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Marte e Luna crocevie per la vita sulla Terra?

29/06/2009, 10:06

Articolo scritto da Antonio De Comite (Centro Ufologico Taranto)

Ripropongo questo articolo, scritto nell’anno 2007, che a suo tempo fu censurato da una rivista del settore misteriosofico, gestita da altri personaggi. Avevano promesso la pubblicazione ma poi non se ne seppe più nulla. Tantè, ecco la riproposizione. Buona lettura.

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La vita sul nostro pianeta quando è apparsa? Da dove proviene e, soprattutto, ci può essere un possibile collegamento col pianeta mitico per antonomasia, ossia Marte? Secondo le ultime scoperte e gli ultimi studi le più antiche forme di vita sul pianeta Terra risalgono a circa 3 miliardi e mezzo di anni fa. Infatti fossili di cosiddetti “stromatoliti” sono stati acclarati come organizzati ed evoluti per l’epoca in questione. Un epoca in cui sino a poco tempo fa era una eresia affermare che ci fosse vita, soprattutto organizzata ed efficiente. Vita che è apparsa “solo” un miliardo di anni dopo la formazione del nostro pianeta, davvero un “nulla” dal punto di vista paleobiologico. Quindi 3 miliardi e mezzo di anni fa esistevano organismi biologici che nascevano, si riproducevano, diventavano adulti e morivano, organismi che erano provvisti di un DNA primitivo, ma pur sempre DNA. Il mistero è ora capire da dove è arrivata la vita in quel periodo, da dove proviene il DNA? La risposta c’è la dà la Esobiologia, ovvero quella scienza che studia l’origine e lo sviluppo della vita nel cosmo. Secondo teorie ormai consolidate la vita su ogni corpo del cosmo, che sia pianeta, planetoide, satellite o asteroide, è un fatto comune nell’Universo conosciuto, quindi è anche consolidato il fatto che la vita sulla Terra è arrivata dallo spazio. Ma in che modo? Secondo le teorie accademiche, la vita (in forma di elementi prebiotici) è annidata nelle comete, specialmente nel nucleo ghiacciato. Questi corpi, ancora in parte misteriosi, sarebbero una sorta di “messaggeri” celesti, capaci di “dare vita”, ma anche di “toglierla”, basti pensare a comete e asteroidi caduti nel passato che hanno distrutto in più fasi la vita sulla Terra, un esempio su tutti l’estinzione del Tardo Permiano, avvenuta circa 230 milioni di anni fa e che eliminò il 95% della vita sul nostro pianeta. Ci sono però anche le ipotesi “eretiche”. Secondo il premio Nobel per la genetica per la scoperta del DNA, il professor Francis Crick, la vita è giunta sul nostro pianeta attraverso sonde automatiche, mandate da civiltà extraterrestri evolute dell’Universo, sonde cariche “geneticamente”. Una sorta di inseminazione “divina”, avvenuta per mano di alieni ignoti. E possibile ignorare questa tesi? Assolutamente no, per via del fatto che anche gli scienziati più scettici (dal greco Skepticos, incline al dubbio) danno come certa la presenza di civiltà evolute e tecnologiche nel cosmo infinito.Ammettiamo che la vita sia stata inseminata volontariamente da questi ignoti abitanti dell’Universo, questi ultimi da dove provenivano? Molte teorie, condite di razionalità e molto spesso da ciarpame allo stato puro, parlano di inseminatori nel nostro sistema solare, che provenivano da Marte.

