Riporto un articolo di Frank Joseph preso dal magazine xtimes dove si parla della teoria del fisico USA John Brandenburg secondo cui Marte venne annichilita da un bombardamento nucleare.
LA CIVILTA' SU MARTE SCOMPARVE PER VIA DI UN BOMBARDAMENTO NUCLEARE
L’arte è a volte profetica. Un esempio ne è il film hollywoodiano Rocket X-M, con Lloyd Bridge e Noah Berry Jr. Credibilmente per gli standard dell’epoca, questo primo film di fantascienza dell’era post bellica immaginava una spedizione con equipaggio umano su Marte. Quando i membri dell’equipaggio arrivano, trovano un immenso deserto di «pechblenda, immensi depositi di pechblenda», un minerale altamente radioattivo collegato alle esplosioni nucleari. Scavando nelle sabbie del Pianeta Rosso, gli esploratori scoprono una scultura metallica, finemente lavorata e abbastanza somigliante a una testa umana.
«La mente che ha concepito questo deve aver avuto un’intelligenza di ordine più elevato », conclude il leader della spedizione, «almeno uguale a quella terrestre, forse persino molto superiore alla nostra». A distanza si vedono delle rovine di strani ed enormi edifici, ma sono troppo radioattivi per essere perlustrati.
«Pensare che una complessa società organizzata sia esistita qui un tempo». «Sì, e a quanto pare migliaia di anni fa». «Mi domando cos’è successo». «C’è sempre la possibilità di un meteorite, ma allora avrebbe creato una depressione, come un cratere lunare ». «No, non è stato causato da un meteorite.
Questo è sicuramente l’effetto di un’esplosione assieme a un intenso calore… ironico, no? La mente dell’Uomo, ovunque la incontri, Terra o Marte. Il più alto conseguimento dell’intelletto umano sempre deviato verso l’autodistruzione. Forse l’intera superficie del pianeta è un’immensa rovina come questa… una lezione per il nostro mondo: un’esplosione, migliaia di anni di civiltà spazzati via».
Quando Rocketship X-M uscì per la prima volta nel 1950, la sua premessa di fondo era relegata esclusivamente al regno della fantascienza. Molto prima di allora, gli astronomi ritenevano il Pianeta Rosso incapace di aver mai sostenuto vita di alcun tipo, un’impressione a quanto pare confermata dai numerosi surveyor e lander robotici che hanno esplorato il nostro vicino marziano sin dal primo fly-by di successo del Mariner IV, quasi 50 anni fa. È stato con qualcosa di più che semplice meraviglia, quindi, che ho sentito il Dr. John Brandenburg dichiarare, in un’intervista radiofonica nell’aprile 2014, che Marte, molto tempo fa, aveva ospitato una civiltà distrutta da un attacco nucleare, che aveva spazzato via ogni forma di vita. Se una simile affermazione fosse stata fatta da chiunque altro, avrei spento la radio e sarei andato a dormire. Ma conoscevo il Dr. Brandenburg dal 2000, quando avevamo condiviso il tavolo dei relatori a un convegno di scienza alternativa nell’America del Nordovest, dove lui aveva parlato in modo ferrato e intrigante, anche se non di guerre extraterrestri.
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Il fisico John Brandenburg
John Brandenburg, Ph.D. è un fisico del plasma dell’Orbital Technologies negli Stati Uniti, a Madison, Wisconsin, dove lavora sulle tecnologie spaziali al plasma e la propulsione spaziale.
