se le tue facolta’ sono aumentate ?

CLIFFORD STONE: Si, ma non provi ad usarle perche puoi..sai le cose che stanno per accadere prima che accadono. Spesso non puoi fare nulla per cambiarle. Come quando sapevo che uno dei miei figli ,ma non quale di loro, stava per morire in motocicletta. Questo e’ molto duro. Prima che mio figlio venisse ucciso, il mercoledì prima, sapevo che aveva parcheggiato la moto dietro l’auto..Ho cercato di evitare un paio di volte che prendesse la moto ,anche se la mia famiglia non sa che l’ ho fatto per evitare il peggio.

K: Quindi sei un precognitore ? Intendo, questo e’ cio’ che loro chiamano precog .Tu conosci il futuro prima che accada. Non sei pero’ in grado necessariamente di cambiare le cose o evitarle. C’e’ una ragione perche’ le cose avvengono. Sei d’accordo ?

CLIFFORD STONE: Oh si..

K: Quindi, in un certo senso che dovrebbe darti pace, non solo noi sappiamo , ma anche l’ anima sa cosa deve accadere. Le anime sono consapevoli. In altre parole, noi siamo tutti consapevoli di quando dobbiamo morire. Possiamo non esserne consci, ma lo sappiamo, giusto? In un certo senso non e’ quindi tua responsabilita’ il prevenire un avvenimento o meno se la nostra anima e’ daccordo col fatto che accada. Giusto?

CLIFFORD STONE: Bene, come dico io, con loro, loro possono persino comunicare con cio che noi definiamo aldila’. Nonostante questo e la loro avanzata tecnologia, certe questioni restano senza risposta.

K: Ok.

CLIFFORD STONE: Sto cercando di non dire alcune cose su questo. Posso dire che con la morte di mio figlio, loro mi hanno aiutato a visitarlo una volta.

K: Certo.

CLIFFORD STONE: Ti devo spiegare una cosa prima che tu mi faccia altre domande..io so che se avessi potuto tornare indietro di 15 minuti, potevo evitare che accadesse. Tutto cio che dovevo fare era deviare i suoi movimenti ovunque lungo quei 15 minuti per 1 minuto o poco piu..avrei quindi alterato gli eventi.

K: Pero..

CLIFFORD STONE: Pero ancora una volta, c’e’ un limite. Questa e’ la nostra realta’ [gesticola con le mani]. Qua crei una linea parallela. Per qualche strana ragione non e’ buono creare linee parallele, e loro lo sanno. Inoltre, e’ stato precisato il fatto che non puoi scappare dalla realtà di questo continuum temporale in cui ci troviamo, perche’ la sua morte e’ la realta’ per me in questo momento di tempo in cui mi trovo. La Seconda Guerra Mondiale e’ avvenuta. Non si puo cambiare la linea temporale nella quale ci si trova, esiste una barriera naturale. Quando scopriremo in futuro i viaggi nel tempo, non potremo scoprire prove su qualcosa che ha lasciato la linea temporale a causa di questa barriera. Il fatto e’ che siamo parte di qualcosa di grandioso, molto vasto e siamo in un’ avventura. Siamo parte di questa avventura.

K: Uh huh..

CLIFFORD STONE: Noi giochiamo certe parti in questo. Quando hai parlato del fatto che loro sono noi….e intendo, [si riferisce a Paul] lui mi ha sentito dire questo, gli e’ apparso un sorriso sulla faccia quando hai detto questo. Il fatto e’ che noi guardiamo alle differenze. In particolare i “57”, guardano alle similitudini. Quando guardiamo alle loro similitudini e cominciamo a realizzare quanto abbiamo in comune e eventualmente arriviamo ad un unico punto: loro sono noi.. perche’ ogni cosa nell’ Universo e’ interconnessa. Ogni specie e’ interconnessa. Nessuno si chiede perche’ il denominatore comune e’ la forma umanoide? Non sarebbe cosi se non derivassimo tutti da uno stesso stampo galattico. Diverremmo spiritualmente illuminati comprendendo questo, quello che diciamo noi e’ pazzesco. Dall’ altra parte loro non sono pazzi.

K: Puoi dirci qualcosa sui tipi di visitatori con cui hai avuto rapporti? Li vedi fisicamente? Ti trovi in stato alterato o puoi vederli nella mente? Comunichi telepaticamente?

CLIFFORD STONE: Sono fisici come tu ed io.

K: Ok..

CLIFFORD STONE: Si, puo avvenire telepaticamente. Alcuni preferiscono parlare come noi due.

K: OK.

CLIFFORD STONE: Loro vogliono comunicare. Pero c’e’ una cosa che devi tenere a mente, questo e’ cio’ che molti trascurano ed e’ percio’ che e’ difficile parlarne. Tu non stai solo “parlando” con loro. Loro sanno e sentono tutto cio che tu sai e senti. Sei dentro, tu senti cio che loro sentono. Sentirai che hanno paura di noi, noi non siamo bravi ragazzi. Noi usiamo il termine visitatori..

K: Esatto.

CLIFFORD STONE: Ma loro sono trattati come prigionieri…

K: capisco..

CLIFFORD STONE: ..e non esiste legge per proteggerli..

K: Mm hm. Dan Burisch ha parlato di questo.

CLIFFORD STONE: Nel 1960, posso procrarti il documento, abbiamo formulato, lo fece la NASA, un libro che hanno chiamato Legge dello Spazio Esterno. Non era ancora il 1970 che la questione dei diritti legali di creature senzienti, non di questo mondo, venne presa in considerazione. Sai quali sono i loro diritti? Non ne hanno.

K: Anche tuttora stai dicendo.

CLIFFORD STONE: Nessun diritto..un animale da laboratorio ha piu’ diritti di uno dei nostri visitatori. Nonostante siano molto superiori a noi per intelletto e spiritualmente. Loro permetterebbero di essere uccisi – molti di loro lo farebbero, diverse specie – piuttosto che fare qualcosa che puo causarci un danno o ucciderci. E scusami [commozione], ma questo e’ cio che cercavo di evitare.

K:Capisco. Ok, quindi loro, in un certo senso, si sacrificherebbero perche’ hanno profonda consapevolezza di cosa accadrebbe, diversamente da noi.

CLIFFORD STONE: Assolutamente.

K: Quindi devi essere sintonizzato su alti livelli spirituali per poter comunicare con varie razze di altri pianeti. Questo e’ un dono col quale si nasce.

CLIFFORD STONE: Io voglio essere normale, se comprendi cio che intendo.

K: OK.

CLIFFORD STONE: So cosa intendi.

K: Esternamente, appari come una persona normale e sicuramente hai avuto anche diversi tipi di lavoro normale, giusto? Pero sei anche ultra-normale o usi delle potenzialita’ umane che le persone in media non usano. E’ corretto?

CLIFFORD STONE: Beh, lo spero..[risate]

K: OK.

CLIFFORD STONE: Bene, vediamo se riesco a spiegarti rapidamente una cosa. Quando ero piccolo, giocavo con bimbi che altri non vedevano. Per me era perfettamente normale. So cosa si intende per amici immaginari o cose del genere, ma questo era diverso. Per me era normale. Loro mi aiutavano con i miei compiti a casa..e per me era normale. Ora, nessun altro poteva vederli. Io non riuscivo a capirne il motivo. Loro mi spiegarono che non potevano perche non erano selezionati per farlo. Io cercavo di spiegare agli altri che loro erano con me.
Una cosa che non potevo fare era essere normale. Pensavo che altre persone avessero queste esperienze, ma essendo un bambino non capivo che non era cosi semplice. Queste cose accadevano a me, erano parte della mia vita solamente , ma credevo che chiunque avesse queste esperienze. Quando ho capito e ho compreso che la gente mi prendeva per matto ..potevo semplicemente fingere e dire che stavo scherzando. Non posso spiegare perche’ non potrei mai farlo, ma non potrei mai farlo.

K: OK..

CLIFFORD STONE: Mi sono sempre preso cura degli animali, se ne trovo uno ferito, proverei continuamente a cercare di curarlo finche non torna in salute. Come bambino io non capivo..quando mi tagliavo la mamma mi teneva la mano sotto l’ acqua per lavarla. Bene, trovai un piccolo uccello ferito e lo misi sotto l’acqua del lavandino senza capire che cosi lo stavo affogando. L’intenzione era di aiutarlo. Probabilmente piansi per una settimana per averlo ucciso.

K: Uh huh..

CLIFFORD STONE: Immediatamente per la prima volta, quelli che io definivo bambini… riuscii a vedere come davvero apparivano. Uno di loro in particolare, che io ho sempre chiamato Korona.. mi disse “sono Korona”, con la K. Al tempo non sapevo come si scrivesse.

K: Che tipo di essere..come lo definiresto, che tipo di entita?

CLIFFORD STONE: La gente vorrebbe che lo definissi un grigio. Non lo era, era verde, un verde pastello. Subito lui volle sapere perche’ mi sentivo in quella maniera. Era inusuale. Immediatamente compresi che lui era come un monitor per me.

K: Quindi esiste un’ empatia in due direzioni tra voi ,come la telepatia.

CLIFFORD STONE: Lo spieghero’ piu’ avanti. Vediamo i nostri visitatori come i personaggi dei fumetti. Loro hanno una cultura, hanno una societa’, hanno famiglie, hanno amori, hanno preferenze, possono sentire paura e dolore.

K: Quindi, questa fu la tua introduzione a questa realta’ in maniera piu personale, giusto?

CLIFFORD STONE: Fu la prima occhiata, uno shock… queste cose proseguirono senza che potessi condividerle. Non ti sentiresti mai cosi solo. Mi ricordo che piangevo con i miei genitori chiedendogli di portarmi dal dottore che poteva mandare via i mostri.

K: Mi meraviglierei se qualcuno come te, uno dei sette, capace di comunicare con gli alieni, non sia mai stato portato sulla base sulla Luna, o su una base su Marte. Non so poi se possano aver in qualche modo eliminato parte della tua memoria.

CLIFFORD STONE: Ho ricordi che non so se derivino da eventi accaduti sulla Terra… ho vivida memoria di …non so spiegare. Per esempio, hai mai sentito dire di una tazza di caffe’ piccola cosi, che tu metti il caffe’ dentro di essa e il contenitore del caffe’, non una caffettiera… color oro, la tazza era color oro, insomma metti il caffe’ li dentro e bevi ,poi subito si riempe di nuovo. Ora dirai, cosa sto dicendo? Ora capisci perche’ esito a parlare di cose del genere.

K: OK. Fantastico. Dal punto di vista delle persone che non sono mai state sulla Luna o Marte..tu sei li seduto parlando a noi di esperienze lontanissime dalla vita comune su questo pianeta..e credo che ad un certo punto tu abbia molto piacere nel condividerle con noi.

CLIFFORD STONE: Oh si. A volte faccio errori e permetto alla gente di sapere cose che non dovrei permettergli di sapere. Perche sono parte della mia vita con cui devo fare qualcosa.

K: Certo..

CLIFFORD STONE: Non capisco questo. Non so cosa sia.

K: E’ sorprendente perche’ hai lavorato in questo mondo dagli anni 60, quindi sono 40 anni e rotti e ancora sei meravigliato di questo, si tratta del tuo destino e di quello che dovrai fare in futuro, credo. Ti ho capito?

CLIFFORD STONE: C’e’ qualcosa che sta per accadere e qualcosa di cui faremo parte. Non so pero’ di cosa si tratti.

K: Sei partito nel 1960 come Interfacciatore?

CLIFFORD STONE: Fine anni 60.

K: OK. E non e’ ancora finita tuttora. Perche’ non hai perso la capacita’ e sei ancora uno dei 7, quindi in ogni momento potrebbero bussarti alla porta.

CLIFFORD STONE: Bene, ti controllano continuamente.

K: OK. Visitatori la fuori, comunita’ differenti. Loro di sicuro sanno come trovarti, sanno dove sei in ogni momento o cosa stai attraversando. Per esempio, potrebbero dirti :”Continua cosi, stai andando bene” Giusto? Per te e’ una missione, una missione Terrestre .

CLIFFORD STONE: Voglio continuare in questo, non capisci pienamente come,ma sai che qualcosa devi fare. E gli aspetti spaventosi in questo? Non sai chi, come e cosa ,ma sta arrivando, e’ una lotta col tempo.

K: E’ l’avvento del 2012? Parli di questo?

CLIFFORD STONE: Non so. Molta gente dice “Sei hai lavorato in queste cose devi avere le risposte”. Non hai tutte le risposte. Chi dice di averle sta mentendo. Non sai cosa sia. Perche’ uno dovrebbe voler azzardare e mettersi in ridicolo? Poi ci sono problemi famigliari. La mia famiglia non capisce .Io e mia moglie abbiamo avuto una figlia in Vietnam e abbiamo faticato per portarla via. Quando e’ venuta via ha portato chiaramente con se la sua famiglia. Quando abbiamo iniziato a parlare degli UFO, loro gia conoscevano l’argomento e sapevano di alcuni fatti in cui sono stato coinvolto, il governo del Vietnam ne aveva parlato, cosa che mi sorprese. Anche oggi c’e’ un tremendo interesse fra le persone in Vietnam per GLi UFO.

K: Oh, davvero.

CLIFFORD STONE: Una delle prime prime cose che accadde in Vietnam fu…e loro mi chiamavano col mio nome . Molte persone mi chiamano Stoney o Cliff, ma …noi sparammo a questi ragazzi e io fui il primo a tirare il grilletto. Fu che mi dissero… “Clifford, che fai li ? Non dovresti essere li”. Io ero nell’ esercito in una missione…ma la cosa strana e’ ..che cosa cercavano di dire? Che io non avrei docuto essere nell’ esercito? I nostri visitatori, cosa avevano pianificato per me?

K: Bene, puoi darti una risposta ? intendo..

CLIFFORD STONE: Non ho risposte. Ho piu domande di quante ne abbia tu su di me.
Due o tre volte ho cercato di levare gli Ufo dalla mia vita. Vuoi che ti dica un piccolo segreto ? Non posso. C’e’ gente la fuori, e io sono uno di loro…non e’ questione di soldi – Dio, vorrei che lo fosse – lotto ogni..e lui puo’ confermare [riferito a Paul], ogni mese per guadagnarmi da vivere. E’ piu di questo. La cosa piu’ difficile da fare ora e’ far in modo che la gente pensi da se’, e legga. Se pensano da se’, e leggono la documentazione – e mi riferiscono a documenti governativi – se leggono con mente aperta possono farsi sentire e dire “ Allora c’e’ di piu di questo. Qualcosa sta accadendo.”

K: Certo.

CLIFFORD STONE: Quindi le uniche domande che attendono risposta sono : Cosa sta accadendo ? Quanto sa il nostro governo ? Quando lo hanno saputo ?

K: OK, bene vogliamo ringraziarti per il tuo coraggio, per la tua integrita’ e per il tuo sviluppo spirituale o consapevolezza che ti permette di comunicare con questi esseri di altri mondi in un tempo in cui pochi sul pianeta possono farlo coscientemente.

CLIFFORD STONE: Ci furono momenti in cui andammo vicino ad un attacco nucleare a causa degli avvistamenti UFO. Grazie alla Hotline che venne impostata, la gente Americana venne informata e si evito’ una guerra per errori di valutazione. Gli UFO sono una realta’. Gli UFO esistono. Vengono rilevati e registrati sui radar. I piloti di aerei da combattimento cercano di intercettarli , abbiamo casi di missili abbattuti, non distrutti, ma resi innocui. Abbiamo avuto casi i aerei da combattimento che hanno tentato di aprire il fuoco sugli UFO e le armi non hanno funzionato.


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ALIEN LOVE BITE

Fonte: http://ufoplanet.ufoforum.it/headlines/ ... LO_ID=9438

Eve Lorgen è consulente e certified Clinical Hypnotherapist, membro dell’International Board of Clinical Practitioners. Laureata in Biochimica e Counseling Psychology ha approfondito gli studi in medicina orientale, misticismo, sciamanesimo, yoga e arti marziali. Vive a san Francisco e da molti anni è impegnata nello studio del fenomeno abduction. Autrice di numerosi articoli e del libro “The Love Bite”, è contattabile al sito, http://www.alienlovebite.com

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Nel presente articolo desidero affrontare il tema della manipolazione, da parte degli alieni, delle relazioni sentimentali umane e offrire un’analisi introspettiva del fenomeno abduction. Focalizzerò l’attenzione su alcuni casi illustrati nel mio libro, “The Love Bite” e su nuove scoperte, che rivelano una connessione fra i rapimenti alieni e quelli militari, oltre a possibili influenze genetiche sui legami umani e la nostra sessualità. Cercherò di fornire anche una panoramica sul controllo e il condizionamento mentale, che fa comprendere come alieni intelligenti possano controllate e manipolare la nostra percezione della realtà. Antichi insegnamenti gnostici indicano che la nostra visione dell’ipotesi ET potrebbe aver bisogno di una rivalutazione. Sin dalla pubblicazione di “The Love Bite” (200), ho incontrato molti experiencer di “manipolazioni sentimentali da parte di alieni”. La sindrome di abdction aliena non scomparirà. Continua a verificarsi e noi ricercatori siamo stati obbligati ad allargare il nostro punto di vista e la nostra concezione degli incontri alieni.
Non mi ci volle molto per capire che quanto avevo scritto nel mio libro, riguardo alla manipolazione aliena degli addotti, non avrebbe ricevuto l’approvazione dell’ufologia mainstream, o della società in generale. Se quello che chiamo l’“alien love bite” non era tabù, lo erano le MILABs (Military Abduction), anch’esse illustrate nel mio libro, a venire doppiamente ridicolizzate ed emarginate. La parola MILABs è un acronimo di Military Abductions. Qui, il termine si riferisce a individui presumibilmente addotti sia dagli alieni che da militari umani o da gruppi di intelligence. Desidero che il lettore sappia che, fino a poco tempo fa, non avevo intenzione di continuare il lavoro nel campo delle abduction. Avevo piuttosto intrapreso un percorso spirituale di meditazione, yoga, sogni lucidi, sciamanesimo e consulenza tradizionale. Questo mi ha aiutato a fare chiarezza e a rafforzarmi per gestire situazioni nel lungo periodo. Ora sono tornata alla ricerca, alla scrittura e a seguire il mio istinto su ciò che credo davvero stiano facendo gli alieni – ed altri – e perché. Le nostre percezioni sono influenzate dalle nostre paure e dai nostri desideri. Per avere una percezione più chiara delle motivazioni aliene sapevo che era necessaria una preparazione mentale di tipo più spirituale. L’etica e la compassione aprirono la porta. Il distacco da certi desideri e paure si dimostrò la chiave per eliminare la fonte di potere di cui gli alieni si nutrono per alimentare le loro macchinazioni, soprattutto la vulnerabilità alla manipolazione delle relazioni sentimentali. Questa, naturalmente, è un’opinione personale, e potrebbe non essere valida per gli experiencers di adduzioni aliene.

Ossessioni
Lasciate che vi spieghi cosa intendo per “alien love bite” e come questo si manifesti nella vita degli addotti. Nel mio libro illustro dieci casi di coppie coinvolte in manipolazioni aliene. Il modello classico comprende scenari di legami che partono dall’infanzia, in cui due potenziali partner, scelti dagli alieni, sono messi insieme. Il legame viene instaurato durante i rapimenti, spesso ricordati solo come sogni. Gli eventi si svolgono fisicamente in un altro ambiente, come un velivolo, o persino in stati extra-corporei. Vengono riportate orchestrazioni sottili, come essere immersi in realtà virtuali, o essere inondati di immagini mentali mentre ci si trova fisicamente a letto. Questo legami possono includere scene di gioco durante l’infanzia, appuntamenti e attività sessuale. Molti addotti non ricordano completamente tutti gli eventi e possono essere lasciati solo con una forte immagine visiva del volto dell’amato/a, e un’ossessione per la ricerca di questa persona. Gli istigatori dell’ossessione amorosa predispongono una serie di alti e bassi emotivi affiancati da elementi paranormali, come remote viewing spontanea del partner desiderato, connessioni empatiche e telepatiche, telestesia e visite “in astrale” del soggetto desiderato. (La telestesia può essere descritta come la percezione del campo energetico di un altro individuo a distanza di molte miglia, nda). IN questo modo, si verificano ripetutamente bizzarre sincronicità con il partner, in modo da aumentare enormemente il bisogno di stare con la persona amata, alimentando così l’ossessione. Poi accade l’inevitabile – un partner viene spento, sconnesso emotivamente, lasciando l’altro – ancora coinvolto ossessivamente – in una situazione di amore non corrisposto. Queste non sono normali relazioni d’amore, in cui uno dei due soggetto vuole semplicemente rompere. Sono situazioni chiaramente orchestrate e manipolate, piene di elementi paranormali.
Secondo la mia ipotesi sull’“alien love bite”, gli alieni (almeno certe specie, inclusi i Grigi, i Rettiliani e i Daconiani) saccheggiano l’energia emotiva degli esseri umani, specificamente l’energia creativa fondamentale emanata durante il forte dramma dell’ossessione romatica. Questo potrebbe includere la manipolazione dell’energia dei chackra, come nel caso di Ted Rice, descritto nel mio libro e nel libro della Dott.ssa Karla Turner, “Masquerade of Angels”.
Gli alieni creano ossessioni d’amore nella vita degli addotti. Nel contempo, portano avanti un programma di ibridazione genetica con particolari linee di sangue che a loro interessano. Sembra chiaro che alcuni gruppi di ET stiano pesantemente interagendo con specifiche linee di sangue umano e, probabilmente, ibridi umano-alieni. Un altro caso di questo tipo, oltre che nel mio libro, viene descritto in quello di Mia Adams del 1995, “The Excules”. Jordan, un agente operativo dell’intelligence, disse a Mia che era collegata agli alieni e lei cominciò a sospettare di poter essere un ibrido. Secondo Mia, Jordan le aveva riferito che lei faceva parte di un esperimento in cui gli alieni volevano stabilire l’influenza di “campi di energia non tangibili” nei legami emotivi umani.

L’energia che gli serve
Il concetto di campi energetici non tangibili si riferisce alle manifestazioni energetiche dell’anima che si trasmettono fra persone strettamente legate fra loro, e consistono di energie sottili che i chiaroveggenti possono avvertire (Vedi “Psychic Sexuality” di Ingo Swann). Secondo a storia di Mia, durante una delle abduction da lei subite durante l’infanzia, un gruppo governativo clandestino segreto di umani, colluso con i Grigi, prelevò gli ovuli di Mia. Il DNA nucleare venne rimosso dall’ovulo, mentre il DNA mitocondriale venne lasciato nell’ovulo. Nell’ovulo di Mia venne poi inserito il DNA nucleare di altri due partner, in una procedura di fecondazione in vitro. Il figlio nato dall’ovulo così fecondato (Jordan) aveva dunque tre genitori: due madri e un padre!
Il DNA mitocondriale, trovato fuori dal nucleo cellulare, è diverso dal DNA nucleare. Come ex biochimico, credo che il DNA mitocondriale potrebbe essere un fattore importante di influenza sui campi di energia non tangibili e coinvolti nel legame madre-figlio, nelle preferenze sessuali e nel comportamento sociale. Il DNA mitocondriale viene trasmesso attraverso la linea di sangue materna. é il DNA mitocondriale che ha permesso agli scienziati di tracciare la linea genetica ancestrale fino ad una sola femmina – la madre dell’umanità in Africa.
Questo caso, e altri resoconti di addotti non pubblicati, indicano che gli ET sono interessati in qualcosa di più che a creare semplicemente una prole ibrida nei loro esperimenti. Sono interessati anche all’energia prodotta attraverso le ossessioni sentimentali, che è un’energia base legata alla kundalini, la forza vitale prana. Kundalini è un termine sanscrito che significa “potere attorcigliato”. Negli insegnamenti Tantra e Yoga asiatici, il potere supervitale è compresso nell’organismo umano causando l’attorcigliarsi e il ripiegarsi del DNA che, se risvegliato, produce estasi, illuminazione, aumento della percezione e accesso alla memoria molecolare (dal glossasio di John Lash, “Not in His Image”, 2006).

Manipolazioni e neutralizzazioni
Gli alieni Alti Bianchi compaiono in un altro recente caso di love bite. Gli Alti Bianchi, secondo l’addotta che ha riportato l’evento, assomigliano ai Grigi ma sono alti circa 6 piedi, e, ovviamente, bianchi. Secondo l’addotta, i Bianchi le spiegato detto che l’energia da noi generata, per loro è una è una prelibatezza. Questi esseri, le era stato detto, compiono esperimenti con diversi rapporti sentimentali, e partners che hanno “connessioni di vite passate” sarebbero più propensi in termini di love bite. Sempre gli Alti Bianchi le avrebbero detto che non tutte le coppie funzionano e che non vi è certezza rispetto a come e in quale quale grado un legame amoroso avrebbe funzionato.
In un caso, le “love bite abduction” da parte di Alti Bianchi coinvolsero tre persone, due uomini e una donna, che si conoscevano. La donna, secondo il racconto, era l’unica completamente consapevole di ciò che stava accadendo, mentre gli altri due avevano mantenuto meno consapevolezza. Dopo l’abduction, i tre soggetti svilupparono dei forti sentimenti gli uni verso gli altri ma la femmina, rendendosi conto che era tutto orchestrato, non ricambiò. Soffrì di alcuni insoliti postumi ginecologici e, mesi dopo, dovette subire un’operazione per rimuovere cinque fibromi grandi come palle da softball dall’utero. A uno dei suoi due partner prescelti dovette operarsi di cancro ai testicoli un anno dopo. Coincidenze?
In base da quanto da me osservato, gli alieni hanno diversi scopi nel mettere insieme le persone.
Saccheggiare le energie generate attraverso situazioni sentimentali fortemente emotive, che risveglino il potere della kundalini.
Distruggere la vita degli addotti quando, ad esempio, il soggetto è alla ricerca della verità sulla propria storia. Per farlo, trascinano gli addotti in “montagne russe” emotive vissute in uno scenario amoroso predisposto, oppure provocano la rottura di una relazione pre-esistente. Distruzioni di questo tipo accadono a molti ricercatori e a coloro che cercano di “interrompere il programma alieno”. Qualche volta viene chiamata “neutralizzazione”
Per scopi riproduttivi, in modo che la coppia abbia i figli che gli alieni, o altri, desiderano.
In un paio di casi di MILAB che ho assistito, sembra che un love bite sia stato usato per amplificare la kundalini e accrescere le capacità paranormali e psichiche dell’addotto, prima di essere spediti in “mind controlled ops” (operazioni segrete di controllo mentale, dnt), sia in scenari virtuali di addestramento che in vere missioni psichiche.
Secondo alcuni sono gli alieni a fare tutto questo, altri accusano gli umani di lavorare con i Grigi e diverse specie Rettiloidi. Dopo tutti questi anni di interazione umano- aliena dobbiamo domandarci, quanti “esperimenti” devono fare per raggiungere i loro scopi? Si tratta davvero di una questione scientifica o di qualcos’altro? In che modo gli ET stanno beneficiando della loro interazione con noi e la manipolazione delle nostre vite? è una specie di saccheggio ai danni dell’umanità, un allevamento modificato geneticamente a seconda delle loro necessità? Forse una domanda più pratica è, possiamo trarre beneficio noi da loro?

MILAB e superguerrieri
Molti mi hanno domandato se esiste un coinvolgimento militare o di un “governo segreto” nei rapimenti alieni ed io, in base ai numerosi resoconti di abduction, dovrei rispondere dire di sì, soprattutto nel caso degli Stati Uniti e dei suoi alleati. Nel libro “MILABS: Military Mind Control &Alien Abduction” (1999) del Dr. Helmut Lammer e Marion Lammer, gli autori descrivono delle persone, incluso degli addotti dagli alieni, che sono state rapite da personale militare umano. Anche la compianta Dr. Karla Turner in “Taken” illustra casi di MILABs. In un evento MILAB, le persone vengono prelevate da militari o da agenti del “governo segreto” e interrogate sui contatti alieni. Oppure vengono “arruolate” (contro la loro volontà è costrette attraverso il controllo mentale) in black operations in qualità di agenti sotto copertura, con capacità utili alle agenzie di intelligence. è possibile che gli addotti dagli alieni che interessano alle agenzie d’intelligence siano portatori di DNA alieno latente e abbiano capacità uniche che il resto della popolazione non manifesta. Nel caso “Mars Records” di Michael Relfe (vedi http://www.alienlovebite.com), Michael si dice convinto che il governo segreto possa individuare le persone dotate di capacità insolite derivanti dal loro DNA. Duncan O’Finoian, in parte Cherokee e in parte irlandese, era chiamato “Tween” dal suo nonno Cherokee, perché poteva camminare tra i mondi (vedi http://www.youtube.com/watch?v=MIUgThru7JY). I marcatori genetici potrebbero non essere per nulla geni alieni, ma risalire a origini dell’umanità molto più antiche. Molti soggetti sottoposti a MILAb sono dotati di percezioni extrasensoriali come la remote viewing, la chiaroveggenza, le arti marziali e memoria fotografica. Tecnicamente le arti marziali non sono considerate “ESP” ma molti milab scoprono di avere capacità straordinarie che non erano consapevoli di aver imparato, incluse le arti marziali. Oppure serve loro pochissimo allenamento per padroneggiare queste arti. Alcuni hanno capacità compartimentalizzate di leggere e scrivere lingue aliene.
I casi di “superguerrieri” con capacità paranormali che descrivo più approfonditamente nel mio sito, http://www.alienlovebite.com includono quello di Duncan O’Finoian, “Jared” (“Secret Project Superwarrior Gone Rogue”); Andy Pero (“Project Superman”), Michael Relfe; Zed e alcune addotte femmina che preferiscono restare anonime. Consiglio anche la lettura del libro di Jon Ronson “L’Uomo che Fissa le Capre” (Ed. Einaudi 2009), una storia vera su come le US Special Forces abbiano portato avanti iniziative segrete, con il nome in codice “Jedi”, per creare super soldati con poteri psichici.

Il grande gioco
Ho parlato con alcune vittime dell’MK-Ultra che affermano di essere state addestrate dagli alieni in compiti quali la comunicazione telepatica, la telecinesi, e la guida di velivoli ET. Zed spiega che, all’insaputa dei suoi manipolatori umani, la sua programmazione aliena (di natura rettiliana) andava oltre gli scopi e i piani militari. Attraverso una grande sofferenza e anni di meditazione e terapia, Zed scoprì la portata di ciò che lui credeva essere il controllo dell’umanità da parte dei “Rettiliani e Draconiani”. E la tana del coniglio era davvero molto profonda. Per cogliere i veri obiettivi degli alieni, si deve comprendere le basi del controllo mentale umano. Lo sfruttamento degli esseri umani attraverso il controllo mentale può essere ottenuto: 1. Rimuovendo l’individuo dall’influenza del suo ambiente normale. 2. Privandolo del sonno. 3. Infliggendo dolore se si oppone, piacere se accondiscende. 4. Cambiando la sua biochimica. 5. Provocando traumi.
Coloro che cercano una maggiore comprensione potrebbero compiere ricerca sui metodi del controllo mentale basato sul trauma, tradizionalmente e segretamente utilizzato da culti coinvolti nella magia nera e stregoneria. Per effettuare un programma di controllo mentale di successo, i nostri credi basilari su Dio, la Creazione e la divinità devono prima venire dirottati e cooptati con un modello contraffatto. Ci si potrebbe domandare fino a che punto sono state corrotte le nostre religioni o persino create da un’intelligenza non umana extraplanetaria.
Secondo molti experiencer, contattisti e sostenitori dell’esopolitica benevoli extraterrestri starebbero interagendo con l’umanità. Potrebbero esistere esseri benevoli che ci assistono nella nostra crescita spirituale, ma questi esseri non sono probabilmente gli stessi che rapiscono le persone e praticano il controllo mentale. Potrebbe darsi che gran parte dell’attività ET non sia altro che l’antico inganno spirituale descritto nei testi biblici e gnostici, come i testi di Nag Hammadi.
Una guerra spirituale ha un suo proprio ruolo nell’ambito della fenomenologia abduction. In “Love Bite” descrivo eventi conseguenti alla ricerca da parte di un addotto, della verità nelle sue esperienze. Interferenze palesi e sottili da parte di forze invisibili tentano di contrastare la crescita di consapevolezza degli addotti e cancellare qualsiasi sfida alla presenza e agli scopi degli alieni. è come un gioco, o, come ha commentato Barbara Bartholic, ricercatrice di abduction e ipnoterapeuta di esperienza trentennale: «è un grande Nintendo».

