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Grigio
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Il caso Botta
Argentina Ufo Crash (1950)


Prologo: nell’aprile 1950, in una data imprecisata, Mr. E.C. Botta trovò uno strano disco e 4 piccoli piloti defunti in una remota regione in Argentina. Ritornò sul luogo con un amico il giorno dopo, ma trovò solo un mucchio di cenere rovente. Videro però un oggetto sigariforme brevemente mentre volava sopra di loro ad alta quota. Il 10 (come sostiene Timothy Good in ‘Base Terra’) o il 15 maggio 1950 (come sostiene Roberto Pinotti in ‘UFO top-secret’), in Argentina, a 280 chilometri da Bahia Blanca, un UFO si schiantò al suolo coi suoi piloti perché abbattuto apparentemente da altri UFO, che evolvevano sulla zona. L’ingegnere aeronautico Enrico Botta ne esaminò i rottami. I piloti erano già morti (fonte: Alberto Perego). Leonard Stringfield, ex-funzionario dei servizi segreti dell’USAF, in seguito specializzatosi come semplice cittadino nei casi di UFO, venne a sapere la notizia di cui sopra. Il testimone era proprio il dottor Enrique Carotenuto Botta, ex-pilota della II Guerra Mondiale, e, all’epoca dei fatti, ingegnere-architetto. Inizialmente riferì tutto al ricercatore venezuelano Horacio Gonzales, esponente dell’APRO di Caracas, che a sua volta mise Stringfield in contatto con Botta. I fatti che seguono sono stati integrati da Timothy Good, nel suo libro “Base Terra”, con alcune informazioni fatte pervenire da Gonzales al defunto ufologo Jim Lorenzen, creatore e direttore dell’APRO, che oggi ha chiuso i battenti.

Immagine Botta stava guidando sull’autostrada a circa 75 miglia dal suo albergo, in una zona isolata conosciuta come Bahia Blanca, quando vide un oggetto metallico a forma di disco fermo sul terreno subito fuori dall’autostrada, inclinato, con una luce lampeggiante sulla sommità.
Fermò la sua auto e guardò l'oggetto per pochi minuti per vedere cosa sarebbe successo. Dopo che non ebbe visto alcun movimento, decise di avvicinarsi ancora di più all’oggetto sconosciuto. Si avvicinò per vedere di cosa si trattasse, e, attraverso un minuscolo portello laterale in parte aperto, riuscì ad entrarvi.

Immagine In un primo momento l’interno dell’oggetto sembrava vuoto, ad eccezione di una luce rossa lampeggiante al vertice di una cupola. Come si avventurò più in dentro, vide un divano curvo con quattro posti, tre di questi erano occupati da piccoli esseri umanoidi alti circa 4 piedi, defunti. Uno, forse il pilota, era seduto al centro della torre su una specie di poltrona di comando, dalla quale emanava un odore di ozono ed aglio. Aveva le mani posate su due leve.
Tutti e tre avevano i capelli corti color grigio-marrone, la pelle bronzea ed i volti scuri, forse carbonizzati. Indossavano tute color grigio piombo. Al tatto i corpi gli erano parsi rigidi.

Le tre piccole creature erano di fronte ad un pannello di controllo, il quale era composto da luci, misuratori e contatori di diverso tipo. Non si vedevano né cavi né tubi, solo il pannello dei comandi dove c’era una piccola sfera, apparentemente di vetro, con un cerchio. A destra del pilota uno schermo televisivo.

Botta scese dall’oggetto, salì in macchina e corse all’albergo dove alloggiava. Riferì tutto ai suoi colleghi (due dei suoi più cari amici), i quali decisero di recarsi sul posto il mattino dopo, per fare una ricerca.
Quando il mattino successivo giunsero sul luogo dello schianto, l’unico indizio fu un mucchio di cenere. Botta scattò due foto: una al mucchio di cenere e un’altra ad un suo collega che ne raccoglieva un po’, le sue mani si arrossarono e rimasero color porpora per parecchi giorni.

I tre uomini, scoraggiati dalla mancanza dell’oggetto, cominciarono a guardare intorno alla zona per vedere se riuscivano a trovare altre prove dell’atterraggio. Esplorando in giro, gli studiosi alzarono accidentalmente gli occhi e videro in cielo un “sigaro volante” ed altri due UFO piccolini discoidali, uno dei quali rimase sospeso su di loro a 600 metri di altezza.
Botta scattò altre 5 foto, delle quali solo 2 ben riuscite. Poi i due dischi balzarono verso l’alto e si ricongiunsero al “sigaro volante” il quale scomparve in pochi secondi.

