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 Oggetto del messaggio: Re: Quel tenue filo di speranza ....
MessaggioInviato: 24/01/2018, 19:25 
Centro Ufologico Nazionale - CUN


LUIS ELIZONDO: "ESISTE UN TABÙ SULLA CONOSCENZA DEI FENOMENI UFO".

(Categoria - UFO e militari). L'ex direttore del programma del Pentagono dedicato a indagare su possibili avvistamenti di UFO spiega, in una intervista radiofonica rilasciata all'emittente colombiana "W Radio", l'importanza di continuare con questo tipo di programma.

Ecco a seguire l'intervista:

W RADIO: Signor Luis Elizondo, buongiorno e grazie mille per essere con noi su W Radio. Vorrei chiederle se come funzionario del Pentagono ha avuto abbastanza prove, o prove solide, che potrebbero portarla a credere che ci sia vita al di fuori della Terra?

LUIS ELIZONDO: Grazie mille per avermi ospitato nella sua trasmissione. Il programma si concentrava su due cose: cosa fossero gli UFO e come funzionavano? Come risultato della nostra analisi e di dieci anni di studio e informazioni, ci ha portato a credere che questi fenomeni non provenissero da nessun paese che conosciamo. Quindi la domanda è: se provengono dallo Spazio esterno o dallo Spazio interno o da uno Spazio intermedio, la risposta è che ancora non lo sappiamo, ma siamo abbastanza certi che non provengono da qui.

W RADIO: Signor Elizondo, perché il Pentagono voleva avere un programma segreto per osservare il fenomeno e questi UFO? Perché non si era mai pubblicato prima questo materiale, questa prova o questa analisi che ha avuto il Pentagono?

LUIS ELIZONDO: Credo che la risposta sia per due ragioni. Uno, c'è uno spaventoso stigma sociale o tabù contro il riconoscere ufficialmente il fenomeno e, due, credo sia molto difficile per qualsiasi apparato di sicurezza nazionale aver identificato un problema o una potenziale minaccia e non offrire una soluzione. In questo caso hai dei fenomeni che si trovano in un certo spazio aereo. Non sappiamo cosa siano, non sappiamo come funzionano, e non c'è nulla che possiamo fare al riguardo. E questo è un argomento molto scomodo per qualsiasi governo all'interno o all'esterno.

W RADIO: Signor Elizondo, dai fenomeni e dagli incidenti che ha conosciuto quando era all'interno di questo programma, qual è stato quello che l'ha veramente sorpreso o quello che l'ha fatto esclamare, ok questo è ciò che mi fa credere che ci sia vita al di fuori della Terra?

LUIS ELIZONDO: Penso che ogni giorno fosse una sorpresa. Non c'è stato un solo incidente. È stato un flusso lento e costante di informazioni che arrivavano, sia attraverso i racconti di testimoni oculari o attraverso il radar o attraverso i video, che ha iniziato a dipingere un quadro molto convincente in tutti noi. Penso inoltre per la comprensione dei tuoi ascoltatori, che stiamo parlando di oggetti che possono essere sottoclassificati in cinque diversi stati osservabili. Tali stati osservabili comprendono:

1) Estrema manovrabilità.

2) Velocità ipersonica.

3) Bassa osservabilità.

4) viaggi "transmedium". (*)

5) ascesa positiva senza alcun tipo di evidenti tracce di aerodinamica, spinta o propulsione.

Questi oggetti mostrano caratteristiche che superano di gran lunga qualsiasi cosa che conosciamo attualmente nell'inventario mondiale.

W RADIO: Signor Elizondo, riguardo al nome del programma al Pentagono con cui ha lavorato, è descritto come una "minaccia", pensa davvero che ci sia una reale minaccia proveniente dallo Spazio esterno verso la Terra?

LUIS ELIZONDO: Penso che nella sicurezza nazionale, dobbiamo sempre presumere che qualsiasi cosa possa essere una minaccia finché non possiamo dimostrare che non sia una minaccia...ad esempio, chiudiamo le porte e la notte, accendiamo i nostri sistemi di allarme e chiudiamo le finestre perché c'è un fattibilità potenziale che possa esserci una minaccia. Probabilmente non ci sarà, ma potrebbe esserci.
In questo caso particolare, immagina di svegliarti ogni mattina e di vedere impronte di stoffa fangose nel tuo salotto, ogni mattina anche se hai chiuso a chiave le porte e hai chiuso i finestrini e la sveglia è accesa. In questo particolare caso, nulla viene rubato da casa tua, non manca nulla, nessuno è ferito ma alla fine della giornata hai ancora impronte di stoffa fangose che non sono le tue, in casa tua.

W RADIO: Signor Elizondo, vorrei chiederle la sua opinione sulla possibilità che questo argomento, che queste indagini e analisi possano essere una parte essenziale dell'amministrazione del Presidente Trump o che questo programma possa essere riaperto nel prossimo futuro?