Nelle mani degli Arconti
Le scritture gnostiche copte di Nag Hammadi descrivono esseri chiamati “Arconti”, ovvero le forze aliene che infettano la mente umana con falsi obiettivi e virus ideologici per deviarla dal suo vero potenziale. Secondo John Lash, studioso di gnosticismo e autore di “Not in His Image: Gnostic Vision, Sacred Ecology and the Future of Belief” (2006), gli Arconti lo fanno soprattutto attraverso la creazione di deliranti fedi religiose. Introducendo degli inganni nella nostra mente, ci fanno smarrire. Dei passaggi nella Prima Apocalisse di Giacobbo (un trattato di Nag Hammadi) descrivono incontri con esseri ET e forniscono esplicite indicazioni su come comportarsi con queste entità e la “manipolazione arcontica”. Sembra che gli antichi gnostici fossero ben consapevoli delle “intrusioni arcontiche” e della possibilità che gli esseri umani potessero diventare completamente “arcontizzati”. Questa osservazione collima con la tendenza di alcuni contattisti e zelanti gruppi religiosi e cultisti UFO a venire influenzati da esseri Rettiliani e Draconiani, “ospitandoli” persino. La ricercatrice Colleen Johnstone descrive questo fenomeno in un resoconto dei suoi otto anni di coinvolgimento in un gruppo cultista di canalizzazione UFO. La sua partecipazione era terminata quando lei e un altro membro del gruppo erano scappati, e si era reso necessario un classico esorcismo dagli attacchi demoniaci. (www. Maar.us). Secondo l’articolo sul sito web di John Lash, “Kundalini and the Alien Force” (http://www.metahistory.org/Kundaliniforce.php), gli Arconti invidiano l’umanità perchè noi viviamo nel corpo della loro madre, Sophia. (Sophia è uno dei nomi dell’intelligenza vivente della Terra, nda). Intrinseco nella nostra natura umana c’è il potere della kundalini, l’energia serpente. I miti gnostici, secondo Lash, svelano che gli Arconti sono esseri eso-organici, anomalie prodotte dall’impatto della Aeon Sophia (la divina emanazione) sulla materia atomica, prima che la stessa Sophia si manifestasse come Terra (il concetto di Gaia).

L’umanità è unica?
Gli Arconti nacquero prima della Terra. Il sistema solare si evolse, raccontano i miti, ma gli Arconti non emersero direttamente dal Pleroma (il centro spirituale galattico), come fece invece l’umanità. Loro non sono come noi nella nostra capacità di mostrare gentilezza, empatia, bontà e genio – l’intelligenza creativa divina. L’umanità è unica per quanto riguarda il dono di “apinoia”, ovvero l’immaginazione creativa, in opposizione alla fantasia mentale e l’inganno, che gli Arconti sanno usare molto bene. Ad esempio, l’uso degli alieni di realtà virtuali nel controllo mentale durante le abduction. Nel caso descritto in “Wiz and the Viper, and Sex Deagon 1&2”, (http://www.alienlovebite.com) un experiencer sudamericano racconta di essere stato testimone di numerose realtà virtuali rappresentate da un essere molto intelligente, simile a un drago. Wiz dice che molti esseri che praticarono giochi mentali grazie alla realtà virtuale su di lui, avevano la capacità di cambiare forma a seconda di ciò che pensavano essere desiderabile o credibile, in modo da ricavare ciò che volevano: la forza vitale sessuale. A mio avviso, gli alieni che orchestrano ossessioni amorose, in cui il dramma emotivo raggiunge il culmine, stanno cercando di accumulare l’energia della kundalini all’interno dell’addotto, per poi veicolare questa energia a loro uso e consumo. Mi sembra che stiano tentando di imitare ciò che viene creato con la sessualità sacra e il tantra: energia suprannaturale, siddhis e l’espansione di consapevolezza. Gli antichi gnostici, che avevano compreso i “piani arcontici” sapevano che innalzando e alimentando la propria kundalini attraverso la pratica spirituale e la sacra sessualità, potevano vincere le intrusioni aliene.
Nel Vangelo di Filippo (Nag Hammadi), è scritto, «Le Potenze non vedono coloro che sono vestiti nella luce perfetta, e così non sono in grado di trattenerli». Nelle parole di John Lash: «L’iniziazione alla sessualità sacra supera l’influenza degli Arconti e dei loro servi che produrrebbero inganni nella nostra mente e minacciano di impadronirsi del nostro corpo. Gli Arconti usano molti bluff. Influenzano le nostre menti per farci credere che possono fare molto più di quanto in realtà non facciano. Credendolo, involontariamente ci arrendiamo a loro. Come conseguenza possono arrivare sino a noi, perché noi abbiamo tradito le nostre capacità. Così gli Arconti affermano di governare l’umanità e persino di essere i nostri creatori».
Se la teoria gnostica sui governanti Arconti (Draconiani) è corretta, possiamo proteggerci dalla manipolazione aliena? Rafforzare gli addotti e ridurre la loro sensazione di isolamento è diventato il mio obiettivo. Il love bite in particolare è soverchiante in termini di sofferenza emotiva. Di contro, un numero crescente di addotti si sta dedicando a pratiche spirituali come la meditzione, la preghiera e lo yoga. Alcuni pionieri dell’esplorazione del sé si sono resi conto che la consapevolezza è un processo in costante evoluzione e la natura dei loro incontri alieni cambia con la loro crescita spirituale. Ad esempio, le abduction fisiche diminuiscono e gli alieni possono “entrare” solo attraverso il mondo onirico. Queste scoperte indicano che ciò che gli Gnostici affermavano sugli Arconti potrebbe essere vero. Il nostro più grande potere – e fallimento – è in ciò che noi permettiamo a noi stessi di credere.


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MessaggioInviato: 14/10/2013, 17:51 
SONO FRA NOI: INTERVISTA A CLIFFORD STONE

Fonte: http://ufoplanet.ufoforum.it/headlines/ ... LO_ID=9434

Paola Harris: Chiariamo subito: non esistono solo ET di tipo grigio…

Clifford Stone: Alcuni sembrano come noi, ma tutti sono multidimensionali. E hanno famiglia, come gli umani. E credono nell'esistenza di Dio. Ci stiamo lentamente avvicinando al momento in cui potremo provare scientificamente che sopravvive qualcosa dopo la morte fisica. Allora avremo una migliore comprensione di Dio.

PH: è vero che altri esseri vivono in mezzo a noi?

CS: Sì. Se tuo figlio ti dice di avere degli amici invisibili, ma non immaginari, dagli retta, non portarlo da uno psicologo infantile, perché tutto quello che diranno è che lì non c'è niente. Ma questo non farà andar via i suoi amici.
Paola Harris: Ti puoi presentare?

Joseph Zoromsky: Mi chiamo Joseph Zoromsky, conosco Clifford da circa dieci anni. Lo incontrai a Roswell e dopo che mi ebbe mostrato documenti, informazioni e fotografie in suo possesso, volli verificare. Garantisco che è quello che dice di essere. Come ingegnere aerospaziale, ho analizzato le prove da un punto di vista scientifico: Clifford parla di un velivolo capace di volare da una galassia all'altra usando tecnologia wormhole, ad esempio. Ho controllato con diverse aziende nazionali e altri luoghi, e questa tecnologia esiste.

PH: Clifford è anche molto coinvolto emotivamente.

JZ: Sì. Mi ha detto di aver aiutato un extraterrestre a scappare, della sua amicizia con uno di loro, di nome Corona, gli si leggeva negli occhi che aveva davvero parlato con Corona...

PH: Comunicava con loro telepaticamente?

JZ: Sì. Con alcuni di loro si poteva parlare perché erano come noi, in forma umana, e alcuni credo si trovino qui sulla Terra e siano preoccupati della nostra auto distruzione. Non capiscono il perché di attentati e di suicidi. Sono spiritualmente più evoluti.

PH: Si parla di oltre 50 diverse tipologie presenti qui sulla Terra.

JZ: Alcune sono pura energia.

PH: Non credo agli alieni malvagi, ma alcuni potrebbero avere i loro piani, con i quali potremmo non essere d'accordo.

Immagine
Paola Harris e Clifford Stone

JZ: Alcuni con noi si divertono, volando attorno ai nostri caccia per farsi inseguire. Giocano al gatto e al topo. Sono dispettosi, ma non
cattivi. In ogni razza o cultura ve ne sono come loro.

PH: Sai spiegare i dodici recuperi UFO a cui Clifford dice di aver partecipato, in diversi Paesi?

JZ: Se parliamo di operazioni di "crash and retrieval", non tutti sono avvenuti in conseguenza di schianti. Alcuni erano atterraggi. Altri
erano contatti. Ci sono stati molti atterraggi controllati dai governi e da loro, in termini di comunicazione. A me e Clifford viene sempre da ridere al pensiero che non sappiano volare. Avrebbero questi stupefacenti velivoli ma non fanno altro che cadere? Clifford dice di essere stato coinvolto in dodici diverse situazioni, che comprendono sia il recupero sia comunicazioni faccia a faccia, sia atterraggi. Nel parlare di queste cose, devo fare attenzione al mio security clearance e anche Clifford vi dirà che non divulgherà alcuna prova se questo viola la sicurezza. La prima volta che è stato avvicinato aveva quattro anni. Si mostrarono come ragazzini. Dopo un po', quando si conobbero meglio, si presentarono nel loro vero aspetto, di grigi o altre forme di vita. Volevano capire le ragioni delle sue reazioni emotive nel vedere un uccello che viene ferito e che muore, da dove scaturissero nell'uomo sentimenti così forti. A quattro anni vide un velivolo sorvolare il retro della casa. Stava giocando con altri bambini che dissero che era stato via per 40 minuti. Così ho ipotizzato che il loro pianeta si trovi a circa 100 anni luce di distanza: per compiere una distanza simile infatti ci vogliono 40 minuti. Così ha detto, "Beh, hanno usato tecnologia wormhole". Guardando alcuni disegni del velivolo di cui parla Clifford – composto da metalli esotici che possono sostenere la velocità della luce – ne abbiamo insieme dedotto che usassero tecnologia wormhole. Un mezzo volante scompare improvvisamente perché passa attraverso un portale. La NASA sta lavorando a questo tipo di tecnologia. Clifford ha visto altri mezzi non fatti dello stesso materiale e me ne ha mostrato dei disegni, in un certo senso sapevo quale fosse il loro aspetto. Siamo come connessi spiritualmente.
PH: Alcuni di queste astronavi potevano trasformarsi in energia luminosa? Sono state viste sfere di luce che si materializzavano dentro il velivolo. Se si aumenta la frequenza di qualcosa, può trasformarsi in luce?

JZ: Sì, è possibile. Quando si spostano da una dimensione all'altra, si ha un oggetto che vibra ad una diversa risonanza e così può attraversare un diverso spazio molecolare. Lo stesso vale per la tecnologia: i velivoli, se ci fai caso, non hanno né finestre né porte.

PH: Mi riferisco alle navi di luce.

JZ: Le navi di luce possono rendere i metalli trasparenti con facilità, quindi puoi prendere un oggetto solido e trasformarlo in vibrazione e viceversa.

PH: Quindi le luci viste, ad esempio, vicino al punto di rottura del Tethered, che sembravano centinaia di piccole amebe, potevano essere un velivolo.

JZ: Sì, è possibile perché possono unirsi e diventare uno. La loro tecnologia è straordinariamente avanzata. Bisogna tenere presente che quando un testimone vede un UFO o un'astronave, cerca sempre di ricondurlo in un contesto umano. Anche la loro fisica è più avanti della nostra. Ma non importa da quale dimensione provenga il metallo, non infrangerà le leggi della fisica qui. Quando il velivolo
attraversa un wormhole o cambia dimensione, deve comunque seguire le leggi della fisica. Una fisica più avanzata, ma sempre fisica.

PH: Caso numero uno, è quello di cui Clifford ha parlato nel Disclosure Project?

JZ: No, quella era la NBC school (Department of Defense Nuclear/Biological/Chemical, N.d.R.). Clifford era nell'esercito. Gli dissero di entrare in un edificio, di andare al piano di sopra e aspettare. Lo fece e, annoiato, diede un'occhiata. Nella sala c'erano delle persone che guardavano dei filmati. Pensò si trattasse di fantascienza, con astronavi e roba del genere. Uno degli ufficiali lo scorse e in un attimo apparvero gli uomini della Sicurezza che gli chiesero cosa stesse facendo lì. Lui spiegò che gli era stato ordinato di aspettare lì. Per alcune ore, o forse alcuni giorni gli dissero che non aveva visto nulla e che se lo avesse divulgato lo avrebbero messo a tacere, per motivi di sicurezza nazionale.

PH: Il governo potrebbe avere dei velivoli.

JZ: Sì, e lui lo sapeva da molto tempo, ma i militari lo avevano indottrinato.

PH: Passiamo al caso numero due. Fu nel 1969 ad Indian Town Gap.

JZ: Esatto, ma la cosa interessante del filmato NBC è che ebbe modo di incontrare un funzionario della NSA (National Security Agency, N.d.R) che gli disse: «Voglio mostrarti qualcosa». Quindi andarono entrambi al Pentagono. Ora, io sono stato al Pentagono e c'è un sistema sotterraneo. Non mi addentrerò in dettagli, ma da lì partì un elicottero. Clifford e questa persona scesero nel sottosuolo, per un lungo corridoio. Se sai qualcosa di basi militari, sai che non ci sono finestre perché nessuno deve vedere ciò che è classificato. Entrò in una stanza dove c'era un'entità seduta su una sedia.

PH: Ha descritto l'entità?

JZ: Sì. Guardò l'essere negli occhi e vide la sua intera esistenza passargli davanti. Credo che l'entità cercasse di far capire che comunicavano in quel modo. Raccolse le energie ma fu così doloroso che gli sembrò che gli segassero la testa. Svenne e si risvegliò più tardi. Quelli della NSA gli chiesero se stava bene e che era sembrato che si fosse assopito. Lui descrisse ciò che aveva visto e loro gli dissero, no, non l'hai visto. Cercarono di lavargli il cervello.

PH: Cosa sappiamo dell'entità seduta nel tunnel sotto il Pentagono? Era un ospite?

JZ: Credo di sì. Clifford la vide. In altri casi - di alcuni ho la documentazione - lui comunicava con l'entità. C'erano scienziati che prendevano appunti e dovevano verificare se Clifford stesse davvero comunicando con l'entità. Gli fecero chiedere dei viaggi interstellari. Una volta scrisse delle formule, di cui ho una copia, che provarono la veridicità di quelle comunicazioni.

PH: Clifford doveva essere abituato a vedere queste entità. Ne stiamo parlando come fosse normale, ma non è normale andare al Pentagono dove, nel sotterraneo, c'è un'entità aliena. Cosa ci faceva lì? Sanno dell'esistenza di queste entità e comunicano con esse.

JZ: Lavorando per un grosso ente militare si cerca sempre di trovare nuovi armamenti. E vieni a sapere che il nostro governo cerca di
retro-ingegnerizzare tecnologia per creare armi migliori.
PH: è per questo che sono interessati a questi esseri?

JZ: Sì. Una volta Clifford stava comunicando con un'entità, il governo non lo sapeva perché non potevano leggere la mente. Clifford stava chiedendo cose tipo, come ti chiami, dove abiti, come vivi. Era interessato soprattutto alla vita personale di questi esseri.

PH: Mi hai detto che le entità avevano detto alcune cose a Clifford… cose che non vuole rivelare.

JZ: Sì, lo so di certo, perché voleva proteggere l'entità o se stesso. Continuò a dire alla gente che il Governo non faceva mai le domande giuste. Erano interessati solo alla tecnologia.

PH: Non si informavano mai sulla spiritualità, la psicologia, la sociologia, come avremmo fatto noi.

JZ: Non lo facevano mai.

PH: OK, passiamo al numero tre, Indian Town Gap, Pennnsylvania. Mi disse che era una città che faceva parte di un complesso militare.

JZ: Era un'esercitazione ad Indian Town Gap, Pennsylvania, una base usata per le simulazioni di volo. A Clifford venne riferito che era caduto un velivolo sovietico e dovevano andare a controllare. Era la storia di copertura. Così andò con un contatore geiger e scoprì che il velivolo non emetteva radiazioni, perché non usano il nostro stesso sistema di propulsione. Non era un velivolo convenzionale. Una delle entità pendeva fuori dall'apertura laterale. Secondo le modalità d'intervento del Progetto Moondust, in caso di incidente, mandano il primo responder (agenti governativi che garantiscono interventi nella massima sicurezza nazionale, N.d.R.) e Clifford per controllare. Lui continuava a chiedere di un ufficiale, e loro a domandargli cosa stesse accadendo. Quando si tratta di intervenire in un caso di aereo schiantato, o qualsiasi altri tipo di velivolo, c'è una certo protocollo da rispettare, che include la sicurezza e una storia di copertura. Lessi ciò di cui parlava ed era corretto perché la lettura era normale, non c'erano radiazioni. Così cominciai a collegare le
cose. Nessuno scudo termico, nessun materiale esotico…

PH: Dunque c'erano quattro entità di tipo grigio. E lui era shockato, perché non sapeva nulla.

JZ: Ad Indian Town Gap vide dei visitatori. Erano morti, ma divenne consapevole che il governo stava facendo qualcosa.

PH: Il governo li aveva fatti abbattere?

JZ: No, fu un incidente. Alla gente piace il sensazionalismo, le piace dire che li abbiamo tirati giù.

PH: Perché scesero in un'installazione militare?

JZ: Alcuni testimoni hanno detto che il NORAD sapeva sempre se stava arrivando un "Fastwalker", e gli venne detto che un velivolo stava per precipitare. I militari tentarono di guidare il velivolo per farlo atterrare in una struttura militare, perché era il modo migliore per tenere nascosta la cosa al pubblico e contenere l'incidente. è come se stessi guidando un piccolo aereo e hai dei problemi e cerchi di farlo atterrare in uno spazio aperto.

PH: Il fatto che venissero guidati presuppone che ci fosse una comunicazione fra i piloti di questi velivoli e i nostri militari.

JZ: Possono comunicare telepaticamente. Usano la remote viewing. L'altro caso si verificò in Vietnam. Era in con il Colonnello. Gli disse che aveva sentito della cosa in una base a Oakland, California. Il Colonnello rispose che avrebbero "silenziato" chiunque, perché si trattava di un progetto segreto. Tu non dovrai parlare di ciò che vedrai. Le cose funzionano così, nessuno ha mai tutte le informazioni.
Dove lavoro, io conosco una parte del progetto, qualcun altro conosce l'altra parte. Così, se succede qualcosa, sei compromesso…

PH: Cosa faceva in Vietnam?

JZ: Doveva recarsi sul luogo di uno schianto di un B-52. Di solito, quando cade un aereo, fende gli alberi e all'impatto va in pezzi. Sorvolando il posto si vedono i frammenti sparsi, le ali, la fusoliera… ma in quel caso il B-52 era integro e Clifford si chiese come mai. Vide poi i grigi dall'altra parte del velivolo, che gli chiesero perché si trovava lì. Lo percepì nella testa. Sembravano stupiti nel vederlo. Era in corso una sparatoria, ma loro potevano bloccare i proiettili. Secondo Clifford avevano una tecnologia che poteva fermare il tempo e disse loro di fuggire, o sarebbero stati uccisi. Credo che si trovassero lì perché volevano sapere perché il nemico aveva abbattuto un B-52, perché ci ammazzavamo a vicenda. Mentre l'aereo era in caduta, lo avevano sollevato e portato a terra intatto. Volevano sapere perché eravamo in guerra. Erano turbati e interessati alla vita. Clifford mi ha riferito che ci impedirono di spararci a vicenda. Quindi tornò alla base ed era pronto a fare rapporto. C'era il Colonnello ed erano preoccupati di quanto aveva visto Clifford. Clifford disse che i Visitatori gli avevano spiegato di essere lì per capire perché fosse stato abbattuto l'aereo e che erano rimasti sorpresi di trovarlo e lo avevano interrogato. Avendo un clearance, tutto ciò che scrivi diventa classificato. Se si fotocopia un documento classificato, i fogli bianchi, prima e dopo quello usato, sono anch'essi classificati.
PH: Dopo cosa accadde? Mi ha parlato di un tunnel…

JZ: Anche questo era un intervento per un aereo precipitato in Vietnam. C'era stato un avvistamento. In elicottero raggiunse il posto
e si addentrò nella giungla. Giunto in una radura, vide una caverna. Se roccia sembrava come tagliata da un laser. Entrò nella caverna e sistemò la radio trasmittente. Dalla caverna veniva una luminescenza. L'interno però era buio e in fondo c'era un velivolo nero di forma triangolare. Esaminandolo aveva notato uno di quei pannelli sui quali passi una mano e si accendono le luci. C'era anche una sorta di laboratorio e stavano cercando di capire perché ci uccidevamo a vicenda.

PH: Era una squadra di ricognizione che ci studiava. Perché Clifford si trovava nella caverna? Era lui il collegamento con quegli esseri?

JZ: Voleva controllare e riusciva a vedere gli uomini del suo plotone dall'altra parte, attraverso le pareti trasparenti della caverna.

PH: Era qualcosa di dimensionale di cui poteva vedere entrambi i lati?

JZ: Sì, e so che è vero perché alcuni velivoli hanno la tecnologia che
permette di rendere trasparente il metallo. Questa tecnologia esiste e credo che una parte sia già in commercio.

PH: Comunicò con loro?

JZ: Sì. Vide un pannello di controllo e vi fece scorrere sopra la mano, e tutte le luci si accesero. Non c'erano fili o cose del genere.

PH: Quindi questi esseri collaborano con i militari? Ma nella caverna era solo?

JZ: C'erano altri soldati.

PH: Erano come lui, o lui era l'unico telepatico?

JZ: Era l'unico. Tutti avevano un security clearance ed erano lì per assisterlo e prendere ordini. Dal pannello era uscito un raggio luminoso simile al laser che lo aveva colpito a un occhio ed era svenuto. I Visitatori lo avevano riportato indietro e quando era rinvenuto gli aveva posto interrogativi molto… umani. Dissero di avere delle famiglie e delle strutture sociali, come noi. Che non credono nell'ego, non mentono, non sono avidi. Sono più spirituali. Secondo loro dovremmo diventare più spirituali per arrivare al loro livello.

PH: La spiritualità deve evolversi al pari della tecnologia.

JZ: Al momento la nostra tecnologia non ha nulla di spirituale.

PH: Abbiamo qualche nome dei gruppi da cui provenivano?

JZ: No. Ha spiegato che quando hai 19 anni, come li aveva lui quando era in Vietnam, e ti danno un clearance, esci in missione e la tua vita viene sconvolta, non pensi a chiedere da dove vengono. Un altro caso, nel 1969, si verificò alla Bolling Air Force Base, in Virginia. Incontrò un ET. Clifford era seduto diagonalmente rispetto all'ET che gli disse, guardandolo negli occhi: «Ho paura». Era
l'essere che Clifford aiutò a scappare. è lì che ebbe delle comunicazioni con i Visitatori all'insaputa del governo. Dissero al Colonnello che il Visitatore voleva parlargli da solo per mostrargli qualcosa. Così tutti lasciarono la stanza. Clifford mandò qualcuno a tagliare i fili del recinto attorno al perimetro in cui stava il Visitatore e poi a Clifford dissero che stavano venendo a prenderlo.

PH: La sua stessa gente?

JZ: Sì, gli ET stavano andando a recuperarlo. L'esterno dell'edificio era perimetrato, l'interno tutto a compartimenti, invalicabili. Con il Visitatore riuscirono ad attraversare il recinto. Quando il veicolo era atterrato Clifford ha raccontato che i militari erano scioccati. Il colonnello disse: "Non avresti dovuto farlo, non sono sempre amichevoli". Lui aveva risposto no, lo sono sempre, siete voi a non essere sempre amichevoli e ad affermare il contrario. Fa vendere libri. Aveva visto atterrare il veicolo e aveva cercato di capirne il peso dalla profondità dell'impronta sul terreno erboso. L'oggetto misurava circa 7 metri di diametro.

PH: Torniamo a parlare degli esseri. Quello incontrato da Clifford era amichevole. Perché lo tenevano in quella stanza? Volevano interrogarlo? Era sopravvissuto a un UFO crash?

JZ: Sì, volevano informazioni da lui. Non so come fosse finito lì.

PH: Quando venivi coinvolto in queste operazioni, che tipo di lavoro svolgevi?

CS: Cose normali. Ma lavoravo bene, facevo il mio dovere, anche troppo e tutti notarono che stavo diventando un po' strano. Mia moglie andò dal mio ufficiale in comando e gli chiese perché non passavo più tempo a casa.

PH: Perché ti consentono di parlare? Forse perché non puoi provare ciò che affermi?

CS: Esatto. Non posso provarlo.


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MessaggioInviato: 14/10/2013, 18:01 
IL DISCORSO DI PHIL SCHNEIDER DEL 1955

Fonte: http://dioni.altervista.org/Phil_Schneider.html

"È a causa dell'orrenda struttura del governo federale che mi sento direttamente minacciato a non raccontare a nessuno queste cose. Per quanto ancora potrò farlo, nessuno lo sa. Tuttavia, vorrei precisare che questo discorso sarà diviso in quattro argomenti principali. Ciascuno di questi argomenti riguarderà da vicino alcune cose in cui voi siete direttamente coinvolti, che siate patrioti o meno.
Voglio che sappiate che questa America è un posto bellissimo. Ho visitato più di 70 paesi, e non riesco a ricordare nessun paese dotato di una tale bellezza, oltre che della magnificenza della sua gente, come gli Stati Uniti.
Per darvi una vaga idea di quello che sono, vi dico che ho iniziato la scuola di ingegneria e l'ho portata a termine. Metà dei miei studi sono avvenuti in quel campo e mi sono fatto una buona reputazione come ingegnere geologico, e anche come ingegnere strutturale con applicazioni sia militari che aereospaziali. Ho contribuito a costruire due basi principali negli Stati Uniti che hanno una certa importanza riguardo ciò che viene definito “Nuovo Ordine Mondiale”. La prima base è quella a Dulce, nel New Mexico. Nel 1979 sono stato coinvolto in una sparatoria contro alieni umanoidi, e sono uno dei pochi sopravvissuti. Molto probabilmente sono l'unico dei sopravvissuti che sentirete mai parlare. Altri due sopravvissuti vengono tenuti sotto stretta sorveglianza. Sono l'unico rimasto che conosce i file dettagliati dell'intera operazione. Sessantasei tra agenti dei servizi segreti, dell'FBI, Berretti Neri e altri, morirono in quel conflitto a fuoco. Io ero lì.
Per prima cosa, parte di quel che vi dirò sarà davvero sconvolgente. Parte di quel che sto per raccontarvi sarà probabilmente anche molto poco credibile ma, invece di mettervi gli occhiali, vi chiederò di utilizzare un po' di sano scetticismo. Ma per favore, sentitevi liberi di fare i compiti a casa. So che il Freedom of Information Act è dietro l'angolo, ma è il meglio che possiamo fare. La biblioteca legale vicino casa vostra è un buon posto dove cercare informazioni sui Registri Congressuali. Quindi, se qualcuno continua a fare i suoi compiti a casa, puo' vigilare su ciò che accade nel proprio Paese.

Basi sotterranee militari e Black Budget
Amo il Paese in cui vivo più della mia stessa vita, ma non starei qui in piedi davanti a voi, rischiandola, se non ci credessi davvero. La prima parte di questo discorso riguardera le basi militari sotterranee e il Bilancio Nero (Black Budget). Il Black Budget è un bilancio segreto che ingloba il 25% del prodotto interno lordo degli Stati Uniti. Il Black Budget attualmente consuma 1.25 trilioni di dollari all'anno. Questa è la somma minima che viene usata nei programmi oscuri, come quelli che riguardano le basi sotterranee militari. Attualmente, ci sono 129 basi sotterranee militari negli Stati Uniti.
Hanno costruito queste 129 basi incessantemente, giorno e notte, sin dai primi anni '40. Alcune sono state costruite anche prima. Queste basi sono in pratica delle grandi città sotterranee collegate attraverso treni ad alta velocità magneto-leviton, che arrivano a velocità Mach 2. Sono stati scritti diversi libri a riguardo. Al Bielek ha la mia unica copia di uno di questi. Richard Souder, un architetto, ha rischiato la sua vita per averne parlato. Ha lavorato con un numero di agenzie governative alle basi militari sotterranee. Qui attorno, dove voi vivete, in Idaho, ce ne sono 11.
La profondità media di queste basi è di circa un miglio, e come dicevo sono praticamente delle intere città sotterranee. Sono tutte tra le 2.66 e le 4.25 miglia cubiche in dimensione. Hanno macchinari per la trivellazione laser che possono scavare un tunnel di sette miglia in un solo giorno. I Progetti Segreti vanno di pari passo con l'autorità del Congresso, che come ben sappiamo è illegale. Proprio in questo esatto momento, il Nuovo Ordine Mondiale dipende da queste basi. Se l'avessi saputo all'epoca, quando ci lavoravo, non l'avrei fatto. Mi hanno mentito in maniera sistematica.
Lo sviluppo della Tecnologia Militare comprendeva l'interesse Tedesco per la tecnologia Iper-spaziale. Praticamente, per quanto riguarda la tecnologia, per ogni anno del calendario che passa, la tecnologia militare compie un balzo in avanti di circa 44.5 anni. Ecco perchè è facile capire che nel 1943 erano in grado di creare, attraverso l'uso della tecnologia “vacuum tube”, un veicolo che poteva letteralmente scomparire da un posto e riapparire in un altro. Mio padre, Otto Oscar Schneider, ha combattuto per entrambe le parti nella guerra. Originariamente era il capitano di un U-Boat, e fu catturato ed espatriato negli Stati Uniti. Era coinvolto in varie operazioni, come ad esempio in quella della Bomba A, della Bomba-H e il Philadelphia Experiment. Inventò una macchina fotografica ad alta velocità che riuscì a fotografare i primi test atomici sull'isola di Bikini il 12 Luglio 1946. Ho le fotografie originali di quel test, e le foto mostrano anche alcuni UFO che sorvolano la zona bombardata ad un'elevata velocità. L'isola di Bikini all'epoca era piena di UFO, specialmente sott'acqua, e i nativi del luogo avevano problemi con i loro animali, che venivano mutilati. In quel tempo, il Generale McArthur si rese conto che la prossima guerra sarebbe stata contro alieni provenienti da altri mondi.
Ad ogni modo, mio padre si occupava del lavoro manuale insieme ai teorici del Philadelpha Experiment, così come anche di altri esperimenti. Cosa ha a che fare questo con me? Niente, a parte il fatto che quello fosse mio padre. Non sono d'accordo con quel che faceva dall'altra parte [Germania], ma penso che avesse tutte le buone ragioni di venire qui. In Germania era odiato. C'era una taglia di 1 milione di dollari, pagabili in oro, a chiunque l'avesse ucciso. Ovviamente, questo non accadde. Comunque, tornando al nostro discorso – le basi sotterranee...