Botta, poi, dopo aver toccato l’astronave, la quale gli sembrò molto elastica al tatto, soffrì di inspiegabili febbri per diversi giorni. Nessun medico riuscì a diagnosticare di cosa si trattasse, e la pelle gli si coprì di vesciche. I sintomi durarono per diverse settimane. Era entrato nel disco con gli occhiali da sole verde scuro, quelli dei piloti, ma i contorni delle lenti gli rimasero segnati attorno ad entrambi gli occhi. Un test non mostrò alcun segno di assorbimento da radiazioni.

Il Dr. Botta avrebbe in seguito riferito i dettagli delle sue osservazioni del giorno dell’incidente. Egli ricorda che vide aperture o fori nel pavimento dell’oggetto. Il pannello di controllo aveva una sfera trasparente sopra di esso, la quale ruotava. Si stupì per la consistenza del materiale esterno del disco. All’apparenza era metallico, ma sentiva come una sostanza “gommosa” che lo ricopriva.


http://www.robertolapaglia.org/dossierufo.htm
http://www.ufocasebook.com/drbotta.html



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MessaggioInviato: 12/02/2010, 17:08 
Bel caso, grazie cagliari79! [:)]



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MessaggioInviato: 13/02/2010, 13:01 
Cita:
n/a ha scritto:


IL CASO MONGUZZI

di Alfredo Lissoni, 18/06/2001

.. La mattina del 31 luglio 1952 .. Giampiero Monguzzi, un ingegnere della società Edison .. in gita con la moglie Pinuccia Radaelli sui monti del Bernina (SO) sopra il ghiacciaio Scerscen, .. tutt'a un tratto .. avvertì una brezza gelida che sembrava produrre un rumore simile a quello delle sartie di un antico veliero; poi, improvvisamente l'ambiente circostante diventava curiosamente silenzioso. "Ero vicinissimo a mia moglie, .. gridavo e mi accorgevo che lei non mi udiva. E vedevo anche che mia moglie apriva la bocca, ma non veniva fuori la voce. Era un 'silenzio compatto', un 'vuoto' da non stare in piedi. .." Subito dopo questa sensazione di "silenzio assoluto", tipica di molti avvistamenti e persino di alcuni rapimenti UFO, i Monguzzi avvistavano un grande oggetto scintillante salire dalla parte inferiore del ghiacciaio e posarsi silenziosamente sulla neve. Era un enorme piatto argenteo, largo almeno dieci metri. .. "Avevo a tracolla la macchina fotografica [ma quando] scattai non sentii il solito clik. Forse non avevo fatto nessuna fotografia. Rimasi a guardare. Il disco restò per pochi secondi ancora senza vita. [Poi vidi un] uomo coperto da uno scafandro dai riflessi metallici venire verso di me. L'istinto mi suggerì di scappare, ma la paura mi teneva inchiodate le gambe. Forse non mi aveva visto. Infatti l'uomo (almeno credo sia stato un uomo) andava verso l'esterno della circonferenza del disco. Lo percorse tutto intorno come se stesse eseguendo un'ispezione dell'apparecchio. Si fermava ogni due o tre passi guardando verso l'alto del velivolo. Camminava molto impacciato in quello scafandro che aveva i contorni non ben definiti e sembrava quasi peloso. Aveva in mano uno strumento cilindrico simile ad una torcia elettrica. Non so quanto sia durato tutto questo, forse cinque minuti da quando il disco si era appoggiato sul ghiacciaio, ma non posso stabilire con esattezza un tempo preciso". L'essere, a ispezione terminata, rientrò presumibilmente nel disco da un ingresso laterale, invisibile dal punto di osservazione di Monguzzi, visto che ad un certo momento l'UFO si alzò in volo, con una parte che si mise a ruotare, e sfrecciò via. In quel momento Monguzzi scattò altre due fotografie. "A mano a mano che il disco si allontanava sentivo tornare la vita intorno a me. Chiamai mia moglie e la voce veniva fuori. Il vento aveva ricominciato a fare quella strana musica come tra le sartie di un veliero". A quel punto i due, pur se spaventati, ebbero la forza di avvicinarsi al luogo dell'atterraggio; non trovarono però alcuna traccia della discesa del disco, neanche un'impronta. ".. Nemmeno noi .. lasciavamo impronte sul ghiaccio, ma il disco doveva avere un peso straordinario, era impossibile non avesse lasciato nemmeno un segno. Se mi si chiedesse come faceva a volare, penso ad una forza magnetica potentissima e contraria a quella di gravità terrestre. Solo quella forza silenziosa poteva assorbire le onde sonore e, respingendo la Terra, permettere il sollevamento dell'apparecchio. .. Comunque, quando il disco lasciò lo Scerscen superiore, lo fece ad una velocità fra i 200 ed i 300 chilometri orari"