LUIS ELIZONDO: Beh, penso che sia un'ottima domanda. Noi, nell'ufficio da cui provengo, siamo tutti apolitici, il che significa che non siamo pagati per schierarci, quindi se sia democratico o repubblicano o indipendente in ufficio è davvero irrilevante per noi, ma la nostra speranza è che chiunque sia in ufficio, che si tratti di Trump o di qualcun altro, si esamini i dati e si consenta ai dati di parlare da soli, quindi a quel punto, si spera si sia in grado di aumentare i finanziamenti e il budget necessario per continuare il programma in modo molto più forte. Penso che sia importante che gli ascoltatori sappiano che il programma non è mai terminato. Il programma non è mai stato ufficialmente sciolto. Alcune porzioni del finanziamento potrebbero essere terminate nel 2012, ma poi nel 2013 sono arrivati altri finanziamenti, ma, cosa ancora più importante, è che lo sforzo non è mai stato fermato, non si è mai fermato. Quindi il programma continua ad andare avanti e, a mio parere, chiunque sia in carica, chiunque sia il Presidente in quel momento, debba consentire ai dati di parlare da sé e aumentare i finanziamenti per ulteriori ricerche e analisi sui fenomeni.

W RADIO: Signor Elizondo, ci sono due diversi scenari: uno è che la vita nello Spazio esterno sia possibile e che effettivamente esista, e l'altro, è che questa differente forma di vita che vive al di fuori del pianeta Terra possa venire su questo pianeta e visitarci. Dunque, questa solida prova per noi resta sconosciuta, come sconosciuto resta il comprendere se questa vita arrivi per davvero e che possa arrivare sul Pianeta Terra. La NASA non ha nemmeno riconosciuto questa possibilità. Perché, se si è osservato che c'è vita nello Spazio esterno, nessuno, compreso la NASA, lo ha mai riconosciuto?

LUIS ELIZONDO: Bene, tenendo a mente che la NASA ha già riconosciuto la possibilità, in effetti ha finanziato in parte il nostro programma SETI. Il SETI è per definizione la Ricerca di Intelligenza Extra-Terrestre e milioni e milioni di dollari, di denaro dei contribuenti statunitensi, sono stati investiti per costruire radiotelescopi proprio per questo scopo. Vorrei sottoporre a te una questione. Siamo disposti a investire milioni di dollari nella remota possibilità che potremmo sentire una conversazione proveniente da qualche parte nello Spazio profondo, e invece qui sulla Terra abbiamo piloti che sono responsabili di sistemi d'arma da molti milioni di dollari, con autorizzazioni top secret, che ti dicono di vedere qualcosa proprio qui, proprio ora. Il nostro denaro è probabilmente meglio speso ascoltando i piloti e guardando i dati del radar, e guardando i video, e cercando di comprenderli, invece di sperare di poter sentire qualche conversazione, forse distante dieci milioni di anni luce da noi. La NASA ha già riconosciuto l'alto grado di possibilità che non siamo soli in questo Universo. Non sto dicendo che ciò che stiamo vedendo qui sia necessariamente un qualcosa proveniente dallo Spazio esterno, o come ho detto prima, dallo Spazio interno o dallo Spazio intermedio. Ho la mia opinione personale. Ma se non sono di qui, provengono da qualche altra parte. La doverosa domanda da porre è: gli UFO provengono dallo Spazio esterno, da un alieno oppure no? Non sono sicuro che sia comunque la domanda giusta perché ci sono molti scenari e diverse possibilità. Non penso ci sia una domanda o più domande. Penso che ci siano molte altre opzioni sulle origini di ciò che stiamo guardando.

W RADIO: Signor Elizondo, vorrei sapere qual è la sua opinione personale sugli UFO e sul perché arriverebbero sul pianeta Terra. Perché lo farebbero?

LUIS ELIZONDO: Tutto ciò che posso fare è inserire il tutto in un contesto umano. Quindi diamo un'occhiata a questa domanda dal punto di vista umano. Perché l'umanità fa tutto ciò che facciamo e perché esploriamo gli orizzonti? A volte esploriamo gli orizzonti per la nostra pura curiosità. È nel nostro DNA, è nella nostra genetica. Altre volte esploriamo per sfruttare - per prendere risorse e fare qualcosa che è a nostro vantaggio come specie. Altre volte lo facciamo per studiare e imparare. Ci sono molte ragioni per cui l'umanità va ... oltrepassa i limiti e va oltre il suo orizzonte e potrebbe essere la stessa cosa per qualsiasi altro organismo vivente là fuori. Ancora una volta posso solo parlare alle intenzioni guardando l'umanità e la nostra storia, perché facciamo ciò che facciamo. Potrebbero esserci una serie di motivi: potrebbero essere risorse naturali, potrebbe essere il fatto che l'idrogeno è così abbondante qui in una forma molto densa con l'acqua, potrebbe essere osservare la nostra evoluzione come specie, potrebbe essere una ricognizione, in alcuni casi, ho sentito dire che potrebbe essere ciò che chiamiamo preparazione del campo di battaglia, sai, per determinare se questo pianeta su cui viviamo sia qualcosa...sia qualcosa di attraente per un'altra specie.(...) Penso che ci sia un intero, se vuoi, spettro di ragioni per cui qualcosa o qualcuno dovrebbe essere interessato a questo pianeta. Perché siamo interessati a Marte? Perché siamo interessati a inviare l'umanità su Marte? Perché siamo interessati a collocare gli esseri umani nello Spazio esterno sulle stazioni spaziali?

