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 Oggetto del messaggio: “Astronavi aliene già tra noi”. La tesi degli scienziati.
MessaggioInviato: 10/09/2015, 18:11 
ASTRONAVI ALIENE SONO GIA' TRA NOI. LA TESI DEGLI SCIENZIATI.

Quando gli ufologi affermano, in via ipotetica, che, esseri intelligenti tecnologici potrebbero essere già tra noi, svolazzando nei cieli, facendosi ogni tanto qualche nuotata nelle immense distese idriche del pianeta, vengono additati come fanatici, creduloni e abili ad influenzare, con tesi azzardate e pseudoscientifiche, le menti di persone facilmente manipolabili. Ma quando queste affermazioni provengono da scienziati non ufologi, quelle stesse persone che avevano tacciato gli ufologi come pazzi e sensazionalisti, “spezzano una lancia” a favore di questi ricercatori che, seppur con tesi azzardate, portano ad ampliare la discussione sulla presenza di intelligenze tecnologiche aliene non solo nell’universo, ma anche qui presenti tra di noi.

Che differenza quindi sussiste, a parte i curricula di tutto rispetto, tra gli ufologi e gli scienziati? Nessuna, in quanto tutti parlano della stessa speculazione: la presenza aliena intelligente e tecnologica tra di noi.

Una dovuta autocritica dovremmo però farla anche noi ufologi, colpevoli di “dimenticare” troppo in fretta quelle informazioni e quelle ricerche, provenienti dal mondo accademico, che potrebbero portare, senza dimenticare ovviamente il metodo scientifico, ad una accettazione definitiva della tematica ufologica in seno alle università e al mondo accademico in genere.

Dopo questa dovuta premessa introduttiva, passiamo ora ad analizzare quelle due ricerche che, recentemente, hanno “rianimato” indirettamente l’ufologia, tematica per taluni in via d’estinzione per mancanza di fatti oggettivi recenti di un certo spessore.

Immagine

La prima risale all’anno 2011. Jacob Haqq-Misra, scienziato ricercatore presso lo Blue Marble Space Institute of Science (BMSIS) di Seattle, ipotizzò che – a nostra insaputa – oggetti artificiali alieni potrebbero essere presenti nel nostro sistema solare. Nel documento, scritto assieme al suo collega ricercatore Ravi Kopparapu, dal titolo On the likelihood of non-terrestrial artifacts in the Solar System, si afferma che “se esistesse nella galassia una vita intelligente e tecnologica, risulterebbe allora concepibile che una tale civiltà possa imbarcarsi in una strategia d’esplorazione. Civiltà extraterrestri intelligenti (ETI) possono decidere nel perseguire l’astronomia e la ricerca di pianeti orbitanti attorno ad altri sistemi stellari e, anche, decidere, di inseguire alcuni di questi obiettivi attraverso lo schieramento a distanza di astronavi esplorative“. Inoltre il documento afferma che “se delle civiltà extraterrestri intelligenti si trovassero nelle vicinanze ad osservare il sistema solare e decidessero di perseguire ulteriori esplorazioni, la prova di una presenza di una tecnologia ETI può essere rappresentata nella forma di tali sonde esploratrici“.

I due ricercatori hanno anche speculato sulle dimensioni di queste astronavi e dove esse possano essere localizzate. Secondo Haqq-Misra e Kopparapu, “sonde esploratrici destinate per un altro sistema stellare sono verosimilmente di piccole dimensioni (meno di dieci metri di diametro)“, e ciò porta a credere che “qualsiasi oggetto artificiale non terrestre, presente nel nostro sistema solare, sia rimasto probabilmente inosservato“.

Mentre Haqq-Misra e Kopparapu tendono a ipotizzare che queste sonde aliene possano essere localizzate nella fascia degli asteroidi, nella “cintura” di Kuiper e nelle orbite stabili intorno ad altri pianeti del sistema solare, non escludono inoltre che possano trovarsi “negli oceani profondi della Terra e nel sottosuolo lunare“.

Pur non avendo prove tangibili di ciò ipotizzato, Haqq-Misra e Kopparapu sostengono comunque che essendo questi luoghi ancora, in gran parte inesplorati, non è anti-scientifico pensare che il sistema solare sia colmo di tali mezzi artificiali non terrestri.

Come abbiamo visto da questa ricerca, non c’è alcuna differenza da ciò che ipotizzano da tempo molti ufologi e le teorie, plausibili scientificamente, di questi ricercatori accademici.

La seconda e ultima ricerca, in ordine di pubblicazione, che sembra fantascientifica, ma la logica presuppone invece che non lo sia, è stata pubblicata nell’anno 2013.

Immagine

Questa volta due matematici e ricercatori dell’Università di Edimburgo, Duncan Forgan e Arwen Nicholson, nel documento dal titolo Slingshot Dynamics for Self Replicating Probes and the Effect on Exploration Timescales hanno ipotizzato che sonde spaziali extraterrestri abbiano già raggiunto il nostro sistema solare. Sembrerebbe la stessa tesi di quella proposta dai ricercatori Haqq-Misra e Kopparapu nell’anno 2011, con una sostanziale differenza: le sonde sarebbero robotiche e “auto-replicanti“.