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Oggi, come è appurato scientificamente, Marte sembrerebbe un pianeta arido di vita riconoscibile, visto che il pianeta sembrerebbe morto. Almeno in superficie. Ma molti studiosi sono concordi nell’affermare che. in un lontano passato, il cosiddetto “Pianeta Rosso” non era affatto di quel colore, ma fosse provvisto di atmosfera respirabile, un atmosfera simile a quella del nostro pianeta attuale. Quindi teoricamente miliardi di anni fa, mentre il nostro pianeta era ancora un vivace “infante”, Marte era un pianeta già “adolescente”, con un vita già presente ed evoluta, capace magari di una organizzazione tecnologica. Apparentemente sembrano sciocchezze da bar, ma potrebbe non essere cosi. Negli anni passati numerose sonde, sia statunitensi che sovietiche, hanno visionato il pianeta e le sue misteriose lune e hanno riscontrato anomalie strutturali sconvolgenti. Anomalie che vanno da cupole, piramidi, volti, tunnel, città e cosi via. Ma come sempre, quando si tratta di misteri, quelli che sembrano tali potrebbero non esserlo, perché molte immagini sono davvero a bassa risoluzione e quando la definizione è davvero limitata, ci si può immaginare di tutto. Resta il fatto comunque che almeno il 5% di questi presunti artefatti, sembrerebbero davvero resti di misteriose vestigie extraterrestri. Si può affermare che noi saremmo di origine marziane e i nostri “avi” preistorici erano transfugati sul pianeta Terra a causa di un misterioso cataclisma che ha riguardato il pianeta Marte? Ipoteticamente si, ma un ipotesi non è certezza, ma forse “prove” più probanti le possiamo trovare sul nostro pianeta, magari nella…scrittura.Prenderemo come esempi due lingue difficili da comprendere e soprattuto da scrivere attraverso caratteri, ma queste due lingue ci posso dare indizi concreti che la vita sulla Terra è arrivata da Marte, analizzando come scrivevano la parola Marte due civiltà in particolare, quella sanscrita e ebraica. Incominciamo prima con una breve introduzione sulla lingua, partendo dal Sanscrito.
Il Sanscrito appartiene alla famiglia delle lingue indoeuropee ed è ufficialmente utilizzata in India. E’ un linguaggio basilare nella cultura Indiana, come lo sono stati il Latino e il Greco in Europa. Dal Sanscrito derivano molti testi classici, come il Veda. Importanti sono le grandi epiche indiane (equivalenti alla antica Bibbia cristiana) come il Mahabharata e Ramayana, famose tra gli studiosi di Ufologia, visto che in queste storie indiane si parla di esseri provenienti dal cieli, di battaglie stellari e di macchine volanti, denominate “Vimana”. Questa Bibbia indiana è antichissima e risale a oltre 8000 anni fa. Ma oltre questo, la particolarità della lingua sanscrita è data dai caratteri. A prima vista sembrerebbero normali segni, ma vedendoli meglio, utilizzando la parola “Marte”, si può dare adito ad interpretazioni inquietanti. La parola Marte in Sanscrito è formata da 5 segni che sembrano altrettante “T”, di cui 3 con un estremità in testa più lunga dell’altra, mentre le altre due sembrano avere una estremità più bilanciata, con delle strane “virgole” che escono dalla testa. Facendo un ardita interpretazione possiamo affermare che il primo carattere rappresenta l’essere originale, l’Adamo “cosmico”. La seconda rappresenta il pianeta Marte che ha dato vita al suo pianeta, ma ad un certo punto la vita si è interrotta (si noti la virgola che non raggiunge l’Adamo Marziano). Il terzo carattere rappresenta la Terra, gemello di Marte che ha avuto linfa vitale dal pianeta morente e ha dato origine ad esseri con DNA (si noti che la virgola della vita stavolta è continua e si collega con il quarto carattere che sembra avere una sorta di spirale .“DNA?”), dopodichè il DNA ormai creato ha fatto si che si creassero esseri che si potessero riprodurre, come si nota dal quinto e ultimo carattere. Naturalmente sono pure speculazioni soggettive, che danno però nuova linfa alla conferma che il DNA e la vita possano provenire da un Marte preistorico.

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Ancora più inquietante e sconvolgente è ciò che si può interpretare visivamente, leggendo la parola Marte in Ebraico. L’ebraico, come si sa, è una lingua antichissima. Come il latino, il sanscrito e l’arabo è stata la lingua di una grande religione e per tale motivo è stata sempre praticata, per scopi prettamente liturgici, e non solo. In questa lingua sono stati composti i testi sacri della Bibbia ebraica, che nella sua totalità costituisce l’Antico Testamento della Religione Cristiana, con l’aggiunta di alcuni libri scritti in greco per la versione Cattolica.