W RADIO: Beh, signor Luis Elizondo la ringrazio molto per essere stato con noi su W Radio. Buona giornata.

(*) Dal punto di vista "alternativo" è colui o un qualcosa in grado di attraversare i confini tra il mondo naturale e quello soprannaturale.

Fonte: http://www.wradio.com.co/noticias/inter ... 85554.aspx



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 Oggetto del messaggio: Re: Quel tenue filo di speranza ....
MessaggioInviato: 08/02/2018, 20:09 
Davanti all'EVIDENZA di un UFO!

Un caso emblematico di come reagisce un testimone scettico, o razionalista, come credete, davanti ad un evidente Oggetto Non Identificato: è proprio contro la sua "natura" ammetterlo!
(Farà così anche un affiliato del CICAP ...?)

DA UNA PARTE CERCA DI DARE UNA RISPOSTA NEL CAMPO DEL "RAZIONALE" (E FA BENE), MA QUANDO PROPRIO NON SA DARE UNA SPIEGAZIONE
ACIO' CHE HA PRESENTE SOTTO GLI OCCHI E' COSTRETTO, A MALINCUORE, AD AMMETTERE L'EVIDENZA DEL FATTO!



Un avvistamento nel New Jersey

Immagine


Dr. Allen Hynek
Dipartimento di Astronomia
Northwestern University
Evanston, Illinois


Caro Dr. Hynek:
Come abbiamo deciso per telefono, vi invio una copia di un rapporto scritto principalmente per mia registrazione, del mio avvistamento di un UFO avvenuto la notte del 4 giugno, 1974.

Sulle prime, non ho saputo resistere ad aggiungere qualche annotazione umoristica nel rapporto perché nel sedermi alla macchina per scrivere mi sentivo stupido. Anche adesso, pur avendo accettato quello che ho visto, sento… non riesco a descrivere con precisione come mi sento.
Nel rileggere la mia storia, non penso che modificherò una sola parola.
Sinceramente,

Robert J. LeDonne
ABC News
Editor, Special Events Unit



4 giugno 1974

18.00. La giornata di lavoro in ufficio finisce. Vado a prendere la metropolitana.
18.20. Terminal del Depart Port Authority per prendere il pullman per Woodcliff Lake, N.J.
19.10. Il consigliere comunale mi offre un passaggio fino a casa. Discutiamo sulle tasse locali. Che altro?
19.25. Mia moglie ha preparato pollo al vapore per cena.
19.45. Fuori ancora molta luce. Lavorato in giardino, piantando un grano di tipo extra-precoce, extra-dolce, che i procioni hanno mangiato l’anno scorso.
20.45. I bambini giocano con i procioni, dando loro da mangiare. Diventa scuro. Moscerini mordono. Mi lavo.
20.55. Guido mezzo miglio per prendere le sigarette, sei lattine di birra e torno a casa per vedere i giochi di Mets in TV.
21.05. A un isolato da casa, avvisto un UFO.

Okay, forse non era un Disco Volante. Nessun uomo di mezz’età ed una certa intelligenza con generazione di lavoro nel campo della stampa ammetterebbe di averne visto uno senza grandi riluttanze e giustificazioni. Gli ufo sono una vecchia storia. Anche l’Aeronautica ha chiuso il Project Blue Book, il suo studio interminabile sugli avvistamenti UFO. Non di meno, ho formulato un rapporto telefonico ed un rapporto scritto per le forze di polizia locali. Ora, due ore dopo, voglio ancora una volta mettere tutto su carta, esattamente come l’ho visto, prima che la mia memoria cominci ad arrendersi al mio innato scetticismo. Forse in questo modo posso trovare un qualche senso alla cosa. Inoltre, può sempre rivelarsi un esperimento interessante di autoanalisi. Esistono forze in conflitto all’interno della mia mente, ognuna delle quali si sforza di prendere il sopravvento. I miei occhi hanno trasmesso al mio cervello un’immagine molto vivida, che il mio cervello continua a cercare di rifiutare o di razionalizzare.

Era una notte scura. La nebbia oscurava le stelle. La luna piena era appena salita al di sopra dell’orizzonte orientale, ed era nascosta dietro una muraglia di alberi. Improvvisamente, nel cielo sudorientale, ho avvistato un ovale brillante di luce. Immediatamente ho pensato ad un’insegna della Goodyear in lontananza, avvolta di luminose luci gialle con una luce rossa nella parte superiore. Nel rosso c’era una traccia di purpureo.

(Anche adesso, nel trascrivere queste cose, mi sento vagamente a disagio. Ho l’impulso di non scrivere niente fino a domani mattina. Dormirci sopra. Forse cambierò idea. No, voglio stendere adesso una registrazione fresca e completa.).
Vediamo. Il Goodyear lampeggia. Qualche altra diavoleria pubblicitaria? No, non quadra.