.. Alcune settimane dopo Monguzzi divulgò la propria storia sulla stampa. Il clamore suscitato fu fortissimo .. e l'opinione pubblica si divise tra scettici e credenti. La storia varcò i confini nazionali. Un'agenzia francese si disse disponibile ad acquistare le foto per cinque milioni (una cifra enorme, per l'epoca); una pubblicazione americana si disse parimenti disponibile ed una casa cinematografica propose persino di girare un documentario sull'incontro ravvicinato. Ma quando ormai Monguzzi era all'apice della popolarità, il 22 ottobre, ospite presso la redazione milanese di Radio Sera, confessò pubblicamente di avere creato un falso! Le foto erano state realizzate in realtà utilizzando un modellino di cartone ed un pupazzetto; la truffa era stata architettata assieme a due suoi cugini, Mario e Alfredo Gaiani, con la collaborazione di una guida alpina dello Scerscen. Monguzzi ammise di avere realizzato il falso per beffare i giornalisti, per, scrisse la stampa, "dimostrare che lui, aspirante giornalista, aveva i numeri per essere assunto e non respinto, come era avvenuto sino al giorno prima". A dimostrazione di quanto affermato, Monguzzi si fece fotografare con il modellino di cartone ed il pupazzetto che simulava il visitatore alieno.

.. Moriva così il caso Monguzzi. E moriva tra le polemiche, visto che diversi ufologi sottolinearono ripetutamente, e invano, che i modellini mostrati da Monguzzi non corrispondessero alla perfezione a quanto si vedeva nelle foto. [Senonchè] nel bel mezzo di un'indagine su certe strane tracce in un campo della Lombardia [siamo venuti] a contatto con il signor Antonio Sprecapane. .. "Conoscevo Monguzzi", ci racconta Sprecapane, "perché lavoravamo entrambi alla Edison Gas. .. Un giorno Monguzzi mi chiamò dicendomi che voleva essere aiutato nella realizzazione di un bozzetto di modello dello Scerscen Superiore. Mi disse che doveva fare vedere che aveva fotografato un disco volante sulla bocca dello Scerscen, al limite della seraccata. Mi disse proprio così. Doveva dimostrare che era un bravo fotografo, questa fu la sua motivazione".

Quando chiediamo a Sprecapane se le foto fossero false, il nostro uomo scuote la testa. "Onestamente, io ho visto i negativi originali. Nelle prime sequenze si vedevano Monguzzi e la moglie sulla montagna, a metà c'erano le foto del disco, e poi ancora la montagna. Dunque, le fotografie erano state scattate sul Bernina e non a casa. .. Se osservate le foto del disco sul ghiacciaio, vi renderete conto che è impossibile ricreare la stessa pendenza. Le foto sono state scattate chiaramente da una persona che era molto più in basso rispetto al disco. Dato che, quando ricreammo il 'plastico' del Bernina, lo facemmo sul terreno, fu impossibile fotografare così dal basso. Tra l'altro, le montagne del plastico erano uno sgorbio, con la terra che cercava di simulare la roccia. Dopo che uscì la smentita, Monguzzi mi fece vedere il modellino del disco, era un cono di cartone tenuto assieme dallo scotch. Dell'alieno, mi disse che era un pupazzo assemblato con lana e filo di ferro. Mi sembrò una spiegazione ridicola". Ma perché dunque Monguzzi aveva preferito passare per visionario? .. "Quando uscirono le foto, si scatenò un putiferio. Monguzzi venne interrogato da agenti della CIA e dai nostri servizi segreti; mi disse che le sue foto erano state ingrandite ad altezza di parete dall'Aviazione (non mi disse di quale Paese). Era veramente terrorizzato. Ricordo che ad un certo momento mi disse di tirarmi fuori dalla vicenda, che era nei pasticci. Io, che avevo famiglia, preferii obbedire. Del resto, Monguzzi la pagò cara. Venne cacciato dalla Edison. I dirigenti, che in un primo momento facevano la fila per farsi fotografare dalla stampa assieme a lui, dopo la smentita si resero introvabili. E lo licenziarono. Ricordo che dopo una nostra intervista alla RAI fummo interrogati, mi chiesero se nelle foto, ormai dichiarate false, riconoscessi realmente il Bernina; fui torchiato anche dai dirigenti della Edison, che volevano sapere che ruolo avessi avuto nella vicenda. .." [Insomma:] Sprecapane sostiene che Monguzzi avrebbe realizzato il plastico prima ancora di divulgare le foto! Prima, e non dopo. Ciò significherebbe che l'ingegnere monzese, prevedendo delle noie, si sarebbe costruito una via di fuga. .. Cosa temeva dunque Monguzzi? La risposta è forse in una sua dichiarazione al giornale Il Popolo del 23 ottobre 1952: "Ho pubblicato le foto solo due mesi dopo l'avvistamento in quanto avevo paura. Sono giovane e ho un figlio, e a 29 anni non volevo essere sequestrato o ucciso. Perché, sebbene sia personalmente convinto che si trattasse di un abitante di un altro pianeta, pure il disco poteva appartenere ad una grande Potenza che avrebbe fatto tutto il possibile per eliminare l'indiscreto scopritore di un formidabile segreto militare..."

