MaxpoweR ha scritto:
Io mi riferivo alla recente trilogia di Thor che sebbene sia il classico blockbuster offre spunti interessanti.
Ok; io invece pensavo al presunto ET di forma umana che sarebbe vissuto negli USA per qualche anno e che avrebbe anche frequentato il pentagono.
Secondo me Valiant thor è un nomignolo che gli è stato attribuito oppure un nome in codice per indicarlo. A meno che non rientri in un'operazione di discredito della tematica ufologica portata avanti dai servizi segreti USA, in tal caso dare un nome fumettistico ad un finto ET sarebbe stato quasi obbligatorio per ridicolizzare ancor di più il fenomeno.
Comunque una piccola curiosità: il Thor dei fumetti Marvel, che non ha a che fare con il "nostro" Valiant Thor, è ovviamente invece ispirato al Thor della mitologia nordica e germanica in generale. Ora in inglese giovedì si dice thursday ossia il giorno di Giove che è quindi il giorno di Thor; mentre mercoledì, il giorno di Mercurio, in inglese come noto è Wednesday, ossia il giorno di Wotan, ossia il giorno di Odino. Questo ci dice che per gli antichi Germani (in senso ampio, includendovi anche gli scandinavi oltre che gli anglosassoni, che erano popoli germanici) Thor equivaleva a Giove e infatti scagliava fulmini e con il suo martello era tonante esattamente come Giove (che però non aveva martello ma teneva in pugno le folgori); mentre curiosamente Odino equivaleva a Mercurio; invece nei fumetti Marvel Odino viene rappresentato come una sorta di Giove, ma è errato. Il fatto è che per gli antichi Germani la divinità maggiormente considerata era proprio Mercurio e ce lo attestano gli autori romani antichi, in primis Cesare. Ora, gli antichi romani avevano una pratica nota come interpretatio; ossia quando entravano in contatto con un altro popolo, tra le altre cose cercavano di capire a quali divinità questo popolo rendesse onore; poiché pensavano coerentemente che gli Dei fossero gli stessi per tutti gli uomini, cercavano di capire quale divinità romana equivalesse alle divinità onorate dal popolo straniero. Quest'arte si chiamava interpretatio e non a caso Cesare, che aveva ricoperto anche la carica di Pontefice Massimo, uno dei vari sacerdozi romani (nome cui poi successivamente si ispirò il papato riprendendone il nome di facitore di ponti appunto tra l'umano e il divino), aveva eseguito l'interpretatio sulla principale divinità Germanica, che era appunto Mercurio = Wotan = Odino.