UN MAGGIORE GENERALE RUSSO RENDE NOTO UN SUO AVVISTAMENTO DI UFO AVVENUTO NEL 1990.Il Maggiore Generale (in pensione) Nikolai Ivanovich Chaga, che una volta era vice capo del Centro aeronautico di Lipetsk, ha testimoniato di numerosi e frequenti incontri con Oggetti Volanti Non Identificati (UFO) nel 1990.
Alla fine di marzo, l'allora ancora colonnello Chaga effettuò un volo di addestramento a bordo di un MiG-29. Era notte e volava tra Lipetsk e Kind. Stava per atterrare quando il cielo improvvisamente si illuminò in modo strano.
"All'inizio sembrava un gruppo di stelle che brillava", ricorda Nikolai. “Ma il gruppo poi intraprese una formazione ad ellisse, sembrando un aereo, con una stella brillante a prua, dalla luminosità molto bianca (...). Sembrava che il velivolo fosse molto vicino ai 3000 metri di altitudine", disse Nikolai.
Chaga riferì il fatto alla Direzione di volo. Le autorità risposero che un pilota civile in volo a Mosca aveva anch'egli riferito della presenza di un UFO e le coordinate coincidevano. La curiosità pervase Nikolai Ivanovich, ma gli fu chiesto di atterrare:
"Fammi volare intorno all'UFO". La risposta da terra fu un secco "no".
Il velivolo continuava a cambiare forma, ora sembrava una balena e, invece di una coda, c'erano dei raggi di colore bianco lampeggianti.
Nikolai scoprì che l'oggetto era stato osservato da molti piloti, ma nessuno osò di denunciare l'incidente al Comando: "Temevano di essere considerati pazzi". Le sfere aliene si allontanarono dalla concreta possibilità che il caccia potesse fare fuoco.
La visita degli UFO sullo spazio aereo di Lipetsk si prolungò per altri due mesi. Il colonnello raccolse, alle riunioni, dei disegni da parte dei colleghi testimoni e le immagini scattate da una telecamera a bordo degli aerei.
APPARVERO CINQUE SFERE DI COLORE BLU VERDE.
Successivamente, una sfera più grande, seguita da quelle più piccole, si mosse a velocità costante, osservando degli intervalli precisi.
"Il pilota non credeva a ciò che vedeva", ha affermato Nikolai Ivanovich. Lo spazio aereo di combattimento era chiuso, solo due aerei potevano essere nel cielo: il suo e quello dell'ipotetico nemico. I dispositivi a bordo del MiG-29 non registrarono alcuna interferenza, funzionarono normalmente.
A terra, si pensava che le sfere potessero essere una sorta di riflesso. Il pilota regolò gli specchietti laterali e la luce non scomparve.
L'aereo stava volando direttamente verso le sfere luminose, frontalmente, l'incidente sembrava inevitabile. Improvvisamente, la sfera emise un raggio verde sopra il pilota. Il raggio accecò il pilota, fu più luminoso delle scintille di una saldatura elettrica, riuscì ad abbassare il filtro del casco per proteggersi. Il raggio scivolò sulla cabina e poi prese a salire. Il pilota manovrò e quando guardò indietro non c'erano più sfere.
Al mattino si sorprese: "Mi sono schiantato con un UFO!".
All'ufficio centrale vennero mostrati i negativi riguardo al rapporto sugli UFO. Si scoprì che gli oggetti volanti non identificati furono ripresi dalla telecamera di bordo, nel momento in cui venne colpito l'aereo a una velocità di 24 fotogrammi al secondo.
"Ho controllato le foto, sono autentiche", affermò Chaga.
I FATTI SONO REALI E CI SONO LE FOTO CHE LO DIMOSTRANO.
Nel 1990, Nikolai Chaga voleva pubblicare le fotografie degli UFO scattate dalle telecamere laterali dell'aereo da caccia, ma il Comando suggerì di non fare troppo rumore.
Un anno dopo, Marina Popovich, il leggendario pilota collaudatore, vide Nikolai Ivanovich. Essendo interessata a studiare gli UFO, gli chiese le foto.
“Le diedi quando andai a Mosca per ricevere il titolo di Pilota d'Onore dell'URSS. Incontrai Marina alla 'Città delle Stelle' e non ci rivedemmo più. Dove sono le foto adesso? Non lo so. Le copie nel centro aereo furono distrutte. Vengono conservate per alcuni anni e poi bruciate", dichiarò Nikolai Ivanovich.
COMPAIONO LE FOTOGRAFIE.
Sono state conversate le fotografie inviate da Nikolai Chaga a Marina Popovich? Sì. Marina Popovich confermò di avere le fotografie in suo possesso di uno dei ricercatori russi che chiameremo 'KP'.
Prima della morte di Marina Popovich e delle prove che appaiono in tutto il mondo, oggi le foto vengono alla luce.
Marina stabilì la fonte: "Certo, non ho dimenticato il nostro incontro con Nikolai Ivanovich. Mi consegnò le foto scattate dal suo velivolo usando una “mitragliatrice fotografica” posizionata al lato dell'aereo. Questo video è unico e, soprattutto, importante. Gli scatti di un UFO in movimento immortalati nell'ultimo mezzo secolo.
Centro Ufologico Nazionale - CUN
http://www.cefora.com.ar/archivos/547?f ... fEo18y4sDs