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MessaggioInviato: 24/06/2014, 15:50 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:

io penso che questa gente raffigurava ciò che vedeva e soprattutto fissava nel tempo gli eventi incredibili "da tramandare" e quindi dal mio punto di vista c'è poco da interpretare e molto di cui prendere atto. Lì si vede chiaramente un oggetto discoidale, in che altro modo si può interpretare e soprattutto perchè si deve INTERPRETARE? :)


Quello che dici è corretto. Ma attento a volerlo applicare ad ogni campo e dimensione di indagine.

Ricordiamoci che in certi ambiti esoterico-alchemici il simbolismo è molto importante.

Non so se questo possa essere il caso non essendo a conoscenza di simboli che possano ricondurre a quel particolare oggetto.

Per questo vorrei interpellare le persone più esperte in questo campo qui sul forum)



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MessaggioInviato: 24/06/2014, 20:07 
Mah potrebbe anche darsi ma in quel caso che simbolo esoterico potrebbe essere? A me sembra la descrizione di un evento, abbastanza chiaro.



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MessaggioInviato: 24/06/2014, 23:57 
Onestamente anche a me sembra una chiara descrizione di un avvistamento di un UFO impegnato in una qualche operazione bellica.



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MessaggioInviato: 23/07/2014, 09:52 
Sabrina Pieragostini dalle pagine del suo blog ci racconta della sua partecipazione al simposio del MUFON.

Cita:
Gli Ufo e i Media al centro del Simposio del Mufon

Dalla Louisiana, dall’Arizona o dall’Idaho, dalle metropoli come dai piccoli centri. Luogo di incontro: Cherry Hill, vicino a Filadelfia, per l’annuale simposio del MUFON (il Mutual UFO Network), la più vasta rete investigativa sugli Oggetti Volanti Non Identificati degli Stati Uniti- e forse, del mondo. Al centro del dibattito, quest’anno, il ruolo dei Mass Media nella diffusione e nella percezione delle notizie relative a questi fenomeni , talvolta inspiegabili. E a seguire i lavori c’ero anch’io.

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DA SINISTRA: STEPHEN BASSET, GEORGE KNAPP, LYNNE KITEI, ROGER MARSH, TONY CATALDO, JAMES FOX E JOHN VENTRE

“I dati che abbiamo raccolto in 45 anni di attività dimostrano che gli Ufo sono reali. Esistono davvero e sono guidati da una forma di intelligenza. Ma allora perché i grandi giornali non trattano in modo approfondito questo argomento che potrebbe cambiare il mondo? Perché non compare in apertura sulla CBS, sulla CNN o su Fox News?”, si è chiesto il direttore esecutivo del MUFON, Jan Harzan, nel presentare il convegno al quale sono stati invitati alcuni dei nomi più illustri della ricerca e della divulgazione ufologica Made in Usa, come ad esempio Linda Multon-Howe, giornalista ed autrice di documentari, o Lee Speigel, ora blogger dell’Huffington Post.

Tra i relatori, anche Stephen Basset, direttore del Paradigm Research Group e da tempo impegnato a combattere quello che definisce “l’embargo della verità” imposto dai governi ( a partire del suo, ovviamente) sulla questione aliena. “Ci hanno sempre fatto credere che tutto crollerebbe, se fosse rivelata l’esistenza di civiltà provenienti da altri pianeti. Be’, è un errore. Secondo me, invece, tutti ne beneficerebbero, anche le religioni. L’umanità è in grado di capire e di affrontare qualsiasi cosa”, ha detto durante la conferenza stampa di presentazione della tre giorni che si è svolta in New Jersey dal 18 al 20 luglio.

Basset- promotore del Citizen’s Hearing on Disclosure, l’audizione che si è svolta l’anno scorso a Washington presso il National Press Club alla presenza di alcuni membri del Congresso- non è stato tenero con la stampa, rea di aver dimenticato il suo ruolo di cane da guardia. “Ormai pochi, pochissimi reporter fanno davvero giornalismo di inchiesta. I più si accontentano di riferire i fatti, non approfondiscono se non quando si tratta di scandali politici. Ma perchè nessuno invece indaga sulle bugie dette dal Governo sugli Ufo? Perchè nessuno verifica se l’Amministrazione abbia mentito o no?”

Delle “Luci di Phoenix” e di quello che hanno significato nella storia della moderna ufologia ha invece parlato la dottoressa Lynne Kitei. Sono centinaia le foto di strani globi luminosi che ha scattato prima, durante e dopo il notissimo fenomeno avvenuto il 13 marzo del 1997, davanti agli occhi sbigottiti di migliaia di cittadini. Suo il famosissimo video che mostra quella formazione di sfere brillanti disporsi a forma di V , nel cielo scuro della notte, per poi sparire una dopo l’altra- filmato trasmesso dalle tv di tutto il mondo.

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LE FAMOSE LUCI ALLINEATE APPARSE SOPRA PHOENIX IL 13 MARZO 1997

“Le Luci di Phoenix sono forse l’evento più noto degli ultimi anni, tutti ne hanno sentito parlare. E hanno cambiato il tipo di approccio su questa tematica da parte di Media: da allora hanno smesso di scherzare sugli Ufo”, ha spiegato la dottoressa. “ Anzi, l’intera vicenda ha affascinato molto la stampa, tv e giornali l’hanno presa sul serio. Soprattutto perché tra i tantissimi testimoni oculari, ci sono stati anche parecchi giornalisti, che hanno osservato di persona quel fenomeno sicuramente prodotto da una tecnologia molto avanzata.”

Idea condivisa dagli entusiasti partecipanti al convegno: arzille signore di una certa età, ex poliziotti, studentesse di college, giovani coppie, tutti accomunati dalla stessa passione. Ad alimentare le loro convinzioni sull’esistenza di una verità scomoda taciuta dalle autorità sono soprattutto i programmi televisivi, da Hangar 1:The UFO Files ( basato proprio sulla documentazione raccolta dal MUFON) a Ancient Aliens, entrambi in onda su History Channel. Personaggi come Giorgio Tsoukalos , David Childress ed Erich Von Daeniken sono dei veri idoli da queste parti. E così Gary, orgoglioso padre di una adolescente già molto ferrata in materia, mi ha voluto mostrare tutte le foto che li ritraggono sorridenti accanto ai ricercatori resi famosi dalla tv.

Quelle trasmissioni da tempo veicolano un messaggio preciso: non solo gli Alieni sono una realtà, ma sarebbero qui, sulla Terra, da migliaia di anni. A che scopo, però? Tra gli stand con dvd , libri e dipinti sull’argomento E.T., ecco la risposta di coloro che considerano gli Extraterrestri delle entità superiori mossedal compito di far progredire l’umanità, per garantire al nostro pianeta un futuro privo di guerre, ingiustizie e povertà.

“Sono i nostri Maestri di saggezza, hanno una missione spirituale da compiere in mezzo a noi. Non c’è da averne paura, i Fratelli dello Spazio non sono come li descrive Hollywood”, mi ha spiegato ad esempio una ragazza al banco di Share-International, l’ organizzazione promossa dell’inglese Benjamin Creme, convinto dell’imminente arrivo di un Messia, chiamato Maitreya.

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IL MANIFESTO DEL SIMPOSIO "UFOS AND THE MEDIA"

Chi è venuto a Cherry Hill non sembra nutrire dubbi sulla reale natura degli oggetti volanti non identificati ripresi in giro per il mondo: sono astronavi guidate da creature provenienti di altri mondi. Una certezza granitica. “Io ci credo anche se non li ho mai visti, prima ero un po’ scettica, ma i racconti di alcuni amici mi hanno convinto del contrario. Sì, è tutto vero”, mi ha detto una signora incontrata nella hall, tra un intervento e l’altro.

Molti degli iscritti e dei simpatizzanti, però, ci credono perché hanno avuto esperienze personali- hanno fotografato sfere luminose, hanno osservato dischi volanti o addirittura hanno avuto contatti con creature di altri mondi, direttamente nelle loro camere da letto… Insomma, incontri ravvicinati di ogni tipo.

Il simposio è stato anche l’occasione per fare il punto sugli studi del MUFON. Ogni anno, il gruppo americano riceve migliaia di segnalazioni e non solo dagli Stati Uniti: nel 2013, sono state 6.448. Di queste, molte sono state risolte: si trattava di normali velivoli o di fenomeni celesti come meteore oppure di semplici errori o di bufale. Ma ben il 31,9% dei casi è stato giudicato inspiegabile dal comitato scientifico del gruppo ufologico, composto da fisici, chimici, geologi ed ingegneri elettrici. Una percentuale decisamente alta. In testa alla classifica, per numero totale di avvistamenti, si piazzano Texas e California, ma in base agli abitanti, dunque per numero di segnalazioni pro capite, vincono Arizona e Maine, rispettivamente con 4,02 e 3,87 a testa.

