Nel 3d su Roswell mi sono posto un interrogativo, ma penso sia meglio dedicargli un'apposita discussione. La domanda che mi sono posto è: io come reagirei se domani il presidente Usa o la Nasa indicessero una conferenza stampa per dirci che siamo stati visitati da una civiltà aliena ovvero che gli alieni esistono e non sono fantasie.

Potrebbero dirci che sono buoni o cattivi, potrebbero dirci mille cose o darci pochi dettagli ma sarebbe, almeno per me, una notizia sconvolgente. Cosa ci direbbero? Voi come reagireste? E il mondo come reagirebbe?

Perché dopo tutto dovremmo comunque stare alle dichiarazioni di una persona o di un ente, potrebbero mostrarci qualche filmato (magari dei Grigi dell'Area 51), ma dopo piomberemmo certamente in un mondo di dubbi e paure poiché negli anni ci hanno bombardati di film dove il messaggio principale è che gli alieni sono ostili, vogliono distruggerci o sottometterci.

Certo, se fosse vero che ci hanno visitati è anche vero che siamo ancora qui ma ciò non esclude che abbiamo fatto un patto o che abbiamo avuto fortuna e capacità a gestire la cosa ma ciò non eviterebbe le paure.

Il mondo potrebbe essere sconvolto anche se da un lato probabilmente di colpo sparirebbe quell'odio che provoca guerre perché gli uomini sarebbero tutti uniti contro il "nemico" comune cioè gli Ufo ma la paura regnerebbe sovrana.

Questo a mio avviso è il principale motivo per cui non ci viene detta la verità: le conseguenze su psiche e reazioni umane a una simile notizia alla quale forse non saremo mai pronti perché per quanti diranno che sarebbe un'ottima cosa, che finalmente sapremmo la verità (ammesso che ce la dicano tutta), e gli ufologi di mezzo mondo saranno gli esseri più felici del pianeta ma non siamo tutti uguali nelle nostre reazioni. Potrebbero esserci psicosi di massa, gente fuori controllo, reazioni di panico etc. insomma non proprio una festa con cartelli di benvenuto.

Oltretutto una notizia data per interposta persona è una cosa sempre soggetta a come viene trasmessa e a come viene interpretata, per questo penso che solo un vero e proprio contatto chiarirebbe ogni dubbio sempre che quel contatto fosse positivo.

Tuttavia data la nostra mancanza totale di conoscenza vera sugli alieni sarebbe un po come se dovessimo ospitare a casa nostra un perfetto sconosciuto. Cosa ne sai se di notte si alza e ti fa fuori? Se è un cannibale o un furioso assassino? Si può mica andare a fiducia su una razza mai vista ne sentita se non in qualche racconto di fantascienza?

Certo, i governi ci diranno che sono mansueti, generosi, benevoli ma quante volte i governi hanno mentito?

Sarebbe la più grande notizia di sempre.Potrebbe esserci una totale solidarietà umana alla divulgazione di simile domanda.L'accademia ed i negazionisti del fenomeno sarebbero in difficoltà totale.La religione troverebbe il solito appiglio di amore e creazione universale,ma sempre ricondotta ad un volere supremo.I militari avrebbero mano libera ed i governi sarebbero legittimati al controllo totale(dittatura).L'economia reagirebbe,ma uno scenario del genere sfugge all'analisi superficiale dell'avvenimento.Le persone vedrebbero alieni ovunque,le segnalazioni su persone sospette sfuggirebbero ad ogni possibile controllo.Personalmente,avrei mille domande da porre:da dove vengono e perchè sono qui sarebbe la prima.

Mi fido sempre al 50% di ciò che dicono le autorità

Ed è già troppo.

Secondo me non si paleserà proprio nessuno.

I cosiddetti "Alieni Cattivi", che verosimilmente hanno secondi fini qui sul pianeta, non hanno motivo di palesarsi.
Mentre gli "Alieni Buoni", che verosimilmente non interferiscono sullo livello evolutivo di altri pianeti e/o civiltà, si palesano solo se invitati.

A questo aggiungi che i terricoli si dividono per il colore della pelle (pensiamo solo alle reazioni xenofobe e razziste di oggi, in tutti i luoghi del mondo)...
Pensa come potrebbero reagire di fronte ad un "diverso" inteso come extraterrestre.....

Immagino le prime pagine di Libero Quotidiano o Il Giornale:

"Non bastavano gli extracomunitari... ora anche gli extraterrestestri" ....

Ecco... secondo me non si paleserà proprio nessuno perchè NOI non siamo pronti ad accoglierli.
Se ne riparlerà in qualche prossima vita... nel 2100... forse...

SE, esistessero, ma chi glielo fa fare?
Poi magari, tocca a loro parlare con certe teste di min... che abbiamo al comando.