.. Monguzzi aveva realmente fotografato un prototipo top secret ed era stato poi costretto a passare per imbroglione, pena la morte? O più semplicemente era incappato nel classico debunking e cover up che toccò, negli anni della Guerra Fredda, a molti sfortunati UFOtestimoni? Si era del resto negli anni Cinquanta e l'America aveva messo in pista i suoi agenti della disinformazione migliori. .. Certo, per saperne di più occorrerebbe parlarne con il diretto interessato, ma Monguzzi sembra sia sparito dalla circolazione. Quando ne chiedemmo notizie a Sprecapane, ci fu risposto: "Non ho notizie precise, ma uno dei nostri ex colleghi dell'Edison mi ha detto che gli era successa una cosa strana, che era morto in un curioso incidente d'auto." ...




Le foto di questo caso dove sono finite?


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MessaggioInviato: 13/02/2010, 18:49 
Eccole, sono di un volume di A. Perego ...


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E questa è la copertina della "tribuna ilustrata" dell'epoca (e me la ricordo bene):


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MessaggioInviato: 13/02/2010, 20:05 
O bene.... Grazie mille!


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MessaggioInviato: 14/02/2010, 16:47 
Medico dell'Air Force afferma che Einsenhower incontrò gli ET.


Incredibile testimonianza di un medico militare che racconta il possibile incontro di Eisenhower con entità cosmiche.

di Alejandro Rojas

Bill Kirklin è stato medico presso la Base Aerea di Holloman nel 1955, luogo nel quale egli crede che l'allora Presidente Dwight Eisenhower incontrò segretamente alcuni extraterrestri sbarcati.


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La ricercatrice UFO Paola Harris intervistò Kirklin a Washinghton D.C. durante l'X-Conference di Stephen Basset nell'Aprile del 2009, e lo stesso fu oratore all'incontro. Si rese conto che quello che sentii nel 1955, poteva essere vero, così Kirklin decise di raccontare la sua storia.

Per molti anni ci furono voci circa un viaggio segreto intrapreso da Eisenhower per incontrare gli extraterrestri presso le Basi dell'Air Force.

Alcuni ritengono addirittura che Eisenhower strinse accordi segreti tra il Governo degli Stati Uniti e le civiltà cosmiche. Le prove a sostegno di tali affermazioni sono scarse. Tuttavia, Bill Kirklin afferma di essere stato presente presso la Air Force Base di Hollomam quando tale evento ebbe luogo, anche se lui personalmente non vide nulla i suoi colleghi furono testimoni.

Kirklin sa per certo che Eisenhower fece visita a Holloman, mentre lui prestava servizio lì nel 1955. Ricorda alcune circostanze molto strane, in quanto solitamente ci sarebbe stata una parata per il Presidente, ma la sfilata fu annullata il giorno prima del suo arrivo.

Tra gli eventi particolari avvenuti durante la giornata di visita di Eisenhower, Kirklin ricorda di essere stato presente in una strana conversazione tra lui e due ufficiali, durante la pausa caffè. Le cose andarono così:

Ufficiale 1: "Sono l'Ufficiale responsabile del giorno". L'Air Force One (l'aereo del Presidente) entrò."

Kirklin: "Cosa è successo?"