Altri dati statistici emersi dalle analisi del MUFON riguardano poi la tipologia degli UFO: prevalgono quelli sferici e circolari (sono il 32%), seguiti da quelli a forma di stella ( 13%) e da quelli triangolari o a forma di boomerang (11%). Questi ultimi appaiono in aumento e i testimoni li descrivono spesso quasi trasparenti- elemento che potrebbe far pensare a un qualche nuovo velivolo sperimentale. Ma talora, ad osservarli da vicino sono stati ex piloti dell’Air Force e veterani dell’esercito, gente con esperienza in materia. “So riconoscere un aereo, anche di notte e in combattimento. Tuttavia, non ho idea di cosa fosse quello che ho visto”, ha dichiarato uno di loro.

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L'INTERVENTO DI ROGER MARSH, DIRETTORE DELLA COMUNICAZIONE DEL MUFON

Uno dei casi più interessanti del 2013 ha avuto come teatro Valdosta, in Georgia. Lo scorso 13 novembre, verso le 18.20, due uomini- per oltre 30 anni addetti alla manutenzione dei velivoli dell’Aeronautica militare- hanno visto qualcosa di molto strano spostarsi nel cielo ormai buio. Lo hanno descritto come un enorme triangolo in movimento a 500 piedi di altezza ( 150 metri) da nord verso sud. La superficie non era ben distinguibile: ricordava l’effetto ondulato, tipo miraggio, che il calore elevato produce sui corpi distanti.

Secondo i due testimoni, quell’oggetto volante era privo di luci di segnalazione, non emetteva alcun rumore e procedeva a bassa velocità- circa 10 o 15 nodi ( 18/27 chilometri all’ora), cosa che ha permesso di esaminarlo attentamente. Mentre passava sulle loro teste, hanno stimato che potesse avere un’ampiezza- da ala ad ala- superiore a quella di un cargo C-5A ed hanno notato la presenza di luci bianche pulsanti, allineate sul retro. Accanto al grande oggetto, sulla sinistra, ce ne era uno molto più piccolo, una sorta di drone con fari rotanti bianchi e rossi. Proprio la luce emessa dal drone ha consentito ai due di distinguere nettamente la forma triangolare di quell’Ufo.

Un avvistamento molto simile era stato effettuato, per ben tre sere di seguito, tra il 26 e il 28 settembre, da due coppie di Venice, in Florida. A muoversi lentamente nel cielo, ancora una volta, un mezzo volante a forma di boomerang praticamente trasparente, tanto che attraverso l’oggetto si poteva vedere la porzione di cielo. Solo nella parte superiore, lo sfondo stellato appariva leggermente distorto e tremolante. Caratteristiche paragonate da uno dei testimoni oculari all’effetto speciale usato nel film “Predator”.

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UNO DEGLI OSPITI DEL CONVEGNO DEL MUFON...

L’oggetto misterioso volava ad una certa quota- tra i 3000 e i 6000 piedi (900/1800 metri) e procedeva silenziosamente. “Non è stato possibile dar spiegazioni su questo velivolo, a meno che non si tratti di un nuovo aereo militare segreto che può rendersi invisibile. Ma allora dovremmo chiederci perché mai l’Esercito fa volare uno strumento top-secret vicino ad un’area densamente popolata per tre sere di fila”, è stato il commento degli esperti del MUFON.

http://www.extremamente.it/2014/07/22/g ... del-mufon/



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MessaggioInviato: 05/08/2014, 09:54 
DETTAGLIATO AVVISTAMENTO UFO DA PARTE DI UN EMINENTE SCIENZIATO CINESE NELL’ANNO MILLE

Shen Kuo è stato un geologo, astronomo, ambasciatore, matematico, cartografo, zoologo, botanico, generale, ingegnere idraulico, farmacologo cinese, nonché autore e burocrate della Dinastia Song (960-1279) in Cina. Tra i suoi scritti, che coprono molti argomenti, esiste anche un documento che descrive in dettaglio l'avvistamento di un oggetto volante non identificato.


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Nel 1970, ll professor Zhang Longqiao, del dipartimento cinese del Peking Teachers College, scoprì un brano contenuto in un libro scritto da un famoso scienziato cinese dell’anno 1000, Shen Kuo (1031-1095), nel quale sembra essere registrato in maniera dettagliata un vero e proprio avvistamento UFO.

Il libro, dal titolo “Mengxi Bitan”, è ritenuta dagli storici una fonte autorevole, soprattutto per il fatto di essere stato scritto da Shen Kuo, uno dei più grandi scienziati cinesi del 11° secolo. Kuo, infatti, è stato un astronomo, matematico, geologo, zoologo, diplomatico, ingegnere, inventore, musicista, ministro delle finanze, e altro ancora, vissuto durante il governo della dinastia Song (960-1127).

Nel testo dello scienziato cinese è possibile leggere quanto segue:

Cita:
“Negli anni dell’Impero Jiayou (1056-1064) un oggetto volante luminoso, simile ad una perla, ha fatto spesso la sua comparsa sulla prospera città di Yangzhou, nella provincia di Jiangsu, soprattutto di notte.

In un primo momento l’oggetto è stato visto su un lago di Tienzhang, nella contea di Anhui, e successivamente sul Lago Pishe, a nord ovest di Gaoyou County nel Jiangsu. Successivamente, fu visto spesso dagli abitanti locali vicino al lago Xingkai.

Una notte, un uomo che vive in riva al lago, nel corso dei suoi studi all’aperto, si trovo di fronte alla perla splendente. L’oggetto aprì la sua porta e una marea di luce intensa, simile ai raggi di sole, schizzo fuori di esso. [...]

La luce bianco-argento intenso era troppo forte per gli occhi umani; la sua intensità era tale da proiettare ombre di ogni albero in un raggio di dieci chilometri. Lo spettacolo era simile al sorgere del Sole. Poi, tutto ad un tratto, l’oggetto è decollato a una velocità tremenda, per poi scendere nel lago come il sole che tramonta”.

“Dopo che la perla fece la sua comparsa nella città di Fanliang a Yangzhou, gli abitanti locali, che l’avevano vista di frequente, costruirono un padiglione sul ciglio della strada, chiamandolo “Il Padiglione della Perla”. Molti curiosi venivano da lontano in barca, in attesa di poter vedere la perla imprevedibile”.


Il professor Zhang è incline a ritenere che questa testimonianza, così chiara e semplice, potrebbe fornire un indizio in grande stile che un oggetto volante proveniente da un altro pianeta è atterrato da qualche parte vicino Yangzhou nell’11° secolo.

È evidente che il racconto di Shen Kuo non si basa su allucinazioni, visioni religiose o cose simili, ha detto Zhang. Nemmeno creature bioluminescenti, come le lucciole, sarebbero state sufficientemente gigantesche per essere descritte come così luminose da non poter essere viste ad occhio nudo. E poi, è altamente improbabile che uno scienziato come Kuo scambiasse lucciole per astronavi!

Nello stesso libro, Shen Kuo descrive altre osservazioni scientifiche che, alla luce di quanto sappiamo oggi, risultano estremamente accurate. Ad esempio, è stato il primo pensatore a fornire una descrizione dettagliata del funzionamento della bussola magnetica.

Poi, formulò un’ipotesi per la formazione della terra (geomorfologia), basandosi sull’osservazione di fossili marini trovati nelle Montagne di Taihang, della deposizione di limo, dell’erosione del suolo. Col suo collega, l’astronomo Wei Pu, studiò il moto della Luna e sviluppò diversi strumenti astronomici. Inoltre, sostenne la teoria che le maree fossero collegate al moto lunare e ipotizzò che il Sole e la Luna fossero corpi sferici, invece che piatti.

http://www.ilnavigatorecurioso.it/2014/ ... nno-mille/



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MessaggioInviato: 09/08/2014, 17:06 
niente male! Suppongo che però tali "testimonianze"non vengano prese mai in considerazione nonostante chi le ha formulate sia stato un

Cita:
geologo, astronomo, ambasciatore, matematico, cartografo, zoologo, botanico, generale, ingegnere idraulico, farmacologo cinese, nonché autore e burocrate della Dinastia Song (960-1279) in Cina.
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MessaggioInviato: 17/08/2014, 12:24 
Il racconto di Bob Lazar sui velivoli di origine aliena

Ai primi del 1989, il giomalista televisivo George Knapp, della KLAS di Las Vegas, stava conducendo una serie di trasmissioni sugli UFO. Nel mese di marzo, Knapp fu Robert Bob Lazaravvicinato da Robert Scott Lazar, un trentenne che dichiarò di essere un fisico, di aver lavorato nel complesso di Nellis e di avere una serie di rivelazioni da fare.Knapp controllò la sua storia e si convinse a renderla nota. Fu ciò che avvenne nel corso di due serate televisive, l' 11 e il 13 novembre. Area 51 esplodeva anche tra i mass-media.Lazar, senza mezzi termini, affermò che nell'Area 51 si lavorava a velivoli a propulsione gravitazionale di origine aliena, e che aveva subito accuse di spionaggio e minacce di morte.