La Sparatoria nella Base di Dulce
Nel 1954, sotto l'amministrazione Eisenhower, il governo federale decise di aggirare la Costituzione degli Stati Uniti, e strinse un patto con alcune entità aliene. Fu chiamato il “Trattato di Greada” del 1954, e in pratica stipulava un accordo con gli alieni coinvolti che gli permetteva di prendere alcune vacche e di testare le loro tecniche di implantologia su un gruppo di esseri umani, ma gli alieni dovevano fornire i dettagli riguardo le persone coinvolte. Lentamente, gli alieni alterarono il patto finchè non decisero di non volerlo più rispettare del tutto. Nel 1979, questa era la realtà, e il conflitto a fuoco a Dulce avvenne quasi per caso. Ero incaricato di costruire un'aggiunta alla base militare sotterranea di Dulce, che è probabilmente la base più in profondità. Va a fondo per sette livelli ed è profonda circa 2.5 miglia. In quel particolare momento, dovevamo trivellare quattri diversi buchi nel deserto, e dovevamo collegarli insieme e far brillare insieme grandi porzioni per volta.
Il mio compito era di andare giù in quei buchi e controllare campioni di roccia, e raccomandare l'esplosivo da usare per quel tipo di roccia particolare. Mentre scendevo là sotto, ci trovammo nel bel mezzo di una grande caverna che era piena di alieni provenienti dallo spazio, conosciuti anche come Grigi Giganti. Sparai a due di loro. In quel momento c'erano 30 persone là sotto. Altre 40 scesero non appena tutto questo ebbe inizio, e tutti vennero uccisi. Avevamo scoperto un'intera base sotterranea di alieni. Più tardi, scoprimmo che essi avevano vissuto sul nostro pianeta per un lunghissimo tempo, probabilmente anche per un milione di anni. Questo potrebbe spiegare molte cose dietro la teoria degli antichi astronauti.
Ad ogni modo, venni colpito al torace da una delle loro armi, che erano costituite da una specie di scatola sul loro corpo, che aprì un foro in me e mi passo una bella dose di radiazioni al cobalto. Ho preso il cancro a causa di questo.
Non mi ero interessato più di tanto alla tecnologia UFO finchè non iniziai a lavorare all'Area 51, a nord di Las Vegas. Dopo circa due anni di recupero dall'incidente del 1979, tornai a lavorare per Morrison & Knudson, EG&G e altre compagnie. Nell'Area51 stavano testando tutti i tipi di velivoli spaziali. Quante persone qui conoscono la storia di Bob Lazar? Era un fisico che lavorava all'Area 51 tentando di decifrare il fattore di propulsione su alcune di queste navette.

Le preoccupazioni di Schneider circa le Fazioni Governative, le Macchine su Binari e i Contratti Shackle
Ora, io sono davvero preoccupato circa l'attività del governo federale. Hanno mentito al pubblico, hanno messo con le spalle al muro i senatori, e hanno rifiutato di dirci la verità riguardo la questione aliena. Potrei andare ancora avanti. Potrei dirvi che sono piuttosto incavolato. Recentemente, ho conosciuto qualcuno che viveva a due passi da me a Portland, in Oregon. Lavorava alla Gunderson Steel Fabrication, dove fanno le macchine a rotaia. Ora, conoscevo questo tizio da 30 anni, ed era una persona tranquilla. È venuto a trovarmi un giorno, tutto esagitato, e mi ha detto “stanno costruendo macchine per i prigionieri”. Era nervoso. Gunderson, mi disse, aveva un contratto con il governo federale per costruire 107.200 macchine a rotaia, ciascuna con 143 paia di manette. Ci sono 11 co-operatori in questo progetto gigante. Teoricamente, Gunderson ha preso circa 2 miliardi di dollari per il contratto. Bethlehem Steel e altri manufattori di acciaio sono coinvolti. Lui mi mostrò una delle macchine nella rimessa delle rotaie a North Portland. Aveva ragione. Se moltiplicate 107.200 per 143 per 11, otterrete 15.000.000. Questo è probabilmente il numero di persone che sono in disaccordo con il governo federale. Non potete più buttare fuori dagli uffici questa gente. La nostra attuale struttura di governo è la “tecno-crazia”, non la democrzia, ed è una forma di feudalesimo. Non ha niente a che vedere con la repubblica degli Stati Uniti. Questa è gente senza dio, e hanno impedito la preghiera nelle scuole pubbliche. Potete beccare una multa fino a 100.000 dollari e due anni di prigione per aver pregato a scuola. Io penso che possiamo fare di meglio. Penso anche che il governo federale stia tentando il colpaccio della deportazione di cittadini Americani. Non sono un buon narratore, ma continuerò a parlare finchè qualcuno non mi faccia fuori, perchè vale la pena parlare ad un gruppo come questo di queste atrocità.

Gli Appaltatori del Programma Segreto
Ci sono altri problemi. Ho alcune immagini interessanti del 1993. Ci sono 29 prototipi di velivoli stealth attualmente. Il budget previsto per questi aggeggi da parte del Congresso degli Stati Uniti è di 245.6 milioni di dollari. Non sarebbe possibile comprare i singoli componenti di questi programmi segreti per quella cifra. Quindi, ci hanno mentito. Il Black Budget ammonta a circa 1.3 trilioni di dollari ogni due anni. Un trilione è un migliaio di miliardi. Un trilione di dollari pesa 11 tonnellate. Il Congresso degli Stati Uniti non visiona mai i libri contabili coinvolti in questo affare clandestino. Gli appaltatori di programmi segreti: EG&G, Westinghouse, McDonnell Douglas, Morrison – Knudson, Wackenut Security Systems, Beoing Aerospace, Lorimar Aerospace, l'Aerospacial in Francia, le Industrie Mitribishi, Rider Trucks, Bechtel, I.G. Farben, più un centinaio di altri. È così che viviamo da persone amanti della libertà? Io non credo.

Guerre Stellari e l'Apparente Minaccia Aliena
Ancora, il 68% del budget militare è direttamente o indirettamente interessato dal black budget. L'operazione Guerre Stellari si basa pesantemente su armi di tipo stealth. Ad ogni modo, nessuno dei programmi stealth sarebbe disponibile se non avessimo messo le mani su dischi alieni caduti. Nessuno di questi. Alcuni di voi potrebbero chiedere cosa stia raccogliendo lo Shuttle spaziale. Grandi quantitativi di metalli speciali che vagano nello spazio e non possono essere prodotti sulla terra. Hanno bisogno del vuoto spaziale por poterli produrre. Non ci viene detto niente di lontanamente simile alla verità. Io credo che gli ufficiali del nostro governo ci abbiano venduti – completamente. Fino a poche settimane fa, ero impiegato nel governo degli Stati Uniti con una certificazione di tipo Ryolite-39 – una delle più alte al mondo. Io credo che il programma Guerre Stellari sia in piedi solo per apparire come uno scudo per prevenire attacchi alieni – non ha niente a che vedere con la “guerra fredda”, che era solo un giocattolo per spillare soldi a tutta la gente – per cosa? L'intera menzogna è stata pianificata ed eseguita negli ultimi 75 anni.

Tecnologia Aerea Stealth usata dalle Agenzie Americane e dalle Nazioni Unite
Ecco qui qualche altra informazione per voi, gente. La Drug Enforcement Administration e l'ATF si basano su armi tattiche di tipo stealth per un totale del 40% del loro budget per le operazioni. Questo avveniva nel 1993 e le stime si sono alzate di molto da allora. Le Nazioni Unite hanno usato aerei stealth Americani per circa il 28% delle loro operazioni collettive a livello globale tra il 1990 e il 1992, secondo il Centro per gli Studi Strategici e il Rapporto UN 3092.

I Guardiani dello Stealth e le Origini Delta Force del Conflitto in Bosnia
I Guardiani dello Stealth: ci sono almeno tre distinte classificazioni di polizia che vigilano sui nostri segreti meglio custoditi. Numero uno, il MJTF (Military Joint Tactical Force), a volte chiamato Delta Force o Berretti Neri, è una forza tattica multi-nazionale primariamente usata per custodire i vari velivoli stealth attorno al globo. In ogni caso, ci sono 172 velivoli stealth già costruiti. Dieci caduti, quindi ce ne sono almeno 162. Bill Clinton li ha assegnati sei settimane fa alle Nazioni Unite. Ci sono state alcune indicazioni che la Delta Force fosse stata spedita in Bosnia durante gli ultimi giorni dell'amministrazione Bush come una squadra segreta di cecchini, e che questi abbiano iniziato a dare colpi ad entrambe le fazioni, per dare il via al vero conflitto in Bosnia che avrebbe asservito a vari scopi in seguito per le successive amministrazioni.

Pensieri su Attacchi negli Stati Uniti
Sono stato assunto non molto tempo fa per stilare un rapporto sull'attacco al World Trade Center [N.B.: si riferisce al primo attentanto, NON all'11 Settembre]. Sono stato assunto perchè conoscevo 90 diversi tipi di esplosivi chimici. Ho dato un'occhiata alle foto scattate subito dopo l'esplosione. Il cemento era venuto via e si era sciolto. L'acciaio era letteralmente stirato fino a sei piedi in più della lunghezza originale. C'è una sola arma in grado di fare questo – una piccola arma nucleare. E' un ordigno nucleare di tipo costruttivo. Ovviamente, quando dicono che si trattava di nitrato esplosivo, stanno mentendo al 100%, gente. Le persone che hanno in custodia probabilmente non hanno commesso il reato. Per la cronaca, ho ragione di credere che quello stesso gruppo tenuto in custodia abbia commesso altri reati, come ad esempio l'omicidio di un rabbino Ebreo a New York.
Tuttavia, voglio insistere sul fatto che l'ultima esplosione ad Oklahoma City, che loro dicono sia stata causata da una bomba al nitrato o composta da fertilizzanti. In prima istanza, hanno detto che si trattava di una bomba di fertilizzante di 1,000 libbre. Poi, hanno detto che era di 1,500. QUIndi di 2.000. Ora è di 20.000. Potete mettere 20.000 libbre di fertilizzante in un furgone Rider. Ora, non ho mai mischiato esplosivi. Conosco la struttura chimica e l'applicazione degli esplosivi di costruzione. La mia reputazione si basava su di questo. Ho aiutato a scavare più di 13 basi sotterranee militari negli Stati Uniti. Ho lavorato al Progetto Malta, nella Germania Ovest, in Spagna e in Italia. Vi posso dire per esperienza che un'esplosione di nitrato non sarebbe stata in grado di frantumare i vetri dell'edificio federale di Oklahoma City. Avrebbe ucciso un po' di persone e fatto trollare una parte della facciata dell'edificio, ma non avrebbe mai potuto fare quel tipo di danno. Io credo che mi abbiano mentito, e non sono più disposto ad accettarlo, quindi vi dico che hanno mentito anche a voi.

La Verità dietro il Contratto Repubblicano in America
Credo che non ci rimanga più di sei mesi di vita in questo Paese, con l'attuale situazione. Siamo gli zimbelli del mondo, perchè vendiamo presi in giro da così tanta gente malvagia che governa questa nazione. Penso che possiamo fare di meglio. Penso che la gente sui 45 anni sia seriamente preoccupata per il proprio futuro. Vi presenterò uno scenario spaventoso, tutto per voi. Il Contratto con l'America. Contiene la stessa terminologia utilizzata da Adolph Hitler per sovvertire la Germania nel 1931. Io penso che possiamo fare di meglio. Il Contratto con l'America è l'ultimo tentativo da parte del nostro governo federale di strappare definitivamente la Costituzione e il Bill of Rights.

Alcune Statistiche sulla Presenza di Elicotteri Neri
Gli elicotteri neri. Ci sono circa 64.000 elicotteri neri negli Stati Uniti. Per ogni ora che passa, ne viene costruito uno. È questo il giusto utilizzo del nostro denaro? Cosa se ne fa il nostro governo federale di 64.000 elicotteri tattici, se non li usa per schiavizzarci? Io dubito che l'intero reparto militare necessiti di 64.000 elicotteri in tutto il mondo. Dubito anche che il mondo intero necessiti di 64.000 elicotteri. Ci sono aerei 157 F-117A Stealth caricati con LIDAR e immagini radar migliorate dal computer. Possono vederti camminare da stanza a stanza quando sorvolano la tua casa. Vedono gli oggetti nella casa dall'alto con un limite di variazione da 1 pollice fino a 30.000 miglia. Ecco quanto sono accurati. Ora, ho lavorato nel governo federale per lungo tempo, e so esattamente come funzionano le cose da loro.

Apparecchio per Terremoti del Governo, AIDS come bio-arma basata su Secrezione Aliena
Il governo federale ha appena inventato uno strumento per provocare terremoti. Sono un geologo, e so di cosa parlo. Con il terremoto Kobe in Giappone, non si sono avute onde a impulsi come in un normale terremoto. Nessuna. Nel 1989, ci fu un terremoto a San Francisco. Anche in quel caso non vi furono onde a impulsi. È un macchinario di Tesla che viene usato per scopi malvagi. I programmi del budget segreto hanno sovvertito la scienza così come noi la conosciamo. Prendete l'AIDS, ad esempio, inventata dal National Ordinance Laboratory di Chicago, in Illinois, nel 1972. Era un'arma biologica da usare contro le persone negli Stati Uniti. La ragione per cui ne sono a conoscenza è perchè ho visto la documentazione dell'Ufficio dei Servizi Strategici, che in ogni caso è ancora operativo oggi, attraverso il CDC di Atlanta. Hanno usato le secrezioni ghiandolari di animali, umani e alieni umanoidi per creare il virus. Questi alieni umanoidi con cui il governo sta smanettando sono la notizia peggiore. Non c'è assolutamente alcuna difesa contro i loro germi – nessuna. Sono un'arma biologica dalle conseguenze terribili. Ogni alieno sul pianeta andrebbe isolato.

Saddam Hussein ha ucciso 3.5 milioni di gente Kurda con una simile arma biologica. Noi, gente di questo pianeta, meritiamo tutto ciò? No, non lo meritiamo, ma non facciamo niente a riguardo. Ogni momento che sprechiamo, stiamo causando un disservizio alle altre persone sul pianeta. Proprio ora, mentre io sto morendo di cancro contratto a causa del mio lavoro per il governo federale. Potrei vivere altri sei mesi. Potrei anche non farcela. Vi dirò una cosa. Se continuo a parlare come sto facendo, forse Dio mi darà la vita per dire tutto quanto. Infrangerò qualsiasi legge per vuotare il sacco. Undici dei miei migliori amici negli ultimi 22 anni sono stati assassinati. Otto degli omicidi sono stati definiti “suicidi”. Prima di giungere a questo incontro a Las Vegas, ho accompagnato un amico giù a Joshua Tree, vicino a 29 Palms. Ho guidato attraverso le montagne per arrivare a Needles, California, e sono stato seguito da due furgoni E-350 con targhe G-14, ciascuno con una coppia di passeggeri, uno dei quali aveva un mitragliatore Uzi. Sapevo esattamente chi fossero. Ho parlato 19 volte e probabilmente ho raggiunto 45.000 persone. Beh, sono andato avanti e mi sono fermato in mezzo alla strada. Entrambi hanno accostato e mi hanno bloccato accanto al ciglio della strada. È così che deve andare? Ho strappato la mia security card e l'ho rispedita al governo, e ho detto loro ch se fossi stato minacciato, ed è accaduto, avrei messo su internet 140.000 pagine di documentazione classificata delle strutture governative e dell'intero piano. Ho già iniziato a farlo.
Grazie mille."


Nel maggio 1995, Schneider iniziò a tenere delle conferenze su quello che lui aveva scoperto durante la sua carriera, della sua familiarità con una serie di progetti ombra compartimentalizzati e dell’interazione avuta con personale che lavorava con gli alieni. Sette mesi dopo il 17 gennaio 1996 (non prima di aver subito diversi tentativi di attentato alla sua vita), fu giustiziato in circostanze misteriose e secondo alcuni amici nonché la ex-moglie, sarebbe stato torturato ripetutamente prima della sua morte. Del resto in più di una circostanza disse pubblicamente che era segnato e sapeva che non sarebbe vissuto a lungo.


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DREAMLAND: L'EPOPEA DI DAN BURISH

Fonte: http://www.ufocui.it/cui/nuovi/burisch.htm

Riportiamo integralmente l’ articolo del Dott. Giacomo Casale membro del Centro Accademico Studi Ufologici (USAC)

La vicenda del microbiologo Dan Burisch è stata un fulmine a ciel sereno che ha letteralmente scosso gli ambienti ufologici mondiali. Le sue straordinarie affermazioni sembrano confermare quello che gli studiosi hanno sempre sostenuto : l’esistenza di un gigantesco cover-up sulla realtà extraterrestre da parte del governo USA che va avanti, in maniera pressochè ininterrotta, da oltre cinquanta anni. E’ già avvenuto in passato che qualcuno facesse dichiarazioni sensazionali (vedi Rober Lazar) ma mai come in questo caso, vi era stata a supporto una tale impressionante mole di dati e riscontri. L’attendibilità e le credenziali di Burisch sembrerebbero al di là di ogni ragionevole dubbio.
Un ulteriore importante aspetto della sua storia è la conferma dell’esistenza del Majestic Twelve, l’ultrasegreto gruppo di studio governativo, composto da scienziati e alti ufficiali delle forze armate USA, che ha gestito il problema UFO/alieni fin dal 1947, anno in cui avvenne il più documentato incidente UFO della storia, ovvero quello di Roswell. Il 22 aprile 2004, Dan Burisch ha chiesto udienza presso il Congresso degli Stati Uniti per rivelare le informazioni in suo possesso sull’Area 51 e sui progetti segreti ivi condotti dal governo degli Stati Uniti, relativi a virus sviluppati in laboratorio, interazioni alieni e trattati tra questi ultimi e gli USA. Trattati che, è bene ribadirlo, costituiscono una palese violazione della costituzione americana; ed è questo il motivo principale per cui Burisch ha chiesto l’immunità al Congresso in cambio delle sue rivelazioni.

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Bill Hamilton (a sinistra) con Dan Burisch

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Dan Burisch

Il ragazzo che amava la scienza
Danny Benjamin Crain è nato il 12 febbraio 1964. Nel 1990 si è unito in nozze con Deborah Kay Burisch, già madre di un figlio nato da un precedente matrimonio; nel 1995 Dan ha cambiato il proprio cognome in Burisch per conformarlo a quello legale del bambino. L’attitudine di Dan per la microbiologia si palesò sin dall’infanzia; all’età di otto anni egli finì sotto le ali protettive di vari medici e scienziati in quello che risultò essere il precoce inizio di un’affascinante carriera nel settore, dipanatasi in gran parte nel mondo dei “Black Projects” militari. Le cronache del curriculum di formazione professionale di Dan non sono esaustive, comunque nel periodo 1982-85 egli è accreditato come biologo e proprietario della Crain Environment Research di Las Vegas; nel 1986 consegue la laurea di primo grado in Psicologia presso la University of Nevada, Las Vegas, e viene contattato in qualità di candidato per lavorare a un progetto governativo; nel 1988 il St Patrick’s Seminary di Menlo Park, California, gli assegna un Master of Divinity e nel 1989 consegue un dottorato in Microbiologia e Genetica Molecolare presso la State University of New York (SUNY), Stony Brook; la SUNY ha già negato di possedere documentazione in merito, ciò nondimeno esistono documenti che attestano il percorso formativo di Dan. Nell’ambito militare, conseguì nel 1989 il grado di capitano della marina militare degli Stati Uniti e fu assegnato al Progetto Aquarius presso la base di Groom Lake, Nevada, comunemente nota come Area 51 o “Dreamland” (terra di sogno); il suo tesserino S4 era il nr. 6196 MAJI. Un accordo di segretezza per il Tonopah Test Range/R4809, che reca la data del 14 ottobre 1989 e la firma di Burisch (Crain), riporta il suo SSAIN [numero della previdenza sociale], il grado “05”, la qualifica “MB III” (Microbiology III) e l’ente da cui dipendeva, ovvero il Laboratorio di Ricerca Navale del Dipartimento della Difesa, Marina degli Stati Uniti. Un documento successivo riporta il suo grado di capitano della US Naval Reserve, e la sua qualifica “Microbiologist IV”. Nel 1991 fu inviato a svolgere le proprie mansioni presso un’unità di guerra biologica e partecipò all’ operazione “Tempest Storm” in Iraq, guadagnandosi un encomio presidenziale per i servizi resi sul campo. Nel 1994 Dan compilò un rapporto, il Q-94-109A, nome in codice COSMIC-MAGIC, relativo a campioni prelevati da un’entità biologica extraterrestre (EBE) nota come “AQ-J-Rod”, nell’ambito del Progetto Aquarius, e infine, sino al settembre del 2002, lavorò al Progetto Star Flower 1, che comprendeva il “Seme della Genesi”. Burisch ha fornito al ricercatore americano Bill Hamilton una descrizione del suo tesserino di identificazione: si trattava di un badge bianco con due marcature blu lungo la parte superiore sinistra, al di sotto delle quali era riportata la sua area di assegnazione, ‘S4’; subito sopra la S4 vi era una punzonatura a forma di stella. Sul suo vecchio tesserino, al di sotto della S4 vi erano le tre lettere ‘ETL’, ovvero ‘Laboratorio Extra Terrestre’; sui badge più recenti ‘ETL’ era stato sostituito da ‘EBL’, che sta per: ‘Laboratorio Biologico Extraterrestre’. Sulla parte destra del badge vi era la scritta verticale ‘MAJ’. I tesserini riportavano inoltre una foto dello scienziato, sotto la quale erano riportati il nome, l’incarico ed il numero di badge (n.H). Nella parte inferiore vi era un codice ‘DX’ (a significare trasferimento dipartimentale) oppure ‘WX’ (ad indicare trasferimento ingegneristico), che consentiva all’individuo in questione l’accesso alle differenti sezioni del progetto o, come le chiamavano loro, ‘padiglioni’. Sul retro del badge vi era una striscia magnetica nera. Burisch riceveva il proprio badge solitamente accompagnato da un altro badge di colore arancione che recava il numero per la registrazione quotidiana nella base (Papoose); nel caso dovesse recarsi al secondo piano che, era destinato a LG [Progetto Looking Glass] e Sidekick, era necessario un badge supplementare. Dan lavorò per certo periodo di tempo ad un progetto relativo ad una entità biologica extraterrestre EBE viva. J-Rod (questo il nome dell’alieno) era un assistente di un’altra entità extraterrestre (EBE-3) assegnata alla base di Groom Lake. J-Rod è stato tenuto in “custodia” dal Majestic affinché potessero continuare a fare esperimenti ed ulteriore analisi della sua fisiologia; nel 1994 avrebbe dovuto andarsene, ma con tutta probabilità è ancora qui. In quanto microbiologo, i risultati delle passate ricerche di Dan si focalizzavano sul ruolo dei complessi di proteine nelle/sulle membrane cellulari e sull’analisi dell’ecosistema. Burisch, inoltre, nutriva un profondo interesse per Marte, le sue anomalie e potenzialità per la presenza di vita, e sottopose all’attenzione della NASA un progetto di ricerca, dal titolo “Il trapianto dei protozoi e lo sfruttamento dell’esobiologia marziana: il caso della Euglena viridis nel Laboratorio Biologico Automatizzato”; la NASA replicò: “La sua proposta è stata giudicata, in quanto dotata di sufficiente valore intrinseco, tale da consentirne l’integrazione all’interno della Divisione Supporto Vitale Biorigenerativo dello NSCORT [Centro Specialistico di Ricerca ed Addestramento della NASA], un sub-direttorato del Programma CELSS (Sistemi Controllati di Supporto Vitale Ecologico) dell’Amministrazione Aeronautica e Spaziale Nazionale”. Nel 1989 il dott. Burisch venne assegnato, in qualità di microbiologo, al Progetto Aquarius, R-4800, Papoose Site 4 (S4) presso il sito di collaudo del Nevada, nella stessa sede di Robert Lazar, anche se la compresenza dei due fu alquanto breve; infine, verso il 1994, fu promosso alla carica di Leader del Gruppo di Lavoro, a suo dire in virtù dell’eccellente rapporto professionale con J-Rod, e lavorò nel laboratorio biologico sotterraneo che era stato approntato al Livello 4. Le procedure di sicurezza previste per accedere all’area comprendevano la scansione ottica della retina e l’identificazione dell’impronta vocale; prima di entrare nel laboratorio, che in base al Livello di Biosicurezza era stato classificato con 115 e che nei manuali OSHA non è elencato, era obbligatorio farsi la doccia, rasarsi, decontaminarsi e cambiarsi gli abiti. Qui di seguito riportiamo una descrizione del Livello di Biosicurezza 4: “Prassi, equipaggiamento di sicurezza, ed impianti sono applicabili al lavoro con agenti esotici e pericolosi che presentano un elevato rischio individuale di malattie potenzialmente letali. Tutte le manipolazioni di materiali diagnostici potenzialmente infettivi, elementi isolati, ed animali naturalmente o sperimentalmente infetti determinano, per il personale di laboratorio, un elevato rischio di esposizione ed infezione. Il virus della Febbre di Lassa è rappresentativo del tipo di microrganismi relativi al Livello 4”.

Il Progetto Aquarius era solo uno dei cinque progetti condotti presso l’installazione S4; si trattava di un progetto “ombrello” incentrato sullo studio delle EBE.

Gli altri progetti erano:

· Progetto Sigma:volto a stabilire una comunicazione con gli alieni.

· Progetto Galileo: riguardava i sistemi propulsivi e costituiva la principale area di ricerca di Bob Lazar. Questi afferma di essere stato condotto nella sala riunioni ed invitato a studiare i rapporti relativi alla propulsione ed al ruolo della gravità come medium propulsivo. Imbrigliare, amplificare e concentrare la fondamentale onda di “gravità A” presenta molte altre possibilità.

· Progetto Sidekick relativo alla tecnologia degli armamenti a raggio ed al programma Guerre Stellari”(SDI).

· Progetto Looking Glass: relativo ai viaggi spazio-temporali.

Burisch era in possesso dei nullaosta di classificazione che gli consentivano l’accesso a tutti i progetti sopra descritti, ciò nondimeno le loro descrizioni e correlazioni devono essere ulteriormente approfondite. Dan disse che gli era consentito consultare i documenti informativi relativi agli alieni ed alla loro tecnologia, e che vi era qualcosa che faceva riferimento ad una “Linea Temporale Convergente” che potrebbe spiegare il motivo per il quale “loro” si trovano qui, cosa stanno facendo e perché sul nostro pianeta si sta eseguendo un campionamento della popolazione e delle forme di vita. Secondo Burisch, l’ufficiale a cui egli faceva rapporto era l’allora ammiraglio di squadra J. M. McConnell, direttore dal 1992 al 1996 dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale (NSA), ovvero l’agenzia governativa statunitense responsabile dell’Intelligence dei Segnali e di tutte le informazioni classificate. McConnell ricoprì l’incarico di funzionario dell’intelligence per il capo di stato maggiore (JCS-J2) durante la dissoluzione dell’Unione Sovietica e l’Operazione “Tempesta del Deserto” in Iraq; nell’adempimento di queste funzioni, McConnell informava regolarmente il Presidente ed i suoi ministri, i leader internazionali, il Senato e la Camera del Congresso degli Stati Uniti; inoltre, durante la Guerra del Golfo, egli comparve regolarmente sulle televisioni internazionali in veste di portavoce dell’intelligence statunitense. Raggiunse il grado di ammiraglio di squadra della Marina degli Stati Uniti, per la quale lavorò per più di 25 anni come ufficiale operativo di intelligence; McConnell si è ora ritirato a vita privata e, dal 1996, lavora per la Booz Allen, società di consulenza per la gestione strategica e tecnologica.

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Vice Adm. J. M. McConnell, Direttore della National
Security Agency (NSA),dal 1992 al 1996

Progetto Star Flower - Dan ultimamente lavorava per conto del Majestic ad un progetto un tempo chiamato Lotus ed ora denominato Star Flower 1. Il progetto in questione riguarda le originarie inseminazioni che diedero origine a tutte le forme di vita sulla Terra. La teoria della panspemia avanza l’affascinante ipotesi che la vita sulla Terra venne “importata” dallo spazio, e che l’evoluzione della vita dipenda da programmi genetici parimenti provenienti dal cosmo.
In base alle nuove teorie sulla biologia evolutiva che superano l’approccio neo-darwinista, Burisch ha scoperto che la vita proviene dallo spazio e il “Seme della Genesi” comporta la prova di un progetto e di un’attività intelligente (non un ‘intelligenza aliena, bensì un’intelligenza da Creatore Cosmico). Ecco cosa ebbe a dire in proposito:“Sin dagli inizi con M [nome censurato con un tratto nero-nda] ebbi l’onore di essere assegnato ad alcuni fra i più interessanti progetti a memoria d’uomo. Dal lavoro al Progetto Aquarius sino alle sabbie del deserto iracheno mi sono adoperato per servire il mio paese con la massima efficienza e dedizione. Spero fortemente che il mio ultimo incarico, in Africa, abbia tutelato gli interessi degli Stati Uniti d’America. Da circa un decennio, radunando le ricerche di tutte le massime menti dell’umanità sto elaborando una teoria nel tentativo di trovare una risposta alla secolare questione delle nostre origini. Tale elaborazione è culminata nel Progetto L [Lotus-nda], in seguito denominato Progetto S Fl [Star Flower-nda]. In poche parole, abbiamo scoperto gli elementi chiave per combinare un antico virus che in più di un’ occasione ha inseminato il nostro bel pianeta, e le cui parti integranti giocano tuttora un ruolo di continua creazione nell’intricata ragnatela della vita. Riteniamo che tale ruolo faccia progredire la complessità rilevata nella biosfera, onde combinare alla perfezione la diversità delle specie con gli altri elementi del nostro mondo vivente Tutto questo appare meraviglioso; comunque proprio come esistono sottili spunti comportamentali nei giochi dei bambini così riteniamo che celato all’interno del combinato L vi sia un aspetto analogo .Essere muniti dei più antichi codici del DNA e disporre del potere di manipolare la danza dell’L non ci fornisce la sufficiente conoscenza, l’autorità del suo creatore o il diritto stesso di combinarlo, sintetizzarlo o stuzzicarlo in altri modi, né esso né i suoi spaventosi poteri. La nostra sfera di controllo rientra nella ristretta gamma di prudenti studi. Spingendoci oltre, rischiamo l’umanità”.

L’incontro con Jarod
Come abbiamo accennato sopra, Dan Burisch entrò a far parte del progetto Aquarius, nell’ambito del quale venivano studiate le Entità Biologiche Extraterrestri catturate dai militari a seguito di UFO crash. Burisch veniva condotto in un laboratorio sotterraneo e fatto entrare in una stanza di forma circolare riempita di idrogeno freddo, definita “sfera pulita”. Il suo compito consisteva nell’interagire con l’essere alieno J-Rod. Ecco come Burisch, in una recente intervista, descrive il suo primo impatto con Jarod: “la mia prima impressione fu che stessi guardando un insetto gigantesco, tanto per dare l’idea, sembrava un enorme insetto color marrone scuro aggobbato lì in un angolo, appariva molto insettoide…sembrava quasi che avesse un esoscheletro…ero spaventato perché avevo sempre creduto che i mostri non esistessero”.

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La foto a sinistra, di provenienza anonima, venne presentata per la prima volta nel video"UFOs: Fifty Years of Denial" © 1998 prodotto dalla Quick FOX Production. L’immagine raffigura uno dei Grigi (EBE2) “ospiti” del governo degli Stati Uniti. L’autore del presente articolo ritiene che questo sia il reale aspetto dell’alieno Jarod .A destra l”identikit” di Jarod eseguito da Bill Uhouse, un’ingegnere coinvolto in progetti di retroingegneria presso l’Area 51: fu In tale occasione che vide l’alieno. J-Rod aveva un serio problema medico, soffriva di una degenerazione dei tessuti nervosi che causava indebolimento dello scheletro e del sistema muscolare con generale perdita di peso corporeo. Il MJ12 chiese a Burisch di prelevare del tessuto dal braccio dell’essere per compiere degli esami miscroscopici. “ La maggior parte delle informazioni contenute nel briefing che mi sottoposero – continua Burisch – riguardava le applicazioni militari e la fisica dell’astronave aliena e per me, francamente, non aveva alcun interesse. Io ero più interessato alle questioni biologiche e la tecnologia dell’astronave mi interessava solo per la sua possibilità di interfaccia biofisico con la mano e la mente degli alieni. Quegli esseri hanno sulle mani delle specie di cuscinetti dove sono presenti nervi scoperti protetti da varie glicoproteine che vengono selettivamente spinte all’esterno o all’interno con l’azione dei capillari. E’ come ci fosse una guaina viscosa che permette a Jarod di avere un interfaccia diretto con la nave. Ciò mi ha estremamente interessato, anche se ancora adesso non ne comprendo il funzionamento, forse ha a che fare con implicazioni dell’elettronica che non pretendo di capire. Io ero più interessato alle questioni riguardanti la isto-patologia e alle foto di autopsie che dimostravano la presenza di patologie che colpivano gli esseri. Mi interessava anche la possibilità di isolare nuovo materiale virale (a fini di guerra batteriologica? – n.d.a) per avviare nuovi protocolli e, in effetti questo è quello che già allora stavamo facendo e che continuiamo a fare anche adesso”.
La comunicazione con l’alieno avveniva telepaticamente, e in tali momenti il dott. Burisch sembrava avere una specie di OBE (esperienza fuori dal corpo). Inoltre, in una sorta di empatia, sperimentava su se stesso quello che provava l’essere : “se lui stava male io potevo sentire il suo dolore”. Stando a quanto afferma Burisch, Jarod soffrirebbe di una grave patologia dei tessuti nervosi, tale problema interesserebbe tutta la sua razza. I grigi pertanto sarebbero qui per raccogliere materiale genetico terrestre allo scopo di mantenersi in vita. Il dott. Bunisch ritiene che il viaggio nel tempo abbia permesso loro di sopravvivere e conferma l’esistenza di un accordo (nome in codice Tau-IX) stretto tra gli extraterrestri ed il governo degli Stati Uniti, il quale in cambio di tecnologie avanzate, che esso utilizza fin dagli anni ’40, ha permesso agli alieni di rifornirsi di materiale genetico di piante, animali e uomini.
Le informazioni fornite da Burisch su Jarod sono confermate da Bill Uhouse, un ingegnere meccanico di Las Vegas coinvolto in progetti segreti del governo USA a Dreamland ed a Los Alamos. Egli avrebbe fatto parte di un team di scienziati impegnati in studi di retroingegneria su dischi di origine extraterrestre. Stando alle dichiarazioni di Uhouse quattro alieni sopravvissero all’incidente di Kingman nel 1953, dei quali due erano gravemente feriti ed altri due in buone condizioni. Alle entità incolumi fu permesso di rientrare nella propria navicella mentre le altre furono trasportate in una installazione medica non specificata (probabilmente il laboratorio blu di Wright Patterson). La squadra di militari che ispezionò il disco precipitato venne colpita da una misteriosa malattia. Il disco venne poi caricato a bordo di un rimorchio e trasportato al Nevada test site. L’ingegnere americano afferma che gli eventi di Kingman diedero luogo al progetto diretto alla progettazione ed alla costruzione di un simulatore di volo che avrebbero utilizzato i piloti militari per imparare a pilotare le navicelle aliene (progetto Redlight n.d.a). Bill lavorò al progetto sia presso Los Alamos sia presso l’Area 51. In tale occasione Uhouse avrebbe incontrato l’alieno Jarod che, apparentemente, supervisionava il progetto.