Ufficiale 1: "E' atterrato, poi si è voltato e si è fermato. "Dopo una pausa, l'ufficiale aggiunge: "Ci dissero di spegnere il radar."

Kirklin:"Ora, perchè fummo invitati a spegnere il radar)"

Ufficiale 1: "Non lo so, lo avevamo appena spento".

Ufficiale 2: "Ho sentito che quello che fu abbattuto a Roswell cadde a causa del radar." (Si presume che l'ufficiale si riferiva allo schianto di un UFO a Roswell, Nex Mexico).

Dopo di chè, Kirklin tornò ai suoi compiti, ma sentii che gli ufficiali continuarono a parlare. Si dissero di aver visionato l'autopsia aliena prima di proseguire il dibattito sulla visita del Presidente.

Discussero di due velivoli, uno atterrato proprio di fronte all'aereo del Presidente e l'altro poco sopra in volo a protezione del primo. Il Presidente uscì fuori dal suo aereo e si avvicinò al velivolo atterrato. Il Presidente stette all'interno del velivolo per quaranta minuti prima di uscire a piedi per tornare poi sul suo aereo.

Uno degli ufficiali chiese agli altri se "loro" erano grigi (Ndr: razza aliena). L'altro rispose che non lo sapeva, perché non era riuscito a vedere, anche se i ragazzi nella torre di controllo avevano i binocoli, non riuscirono a vedere nulla. Kirklin alla fine chiese chi erano questi ufficiali. Il loro nome e la loro badge erano coperti, e loro non diedero i loro nomi.

Più tardi, quella mattina, Kirklin trovò il suo comandante, Airman Dorsey Moore, che non era stato reperibile fino a quel momento. Moore aveva la sua strana storia da raccontare. Disse che era andato dal Commissario con sua moglie quella mattina e che avevano visto un enorme disco di metallo sospeso proprio sopra la linea di volo. Moore disse che era circa 20 o 30 piedi di larghezza, e quando si recarono dal Commissario era lì e quando tornarono era ancora nella stessa posizione. Moore disse a Kirklin che doveva andare a dare un'occhiata. Kirklin dovette chiedere il permesso per poter lasciare l'ospedale, ma gli fu risposto che non poteva, quindi non poteva andare a vedere il disco. Successivamente, nel corso della giornata Kirklin incontrò anche un Tenente il quale gli chiese se anche lui aveva visto qualcosa sulla linea di volo quel giorno, ma Kirklin rispose che non aveva visto nulla, ma gli raccontò quello che aveva sentito.

Dopo il lavoro, Kirklin si recò di corsa da Moore di nuovo, ma non riuscì a trovarlo per la seconda volta. Kirklin in seguito chiese a Moore dove fosse stato. Moore gli riferì di essersi recato ad una riunione. Kirklin cercò di indagare in seguito in merito alla riunione.

Dopo cena, Kirklin era ancora bloccato all'ospedale ed incontrò un dottore e un Sottotenente ed ebbero una conversazione. Il Sottotenente disse che ci furono diversi incontri all'interno del teatro della base, oltre 250 uomini si incotrarono ciascuno con il Comandante in Capo. kirklin chiese chiese chiarimenti sul fatto che si intendenva dire il Presidente, ma il Sottotenente ripetè "Comamandante in Capo".

Kirklin chiese di che cosa avessero parlato, ma ancora una volta il tenente fu evasivo. Disse che la conversazione era "classificata", Kirklin chiese se era stata in via "Confidenziale", il tenente rispose che era "Superiore" (Ndr: Classificazione). Kirklin chiese "segreta?" Il Sottotenente ripetè "Superiore", e che non era di competenza di Kirklin.

Tornato nella sua stanza, alla fine della notte Kirklin fu chiamato quando l'Air Force One se ne andò. Egli lo vide mentre decollava, e almeno seppe che davvero il Presidente aveva fatto visita alla Base Aerea.

Da allora Kirklin parlò con i colleghi che prestarono servizio a Holloman, tuttavia questi ragazzi non avrebbero mai detto nulla perché "fecero promessa di giuramento e lo presero sul serio", ha detto Kirklin a Paola Harris.

La Harris gli ha chiesto se egli aveva avuto paura di parlare di questa questione. Kirklin ritiene che se ne avesse parlato 30 anni, a quest'ora sarebbe morto, ma oggi si sente sicuro in quanto altri si sono fatti avanti. Kirklin ha affermato che grazie al Dr. Steven Greer ed al suo Disclosure Project molti testimoni militari che hanno raccontato le loro esperienze con gli UFO si sentono più tranquilli.