Egli avrebbe svolto le sue attività tra il dicembre 1988 e l'aprile 1989 in una zona denominata S-4, circa 16 km più a sud dell'Area 51 propriamente detta, presso il laghetto di Papoose. Ora, è certo che Lazar, nel 1982, abbia lavorato presso i Laboratori Nazionali di Fisica di Los Alamos (una circostanza che questo ente cercò invano di negare). Successivamente, con il suo impiego presso S-4, gli sarebbe stato dato accesso ad informazioni altamente riservate. Delle attività di S-4 non sarebbe stato al corrente nemmeno il Presidente degli Stati Uniti.
Lì, dentro enormi hangar sotterranei fra loro collegati, in un'atmosfera di continui controlli ed intimidazioni, il primo giorno gli sarebbero stati fatti leggere circa 120 documenti sugli UFO: nove astronavi erano cadute in mano alle autorità - non era spiegato come - ed autopsie erano state eseguite su cadaveri di alieni provenienti dal quarto pianeta del sistema stellare binario Zeta Reticuli 2.

Poi, Lazar avrebbe potuto lavorare ad un velivolo del diametro di 9-12 m, al cui interno c'era una colonna centrale che correva tra il pavimento e il soffitto del disco. Una consolle appariva rimossa, e le sedie sembravano esser state costruite per «bambini».
Secondo Lazar il velivolo era propulso da un reattore ad antimateria, un apparato emisferico posto sul pavimento del velivolo, delle dimensioni di un pallone da basket. Gli sarebbe stato mostrato anche il reattore in funzione. Come «carburante» il disco avrebbe utilizzato poco più di due etti di un elemento con numero atomico 115, un minerale superpesante e secondo Lazar non sintetizzabile sulla terra. Questo sistema propulsivo permetterebbe di manipolare lo spazio-tempo e di rendere invisibili i velivoli.Il lavoro di Lazar sarebbe consistito in un tentativo di duplicare il reattore.

Lazar avrebbe potuto osservare da lontano anche i nove tipi diversi di dischi posteggiati negli hangar, ad ognuno dei quali assegnò un nomignolo, e durante un breve volo dell'astronave su cui aveva lavorato: questa divenne blu, luminosa nella parte inferiore e cominciò a sibilare come un apparato ad alto voltaggio elettrico. Sconvolto, la sera del 22 marzo dell'89, per cercare di corroborare le sue paure, Lazar avrebbe condotto sua moglie Tracy, il discusso appassionato di UFO John Lear ed un amico, Gene Huff, in una località desolata a 24 km dalla zona dei presunti test. Qui, avrebbero osservato (Lear attraverso il suo telescopio Celestron) e filmato strane luci ellittiche compiere ardite manovre sulle Groom Mountains. Sul video si sentono anche i commenti eccitati dei testimoni.

In un'altra occasione, però, la sorveglianza li avrebbe scoperti.In seguito, Lazar sarebbe stato minacciato dafI'FBI, e nell'aprile (o maggio) 1989 cancellato dalla lista degli addetti ad Area 51. Sarebbe stato anzi a causa di minacce analoghe che, nel febbraio successivo, Lazar ruppe repentinamente un contratto con la Nippon Television. Poi, nel novembre dell'89, nel corso di un'intervista rilasciata a Benny Goodman della stazione radiofonica KVBG, un uomo che affermava di essere un elettricista della «Reynolds Electronics and Engineering» impiegato nella località di Camp Mercury, nella parte più meridionale dell'Area 51, si fece avanti sostenendo di aver lavorato in un tunnel sotterraneo profondo 1000 m. Lì avrebbero luogo enormi operazioni «coperte». Un marine lo avrebbe pesantemente minacciato quando vide medici in camice bianco portare via su lettini quattro corpi di piccoli esseri sconosciuti.

Chiamando alcuni ufologi di Las Vegas, l'anonimo disse che lui e altri 50 lavoratori impiegati a Camp Mercury avevano deciso di appoggiare Lazar, ma pare che l'iniziativa non abbia avuto seguito.Sempre alla KVBG, in precedenza erano giunte le telefonate di un individuo che si nascondeva dietro lo pseudonimo di «Yellow Fruit». Egli avrebbe lavorato ad Area 51 come addetto alla sicurezza. Le sue affermazioni sono, se possibile, ancor più improbabili delle precedenti.Uno dei suoi compagni di lavoro sarebbe stato... un alieno «buono», mentre altri avrebbero fatto parte del gruppo degli EBE (termine usato per descrivere gli alieni nel famoso documento «Majestic 12», un falso quasi sicuro).

Uno scontro cruento avrebbe avuto luogo tra i «buoni» e gli EBE, e i primi avrebbero preso il sopravvento sulla base, dove oggi lavorerebbero 37 «buoni» e 3 EBE sarebbero tenuti prigionieri!.L'ufologo William Hamilton si è recato nell'ottobre '89 presso il «Little Ale 'Inn», la birreria di Rachel, sulla statale 375, la cui proprietaria, Pat Travis, gli disse di conoscere di vista «Yellow Fruit». Questo buffo termine non sarebbe altro che il nome del primo livello delle unità di sicurezza dell'Area 51, oltre che l'appellativo di una vecchia unità congiunta Esercito-CIA.Hamilton riuscì a parlare soltanto per telefono con «Yellow Fruit», e questi gli ripete che sotto l'Area 51 c'erano enormi tunnel sotterranei che celavano un'intensa attività governo-alieni.Su richiesta di Knapp, Lazar si è sottoposto più volte al test del poligrafo - la cosiddetta «macchina della verità» - con almeno quattro diversi esaminatori e con risultati incoraggianti ma non univoci.

Uno degli esaminatori, Terry Tavernetti, ricevette a sua volta minacce telefoniche. Un ipnotista clinico che lavora spesso con la Polizia, Layne Keck, nell'89 ha inoltre sottoposto Lazar a ipnosi regressiva, ed ha concluso che l'uomo è sincero ma che durante il suo periodo di lavoro per i servizi gli sarebbe stato somministrato un farmaco e gli sarebbero state date istruzioni ipnotiche per indurlo a non ricordare i dettagli di ciò che aveva visto.Il giornalista Geo Robert Bob Lazarrge Knapp, lo «scopritore» di Lazar, ha confermato che le storie su Area 51 erano ricorrenti da anni, e che anche lui aveva raccolto direttamente indizi in senso positivo.

Riuscì a contattare almeno quattro altri informatori fra i quali addetti alla sicurezza della base, che avrebbero fatto parziali ammissioni, anche sulla presenza di un velivolo discoidale ad Area 51. Un professionista di Las Vegas gli disse che, mentre lavorava li', vide atterrare un disco, e che perciò fu tenuto per parecchie ore sotto interrogatorio. Un controllore di volo addetto ai radar della base aerea di Nellis, invece, gli raccontò di oggetti che volavano sulle Groom Mountains a oltre i 1.000 km/h.
Un portavoce della base di Nellis, infine, ha confermato a Knapp l'esistenza di un'installazione interna denominata S-4, ma si è rifiutato di dare ulteriori dettagli in merito.Uno dei problemi con Bob Lazar è che é sempre stato stranamente difficile reperire tracce del suo background di specializzazioni universitarie e di impieghi qualificati.

Tuttavia, la dichiarazione dei redditi del 1989, che Lazar ha esibito, cita un lavoro retribuito, svolto quell'anno in Nevada per i servizi segreti della Marina. Il modello contiene anche il numero di identificazione di Lazar, comprensivo della sigla «MAJ», che il fisico sostiene di aver avuto quando lavorava ad S-4. L'ufologo Bill Moore, che avversa Lazar, ha avanzato però seri dubbi sull'autenticità di tale dichiarazione. D'altro canto, Lazar é una persona la cui credibilità si presta senz'altro ad essere discussa.
Nel 1990, infatti, é stato condannato ad una pena detentiva (sospesa) per aver partecipato alla gestione di una casa di tolleranza a Las Vegas. Lazar ha anche ammesso a mezza bocca di aver intravisto, dentro S-4, due uomini in camice bianco discutere con «qualcuno di piccolo, dalle lunghe braccia», ma si è rifiutato di sostenere che poteva trattarsi di un alieno.