Ho rallentato l’auto, mi sono fermato a guardare. Un aereo in volo circolare? Troppe luci. Impossibile.
Allora cosa?
Ho tirato il freno a mano, sono uscito dall’auto, ed ho osservato l’oggetto che si avvicinava. Sulle prime ero pieno di curiosità. Poi di stupore. Poi una specie di leggera ansietà… volevo con urgenza che un’altra auto passasse per strada per fermarla ed ottenere un altro testimone. Non passò nessuno.
Quando ho avvistato per la prima volta quell’oggetto, si dirigeva apparentemente verso di me. Adesso stava facendo un volo radente sopra gli alberi, forse ad un quarto di miglio di distanza.

Adesso lo vedevo lateralmente. La luce rossastra era sul retro. Le luci gialle brillanti erano allineate. Molto brillanti, quasi bianche. Il veicolo avanzava curvando leggermente. Cosa molto curiosa, le luci giravano, da dietro a davanti.
Gli alberi lungo la strada variavano in altezza. La maggior parte dei più vecchi era stata tagliata tempo fa per la costruzione di nuove case. L’UFO era nettamente visibile al di sopra delle cime degli alberi più bassi. Ma quando passò dietro la quercia più vecchia e più alta, rimase oscurato dai rami superiori, oscurato ma non cancellato. Poi, dopo qualche secondo che sembrò un’eternità, l’UFO riemerse di nuovo, passando al di sopra del sipario nero degli alberi più giovani.
Che dimensioni aveva? Era impossibile dirlo. Se fosse stato ad un isolato di distanza, avrebbe avuto le dimensioni di un elicottero. Se era ad un miglio di distanza, è impossibile stabilirlo.
Scelsi l’idea dell’elicottero per diversi motivi. La luce di coda rossastra era dove avrebbe dovuto essere. Il veicolo era inclinato leggermente in avanti come ci si sarebbe aspettati da un elicottero. In certi momenti, si impennava bruscamente, poi tornava al suo atteggiamento normale. Quelle strani luci ultra-luminose che giravano intorno al velivolo erano realmente inquietanti. Pensai che si trattasse del pilota di un elicottero che faceva uno scherzo, o probabilmente un’illusione ottica riguardante un elicottero.

Cancellai l’idea di un elicottero. Nessun rumore di motori. Un elicottero a quella distanza, a quell’altezza, sarebbe stato assordante in una notte tranquilla in un sobborgo di campagna.
D’accordo, un’illusione ottica? Una stella? Diverse stelle? Impossibile.
Qualche altro velivolo? No, solo un elicottero avrebbe potuto muoversi così lentamente e rimanere immobile.
La cosa era frustrante. Quella maledetta cosa era “assurda” come una ruota di battello in cielo.

Parecchie stanze nella casa che sorgeva dall’altra parte della strada erano illuminate, ed io mi sentii tentato di attraversare di corsa, bussare alla porta, ed invitarli a uscire a dare un’occhiata. Lasciai subito cadere quell’idea. Se la cosa fosse scomparsa, mi sarei trovato come minimo in una posizione imbarazzante.
Infine, dopo aver assistito a tutta questa scena per due o tre minuti, ammesso che in una situazione del genere si possa misurare il tempo, l’UFO passò ancora dietro un’altra cima di albero e scomparve dalla vista. Tornai in auto e mi diressi velocemente verso casa.

Non pensai nemmeno per un momento di telefonare ai mezzi d’informazione. Gli UFO facevano notizia dieci anni fa. Oggi, non interessano più nessuno. Ci sono stati ormai troppi rapporti, foto false, ed omini verdi.
Non di meno, mi resi conto che di qualsiasi cosa si trattasse… e cominciai ad accarezzare l’idea di una frode elaborata… doveva averlo visto anche qualcun altro. I poliziotti sarebbero stati i primi a saperlo. Psicologicamente, penso di aver avuto bisogno di rassicurazioni, così chiamai la radio della polizia regionale. L’ufficiale disse che non c’erano stati altri rapporti di avvistamenti UFO. A quel punto volevo lasciar cadere completamente la cosa, senza dire il mio nome. Ma stranamente, il poliziotto dall’altra parte della linea non mi ha trattato come un pazzo. Forse perché non lo sembravo. Ero abbastanza sobrio e completamente razionale. Il poliziotto non sembrava considerare gli avvistamenti UFO una cosa fuori dall’ordinario, e disse che all’Aeronautica piaceva controllare i rapporti di polizia.
Rimasi stupito dal fatto che una storia così ridicola fosse pervenuta ad orecchie ricettive. L’ufficiale mi fece in effetti sentire che era un dovere pubblico da parte mia compilare un rapporto, e si offrì di inviare una squadra locale in auto. Con una certa esitazione, accettai.

Mentre la polizia stava arrivando, stesi rapidamente la mia storia con una macchina per scrivere. Quando il poliziotto si presentò alla mia porta, solo dieci minuti dopo la mia telefonata, avevo la lingua impastata ed un atteggiamento di scusa. Gli porsi il foglio di carta, gli dissi che sopra c’era tutto, e poi cercai coscientemente di ridere dell’episodio. Qualcuno ci sta prendendo in giro, dissi. Deve essere una frode.
Ma quel poliziotto mi prese sul serio. Dopo aver letto il mio rapporto, disse che un’altra pattuglia locale di polizia aveva avvistato un UFO pochi minuti prima nella nostra città. Era nei pressi di una fattoria verso la quale probabilmente si stava dirigendo il “mio” UFO.