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Schemi di Simulatori di volo di navi aliene

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Orbite della stella Gliese 876. A destra, foto del sistema stellare.Gliese 876 si trova
nella costellazione dell'acquario a 20h 53m 20s di ascensione retta (RA) e -14° 15' 30''
di declinazione. Si tratta di una stella di tipo M4v con magnitudo apparente di circa 10.17
(range: 10.15 - 10.19). La sua distanza dalla terra è stata stimata in 15.4 anni luce.
Gliese 876b e Gliese 876c sono i due pianeti di massa gioviana che ruotano molto in
prossimità dell’ astro

Leggiamo cosa dice ancora Hamilton in proposito: ”Gliese 876-c è l’unico pianeta sul quale mi sono state date informazioni. Non è tra quelli che noi considereremmo abitabili. Comunque, è l'ubicazione che [gli alieni] hanno selezionato come loro base remota, quella che loro usano in un sforzo cooperativo per studiare ed interagire con noi. Mi fu descritto con la superficie avvolta da uno strato nuvoloso […] questo pianeta sembra avere molto gas sulla superficie. La spiegazione logica di ciò è che Zeta Reticuli e Sirio/Orione (sistema Epsilon/ Orionis) erano troppo distanti dalla Terra e Loro, avendo bisogno di conservare tempo ed energia, stabilirono una base cooperativa. Quando hanno bisogno di ritornare a casa, usano di nuovo Gliese 876-c come una porta di lancio verso i loro rispettivi sistemi

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Il sistema di stellare binario Zeta Reticulii 1 e 2 è a circa 37 anni luce dalla Terra

In più di un’occasione, Dan Burisch ha lasciato intendere che la Razza di Jarod proviene dal futuro e che possa in qualche modo discendere dall’homo sapiens. Ma andiamo per ordine. Jarod avrebbe rivelato a Burisch, nel corso di un collegamento telepatico, che la razza umana sta andando incontro ad una sorta di catastrofe naturale che si verificherà, approssimativamente, nel 2012 (la data fatidica indicata nel calendario dei Maya). Gli alieni avrebbero viaggiato a ritroso nel tempo per deviare il corso degli eventi. Burisch fa cenno di un’altra razza di alieni i “Biondi”, i quali avrebbero in passato abbandonato, per motivi ignoti, il loro pianeta natale, Marte, per recarsi nel sistema di Epsilon Orionis. I “Biondi” sarebbero secondo Burisch un altro ramo della specie homo sapiens che ha seguito un percorso evolutivo di tipo spirituale. Dan non possiede altre informazioni su questa specie di alieni in quanto non in possesso del necessario “need to Know” (termine che significa letteralmente “bisogno di sapere”).

Una petizione al Congresso degli Stati Uniti
Come si accennava all’inizio, la vicenda del dott. Burisch è stata oggetto di una petizione al Congresso degli Stati Uniti.
Harry Dschaak e Sterling Allan, che s’incontrarono con lui il 05 aprile scorso, hanno viaggiato in macchina fino a Washington D.C. ed hanno presentato il suo caso ad alcuni membri del Congresso due settimane dopo, il 19 aprile. Stando ad un primo resoconto, il dr. Burisch ha offerto la propria disponibilità a parlare apertamente, in cambio dell’ immunità, poiché teme di essere incolpato di crimini di guerra. Dschaak ed Allan hanno concentrato i loro sforzi sull’ufficio del senatore Orrin Hatch, R-Utah, per via della sua posizione di Consigliere del Comitato Giudiziario. Contattarono anche altri membri del senato dall’Idaho, Utah e dal Nevada, dove Dshaak, Allan e Burisch risiedono, rispettivamente. Un membro dello staff di Hatch s’incontrò con Dschaak e con Allan per conoscere l’oggetto della loro richiesta, e disse che il caso era di competenza del Comitato della Sicurezza, mentre il senatore Hatch sospese per un attimo la conferenza per ascoltare il caso. Il membro del suo staff informò poi Dschaak ed Allan che c’erano migliaia di casi che dovrebbero essere ascoltati dal Congresso. Allan disse che il caso del Dr. Burisch era stato sottoposto a migliaia di persone in tutto il mondo e che sarebbe stato contento di fare una petizione per dimostrare ciò che sta dietro a questa faccenda. La petizione che vuole dare una voce per aiutare il Dr. Burisch ad ottenere un’udienza da parte del Congresso o altrove, con inclusa l’evidenza dell’esistenza di creazione in laboratorio di virus mortali.
Questi microorganismi sono simili a quelli dell’AIDS e della SARS, che ricercatori come Len Horowitz, M.D., hanno documentato essere stati creati dall’uomo. La testimonianza includerebbe un resoconto del periodo in cui Burisch ebbe a che fare con un essere alieno nell’Area 51. Potrebbe testimoniare sul fatto che alcuni umani erano trattenuti nella suddetta base ed usati come cavie contro la loro volontà, oltre anche al fatto di aver avuto esperienze di prima mano con macchine del tempo funzionanti. Il Dr. Burisch dichiarò inoltre che sono state prelevate le componenti genetiche di un morbo alieno inserite poi in vettori microbici che possono colpire l’uomo e che Dschaak paragona alla creazione di un’epidemia mortale tipo colera, per la quale non ci sono immunizzazioni preventive. La parte più cruciale della testimonianza di Burisch riguarda la sua conoscenza di un trattato (Tau-IX) tra una razza aliena ed un gruppo internazionale di razzisti terrestri, che controlla le informazioni aliene di tecnologie evolutissime per il controllo della Terra, in cambio di cavie umane per gli alieni.
Un altro ricercatore che ha presentato il caso di Burisch è il dr. Michael E. Salla* dell'American University di Washington D.C, il quale ritiene vi siano molte razze aliene che hanno visitato il nostro pianeta e che ora si sono stabilite qui. Voleva sapere dal Dr. Burisch se lui stesso avesse avuto interazioni con più di una specie aliena, e lui rispose che aveva interagito solo con una razza, che era un tipo di Grigio chiamato J-Rod e che credeva che in tutto ce ne fossero stati tre, due maschi ed una femmina, la quale era potuta tornare da dove era venuta. I maschi erano in seguito morti. Il dr. Robert Wood, che è coinvolto nel provare l’autenticità di alcuni documenti originali dell’MJ-12, si sta concentrando su un documento recentemente ricostruito (dopo essere stato strappato) che conterrebbe una conversazione tra Dan Burisch e l’attuale presidente USA. Il documento, definito “Rancher Memo” (Rancher sarebbe il nome in codice di Gorge W. Bush), contiene allusioni ai progetti LOTUS e STAAR FLOWER.
Il progetto Lotus, prevede lo studio di una particella (Ganesh) che ripara i danni cellulari e dei tessuti, una tecnologia tipo ‘fontana di giovinezza’. Stando a Dschaak, Burisch ha riferito che entro il 15 marzo 2005 dovrà presentare un documento che descrive completamente questa tecnologia ai suoi superiori manovratori, i quali rispondono a turno all’elite fantasma segretamente legata ad una malevole fazione aliena. I superiori di Burisch erano ex-membri del Comitato della Maggioranza (Majority Commettee o MAJI). Majestic 12 sarebbe invece un sottocomitato di MAJIC costituito da eminenti scienziati coinvolti nello studio degli alieni e della loro tecnologia. Allan e Dschaak riferirono al membro dello staff del senatore Hatch che c’è poco tempo per dare udienza al Dr. Burisch in quanto egli è oggetto di enormi pressioni da parte del MAJI. Tuttavia il senatore Hatch, in perfetta linea con la politica ufficiale di diniego del governo USA, ha con una nota declinato l’invito del dott. Burisch.
Ecco il testo originale della lettera del senatore Hatch con la traduzione italiana di seguito:

Orrin G. Hatch
United States Senate
Washington, DC 20510-4402
July 7, 2004
Mr. Sterling Allan
666 South 60 East
Ephraim, Utah 84627

Traduzione:
“Caro signor Allan, grazie per la sua corrispondenza nella quale lei raccomanda diverse fonti di informazione sulla vita extraterrestre. Apprezzo la sua lettera e mi scuso per il ritardo con cui Le rispondo. Come lei, trovo intrigante la possibilità della vita intelligente su altri pianeti; non c’è, tuttavia, prova sufficiente per determinare se tale vita esiste. Poiché non abbiamo informazioni sulla natura, la cultura e la tecnologia degli extraterrestri, non abbiamo informazioni sulle attività terrestri che potrebbero attirare la loro attenzione. Ho passato in rassegna le informazioni da lei fornitemi e posso assicurarle che i suoi timori sono infondati. Il governo federale non ha informazioni sulla vita extraterrestre da celare, e non ci sono progetti segreti su cui io possa investigare. La ringrazio nuovamente per avermi contattato. I suoi pensieri e le sue opinioni mi sono estremamente utili come io cerco di rappresentarla a Washington. Spero che continuerà a fornirmi le sue opinioni sui molti problemi con cui il congresso si confronta.”


La lettera del dott. Burisch

Lo scritto che riportiamo di seguito è la risposta di Dan Burisch ad un altro membro dei “progetti” e descrive con un linguaggio semplice il suo lavoro, i suoi pensieri, i suoi contatti con J-Rod (altrimenti detto J-ROD o JAROD), la straordinaria “Dottrina del Paradosso della Linea Temporale Convergente” e, più in generale, le sue convinzioni.


Caro politicamente preparato,

questo argomento richiama il ricordo di me e del mio migliore amico (lo chiameremo “Mike”) quando, sembra l’altro ieri, passeggiavamo nei pressi dell’Old Chem Building. Ci incontravamo nelle pause fra una delle mie lezioni con obbligo di frequenza ed un’altra, nella quale un attempato professore cercava di risolvere i miei “problemi” giovanili, all’epoca relativi alla mia tecnica di “unità di punto di fusione” — ma questa è un’altra storia. (Sono tuttora convinto che fosse colpa di quel dannato macchinario Nel mezzo delle mie pressanti domande relative alla comunità delle operazioni nere della quale ero in procinto di entrare a far parte, Mike mi disse che un uomo di scienza all’interno della nostra comunità era valido soltanto in rapporto alla sua capacità di spiegarsi: al proprio Dio, agli altri scienziati, ed agli individui esterni alla comunità scientifica. A questo punto, mi auguro di aver soddisfatto quantomeno i primi due elementi dell’elenco. Mi sento a mio agio con il primo (Dio) e, dati il sostegno dei vari Laboratori Nazionali ed il loro sobrio appoggio agli scienziati, a posto con il secondo; il terzo sembra costituir lo scoglio più arduo. Se hai una qualche preparazione superiore in scienze politiche, spero che tu abbia avuto almeno una qualche infarinatura liceale in biologia. Se le cose non stanno così, temo di non avere il tempo necessario a spiegarmi prima che mi tocchi ritornare a Shady Rest [un soprannome dell’impianto S4]; se non riuscirò nel mio intento, me ne scuso in anticipo. Per lungo tempo ho accettato i parametri classici forniti dalla Teoria Darwiniana e Neo-Darwiniana (unitamente ad altri dati dinamici su genetica/popolazione), ed ho ampliato la mia scienza entro il sistema di convinzioni da esse comunemente accettato: quello che passa da cambiamenti microevolutivi risultanti nella speciazione, sino al dogma (benché datato) dell’antenato comune che connette il percorso evolutivo dai primissimi batteri sino agli umani. Insieme ai miei colleghi teorici ho deriso il “travisamento” dei creazionisti secondo cui la roccia inanimata genera gradualmente la vita, ho relegato il credo creazionista nel campo del fanatismo ed ho considerato il sistema darwiniano come scientifico e veritiero. Francamente, le mie esperienze di “addestramento” nell’ambito del Progetto Aquarius e per l’entità biologica extraterrestre (EBE) J-Rod non hanno fatto altro che consolidare tali convinzioni. Mentre il nostro futuro si dipana fino in fondo (all’interno delle condizioni che ho studiato), la divergenza genetica che ha determinato la differenza fra noi (ora) e noialtri (la specie J-Rod, in futuro) si colloca a pennello all’interno di quegli stessi meccanismi postulati per dar ragione del nostro graduale sviluppo da preominidi sino agli esseri umani moderni che vediamo oggi. Anche le correlazioni fra i Neanderthal e la nostra attuale conformazione corporea mi hanno spinto lungo il sentiero del Darwinismo e questo, assieme alla natura psicologica del J-Rod (un futuro genere scientifico/matematico, logico ed evoluto) si è incasellato agevolmente nella cornice del dogma della moderna biologia evolutiva; tutto andava bene e tutta la mia preparazione sembrava corrispondere. Poi diventai suo amico. La mia esperienza con J-Rod e la sua compiacenza nel soffrire per la sua (e la nostra) specie mi incantò. Tale propensione si basava sulla logica e/o il mantenimento delle caratteristiche favorevoli? Be’, può darsi che fosse così, e questa era la mia interpretazione prima di diventare amici. Il suo stato attuale può aver presentato sequenze che lo hanno portato al concetto di altruismo. Una volta stabilito il legame, scoprii che anche se egli era consapevole che la sua malattia degenerativa del sistema nervoso in futuro avrebbe potuto essere curata, ciò non costituiva la sua principale preoccupazione. Questo essere logico, in base a continue affermazioni, sembrava piuttosto desiderare ardentemente di aiutarci a correggere una serie di errori di valutazione ed eventi che culminarono nella separazione dalla nostra natura spirituale; egli cercava qualcosa di perduto, non guidato da qualcosa di acquisito (una mutazione). In realtà io avevo soltanto sentito parlare dei cosiddetti “esseri di Orione”; egli si limitò a insinuarne l’esistenza e a chiamarli i “Fratelli”, ma mi parlò della catastrofe che determinò l’esistenza del suo popolo e della sua “logica” analisi del bisogno di riunirsi, perché dal DNA suo e dei suoi Fratelli mancava “qualcosa”; qualcosa non basato sulle sequenze della biomolecola... qualcosa che egli definiva “risonanza congiunta”.Ben presto feci due più due e presi a considerarlo come una delle due specie del futuro, attualmente definita Homo sapiens sapiens, e scoprii che l’umanità era qualcosa di più grande della somma delle sue coppie di basi. Gli chiesi: “Potrebbero le radiazioni adattative ed una nuova speciazione dar conto della “reale” dicotomia futura, di quelle stesse nature che noi (ora) in quanto umani comprendiamo essere entrambe parti di noi come singola specie? Le coppie di basi e la conservazione delle caratteristiche favorevoli attraverso mutazioni genetiche casuali non hanno spiegato le differenze fra i JRod ed i “Fratelli” ? Egli replicò (parafrasando per quanto riesco a ricordare): “Noi ci troviamo qui, con la nostra attuale presenza, a chiedere aiuto.” Questa affermazione mi stordì ed obnubilò. Se la risposta si trovava integralmente nel materiale (gestito attraverso un processo logico e la tecnologia) oppure era del tutto spirituale (gestito dal cosiddetto “se umano superiore”) perché mi ritrovai a pensare, miei cari J-Rod o miei cari “Fratelli”, non ve ne occupate voi; egli mi confermò che noi ora siamo in possesso di qualcosa di unico, unitamente al necessario livello di traguardi tecnologici, che esprime sé stesso dallo spirituale attraverso il materiale consentendoci di metterci in contatto con una genesi radicale da cui scaturisce la vita sulla Terra. Mi confermò che questo “contatto” viene permesso soltanto mentre siamo un essere fuso insieme, con entrambe le nature materiale e spirituale che agiscono in entrambi i modi, complementari ed internamente (e intensamente, mi verrebbe da aggiungere) discordi, attraverso la “risonanza congiunta”. Nel tentativo di assisterlo nella sua particolare neuropatia (allora non esisteva alcuna cura) e, possibilmente, di acquisire dall’interno una maggiore comprensione del problema della frattura dell’umanità nelle sue dimensioni più ampie, gli chiesi che mi ragguagliasse su quello che lui conosceva del momento della genesi. Il J-Rod mi si avvicinò prontamente e mi afferrò, spingendomi verso la pavimentazione a grata della lucida sfera. Per i successivi 20-30 minuti (sino a quando i miei colleghi scienziati non riuscirono a tirarmi fuori dalla sfera — non disponevano di tute accessorie per potersi introdurre immediatamente... e tutti noi prima di entrare venivamo informati di tutte le cose che virtualmente possono andar storte!), inondò la mia mente di immagini in movimento (come un film in 3D), pensieri ed emozioni attenuate. Alcuni dei pensieri apparivano più come metafore che come realtà concrete; egli mi mostrò il processo della genesi in base alla prospettiva della sua interazione con i “Fratelli”. Quindi, che potresti dire, che si tratta di un qualche genere di diceria extraterrestre? Le immagini, come scoprii in seguito, erano simili all’antico mandala della creazione, lo Sri Yantra. Vidi un fiore di loto iridescente emergere da una matrice di cristallo pressoché sferica, nella quale si trovava un oggetto che assomigliava allo Sri Yantra. Lo Sri Yantra collassò in sé stesso attraverso fasi successive che assomigliavano ai solidi platonici, e fu trasportato via come un seme in un fiume di luce sino ad un’oscillante goccia d’acqua, nella quale penetrò. La goccia si suddivise in 12 parti assottigliandosi in 12 punti separati, ognuno dei quali era a contatto con il seme; il seme si suddivise (o “germogliò”) in ciascuna delle 12 gocce. Ero abbastanza cosciente da contare le parti ed osservare che ciascuna parte della sostanza si agglomerava in quelle che apparivano varietà di procarioti ed eucarioti del tutto funzionali. Vidi una delle gocce, dotata di cellule che si suddividevano rapidamente, mentre sembrava ricoprimi di un materiale di colore rosso scuro; il materiale poi si spostò e mi ritrovai ad osservare il viso di un uomo, che sembrava esserci realmente, e potrei giurare di aver avvertito il suo respiro. Si trattava dell’alba del genere umano? Ancora oggi, di fronte alla possibile concretezza di tale potenzialità, sono combattuto e lacerato nell’anima non vidi il destino delle altre gocce, ma da quella esperienza in poi i miei pensieri sono stati assai fecondi! Per alcuni anni ho tirato avanti con la Teoria Endosimbiotica Seriale sulle Origini degli Eucarioti (ovvero un modo assai astuto di sostenere che le cosiddette cellule complesse sono aggregati di cellule più semplici che un tempo danzavano il minuetto del “O io mangio te, o tu mangi me” e poi, quasi misticamente, si accordarono per restare l’una dentro l’altra, fornendo un competitivo margine di sopravvivenza), quindi ho ipotizzato che un grande virus potesse aver inseminato il giardino chiamato Terra. (le suona familiare?) il virus dalle infinite potenzialità possedeva necessariamente un corredo genetico unico che gli consentiva di essere il precursore di tutta la vita terrestre. Mentre ero ancora impegnato con i Maji (quelli del Majestic, ndt) in altre attività, senza averli informati sul contenuto del messaggio del J-Rod mi rioccupai di questo studio nel quadro di un progetto di ricerca endosimbiotica originariamente denominato Mission Genesis, predisposta logica fase successiva di un progetto nel quale ero stato coinvolto per diversi anni.(In quella precedente ricerca cercavo originariamente dei modi per estendere la durata della vita di campioni di batteri e di alghe dopo che dei protozoi li avevano fagocitati come alimento; conducevo inoltre delle ricerche sui possibili segnali chimici che venivano scambiati fra gli affamati protozoi ed il loro cibo.) Durante le prime fasi della Missione Genesis iniziai a valutare gli elementi dei dati e le risultanti statistiche propri di quell’iniziale progetto di ricerca, che era diventato noto con il nome di FBM Project... o Fresh-Brackish-Marine... dato che venivano impiegati i livelli di salinità come una delle variabili (un’altra delle variabili erano i livelli di ossigeno). Nel corso del progetto, individuai dei punti in cui i protozoi affamati iniziavano a comportarsi in modo insolito — cioè “prevedibile” — nel periodo di ritenzione della respirazione del cibo (ad esempio, una varietà di batteri) oppure nella fotosintesi dello stesso (ad esempio, alghe). Mi ritrovai a pensare, “Mio Dio, ho forse scoperto un qualche genere di traccia biochimica o comportamentale di un’originaria fagocitazione che, in base alla teoria dell’endosimbiosi, ha infine dato origine a mitocondri e plastidi come i cloroplasti?” Analizzando più approfonditamente i dati il mio team osservò gruppi di elementi in aree che potevano agevolmente essere correlate matematicamente alla Sezione Aurea/Rapporto Phi (un fondamentale rapporto presente in natura), all’età della Terra come attualmente determinata in modo scientifico, ed ai tassi di incorporazione/ritenzione di ceppi virali nei genomi procariotici e deucariotici. La Missione Genesis fu poi indirizzata verso la conferma degli originari risultati dell’EBM e per spiegare ulteriormente le indicazioni dei dati. Per di più, io decisi che poteva essere utile controllare questi protozoi affamati in presenza di strati di età differenti. Avviai questa sottosezione del programma giusto nell’eventualità che fra i comportamenti dei piccoli protozoi affamati, quando questi si presentavano in corrispondenza di rocce di epoche diverse, venisse riscontrata qualche variazione. (Riferendo i dati in relazione all’età della Terra!) La Frenchman’s Mountain [appena ad est di Las Vegas] fu giudicata un sito ideale in virtù dell’ampia gamma di epoche che presenta, da 1,7 miliardi (circa) a 20 milioni (circa) di anni fa; dopo una sorta di testa o croce fra i membri del mio team, le ricerche iniziarono presso l’area più antica, il Vishnu Schist. Poco dopo l’avvio delle ricerche e la raccolta di alcuni campioni, nel corso di un test sulle proprietà elettriche della roccia si presentò l’occasione di filmare un evento insolito. Una volta applicata la corrente elettrica alla roccia, si osservarono all’infrarosso dei sottili flussi di calore emanati da quell’ area, nelle cui vicinanze all’epoca si riscontrò anche un bersaglio termico. Quell’ area era destinata a diventare il sito bersaglio per l’Unità Astrofisica dello Staar-Flower... e per la cosiddetta area “Stargate” che reagisce ai colpi elettromagnetici provenienti dall’unità HAARP. I flussi all’infrarosso mi incuriosirono e replicai l’esperimento utilizzando una quantità assai maggiore di elettricità; il test in questione (31 maggio 2001) determinò un rilascio di calore che denominai “vampa”. Si eseguirono ulteriori test utilizzando livelli variabili di impulsi elettrici, sino a quando si rilevò il limite massimo che poteva essere individuato all’infrarosso ma non visivamente. Tale livello fu utilizzato durante l’analisi microscopica dei cristalli di roccia, in presenza di formazioni di alghe (il che in ultima analisi portò alla scoperta della cosiddetta particella Ganesh). A quel punto, i Maji mi chiesero “che diavolo” avessi in mente di fare di tutto ciò e da dove mi fosse venuta l’idea. Io sembravo fin troppo sicuro di ottenere dei risultati ed ero quello che aveva richiesto che in concomitanza con i miei primi test presso il Vishnu Schist venisse parallelamente eseguita un’approfondita analisi all’infrarosso. Dal loro punto di vista sembrava che io stessi lavorando ad un procedimento corredato di un ben preciso piano di lavoro, ma in realtà mi dedicavo a qualcosa di assai diverso. Accidenti, ero in trappola! Fu raggiunto un accordo, del tipo che intuirai prontamente...qualcosa in cambio di qualcos’altro, che ne dici? In cambio della conoscenza della “grande” interazione col J-Rod, il giorno in cui vidi le immagini, mi fu concesso lo status need-to-know (letteralmente “necessità di sapere”, ed è in relazione ai vari livelli di segretezza, ndt) riguardo alla Dottrina del Paradosso Temporale Convergente (DCTP), qualcosa di cui mi era a malapena concesso di conoscere l’esistenza... e tutto questo soltanto perché avevo riferito loro qualcosa sulle risposte di J-Rod alle mie prime domande. Quando, quel giorno, vidi le immagini di quella che sembrava Inca City su Marte, ma nel suo pieno rigoglio. Volevo sapere come tutto questo potesse combinarsi. La mia complessiva conoscenza della DCTP è una cosa risaputa all’interno di questa comunità, quindi dubito che sarei in grado di aggiungere alcunché di interessante (fatta eccezione per un aspetto futuro che potrebbe forse utilizzare il Lotus per assistere i J-Rod ed i “Fratelli”). L’idea che gli dèi dei Sumeri e di altri popoli fossero l’umanità del futuro interpretata in modo erroneo, considerata secondo parametri magici invece che tecnologici, è un concetto che mi colpisce nel profondo. Cosa avranno avuto in mente, per armeggiare con le pulsazioni del tempo ed alterare la nostra storia ed il nostro genoma? Mi auguro che fornirti l’associazione fra quello che oggi è denominato Progetto Lotus ed il modo in cui ho concepito l’idea soddisfi, in parte, la tua richiesta. Una volta raggiunto l’accordo, le ricerche proseguirono. Avevo da tempo intuito e riferito che nel caso il progenitore della vita sulla Terra fosse stato un grande virus sue tracce si sarebbero dovute trovare negli strati e nelle cellule viventi; anche i dati summenzionati mi portavano in tale direzione. Si osservò che le particelle Ganesh, sottoposte ai corretti livelli di impulsi elettrici, venivano liberate dalla roccia cristallina. Attualmente si ritiene che la particella Ganesh sia un denso aggregato di elettromagnetismo o di onde elettromagnetiche, contenenti informazioni e fluttuanti in un fiume di elettromagnetismo di minore densità Quando ogni particella (denso aggregato) passa nelle vicinanze di un essere vivente, sembra che l’immagine della forma di quest’ ultimo si curvi sulla ed oltre la particella, dando la falsa sensazione che la particella sia effettivamente quel banale oggetto; quando si avvicina alla propria destinazione (il metodo di determinazione di un particolare bersaglio non è ancora noto), la particella si libra sopra la cellula bersaglio e quindi comunica chimicamente con essa spruzzando sulla sua superficie quelle che sembrano essere delle sostanze chimiche. Poi si posa ed inizia immediatamente un processo di rapida divisione che, infine, produce un ponte di cellule che collega la cellula bersaglio ad un’altra ad essa contigua. Le cellule del ponte interrompono le loro sequenze vitali in punti specifici, offrendo una sorta di biblioteca congelata da cui le cellule bersaglio delle alghe potrebbero desumere le necessarie informazioni per modificarsi e agevolarle. Un tubicino, dotato di un’estremità penetrante a forma di ago, penetra nel nucleo della cellula bersaglio e di quella all’altra estremità del ponte. Questo tubicino (denominato per scopi pratici lo Shiva Linga) si insinua lungo tutto il ponte fra le due cellule (la cellula bersaglio e quella posta all’altra estremità del ponte). Si può osservare il tubicino che penetra nel nucleo di tutte le cellule del ponte comprese fra le due sopraccitate. Dopo alcuni minuti, il ponte si stacca e si dissolve. La biochimica del medium circostante non ha rivelato alcuna traccia della sostanza che ha creato il ponte; è possibile che i ponti siano composti da qualche genere di elettromagnetismo condensato, che assume la forma di cellule. Le cellule danneggiate venivano esposte alle particelle. L’azione delle particelle Ganesh ha avuto come esito un ripristino, parziale o totale, della normale funzione cellulare. Si è di recente stabilito che le particelle Ganesh si attaccano alle cellule comuni, utilizzano l’ago del tubicino per penetrarne i nuclei ma non formano ponti verso altre cellule. Gli esiti della comunicazione fra le particelle Ganesh e le comuni cellule restano ignoti; le cellule dei ponti di collegamento sono inconsistenti e fragili come nuvole. Si sta studiando la capacità di ripristino attribuita a queste particelle come possibile cura della neuropatia dei J-Rod, nei quali a tutt’ oggi le particelle Ganesh non sono state usate in vivo. I teorici stanno anche lavorando al possibile uso del Lotus (componente dell’emissione della roccia + particella Ganesh + componente dell’interazione cellulare) per molte cose, dalla bonifica ecologica al modo in cui un suo uso potrebbe ripristinare alcuni aspetti all’interno del DCTP. Io resto contrario a qualsiasi applicazione sino a quando non se ne saprà assai di più in merito. Il punto di origine di queste particelle è stato individuato; è il quarzo, cioè il vibrante cristallo di quarzo. Ho ordini precisi secondo cui “attualmente non ho facoltà di rendere pubblica la forma del quarzo né come il cristallo possa favorire il rilascio delle particelle Ganesh”; gli ordini in questione valgono anche per noti cambiamenti nel genoma delle cellule bersagliate dalle particelle Ganesh. Vi sono implicite tematiche relative ad armamenti che in questa sede non possono essere toccate; nondimeno sono sicuro che il presente scritto verrà integralmente sottoposto ad un qualche genere di classificazione! Le coppie base, decodificate dall’individuazione, a livello mondiale, di emissioni a frequenza ultra-bassa pari a 1,618033 Hz, sembrano corrispondere a determinate stringhe di base riscontrate nelle cellule bersaglio (malate) mentre queste vengono ripristinate tramite l’attività delle cellule del ponte create dalla particella Ganesh. Le stringhe, operando di concerto con i componenti virali interni al genoma (ciò che definirò la parte Vishnu del Lotus) sembrano avviare un rapido profluvio di alternanze genetiche di attivazione e disattivazione che favoriscono la riparazione cellulare; al momento non mi è concesso approfondire tale argomento. A proposito, se siete della Sweetness, oppure lavorate o cooperate con essa, non vi aiuterà comunque. In quasi ogni documento che ho compilato riguardo al Lotus, ho sottolineato che la particella Ganesh (che io ritengo potrebbe essere il seme della vita) è qualcosa con cui non bisogna scherzare e, in oltre, che può avere un ruolo nello schema superiore (l’Albero della Vita ed il Frutto dell’Albero della Vita), descritto dettagliatamente nella letteratura sacra propria di molte culture. In alcuni casi i miei avvertimenti si sono apparentemente dimostrati fondati. Alcuni tentativi di utilizzare questo progetto secondo modalità che avrebbero immediatamente portato ad una tecnologia applicata hanno avuto dei pessimi esiti su coloro che li hanno eseguiti. Mi sono stati riferiti nel dettaglio rapporti su esseri angelici, descritti in un modo assai simile a quello in cui si dice appaia un Kerubim[sic]. Un caso celebre verificatosi presso la Shady Rest ha avuto come esito lesioni fisiche per alcuni membri del personale ed ingenti danni materiali. Altri rapporti, inerenti al team dello Staar Flower (che inizialmente chiamavo Star Flower...immagino che preferiscano di gran lunga la loro definizione!) presso la Frenchman’s Mountain, hanno riferito di gravi danni fisici e psichici al personale, unitamente alla perdita di alcuni suoi elementi. I presunti esseri hanno occhi rossi come la brace, facce multiple (quattro), e sono pericolosi per coloro che non tengono conto degli avvertimenti di tenersi a distanza. Non si sa ancora se gli esseri della Frenchman fossero correlati a Lotus o alla presunta stargate. Gli esseri che, secondo quanto riportato, hanno provocato danni alla Shady Rest sono stati descritti in un modo che potrebbe indurre qualcuno a credere che siano Kerubim e, a quanto si dice, questi esseri hanno direttamente annunciato che Lotus è correlato al Seme ed al Frutto dell’Albero della Vita. State attenti! Questo è tutto ciò che vi posso dire. Io sto cercando di essere prudente e rispettoso. Ci siamo avvalsi dell’assistenza di un osservatore a distanza assai professionale, che sta cercando di aiutarci ad aprire un sentiero sacro che non irriti coloro che apparentemente hanno la responsabilità spirituale di questo fenomeno. I risultati delle sessioni di osservazione a distanza ci sono stati di aiuto nel considerare il fenomeno da una prospettiva filosofica, spirituale e di geometria sacra. Alcuni potrebbero trarre la conclusione che una simile applicazione (anche in tale veste di consulenza) non è scienza. Mi sta bene. Continueremo ad usarla e ad inserirne i risultati nella corretta cornice di riferimento. Come ho dichiarato in precedenza in altri scritti: il Cosmo, la Vita, hanno preceduto lo strumento del capriccio umano, denominato metodo scientifico. In conclusione, desidero ringraziarti della tua richiesta e dire che spero di averla in qualche misura soddisfatta. Suppongo che quando saremo arrivati al nostro comune destino, sapremo se questo progetto ha presentato qualche vantaggio. Perseguo un futuro privo della paranoia di progetti quali il Ram Dancer e, la sua inutile introduzione di un agente alla somma dell’umanità. In questo stato d’animo, e con gli aspetti di questo progetto di cui sono stato da poco (nelle ultime ore) informato e che, tristemente, non mi è concesso rivelare: Vedo un futuro riempito dal “Frutto di Luce dell’Amorevole benevolenza” e dal “Risanamento attraverso l’Unione”.