Fra i 120 documenti che egli avrebbe potuto leggere, vi sarebbero stati quelli concernenti i progetti «Galileo» (attività di volo con i dischi volanti), «Looking Glass» (studi sulla possibilità di vedere il passato) «Siderick» (su potentissime armi a raggi) e uno riguardante l'origine dell'umanità, che sarebbe nata grazie ad esperimenti genetici degli alieni, che peraltro avrebbero «programmato» anche la venuta di Gesù sulla Terra! Nel 1979, alieni presenti nella base avrebbero avuto uno scontro a fuoco con il personale. Poi, nell'aprile 1987, in un incidente avvenuto ad Area 51, erano morti almeno due addetti. Lazar sarebbe stato chiamato a sostituire uno di costoro.

ALTRE TESTIMONIANZE

Lo scienziato Chuck Clark, sottolineò che l’Area 51 sarebbe una sorta di “groviera”, nel senso che una rete di tunnel sotterranei, con relativi hangar, si celerebbe al di sotto del lago disseccato e di tutta la base; il che è tutt’altro che improbabile. Inoltre il personale, una volta entrato nell’”area riservata”, vi sarebbe trasportato all’interno di mezzi privi di finestrini. Bill Uhouse, ingegnere all’interno dell’Area 51, disse che a “dreamland” si realizzano e si sperimentano “nuovi mezzi” desunti da tecnologia non terrestre. Gli aerei della generazione “Stealth”sono solo la punta dell’iceberg che si cela sotto le installazioni del lago dissecato.

Le strumentazioni al quarzo, è una tecnologia importata ovvero riflessa. Gli alieni sono già stati ospiti nell’Area 51 soprattutto come istruttori... Il fisico Paul Bennewitz e gli ex agenti dei servizi segreti americani William Cooper, John Lear e Virgil Armstrong, sostengono addirittura che il Governo americano accetterebbe da tempo sugli USA, un “protettorato” da parte degli extraterrestri; il tutto all’oscuro e alle spalle dei popoli della Terra, pur di mantenere il proprio ruolo di preminenza locale, a livello di una strategia planetaria.

http://sonoconte.over-blog.it/article-i ... 78686.html



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PERCHE' GLI UFO SI INTERESSANO AL NOSTRO NUCLEARE?

A questa importante domanda è stata data risposta dal noto ricercatore americano Robert Hastings (in foto) che ha partecipato la scorsa settimana ad una conferenza ufologica patrocinata dalla Student Organization for Activity Planning ed organizzata presso l’Università di Salisbury (Regno Unito). Secondo l’ufologo, gli Oggetti Volanti non Identificati sono ormai un tema attuale destinato a far crescere il livello di attenzione in tutto il mondo.

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Hastings è convinto di avere in mano prove concrete sulla loro esistenza:

Cita:
“Direi senza ombra di dubbio che tali prove siano costituite dai dati radar che, da soli, dimostrano come nei nostri cieli operino velivoli di gran lunga superiori a qualsiasi mezzo posseduto dall'uomo. Tali dati sono i migliori che abbiamo e costituiscono un mezzo empirico ed oggettivo. La particolarità di questo fenomeno sta nel fatto che questi straordinari mezzi si interessino in modo particolare al nostro arsenale nucleare. Dal 1973 ad oggi, ho intervistato oltre 150 persone tra ufficiali di lancio, addetti alla manutenzione dei missili, tecnici e addetti alla sorveglianza: tutti confermano che ci sono state “incursioni” di oggetti non identificati su siti missilistici nucleari dove loro prestavano servizio attivo. E i dati radar, oltre a confermare tali “intrusioni” corroborano l’idea che “essi” siano particolarmente interessati a ciò che viene custodito in tali basi.

I militari hanno spesso minimizzato o ridicolizzato tali eventi, screditandoli agli occhi dell’opinione pubblica o spiegandoli razionalmente come illusioni ottiche create dall’inversione termica. Ma i dati meteo disponibili durante tali eventi, hanno spesso smentito tali ipotesi indicando un probabile cover up militare, giustificato da motivi di sicurezza nazionale. E’ chiaro ormai, che questi incredibili oggetti sorvolino i nostri siti nucleari a scopo di monitoraggio con l’intento di impedire che gli Stati Uniti o la Russia (tanto per citare le maggiori superpotenze) possano giocare con il fuoco, dando il via ad un conflitto che distruggerebbe sicuramente il pianeta ed i suoi abitanti.

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Per quanto concerne la percezione pubblica, dei media e della comunità scientifica riguardo a questo problema, possiamo sicuramente rilevare una netta differenza tra l’avere un parere ed essere effettivamente informati. Se non si conoscono approfonditamente i dati empirici e non si studia seriamente l’argomento il rischio è quello di creare e diffondere soltanto caos e disinformazione”.


http://noiegliextraterrestri.blogspot.i ... UAsfr.dpuf

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Cosa ne pensate al riguardo voi che avete più esperienza di me in questo campo?

[:I]



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Alieni: I Riciclatori di Anime

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J. Allen Hynek ipotizzò una cosa interessante:

“Ritengo del tutto possibile che posse esistere una tecnologia, che comprenda sia il fisico che lo psichico, il materiale e il mentale. Ci sono stelle che sono milioni di anni più vecchie del sole. Ci può essere una civiltà che è milioni di anni più avanzata rispetto a quella dell’uomo. Siamo passati da Kitty Hawk ( il primo volo dei fratelli Wright N.D.T.) alla luna in circa 70 anni, ma è possibile che una civiltà vecchia di milioni anni sappia qualcosa che noi non sappiamo … ipotizzo una tecnologia ‘M & M’ che comprende i regni Mentali e Materiali. I regni psichici, in modo misterioso a noi oggi, può essere una parte normale di una tecnologia avanzata “.

Vari aneddoti e ricerche indipendenti continuano a suggerire che la Hynekiana tecnologia “M & M” possa essere disponibile anche in una forma simile a un portatile. Forse una piccola, scatola nera, anche se le sue dimensioni tendono a variare nei diversi racconti. Il primo riferimento può essere quello reso dal maggiore Jesse Marcel che ha parlato del relitto Roswell in un’intervista:

“Uno degli altri compagni, Cavitt, credo, ha trovato una scatola di aspetto metallico nero, delel dimensioni di diversi centimetri quadrati. Poiché non c’era modo evidente per aprire questo oggetto, e dato che non sembra essere un pacchetto di strumenti di ogni tipo, si gettò con il resto della roba. Non so quello che poi è successo al box, ma è andato via con il resto del materiale, trasportato a Fort Worth “.
La scatola nera è associata alle esperienze OBE ( Out of Body Experience ) raccontate nel libro “Trasformazione” di Whitley Strieber. Una mattina, verso le quattro e mezza, Strieber ha deciso di provare a utilizzare alcuni dei metodi di Robert Monroe per realizzare un’esperienza fuori dal corpo.

Trieber riferisce di aver avuto successo nel suo tentativo. Dopo aver visto una strana immagine della mano di un grigio, che con una delle sue quattro, lunghe dita, indicava una scatola di due piedi ( circa 60 cm ) appoggiata su un pavimento di colore grigio, Strieber ha vissuto ciò che ha descritto come un’ondata di sentimento sessuale, dopo di che si trovò a galleggiare sopra il corpo come un “campo approssimativamente sferico”. Si muoveva nel suo stato non fisico, passando attraverso oggetti solidi, e vide due cose curiose. Il primo è stato il suo gatto, che non era con lui in camera, ma a New York City; l’altro era la faccia di un grigio essere che lo osservata da una delle finestre.

Un altro resoconto di OBE dove si parla di un dispositivo scatolare che suona sorprendentemente simile a quello descritto nell’esperienza di Strieber.

Mentre era nella sua roulotte, sdraiata sul divano dedicata alla lettura, nel mese di luglio del 1986, Betty Andreasson riferisce di aver sentito un ronzio particolare e poi ha trovato un grigio in piedi accanto al divano. La Andreasson ha raccontato che “l’essere aveva messo una piccola scatola o qualcosa sul divano”, dopo di che si ritrovò in piedi, guardando a se stessa, ancora sdraiata sul divano. Si è poi trasferita verso il grigio, poi di nuovo spostatasi verso se stessa, e aveva paura di scoprire che la sua mano poteva passare attraverso il suo corpo.

Questo dispositivo portatile, scatola nera, sembra essere una unità di contenimento per la coscienza come graficamente esemplificato nel libro di Karla Turner “Masquerade of Angels” dove riporta i dettagli di un racconto dalla sessione di regressione guidata di Barbara Batholic, con Ted Rice durante il quale egli ricordò un’esperienza di abduction vissuta all’età di otto anni.

Ted Rice venne portato in una stanza e messo contro una piastra metallica che si trovava nel centro del locale. Vi erano due “accompagnatori” grigi, ed una donna dai capelli rossi, entrata nella stanza poco dopo. I grigi lo spogliarono e la donna poi attivò alcuni pulsanti e interruttori, la piastra metallica cominciò a cambiare colore. A giudicare dai monitor, la macchina sembrava scansionare i suoi organi interni.