L’ironia era che mentre mi raccontava quella storia, i miei occhi si spalancarono. “Ero scettico nei confronti dell’avvistamento della polizia”. Forse era perché mi aspettavo che nessun’altro credesse alla mia storia, così come potevano gli altri aspettarsi che io credessi alla loro? Francamente, non riesco a capire le mie reazioni in quella situazione.
In retrospettiva, stavo riacquistando il mio atteggiamento normale, decisamente cinico, da giornalista. Forse ero stato condizionato dal tempo, programmato a non accettare l’inaccettabile.

Eppure, avevo visto quello che avevo visto! E mi ritrovavo ad arrangiarmi con quello che sapevo essere vero e trovavo impossibile da razionalizzare.
Quando il poliziotto se ne andò, descrissi più volte l’incidente a mia moglie. Dietro sua insistenza, caricammo i bambini in auto e tornammo nel luogo dove avevo avvistato l’UFO.
Con l’eccezione dell’UFO, tutto era esattamente come l’avevo descritto. In effetti, solo n quel punto avrei potuto vedere tutto quello che avevo visto. Quindici metri più indietro, la mia visione sarebbe stata nascosta dagli alberi che affiancano la strada. Lo stesso trenta metri più avanti. Gli alberi che come ho detto avevano nascosto l’UFO ad intermittenza erano proprio dove li avevo visti. Le luci erano ancora accese nella casa dall’altra parte della strada.

Mia moglie deve amarmi molto perché accettò il fatto che non avevo avuto le traveggole. Io non ero così sicuro della gente dall’altra parte della strada. L’uomo della casa aveva aperto la porta, chiedendosi che cosa diavolo stesse succedendo. Tornammo a casa.
Mia figlia, di undici anni, insistette che le firmassi il suo libro di autografi, indicando che quella stessa notte avevo visto un UFO. (Mi chiedo che cosa ne penserà quando sarà cresciuta). I due bambini trovarono la cosa estremamente divertente. Tutti andarono soddisfatti a dormire quella notte, tranne me. Tornai alla mia macchina per scrivere. Ed eccomi, ci sono ancora.
Adesso, comincio ad applicare la logica. (La logica, in questo caso, è quella che si usa per dare un senso alle cose che non ne hanno).

Di tutti i velivoli che avrebbero potuto essere scambiati per l’UFO, solo l’elicottero era accettabile, a causa della lenta velocità al di sopra degli alberi e di altri elementi analoghi già presi in considerazione. Ma come si possono spiegare allora le luci rotanti? Se erano attaccate alle punte della pale, avrebbero girato così velocemente che sarebbero apparse come un anello di luce. Se fosse stata una frode del pilota dell’elicottero, perché non scegliere una zona più popolata, dove la cosa sarebbe stata notata da più gente? E perché nessun rumore di elicottero?
Cancelliamo di nuovo l’elicottero.

D’accordo, perché nessun altro aveva fatto lo stesso avvistamento? Bé, l’UFO stava volando molto basso su una zona boscosa. Se non fossi stato nel punto preciso in cui l’avevo avvistato, neanch’io l’avrei visto. Inoltre, non c’era rumore di motori che potesse attirare l’attenzione.
Per quanto riguarda la gente che viveva nei dintorni, quelli sono i sobborghi esterni, pieni di alberi. Alle 21.05 lo Zeppelin Graf potrebbe andare in fiamme, e la maggior parte della gente non se ne accorgerebbe, a meno che la cosa non fosse ripresa dalla televisione. Quella è l’ora in cui si mettono a letto i bambini, si preparano i cocktail, si guarda la televisione.

Diciamo che fosse un velivolo segreto dell’Aeronautica. Impossibile. Un’arma segreta così illuminata non rimarrebbe segreta a lungo, specialmente se va in giro nei sobborghi delle grandi città.
Un velivolo “nemico”? Russo, cinese, o che altro. Assurdo!
Una frode? Non capisco come possa essere fattibile, o logica. La gente perpetra delle frodi solo quando vuole che tali frodo vengano pubblicizzate e credute. Non è di certo logico “puntare” solo un osservatore solitario: io.
Così, seguendo questo filo logico, giungiamo alle alternative a cui preferiremmo non credere, ma che ci piace discutere.

Avendo virtualmente eliminato ogni possibilità di intervento terrestre, ci troviamo solo (e mi sembra assurdo dirlo) di fronte alla possibilità di osservatori extraterrestri, che scendono a dare un’occhiata; meno credibile ma più logico. La vostra immaginazione potrà provvedere da sola a riempire tutte le lacune. Possiamo non essere capaci di creare un disco volante, ma “loro” si. Forse non aspettandosi di trovare una civiltà qui, questi “visitatori” possono non essersi interessati originalmente alla visibilità del loro velivolo.
Forse una volta scoperto che possediamo un certo gradi di civiltà, hanno cercato di nascondersi in un volo basso su quelle che sembravano zone relativamente poco popolate. Se un “visitatore” si proponesse realmente di effettuare osservazioni ravvicinate, ovviamente le farebbe sotto la forma di voli a bassa quota di notte nelle zone rurali, o nelle zone suburbane piene di boschi. Certamente non nelle città, di giorno o di notte!