[align=right]Distinti saluti,
Dan Burisch[/align]


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CONCETTI ALIENI: INTERVISTA A JOHN MACK

Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.4957

La ricerca di John Mack sulle abductions aliene lo ha spinto lontano dal mondo accademico, ma lo Psichiatra di Harvard e il suo Program for Extraordinary Experience Research costruiscono la "scienza del sacro".
"Area di Virginia - emozionante", John Mack scrisse in una nota del 1964. Si riferiva ad una possibilità per sviluppare nuovi metodi per la cura mentale all'ospedale del Massachusetts. Però questo entusiasmo e questo spirito per il rischio è un riassunto pulito della lunga e controversa carriera dello psichiatra di Harvard, come scienziato e attivista.
Mack non ha mai evitato l'esplorazione di frontiera. Mentre molti dei suoi colleghi lavoravano tranquilli nella torre d'avorio di Harvard, Mack protestava contro i test nucleari nel Nevada, volava verso le guerre in Libano per dare aiuto alla diplomazia in Medio Oriente e collaborava con i colleghi Sovietici durante la Mosca della guerra fredda. Fatto più famoso, ascoltava le persone che gli raccontavano storie di visite aliene e di abductions e credeva in loro.
Il suo comportamento, inusuale per un accademico di alto livello, lo ha trasformato in una figura divertente di 71 anni per il mondo ufficiale, un moderno Don Chisciotte per quelli di orientamento progressista e un cavaliere sul cavallo bianco per quelli che credono che gli alieni siano fra noi. Persino quegli amici e colleghi contrari alle teorie sulle abductions di Mack, riconoscono il suo profondo impegno nell'affrontare i problemi a tutti i livelli personali, sociali e spirituali. "La sua visione davvero importante è che le persone possono cambiare, possono aprirsi", dice un amico accademico.
Un altro amico dice che nel cuore di Mack c'è la passione del comprendere e alleggerire la sofferenza umana. Ironicamente, l'insolito viaggio di Mack nel reame alieno gli ha portato la sua quota di sofferenza, dai danni alla sua credibilità professionale, alla perdita di vecchi amici e alla rottura di un lungo matrimonio. Mack stesso sembra faticare a spiegare il perchè è quello che è, data la mancanza passata sia nell'attivismo sociale che nelle materie spirituali. Un bambino introspettivo come si descrive, nato in una famiglia di accademici Ebrei Tedeschi a New York. Suo padre legge la Bibbia, ma solo come letteratura in questa famiglia atea.
Però la sofferenza non è stata un concetto astratto nella sua giovane vita. La madre biologica di Mack è morta per appendicite quando lui aveva solo 8 mesi. La sorella di sua madre si sposò più tardi con un sopravvissuto all'Olocausto, un uomo che divenne un esperto nel processo di gruppo e nella psicoterapia. Un altro zio era malato di mente e venne lobotomizzato. "Questo fu un grande fattore nella mia scelta di entrare in psichiatria", dice. Il manicomio che vedeva durante i viaggi verso il paese lo catturò. Per l'età di 12 anni, stava divorando libri di psicologia nella libreria della sua scuola.
Dopo aver finito la scuola di medicina e sposato Sally Stahl nel 1959, partirono per un'esperienza di due anni in cui Mack servì come psichiatra dell'Air Force in Giappone, dove il primo dei loro tre figli nacque. Lo shock culturale fu intenso. La vita in quel posto, ricordò più tardi, gli insegnò quanto "fantasticamente etnocentrici ed ecologicamente distruttivi possiamo essere noi Americani". La famiglia tornò negli Stati Uniti e Mack entrò in psichiatria ad Harvard negli anni '60, quando le idee sulla salute mentale erano state revisionate. Lui giocò un ruolo chiave nel creare una nuova clinica psichiatrica sia per pazienti esterni che interni nel vecchio ospedale di Cambridge di cui Harvard aveva preso il controllo.
La passione di Mack per T.E.Lawrence lo portò a scrivere una approfondita biografia dell'enigmatico uomo che giocò un ruolo chiave nella politica del Medio Oriente e nel 1977, lo sforzo lo portò al Premio Pulitzer. Lawrence visse una visione creativa del cambiare il mondo, cosa che fece appassionare, uno dei suoi amici dice ossessionare, Mack.
Per i primi anni '80, quando entrò in quella che per molti professori sarebbe la confortevole mezza età, Mack, sotto la spinta dei suoi figli, venne attirato in due altri territori vergini, il regno dei quesiti spirituali e il mondo dell'attivismo politico. Sperimentò la respirazione olotropica e le droghe psichedeliche. Venne attirato nella politica del Medio Oriente, incontrandosi con Yassir Arafat a Beirut per discutere prospettive di pace. In seguito si lanciò in un crescente sforzo antinucleare durante gli anni di Reagan, esplorando gli aspetti psicosociali della minaccia di guerra nucleare e testimoniò davanti al Congresso un problema come gli incubi infantili di un olocausto nucleare. Infine si spinse in un ruolo più attivo; la sua intera famiglia venne arrestata nel 1986 nel Sito di Test governativo del Nevada per aver protestato sulle detonazioni nucleari sotterranee.
Il suo lavoro respiratorio in particolare, impostò le basi per il suo interesse sugli alieni. "Ero aperto alla possibilità che esistesse un mondo oltre quello che possiamo vedere", ricorda. Mack iniziò a vedere pazienti che descrivevano una varietà di incontri alieni e creò il Programma per la Ricerca sulle Esperienze Straordinarie (PEER) nel Centro di Harvard per il Cambiamento Psicologico & Sociale. (Correntemente il Centro e il PEER non sono affiliati con Harvard.) Il suo libro del 1994 sul soggetto (Abduction), che si concentra su interviste che descrivono le esperienze di un gruppo di 70 persone che affermarono di essere state addotte, provocò la ridicolizzazione e l'indignazione nei media ufficiali e una investigazione di Harvard nei suoi metodi scientifici.
Imperterrito, Mack rimase fermo, raccogliendo altri dati e intervistando persone da tutto il mondo, pubblicando Passport to the Cosmos: Human Transformation and Alien Encounters nel 1999, che si concentrava su miti relativi agli alieni ed esperienze nelle culture native, dall'Amazzonia all'Africa del Sud. Di persona, Mack ha i tratti cauti di uno studioso, la combattività di una figura attaccata dai media e l'entusiasmo innocente di un giovane studente di college che scopre sè stesso. Durante una lunga intervista nei centri del PEER, Mack ha parlato con New Age sulla sua ultima frontiera. Quello che segue è un riassunto dell'intervista.




Domanda: Qual'è stato il primo incontro con il fenomeno alieno?

Risposta: Ho letto un articolo che trattava il fenomeno come emergenza spirituale e un collega nel mio corso di respirazione, mi portò a vedere Budd Hopkins (autore di diversi libri sugli alieni) nel Gennaio 1990. All'inizio io non credevo che fosse possibile incontrare esseri esterni alla Terra, ma divenne chiaro che non avevo altro modo per spiegare cosa stesse accadendo: se diverse persone che non sono connesse hanno le stesse dettagliate esperienze, allora non hai a che fare con un effetto generato internamente. Quindi divenni curioso.

D: Come verifichi l'attendibilità di queste affermazioni?

R: Faccio una valutazione psicologica accurata dei loro stati mentali, prendo la loro storia psicologica, gli esami clinici standard e, in alcuni dei primi casi, batterie di test psicologici. Valuterò se abbelliscono la verità. C'è altro, con cui ancora combatto. La sensazione che una persona stia parlando come se sia stata lì, questa viene dal linguaggio del corpo, lo sguardo nei loro occhi, dal non avere altri piani. Sto lavorando per definire meglio questi punti.

D: Quindi vedi quello che stai facendo come scienza?

R: Devo essere aperto al fatto che ci sono reami di dimensioni della realtà che non conosco. La conoscenza non è la stessa quando non puoi creare un esperimento controllato, ma rimangono ancora vie affidabili per conoscere. Non posso creare un esperimento che raccoglie un gruppo di UFO. Però credo che esista una qualità d'apertura di mente e rigore che possiamo applicare. Possiamo sviluppare degli standard di autenticità, attendibilità, molteplicità di testimonianze. Questa può essere considerata una scienza del sacro o dell'esperienza umana.

D: Quali tipi di standard visualizzi per tale scienza?

R: Abbiamo un progetto sulle esperienze anomale al PEER, che deriva da un workshop del 1999 sull'argomento che ha incluso teologi, antropologi, astrofisici e filosofi. Non guardiamo solo il fenomeno delle abduction, ma le esperienze di pre-morte e altri fenomeni simili che non cadono in una singola disciplina. Noi vogliamo esplorare le tradizioni dove esistono, se non standard, tradizioni sulla testimonianza oculare e sulla verità, metodi sul come decidere chi prendere seriamente. Le tradizioni Buddiste e Cattoliche affrontano questo in dettaglio, per esempio nel determinare cosa sia miracolo e cosa no. Padre Corrado Balducci, un gentiluomo vicino al Vaticano, una volta mi colpì dicendo che la Chiesa prende molto seriamente questi rapporti sugli UFO e sulle abductions, perchè sembrano esserci molte testimonianze attendibili. Ho iniziato a pensare a questa nozione del testimone sacro o del testimone del sacro. Non vogliamo prendere, per esempio, gli standard Cattolici o Buddisti, ma possono essere delle guide.

D: Quindi questi standard possono essere applicati ad ogni sorta di esperienza anomala?

R: Il mondo New Age è pieno di persone che lavorano su tutto dalle esperienze aliene al channeling, ma non ci sono criteri reali per dire cosa prendere seriamente. Abbiamo molte critiche appropriate sul lavoro new age. Solo perchè qualcuno dice che può canalizzare qualcosa, non significa che sia vero. Il metodo scientifico ha mezzi per decidere sull'attendibilità di evidenze fisiche. Però se non ci sono evidenze fisiche, segni fisici sul corpo per esempio, ci devono essere modi per raccogliere dati e determinare la validità.

D: Stai cercando con forza di portare la scienza in un'area che è dominio della religione?

R: Barbara McClintock, vincitrice del Premio Nobel in genetica, ha descritto il suo modo di conoscere come altamente soggettivo. Lei potrebbe cadere in amore con spighe di grano; si è fusa con quello su cui lavorava. Chiaramente, dopo aver appreso in questo modo interconnesso e soggettivo, allora puoi usare la tua mente razionale per trovarne un senso. Però il tuo strumento di conoscenza è il tuo intero sè, il tuo sè intuitivo, la tua piena coscienza. Quello che i bravi scienziati e quelli che ci portano "oltre il velo" hanno in comune, è il pieno impegno con questo altro sè.

D: Dici che il lavoro respiratorio ti ha aperto ad altre visioni del mondo. Come si è rivelato questo?

R: Ho realizzato che non ero bloccato nella mia torre accademica e psicoanalitica, mi sono espanso oltre il guscio. Ho avuto questo senso di connessione con tutte queste persone, che era inspiegabile per me. Questo senso per cui ognuno di noi è in qualche modo una persona aperta e che ama e che eravamo una sola cosa in un certo modo, che in condizioni naturali possiamo connetterci in un modo molto differente dal solito isolamento competitivo in cui viviamo.

D: Come si relaziona questo con gli alieni?

R: Siamo esseri spirituali connessi con altre forme di vita e col cosmo in modo profondo e lo stesso cosmo contiene una intelligenza. Non è solo materia morta ed energia.

D: Le tue idee sulle abductions, sono più accettate ora nelle vie ufficiali, rispetto al 1994?

R: No, al contrario. Ci sono coloro che hanno paura di quello che vedono come il pericolo del ritorno dell'irrazionale. Però agli estremi c'è una crescente eccitazione e un interesse nel comprendere una realtà non conosciuta tramite il metodo scientifico tradizionale. Quindi c'è come un riscaldamento, non per una guerra di paradigma, ma un discorso non molto amichevole tra visioni in contrasto.

D: Gli "esperienti" del contatto alieno, vengono considerati pazzi nel mondo ufficiale. Li vedi come una minoranza oppressa?

R: La ridicolizzazione di questi individui e la negazione delle loro storie ha profonde implicazioni morali. Una società non può sopravvivere a lungo se chi racconta la verità viene respinto. Io credo che questi testimoni dicano la verità, nonostante il fatto che quello di cui parlano non può essere vero secondo la visione materialista dominante nel mondo. Il fatto che vengano respinti non li rende una minoranza soppressa. Ho iniziato a vedere che l'errato respingimento delle testimonianze di attendibili testimoni era dovuto al fatto che ciò che riportavano non combaciava con la visione dominante del mondo.

D: Come reagisci alle strane varietà di alieni descritti dagli addotti?

R: L'intero discorso della demografia aliena è piuttosto ironica in un certo modo, alcuni biondi, altri rettiliani, altri come insetti, altri come mantidi religiose e chiaramente i grigi. L'intero discorso in un certo modo è comico. Quindi arrivi sulla loro provenienza stellare. Sembra uno scherzo cosmico. Quando una cultura diviene sterile e limitata nella sua visione, arriva qualcosa che strappa l'intero sistema.

D: Quindi credi personalmente in questo fenomeno?

R: Non serve sforzo. Non si può spiegare in modi puramente interpsichici. Molte persone hanno queste esperienze nel mondo, spontaneamente. Deve arrivare da qualche luogo, quella che James William ha chiamato "provocazione dall'esterno". Lo vedo nel contesto della crisi ecologica globale. La Terra è una fonte di creazione e vita e per ignoranza, avidità e aggressione, la stiamo distruggendo. Vedo un risveglio delle coscienze in questo, una riconnessione spirituale col sacro, col divino.

D: Il pedaggio personale e professionale per aver scavato nel fenomeno abductions, è stato troppo alto?

R: Non ho rimpianti. Nonostante le critiche e gli attacchi, ho incontrato così tante incredibili persone aperte alla conoscenza. Ho probabilmente guadagnato più colleghi e amici da quando ho iniziato questo lavoro, rispetto a quelli che avevo nel periodo precedente, sono semplicemente differenti. Non risuono allo stesso modo con un numero di altre persone. E' stata come un'espansione dei miei orizzonti e un'apertura a connessioni e possibilità eccitanti, più che una sofferenza. Quello che mi ha portato a sentirmi bene è che le persone hanno iniziato a cercare in anomalie di altro tipo. Ci sono stati molti altri pionieri prima di me.

R: Vuoi avere un'esperienza di abduction?

R: Non penso. Una ragione è che spesso è spaventoso, ma penso che potrei gestirla. Secondo, la mia attendibilità e il mio ruolo come testimone dei testimoni, dipende sul mio essere pulito in questo punto. Ho visto esempi in cui investigatori che hanno avuto esperienze o hanno riconosciuto le loro esperienze, hanno perso credibilità come investigatori. Sento di avere un ruolo diverso. Non mi permetto di pensare troppo a questo.


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MessaggioInviato: 14/10/2013, 18:09 
WHITLEY STRIEBER INTERVISTA JOHN MACK

Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.3031

Parla Whitley Strieber, questo è Dreamland. Stanotte abbiamo un grande show. Abbiamo il privilegio di essere col Dr.John Mack, vincitore del Premio Pulitzer e autore di Abduction e del nuovo libro Passaporto per il Cosmo. Il Dr.Mack è un professore di psichiatria alla Harvard Medical School, fondatore e direttore del Programma per la Ricerca delle Esperienze Straordinarie e, per mia opinione, l'autorità mondiale nel campo della abductions aliene.
Scoprirete cose da lui e dal suo nuovo libro stanotte, che non avete mai sentito, che vi faranno capire che questo è un argomento che vale la pena di studiare molto a fondo.
Sapete, dopo aver scritto Communion, ho provato l'emozione di una ridicolizzazione nazionale. Sono stato al Larry King show, seduto a due piedi da Larry e prendendo in faccia le sue risate, potevo sentire il suo respiro, davanti a due milioni di ascoltatori o spettatori dovrei dire. E' stato orrendo, agonia.
Quindi il Dr.John Mack, M.D. professore di Harvard, Premio Pulitzer, ha fatto improvvisamente qualcosa di così straordinario e coraggioso, da cambiare la mia vita, la vita di Budd Hopkins e la vita di chiunque abbia mai avuto un'esperienza di incontro ravvicinato e che si è trovato agonizzante in un modo o nell'altro.
La derisione è finita. Le persone hanno cominciato a rivedere la cosa. Hanno iniziato a dire, "hey, può esserci qualcosa". John Mack è andato al muro per questo. Ha quasi perso la sua licenza, ha quasi perso il tenore, è quasi finito sulla strada senza carriera, senza lavoro. Solo per aver parlato del fatto che c'è qualcosa di straordinario nell'esperienza dell'abduction. Stanotte parleremo con un vero eroe. Un eroe della Scienza, un eroe Americano. Quando torneremo, il mio eroe, il Dr.John Mack. Parla Whitley Strieber, è Dreamland.

WS: Sono Whitley Strieber. Siamo tornati, il Dr.John Mack è con noi, John?

JM: Ciao, Whitley.

WS: John, sei appena tornato da un viaggio in India.

JM: Corretto.

WS: Ok. Vorremmo sapere un pò cosa è accaduto. Perchè sei stato in India?

JM: E' accaduto che un gruppo chiamato Synthesis ha creato una delegazione di circa 30 persone, con circa 70 membri a supporto della delegazione per l'invito del Dalai Lama per dare un'occhiata a cosa avverrà in futuro, cosa si può fare per alcuni conflitti nel mondo, per la sofferenza che portano.
Ogni campo è rappresentato: economia, politica, scienza, medicina, i media, l'educazione. Abbiamo passato molti giorni e Sua Santità è stata profondamente coinvolta e raramente ha molto tempo. Molti di noi eravamo ispirati dall'ottenere la saggezza che ogni volta riceviamo nell'incontrarlo, perchè lui da un lato, ha molto lavoro come guida sia spirituale che politica nel Tibet, in questi tempi di crisi. Allo stesso tempo è una semplice persona umana amorevole, senza l'attitudine alla vendetta e molto premurosa; molto ispirante.
Penso che abbiamo potuto afferrare che esistano persone in tutti i maggiori campi, che sono con lui nei valori e ideali e con il popolo Tibetano, E' stato un momento straordinario.

WS: Perchè sei stato invitato in particolare?

JM: Conoscevo gli organizzatori bene, perchè abbiamo lavorato assieme su una cosa chiamata Parlamento delle Religioni del Mondo nell'estate del 1993. Brian Muldoon e Barbara Bernstein erano capi organizzatori e particolarmente interessati alle persone che stavano conducendo un lavoro di confine, in un campo del genere. Mettendo in questione il sistema economico e l'economia e, nella mia situazione, mettendo in questione, una questione molto filosofica, la realtà, cosa sia la natura dell'universo. Intendo..

WS: Si.

JM: ...sono ben a conoscenza del lavoro che ho fatto con le persone che hanno avuto esperienze straordinarie e sentono che è un'area importante di possibile trasformazione e cambiamento.

WS: Il Dalai Lama era a conoscenza della natura del tuo lavoro?

JM: Si, perchè ci siamo incontrati nel 1992. Lui è interessato a questo argomento e lo vede come un'area che puà significare qualcosa in termini di coscienza Occidentale. Per il popolo tibetano o per la filosofia e religione Tibetana, l'universo è pieni di creature di tutti i tipi, alcune delle quali si manifestano nel mondo materiale, quindi non è così straordinario per loro.
Il fatto che questo stia prendendo attenzione in Occidente è materia straordinaria, quindi questo è ciò che più interessava a lui e il come questo possa aprire il pensiero Occidentale per apprezzare le diverse tipologie dell'universo.

WS: Sicuramente è straordinario per me, perchè come sai ho avuto un'esperienza con esseri che possono essere fisici e non fisici ed essendo di cultura Occidentale, sono rimasto molto sorpreso dallo scoprire che questo è reale.

JM: Vedi il problema che abbiamo nella nostra filosofia in Occidente, è che abbiamo una nozione vastamente sovrasemplificata della realtà. Sia di quella letteralmente fisica, come tutto quello che abbiamo attorno a noi che puoi toccare e sentire e annusare, che di quella del reame dell'immaginazione e della realtà non materiale.
Quello che non esiste in un certo senso fisicamente o viene da un'altra dimensione o che non sappiamo da dove provenga, ma che si manifesta nel mondo fisico, non sappiamo in che posto metterlo nella filosofia cresciuta negli ultimi secoli nell'Occidente. Questo non è tale nella cultura Tibetana o in molte altre filosofie e religioni in Oriente.

WS: Beh questo è vero, quindi loro sono più a proprio agio in queste cose. Tu, attraverso Passaporto per il Cosmo, come dirò spesso durante questo programma, ragazzi, c'è molto materiale da affrontare. Potete avere una copia firmata del libro, firmata da John Mack. Non dovete andare al negozio, non dovete farvela firmare, non dovete sperare che vi arrivi in città. Potete andare su , è peermack.org...

JM: Penso ci sia un tratto tra "PEER" e "MACK", ..

WS: Funziona anche senza trattino..

JM: Davvero?

WS: Si, ci sono ora, lo sto guardando ed è bello. Potete farlo col trattino se volete.

WS: Andate su PEER Purchases, clicckate su PEER Purchases e potete prendere il libro e il prezzo, per la copia firmata, è di soli venti dollari. Quattro dollari in meno della copia in negozio, per una copia firmata di Passaporto per il Cosmo. Lasciatemelo dire, ho letto il libro fino in fondo.
Sapete bene che non leggo ogni libro di cui parliamo, da copertina a copertina. Di questo ho letto ogni parola. E' fantastico. Non pensate che si tratti di un seguito di Abduction. E' ben oltre. John Mack ha fatto scoperte maggiori. Andiamo ora, parliamo un pò di queste scoperte.
Una delle cose così straordinarie di questo libro, è il modo in cu integri le idee dei popoli indigeni e le attitudini, su queste esperienze di abduction nel libro. Credo Mutwa, capo Africano sansumi (?) o uomo di medicina, le sue idee e le sue storie si trovano in tutto il libro e sono favolose.
Pensiamo che queste siano cose Americane o Occidentali. John Mack ha buttato questa idea nel water. Loro le stanno compiendo di continuo e meglio in altre parti del mondo. Quindi raccontaci qualcosa su questo uomo. Come lo hai incontrato e com'era e cosa gli è accaduto?

JM: Veramente non mi aspettavo di incontrarlo, quando sono stato col mio socio Dominique Callimanopulos in Sud Africa. Veramente eravamo diretti in Zimbabwe, perchè ci sono stati dei bambini in una scuola, fuori da Harare, che hanno avuto un avvistamento straordinario di UFO che sono atterrati nel cortile della scuola e hanno visto una o più "strane creature", come ha detto una delle ragazzine, uscire dalle astronavi.
Abbiamo ottenuto alcuni disegni da questi bambini per fax e chiamate telefoniche, quindi stavamo pianificando di andare in Africa, ma abbiamo cambiato i piani per assicurarci di andare in quella scuola. Abbiamo anche pianificato di andare in Sud Africa per una settimana e sono stato raggiunto all'aeroporto e siamo andati in una stazione televisiva e lì, tramite satellite. c'era Credo Mutwa, perchè aveva saputo che avrei parlato di queste esperienze con queste strane creature che lui chiama, anche il suo popolo le chiama, Mandindas.
Questo per loro descrive tali esseri, molto simili ai grigi di cui sentiamo molto qua. Per la prima volta ha chiesto quindi di parlare con me. Siamo stati ore con lui e in modo molto commovente, ha parlato del suo trauma, quando da giovane nella boscaglia ha vissuto un'esperienza molto simile alla tua, Whitley. A quel tempo, non avevo sentito parlare di Credo Mutwa e la per ore in Sud Africa, sono stato con questo straordinario medico, parlando di esperienze molto famigliari per me, grazie alle persone di questo paese.

WS: Cosa molto straordinaria. "Mi è stato mostrato che il mondo sta morendo. Queste creature stanno provando ad avvisarci del pericolo. Le cose in cui ricerchi sono reali, non è opera di immaginazione delle persone". Questo è stato parte del messaggio di Credo Mutwa e si relaziona certamente ai messaggi che ho ottenuto.
Il libro che ho scritto con Art, The Coming Global Superstorm, è una risposta diretta a questo messaggio. Cosa pensi significhi, John? Questo lo hai discusso nel libro, questo messaggio che sembra prendere attenzione. Se puoi descrivere il messaggio che si trova attorno alle abductions, attorno a questo contatto continuo, cosa pensi che sia?

JM: Devi iniziare con una certa mentalità, che pervade il pensiero occidentale, ma che è comune in tutto il mondo, ovvero che il pianeta è un patrimonio per noi e che possiamo dividerlo in paesi e che sia un mercatino per i beni e per tutti i tipi di risorse e che non abbiamo responsabilità per quello che prendiamo dalla Terra.
In altre parole agiamo come se la Terra fosse un posto per questa sola specie. Questo sta cambiando con l'aumentare della consapevolezza ambientale, ma abbiamo raggiunto il punto in cui le risorse stanno finendo, il pianeta sta divenendo sempre più inquinato, i mari, i pesci stanno sparendo e ci troviamo in una crisi planetaria, per la nostra incapacità di capire quello che capiscono tutti i nativi del mondo, ovvero che esiste una delicata rete di vita e questa rete viene distrutta da questa specie.
Ecco il background. Accade in queste esperienze, che il messaggio arriva alle persone che non hanno una particolare sensibilità ambientale o consapevolezza e il messaggio dice, "il vostro pianeta sta morendo, questo non è il vostro pianeta. Non è solo per una specie." Stanno mostrando immagini della vasta e squisita bellezza del pianeta in tutta la Terra e vengono mostrate a fianco di immagini di mari inquinati, alberi morenti, specie che spariscono e le persone reagiscono spesso con lo shock quando vedono e questo causa profonda tristezza, ma allo stesso tempo forte motivazione per la maggioranza delle esperienze, se riescono a superare il trauma iniziale delle esperienze, divengono molto motivati per fare qualcosa.
Vogliono parlarne pubblicamente, ma ancora, molti sono bloccati come hai detto all'inizio, hai parlato di derisione e ridicolo e questo è un grosso problema, perchè questo fenomeno è spaventoso per molti in Occidente, non tanto per quello che fanno o meno alle persone gli alieni, questo ne fa parte, ma per la profonda paura di cose che ci dicono su noi stessi e dell'universo, che sconvolgono la nostra visione del mondo.
In altre parole, ci dice che esistono esseri, creature o come vuoi chiamarle, intelligenze, che hanno poteri, intelligenza e tecnologie che noi semplicemente non abbiamo. Possono raggiungerci e fare di noi quello che vogliono. Intendo, quello che fanno non è distruttivo, ma il fatto che non ne abbiamo controllo, che ci siano altri esseri che arrivano a noi in questo modo, schiaccia l'arroganza che abbiamo pensando di essere soli nell'universo e che siamo le creature più intelligenti nel cosmo.
E' uno shock scoprire che quello che i popoli nativi nel mondo hanno sempre saputo e sanno e che anche noi sapevamo, che l'universo è pieni di creature, con intelligenze che non si manifestano necessariamente in forma materiale, anche se possono, questo apre le persone a questo tipo di consapevolezza. Il punto è che le persone hanno paura di parlarne, per la tendenza a deriderle o si sentono imbarazzate a parlare di quelle che sono profonde verità per loro.

WS: Si. Martedì 16 Novembre, accadrà qualcosa di straordinario alle 7 di sera. Sarà il momento in cui il Dr.John Mack, autore di Passaporto per il Cosmo, Premio Pulitzer, parlerà all'Accademia di Medicina di New York. Le porte di aprono alle 18. Ovunque siate nel Nordest, non perdetevelo. Volerei per questo.

JM: Con me ci sarà una delle persone con cui ho lavorato, li chiamiamo experiencers, non mi piace il termine addotti, perchè implica un tipo di violenza su persone prese contro la loro volontà e assieme ad un experiencer, ci sarà sul podio con me il nostro direttore di clinica, Roberta Colasanti, che parlerà e sarà molto interessante penso. Ci saranno alcuni experiencers tra il pubblico che parleranno, quindi sarà un bel programma, spero.

WS: E' una possibilità per approfondire una delle cose probabilmente più importanti nelle esperienze umane, in tutta la storia.

WS: Sono Whitley, sono tornato e stiamo parlando con John Mack, il Dr.John Mack, il professore di Harvard e psichiatra che ha portato legittimità alle esperienze di abduction. Il suo nuovo libro, Passaporto per il Cosmo, è un libro illuminante da Crown. Potete ottenere una copia firmata stanotte se andate su. Non per il prezzo di copertina di 24$, ma per soli 20$, una copia del libro di John Mack, Passaporto per il Cosmo, firmata dal Dr.Mack.
Quando torneremo, parleremo di un argomento per me tra i più difficoltoso di cui parlare. Leggendo il libro del Dr.Mack, sono rimasto colpito nel trovarmi citato, per alcune cose di cui ho parlato col Dr.Mack sul sesso. Ho pensato a lungo per decidere se parlarne o meno questa notte, la cosa mi intimidisce, ma penso sia molto importante parlarne e parlare della paura.
Se possiamo parlare col Dr.Mack di questo stanotte, penso che impareremo qualcosa di molto molto nuovo. Lui ha fatto scoperte in termini di comprensione su cosa stia accadendo in entrambe queste aree. L'esperienza di incontro ravvicinato per come è; John Mack è probabilmente più vicino alla verità di quanto lo siano mai stati altri.