La piastra metallica, su cui Teddy aveva la schiena poggiata, all’improvviso si ribaltò indietro fino ad assumere una posizione orizzontale; ora Ted Rice stava sdraiato sulla schiena e la piastra metallica era diventata un tavolo. Sollevando la testa, Rice vide i grigi che gli si avvicinavano e gli poggiarono sulle orecchie un dispositivo simile ad una cuffia che ha emetteva un rumore doloroso, intanto lo costrinsero a bere un bicchiere di liquido verde luminoso che gli diede sensazioni corporee strazianti, in ultima analisi, facendolo vomitare.

Improvvisamente sembrava essere al di fuori del suo corpo, ( questo particolare del liquido disgustoso che provoca l’uscita dell’anima dal corpo è stato raccontato anche da Truman Cash nel suo libro “The Eye of Ra” N.D.T.) osservando il tavolo da pochi metri di distanza. Una nuvola senza forma si alzò dal suo corpo, assumendo poi un’immagine di sé, attaccata al vomito verde sul suo volto tramite qualcosa che a lui ricordava una pianta rampicante ( Tenril: viticcio N.D.T.)

“La donna aliena ha preso un oggetto nero, una scatola rettangolare, che ha portato verso il tavolo dove il corpo di Teddy era sdraiato”, scrive Turner. Con un unico movimento, girò il suo corpo ( quello di Ted ) sotto-sopra e mise la scatola nera sulla zona delle spalle. La donna poi collegò dei fili alla scatola, e in qualche modo la attivò. L’immagine dello spirito di Ted venne lentamente risucchiata nella scatola, che la donna poi rimosse e ripose sul bancone.

Poco dopo lei, l’aliena, chirurgicamente tagliò la testa di Ted Rice con un aggeggio laser e lui non vide più nulla. Quando si risvegliò, si trovò in una grande stanza con filari di vasche contenenti pezzi di carne che galleggiava in un liquido rosso scuro. Un’apertura sul lato di una vasca pomò fuori una sorta di bolla rossa e un grigio la raccolse lo lavò in un lavandino nelle vicinanze e che poi lo mostrò a Ted, presentandolo con quello che sembrava essere un neonato umano.

Il grigio poi mise il bambino dentro di un armadio a muro e chiuse la porta mentre un suo compagno grigio attivò alcuni controlli. In pochi minuti una porta si aprì e lui vide un duplicato nudo del suo corpo mutilato. Dopo i grigi portarono il corpo sul tavolo, la donna posizionò la scatola nera sul petto. Anche se Ted non poteva vedere quello che era stato fatto, ha visto il corpo in preda alle convulsioni, poi riprese a respirare.

La scatola venne quindi rimossa dalla donna e i grigi inserirono aghi nella parte posteriore e superiore della testa, il torace, e nella parte inferiore di ogni piede. Hanno messo gocce nei suoi occhi carta vetrata e posero le cuffie sulle orecchie.

Altre storie riguardano tali trasferimenti di coscienza, ma senza i dispositivi portatili della scatola e senza dover fare un clone da zero. In “Taken”, un altro libro di Karla Turner, descrive uno scenario simile, come racconta un’esperienza di rapimento di una donna che si chiama ” Pat “, che ha ricordato di essere in una grande stanza dolcemente illuminata in presenza di un grigio e un maschio umano. Nella stanza vide forme umane all’interno di “scatole sarcofago”, i quali sono stati coperti in una sorta di nebbia bianca ( altro particolare di cui parla anche truman Cash ), che li sosteneva in uno stato di ibernazione. In uno di questi contenitori colse lo scorcio di un corpo di donna, la quale era convinta fosse il suo “altro corpo”, come in una precedente esperienza in cui era stato detto dalle creature che “stavano facendo una me nuova”

Non solo la Turner racconta di tali casi, purtroppo.

Nella ricerca di Linda Moulton Howe sulle abductions, anche lei si è imbattuta in racconti di camere con tubi cilindrici trasparenti contenenti i corpi in uno stato di ibernazione. Nel corso di un sequestro nel 1978 in Pennsylvania, Wanna Lawson è stata condotta in una stanza piena di tubi alti due metri, trasparenti, all’interno dei quali vedeva corpi umani e alieni.

Mentre lei non sa come è stato fatto, la sua coscienza è stata trasferita in un corpo “alto, magro, dai capelli scuri, femminile” ospitato in uno dei tubi.

Un altro caso di indagine della Howe si occupa di una abduction avvenuta nel 1963 a Porterville, California dell’allora diciassettenne Linda Porter, che è stata presa da uno “scienziato” grigio in una stanza con tre alti tubi, chiari al centro. All’interno dei tubi un vorticoso gas viola e un corpo ibernato, apparentemente umano.

Le è stato mostrato un moribondo di circa quarantacinque anni che giaceva in un contenitore rettangolare trasparente. Dal suo plesso solare è fuoriuscit forma brillante. Aveva un nucleo interno di color bianco incandescente, circondato da un giallo iridescente e un ultimo strato di pastello arancione. questa “energia” galleggiò verso uno dei corpi, un corpo maschile “vuoto” di forse 25 anni di età, che sembrava essere un clone del morto.

Il giovane corpo venne fluttuò in posizione verticale e al di fuori del tubo. La forma luminosa:

“… Poi discese, inserendosi nel corpo nella parte superiore della parte posteriore della testa, fino in fondo a metà tra le scapole. Esso poi si fuse nel corpo completamente e si stabilì davanti alla colonna vertebrale nella zona del plesso solare. Sembrava quindi di allungare se stesso pochi centimetri più su e pochi centimetri verso il basso. Il corpo a questo punto ha assunto un aspetto ‘occupato’ come se la persona fosse semplicemente addormentata.”

Il contenitore rettangolare in cui era posto il vecchio corpo venne poi riempito con un liquido per conservare i tessuti fino alla dissezione. “

Linda Porter ha anche aggiunto: “Dopo la dissezione, mi è stato detto che il corpo sarebbe stato scartato”, spiegando che “gli alieni pensano che il nostro concetto di funerali sia una barbarie. Per loro non c’è differenza tra una lattina di birra vuota e un corpo vuoto.

“Questo suona incredibilmente simile ad alcune informazioni rivelate da Robert Lazar, che ha affermato di avere lavorato presso il sito S-4 dell’Area-51 in una operazione di “reverse-engineering” su veicoli alieni.

Nei documenti informativi, che comprendevano brevi panoramiche di altri progetti legati alla sua stessa attività, Lazar parla di “un libro che era quasi come una storia dello sviluppo del genere umano”, che “è stato scritto da un punto di vista diverso.”

Qui è dove ha detto che ogni volta che “la parola ‘umano’ si presentava, è sempre stata sostituita con la parola ‘contenitore'” e che “stavano parlando dellala conservazione dei contenitori, e di quanto siano unici” e che “sono molto difficili da trovare.”

L’implicazione, naturalmente, è che i “contenitori” si riferiscono a corpi umani.

Ovviamente i mezzi tecnologici di distacco dell’anima dal corpo, riporlo, e ri-collegarla ad un altro corpo non è necessaria; sembrerebbe che tutti noi reincarniamo come un processo naturale. La tecnologia della “scatola nera” sembra solo essere utilizzata su rapiti; altri, come l’uomo testimoniato da Linda Porter, sembrano avere una capacità innata per lasciare un vecchio corpo e entrare in un altro corpo intenzionalmente, rendendo la scatola inutile.

La tecnologia in questo caso è ancora apparentemente utilizzata per clonare organi, di preservare gli organi, e consentire agli organismi di accedere dalla coscienza, però. Linda Porter ha spiegato che un nuovo corpo può essere facilmente realizzato e immesso; questo si associa con l’esperienza del giovane Ted Rice.

A volte il trasferimento da un corpo ad un altro non è, evidentemente, veloce come è avvenuto con Ted Rice.

Prendete per esempio il libro di Karla Turner, “Into the Fringe”, in cui scrive di Barbara Batholic e le sue regressioni guidate con Sandy, un’amica di famiglia della Turner. Sandy ha spiegato un incubo ricorrente che ha iniziato quando era molto giovane e aveva avuto una malattia potenzialmente letale. Come Turner descrive:

“Sandy si trova molto vicina a una superficie grigio opaco, il viso a pochi centimetri di distanza. La cosa grigia è un’enorme sfera, così grande che in confronto Sandy è solo un puntino. Qualcosa la sta attraendo o guidando nella sfera, ma lei sta lottando contro la voglia, perché sa che se mai entra nella sfera, lei non tornare mai.”

La Turner ha descritto gli occhi di Barbara sbarrarsi all’ascoltare il racconto di Sandy, perchè anche lei ha confessato di aver visto la stessa sfera quando aveva circa cinque anni di età. In privato, dopo le insistenze della Turner, Barbara svelò i dettagli che non aveva voluto esprimere in presenza di Sandy, già troppo colpita dall’esperienza.