Se “noi” andassimo a visitare un altro pianeta abitato, certamente non ci confineremmo nelle loro calotte polari, nei deserti, nelle brughiere.
Il punto è che di tutte le possibilità logiche che ho preso in considerazione, l’ultima è la più logica: visitatori dello spazio.
Naturalmente, io non l’accetto. La mia mente è molto rigida a questo proposito. Ho già concluso, con tutte le conoscenze scientifiche che ho esposto, che nessun altro pianeta del nostro sistema solare è capace di produrre una forma vitale paragonabile all’uomo.
D’altra parte, sono altrettanto convinto che la vita intelligente esiste indubbiamente in altri pianeti, in altri sistemi solari. Le probabilità sono astronomicamente a favore di questa ipotesi. Però, sono anche convinto che il tempo e la distanza, tra gli altri fattori, rendano proibitive le spedizioni tra sistemi stellari diversi.

Così, con la logica, posso scartare completamente i dischi volanti. Semplicemente non sono logici: perciò non esistono.
Il fatto che io abbia visto indiscutibilmente ed irrefutabilmente un UFO questa notte non fa alcuna differenza.

5 giugno 1974

Oggi mi sono convinto che il mio UFO doveva essere un elicottero, nonostante il fatto che non ho sentito rumore di motori. Ho cominciato a telefonare a gente che si intende di elicotteri. Cosa di nuovo abbastanza strana, ho trovato un buon pubblico. La maggior parte mi ha ascoltato interessata, ed ha cercato di aiutarmi ad immaginare come un elicottero, sotto determinate condizioni, potesse assomigliare all’UFO che avevo descritto.

Si, gli elicotteri hanno realmente luci di coda rosse. Però, la luce di coda dell’elicottero è solitamente lampeggiante. La luce di coda del mio UFO non lampeggiava; la sua luce di coda era rossastra, purpurea e non troppo luminosa. In effetti, non era luminosa come le luci rosse che ho visto lampeggiare sugli aerei di linea che passano in cielo.
Sulle pale dell’elicottero avrebbero potuto esserci delle luci che dessero l’illusione delle mie luci gialle rotanti dell’UFO. L’annunciatore di un eliporto disse che una volta erano stati svolti degli esperimenti, mettendo delle luci in punta alle pale, ma che la tremenda forza centrifuga delle pale rotanti aveva spezzato il vetro. Ricordava vagamente che una compagnia era riuscita con successo a mettere sul mercato tali luci da pale di elicottero, ma non ne era troppo sicuro, e poi non ne aveva mai viste. Naturalmente, le luci sulle punte della pale in un movimento così rapido, darebbero l’impressione di una striscia di luce solida, che ancora una volta non sarebbe assomigliata alle luci in lenta rotazione che avevo visto sull’UFO. Inoltre, se sul mercato esisteva un tale tipo di elicotteri, ci sarebbero stati centinaia di rapporti analoghi denuncianti dischi volanti, che sarebbero stati spiegati altrettanto rapidamente.

Rinunciai alla gente che si intendeva di elicotteri. Più parlavo con loro, più mi convincevano che l’UFO non poteva essere un elicottero.
Ho telefonato all’Aeronautica. Mi è stato parlato del loro studio sugli UFO, intitolato Project Blue Book, che era terminato da tempo. Il mio interlocutore dell’Aeronautica disse che adesso tutti gli avvistamenti UFO dovevano essere riferiti alla FAA, ma mi avvertì che sembrava che la FAA a sua volta li riferisse all’Aeronautica. Era inutile un tale palleggiamento di responsabilità, così evitai di telefonare alla FAA.
La prossima volte che c’è luna piena, penso che resterò in casa.


6 giugno 1974

Improvvisamente mi sono ricordato di una mia vecchia conoscenza alla NASA. Al Chop, che aveva partecipato alla stesura di un libro sugli UFO. Rintracciai Al presso Downey, in California, e parlai con lui al telefono. La sua conclusione fu che il mio avvistamento era paragonabile ad altri avvistamenti, anche se non necessariamente a tutti.
Mi raccontò la storia dell’UFO e di un elicottero dell’Esercito del 18 ottobre 1973. L’UFO aveva una luce rossastra ed era in rotta di collisione con un elicottero. Man mano che si avvicinava, il pilota vide un oggetto lungo venti metri, a forma di sigaro che rimase per un momento immobile. Improvvisamente, i controlli dell’elicottero impazzirono e il velivolo fu risucchiato rapidamente da 500 metri a 12.000 metri. Quando la storia venne raccontata a terra, gli ufficiali dell’Esercito dissero che non c’erano motivi per dubitare dell’attendibilità degli uomini dell’elicottero.