WS: Sono Whitley Strieber, è Dreamland e siamo tornati con John Mack. So che stanno arrivando molte chiamate. L'intera terza ora sarà dedicata alle chiamate. Dopo la prima ora so molto di quello di cui vorrete parlare col Dr.Mack e avrete la vostra possibilità fra poco.
Vorrei citare dal tuo libro, John. "La parte sessuale della mia relazione con le creature è stata molto complessa e molto ricca e molto difficile allo stesso tempo, perchè sono un uomo sposato. Ho preso il voto di matrimonio in cui credo. Questa parte dell'esperienza non è stata sotto mio controllo. Se fosse stata sotto mio controllo, mi sarei sentito colpevole.
E' come avere una seconda moglie, con la quale vivere una relazione segreta. Mi sarei svegliato in stato di eccitazione sessuale. La dinamica fisica è diversa, nel senso che la sensazione dell'azione si muove in tutto il tuo corpo e ne resti catturato totalmente per più a lungo di quanto avvenga normalmente. E' come entrare ad un livello di sessualità in cui non mi trovo normalmente. E' molto, molto potente."
Chiaramente, questo, sto citando me stesso, come sai. Parliamo di questo lato dell'esperienza, perchè non puoi affrontare l'incontro ravvicinato senza affrontare il contenuto sessuale, non penso.

JM: Um, quello che abbiamo sentito, puoi sentirmi ok?

WS: Si.

JM: Quello che ho sentito, prima di approfondire, è che la parte sessuale era come un lavoro professionale da parte delle creature, prendendo lo sperma dall'uomo con lo strofinamento, tramite qualche attrezzatura e gli ovuli venivano presi dalle donne per creare specie ibride.
Molte persone hanno avuto queste esperienze. Comunque, penso che questo fosse più comune nei primi tempi in cui ho ricercato, rispetto ad ora, questo tipo di esperienza traumatica. Però man mano ho iniziato a scoprire che se lavori con le persone più intensamente e le fai passare nella paura, in questa specie di notte buia dell'anima, che noi a volte chiamiamo "iniziazione" in cui passano le persone, l'esperienza cambia e il terrore sparisce e le persone scoprono di essere profondamente connesse con queste creature.
E' ancora un mistero l'origine di questa connessione, di cosa si tratti, se sia il futuro della nostra specie che torna indietro per qualcosa o se sia una evocazione di qualche profonda verità della storia umana, davvero non lo so. Quello che emerge è, potrei dire, che sia qualcosa di speciale su di te, Whitley, ma non è..

WS: No, so che non lo è, ecco perche ne ho parlato.

JM: ...ho sentito questa storia da molte persone. Esiste una intera sezione nell'ultimo capitolo del libro, chiamata "Parentela dall' Altra Parte", in cui esiste di solito un'altra creatura con cui l'umano ha una forte connessione, una connessione molto profonda che può avere o meno una parte erotica, ma molto profonda, intima, vicina e spesso sessuale come esperienza, con una qualità molto diversa dalla sessualità (ndt: vedi libro: "Il mio amico AMI"). Quindi quando le persone dicono, "Beh, scrivi di sesso con alieni", sai, "ho ho ho", non si tratta di questo. E' qualcosa di più trascendente, spesso altamente spirituale e..

WS: Si.

JM: ...in un certo senso, una relazione molto strana, perchè non è basata su attrazione fisica, ma una relazione di intimità animica, molto più profonda, che si trova dall'altra parte di questo terrore in cui passano le persone. Non penso che abbiamo sufficienti informazioni per sapere se questo si trovi dall'altra parte del terrore per ogni individuo, ma sicuramente ci sono passato più volte, ora, più recentemente.

WS: Una delle cose che si solleva inevitabilmente quando parli di questa ibridazione, del fatto che nascano bambini da queste esperienze. Hai un senso, parliamo di qualcosa di reale o di metaforico? Per esempio, hai detto che il contenuto sessuale di questo, è in qualche modo relazionato allo spirito e io mi trovo daccordo totalmente.
E' quasi come se, se la tua anima potesse avere sensazioni. Quindi cosa dici degli ibiridi? Cosa significa per te?

JM: Penso che hai fatto una domanda che va fatta. Esiste un pericolo quando parli di questo fenomeno per rendere la cosa letterale. Parliamo di esseri, di relazioni erotiche come se avvenisse nello stesso senso materiale delle nostre vite. Non è così. Non sappiamo per esempio, sai che ci sono centinaia di persone che possono aver avuto questa esperienza per partecipare in qualche modo alla creazione di ibiridi, non sappiamo se questi ibridi esistano in modo fisico e letterale.
Per esempio se potessi andare nei cieli e guardare dentro un UFO, potrebbero esserci esseri ibridi creati, non abbiamo evidenze tangibili dell'esistenza di questi ibridi. Quindi dobbiamo essere cauti nel rendere questo argomento materiale e letterale. Abbiamo, fondamentalmente, le esperienze che hanno avuto le persone. Queste persone sono mentalmente sane, intendo che posso dirlo molto chiaramente.
Abbiamo fatto esami psicologici molto curati a questi individui, abbiamo fatto studi di confronto, studi di controllo e non ci sono indicazioni di spiegazioni psichiatriche in questo fenomeno. Nemmeno suggerimenti che le persone abbiano inventato tutto per aver visto troppa televisione o film con alieni. Al contrario, i produttori di film vanno dai ricercatori per avere materiale sul quale costruire i film.
Quindi in qualche modo è un'esperienza reale, ma il problema è che siamo così limitati filosoficamente in Occidente, che anche se è letterale, realmente fisico o immaginazione, non esiste. Ma cosa facciamo quando persone con mente lucida, hanno esperienze potenti che influenzano il loro corpo? Parleranno tutti di esperienze profondamente vibrazionali e noi ancora non possiamo provarlo in forma letterale, da un punto di vista fisico. Cosa facciamo con questo? Penso sia uno dei rompicapi con cui devono lavorare le persone in questo campo...

WS: Si.

JM: ...perchè non abbiamo quella che si può chiamare, "scienza dell'esperienza" o che Robert John, ricercatore di Princeton, chiama "scienza del soggettivo". Pensiamo alla scienza come dimostrazione del fisico, della realtà oggettiva di qualcosa e ci sono dimensioni fisiche all'esperienza dell'abduction, ma non solo fisiche. Sembrano venire da un posto che si trova "oltre il velo".

WS: E' un pò entrambe le cose. Ho avuto esperienze straordinariamente fisiche. Altre non lo erano. Alcune non fisiche, sono divenute fisiche. Penso che siamo tutti nella stessa barca. Noi, quelli di noi che stanno avendo queste esperienze, spesso non puoi dire se sia fisico o meno, ma così intenso e coinvolgente e potente. Sei lasciato in uno stato di glorioso shock. Non sai da dove viene. Viene da tutte le parti in una volta.

JM: Si. Ma la cosa con cui lotta la scienza in questo paese è che non sappiamo cosa fare con qualcosa che è una esperienza, molto potente e ha elementi fisici, può avere segni fisici (segni sul corpo, tagli, marchi) e ancora, l'elemento fisico non può essere dimostrato o provato coi metodi della scienza.
Quindi cosa fare con questo? Non possiamo negarlo o non dovremmo, perchè da un punto di vista umano è potente come null'altro che conosciamo. Non possiamo però inchiodarlo nel modo preferito dalla scienza. Quindi abbiamo questo tipo di crisi, una crisi del sapere.

WS: Una citazione nel libro mi ha colpito molto. Ora la leggerò.
"Non pubblicherei un documento scientifico su queste cose, perchè non posso fare esperimenti. Non posso far apparire procioni luminescenti. Non posso comprarli come equipaggiamento scientifico per studiarli. Non posso farmi sparire per diverse ore. Però non nego cosa sta accadendo. E' quello che la scienza chiama aneddoto, perchè accade solo in un modo che non puoi riprodurre. Ma accade."
Ora, quello che mi ha così meravigliato in questo, quello che mi sembra, John ci racconterà una piccola storia, essere una descrizione di missing time e di incontro faccia a faccia con i grigi, è stato scritto da un Premio Nobel, Kary Mullis, su di una esperienza accaduta una notte nel 1985. Puoi dirci John, qualcosa su questo, finchè siamo nel processo di discussione sulla scienza che sembra incapace di studiare il fenomeno?

JM: Beh Mr.Mullis non ha scritto molto di questo nella sua autobiografia, ma apparentemente si trovava nel bosco una notte e c'erano questi strani procioni, molto reali per lui e lui, come ha scritto, ha perso diverse ore di tempo. Era così reale che tornò nel bosco per cercare queste creature o qualche traccia di loro e non ha potuto, ma sapeva cosa aveva vissuto.
Quindi lui è come molte persone che hanno avuto queste esperienze. Le persone dicono, "Beh, provalo", ma non possono farlo, lo sanno e basta, come Ellie Arroway nel film Contact, dove lei dice "Tutto quello che so di me, mi dice che è accaduto, che è reale".
Le persone che hanno vissuto questo, non si preoccupano di poterlo provare o meno. Per loro è vero, è potente per loro, sanno di essere lucidi mentalmente, qualcuno come me può verificarlo se lo sono e il significato e la potenza di questo fenomeno sono lì, che tu lo possa provare o meno in modo letterale e fisico, come ha detto il Dr.Mullis. Ora, altro punto da toccare, questi procioni, questi procioni luminosi, sono molto comuni...

WS: Si, li ho visti.

JM:...Le persone spesso riportano di aver visto delle specie di animali. Hanno visto un animale, un procione, un cervo, un volatile, un grande volatile, un gufo o altro. Ma quando entri a fondo nell'esperienza, si scopre che era un tipo di maschera. Un tipo di travestimento, che sono queste strane creature. Questo è interessante, perchè queste figure animali, ho scoperto da un uomo di medicina del Sud America di cui ho scritto nel libro, questi particolari animali sono i travestimenti usati da questi esseri per il loro significato spirituale nei confronti di ogni individuo.
Ora, i popoli indigeni, i nativi sanno quale sia il loro animale. Bernardo Peixoto, di cui scrivo nel libro, uno sciamano del Sud America o del Brasile, dice che possono sapere quali sono gli ikuyas, queste creature che si possono scambiare per animali, l'animale significativo per qualcuno, diciamo che si possono mostrare come gufi, possono sapere se siano veri gufi o meno.
Possono dire la differenza. Ma in qualche modo questo fenomeno guida la coscienza in un posto molto simile alla coscienza dei popoli nativi.

WS: Si. Sono pienamente daccordo. Tu, più vai a fondo e più si unisce alla tua vita, più soggezione e rispetto hai per la mentlità indigena e per il modo in cui sono riusciti a penetrare in altre dimensioni.
E' che loro sono davvero persone straordinarie.

JM: Ho avuto un'esperienza circa cinque anni fa, molto sconvolgente per me, perchè sono passato sotto una massa di critiche e non potrei provarle tutte, "Come sai che queste esperienze sono reali?", "Come decidi cos'è reale?", c'è stata una grande battaglia e sono stato messo sotto grande pressione...

WS: Si, ti ha quasi distrutto la vita.

JM: Non così tanto, ma..

WS: Sicuramente mi ha spaventato.

JM: Ma, un numero di nativi è venuto da me, mi ha chiamato, per aiutarmi. In altre parole si sono fatti avanti e hanno detto, "hey, guarda, lo sappiamo. Questo è comune nelle nostre vite". Sono Nativi Americani. "Sappiamo di questi esseri, abbiamo avuto queste esperienze".
E' venuto fuori che Sequoyah Trueblood, di cui ho scritto nel libro, un uomo di medicina Nativo Americano, gli ho chiesto, "Bene, Sequoyah, conosci un centinaio, 150 uomini di medicina o quasi, nella tua vita. Quanti di loro hanno avuto queste esperienze di incontro?". Rispose, "Tutti quanti".

WS: Wow. Tutti quanti.

JM: Questo l'ho trovato di supporto. Perchè sono venuti. Sai, non hanno parlato...non ne parlano pubblicamente. Penso sia abbastanza duro essere un Nativo Americano, non hai bisogno di essere etichettato...

WS: Si.

JM:...un addotto da UFO. Se lo tengono. E' anche spaventoso. Non ne parlano se non ne hanno ragione.

WS: Quando vivevo a New York, due uomini sono venuti a dirmi che erano Indiani Delaware e non avevo ragioni per dubitarne e mi hanno voluto mostrare qualcosa nei boschi, che avevo al tempo dietro casa. Mi hanno portato nei boschi e mi hanno mostrato un posto dove un certo numero di uomini di medicina Delaware, sono stati sepolti.
Come risultato, ho dovuto accettare il fatto che queste bare non potevano venire sollevate per questioni archeologiche. Volevano restare lì per sempre. Usavo uscire di notte e spesso in quest'area particolare si sono visti dei Grigi. Devo dire che non erano esperienze fisiche dirette, ma sicuramente avveniva qualcosa in quel posto.
Mi sentivo come, sai, come se queste persone, queste tombe erano antiche. Crescevano enormi alberi sopra di esse. Ho pensato, da quanto tempo queste persone vengono tenute nella memoria della loro tribù, la conoscenza di queste tombe?
Probabilmente da centinaia di anni o forse più. Questa cultura negli Stati Uniti, oppressa come quella dei Nativi, loro sono ancora molto attaccati alla terra e al loro passato. Esiste una qualche connessione tra loro e tutto questo.

JM: In qualche modo, questi esseri a volte sembrano essere i protettori della Terra. A volte agli experiencers vengono date informazioni da questi esseri, per cui loro sono messaggeri della Fonte o di Dio o del Divino, per proteggere la Terra.

WS: Ok, quando torniamo, le linee saranno aperte. West of the Rockies, 1-800...Questo è Whitley Strieber, è Dreamland.

WS: Questo è Whitley Strieber. Il Dr.John Mack, psichiatra di Harvard M.D., Premio Pulitzer. Autore del libro Abduction e ora, di Passaporto per il Cosmo, il libro che porterà alla vera comprensione di quello che accade. John Mack è in contatto. Sta dando senso al contatto; qualcosa che non avrei mai pensato potesse accadere nella mia vita.


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MessaggioInviato: 14/10/2013, 18:10 
IL FENOMENO UFO ABDUCTION: COSA SIGNIFICA PER LA COSCIENZA UMANA?

Fonte: http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6255

L'autore descrive com'è entrato nello studio dell'esperienza della UFO abduction, un poco della storia del campo, la fenomenologia delle abductions UFO, chi sono gli addotti, il suo uso degli stati non ordinari di coscienza lavorando con loro, alcune evidenze fisiche relative, qual'effetto ha l'essere addotto per gli addotti e la sua interpretazione del significato dell'esperienza. Le UFO abductions non sono un fenomeno raro e si stima che siano accadute a tre milioni di Americani. Esiste una precisa corrispondenza nelle testimonianze. Gli addotti mostrano una psicopatologia relativamente piccola. L'autore usa una combinazione di ipnosi e tecnica di respirazione come trattamento per aiutare gli addotti a confrontarsi e muoversi attraverso memorie terrificanti delle esperienze. Gli eventi di abduction e le descrizioni di alieni sono relativamente uniformi. Esiste un'evidenza sia sottile che molto robusta in affiancamento di parte delle abductions.
Le conseguenze di questi eventi sono solitamente molto traumatiche. Però nell'elaborare questi terrori, gli addotti spesso sono in grado di trovare in tali eventi, una fonte di trasformazione, che li connette oltre loro stessi. Possono fornire un senso di proposito, spesso legato ad una consapevolezza ambientale e ad un senso di missione relativo alla nostra precaria situazione ecologica globale. Il loro valore per tutti noi può trovarsi in una sfida, in modo potente e significativo, contro l'arroganza di specie radicata nel nostro paradigma culturale Occidentale. Loro sfidano la nostra realtà di consenso per collassare i confini che abbiamo piazzato tra i domini fisici e spirituali. Considerando la crisi globale, possono persino rappresentare un'intervento o una correzione cosmica, che ci parla nell'unico linguaggio che siamo in grado di ascoltare, quello del fisico e dell'alta tecnologia.

L'Apertura Attraverso cui hanno Volato gli UFO
Per il mio lavoro con Stanislav Grof e la respirazione olotropica e il modo in cui mi ha fatto avanzare e aprire la coscienza, a volte dico che gli UFO (Oggetti Volanti non Identificati) hanno volato nel foro della mia psiche aperto dal lavoro che ho fatto nell'area trasformante. Ognuno di noi che lavora nell'area dell'evoluzione della coscienza, sembra avere i propri limiti. Alcune persone dicono, "Beh, questa roba della parapsicologia è OK, ma l'astrologia, non ci posso credere." Conosco un editore, che ha persino pubblicato i lavori di Grof, che mi ha detto questo. Oppure le persone possono dire, "Posso accettare l'astrologia e la parapsicologia, ma questa roba della UFO abduction è troppo fuori; non posso accettarla." Beh, questa fu anche la mia reazione, come spiegherò.
Una delle cose che si deve fare lavorando in questo campo è distaccarsi da alcune nostre parole. Il nostro linguaggio è per la creazione di categorie. Però le categorie che abbiamo non funzionano bene qua. Per esempio, le persone mi chiedono, "E' realmente vero?" oppure "Questo avviene letteralmente alle persone?" "E' reale?" chiedono. Bene, reale è il tipo di parola da rivedere da quest'altro punto di vista. O prendi le parole, dentro e fuori, è qualcosa nel mondo esterno o qualcosa nel mondo interno? Ancora, queste categorie sono esauste.
Quello che farò ora è collegare la mia esperienza del come sono entrato in quest'area; quindi spiegherò un poco della storia del campo, molto rapidamente, perchè questo è un soggetto enorme, un intero dominio di cui potrò appena toccare i punti più alti; infine descriverò qualcosa della fenomenologia. Sto per descrivere chi sono gli addotti, il mio uso degli stati non ordinari di coscienza nel lavorare con loro, qualcosa dell'evidenza fisica, quale effetto l'essere addotto ha sugli addotti e infine, come metto assieme il significato di questo fenomeno.
Vi rimando a quattro libri in cui esplorare tutto questo ulteriormente: Uno è di Kenneth Ring (1985), intitolato Heading Toward Omega. Un altro è di Keith Thompson (1991), chiamato Angels and Aliens. Il lavoro di Budd Hopkins (1987), intitolato Intruders, un classico in questo campo. Infine, il libro recentemente pubblicato di David Jacobs (1990), Secret Life: Firsthand Accounts of UFO Abductions.

La Mia Esperienza col Fenomeno UFO
La mia esperienza con questo fenomeno è piuttosto recente. Nel 1989 mi venne dato un documento, scritto da Keith Thompson che Stan Grof stava preparando per un libro. Conteneva una interpretazione Jungiana del fenomeno UFO. Continuavo a chiedermi al tempo, "Si, ma quali sono i dati? Cosa avviene davvero?" Non è accaduto molto finchè un amico, un altro membro del mio gruppo di apprendimento che lavorava con Stan Grof, mi chiese se volessi incontrare Budd Hopkins. Risposi, "Chi è Budd Hopkins?". Hopkins, chiaramente, è il classico pioniere in questo campo. Era il tardo 1989. Lo incontrai a Gennaio a New York. Era uno di quei momenti di cui ricordi in qualche modo la data esatta, 10 Gennaio, dove qualcosa cambia nella tua vita.
Quando Budd mi raccontò di questi casi, quello che mi colpì in modo potente fu la precisa corrispondenza delle esperienze riportate dalle persone, venute allo scoperto con grande riluttanza da ogni parte degli Stati Uniti e da tutte le parti del mondo. Quando, per esempio, se a un experiencer (ndt. termine usato dal Dr.Mack come sostituto di addotto, in italiano userò il termine "esperiente") venisse mostrata una immagine di alieni disegnata da un altro esperiente, lui o lei reagirebbero con orrore, perchè questo significa che altri hanno vissuto l'esperienza e la loro idea di poterla giustificare con un sogno, viene sconvolta.
Questa risposta mi colpì come qualcosa che poteva avvenire solo se qualcosa di reale e non immaginario, fosse accaduto a loro. I sogni non funzionano in questo modo. Le persone non rispondono ai sogni degli altri in questo modo. Quindi qualcosa in me disse che stava avvenendo qualcosa che io non comprendevo. Poco a poco sono stato catturato da questo e mi vennero indicati dei casi. Per l'inizio di Giugno di quello stesso anno, avevo lavorato con circa 55 individui, dei quali 41 soddisfavano strettamente i criteri di un caso di abduction, che includono l'essere preso da creature strane umanoidi in un luogo chiuso, un UFO, ed essere soggetti a varie procedure, di cui vi parlerò. I miei casi includono bambini fin dai due anni. La persona più anziana ha 57 anni.
Esiste un dibattito nella letteratura sugli UFO, sull'idea che questo fenomeno sia fondamentalmente diverso dalla storia di folclore sulle visite di piccole persone e fate e ci sono alcune similarità con questo fenomeno. Però ciò che è distintivo delle UFO abductions, almeno da quando il caso di Betty e Barney Hill diede inizio al corrente fenomeno dell'abduction nel 1961, è che questi casi sono stati sottoposti a studio empirico di prima mano e non sono stati trasmessi per tradizione orale. Come descrisse Eddie Bullard (1982), uno studioso di folclore che se ne è interessato e che ha molta esperienza, nei casi in ambito UFO, si trova un fenomeno centrale altamente articolato e dettagliato e quindi è diverso da altri racconti di folclore, che hanno una variabilità culturate molto ampia.
In questi due libri, Missing Time (1983) e Intruders (1987), Budd Hopkins ha descritto molte delle caratteristiche fondamentali del fenomeno di cui vi parlerò. Inoltre il libro di David Jacobs (1990), più recentemente, ha descritto per la prima volta gli elementi fondamentali dall'inizio dell'abduction, attraverso procedure che avvengono nella nave, fino alla fine dell'esperienza.

Una Stima di Tre Milioni di Americani Addotti
Un sondaggio Roper (1991) basato su un campione di 6000 Americani e condotto da Luglio fino a Settembre del 1991, chiese alle persone se avessero provato un certo numero di fenomeni associati alle UFO abductions - es. l'esperienza dell'essere preso attraverso un muro, le inspiegabili creature strane e splendenti attorno al loro letto o l'avero visto davvero un UFO. Se le persone avevano vissuto quattro o cinque di tali esperienze, si poteva pensare ad una buona possibilità che fossero state addotte dagli UFO. In base alla stima di questo sondaggio, si potrebbe dedurre che circa tre milioni di Americani abbiano vissuto questa esperienza.
Quindi, vedete, non è un fenomeno raro. Mi colpisce che in molti dei miei nuovi casi ci siano persone conosciute alla comunità UFO, ma non si sono fatte avanti prima, lo fanno solo ora perchè a loro sembra che persone più "rispettabili" come me ne stiano prendendo nota. (Beh, forse sono più rispettabile, ma quanto a lungo prevarrà questa condizione è discutibile). Stanno dicendo, "Beh, se un professore di Harvard può prendere questo seriamente, allora posso farmi avanti, posso raccontare la mia esperienza".
Per esempio, una donna - di 30 anni, molto stabile, madre di tre bambini - visse un'esperienza in cui sette piccoli esseri l'hanno presa facendole attraversare i muri fino alla navicella spaziale. Lei direbbe che è stato terrificante. Sua madre risponderebbe, "Oh, hai avuto un incubo". Lei direbbe, "No, Madre, non era un incubo. Mi accadde davvero".
Questo ha continuato ad avvenirle. Ancora, per tutta la sua vita sua madre direbbe che si trattava di un incubo. Quindi lei sente parlare di me e pensa "Beh, se quest'uomo crede che sta avvenendo. Posso raccontargli la mia esperienza". Si sentì sollevata in un certo senso, ma abbattuta in un altro senso nello scoprire che sì, in effetti questa è un'esperienza vissuta da molte persone.

Chi sono gli Addotti?
Ora, chi sono gli addotti? Prima di tutto, mi colpisce quanto siano ordinarie queste persone. Mostrano una psicopatologia relativamente piccola, a parte quello che può essere considerato il risultato dell'impatto di questa esperienza molto disturbante. Conosco mogli, impiegati, guardie carcerarie, uno chef di un ristorante di Boston. Sono stati fatti numerosi studi psicologici su questi individui; non si è scoperta alcuna psicopatologia di grande livello da poter giustificare l'esperienza.
Kenneth Ring (1985) ha parlato della possibilità che possa esistere un tipo di personalità soggetta ad incontro. La personalità soggetta a fantasia - una tesi di Keith Basterville dall'Australia - non è stata provata. Una delle difficoltà inoltre è conoscere quale sia la causa e quale sia l'effetto, perchè il processo dell'essere addotto può iniziare fin da govanissima età. Sono avvenute abduction di infanti dagli asili, per esempio.
Inoltre, si è criticato l'uso dell'ipnosi, che è importante nell'investigare questi casi. Non abbiamo ancora evidenza che l'ipnosi abbia introdotto distorsione in questo fenomeno. Quello che tende a fare l'ipnosi è l'accedere a memorie che sono state schermate e non sono disponibili all'individuo per l'intensa natura traumatica del fenomeno. Esiste, in aggiunta, il fatto che gli esperienti sentono che gli alieni hanno ordinato loro di non ricordare, hanno spostato le loro coscienze e le hanno "spente" in modo che non dovrebbero ricordare. Lo stato non ordinario dell'ipnosi sembra invertire questa amnesia.

Il Mio Approccio nel Trattare gli Addotti
Il mio personale approccio nel trattare gli addotti, evolutosi investigando questo fenomeno, è l'uso del rilassamento ipnotico in combinazione con l'intensa concentrazione sulla respirazione. Non posso usare solo il lavoro respiratorio olotropico - benchè sarebbe interessante - perchè ho necessità di parlare con loro. Il lavoro di respirazione preclude la discussione, per la maggior parte. Ad ogni modo, prima stabilisco in una intervista, che dura almeno un'ora e mezza, che la persona abbia gli indicatori suggestivi dell'abduction - come piccoli esseri attorno al letto o periodi di missing time (ndt. tempo mancante). Comunque, a volte ricorderanno l'intera esperienza di abduction, persino dall'inizio.
Cosa interessante, le persone che hanno preso psichedelici a volte nelle loro vite, tendono a ricordare l'esperienza in questo modo. Non ho sufficienti statistiche su questo per essere certo che sia un fenomeno robusto, ma sembra esserci una tendenza, per questo tipo di persone, a ricordare le loro esperienze senza lo stato non ordinario di coscienza e di poter esplorare quello che avvenne senza l'ipnosi. Però generalmente, quando abbiamo usato l'ipnosi standard e il rilassamento per portare alcuni in uno stato non ordinario, in trance e quando hanno raggiunto un posto difficile dove arriva una intensa ansia o qualche sensazione disturbante nel corpo, allora le ho fatte concentrare sulla respirazione ed entrare in respirazione profonda. Questo riporta la persona in trance. Inoltre le aiuta a muoversi attraverso la paura e l'effetto stressante che hanno provato a quel tempo.
(Può essere utile riaffermare che gran parte del materiale riguardante le abductions viene ricordato senza l'uso di uno stato alterato di coscienza e che molti testimoni di abductions sembrano rivivere forti esperienze dopo un minimo esercizio di rilassamento, cosa che giustifica difficilmente la parola "ipnosi". L'esercizio di rilassamento è utile ad alleviare la necessità dell'esperiente di partecipare alle richieste sociali e ad altri stimoli di conversazione viso a viso e ad alleviare le energie coinvolte nella repressione delle memorie e delle emozioni.)
Una cosa che voglio enfatizzare, perchè penso che sia fondamentale distinguere questo fenomeno dalla fantasia o delusione o nella sua diagnosi, è l'intensa influenza stressante associata con il ricordo di queste esperienze. Ci sono individui che letteralmente si scuotono con paura nel confrontarsi con le memorie di come fossero paralizzati o nel rivedere ancora i piccoli alieni con i grandi occhi neri.
I loro corpi si scuotono e gridano letteralmente con terrore nel ricordare le procedure intrusive avvenute sulle navicelle. Questo è in contrasto con ricerche come quella di Lawson (1985,1987), che usa una simulazione. Tale ricerca domanda, "Beh, come immagineresti un incontro?" Le persone possono in qualche modo inventare come sarebbe una abduction, immaginando di viverne una. Però è il potere influente dell'esperienza di vera abduction che fornisce l'autenticità e mi dice come psichiatra che qualcosa di forte e disturbante è in effetti avvenuto alle persone.
Qual'è l'Esperienza dell'Abduction?
Quindi rimane il grande mistero: Cos'è? Cos'avviene in effetti? Questo è ciò su cui mi esprimerò ora.
La basilare esperienza di abduction avviene quasi dal nulla. La persona può avere qualche suggestione premonitoria. Saranno nel letto o in auto. Una donna era in un mezzo da neve. Possono sentire un suono cupo. Possono vedere un UFO da vicino. Quindi hanno una modifica di coscienza. Non perdono esattamente la coscienza; c'è un periodo che non possono descrivere. Passa e quindi sono confusi alla fine delle due o tre ore, quando realizzano che il tempo è passato. Occasionalmente ricorderanno cos'è accaduto.
Quello che sto per raccontare includerà l'informazione ottenuta dall'uso dello stato non ordinario attraverso la tecnica che ho descritto. Possono vedere una luce nella stanza da letto o un raggio di luce fuori. Quindi si trovano, contro la propria volontà, trasportati nella luce, attraverso un muro o la finestra, ovunque gli capita di essere. La loro prima reazione, quando ricordano inizialmente, è che questo non può essere reale. Non rientra in alcuna legge che conosciamo. Però sono stati visti come non presenti in quel periodo. Sono fisicamente altrove e le famiglie sono preoccupate. Le madri si preoccupano quando i propri bambini in effetti non ci sono. Una delle cose più difficili da accettare è che questo può veramente avere una base fattuale. Ancora, noi dobbiamo riconoscere che i fatti che non tornano devono ancora essere osservati.

Come Appaiono gli Alieni
Una delle cose più difficili per gli addotti è guardare gli esseri. Gli esseri generalmente sono descritti piuttosto costantemente, nonostante il fatto che fino ai recenti anni le descrizioni nei media non fossero comuni. Io stesso non conoscevo la descrizione di base fino a circa quattro anni e mezzo, cinque anni fa. Solitamente sono descritti come piccoli, con grandi teste e grandi occhi neri. I loro occhi sono la caratteristica più prominente. Hanno una specie di naso rudimentale, fori di narici, la fessura della bocca, non hanno orecchie e sono alti circa tre piedi, tre piedi e mezzo.
A volte c'è un dottore o un leader descritto come più alto, a volte con le rughe nella testa. Sembra essere la figura in carica nell'UFO, con braccia lunghe, tre o quattro dita, gambe sottili, un petto senza forme e non vengono visti genitali. Occasionalmente ci sono figure simili a umani più grandi che appaiono associate con i piccoli umanoidi. Tenete in mente che io sento me stesso dire queste parole e non riesco a credere che le sto dicendo. Probabilmente nemmeno voi. Però questo è il continuo racconto di persone altrimenti normali, sane di salute e di mente, che nemmeno ci credono. Loro si stanno solo confrontando la prima volta con la verità insieme a me o altri investigatori.

Avvenimenti dentro l'Astronave
Quindi viene descritta l'astronave. Gli addotti possono o meno vedere la nave dall'esterno. La cosa seguente che sanno è di essere dentro la nave e ha come delle mura curve, si sente del fresco all'interno. Sono nude e sono soggette ad una serie di procedure, che include la raccolta di campioni di pelle e gli inserimenti di sonde di vario tipo nel naso. Gli addotti che non si conoscono tra loro e non hanno avuto questa informazione nei media, costantemente forniscono descrizioni elaborate e molto dettagliate degli strumenti. I media non hanno i dettagli di queste testimonianze se non da molto recentemente e ne danno ancora qualche indizio, quindi è difficile giustificare così tale costanza nei rapporti.
L'aspetto più prominente dell'esperienza è il sondaggio urologico-ginecologico. Vengono inseriti degli strumenti nella vagina. Spesso, le madri affermano la rimozione di feti. Mentre non c'è un caso documentato fisicamente di rimozione di feto, l'esperienza è quella di essere state incinta e che il feto è stato rimosso. Agli uomini sono stati presi campioni di sperma contro la loro volontà. E' molto stressante. Questa è una delle parti più disturbanti dell'esperienza. Comunque, discuterò brevemente come questo in sè non sia il centro o l'aspetto più disturbante dell'esperienza nell'approfondire il fenomeno.
Avviene anche un intenso sondaggio della testa; a volte c'è l'esperienza dell'inserimento di impianti. Diversi di questi impianti, sono stati rimossi e sono sotto analisi. Finora, non ci sono prove per escludere che siano fatti di materiali reperibili sulla Terra. Molta ricerca è in corso sugli aspetti fisici di questo, cosa di cui parlerò fra un momento. L'esperienza finisce col ritorno degli addotti tramite un'inversione della procedura che ho descritto. Solitamente tornano al posto in cui stavano prima, ma qua avvengono cose divertenti. Le loro magliette possono essere rovesciate. Oppure possono finire in un posto diverso da quello di origine.

