Ok vedo ora che il fatto dei lavori la notte prima del crollo è stato attenzionato.Genova: i sospetti sui lavori al Morandi la notte prima del crolloLe procedure utilizzate potrebbero aver dato il colpo di grazia alla struttura già compromessa. Demolita la pila 9 del ponte. I parenti delle vittime smentiscono Autostrade
Nel mirino dei pm ci sarebbe l’installazione del carroponte da parte della Weico di Bolzano. I quotidiani, oggi, scrivono che secondo i consulenti della Procura proprio i lavori della ditta altoatesina potrebbero aver compromesso la stabilità del Ponte Morandi.
I lavori nella notte precedente il disastroLa notte del 14 agosto gli operai della Weico lavorano sotto l’impalcato del viadotto, proprio sulla pila 9 poi crollata. Stavano ultimando l’installazione del nuovo carroponte, ovvero la struttura mobile da utilizzare, in seguito, per le riparazioni, i controlli ed il monitoraggio.
Le lavorazioni erano state interrotte poco prima dell’alba. Come quelle della Pavimental (altra ditta del Gruppo Atlantia), specializzata in asfaltature, che pure quella notte era al lavoro sul Ponte. Da almeno una decina d’anni, scrive La Repubblica Genova, tutte le sere, alle 22, in quel tratto di A-10 si chiudeva il traffico su una carreggiata e lo si riapriva appunto alle 6 del mattino.
Crepe e spaccature sospetteEbbene, scrive Il Secolo XIX, sui reperti del ponte e nelle parti ancora in piedi, i consulenti della Procura hanno trovato crepe, incisioni, spaccature e fenditure sospette che potrebbero essere state provocate proprio dai lavori di installazione del carroponte.
https://www.ilnapolista.it/2018/11/geno ... e-morandi/ La Procura indaga sul carroponte del MorandiLa notte prima del crollo
gli operai della Weico di Bolzano erano all’opera sul Morandi per montare il carroponte sul pilone 9, quello crollato: avevano bucato il cemento armato, fissando grossi bulloni e binari dove agganciare la struttura mobile da utilizzare in seguito durante le riparazioni. Poco prima dell’alba le lavorazioni erano state interrotte perché durante il giorno, con il traffico intenso, non si poteva operare.
Ieri le Fiamme Gialle guidate dal tenente colonnello Giampaolo Lo Turco, hanno fatto un blitz nella sede dell’azienda e hanno sequestrato progetto, appalto e corrispondenza con Autostrade. A riportarlo è La Repubblica Genova.
L’ipotesi è che il peso del carroponte possa aver minato la struttura già compromessa dall’acciaio corroso.
La Finanza – durante una perquisizione che Il Secolo dice essere durata più di 15 ore – ha sequestrato documenti cartacei riferiti all’appalto da due milioni e 700mila euro, mail e materiale informatico sulle comunicazioni intercorse fra l’azienda altoatesina e Autostrade. E nelle stesse ore nella caserma Testero di Lungomare Canepa, a Genova, è stato sentito come testimone il titolare, Hupert Weissteiner, convocato già dal giorno prima. Lui, insieme al fratello Christof (sentito a Bolzano) manda avanti l’azienda leader in costruzioni metalliche, tra cui funivie, teleferiche, ponti e tralicci.
Il vecchio carroponte era in disuso da almeno 11 anni e Aspi per consentire a Spea di poter fare i controlli, aveva acquistato la nuova piattaforma mobile. Weico ci lavorava da tre anni, aveva finito il montaggio ed aspettava solo il collaudo.
Weissteiner: “Non è il carroponte la causa del cedimento”“Il carroponte non può aver contribuito al cedimento del ponte Morandi – ha dichiarato Hubert Weissteiner al quotidiano Alto Adige nelle scorse settimane – Avevamo installato i binari sui quali avrebbe dovuto scorrere il carroponte che però non è mai entrato in funzione, perché da circa sei mesi stiamo aspettando che un’altra ditta finisca altri lavori”. Nella stessa intervista precisa che “per predisporre i binari, ogni notte lavoravano 4-5 operai con un by-bridge, una piattaforma aerea”. E però tiene a precisare: “Il carroponte di cui si stiamo parlando, a pieno carico ha un peso di circa 7 tonnellate. Se consideriamo che un tir, in media, pesa attorno alle 40 tonnellate, pensare che abbia contribuito nel crollo del ponte Morandi, pare un’ipotesi quanto meno fantasiosa”.
Tutti aspetti da verificare, secondo i pm titolari dell’inchiesta, Massimo Terrile e Walter Cotugno, come è da verificare da quanto tempo non si facevano ispezioni sulla sicurezza. Secondo Il Corriere i pm sospettano che ciò non avvenga da 6 anni, “visto che il precedente carroponte non funzionava dal 2012”.
Peraltro, anche la commissione d’inchiesta nominata dal ministro Toninelli,
nella sua relazione ha scritto che a cedere per prima sia stata l’impalcatura della sede stradale, che “vi fossero delle divergenze tra il progetto di installazione e la relativa messa in opera”, come non fosse stata adottata “nessuna cautela per evitare il potenziale tranciamento delle armature”.
La domanda che si pone Il Secolo XIX è: visto che il carroponte non era stato ancora completato, poiché mancava anche il collaudo, come poteva Autostrade controllare l’impalcato senza la nuova struttura? È la domanda cui dovranno rispondere i vertici di Autostrade.
https://www.ilnapolista.it/2018/11/de-eccher-morandi/ mik.300
tu che sei iscritto, io avviserei Quaglia e Mazzucco in merito al loro servizio qui sotto a partire del minuto 5.30 che mi sembrano poco informati.https://www.luogocomune.net/35-commenti ... 5-ago-2020