“Quando sono stata portata alla sfera”, ha detto Barbara, “mi è stato detto che si trattava di un “deposito per le anime” dove le anime umane sono in qualche modo riciclate. Se questa è la stessa cosa che Sandy ha visto, credo che lei non sarebbe venuta fuori quella sfera viva.”

Se fosse vero, queste storie sembrano indicare che gli alieni hanno la capacità di guidare, con l’ausilio della tecnologia, un processo di reincarnazione.
Essi possono separare la coscienza dal corpo con raggi di energia invisibili e misteriose scatole nere.

Con queste scatole nere, che possono anche conservare la coscienza.

In ogni caso, ciò sembrerebbe riecheggiare ciò che a Strieber sarebbe stato detto una volta da uno dei grigi, e cioè: “Noi ricicliamo anime”.

http://valeriopetretto.wordpress.com/20 ... -di-anime/



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MessaggioInviato: 06/12/2014, 13:10 
Ho letto tutto fin qui di getto... sul primo post sento di condividerne sommariamente il contenuto per l'affinità, non di linguaggio e approccio ma per risultanze teoriche e interpretative della realtà universale, con la mia esperienza condotta per altri canali.
Ed è certamente conforme a quella simile di tanti ricercatori "spiritualisti" che, un pò come per l'antica conoscenza magica e poi alchemica, giungono e giunsero per deduzione e intuizione a conclusioni assimilabili a quelle da te presentate con approccio induttivo e fenomenologico.

In sostanza, le diverse visioni che non si oppongono e contraddicono nella sostanza, sembrerebbero scaturire da una medesima Realtà che pure, si svolge su piani e aspetti diversi. il TUTTO, l'ASSOLUTO insomma, rimane irraggiungibile nella sua UNICITA', IDENTITA' non essendo ripetibile né doppiabbile da enti relativi per ovvia natura, in quanto contenuti dall'ASSOLUTO... eppure, eppure è percorribile, conoscibile per vie e approcci diversi perché comunque, contenenti parti di quello stesso ASSOLUTO.

Meravigliosa sfida di Conoscenza, straordinario ordito di una tela universale che ci chiama tutti credo, nessuno escluso, a percorrerne l'infinita via e per fortuna, sì per fortuna non potremo né noi né altra Entità ovunque collocata, identificarci e fulminarci nella beatifica visione, paradisiaca del TUTTO: saremmo distrutti dall'immane buco gravitazionale di quella Forza nè mai più potremmo godere delle nostre fatiche di conoscenza, personali, identificanti, quale forse secondo il più gran dono del DISEGNO che prevede e consente di preservarci un'infinita vita di personalità in avanzamento e comprensione, certamente amorevole (se conflittuale sarebbe ovviamente, un processo a termine e distruttivo)

E di getto scrivo, avvertendo l'intima gioia di riconoscere in altri intime consapevolezze


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Ipotesi Temporale





Nel 1995 l'astrofisico Johannes Von Butlar durante un congresso ufologico ha rivelato di aver ricevuto un documento segreto, di cui non può provare la veridicità, che potrebbe aprire una nuova ipotesi sull'evento di Roswell. Nel documento si afferma che ciò che è caduto nel deserto del Nuovo Messico nell'estate del 1947 non era né un pallone sonda, né un mezzo extraterrestre ma una macchina terrestre proveniente dal futuro. Nel documento è scritto, inoltre, che uno degli occupanti era vivo e che disse delle cose così terribili sul nostro futuro che il governo degli Stati Uniti decise di nascondere tutta la vicenda. In questo modo avrebbero diffuso due storie parallele, una ufficiale (il pallone sonda), una ufficiosa (il disco volante) che allontanarono completamente l'opinione pubblica dalla realtà.

Naturalmente tutto ciò è da verificare, ma l'ipotesi temporale spiegherebbe molte cose sull'assidua presenza di questi oggetti nei nostri cieli (ad esempio perché sono così interessati a noi) e non sarebbe meno assurda dell'ipotesi extraterrestre in quanto, per le nostre attuali conoscenze scientifiche, chi viaggia nello spazio viaggia anche nel tempo.

Questa è soltanto l'ultimo caso in cui si avvalora l'ipotesi temporale, ovvero la teoria secondo la quale gli UFO non sarebbero di origine extraterrestre ma sarebbero stati costruiti (o meglio saranno costruiti) dai futuri abitanti della Terra che tornerebbero indietro nel tempo, forse, per studiare dal vero la storia dell'umanità. L'ipotesi temporale non è una novità, già nel 1957 il fisico Hugh Everet aveva proposto quella che rimase come la teoria dei molti mondi, secondo cui l'Universo si ramificherebbe in continuazione, dando origine a mondi o realtà parallele, ma non coincidenti, in cui lo svolgersi delle cose non segue un'unica direzione.

Negli anni Ottanta, tre scienziati, Michael Morris dell'Università del Wisconsin, Kip Thorne e Ulvi Yurtsever, professori del Politecnico della California, ripresero la tesi di Everet in una pubblicazione sulla rivista specializzata Phisical Review Letters: #147;Viaggiare nel passato è stato sempre considerato impossibile perché in teoria qualcuno potrebbe uccidere i propri genitori prima di nascere e cessare così di esistere. Ma questo paradosso è evitato dalla nostra interpretazione delle tesi di Einstein. Noi suggeriamo l'esistenza di un numero infinito di universi paralleli.

Il passato in cui si potrebbe viaggiare sarebbe differente da quello in cui si è vissuti. Gli esseri che guidano gli UFO potrebbero quindi provenire da un universo alternativo al nostro e quindi non necessariamente il loro passato sarebbe il nostro presente. Non esisterebbero un solo passato e un solo futuro, ma tanti passati e tanti futuri alternativi, che, un po' come avviene nel film Ritorno al futuro di Robert Zemetiks, siamo noi a scegliere di vivere a seconda del nostro comportamento nel presente.

Qualche ricercatore come lufologa inglese Jenny Randles è arrivato ad ipotizzare l'esistenza di luoghi, dotati di un particolare campo magnetico che favorirebbe il salto da un universo all'altro, le cosiddette finestre ufologiche, zone dove più di altre avvengono apparizioni di questi oggetti, ma anche luoghi come il famoso Triangolo delle Bermude, che, viste le molte sparizioni misteriose di aerei e navi, potrebbe essere uno di questi luoghi di passaggio tra la nostra realtà è un Universo differente.

In questo la teoria temporale sarebbe l'estensione di quella parafisica le cui basi teoriche risiedono nel Vallee, del periodo parafisico, ed in John Keel. In "Operazione cavallo di Troia" (MEB 1975), Keel non sembra incline ad accettare la spiegazione che gli UFO si stiano, semplicemente, divertendo pur non scartando tale ipotesi- e ritiene, invece, che le loro motivazioni abbiano a che fare con una sorta di raccolta di informazioni che utilizza sistemi ingannevoli.

Tale interpretazione sembrerebbe risultare perfettamente coerente con le analisi che abbiamo fatto, precedentemente, in relazione al camuffamento operato dagli OVNI nei diversi periodi storici, e gli UFO diventano, così, il prodotto di una misteriosa intelligenza, estranea al genere umano, che persegue fini, a noi sconosciuti, tramite strumenti e manifestazioni di ordine parafisico.



http://italia.pravda.ru/science/24-03-2007/5161-0/


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MessaggioInviato: 08/12/2014, 19:06 
Una recentissima ipotesi di lavoro da Phisycal Rewu del 23 X 2014, segue articolo esplicativo da blogspot

http://journals.aps.org/prx/abstract/10 ... .4.041013I.

INTRODUCTION
The role of the wave function differs markedly in various formulations of quantum mechanics. For example, in the Copenhagen interpretation, it is a necessary tool for calculating statistical correlations between a priori classical preparation and registration devices [1]; in the de Broglie–Bohm (dBB) interpretation, it acts as a pilot wave that guides the world’s classical configuration [2]; in the many-worlds (MW) interpretation, it describes an ever-branching tree of noninteracting quasiclassical worlds [3]; and in spontaneous collapse models, its objective “collapse” creates a single quasiclassical world [4].

In other formulations, the wave function does not even play a primary role. For example, in Madelung’s quantum hydrodynamics [5], Nelson’s stochastic dynamics [6], and Hall and Reginatto’s exact uncertainty approach [7], the fundamental equations of motion are formulated in terms of a configuration probability density P and a momentum potential S (or the gradient of the latter), with a purely formal translation to a wave function description via #936;#8788;P1/2exp[iS/#8463;]. These approaches can describe the evolution of any scalar wave function on configuration space, which includes any fixed number of spinless particles, plus bosonic fields. In this paper, we similarly treat spinless and bosonic degrees of freedom.