Svolge ricerche sugli Microwave Electro-Thermal plasma thruster per la propulsione spaziale. Prima, aveva investigato il plasma aereo e la propulsione al plasma al Florida Space Institute presso l’America’s Kennedy Space Center. Ha scritto a quattro mani, con Monica Rix Paxson, il libro Dead Mars, Dying Earth (Crossing Press, 1999), vinto la Silver Medal del Ben Franklin Awards per i libri di scienza e ambiente. Altri suoi libri includono Life and Death on Mars: The New Mars Synthesis (Adventures Unlimited Press, 2011) e Beyond Einstein’s Unified Magnetism Redefined (Adventures Unlimited Press, 2011). Di conseguenza, le deduzioni del Dr. Brandenburg dalla geologia e topografia marziana non sono le fantasie di uno scrittore di fantascienza, ma le conclusioni scientifiche di uno dei più importanti studiosi del mondo. La sua intervista radiofonica di aprile attirò ovviamente la mia attenzione, sollevando però più domande che risposte. Per avere delle risposte di prima mano, dalla fonte originale, ho contattato direttamente il Dr. Brandenburg per email, e lui ha sottratto del tempo dalle sue intense attività scientifiche per condividere generosamente con me alcune delle sue sconcertanti scoperte.
Qual è la prima cosa che le ha fatto pensare a un attacco nucleare su Marte nell’antico passato?
Un commento da parte di un fisico nucleare ai Sandia Labs, dove lavoravo nel 1984. Gli accennai l’eccesso di Xenon 129 nell’atmosfera di Marte e lui s’incuriosì, guardò i dati e poi commentò tranquillamente, “qualcuno ha lanciato un bombardamento nucleare su Marte”. Si rifiutò però di discutere ulteriormente la questione. Mi ci volle molto tempo per ricostruire, dalla letteratura disponibile, le ragioni che lo avevano portato a dire quella cosa.
Che prove ci sono di questa guerra nucleare su Marte?
Lo spettro degli isopoti di cripton e xenon trovato nell’atmosfera di Marte, in particolare lo Xenon 129 e il Cripton 80. Entrambi vengono prodotti dalle esplosioni nucleari; lo Xenon 129 direttamente dalla fissione dell’Uranio 238 e il torio dalla fusione dei neutroni ad alta energia, e il Cripton 80 dall’intenso bombardamento del suolo. I meteoriti di Marte, che sono campioni di rocce sotto la superficie marziana, hanno esaurito Uranio, Torio e Potassio, tutti elementi radioattivi relativamente alle rocce della Terra. Ma i raggi gamma provenienti dalla superficie di Marte, misurati dalle sonde russe e americane, mostrano livelli molto più elevati in tutta la superficie di Marte; radiazioni da due hot spot. Quindi, le misurazioni delle sonde dell’atmosfera marziana e della radioattività della superficie, più le misurazioni dei meteoriti di Marte, mostrano queste prove. La fissione dell’Uranio 238 e del Torio può essere realizzata solo con la fusione dei neutroni, dovuta alla reazione di una bomba a idrogeno; di conseguenza, a mio parere, non può essere spiegato in termini naturali. I dati raccolti dal Mars Science Laboratory’s Radiation Assessment Detector (RAD), dal viaggio interplanetario di Curiosity su Marte, mostrano grandi esposizioni alle radiazioni, come confermato e pubblicato su Science Magazine n.31, maggio 2013. Un sottile strato di sostanze radioattive, che comprendono l’uranio, il torio e il potassio radioattivo, ricopre la superficie marziana irradiato da un hot spot indicato da mappe recenti, che mostrano raggi gamma in uno schema di detriti irradianti.
Sulla regione marziana del Mare Acidalium si è verificata una detonazione dell’equivalente di un milione di bombe all’idrogeno di un megatone. La terribile verità: Marte è stato come la Terra per gran parte della sua storia geologica. Aveva una biosfera massiva e in evoluzione, ma venne distrutto da una misteriosa e sbalorditiva catastrofe.
Qual era il livello culturale di Marte immediatamente prima dell’attacco?
Pare, dall’esame di diversi possibili siti archeologici, che fosse simile all’Età del Bronzo. Ma è solo un’impressione dall’orbita. Dovremmo atterrare per scoprirlo.
Riesce a identificare chi lanciò l’attacco?
No. L’unico modo per farlo è andare su Marte e investigare. Forse i marziani sapevano chi fosse da loro precedenti contatti e lo documentarono.