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E se Dio, inseminatore della vita nel cosmo, di cui parla la Bibbia provenisse da Marte e portasse con sé la spirale della vita, ossia il DNA? Guardate sotto la parola, in caratteri ebraici, inerente Marte. Cosa notate a prima vista? Notate la scritta DNA? Stavolta non può essere una interpretazione, Marte è equivalente di DNA, che collegandolo alla Bibbia Ebraica potrebbe ipotizzare che Dio fosse un marziano e che noi siamo suoi figli legittimi. Le prove ce le dà la scrittura, quella antica piena di significati e misteri. Ma se la vita è ipoteticamente arrivata da Marte, potrebbe aver toccato anche la nostra Luna? Tralasciando tesi non suffragate da dati certi, inerenti presunte basi extraterrestri sul nostro satellite e l’ipotesi che la nostra Luna sia all’interno cava e di origine artificiale, è un dato certo che il nostro satellite qualcosa di anomalo ce l’ha. Oltre all’apparizione di fenomeni aerei anomali, denominati TLP, è stato ormai acclarato scientificamente che il nostro satellite abbia una grande quantità di ghiaccio ai Poli, probabilmente frutto di impatti cometari nel passato eaddirittura una tenue atmosfera fatta di ossigeno, troppo tenue comunque da poter far respirare, in maniera naturale, l’uomo senza tute e scafandri. Ma potrebbe invece essere utile ad altri organismi, seppur elementari.

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Se accettiamo l’idea che il “vento vitale” di Marte abbia toccato anche il nostro satellite, dobbiamo pur trovare prove scientifiche che la nostra Luna sia viva. Secondo la NASA non ce ne sono, ma secondo l’Agenzia Spaziale Russa invece si. E la prova esiste da oltre 35 anni, ma è celata dall’establishiment militare e scientifico statunitense (e non solo). La prova della vita sulla Luna è stata riscontrata il 24 settembre 1970, quando un UAV spaziale russo, il Lunar 16, atterrando nel Mare della Fertilità selenita, prelevò 101 grammi di regolite lunare e li mise in un contenitore ermeticamente sigillato. Lo stesso fece nel febbraio del 1972 l’altro UAV russo, il Lunar 20 che prelevò, a oltre 120 chilometri di distanza dal primo atterraggio di Lunar 16, un altro campione di regolite. Anche questo fu ermeticamente sigillato. Una volta ritornati in patria vennero aperti e dopo aver fatto scrupolose analisi di laboratorio, venne fatta la sconvolgente scoperta. Sulla Luna ci sono microorganismi, seppur fossilizzati. Lo hanno affermato due biologi dell’ Accademia Russa delle Scienze, professor Stanislav I. Zhmur e professor Gerasimenko. Hanno notato che alcune fotografie e analisi sui reperti, riportavano campioni di fossili identici a quelli terrestri. Infatti alcune particelle di regolite sferica, prelevati da Lunar 20, assomigliavano chiaramente a fossili di batteri coccoidali moderni, come il Sideroccoccus o Sulfolobus. Ma non finisce qui. Nei campioni prelevati da Lunar 16 erano presenti fossili di microorganismi filamentosi del tipo Phormidium Frigidum, scoperti in Australia, in un raggruppamento di Stromatoliti e risalenti al Proterozoico.Ecco quindi che rientrano a galla gli Stromatoliti, la più antica forma di vita apparsa sulla Terra circa 3,5 miliardi di anni fa. Se i fossili seleniti sono dannatamente simili a microorganismi che vissero sulla Terra, accanto agli Stromatoliti, oltre 3,5 miliardi di anni fa, si aprirebbe davvero un altro capitolo affascinante e allo stesso modo inquietante sull’origine del nostro satellite. Che la Luna oltre 3,5 miliardi di anni fa era foriera di vita, come lo era Marte, ma misteriosamente la vita cessò, come avvenne nei mari marziani. Quindi si potrebbe azzardare che la Luna non è affatto un satellite, ma un mini pianeta, con una sua vita passata, spazzata poi in maniera imprevista. Oppure si potrebbe azzardare la tesi che i seleniti evoluti sono davvero esistiti ma che erano Marziani alloggiati provvisoriamente li oltre 3 miliardi e mezzo di anni fa, hanno contaminato l’ambiente e poi si sono trasferiti sulla Terra. Solo cosi si potrebbe spiegare l’origine dei misteriosi fossili seleniti. Forse è vero per davvero che noi siamo i veri….marziani.