Così, dopo tutto la mia storia non era così bizzarra. Per lo meno, Al Chop non lo pensava.
Sto cominciando ad avere più fiducia. Adesso comincio a voler accettare quello che ho visto. Non posso spiegarlo, ma lo accetto.
Adesso credo anche che la polizia locale abbia visto un UFO che assomigliava ad una “casseruola” volante due mesi fa. Non sono più scettico.
Nel concludere questo rapporto, devo dire che non dimenticherò mai quello spettacolare avvistamento. Ormai è inciso profondamente nella mia memoria. Ho cercato con decisione una spiegazione razionale; e finalmente ne ho trovata una: ho visto un UFO.

E’ così semplice.
E di tutte le possibili spiegazioni che posso trovare, devo ammettere controvoglia che devo inserire questo UFO nella categoria dei dei Dischi Volanti, perché non ci sono altre spiegazioni…

(Dal volume: "UFO: relatà di un Fenomeno"; Amenia Ed. 1975)

Un ringraziamento particolare alll'utente Cagliari79, per la stesura del testo)

Da "Astronavi da altri Mondi" viewtopic.php?p=363955#p363955



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MessaggioInviato: 09/02/2018, 10:44 
Un altro episodio che fa meditare ...

C'era un aviere di leva (allora ) che mi sfotteva sempre, perché mi sentiva parlare di UFO; fin quando, una sera, mentre tornava da un torneo di calcio ( verso l'una ) s'imbatté con qualcosa di strano: già a vedere delle strane luci, da lontano, gli cominciarono a tremare le gembe ( strane queste coincidenze delle gambe, non trovate? ), a mano a mano che si avvicinava si rendeva conto che davvero c'era QUALCOSA che non andava.
Per farla breve, avvicinatosi con la sua auto a non più di 150 m., vide, sospeso in aria un Disco grigio, tra un filare di alberi, lungo la strada provinciale, contornato da svariate luci dove i due "piatti" combaciavano ( caso Muscarello,Stati uniti ).
Allora preso sia dalla paura che dalla curiosità, posizionò la sua autovettura con il muso verso l'Oggetto ma con la retromarcia inserita!
Il Disco si dondolava leggermente, nel più assoluto silenzio, neanche i grilli ( era il mese di Agosto, cantavano più nella campagna; all'improvviso da un estremo del Disco partì , verso terra come , no un fascio, una serie di rettangolini sequenziali di color arancio verso il terreno sottostante; a quel punto, il nostro "S. Tommaso", fuggì via terrorizzato!
Il fatto è più lungo e particolareggiato, ma tanto per spiegare il comportamento di uno scettico incallito! Me lo raccontò dopo circa una settimana, e lavoravamo allo stesso radar... Così chiesi io cosa avesse, perché pensavo a qualche motivo famigliare; era pallido, e non scherzava più con nessuno...
Mi raccontò il tutto pregandomi di non far menzione con alcuno...
Io gli dissi: " ma quando eri fermo con l'auto di fronte a quel coso ( e lui si arrabbiò: perché non era quel coso, ma un Disco! ), perché non hai provato a "fargli i fari" per vedere se ti rispondeva..."
Mi disse: "che? Era l'ultima cosa che avrei fatto, perché avevo paura che mi... rispondessero!"
Questo per rispondere a chi sostiene che siano le solite "armi segrete"; ecco come ci si trova davanti agli "americani," ad un "drone", ad un "pallone-sonda", ad un "gabbiano", ad un "satellite", ad un "elicottero" e, perché no, ad una "stella"!
(A Roma se dice: " e che te lo dico a fà...")



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 Oggetto del messaggio: Re: Quel tenue filo di speranza ....
MessaggioInviato: 09/02/2018, 19:38 
Cosa accomuna i due episodi? Il fatto che in entrambi ci troviamo davanti a incontri senza altri testimoni.Nel corso degli anni ho maturato la convinzione che nulla accade per caso, evidentemente posso pensare che i due soggetti fossero da tempo sotto osservazione. Il perché bisognerebbe chiederlo a "loro"...



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 Oggetto del messaggio: Re: Quel tenue filo di speranza ....
MessaggioInviato: 09/02/2018, 19:54 
Ufologo 555 ha scritto:
Questo per rispondere a chi sostiene che siano le solite "armi segrete"; ecco come ci si trova davanti agli "americani," ad un "drone", ad un "pallone-sonda", ad un "gabbiano", ad un "satellite", ad un "elicottero" e, perché no, ad una "stella"!
(A Roma se dice: " e che te lo dico a fà...")


M non c'entra questo, se io non ho dimestichezza di droni e me ne trovo uno davanti che mi ronza attorno tutto lunisono me la faccio addosso uguale eh. E' il non sapere cosa c'è davanti a mettere paura non il pensiero che ciò che hai davanti è una nave aliena.



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 Oggetto del messaggio: Re: Quel tenue filo di speranza ....
MessaggioInviato: 09/02/2018, 20:00 
Vero! Ma il fatto dell'aviere è degli anni '80! Niente "droni" ...
L'altro risale agli anni '70 ...
Poi, tutt'e due non erano sprovveduti.
Se noti qualcosa di strano e non sai bene cosa possa essere stato, il giorno dopo dici: "boh ..?" Non stai male per un po' ....! [;)]



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 Oggetto del messaggio: Re: Quel tenue filo di speranza ....
MessaggioInviato: 09/02/2018, 20:06 
Si, lo so ho citato il drone per fare l'esempio di qualcosa che pur essendo terrestre può risultare ignoto e quindi suscitare timore.