La loro teoria, pubblicata su Journal of Astrobiology e su arXiv, parte dal presupposto che tali sonde potrebbero essere così hi-tech che sarebbero invisibili agli esseri umani. Secondo il calcoli effettuati da questi due matematici, le ipotetiche sonde aliene avrebbero solo bisogno di viaggiare ad un decimo della velocità della luce, al fine di esplorare, in 10 milioni di anni, ogni parte della nostra galassia. Ma come sarebbero arrivate sin da noi?

Forgan e Nicholson ipotizzano che razze aliene possano aver usato la gravità delle stelle e permesso alle sonde di “fiondarsi”, guadagnando velocità. Inoltre, flotte di sonde non terrestri potrebbero “auto-replicarsi” e costruire nuove versioni di se stesse, tramite gas e polveri, durante il viaggio attraverso lo spazio.

Seppur trattandosi di ricerche puramente speculative, entrano comunque di diritto nel discorso, tanto caro a noi ufologi, del cosiddetto “cambio di paradigma” tanto auspicato e ricercato.

E se il famoso “UFO Disclosure” arrivasse, non tanto dagli stessi ufologi, ma dal mondo accademico? A ben leggere sopra, l’ipotesi non è proprio improbabile o improponibile.

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 Oggetto del messaggio: Re: “Astronavi aliene già tra noi”. La tesi degli scienziati
MessaggioInviato: 10/09/2015, 18:38 
Cita:
con una sostanziale differenza: le sonde sarebbero robotiche e “auto-replicanti“.


Sono anche io di questa opinione per uqel che riguarda l'esplorazione pura. Non avrebbe senso mandare in giro astronavi con all'interno occupanti vivi...



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 Oggetto del messaggio: Re: “Astronavi aliene già tra noi”. La tesi degli scienziati
MessaggioInviato: 11/09/2015, 08:33 
Però rimane un però... queste sonde come potrebbero comunicare i dati ad anni luce di distanza?

O consideriamo la possibilità che le informazioni possano viaggiare più veloci della luce o non vedo l'utilità di inviare una sonda a migliaia di anni luce di distanza per potere ricevere dati vecchi di migliaia di anni.



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 Oggetto del messaggio: Re: “Astronavi aliene già tra noi”. La tesi degli scienziati
MessaggioInviato: 11/09/2015, 09:22 
Atlanticus81 ha scritto:
O consideriamo la possibilità che le informazioni possano viaggiare più veloci della luce


Sembra che sia più che una possibilità:

http://www.galileonet.it/2012/07/entang ... i-ritorno/
http://www.panorama.it/scienza/spazio/t ... possibile/

Il fenomeno fisico esiste, poi si tratta di sviluppare una tecnologia che lo sfrutti.

Magari altri ci sono già arrivati.


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 Oggetto del messaggio: Re: “Astronavi aliene già tra noi”. La tesi degli scienziati
MessaggioInviato: 11/09/2015, 14:08 
Atlanticus81 ha scritto:
Però rimane un però... queste sonde come potrebbero comunicare i dati ad anni luce di distanza?

O consideriamo la possibilità che le informazioni possano viaggiare più veloci della luce o non vedo l'utilità di inviare una sonda a migliaia di anni luce di distanza per potere ricevere dati vecchi di migliaia di anni.


Si può utilizzando l'entanglement quantistico :) con questo metodo la distanza non conta più nulla perchè la comunicazione è istantanea (Mass effect 2 *_*)



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 Oggetto del messaggio: Re: “Astronavi aliene già tra noi”. La tesi degli scienziati
MessaggioInviato: 12/09/2015, 03:37 
Atlanticus81 ha scritto:
Però rimane un però... queste sonde come potrebbero comunicare i dati ad anni luce di distanza?
O consideriamo la possibilità che le informazioni possano viaggiare più veloci della luce o non vedo l'utilità di inviare una sonda a migliaia di anni luce di distanza per potere ricevere dati vecchi di migliaia di anni.

Non sappiamo cosa sarebbero in grado di fare, forse riescono a comunicare a tali distanze
Forse la nostra potrebbe essere una colonia indipendente senza alcuna pretesa di comunicazione con una civiltà che potrebbe essere estinta da un pezzo
Forse queste "sonde" creano colonie in giro per l'universo che si sviluppano come "virus"
Saranno più matti gli ufologi o gli scienziati? O sono più matti quelli che credono che non ci sia nulla oltre la realtà quotidiana ?
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 Oggetto del messaggio: Re: “Astronavi aliene già tra noi”. La tesi degli scienziati
MessaggioInviato: 12/09/2015, 08:42 
gippo ha scritto:
Saranno più matti gli ufologi o gli scienziati? O sono più matti quelli che credono che non ci sia nulla oltre la realtà quotidiana ?


La seconda, senza alcun dubbio.

Cita:
Penso che questa sia una vera gabbia di matti


Questa è LA verità. Leggete e imparate tutti.



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 Oggetto del messaggio: Re: “Astronavi aliene già tra noi”. La tesi degli scienziati
MessaggioInviato: 12/09/2015, 14:14 
Potrebbe benissimo essere che la terra sta ad una civiltà aliena come l'Australia sta alla terra ^_^ E cioè inizialmente una discarica umana per galeotti e reietti poi pian piano diventata uno stato...



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 Oggetto del messaggio: Re: “Astronavi aliene già tra noi”. La tesi degli scienziati
MessaggioInviato: 12/09/2015, 14:47 
Come in quel romanzo di cui si era parlato ma di cui non ricordo il titolo...

Questo spiegherebbe tante cose...



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