Immagine di apertura che illustra i pianeti Terra e Marte col satellite terrestre Luna

Seconda immagine Marte in Sanscrito, terza immagine in ebraico, dall’opuscolo “Marte all’opposizione”, allegato alla rivista “Astronomia” maggio 2003

Nella quarta, quinta e sesta immagine, fossili di microrganismi trovati sulla Luna, fonte sito http://www.panspermia.org


Fonte: http://centroufologicotaranto.wordpress.com/

29/06/2009, 11:25

Ottimo articolo. Sono sempre più convinto del legame biologico che ci lega a Marte. Vedi "Mission to Mars".

29/06/2009, 11:44

Ho letto l'articolo

Mi sono addormentato.

Rimpastiamo sempre le stesse cose...

29/06/2009, 12:12

dresda99 ha scritto:

Ho letto l'articolo

Mi sono addormentato.

Rimpastiamo sempre le stesse cose...


Gira e rigira non è che le novità siano tante.[:D]

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29/06/2009, 13:04

La risposta c’è la dà la Esobiologia, ovvero quella scienza che studia l’origine e lo sviluppo della vita nel cosmo. Secondo teorie ormai consolidate la vita su ogni corpo del cosmo, che sia pianeta, planetoide, satellite o asteroide, è un fatto comune nell’Universo conosciuto, quindi è anche consolidato il fatto che la vita sulla Terra è arrivata dallo spazio.


Ma dove, ma quando, ma perchè?
Non è proprio così!
In realtà quelle che tira in ballo l'autore dell'articolo sono solo semplici teorie, nulla più. Da quel che scrive lui si evince che sappiamo molto di come si forma la vita nel cosmo, e che sappiamo che essa esiste al di fuori del nostro pianeta. E' una stupidaggine bella e buona.
Non solo non sappiamo se effettivamente la vita proviene da fuori, ma non sappiamo nemeno con esattezza se fuori esiste davvero (nonostante siamo fiduciosi e speriamo che fuori essa pulluli davvero).

Ma in che modo? Secondo le teorie accademiche, la vita (in forma di elementi prebiotici) è annidata nelle comete, specialmente nel nucleo ghiacciato. Questi corpi, ancora in parte misteriosi, sarebbero una sorta di “messaggeri” celesti, capaci di “dare vita”, ma anche di “toglierla”, basti pensare a comete e asteroidi caduti nel passato che hanno distrutto in più fasi la vita sulla Terra, un esempio su tutti l’estinzione del Tardo Permiano, avvenuta circa 230 milioni di anni fa e che eliminò il 95% della vita sul nostro pianeta.


Altro errore. La comunità scientifica non è un unica mente pensante, e le teorie non sono acecttate da tutti. Anzi, quella che qui si vuol far passare come capisaldo della scienza è in realtà una teoria ai limiti dell'azzardo. Stiamo parlando della panspermia, che vuole la vita portata dalle comete schiantate sui corpi celesti. Non ci sono prove e, dunque, molti scienziati non la prendono nemmeno in considerazione.

Inizio a capire perchè questo articolo non è stato considerato. parte già malissimo. [xx(]
Ultima modifica di Knukle il 29/06/2009, 13:05, modificato 1 volta in totale.

29/06/2009, 18:55

be quella della panspermia non è impossibile come teoria....rimane solo il problema di chiedersi "come hanno fatto a svilupparsi sulle comete i vari agenti necessari alla vita?".

29/06/2009, 19:17

E se Dio, inseminatore della vita nel cosmo, di cui parla la Bibbia provenisse da Marte e portasse con sé la spirale della vita, ossia il DNA? Guardate sotto la parola, in caratteri ebraici, inerente Marte. Cosa notate a prima vista? Notate la scritta DNA? Stavolta non può essere una interpretazione, Marte è equivalente di DNA, che collegandolo alla Bibbia Ebraica potrebbe ipotizzare che Dio fosse un marziano e che noi siamo suoi figli legittimi. Le prove ce le dà la scrittura, quella antica piena di significati e misteri.


sebbene concordo su alcune teorie che tra l'altro non sono del tutto estranee alla scienza, devo dire che alcune affermazioni sono quanto meno...fuori luogo!!!