Fonte: ufoplanet.ufoforum.it


Ultima modifica di Ufologo 555 il 14/02/2010, 16:51, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 15/02/2010, 21:03 
Il naso lungo della N.A.S.A.

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N.A.S.A sta per National aeronautics and space administration ed è l'agenzia spaziale statunitense, costituita il giorno 1 ottobre del 1958. Il lancio riuscito per opera dell'Unione sovietica dello Sputnik, avvenuto il 4 ottobre del 1957, seguìto un mese di distanza dal lancio dello Sputnik 2 (che portò nello spazio la cagnetta Laika), spinse il presidente Eisenhower e l'establishment scientifico a trasformare il National advisory committee for Aeronautics nella N.A.S.A., per mezzo di un decreto firmato dal presidente il 29 luglio 1958. Cominciarono così le missioni volte sia all'esplorazione del sistema solare sia alla competizione con l'U.R.S.S. per il dominio dello spazio.

Nell'opinione pubblica la N.A.S.A. è associata ad un'immagine di avventura e di mirabolanti scoperte. Notevole è il credito di cui gode l'ente: è una reputazione di istituzione non solo seria, ma anche proiettata verso un futuro fantastico, a base di razzi che solcano il firmamento, di sonde che scrutano le profondità del cosmo, di colonizzazioni di pianeti... Si dimentica, purtroppo, che la N.A.S.A. nacque con intenti prevalentemente militari, grazie alle conoscenze ed agli studi di ricercatori che avevano operato nel Terzo Reich (valga un esempio per tutti, quello dello scienziato missilistico tedesco Werner Von Braun).

In effetti, dietro una facciata di adamantina scientificità, la N.A.S.A. cela piani bellici ed egemonici. Non solo, è stata giustamente accusata di nascondere la verità su molti argomenti, come la vita extraterrestre, le scie chimiche, il pianeta X, gli oggetti volanti non identificati e le tempeste solari previste per il 2012-2013. Che poi il sito dell'ente governativo sia rutilante e pieno di risorse è solo la conferma che si cerca di stupire i lettori con effetti speciali: "O quanta species! Cerebrum non habet".

Mario Govoni, nell'articolo intitolato "L’universo visto dal sito della N.A.S.A.", così decanta le straordinarie qualità del portale: "Il sito è organizzato e diviso in sezioni; nella home page il visitatore può scegliere quale sia quella che più fa al caso suo: ne abbiamo così una per il pubblico generico, una per i professori, una per gli studenti di ogni ordine e grado e così via. I contenuti sono organizzati in base all’uso presumibile che ne farà il visitatore: ecco che le sezioni per educatori e per studenti sono divise in classi d’età, ma i contenuti sono differenti. Nel primo caso, infatti, il docente potrà trovare materiale per le sue lezioni, mentre lo studente potrà soddisfare le sue curiosità o preparare le sue ricerche. Per i più piccoli anche dei giochi di ambiente spaziale, contenuti nel ‘N.A.S.A. kids' club’. Oltre alle gallerie fotografiche (particolarmente interessante quella del telescopio spaziale Hubble), ai filmati e così via, la N.A.S.A. mette a disposizione di chi lo richieda anche un visore 3D per vedere in modo tridimensionale alcune gallerie di immagini. [...] Insomma, il sito dell’ente spaziale, pur non essendo di navigazione facilissima e intuitiva, è senz’altro da visitare e non in modo distratto. Purtroppo è disponibile solo in inglese e (ma solo qualche sezione) in spagnolo”.

Specchietti per le allodole e specialmente moltissima disinformazione spacciata con infinita improntitudine per scienza: questo è il quadro reale. Come dimenticare, infatti, tutte le immagini pesantemente contraffatte della Luna, di Marte e di altri corpi celesti? Come se tutte queste smaccate frodi non bastassero, recentemente la N.A.S.A. ha anche aggiunto un approfondimento in cui è mostrata una documentazione fotografica di nuvole: un rapido ed agevole confronto con un atlante di nefologia, risalente a tempi non sospetti, rivela che nasuti "esperti" hanno introdotto surrettiziamente fotografie di bizzarre nuvole chimiche, indicandole come formazioni nuvolose naturali. I neologismi per designare “nubi” artificiali ed altre anomalie meteorologiche sono tipiche spie lessicali di un’inconfondibile neo-lingua orwelliana, irta di termini ancora più grotteschi dei referenti indicati. L’orrore è normalizzato. I "cirri" alla quota dei cumuli, contro ogni evidenza fisica e meteorologica? E' lo stesso. La "scienza" non è conoscenza, ma ideologia del pensiero unico, plagio. Interpolazioni, censure, contraffazioni, fotomontaggi, risposte evasive e contraddittorie: questo è il modus operandi della N.A.S.A. e di tutti gli enti che occultano le verità con un po' di maquillage. La grafica accattivante e le immagini rutilanti incantano, ma non convincono, a cominciare dal logo: che cosa si scoprirebbe se si indagasse sul significato della V rossa che campeggia sul simbolo della N.A.S.A.? Pare un emblema cornigero.