More recently, it has been observed by Holland [8] and by Poirier and co-workers [9–11] that the evolution of such quantum systems can be formulated without reference to even a momentum potential S. Instead, nonlinear Euler-Lagrange equations are used to define trajectories of a continuum of fluid elements, in an essentially hydrodynamical picture. The trajectories are labeled by a continuous parameter, such as the initial position of each element, and the equations involve partial derivatives of up to fourth order with respect to this parameter.

In the Holland-Poirier hydrodynamical approach, the wave function plays no dynamical role. However, it may be recovered, in a nontrivial manner, by integrating the trajectories up to any given time [8]. This has proved a useful tool for making efficient and accurate numerical calculations in quantum chemistry [9,10]. Schiff and Poirier [11], while “drawing no definite conclusions,” interpret their formulation as a “kind of ‘many worlds’ theory,” albeit they have a continuum of trajectories (i.e., flow lines), not a discrete set of worlds.

Here, we take a different but related approach, with the aim of avoiding the ontological difficulty of a continuum of worlds. In particular, we explore the possibility of replacing the continuum of fluid elements in the Holland-Poirier approach by a huge but finite number of interacting “worlds.” Each world is classical in the sense of having determinate properties that are functions of its configuration. In the absence of the interaction with other worlds, each world evolves according to classical Newtonian physics. All quantum effects arise from, and only from, the interaction between worlds. We therefore call this the many interacting worlds (MIW) approach to quantum mechanics. A broadly similar idea has been independently suggested by Sebens [12], although without any explicit model being given.

The MIW approach can only become equivalent to standard quantum dynamics in the continuum limit, where the number of worlds becomes uncountably infinite. However, we show that even in the case of just two interacting worlds it is a useful toy model for modeling and explaining quantum phenomena, such as the spreading of wave packets and tunneling through a potential barrier. Regarded as a fundamental physical theory in its own right, the MIW approach may also lead to new predictions arising from the restriction to a finite number of worlds. Finally, it provides a natural discretization of the Holland-Poirier approach, which may be useful for numerical purposes. Before considering how its dynamics might be mathematically formulated and used as a numerical tool, however, we give a brief discussion of how its ontology may appeal to those who favor realist interpretations.



....
da:
(http://terrarealtime.blogspot.it)

[b]UNIVERSI PARALLELI: "ECCO LA PROVA DELLA LORO ESISTENZA"[/b]

Può sembrare la sceneggiatura di un film, eppure i fisici teorici studiano questi scenari da almeno 50 anni, ed esistono complicati ed eleganti calcoli matematici in grado di descriverli. L'ultima formulazione è stata pubblicata su "Physical Review X"
da un team di studiosi australiani e statunitensi.
Secondo lo strano mondo della meccanica quantistica, abitato da atomi e particelle, esiste un universo in cui questo articolo non è mai stato scritto. E, a un tempo, un altro mondo in cui è possibile leggerlo e commentarlo. Bizzarrie della realtà a livello dei suoi costituenti più intimi, governata da fenomeni che spesso fanno a pugni con il senso comune. E che hanno fatto storcere il naso persino ad Albert Einstein.

Come la teoria del multiverso, in base alla quale esisterebbe una pluralità di universi paralleli, al punto che ogni decisione che ciascuno di noi prende in questo mondo ne creerebbe di nuovi. Secondo questa interpretazione, ci sarebbe, ad esempio, un mondo in cui il Terzo Reich è uscito vincitore dalla II guerra mondiale, e un altro in cui Hitler è uno sconosciuto pittore.
Può sembrare la sceneggiatura di un film, eppure i fisici teorici studiano questi scenari da almeno 50 anni, ed esistono complicati ed eleganti calcoli matematici in grado di descriverli. Secondo l'ultima formulazione, appena pubblicata su "Physical Review X"da un team dell'University of California a Davis, e della Griffith University australiana, non solo gli universi paralleli esisterebbero davvero, ma potrebbero persino interagire ...
"Secondo lo strano mondo della meccanica quantistica, abitato da atomi e particelle,
esiste un universo in cui questo articolo non è mai stato scritto"

Quando fu introdotta per la prima volta negli Anni '50 dal geniale matematico americanoHugh Everett III, all'epoca in forze allaPrinceton University, la teoria dei molti mondi venne derisa. Everett riuscì a fatica a pubblicarla, e alla fine abbandonò disgustato la carriera accademica. Negli anni, però, le sue raffinate spiegazioni di alcuni strani fenomeni del mondo subatomico, come la capacità delle particelle di coesistere in luoghi diversi - stranezze che spingevano il premio NobelRichard Feynman ad affermare che "chiunque crede di aver capito la meccanica quantistica, non l'ha compresa abbastanza" - hanno fatto sempre più breccia tra i fisici.

"Secondo la teoria di Everett - spiega Howard Wiseman, a capo del team australiano - ogni universo si divide in una serie di nuovi universi, quando viene effettuata una misurazione quantistica. Partendo dalle sue intuizioni, abbiamo dimostrato che è proprio dall'interazione tra questi mondi, soprattutto repulsiva, che nascerebbero i fenomeni quantistici". "Nel multiverso - aggiunge su New Scientist David Deutsch, fisico della Oxford University- ogni volta che facciamo una scelta si realizzano anche le altre, perché i nostri doppi negli universi paralleli le compiono tutte". Un'idea sfuggente, difficile da accettare ma, a pensarci bene, non del tutto negativa. Il pensiero che, di fronte alle scelte più difficili di tutti i giorni, ogni possibile alternativa abbia l'opportunità di realizzarsi potrebbe essere in fondo rassicurante.
"Il multiverso mi ha reso una persona più felice - commenta sempre su New Scientist Max Tegmark, fisico del Mit -. Mi ha dato, infatti, il coraggio di correre più rischi". Ma come provare queste teorie e legarle a fenomeni fisici osservabili? Secondo Lisa Randall, prima donna a ottenere la cattedra di Fisica teorica alla Harvard University, una possibile strada è il legame con le ricerche sulla natura della forza di gravità. In base ai suoi studi, tra i più citati degli ultimi anni, gli altri universi, vicinissimi al nostro anche se invisibili, sarebbero immersi in uno spazio a più dimensioni, come un arcipelago di isole sparse nell'oceano.

Su uno di questi isolotti sarebbero concentrate le particelle che trasportano, come fanno i fotoni con la luce, la forza di gravità. Si chiamano gravitoni e sarebbero gli unici in grado di saltare da un universo all'altro.
Ma solo alcuni riuscirebbero a "visitare" il nostro universo.
Ecco perché la forza di gravità ci appare così debole, poiché diluita su più universi, che la assorbono come una spugna. "Uno degli scopi dei miei studi è spiegare perché la forza di gravità è così debole in confronto alle altre forze fondamentali della natura - spiega la studiosa nel suo libro "Passaggi curvi" -. Un piccolo magnete, infatti, può attirare una graffetta, nonostante la Terra nella sua interezza eserciti su di essa la propria attrazione gravitazionale".
Il battesimo sperimentale a queste ricerche teoriche potrebbe arrivare a partire dal prossimo anno, al Cern di Ginevra, con la riaccensione alla sua massima energia di Lhc, l'acceleratore di particelle più potente del mondo. Questa macchina, una pista magnetica di 27 chilometri capace di sondare la struttura più intima della materia, potrebbe essere in grado di vedere i gravitoni, fino ad ora mai osservati direttamente. "Con Lhc potremmo trovare particelle che non esistono più dai tempi del Big Bang, circa 14 miliardi di anni fa - sottolinea Randall -. Tra loro potrebbero essercene alcune che vivono solo su altre dimensioni, o persino su altri universi. La loro osservazione, quindi, sarebbe una prova importante dell'esistenza di altri mondi". Queste particelle, infatti, lascerebbero una sorta d'impronta gravitazionale sul nostro universo. Come un'ombra che si allunga su un muro in un giorno assolato.

Come spesso accade nella scienza, gli studiosi vivono e si muovono ai bordi della conoscenza. "Non sappiamo come questi studi cambieranno la nostra percezione del mondo - afferma Randall -.
Lo stesso Einstein non poteva prevedere che la sua teoria della Relatività avrebbe un giorno trovato applicazioni nel Gps.
Esistono nell'universo molte regioni ancora inesplorate - aggiunge la studiosa -. Sapere cosa cercare è spesso difficile, ma questo non deve scoraggiare.
Ciò che ancora non si conosce deve servire da stimolo per porsi nuovi interrogativi.
È questo - conclude la scienziata di Harvard - che rende la scienza accattivante".

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Ultima modifica di luciano cuomo il 08/12/2014, 19:09, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 11/02/2015, 11:46 
Documentario ufologico: the yellow book

Fra le molte affascinanti, ancorché non verificate, dicerie serpeggianti nel variopinto mondo dell’ufologia, un posto d’onore spetta allo “Yellow Book”, il Libro Giallo.