L'Evidenza Fisica
Ci sono dimensioni fisiche che accompagnano questo fenomeno. Queste da sole non costituiscono evidenza che soddisferebbe gli scienziati, ma nel contesto delle abductions l'evidenza fisica è molto importante. Gli addotti possono svegliarsi con tagli inspiegabili, segni di prelievo o nasi sanguinanti. Esiste un caso in cui quattro o cinque persone sono state addotte da un appartamento e si sono svegliate tutte con i nasi sanguinanti la mattina dopo. In associazione con questa esperienza, possono notare terra bruciata fuori dall'appartamento, dov'è atterrato l'UFO.
L'evidenza fisica è qualcosa di sottile. Una delle cose importanti in termini di coscienza e delle nostre nozioni della realtà, è che l'evidenza qua va presa come totalità. Contare sull'evidenza fisica da sola può non soddisfarci. Presa nel contesto dell'intera e molto robusta esperienza di questo fenomeno, allora crea uno schema. Una tale sottile informazione è qualcosa a cui stare attenti mentre allarghiamo le nostre epistemologie. Dall'altra parte, a volte l'evidenza fisica non è così sottile. C'è un caso esplorato a New York, di una ipnosi regressiva fatta da Budd Hopkins.
In questo caso, una donna ha attraversato una finestra di un appartamento in cui viveva, nell'East Side. Questo avvenne circa quattro anni fa. Da quel momento, si sono fatti avanti diversi testimoni che erano fuori dal palazzo e che hanno visto l'UFO, hanno visto gli esseri e hanno visto lei e i piccoli esseri entrare nell'UFO, quindi hanno visto l'UFO andare verso l'East River. Erano sul Ponte di Brooklyn o in un punto della strada; hanno descritto esattamente, fisicamente dall'esterno del palazzo, quello che ha scoperto Hopkins e descritto nell'esperienza di abduction raccontata dalla donna con l'ipnosi regressiva.

Le Conseguenze dell'Esperienza
Il fatto che queste esperienze possano accadere nelle famiglie, aggiunge una dimensione più profonda e in certi modi più problematica alla conseguenza del fenomeno abduction. Ovvero, diversi membri di una famiglia possono essere presi; le esperienze possono prolungarsi per diverse generazioni, inclusi genitori e nonni. Ancora, le famiglie hanno molta difficoltà a parlare tra loro di questo, perchè vìola la realtà consensuale. Ad ogni modo, le due conseguenze fondamentali sono la natura traumatica/post-traumatica del fenomeno - benchè non sia completamente post-traumatica, come spiegherò - e la sua dimensione trasformante/stimolante alla crescita.

La Conseguenza Traumatica
Prima la traumatica: Il trauma ha quattro aspetti. Il primo elemento è la stessa esperienza - essere paralizzati, essere presi contro la propria volontà, essere sottoposti a queste procedure intrusive, terrificanti. Il terrore è enorme e viene affossato e represso per le ragioni di cui ho parlato.
Il secondo aspetto è l'isolamento che sentono questi individui. Sono molto riluttanti a raccontarlo ai propri parenti. Viene detto loro che immaginano troppo e che stanno sognando. Come adulti, se il ragazzo addotto racconta cos'è accaduto, diciamo, in un bar, gli verrà detto che è pazzo. Quindi gli addotti hanno appreso, come uno di loro ha espresso, ad andare "sottoterra". Non raccontano le loro esperienze, quindi si sentono molto isolati. Loro sanno che qualcosa di profonda importanza è avvenuto nelle loro vite, qualcosa che ha grande significato; ma non osano parlarne.
Il terzo aspetto, quello che ha particolare rilevanza per la nostra discussione, è che frantuma la loro comprensione della realtà consensuale, come chiaramente fa per noi. Claire, una donna che era ad una conferenza del M.I.T sulle UFO abductions, raccontò di essere la seconda di quattro generazioni di persone che sono state addotte e di essere preoccupata per non poter proteggere la propria nipote. Descrisse che sua nipote disegnava come si chiudeva in una scatola in modo che Mu, il capo alieno, non la prendesse a volte. Claire disse anche - caratteristico di quello che gli addotti mi dicono - "Gradirei l'idea di essere pazza. Accettare questo come genuino mina tutto quello che ho accettato come realtà. Mi piacciono gli scettici; mi danno una fuga".
Molte persone sono venute da me, particolarmente di recente, facendosi avanti con tutta l'attenzione che sembra in qualche modo aver legittimato il fenomeno (benchè non realmente, sembra ancora molto materiale da "tabloid" più che ufficiale). Però queste persone verranno da me e le ascolterò. Alla fine posso vedere che sono stressate e solitamente dicono cose come, "Vengo qua per farmi dire da te che sono pazzo". Allora dirò, "Non lo capisco. E' un profondo mistero per me. Ho visto molte persone come te e non è espressione di pazzia." Per loro questo è perdere, perchè strappa via la difesa della negazione che diceva loro che non può essere così. Il quarto aspetto del trauma risiede nel fatto che l'esperienza può ripetersi in ogni momento. Diversamente da molti altri traumi, non è finita, quando è finita.

La Conseguenza Trasformante
La seconda dimensione importante del fenomeno UFO abduction, che voglio sottolineare, è l'elemento della trasformazione. Quello che io e altri che hanno lavorato con questo trauma abbiamo scoperto, è che gli addotti iniziano a sentire che le loro esperienze hanno un proposito o un significato positivo per loro. Questo avviene quando il trauma è stato pienamente vissuto e processato intensamente nello stato non ordinario di coscienza, dopo più di una, due o tre o quattro mie sessioni di ipnosi, qualcosa inizia ad accadere negli addotti e nelle loro percezioni delle esperienze. Sentono che l'esperienza espande la loro coscienza, che si connettono con sè stessi, che si stanno aprendo ad una nuova prospettiva sull'universo.
Un uomo attraversò un terrore incredibile. Venne preso un campione del suo sperma contro la sua volontà e stava gridando sul letto mentre lavoravo con lui in ipnosi. Alla fine disse, "Sai, John, gli occhi degli alieni". Il contatto visivo, qualcosa a cui a volte si resiste fortemente, è materia potente e conferma per questi individui. Il terrore di questo riconoscimento è superiore, come disse quest'uomo, a quello della realtà fisica dell'essere sopraffatto e preso sulla nave. Ho visto questo schema caso dopo caso.
Altro importante aspetto trasformante riguarda l'intensa informazione che viene data agli addotti sulla nave in merito alla crisi globale. Per esempio, può venir loro mostrato un paesaggio devastato dopo una guerra nucleare o la distruzione ambientale. Possono vedere la Terra che muore, con l'atmosfera inquinata e fiumi orribili. In risposta a questo e quasi uniformemente, loro sviluppano una potente coscienza ambientale. Alcuni di loro arrivano a lasciare il lavoro che facevano.
Comunque, andrebbe notato che questa profonda trasformazione avviene solo quando hanno lavorato intensamente con le loro esperienze in uno stato non ordinario di coscienza. Queste trasformazioni non avvengono normalmente in modo spontaneo; gli addotti devono andare a fondo nella loro esperienza, sembra. Però quando lo fanno, molti scoprono che possono portare avanti l'esperienza nel lavoro che fanno nel mondo. Una donna iniziò a insegnare studi ambientali a scuola; una è divenuta una terapista del massaggio; un'altra è divenuta una agopunturista. Tendono verso lavori più colleganti, più transpersonali se volete.
Altra trasformazione che avviene è l'intenso legame che si crea con gli alieni dopo un periodo. Quello che in origine era un'esperienza intensamente traumatica, diviene una relazione straordinariamente significativa. Dalla paura del guardare negli occhi, arrivano a guardare a fondo in quegli occhi neri degli alieni. Una donna lo descrisse come 50 volte più potente di ogni altra esperienza che ha avuto connettendosi con un'altra persona sulla Terra. Quindi sentono questa relazione che li lega con qualcosa che va oltre loro stessi.
Recentemente ho affrontato casi che portano questo ancora oltre. In profonda trance un giovane uomo, per esempio, iniziò a parlare di un processo di accoppiamento inter-specie in corso. Disse che c'è una connessione in corso oltre la Terra, oltre noi stessi, che è ciò che sta accadendo con l'accoppiamento di queste due specie contro la nostra volontà. Io non penso che si possa capire questo tipo di cose senza un senso di disegno più grande, o di divinità o di una anima mundi. C'è questo senso di connessione inter-specie ad un livello molto potente. Ciò che quest'uomo mi disse è che questi esseri con le teste grandi hanno osservato troppo e non sentito abbastanza e quindi ci guardano per l'emozione. La creazione di piccoli ibridi, che avviene come risultato di questo processo di accoppiamento inter-specie, sembra un proposito importante delle abductions.
Gli alieni sono molto interessati nel vedere le madri che nutrono questi piccoli ibridi, le cui caratteristiche sono un mix tra gli esseri umani e gli alieni. Questo giovane uomo - Dane era il suo nome - affermò che apprese tramite connessione con gli alieni, che siamo divenuti troppo disconnessi dalle nostre sensazioni e che questo processo di accoppiamento è in qualche modo per "aprire la mente del cuore" - queste furono le sue parole. Abbiamo perso o ci serve sviluppare la mente del cuore. Il cuore ha una mente ed una agenda tutta sua, per portarci di nuovo a casa, tutti noi, con cui si riferiva a Dio o all'evoluzione di una coscienza da riportare al nostro Fondamento dell'Essere.

Il Significato delle Abductions
L'ultima parte che vorrei discutere è il come metto l'intero fenomeno assieme, quale significato ho potuto derivare dall'intera struttura. Questo è reso difficile dal fatto che gli alieni non necessariamente ti dicono cosa fanno finchè, come lo esprimono, non siamo pronti ad ascoltarlo. Inoltre, una teoria di questo fenomeno dovrebbe rispondere ad un vario numero di materie. Dovrebbe tenere conto del fatto che queste persone altrimenti sarebbero normali e sane. Dovrebbe tener conto degli avvistamenti di UFO che accompagnano alcune di loro, dei fenomeni fisici a volte associati e del fatto che avvengono a bambini fin dai tre anni.

Sfidare l'Arroganza della Nostra Specie
Prima di tutto, questo fenomeno ha sfidato il nostro senso della realtà in modo più potente di quasi qualsiasi altra cosa di cui sono a conoscenza. Un uomo ebbe un'esperienza dieci anni prima che potesse ricordarla senza ipnosi. In quel periodo e prima di ogni investigazione con me, affermò che l'esperienza lo aveva aperto. Come lui l'ha espresso "Quando mi aprii non potevo capire cosa stavamo facendo alla Terra. Questa apertura ha cambiato la mia intera prospettiva del nostro posto nell'universo."
Considerando questo, ho pensato che la crisi globale, la distruzione dell'ambiente, è il contesto in cui avvengono. Sono certo che non devo spiegarvi queste dimensioni. Questa crisi è alle radici un prodotto del paradigma dominante della mente Occidentale, in particolare il suo radicato dualismo e materialismo. Queste assunzioni filosofiche assieme rappresentano un tipo di arroganza di specie. Implicano che siamo l'unica intelligenza, gli unici col cervello evoluto abbastanza da produrre coscienza. Questo implica anche che siamo soli su questo pianeta con la nostra intelligenza, costruita a "mente singola", ma separata in un universo senza significato e altrimenti non conscio.
Ora, il fenomeno alieno colpisce quasi ogni aspetto di questo paradigma dominante e fondamentale della psicologia e della scienza Occidentale. Solo un esempio: Gli stessi UFO rendono ridicola la tecnologia di cui siamo tanto orgogliosi. Appaiono e scompaiono dallo schermo radar. Appaiono. Scompaiono. Nulla di militare è rilevante per loro, anche se per qualche quartiere militare appaiono per noi minacciosi. Forse avete sentito dello scherzo che Allen Hynek, un ufficiale dell'Air Force USA e un ex-debunker, che si è trasformato in un credente, usava raccontare. Cita un colonnello dell'Air Force che disse, "Perchè non ne abbattiamo uno e vediamo se sono amichevoli?"
Quindi vediamo al lavoro la Truffa: Loro esistono loro non esistono. Gli UFO appaiono nella nostra realtà fisica, quindi spariscono dalla nostra realtà fisica. Ci dicono che, qualsiasi illusione abbiamo avuto dell'essere a controllo del mondo, della natura, di noi stessi, sono tutte frantumate. Noi brutalmente non abbiamo controllo. Loro arrivano; ci prendono quando vogliono; ci portano nelle loro navi; fanno quello che vogliono con noi. Tutto quello che possiamo fare è arrenderci e cercare di essere aperti a questo.

Far Collassare le Mura tra Fisico e Spirituale
Gli addotti vivono anche il collasso dello spazio-tempo. Questi non sono generalmente persone filosoficamente sofisticate. Però a loro lo spazio e il tempo sembrano ripiegarsi e sparire. Questo frantuma la nozione di un universo spazio-temporale come unica dimensione possibile. Il nostro dualismo Occidentale viene anche scavalcato dal legame che si forma. La connessione che avviene con gli alieni ci dice che siamo in qualche modo collegati oltre l'universo per come lo conosciamo.
Se questo non fosse abbastanza, il fenomeno dell'abduction commette un altro peccato cardinale per la mente Occidentale. Se pensate alla demografia cognitiva, come descritta ad un gruppo di noi recentemente dal Dalai Lama in India, esistono tre dimensioni dell'essere conosciute alle tradizioni Orientali. Una è il fisico, i corpi manifesti che conosciamo. Quindi c'è il mondo spirituale - con gli angeli, Shiva, gli dei e le dee e così via. Infine, esiste il livello senza forma. Ogni tradizione possiede termini per questo livello - lo Spirito Santo per il Cristianesimo, l'anima mundi o il Grande Spirito per i Nativi Americani. Nell'Occidente abbiamo dipartimenti di religione, antropologia e filosofia per studiare il secondo e terzo dominio.
Però l'unico considerato reale è la prima dimensione - il fisico, il dominio del corpo, mentre in altre culture quelli sono domini reali. Chiaramente generalmente permettiamo a questi domini di esistere nelle menti delle persone. Però l'assoluto peccato cardinale per la mente Occidentale - e la cosa che fa impazzire i miei colleghi e che probabilmente mi porterà nei guai - è che può esserci traffico tra le barriere, è che il terzo mondo può entrare nel mondo fisico. Questo è però precisamente quello che questo fenomeno ci indica. In altre parole rompe questa barriera che dovrebbe stare nel terzo mondo, invece questo si mostra nel mondo fisico.

Un Intervento Cosmico
Il modo in cui lo comprendo - e sto allargando un poco dicendo che l'intelligenza superiore, o qualsiasi cosa sia al lavoro come "correttore cosmico", può parlarci solo nel linguaggio che conosciamo. Con questo intendo che molti addotti con cui lavoro, sono arrivati a capire che c'è uno sbilanciamento in noi che richiede un aggiustamento cosmico, un intervento esterno a noi. Però l'unico linguaggio che comprendiamo, particolarmente nella cultura Occidentale è il linguaggio del fisico, della creatura incarnata. Quindi se una intelligenza vuole raggiungerci, deve venire da noi in forma fisica. Questo è il perchè gli alieni entrano nel nostro mondo nel modo altamente tecnologico a noi famigliare. Voglio concludere con due citazioni. Una è di Rainer Maria Rilke. Viene da una lettera, citata nella prefazione del libro di Peter Matthieson, The Snow Leopard. Rilke, potreste ricordare, era in una sua personale odissea, come Peter Mattlhieson. Rilke scrisse,
Questo è l'unico coraggio che ci viene chiesto. Avere coraggio per il più singolare e il più inspiegabile che possiamo incontrare. Che l'umanità in questo senso è stata codarda procurando danno senza fine alla vita. Le esperienze chiamate visioni, l'intero cosiddetto mondo spirituale, la morte e tutte queste cose così a noi vicine sono state così escluse dalla vita che i sensi con cui potremmo capirle si sono atrofizzati. Per non parlare di Dio.
L'ultima citazione è di un addotto. E' una giovane madre. E' stata addotta con suo figlio e, forse, suo marito. Le è stato detto dagli alieni che c'è un posto da cui vengono dove il tempo non esiste. Per lei, questo dominio è divenuto reale. "La Verità è Verità", ha detto. "Sarà ancora lì quando la scienza sarà pronta a vederla o equipaggiata per confermarla".


Domande e Risposte

Membro del Pubblico: Hanno detto altro sulla loro provenienza?

John Mack: Il problema qua è che c'è una sintonia fine che sembra in corso tra la coscienza degli addotti e quello che comunicano gli alieni. A volte sembrano un koan Zen. Chiaramente, questo viene riportato dai ricercatori sulle abduction, come insensato, come per dire, non è per tua conoscenza. Però viene detto più poeticamente. Quindi la persona cercherà di scoprire da quale pianeta vengano, quale stella e così via. Tutto questo è molto interessante ma non molto fruttuoso. E' come se dovessimo aprirci a qualche altra dimensione. Jacques Vallee (1990) parla di un universo multidimensionale o di una multipla realtà o di altre dimensioni che entrano nella nostra. Non abbiamo ancora molti geografi di un universo multidimensionale, quindi è difficile trovare un linguaggio per parlare di questo tipo di cose. Possono esserci alcuni scienziati esperti del multi-verso, come Fred Alan Wolf (es, 1987) e altri, ma per molti di noi questa domanda è difficile da affrontare.

AM: Il governo ha cercato di fermarti in questo lavoro?

JM: Non sono molto ferrato in quest'area della consapevolezza governativa o del coinvolgimento con gli UFO. E' un'area complicata completa di documenti. Comunque, il senso generale che ho avuto dalla posizione dei governi è che prendono la posizione che potrei prendere se fosse il mio lavoro quello di provvedere alla sicurezza nazionale. Praticamente hanno questo materiale, ma dicono che non c'è nulla da fare. Non esiste. Quindi nascondono. Questa è per me l'attitudine del governo. Però non sono venuti da me personalmente.
E' stato fatto un film su questo, intitolato "Intruders". Il personaggio principale, uno psichiatra, ha visto circa tre casi di abduction e ha fatto un discorso. Delle persone del governo di alto livello si sono confrontate con lui nello stile di Hollywood. Ero consulente per questo show, ma non ho accettato questa parte. Gli uomini del governo hanno cercato di corrompere lo psichiatra, sapendo di nascondere la verità dal pubblico e cercando di farlo giocare al cover-up. Lo psichiatra, chiaramente, ha una mente elevata e non sarà corrotto. Nel mondo reale, comunque, nessuno di noi - Budd Hopkins, Dave Jacobs o io stesso - è stato avvicinato dal governo. Non penso che saprebbero cosa fare con noi se lo facessero.

AM: Puoi dire altro sul significato dell'apparente durezza dell'esperienza e del perchè avvenga ora?

JM: Le persone sono venute al movimento transpersonale perchè non c'era posto dove potessero parlare delle loro esperienze mistiche e del loro potere. Ho parlato di altre dimensioni e degli universi. Terence McKenna (1991) ha scritto sugli universi paralleli. E' stato anche un sostenitore del fatto che la mente Occidentale è così incrostata, così tagliata fuori dalla divinità, che serve una dose molto pesante di qualcosa per aprirci nei cuori e nelle anime e che gli psichedelici sono un colpo davvero potente che può attraversare la corazza della mente Occidentale. Vedo questo fenomeno dell'abduction come un altro. E' come se ci colpisse dove viviamo, nel dominio fisico. Quindi è anche un tipo di processo di apertura molto potente, non solo per gli addotti, ma per tutti noi, attraverso il significato straordinario del fenomeno.

AM: Hai parlato di questo con David Bohm ed esiste un ramo della fisica che affronta il multiverso?

JM: Penso ci sia un interesse crescente nella fisica su questo argomento. Penso che la nuova fisica sia certamente molto compatibile alle possibilità verso le quali l'esperienza di abduction ci apre; è molto aperta a questo, infatti. Per quanto riguarda la scienza del multiverso come tale, non so.

AM: Come si sentono gli addotti verso i propri rapitori in base alla sindrome di Stoccolma, dove i terroristi rapiscono qualcuno e rapiti finiscono per sentire una relazione positiva con i propri rapitori dopo un periodo?

JM: Questa è stata l'interpretazione prevalente in realtà, nella ricerca sulle UFO abduction, in merito al fenomeno del legame. Penso che sia in parte ciò che avviene, ma che il legame che si forma sia molto più profondo di quello. Nel caso dei terroristi, credo che abbiano un interesse personale. Forse anche gli alieni; Non dico che non sia così. Ma sembra davvero parte di un processo cosmico più profondo, una connessione tra due specie. C'è una sensazione di inganno o truffa, ma non tendo verso l'interpretazione della sindrome di Stoccolma. C'è una parte di questo, ma nel complesso sento che avviene qualcosa di più significativo di questo.

AM: Durante le abductions, è semplicemente un senso soggettivo del tempo passato o i membri delle famiglie notano che sono andati?

JM: Entrambe le cose. Ci sono situazioni in cui qualcuno vive un'esperienza di abduction e ad altri sembra che siano ancora presenti fisicamente. Sembra più un'esperienza extracorporea e l'esperiente sente come se il proprio corpo l'abbia lasciato. Quindi ci sono molti altri casi - ne ho un certo numero e anche altri ricercatori - in cui il corpo della persona è veramente fuori dall'appartamento e può essere lontano per molte ore.
Travis Walton sparì per diversi giorni nel 1975 e quindi venne trovato mentre vagabondava nei boschi. Quindi non si sa da quanto era stato riportato. Però l'usuale esperienza comprende l'essere sparito da una a tre ore. Uno dei miei primi casi, una giovane donna, venne addotta con un amico da una stanza nella casa di suoi amici. Vennero riportati circa alle cinque o sei di mattina. Quando però non tornarono a casa e non vennero trovati dai due padri fino alle sei della mattina, i padri erano chiaramente preoccupati. Dissero, "Dove sei stato durante la notte?" Solo più tardi la donna ricordò la sua esperienza d'abduction, quindi al tempo loro semplicemente non si trovavano lì e non poterono spiegare dove fossero stati. Vennero anche fatte delle ricerche per trovarli.
Quello che caratterizza l'esperienza dell'abduction è che è fisicamente reale ed entra nel mondo fisico, ma è anche transpersonale e soggettiva. Attraversa la barriera tra il mondo fisico ben definito e il mondo spirituale/transpersonale.


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MessaggioInviato: 14/10/2013, 18:12 
LA SAGA DELLE EBE

Fonte: http://www.usac.it/articoli/casale_ebe/casale_ebe.htm

Nell’estate del 1979, William L. Moore lasciò il suo lavoro di insegnante, in una piccola cittadina del Minnesota, per trasferirsi in Arizona, dove sperava di intraprendere una carriera di scrittore. Moore era stato profondamente coinvolto nell’investigazione di un presunto UFO crash avvenuto nel luglio del 1947 a Roswell, New Messico. Un caso che Moore e Charles Berliz avrebbero reso noto l’anno seguente nel loro best-seller “The Roswell Incident”.
Dopo il suo trasferimento nel Southwest, Moore fu molto vicino a Coral e James Lorenzen, i due veterani dell’ufologia statunitense che nel 1952 avevano fondato l’APRO (Aerial Phenomena Research Organization – Organizzazione per la Ricerca sui Fenomeni Aerei) una delle prime e più prestigiose associazioni civili di ricerca sugli Oggetti Volanti non Identificati. Moore entrò ben presto a far parte dell’organizzazione dei coniugi Lorenzen.
“The Roswell Incident” fu pubblicato nell’estate del 1980 e in settembre ebbe luogo un dibattito sugli UFO all’Istituto Smithsonian.
Moore lasciò la sua casa in Arizona e si recò a Washington D.C. per assistere al suddetto dibattito, e strada facendo cercò di promuovere il suo libro alla radio e alla televisione. Stando a quanto egli stesso avrebbe riferito sette anni più tardi, una serie di straordinari eventi avrebbero avuto inizio durante quel suo viaggio.
Moore aveva appena partecipato ad uno show radiofonico ad Omaha e si trovava nella sala di aspetto della stazione locale in attesa del suo volo, quando una receptionist gli riferì che un uomo al telefono chiedeva di lui.
L’individuo, che sosteneva di essere un colonnello dell’Air Force, esordì dicendo: “Penso che lei sia l’unico che ho sentito che sembra sapere di cosa sta parlando”. Egli quindi chiese se avrebbe potuto incontrare Moore per approfondire ulteriormente l’argomento.
Moore rispose che avrebbe preso il suo aereo di lì a pochi minuti e che quindi non sarebbe stato possibile fare la “chiacchierata”, tuttavia si annotò il numero telefonico dell’uomo.

Immagine
Da sinistra Moore, Shandera e Stanton Friedman

L’8 settembre, durante il viaggio di ritorno da Washington, Moore partecipò ad uno show radiofonico nella cittadina di Albuquerque. All’uscita dello studio radiofonico fu avvisato che vi era una chiamata telefonica per lui. L’uomo al telefono, che si identificò come un individuo della Base Kirkland, disse :“Penso che lei sia l’unico che ho sentito che sembra sapere di cosa sta parlando”.
Moore ritenne quindi immediatamente ovvio che il misterioso individuo era lo stesso della precedente telefonata.
Poco dopo, Moore e il misterioso personaggio, che avrebbe in seguito chiamato Falcon, si diedero appuntamento presso un ristorante locale. Falcon, che si scoprirà essere il sergente maggiore dell’Air Force Richard Doty (ma Moore ha sempre decisamente negato ciò), disse che avrebbe indossato, come segno di riconoscimento, una cravatta rossa.
Questo primo incontro tra i due sarebbe stato l’inizio di una lunga relazione tra Moore (a cui nel 1982 si aggiunse il produttore televisivo Jaime Shandera) e dieci membri di un gruppo ombra connesso con l’intelligence militare che (a suo dire) si opponeva al cover-up sugli UFO.
L’incredibile storia che emerse dal singolare rapporto di Falcon è la seguente: il primo UFO crash, con corpi di piccoli umanoidi grigi, avrebbe avuto luogo vicino Corona, new Messico, nel 1947. Due anni dopo un umanoide fu trovato vivo dalle squadre di recupero e condotto alla base militare di Los Alamos, ove fu “ospitato” fino alla sua morte avvenuta nei primi anni ’50.
L’essere, denominato dagli scienziati EBE-1 (acronimo per Entità Biologica Extraterrestre), fu il primo di tre alieni che il governo USA avrebbe avuto in custodia fino ad oggi.
Un capitano dell’Air Force, ora colonnello in pensione, fu il compagno inseparabile di EBE.
Dapprima risultò impossibile comunicare con l’essere. Tuttavia in seguito fu impiantato un dispositivo nella sua gola che lo rendeva capace di parlare l’inglese. EBE-1, l’equivalente di un meccanico sulla nave spaziale, avrebbe riferito quello che sapeva sulla natura e gli scopi delle visite extraterrestri.
Successivamente all’incidente di Roswell, fu costituito, il 24 settembre 1947, con ordine esecutivo del presidente Harry Truman, Majestic-12 (o MJ-12), il segretissimo gruppo di studio sugli extraterrestri .
MJ-12 operava come un corpo politico. Il Progetto Aquarius è un gruppo ombrello, nel quale tutti i vari compartimenti che trattano problemi relativi agli Extraterrestri svolgono le loro funzioni. Il Progetto Sigma si occupava delle comunicazioni elettroniche con gli alieni, ed era parte di un progetto di contatto avviato dall’ Agenzia per la Sicurezza Nazionale sin dal 1964, a seguito di un atterraggio alieno avvenuto alla base Holloman, nel tardo aprile di quell’anno.
Nove razze di extraterrestri stanno visitando al Terra, uno di queste razze, i piccoli umanoidi grigi del terzo pianeta di Zeta Reticuli, sono stati qui per 25.000 anni e hanno influenzato l’evoluzione umana. Essi hanno anche creato le religioni. Alcuni importanti personaggi vogliono porre fine alla politica di cover-up e preparare il popolo americano alla realtà della presenza aliena attraverso l’intrattenimento popolare, inclusi film come “Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo”(il cui momento topico è una versione cinematografica dello sbarco di Holloman), ed “E.T.”.
Presso il quartier generale della CIA a Langley, Virginia, è custodito un ponderoso volume chiamato “La Bibbia”, una sorta di compendio di tutti i rapporti relativi ai vari progetti sugli Alieni.
Stando a quanto riferito da Moore solo nel 1989, egli avrebbe cooperato con le sue fonti dell’AFOSI (Air Force Office of Special Investigations), con Richard Doty in particolare, facendo loro da informatore. Gli insiders dell’AFOSI avevano riferito a Moore di essere particolarmente interessati al ricercatore Paul Bennewitz, e gli fecero capire che, come parte dell’accordo, egli avrebbe dovuto “controllarne i movimenti”. Inoltre Moore avrebbe dovuto, seppur con minor zelo, “tenere sotto controllo” l’APRO e diversi altri ricercatori UFO.
Moore apprese che diverse agenzie governative erano interessate alle attività di Bennewitz e che volevano sommergerlo di false informazioni/disinformazione, per confonderlo.
Ma chi era Paul Bennewitz e perché era tanto importante per l’Intelligence?
La singolare storia di Bennewitz, un ingegnere elettronico di Albuquerque nel New Messico, inizia nel 1979 quando ha modo di avvistare e filmare strane luci nel cielo nei pressi della base aerea Kirkland AFB di Manzano, che dista a poche centinaia di metri dalla sua abitazione.
In quel periodo Bennewitz, che era membro dell’APRO, investigava su un caso di rapimento da parte di alieni riguardante una donna di nome Myrna Hansen, la quale sosteneva di aver avvistato, assieme al giovane figlio, un UFO mentre stava guidando su una strada rurale nei pressi di Cimarron, Nuovo Messico.
Coadiuvato da Leo Sprinkle, noto psichiatra ed ufologo, Bennewitz sottopose ad ipnosi regressiva la Hansen la quale raccontò un storia allucinante.
In stato di ipnosi la donna riferì di avere, in quell’occasione, avvistato diversi Ufo nonché di essere stata rapita, assieme al figlioletto, dagli alieni e quindi condotta in una base segreta sotterranea.
All’interno della base aveva assistito, oltre che alla mutilazione ed al dissanguamento di capi di bestiame bovino, all’agghiacciante visione di contenitori con all’interno parti di corpi umani galleggianti in un liquido.
La donna affermava inoltre che gli alieni, prima di rilasciarli, avevano inserito nel suo corpo ed in quello del figlio degli impianti capaci di controllare le loro menti a distanza.
Convinto che tale episodio fosse in qualche modo collegato alle strane luci da lui avvistate sulla base di Manzano, Bennewitz cominciò a filmarle ricavandone diversi metri di pellicola.
Riuscì anche a registrare e decodificare, con un programma informatico di sua invenzione, dei misteriosi segnali elettronici provenienti, a suo parere, dalle navette aliene. Bennewitz scrisse sulle sue esperienze una lunga relazione che denominò “Progetto Beta”.
Poiché l’APRO non prese molto sul serio la sua storia, Bennewit decise allora di rivolgersi all’USAF la quale si mostrò invece molto interessata al suo materiale. Infatti, in un documento USAF declassificato si legge che i film ed i nastri magnetici che Bennewitz presentò al personale della base Kirkland alla fine del 1980 vennero analizzati dal sergente Richard Doty e da Jerry Miller, un ex consulente del progetto Blue Book. Le conclusioni furono che le immagini mostravano effettivamente degli oggetti volanti non identificati, ma che non era possibile dire se costituivano una minaccia per la sicurezza della base.
Solo nel 1982 l’APRO decise di indagare sulle affermazioni di Bennewitz, affidando il caso ad uno dei suoi direttori, William Moore.
Bennewitz riferì a Moore le conclusioni a cui era pervenuto intercettando i segnali extraterrestri.
Dalle trasmissioni si evinceva un drammatico scenario; due tipi di razze extraterrestri avevano invaso gli Stati Uniti: i benevoli “Bianchi” ed gli ostili “Grigi”. Questi ultimi erano responsabili delle mutilazioni di bestiame e dei rapimenti di esseri umani.
I Grigi avevano inoltre stipulato un accordo con il governo USA, il quale aveva permesso loro di costruire una base segreta sotterranea sotto la riserva indiana degli Apache Jicarilla nei pressi di Dulce, New Messico. Gli alieni però erano sul punto di rompere il trattato.
Bennewitz, sempre più spaventato dalle sue scoperte, cercava disperatamente di avvertire le autorità (deputati e senatori, scienziati, militari e ufologi come John Lear e Linda Howe) del pericolo imminente.
Nel frattempo, William Moore era stato avvicinato dal sergente Richard Doty, il quale gli aveva rivelato come a partire dal 1980 e per quasi tre anni, gli agenti di varie agenzie governative avevano messo in atto una campagna di disinformazione contro Paul Bennewitz con lo scopo di confonderlo e di screditarlo agli occhi dell’opinione pubblica.
Doty si servì inoltre di Moore per propinare al povero Bennewitz ogni sorta di materiale fasullo confezionato ad arte dall’ AFOSI.
Lo stato mentale di Bennewitz finì col deteriorarsi progressivamente : dormiva pochissimo, si barricava in casa armato fino ai denti ed aveva allucinazioni di alieni intenti a far esperimenti su di lui. Di li a poco Bennewitz venne ricoverato in un ospedale psichiatrico a causa di un forte esaurimento nervoso.
Solo nel 1989, in occasione di un convegno del MUFON, Moore confessò alla platea di ufologi di aver preso parte alla campagna di disinformazione che aveva portato al collasso psichico il povero Bennewitz.
Disse di non aver idea del perché l’AFOSI avesse orchestrato tutto ciò e che poteva fare solo delle ipotesi.
La prima è che Bennewitz fosse stato scelto, a caso, dai servizi di intelligence come cavia per un esperimento di disinformazione applicata al mondo reale.
Oppure, che il governo, preoccupato di quello che Bennewitz stava scoprendo alla base di Manzano, avesse deciso di confonderlo a tal punto da fargli perdere interesse per la cosa e anche di renderlo assolutamente non credibile, qualunque altra informazione divulgasse.
L’ultima ipotesi paventata da Moore è che i servizi segreti abbiano voluto infliggere una punizione esemplare a Bennewitz, allo scopo di scoraggiare chiunque avesse voluto in futuro ficcare il naso nei pressi di una installazione militare.
Moore cercò maldestramente di giustificarsi, affermando di essere stato al gioco delle agenzie governative al solo scopo di guadagnarsi la loro fiducia e di ottenere quindi informazioni classificate sugli UFO.
A quanto pare però il governo aveva colto due piccioni con una fava, in quanto anche lo stesso Moore, come Bennewitz, uscì ingloriosamente dalla scena ufologica abbandonando il salone del convegno tra i fischi e le urla di disapprovazione dei presenti.
Doty fu anche la fonte di un presunta comunicazione dell’AFOSI datata 17 novembre 1980, e destinata a divenire famosa con il nome di “Aquarius document”. Il documento, spedito dal quartier generale dell’AFOSI della base di Bolling a Washington, D.C. e destinato al distretto AFOSI di Kirkland, menziona, in forma breve e criptica, le analisi dei negativi di un filmato UFO ripreso apparentemente il mese precedente.