Vittime designate della propaganda targata N.A.S.A. sono soprattutto docenti indottrinati pronti ad indottrinare, loro malgrado, generazioni di allievi imbambolati di fronte alle magie dei prestigiatori: l'estetica contro ogni etica.

Comunque un'Agenzia dai contenuti davvero spaziali, come le balle che racconta.


http://www.tankerenemy.com/



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MessaggioInviato: 16/02/2010, 07:18 
Questa è un'ulteriore conferma che alla nasa sanno.
Quindi ci sono stati addirittura incontri tra il presidente usa e gli alieni!
Secondo me anche l'attuale presidente Obama sa qualcosa, ricordo di aver letto, non ricordo se qui o altrove, di un ufo che ha fatto capolino il giorno del giuramento!


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MessaggioInviato: 16/02/2010, 14:17 
Penso che quello dell'UFO sia una fesseria! Riguardo Eisenhower guarda qui, l'ho già postato: http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... ichpage=10



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MessaggioInviato: 16/02/2010, 14:39 
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Messaggio di DigDug

[size=150]INTERVISTA A NICK POPE
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Le interviste di http://Ufoplanet.ufoforum.it

Grazie al nostro lavoro di divulgazione sul fenomeno UFO, siamo riusciti ad avere un'intervista esclusiva con il ricercatore Nick Pope.


Profilo tratto da Wikipedia:

Nick Pope (...) è un giornalista, saggista e ricercatore britannico impegnato nell'ambito dell'ufologia, che dopo aver servito per 25 anni nel Ministero della Difesa del Regno Unito della Gran Bretagna, ha scelto di divulgare all'opinione pubblica alcuni dettagli tecnologici ed eventi riservati, che coinvolgevano anche le forze armate britanniche e della NATO, riguardanti il fenomeno UFO, che erano stati esaminati dal suo dicastero.

Da segnalare la sua grande professionalità e conoscenza di molte circostanze segrete e di aspetti tecnici e osservativi di svariati velivoli militari segreti, dal momento che è stato per quattro anni (1991-1994) il principale referente del ministero, col compito di ricevere rapporti, notizie di avvistamenti ed interpellanze dal pubblico in generale e di investigare e fornire notizie e spiegazioni alla stampa sulla fenomenologia UFO, dal momento che faceva parte del dipartimento noto allora come Sec(AS)2a (Secretariat of the Air Staff).


INTERVISTA

1. Q: Lei crede nella possibilità di un contatto ufficiale con intelligenze extraterrestri?


A: Non posso sbilanciarmi sulle possibilità di un eventuale contatto, d'altra parte non ho nessuna prova definitiva di intelligenze extraterrestri. Sono state fatte molte dichiarazioni, ma a loro volta son state proposte pochissime prove a sostegno di queste ultime. Durante il lavoro al Ministero della Difesa Inglese mi sono imbattuto in molti casi ufologici intriganti, casi ai quali il governo non ha saputo dare risposta. Di sicuro non abbiamo (come alcuni sostengono) mezzi di trasporto spaziali di alieni caduti e nascosti da qualche parte in basi militari. O almeno, di certo a me non è stato detto!

2. Q: Quali sono i casi ufologici più intriganti da lei mai studiati?

A: Il caso ufologico britannico più famoso è sicuramente quello della foresta di Rendlesham (o "Bentwaters incident", come viene chiamato in America). Prese luogo nel 1980 nel corso di due nottate. La maggior parte dei testimoni furono membri del personale dell'aviazione militare americana, di base a RAF Bentwaters e Woodbridge, a Suffolk, due basi militari per l'appunto "gemelle", in quanto molto vicine. Tra i testimoni era compreso il comandante in carica alla base, il vice liutenente colonnello Charles Halt. Lessi personalmente il rapporto dell'incidente nel 1994. Il caso coinvolse l'atterraggio di un veicolo metallico, e la prova più schiacciante dell'atterraggio furono proprio le radiazioni trovate sul terreno con un contatore Geiger. Le radiazioni erano massime in tre buche del terreno, le quali unite formavano un triangolo equilatero, proprio nel punto dove era stato visto atterrare il veicolo stesso. Lo staff del reparto di Difesa scrisse che le radiazioni riscontrate erano "molto più alte di quelle che si riscontrano normalmente in natura".