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Il Libro Giallo è strettamente legato alle EBE (entità biologiche extraterrestri), anzi sembra sia stato “scritto” da una di esse. Ma è opportuno fare un riepilogo. Le notizie sul “Libro Giallo” furono diffuse da due agenti dell’AFOSI (Ufficio Investigazioni Speciali dell’Aeronautica USA), Richard Doty e Robert Collins. I due apparvero, debitamente camuffati, nella famosa trasmissione “UFO: Cover up? Live”, andata in onda alla fine degli anni ‘80 (e in Italia proposta ai primi anni Novanta dal giornalista Maurizio Baiata sotto forma televisiva, per il programma “Mixer” di Giovanni Minoli e sotto forma di video inchiesta nella serie della Columbia Tristr, intitolata “UFO: Segreto di Stato”. Il conduttore americano li presentò come “scienziati del governo” che, essendo al corrente di progetti top secret relativi ad UFO ed alieni, avevano deciso di rivelare quello che sapevano sull’argomento. Immediatamente vi fu una profonda frattura tra coloro che ritenevano il programma (trasmesso in diretta anche in Russia!) un inizio di apertura dei governi sul tema UFO e Alieni e quelli che, al contrario, lo bollavano come una colossale e premeditata operazione di disinformazione. Bisogna però precisare che Richard Doty aveva già in precedenza contattato gli ufologi William Moore, Linda Howe e John Lear, mostrando loro documenti “ufficiali” top secret in suo possesso (forse a fini disinformativi).

(Dallo scenario in cui operavano queste “gole profonde” è emersa la sconcertante evidenza del gruppo segreto denominato “The Aviary” (La Voliera) di cui, appunto, avrebbero fatto parte Falcon e Condor, N.d.R.). Doty fu una delle fonti “accreditate” di Moore quando questi diede alle stampe con Charles Berlitz “The Roswell Incident” nel 1982. Una piccola curiosità: il libro di Moore veniva venduto in America unitamente ad una videocassetta contenente interviste a Doty e Collins, che, per l’occasione, scelsero rispettivamente i nomi in codice di Falcon e Condor (pseudonimi che vennero poi ripresi nella suddetta trasmissione).

Fu in una di queste interviste che i due cominciarono a parlare di dischi precipitati, alieni e retroingegneria, condendo però il tutto con dettagli che ai più parvero alquanto risibili (le EBE prediligono la musica antica tibetana e il gelato alla fragola!). Fra le informazioni fornite da Doty e Collins , un punto di rilevo riguardava lo “Yellow Book”. Il libro, denominato anche la “Bibbia” nell’ambiente del Majestic 12, sarebbe stato “scritto” nel 1972/73 da EBE-2 (sigla in codice di una delle tre EBE che a dire di Doty fungevano da ambasciatori degli alieni presso gli Stati Uniti). Esisterebbero tre copie del libro, delle quali una in possesso di EBE-2.

Le altre due copie sarebbero custodite dal governo USA in un’istallazione sotterranea segreta nei pressi di Mall, Washington D.C Il Libro Giallo sarebbe una sorta di compact disk olografico che può proiettare immagini delle informazioni in esso contenute (da notare che il controverso fisico Bob Lazar afferma di aver visto qualcosa di simile quando era in servizio presso l’Area S4, il settore di Groom Lake ove si svolgevano esperimenti di retroingegneria su scafi alieni). Il Libro Giallo, una sorta di promemoria alieno, oltre a riferimenti ad eventi biblici e all’immagine olografica della crocifissione di Cristo, conterrebbe le seguenti informazioni:

1.1. La storia delle visite degli alieni alla Terra negli ultimi 12.000 anni. Edificazioni delle piramidi d’Egitto e di come esse rispecchiano la cintura di Orione come appariva alla Terra nel 10.400 a.C. e nel 2450 a.C. La vera età della sfinge (12.000 anni)

2.2. interventi di ingegneria genetica condotti dagli alieni sui primi ominidi

3.3. La Terra è fa parte di cinque rotte commerciali. Cinque o più gruppi di alieni visitano la Terra.

4.4. Un osservatore fu lasciato sulla Terra 2.000 anni fa. Gli alieni hanno immagini olografiche della morte di Cristo e di altri eventi biblici.

5.5. La storia sociale e le credenze religiose degli alieni. Essi credono in un Dio ma non accettano il dogma cristiano della Trinità.

6.6. riferimenti all’anno 1997 come un periodo di rivelazioni e forse rivoluzioni sociali e tumulti. E all’anno 1998 per il caos geologico.

Di solito, questo tipo di informazioni finisce relegato dagli studiosi più “seri” nel cosiddetto “folklore ufologico” ovvero nel limbo delle notizie assurde e non confermabili. Ma viene da chiedersi: perché tutte queste notizie sono fuoriuscite dai primi anni Ottanta? Le varie fonti si sono influenzate a vicenda o vi era (e vi è ancora) una più ampia regia?

Nel diritto penale quando si cerca di individuare l’autore di un delitto la prima domanda che ci si pone è “cui prodest?”, ovvero, a chi giova? Coloro che hanno diffuso queste notizie non hanno certo avuto vita facile: Paul Bennewitz è stato ricoverato in manicomio e sottoposto ad elettroshock. Bill Cooper è morto in uno scontro a fuoco con la polizia dopo essere stato oggetto di diversi attentati.

Bob Lazar è stato processato per motivi futili dopo essere stato oggetto di minacce e attentati. E, dulcis in fundo, Richard Doty è stato espulso dall’esercito dopo essere stato adibito a compiti umilianti (il suo ultimo incarico nell’Air Force è stato quello di responsabile della mensa!). Se tutti costoro hanno svolto per conto del governo compiti di disinformazione, non si può certo dire che siano stati adeguatamente ricompensati!

http://sonoconte.over-blog.it/2015/02/d ... -book.html



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 Oggetto del messaggio: Re: Visione Allargata del Fenomeno UFO
MessaggioInviato: 12/02/2015, 00:49 
Perchè gli alieni dovrebbero avere immagini della crocifissione di cristo? Supponendo che crista sia realmente esistito e che fosse il profeta di cui si favoleggia.

Perchè non di maometto o di Budda o di un qualunque altro profeta terrestre? E poi perchè riprouzioni olografiche di "eventi biblici"? E non eventi coranici o vedici o dei nativi nord americani?

A me sembrano solo buttate lì per attirare l'attenzione di un determinato pubblico, quello americano o italiano... Boh



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 Oggetto del messaggio: Re: Visione Allargata del Fenomeno UFO
MessaggioInviato: 25/02/2015, 16:02 
Nuove prove sul caso della campana di Kecksburg
Tutti conoscono la storia della campana di Kecksburg che secondo la leggenda si sarebbe schiantata nel lontano 1965, e che ancora oggi, questo evento rimane ancora avvolto dal mistero.Stan Gordon che all'epoca era un bambino ha realizzato un interessante documentario attraverso il quale intende ricostruire il caso di Kecksburg.
Secondo l'autore sarebbero emerse nuove prove e una nuova pista si starebbe delineando per la prima volta. Egli ha spiegato che a quel tempo le autorità gli avevano proibito di parlare dell'accaduto e che se lo avesse fatto sarebbe andato a finire dritto in galera.In quel periodo l'uomo stava lavorando per una società che prestava i suoi servizi per l'esercito.
Egli racconta che un paio di giorni dopo l'incidente, l'esercito aveva ordinato una quantità enorme di materiale destinato alla base di Wright Patterson.
Era lui il responsabile per la consegna e scarico delle apparecchiature un incarico che gli consentì' di vedere uno strano pennello srotolarsi davanti ai suoi occhi.Spinto dalla curiosità, dopo aver camminato in una stanza vide un enorme oggetto a forma di campana nascosto da un grande velo bianco sul quale stavano lavorando alcuni militari protetti da particolari tute.
L'autore del documentario vide che da sotto il lenzuolo bianco sporgeva una mano con tre dita ricoperta da una pelle simile a quella di unalucertola.Fu in questo frangente che l'esercito lo minacciò qualora avesse parlato.
Inoltre i miitari gli dissero che tutto sarebbe stato reso pubblico entro 20 anni, ma da allora nulla è stato fatto. Stan Gordon, l'autore del documentario ha assicurato che con la sua testimonianza spera di dare un contributo alla verità e di essere disposto a testimoniare davanti a una giuria in modo da dimostrare l'autenticità delle sue affermazioni. Oggi, il caso Kecksburg rimane ancora un mistero, nonostante il considerevole numero di testimoni. Tutti sperano che un giorno il governo si decida a rendere pubblico tutto ciò che sa a riguardo della questione Ufo
Guarda su youtube.com

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