È mai stata trovata alcuna rovina o reperto culturale dell’attacco nucleare su Marte o prevede la loro scoperta in future missioni?
Abbiamo visto, dalle immagini delle sonde spaziali di diversi siti, quelle che sembrano rovine archeologiche. Credo che dovremmo spedire team di astronauti su Marte il prima possibile per scavare nei siti principali, che è il modo migliore per massimizzare informazioni su ciò che è successo e quando.
Quando crede che si sia verificato quell’evento?
Molto tempo fa, forse due o trecento milioni di anni fa. Non c’erano ancora nemmeno i dinosauri. Questo evento è testimoniato solo da duraturi e stabili isotopi.
C’è qualche evidenza contemporanea o corrispondente sulla Terra della catastrofe marziana?
Corrisponde approssimativamente alla Grande Estinzione del Permiano sulla Terra, la più terribile delle estinzioni di massa e la cui causa resta un mistero. (Il periodo Permiano finì con la più grande estinzione di massa della storia della Terra, durante la quale quasi il 90% delle specie marine e il 70% di quelle terrestri scomparvero).
Perché una potenza militare avrebbe potuto voler scatenare un attacco atomico su Marte?
È difficile concepirlo, ma abbiamo cose simili qui sulla Terra. Sospetto che stessero colpendo una civiltà; sappiamo ovviamente della “faccia” su Marte e delle piramidi a Cydonia Mensa, vicino al principale hot spot di raggi gamma su Marte nel Mare Acidalium.
È possibile ci siano o ci siano stati dei sopravvissuti su Marte (e quindi dei discendenti in vita)?
Non credo. Penso che l’attacco distrusse tutta la vita avanzata su Marte.
Come hanno reagito i suoi colleghi scienziati alle sue affermazioni sull’evento nucleare di Marte?
Ho esposto questa cosa a molti esperti di scienza nucleare della Difesa. Sono d’accordo con la mia interpretazione, ma non possono essere citati pubblicamente. La reazione dei miei colleghi… dove ho presentato questo lavoro c’è stato stupore. Tuttavia, nessuno si è trovato in disaccordo con la mia analisi di base.
La civiltà terrestre moderna ha raggiunto la capacità di inviare armi nucleari nello spazio, e almeno una delle nostre sonde ha già lasciato il sistema solare. Questo livello di tecnologia è analogo a quello che i marziani potrebbero aver raggiunto e che poi potrebbe aver provocato un attacco preventivo da parte di una potenza esterna preoccupata o minacciata?
La possibile archeologia di Cydonia Mensa ed Elysium su Marte sembra appartenere a una civiltà primitiva.
Quindi, se c’è stato un attacco nucleare, sembra essere stato preventivo, inteso a prevenire future competizioni.
Sappiamo che l’universo è pericoloso per la vita, con gli impatti degli asteroidi e le supernova. Ora sembra essersi evidenziato un nuovo pericolo.
Noi terrestri potremmo aspettarci lo stesso tipo di intervento, dato il nostro sviluppo scientifico?
Non abbiamo altra scelta se non sviluppare tecnologia spaziale, dal momento che abbiamo già allertato il cosmo della nostre presenza attraverso molte trasmissioni radio e test nucleari. Diventare viaggiatori spaziali il prima possibile è l’unico modo per assicurare la nostra salvezza futura.
Le scoperte del Dr. Brandenburg costituiscono informazioni quantomeno stupefacenti e persino allarmanti, vale a dire che una civiltà non umana è fiorita su Marte molti milioni di anni prima che la nostra specie si sia evoluta sulla Terra – una civiltà che venne improvvisamente annichilita e tutta la vita su quel mondo deliberatamente distrutta con armi nucleari. Il Dr. Brandenburg presenta prove sorprendenti che dimostrano quanto il nome assegnato a quel pianeta, da quello del dio romano della guerra, sia molto più appropriato di quanto le generazioni successive potessero immaginare.
... e questa immagine di una cupola (?) catturata dal rover Opportunity potrebbe essere la prova che lassù qualcosa è veramente successo