Ufologo 555 ha scritto:
Se noti qualcosa di strano e non sai bene cosa possa essere stato, il giorno dopo dici: "boh ..?" Non stai male per un po' ....! [;)]


Dipende da com'è l'incontro, se lo vedi lontano nel cielo è un conto, se lo incroci per strada abbastanza vicino da potergli fare la segnalazione con i fari a prescindere che sia alieno o meno te la fai addosso uguale .P


Ultima modifica di MaxpoweR il 09/02/2018, 20:15, modificato 1 volta in totale.


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 Oggetto del messaggio: Re: Quel tenue filo di speranza ....
MessaggioInviato: 09/02/2018, 20:12 
[:291] ... mi sembra molto difficile giustificare con qualcosa di ... terrestre quei due fatti.
Prova tu a pensare a qualcosa di normale. [:296]



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 Oggetto del messaggio: Re: Quel tenue filo di speranza ....
MessaggioInviato: 09/02/2018, 20:17 
no vabbè non entro nel merito, fa testo la testimonianza vasto che era anche una persona esperta. Probabilmente gli si è sollevato un velo ed ha preso coscienza di un mondo che non credeva esistesse al di fuori dei fumetti di fantascienza. anche questo è shockante.



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 Oggetto del messaggio: Re: Quel tenue filo di speranza ....
MessaggioInviato: 09/02/2018, 20:21 
Appunto! "Basta quello"! [:)]



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 Oggetto del messaggio: Re: Quel tenue filo di speranza ....
MessaggioInviato: 12/02/2018, 15:31 
[:296]


UFO. VIDEO. VOLANO ANCHE SU MARTE?

http://www.centroufologicomediterraneo. ... E.facebook



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 Oggetto del messaggio: Re: Quel tenue filo di speranza ....
MessaggioInviato: 12/02/2018, 16:12 
E certo che volano anche su Marte. Sennò come ci arrivano ? A nuoto? [;)]



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 Oggetto del messaggio: Re: Quel tenue filo di speranza ....
MessaggioInviato: 12/02/2018, 19:28 
No, bisogna vedere se è vero quello che si rappresenta ... [^]



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 Oggetto del messaggio: Re: Quel tenue filo di speranza ....
MessaggioInviato: 06/04/2018, 19:28 
[:291]


Centro Ufologico Nazionale - CUN


TORNANO I 'DISCHI VOLANTI'? La notizia dell'avvistamento di un UFO a forma di disco arriva dal sito del NUFORC (National UFO Reporting Center), dove un ex militare, ritenuto dalla stessa associazione ufologica statunitense "molto attendibile", segnala quello che avrebbe visto.

Immagine

Alle ore 7:08 del mattino (ora locale) del 4 aprile 2018, mentre si dirigeva direttamente a Westbound sulla Spain Road, all'incrocio tra Spain Road e Eubank Blvd a Nord Est di Albuquerque, New Mexico, il testimone nota un "grande disco di color ruggine" nel cielo.

Il disco sembrava muoversi lentamente verso nord o nord-ovest a circa 600 metri sopra la valle di Albuquerque e a circa 4 miglia ad ovest dalla posizione del testimone. "All'inizio", racconta l'ex militare, "pensavo fosse uno strano aereo militare colorato che avanzava nella stessa direzione in cui stavo andando, ma il cielo attorno al disco divenne di un colore più chiaro assumendo una perfetta forma geometrica di un parallelogramma. Pensavo che i miei occhi mi stessero giocando un brutto scherzo e non vedevo l'ora di continuare a guidare attraverso l'incrocio. Guardai indietro per verificare quello che avevo visto, ma il disco non c'era più. Dal punto di osservazione di dove mi trovavo, potevo vedere l'intero cielo e nessun oggetto era visibile, da nessuna parte. Sono un veterano che ha lavorato su aerodromi con ogni tipo di aereo militare statunitense, e ogni aspetto di questo oggetto non era coerente con nessun aereo militare che ho visto nella mia carriere, quindi sto segnalando questo perché non posso verificare che cosa fosse questo UFO, nemmeno con la mia conoscenza."

L'avvistamento è durato circa 1 minuto e mezzo.

(Nota NUFORC: abbiamo parlato telefonicamente con il testimone e lo abbiamo trovato eccezionalmente eloquente, e apparentemente abbastanza sincero, nella sua descrizione dell'avvistamento. Inoltre, a causa della sua esperienza militare, sospettiamo che sia un eccellente, e molto affidabile, testimone).

Fonte: http://www.nuforc.org/webreports/139/S139354.html



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 Oggetto del messaggio: Re: Quel tenue filo di speranza ....
MessaggioInviato: 06/04/2018, 22:36 
Se penso alla Luna,al 1969,ad un traballante modulo lem,fatto di cartone e tenuto insieme con il nastro adesivo.....e che dire del rover lunare:la 1100 del mio povero nonno era molto più credibile.....Quelli erano tempi.....


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