Il penultimo paragrafo del telex dice:

" L’USAF NON E’ PIÙ PUBBLICAMENTE ATTIVO NELLA RICERCA UFO, TUTTAVIA, HA COMUNQUE INTERESSE RISPETTO A TUTTI GLI AVVISTAMENTI DI UFO SU INSTALLAZIONI MILITARI/TEST RANGES. MOLTE ALTRE AGENZIE GOVERNATIVE, COORDINATE DALLA NASA, INVESTIGANO ATTIVAMENTE SU AVVISTAMENTI ATTENDIBILI TRAMITE COPERTURE. UNA DI TALI COPERTURE È L’ UFO REPORTING CENTER, COSTA DEGLI STATI UNITI ED IL GEODETIC SURVEY, ROCKVILLE, MD 20852, LA NASA FILTRA I RISULTATI DEGLI AVVISTAMENTI PER APPROPRIATI REPARTI MILITARI CON INTERESSE IN QUEL PARTICOLARE AVVISTAMENTO. LA POLITICA UFFICIALE DEL GOVERNO DEGLI STATI UNITI E I RISULTATI DEL PROGETTO ACQUARIUS SONO ANCORA CLASSIFICATI TOP SECRET SENZA DIFFUSIONE AL DI FUORI DEI CANALI UFFICIALI DI INTELLIGENZA E CON ACCESSO LIMITATO A “ MJ TWELVE ".

E’questa la prima volta che viene menzionato il MJ-12 in un presunto documento governativo ufficiale. Moore lo descrive come un esempio di disinformazione connessa al caso Bennewitz. Il documento è una versione modificata di un autentico messaggio dell’AFOSI con aggiunte spurie. Tra le più significative aggiunte, dice Moore, vi sono il falso riferimento all’ U.S. Coast Geodetic e alla NASA, che nell’originale era la NSA (National Security Agency).
In base a quanto sostenuto da Moore, Doty sfilò il documento dalla telescrivente e glielo mostrò immediatamente. Più tardi, Doty tornò con ciò che sembrava essere una copia, ma Moore notò subito che esso non era esattamente lo stesso: vi erano infatti delle evidenti aggiunte. Poi Doty chiese a Moore di fornire il documento alterato a Bennewitz. Riluttante ad essere coinvolto nella diffusione di un documento falso, Moore ci pensò su, poi finalmente realizzò che le fonti con cui era in contatto (quelle che gli stavano passando informazioni sulle EBE e sui loro rapporti con il governo USA) avrebbero chiuso i ponti se lui non avesse cooperato. Così diede il documento a Bennewitz ma l'esortò a non pubblicarlo. Bennewitz fu d'accordo e mantenne la promessa di non diffonderlo.
Nel settembre del 1982 Moore era a conoscenza di tre copie dell’Aquarius telex: di quella in possesso di Bennewitz, di un’altra custodita da Moore stesso in un posto sicuro e infine, di un’ultima copia che egli teneva nella sua valigetta durante un viaggio, in quel mese, a San Francisco per incontrare qualcuno. Egli incontrò il suo uomo in mattinata e nel pomeriggio qualcuno irruppe nella sua automobile trafugando la valigetta.
Quattro mesi dopo, una copia del documento Aquarius giunse nelle mani di un avvocato di New York interessato agli UFO, e ben presto il documento ebbe una vasta diffusione.
Verso la fine del 1982 durante une delle molte “amichevoli conversazioni” con Doty, Moore disse a questi che stava conducendo ricerche sulla vecchia storia di un UFO precipitato ad Aztec, New Messico nel 1948, oggi considerata dai più un’elaborata truffa. Il caso era stato diffuso dal giornalista Frank Scully nel 1950, decretandone il suicidio professionale. Doty disse di non aver mai sentito parlare di quella storia e ne chiese a Moore i dettagli, prendendone diligentemente nota.
Il 10 e 11 gennaio 1983, Peter Gersten, direttore del CAUS, si incontrò con Doty nel New Messico. Ci furono due incontri, al primo dei quali erano presenti anche Moore ed il produttore televisivo Ron Lakis. Nel corso del primo incontro Doty si mostrò alquanto parco di commenti, ma al secondo appuntamento parlò estesamente di quelli che apparivano essere straordinari segreti.
Doty disse che il governo sa perché gli UFO appaiono in certi luoghi, senza tuttavia esplicitare oltre. “Comunque – aggiunse - sono extraterrestri senza possibilità di dubbio… e vengono da un luogo distante 50 anni luce dalla Terra”. Doty era a conoscenza di almeno tre UFO precipitati: l'incidente di Roswell e altri due, uno negli anni cinquanta l'altro negli anni sessanta. In tali occasioni erano stati recuperati anche dei corpi.
Un evento eccezionale, molto simile a quello rappresentato alla fine del film Incontri Ravvicinati del Terzo, ebbe luogo nel 1966. La NSA (Agenzia per la Sicurezza Nazionale) fu coinvolta in comunicazioni con gli extraterrestri; tale sforzo è chiamato Progetto Aquarius.
Secondo Doty, talpe governative stanno raccogliendo informazioni nelle organizzazioni ufologiche diffondendo al contempo disinformazione.
Doty parlò del documento Aquarius e disse che è impossibile far uscire dagli archivi i documenti veramente importanti. Alcuni sono protetti in modo tale che si disintegrano dopo cinque secondi di esposizione all’aria (!). Questi documenti parlano di accordi tra il governo Americano ed extraterrestri, in base ai quali questi ultimi sono liberi di condurre mutilazioni sugli animali (specialmente di bestiame bovino) e di sbarcare in una certa base, in cambio di informazioni sulla avanzata tecnologia degli UFO.
Doty disse anche che, tramite i programmi di intrattenimento popolare, il popolo americano viene gradualmente preparato ad accettare la realtà di visite da parte di esseri benevoli di altri mondi.
A un certo punto della discussione, Doty chiese sibillinamente a Gersten : “come fa a sapere se io sono qui per disinformarla o per darle informazioni che fanno parte del programma, sapendo che lei si accinge a parlare in giro di quanto ha sentito?”.
Alla fine del 1982, Linda Moulton Howe, una ricercatrice americana famosa per una sua dettagliata inchiesta sul fenomeno delle mutilazioni animali, ricevette una chiamata dalla HBO (Home Box Office). La voce dall’altro capo del telefono disse che la HBO era rimasta molto impressionata dal suo libro “Uno strano raccolto”, e che voleva sapere se era interessata a girare un documentario sugli UFO.
Nel marzo 1983, la Howe si recò a New York per firmare un contratto con la HBO per uno show che si sarebbe intitolato UFO- the ET Factor. La sera precedente la giornalista si era incontrata con alcuni rappresentanti della HBO ed aveva cenato con Gersten e lo scrittore scientifico Patrick Huyghe. Gersten riferì alla Howe del suo incontro con Richard Doty, ed accennò alla possibiltà di organizzarle un incontro con questi. Venne quindi fissato un appuntamento ad Albuquerque, per il 9 aprile. Doty avrebbe dovuto incontrare la Howe all’aereoporto ma, stranamente non si fece vivo. La Howe telefonò quindi a casa sua, ma un ragazzino rispose dicendo che il padre non era lì. Allora la ricercatrice telefonò a Jerry Miller, capo del Reality Weapons Testing di Kirkland ed ex investigatore del progetto Blue Book. Conosceva Miller da una precedente conversazione telefonica, quando lo chiamò per chiedergli delle affermazioni su Paul Bennewitz, nei confronti del quale la Howe nutriva un vivo interesse. Miller le aveva chiesto una copia di “Uno Strano Raccolto”, e più tardi le aveva fornito il suo numero telefonico chiedendole di contattarlo se si fosse trovata a Albuquerque. Miller andò a prendere la Howe all’aereoporto e quindi la portò a casa sua.
Durante il tragitto, Linda Howe rivolse a Miller alcune domande ricevendo però ben poche risposte. Una delle domande a cui Miller non aveva voluto rispondere era se lui fosse quel “Miller” menzionato nel documento Aquarius.
Una volta giunti a casa sua, Miller chiamò Doty il quale arrivò dopo pochi minuti, rispondendo aggressivamente alla domanda della Howe su dove fosse stato. Doty disse di aver aspettato a lungo all’aereoporto. Come scrisse la Howe in seguito “ forse egli aveva deciso di non venire all’appuntamento, ed era accettabile, nel suo ordine di idee, lasciarmi attendere all’aereoporto fino a quando Jerry Miller non lo chiamò a casa”.
Sulla via di Kirkland, Howe chiese a Doty, il quale appariva provocatorio e nervoso, se conosceva qualcosa sull’atterraggio di Holloman. Doty rispose che era avvenuto realmente ma che Rober Emmenegger aveva la data sbagliata. L’atterraggio avvenne non nel maggio 1971 ma il 25 aprile 1964, dodici ore dopo il famoso caso di Socorro, che aveva avuto come testimone il poliziotto Lonnie Zamora (questi vide un oggetto ovale, atterrato nel deserto e due piccoli esseri in tuta bianca).
“I militari ed il personale scientifico della base sapevano che ci sarebbe stato un atterraggio”- disse Doty- “ma qualcuno sbagliò i tempi e le coordinate. E un ricognitore militare avanzato atterrò nel luogo e nel momento sbagliato, essendo poi visto da Zamora. Tre UFO apparvero ad Holloman alle sei del mattino seguente, uno di essi atterrò mentre gli altri due rimasero sospesi nell’aria”.

Immagine
Una rara foto di Richard Doty

Durante l’incontro tra gli extraterrestri ed i rappresentanti del governo USA, agli alieni vennero restituiti i corpi dei compagni morti, ed essi in cambio restituirono qualcosa di non specificato. Cinque telecamere, da terra e dall’alto, ripresero l’evento.
Arrivati alla base di Kirkland, Doty condusse la Howe in un piccolo edificio bianco e grigio, la portò quindi in quello che definì “l’ufficio del mio boss” e la fece sedere al centro della stanza.
La giornalista fece notare che quella posizione avrebbe potuto facilitare una registrazione della loro conversazione, ma Doty si limitò ad osservare che “occhi possono vedere attraverso la finestra”.
“I miei superiori mi hanno chiesto di mostrarle questo” , disse Doty mostrando una busta marrone che aveva tirato fuori da un cassetto della scrivania e da cui prelevò molti fogli di carta.
Li passò alla Howe avvertendola che le era proibito farne delle copie. Avrebbe potuto solo leggerli alla sua presenza e porre eventuali domande.
Il documento non forniva indicazioni su quale agenzia governativa, militare o scientifica avesse preparato il rapporto. Il titolo era : Briefing per il Presidente degli Stati Uniti sul Soggetto dei Veicoli Volanti non Identificati, senza tuttavia specificare di quale presidente si trattasse.
Il documento non recava neppure una data che avrebbe potuto ricollegarlo ad una particolare amministrazione politica. Il primo paragrafo, scritto in un linguaggio burocratico, elencava date e località di UFO precipitati e recuperati e dei loro occupanti. Questi ultimi venivano invariabilmente descritti come piccoli umanoidi grigi con grandi teste, occhi larghi e privi di naso.
Si sapeva- continuava il documento nella pagina successiva- che questi esseri, provenienti da un vicino sistema solare, erano stati qui per migliaia di anni. Attraverso manipolazioni genetiche, essi avevano influenzato il corso dell’evoluzione umana ed, in tal senso, avevano creato gli esseri umani. Gli alieni avevano anche creato le religioni.
Il documento menzionava l’incidente di Roswell del luglio 1947, ed un altro crash avvenuto colà nel 1949. Gli investigatori trovarono presso il luogo dell’impatto cinque corpi ed un alieno vivo, il quale fu trasportato presso il Laboratorio Nazionale di Los Alamos, a nord di Albuquerque.
Gli Alieni, piccoli umanoidi grigi, furono denominati Entità Bilogiche Extraterrestri, e quello ancora vivo fu chiamato EBE. EBE fece amicizia con un ufficiale dell’Air Force, ma morì di cause sconosciute il 18 giugno 1952. (l’amico di EBE, nel 1964 colonnello, fu tra quelli che incontrarono gli alieni che atterrarono ad Holloman). Ad esso ci si dovrebbe riferire con il nome di EBE-1 poiché negli anni successivi un essere simile, EBE-2, fu custodito dal Governo in un luogo sicuro. Infine un terzo alieno, EBE-3, apparve sulla scena ed ora vive, in segreto, in una base militare .
Il documento informativo narrava di altri UFO crash, uno presso Kingman, Arizona, un altro nel Texas del sud. Veniva anche menzionato l’incidente di Aztec. I rottami ed il corpi erano stati rimossi e trasferiti presso le installazioni di Los Alamos e Wright – Patterson.
Furono avviati molti programmi segreti per studiare il materiale recuperato. Tra questi Snowbird (ricerca e sviluppo dallo studio di un’astronave intatta lasciata dagli alieni come dono agli americani), Aquarius (un progetto ombrello sotto la quale venivano coordinati la ricerca e gli i tentativi di contatto con gli Alieni). Il progetto Sigma si occupava delle comunicazioni elettroniche con gli alieni. Vi era anche un defunto progetto Garnet, il cui scopo era di indagare l’influenza extraterrestre sull’evoluzione umana.
Stando al documento gli alieni erano apparsi a diversi intervalli nella storia umana – 25.000, 15.000 e 2500 anni fa- per manipolare il DNA umano. Un paragrafo affermava brevemente che “ duemila anni fa gli extraterrestri crearono un essere che fu messo qui per insegnare la pace e l’amore. Alla domanda della Howe se si trattasse di Gesù Cristo, Doty rispose affermativamente.
Un’altro passo del documento menzionava un differente gruppo di EBE, chiamati gli “Alti” ".
Le carte riportavano, inoltre, che il Progetto Blue Book dell’Air Force era solo una copertura per distogliere l’attenzione da progetti ben più importanti e concreti. Doty menzionò un “MJ-12” spiegando che MJ stà per “Majority”. Esso era un gruppo politico di dodici eminenti rappresentanti del governo(scienziati, ufficiali militari e dell’intelligence) che prendeva le decisioni sul cover-up ed i contatti con gli Alieni.
Doty promise alla Howe migliaia di metri di pellicola su dischi precipitati, corpi di alieni, EBE-1 e l’incontro di Holloman . Ella avrebbe potuto usare questo materiale nel suo documentario per narrare la storia di come gli ufficiali governativi fossero venuti a conoscenza che la Terra è stata visitata dagli alieni e di ciò che hanno fatto in merito. “Noi vogliamo che lei faccia il film” concluse Doty.
Linda Howe, comprensibilmente scettica, chiese perché mai le venisse offerta tale possibilità, perché doveva essere lei e non, ad esempio, il Washington Post a dare la notizia del millennio
Doty replicò bruscamente che i singoli sono più facilmente manipolabili e screditabili rispetto alle grandi organizzazioni. E aggiunse, inoltre, che un altro piano per rilasciare le informazioni, attraverso Emenegger e Sandler, si era arenato perché le condizioni politiche non erano favorevoli.
Nel corso delle successive settimane, Howe ebbe parecchie conversazioni telefoniche con Doty, per lo più incentrate sui problemi tecnici relativi al riversamento delle vecchie pellicole su nastro video. In diverse occasioni parlò con altri tre uomini, senza però incontrarli mai personalmente.
Doty suggerì che la ricercatrice avrebbe eventualmente potuto inserire nel documentario un’intervista con EBE-3. Ma il film avrebbe dovuto avere un’enfasi storica: esso avrebbe trattato eventi dal 1949 al 1964 e se comunque ad un certo punto la Howe avesse incontrato EBE-3, non vi era modo di prepararsi alla paura ed allo shock di incontrare un essere alieno.
Linda Howe, naturalmente, informò di quegli straordinari sviluppi Jean Abounader, il suo contatto presso la HBO, ed il suo superiore Bridgett Potter, esortandoli a prepararsi legalmente, alle ripercussioni che avrebbero seguito l’uscita del documentario. L ‘HBO le chiese di procurarsi una lettera di intenti del Governo USA con un impegno giuridicamente vincolante a rilasciare la pellicola promessa. Quando la Howe chiamò Doty per informarlo di ciò egli disse “ci lavorerò sopra”, aggiungendo che avrebbe inviato la lettera direttamente alla HBO. Quest’ultima disse che non avrebbe assicurato i fondi per la realizzazione del documentario, fino a quando non avesse avuto in mano prove certe. A questo punto la Howe era furiosa con la HBO e con Doty.
Quando Howe chiamò Doty alla base, questi sottolineò che aveva “buone e cattive notizie”.
La ricercatrice ed una piccola troupe sarebbero stati presto capaci di intervistare il colonnello in pensione che aveva trascorso tre anni con EBE-1. La cattiva notizia era che ci sarebbero voluti tre mesi affinchè le pellicole promesse, con le immagini di EBE-1 e dell’atterraggio di Holloman, fossero disponibili. Nel frattempo la Hoew avrebbe dovuto firmare tre giuramenti di sicurezza e subire un accurato controllo. Avrebbe inoltre dovuto fornire le foto di tutti gli assistenti che l’avrebbero accompagnata per girare l’intervista.
La famosa intervista fu più volte fissata e cancellata. Nel mese di giugno Doty chiamò per dire che era ufficialmente fuori dal progetto. Fu un duro colpo per Linda Howe perché Doty era l’unico con cui avrebbe potuto mettersi in contatto. Non sapeva come contattare gli altri e aveva sempre dovuto attendere che questi la chiamassero.
A partire da ottobre i contatti andarono scemando, e nello stesso mese scadeva il suo contratto con la HBO. Tutto quello che le restava era il nome del suo contatto a Washington. A marzo questi chiamò tre volte l’ufficio della ricercatrice, che si trovava fuori città per lavorare su una storia non collegata agli UFO. “ Al mio ritorno venni a sapere”- scrisse la Howe- che l’uomo mi aveva chiamata per spiegare che ci sarebbero stati ulteriori ritardi nel progetto cinematografico, a dopo le elezioni del 1984”.
Questo fu l’epilogo della storia, se tralasciamo un breve strascico: il 5 marzo 1988, Doty scrisse all’ufologo Larry Bryant (il quale aveva cercato, senza risultato, di accedere alle credenziali militari di Doty attraverso il FOIA), negando di avere mai discusso di segreti governativi, o promesso filmati di UFO precipitati e di EBE vive o morte. La Howe rispose con una dichiarazione giurata circa la veridicità degli incontri con Doty e produsse copie della corrispondenza avuta con questi e con la HBO in quel periodo.
Nel 1989 Moore ebbe a dire : “all’inizio del 1983 divenni consapevole che Rick [Doty] era coinvolto, con un gruppo di diverse altre persone, incluso un tipo di Denver che io conoscevo, in un elaborato piano di disinformazione contro un prominente ricercatore UFO, che, a quel tempo, aveva connessioni con una compagnia televisiva interessata a girare un documentario sugli UFO”.
E’ chiaro che Moore si riferisse a Linda Howe. La vicenda fu un’operazione di controspionaggio, parte di un “muro di disinformazione” teso a confondere Bennewitz compromettendone la credibilità. A causa dell’interesse della Howe per il lavoro di Bennewitz, a detta di Moore, certi elementi della comunità dell’intelligence pensarono che il fatto di aver intercettato emissioni elettromagnetiche a bassa frequenza dall’area del Coyote Canyon del complesso di Kirkland/Sandia avrebbe potuto essere inserito in un film. Ciò avrebbe potuto influenzare altri (possibilmente anche i Russi) a compiere esperimenti simili, e ciò era inaccettabile!
Qualcuno in una posizione controllo decise che tutto ciò doveva essere fermato, prima che la situazione scappasse di mano. “Il Governo- aggiunse Moore- sembrava dannatamente ansioso di troncare i rapporti tra Linda Howe e la HBO”.
Nel dicembre del 1984, Jaime Shandera, il socio di William Moore (che aveva mantenuto i contatti con Richard Doty) ricevette il famoso rullino contenente i primi documenti Majestic.
Poco prima della diffusione del documento da parte di Moore, un’altra copia era stata inviata all’ufologo britannico Timothy Good, il quale la consegnò alla stampa. Il primo articolo sull’”Operazione Majestic-12” fu pubblicato dal London Observer il 31 maggio 1987, e ben presto l’argomento divenne l’oggetto di altri articoli sul New Jork Times, il Wshington Post e del programma notturno della ABC. Il fronte dei ricercatori si spaccò immediatamente in due fra possibilisti e scettici.
Anche se pienamente consapevole della massa di disinformazione circolante tra la comunità ufologica, William Moore rimase convinto che alcune delle informazioni fornite dalle sue fonti fossero autentiche. Nel 1988 fornì il nome di due delle sue fonti, Falcon (secondo alcuni lo stesso Doty) e Condor (che più tardi si scoprì essere il capitano dell’Air Force Robert Collins) ad una compagnia di produzioni cinematografiche. Moore e Shandera avevano dato alle loro fonti il nome collettivo di Voliera, in quanto i nomi in codice erano quelli di uccelli (si veda sotto).




La Voliera

1) FALCON, alias Richard Doty, alias Ernie Kellerstraus, addetto alla sicurezza, avrebbe lavorato a Wright Patterson. Avrebbe vissuto con un alieno.2) CONDOR, alias Robert Collins, capitano dell’USAF, attualmente in pensione, già agente speciale del
servizio d’intelligence dell’USAF, avrebbe condotto indagini top-secret coperte ad alto livello.

3) PINGUINO, alias John Alexander, tenente colonnello in pensione dei servizi segreti e di sicurezza, specialista in armi non letali e di condizionamento psicologico.

4) GABBIANO, alias Bruce Maccabee, insegnante universitario, scienziato e ricercatore di fisica ottica presso il laboratorio per le armi di superficie della US Navy.

5) GHIANDAIA, alias Christopher Green, insegnante universitario, nella CIA per il progetto “Remote Viewing”, capo delle ricerche biomediche alla General Motors.

6) COLIBRÌ, alias Scott Jones, ex comandante di vascello, insegnante universitario presidente della Fondazione per la potenzialità umana.

7) PASSERO, alias Richard Doty, ex addetto all’ufficio indagini speciali dell’USAF, ufficiale speciale a Dulce in New Mexico, forse potrebbe essere lui il fantomatico SPARVIERO.

8) PERNICE, alias Jacques Valleé, insegnante universitario, esperto informatico al dipartimento della Difesa, già studioso UFO per il governo francese.

9) PELLICANO, alias Ron Pandolphi, vice direttore della CIA, addetto alla divisione “affari strani”, avrebbe fatto trapelare per anni informazioni coperte dal top-secret sulle ALF e sugli UFO.

10) GUFO, alias Harold Hal Puthoff, fisico all’Istituto per la ricerca avanzata di Austin, Texas, avrebbe lavorato per la CIA per il progetto “Remote Viewing”.

11) AIRONE, alias generale Albert Stubblebine , ex capo del progetto “Remote Viewing”.

12) TORTORA, alias Rosemary Guiley, scrittrice e capo del gruppo di ricerca sui crop-circles, i cerchi nel grano.

13) UCCELLO COLONNELLO, alias Barry Hennessey, ex capo dell’ufficio per le indagini speciali dell’USAF.

14) CORVO, sotto tale pseudonimo potrebbero celarsi Jack Verona, ricercatore per la guerra psicologica o il consigliere della sicurezza nazionale Brent Scowcraft o il fisico Edward Teller.

Inoltre vi farebbero parte i seguenti personaggi, non codificati:

A) Robert Lazar, fisico nucleare, avrebbe lavorato nell’“Area 51”, situata nel deserto del Nevada, tra il dicembre del 1988 e l’aprile del 1989 a un progetto ultra-top-secret di retroingegneria.

B) Clifford Stone, sergente dell’US Army, specialista addetto alle indagini ufologiche (membro del Blue Team, recupero oggetti precipitati).

C) Robert Dean, per 27 anni ha lavorato nell’US Army, prestando servizio nell’intelligence con incarichi di qualifica “Cosmic top-secret”, e prestando servizio nel reparto operazioni dello staff del comandante supremo alleato europeo, inoltre lavorò nel Quartiere Generale delle forze alleate in Europa -NATO- in qualità di “analista dei servizi segreti”.

D) Bill Cooper, militare dell’US Navy, lavorò per i servizi segreti occupandosi dell’addestramento del personale militare straniero.

E) John Lear, agente della CIA, pilota d’aerei; avrebbe rivelato la collusione tra il Majestic 12 e le ALF.

F) Philip Corso, autore del libro “The Day After Roswell”, colonnello dell’US Army, è stato negli anni Cinquanta capo-responsabile dei collegamenti d’intelligence per il National Security Council con la Casa Bianca all’epoca della presidenza Eisenhower, ha diretto tra il 1961 e il 1963 il Foreign Technology of Army Research and Development del Pentagono, col compito di analizzare i “Roswell Files”, è deceduto il 16 luglio del 1998.

G) Joe, nome in codice di un ufficiale in pensione delle forze speciali dell’US Army, durante la guerra del Vietnam, sarebbe stato testimone di un incontro ravvicinato con alieni del tipo Grigi durante una missione segreta in Cambogia, presso Anghor Vat.

H) Kewper, nome in codice di un agente CIA, insegnante di procedure radio e crittografia per gli US Army Signal Corps, analista top-secret, affermò che il Majestic 12 intratteneva rapporti e quindi lavorava insieme alla sua controparte sovietica: “Aura Z”.

I) Michael Wolf, autore del libro “The Catchers of Heaven”, ha raccolto numerose testimonianze sui contatti alieni e sulle abductions, ha lavorato come dottore presso il New England Institute for Advanced Research.




Il programma UFO Cover-up?…Live andò in onda nell’ottobre del 1988, con Falcon e Condor (resi elettronicamente irriconoscibili) che riferirono davanti alle telecamere le stesse storie con le quali avevano trastullato Moore e Shandera. Il programma giudicato, quasi universalmente, “risibile e imbarazzante”, fu ricordato sopratutto per le indiscrezioni degli informatori sulla predilezione degli Alieni per la musica tibetana ed il gelato alla fragola! I critici trovarono particolarmente esilarante quest’ultimo dettaglio.
Richard Doty ha dato alle stampe un libro nel 2005, in collaborazione con Robert Collins e Timothy Cooper (l’ufologo che ha fornito i documenti Majestic-12 più recenti), nel quale vengono riassunte tutte le informazioni sulle EBE, alcune credibili altre un pò meno. Recentemente è stato anche accusato da qualcuno di aver messo in piedi il caso Serpo, il presunto programma di scambio tra il governo USA e le EBE.

Ha scritto Phil Patton, (columnist del New York Times ed autore di “Dreamland” un interessante reportage sull’Area 51) :

Non dava [Doty – n.d.a.] l’impressione di essere il classico tipo del militare testa di cavolo. Aveva una specie di pronuncia nasale da cow boy, e un aspetto tutto sommato piacevole. Non le voglio chiedere di violare il giuramento, ho precisato. Ho suggerito che forse non era stato trattato molto bene, nel corso dell’intera vicenda.”Non me ne preoccupo – aveva replicato Doty – ognuno pensi pure quello che vuole. Quelli che contano sanno qual è la verità.”
“Ha distribuito qualche documento falso” gli ho chiesto.

Mi ha ripetuto che non poteva parlarne.

“Sente di aver agito conformemente ai suoi incarichi?”

“Assolutamente.”

Ha detto che mi avrebbe richiamato: sono rimasto stupito quando lo ha fatto. “Non abbiamo fabbricato nessuno di quei documenti” ha dichiarato . “Sono stato interrogato e scagionato.”
La Howe aveva portato con sé il presunto briefing, ha affermato Doty. Non dovevo credergli sulla parola. L’incontro con la Howe era stato registrato su videotape: la registrazione lo confermava.
Ha negato di aver falsificato qualunque documentazione, o di averla consegnata. Ha negato anche di essere Falcon o Condor. Falcon era un’altra persona, ha detto, sugli ottanta, se è ancora vivo.
Ho azzardato qualche ipotesi: in passato i programmi segreti erano sempre stati coperti da storie. La copertura per l’U-2 era la storiella dell’aereo per i rilevamenti meteorologici. Il caccia Stealth fu coperto in parte dal fasullo A-7, con i finti pannelli elettronici. L’AFOSI aveva mai messo in pratica azioni diversive, usando gli UFO come copertura?.
“Si,” mi ha risposto Doty, “ è nel giusto. Io non ho mai lavorato ad alcuno di essi, ma ce ne sono stati. Si chiama ‘menzogna legittima’”.
Sono poi venuto a sapere che Doty era nato a Roswell; suo padre aveva lavorato al programma U-2.

Chi era veramente Richard Doty? Una scheggia impazzita o un utile idiota? I dubbi sulla credibilità di Doty erano un ulteriore modo per intorbidire le acque attuato dall’AFOSI o il riconoscimento che quell’uomo era sfuggito loro di mano? Doty lasciò il servizio e venne assunto come investigatore dal Department of Public Safety del New Messico. Oggi è possibile incontrarlo a qualche convegno sugli UFO.
La Verità su tali eventi continua a rimanere un mistero!


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