Gli andate a dire le preghiere in chiesa; più palesati di così?

Siccome già sono coerentemente convinto della loro esistenza non avrei alcuna emozione all'annuncio se non la riprova di una cosa già risaputa, sarei piuttosto incuriosito di vedere con quale faccia di c...o si presenteranno in tv per dirci : ebbene si, non siamo soli, ma purtroppo, come ben dice TT , non siamo ancora pronti e quindi se ne parlerà in un'altra vita, dove potrei essere un cervo a primavera o un gabbiano di scogliera o chissà cosa altro.

Se ci ragionate su dichiarare l'esistenza degli alieni da un punto di vista complottistico avrebbe enormi vantaggi, la gente andrebbe in panico, ci sarebbero scene di isteria collettiva e i governi sarebbero autorizzati a instaurare dei regimi militari e ad usare la forza. Ciò gli consentirebbe di avere tutto sotto controllo.

Si, questo è stato da sempre il modo di pensare degli americani,non credo che la pensano in questo modo gli altri miliardi di persone che sono sulla Terra compreso io,loro sanno che il loro popolo è bue in quanto il lavaggio del cervello sulla paura gli è lo hanno fatto per bene.

Meglio così.



Ah questi extraterroni che vogliono rubarci il lavoro e stuprare le donne

Il lavoro no.

Aoooo! direi... <se atterrate da queste parti, apro una fiashetta di grappa ai mirtilli>.

Al di là della stupidagine (tipica terrestre) che ho appena scritto, concordo totalmente con Thethirdeye.
... che mi ha fatto morir dal ridere con:




Per la xenofobia (ed è solo un'esempio) facciamo ancora tanto/troppo schifo come popolazione che vive su Gea (Γῆ).
C'è odio tra noi, figuriamoci come tratteremmo gli et.


Se poi gli extraterrestri dovessero rivelare che le religioni (vecchie e nuove) sono tutte falsità create dall'uomo, allora vaƒƒangalª et.
È guerra.

Già me li vedo i “partigiani” terrestri armati fino ai denti benedetti dai vari santoni di questo pianeta.
Vaya con dios hijo





Hmmmm, mi sa che la fiaschetta la bevo con zio Barionu.

NON FUNZIONERà COSI!!!!

ciao
mauro

Mi permetto di dare la mia opinione sull'argomento.
Se osserviamo il processo evolutivo della razza umana è evidente, secondo me, un movimento costante dalla divisione verso l'unità.
Nonostante questo processo avvenga in modo conflittuale, sanguinoso, è un moto inarrestabile e costante.
Siamo partiti da piccole unità, tribù, clan fino ad arrivare a grandi confederazioni di stati. Personalmente sono convinto che questo processo sia un riflesso terreno del moto naturale dello Spirito verso l'unificazione con l'Uno. Quello che certe elite illuminate vorrebbero causare artificialmente, avendo adottato in modo spietato il motto encomiabile "e pluribus unum", avverrà comunque per moto naturale. Sempre che non ci sterminiamo da soli prima.
Vi chiederete "va bene, è la tua opinione ma... che c'entra?"
C'entra perché se ci fate caso questa spinta all'unità accelera ogni volta che un gruppo umano trova a confrontarsi con qualcosa di esterno.
Quindi la spinta centrifuga, quella esplorativa, che ci porta fuori dal conosciuto verso lo sconosciuto, genera (quasi secondo una legge taoista) una spinta centripeta, che ci porta ad unirci all'interno del nostro confine di fronte all'ignoto.
Ritengo inevitabile che il contatto, in qualche forma, avvenga. E' semplicemente nell'ordine delle cose che l'umanità si confronti con l'esterno, l'alieno. Così come la cultura europea si è scontrata-confrontata prima all'interno dell'Europa stessa, poi con culture aliene e diverse. Questo potrebbe portare, con i dovuti tempi e con un probabile (purtroppo) prezzo di sangue, all'unità della specie umana.
D'altra parte così come in ambito naturale una pianta mette radici, fiorisce e poi manda il suo polline o i suoi semi, all'esterno generando un'altra pianta in un altro luogo, anche la specie umana, se sopravvive a se stessa, è destinata a violare i confini del pianeta e portare il suo seme nell'universo.
Come in alto così in basso.
Quello che avviene nei gradi evolutivi inferiori del regno vegetale e animale avverrà anche a livello umano.
Per concludere credo che il problema sia quando, non "se", avverrà questa cosa.
Se avverrà mentre sono in vita, osserverò il fenomeno con un misto di trepidazione, gioia e paura. Trepidazione e gioia per il nuovo affascinante capitolo dell'evoluzione umana, paura perché qualcosa andrà sicuramente storto, anche in modi imprevedibili, e ci faremo piuttosto male.