Marte in caratteri ebraici sembra DNA in lettere latine...ma che c'entra??? DNA è l'acronimo di acido desossiribonucleico..in inglese DeoxyriboNucleic Acid...è stato coniato il secolo scorso. Che ne potevano sapere gli antichi ebrei che sarebbe stato coniato quel termine? E'pura coincidenza...però non mi sembra coerente costruire castelli di teorie solo per una somiglianza grafica di due parole scritte con diversi caratteri.

Più interessante associare Marte all'egitto e alla piana di giza magari, visto che "il Cairo" significa Marte...

comunque non so quanta attinenza abbia col pianeta visto che:
La struttura primigenia del Cairo fu eretta nel 969 d.C. come città fortificata, in cui era destinato a risiedere e a governare l'Im#257;m fatimide, e venne chiamata, in onore del pianeta Marte (in arabo al-Q#257;hir, "il Vittorioso", che in quel momento era in ascendente,[5] "la città soggiogatrice", ossia al-mad#299;nat al-q#257;hira.
...da wikipedia
Ultima modifica di Manny il 29/06/2009, 19:20, modificato 1 volta in totale.

29/06/2009, 19:41

C'era una volta un Pianeta, Rhan, orbitava tra Marte e Giove; vivevano su di esso due civiltà rivali. Non facevano che combattere l'una contro l'altra finché un giorno, una delle due, inventò una specie di "scudo" a campi magnetici per proteggersi dai missili inviati dalla parte opposta per bombardarli, come del resto anche gli altri facevano...
Ma un giorno, a forza di sovraccaricare il campo magnetico, interferirono con il campo magnetico del Pianeta stesso, Rhan; cosicché dovettero abbandonare precipitosamente il Pianeta per non essere coinvolti nell'espolosione imminente dei campi di forza "Swimmes" dell'intero Pianeta...
Una delle due "potenze" si diresse verso il Pianeta Marte, c'era ancora l'atmosfera a quel tempo; l'altra preferì il primordiale Pianeta Terra, dove viveva, agli albori, una razza umana, mischiandosi con essa. L'esplosione del Pianeta Rhan fu tremenda! I pianeti esterni cambiarono l'asse verso l'esterno, quelli interni verso l'interno...
In seguito all'esplosione si formò una "fascia" di frammenti di tutte le dimensioni, chiamata "Fascia degli Asteroidi".... Quello fu il ricordo del loro Pianeta....


[;)]

30/06/2009, 17:42

Ma vi immaginate quanta combinazione di forme di vita in uno spazio così "ristretto" il sistema solare! la Terra, Marte, la Luna,Rhan (o Marduk?) e le varie Lune di Giove!

30/06/2009, 18:09

E ci pensateche nonostante tutto siamo i ... "burini" della Galassia? Standone al limite, chissà verso il centro quale scambio di Civiltà ci sarà tra Loro...[:D]

30/06/2009, 20:28

quoto ufologo!

30/06/2009, 23:48

Partiamo dal presupposto che l`ufologia e` fatta del 99 % di parole.
Parole chilometri
fatti 0
siamo ancora con le solite cose il generale,l`amico di mio zio e compagnia cantante.
fatti zero.
saluti
da Londra
Vipalex

01/07/2009, 02:53

vipalex ha scritto:

Partiamo dal presupposto che l`ufologia e` fatta del 99 % di parole.
Parole chilometri
fatti 0


Marò vipalex.....
come sei estremista.... [8)]

Fatti zero (in linea generale) lo può dire solo un cieco [|)]

01/07/2009, 07:10

vipalex....un pò di ottimismo...

02/07/2009, 00:12

amici pur credendo negli ufo senza prove la verita e` che a oggi ci sono solo persone che parlano e niente di piu
io lo chiamerei realismo
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