Un altro caso affascinante è quello di Cosford, del 1993, durante il quale ebbero luogo, da parte di circa cento testimoni, una serie di avvistamenti di un UFO in tutta Inghilterra. Molti dei testimoni erano agenti di polizia o personale militare. L'UFO sorvolò anche due basi militari RAF. Infatti tra i testimoni era presente anche un agente del servizio metereologico della base RAF di Shawbury. Egli stesso descrisse l'oggetto muoversi molto lentamente, a circa 55 km/h, dalla campagna verso la base militare. Egli vide l'UFO emanare un piccolo lampo di luce (come un laser) a terra e vide tale luce muoversi avanti ed indietro lungo il perimetro del campo dietro il recinto, come se stesse cercando qualcosa. Durante l'avvistamento ebbe anche modo di udire un fastidioso rumore a bassa frequenza provenire dall'oggetto, simile al rumore che si sente vicino ad un basso. Egli stimò che l'oggetto avesse la grandezza compresa tra quella di un Hercules C-130 (aereo da trasporto) e quella di un Boing 747. Poi aggiunse a me personalmente, come il lampo di luce si ritrasse in modo anomalo, proprio quando l'oggetto iniziò ad accelerare verso l'orizzonte con una velocità di molte volte maggiore a quella di qualsiasi aereo militare. L'agente RAF il quale osserva spesso, per mestiere, mezzi di trasporto aerei come aeroplani ed elicotteri, aggiunse che non aveva mai visto nulla di simile in tutta la sua vita.

3. Q: Qual è la sua opinione sullo scottante tema delle abduction?

A: Così come il fenomeno UFO potrebbe non avere una sola spiegazione, così credo che il fenomeno abduction non abbia in realtà una sola spiegazione. Alcuni casi sicuramente sono delle bufale, altri potrebbero essere attribuiti ad allucinazioni o illusioni. A questo possiamo sicuramente aggiungere sogni lucidi, paralisi notturne, sindrome da falsa memoria e vari altri fattori. Ovviamente questo non spiega tutti i casi e sospetto che ci possa essere qualche altro fattore in gioco.. anche se non posso realmente dire che alcune persone vengano rapite dagli alieni e portate sulle loro navicelle. Alcuni studi scientifici non mostrano segni di menzogne o di patologie psicotiche, e suggeriscono invece che queste persone manifestino reazioni fisiologiche (come incremento di pulsazioni o sudorazione) mai viste in altre persone. Proprio per questo alcune persone sono speranzose e credono realmente nella loro esperienza. In alcuni casi le testimonianze emergono solo dopo ipnosi regressive, e questo non fa altro che complicare la risoluzione del tema. Infatti non c'è nessun consenso scientifico sulla natura delle ipnosi e nessuna prova che possano effettivamente far riemergere memorie perdute. Al contrario ci sono molte probabilità che possano impiantare falsi ricordi loro stesse.

4. Q: Se è vero che gli Stati Uniti catturarono una nave spaziale aliena, di quali tecnologie il mondo avrebbe beneficiato?

A: Non credo che queste tecnologie verrebbero usate a beneficio dell'umanità. Credo piuttosto che se una nazione avesse effettivamente acquisito e riprodotto tecnologie aliene, questa avrebbe usato tali tecnologie per dominare il pianeta per migliaia di anni, se non per sempre, sia politicamente, economicamente che militarmente. Il più scontato esempio di tecnologia sarebbe un sistema di propulsione che permetta di compiere viaggi interstellari. Sicuramente le nazioni sarebbero tentate dal tenere questa tecnologia allo scuro del resto del mondo. Questo è proprio ciò che alcuni credono sia avvenuto con Roswell. Infatti al di là delle controversie, l'idea centrale (che sia vera o meno) del libro di Philip Corso "The Day After Roswell" è proprio questa. Ed è una delle tante ragioni per un cover-up mondiale che abbia senso secondo il modo di ragionare del governo e del settore militare.

5. Q: Potrebbe l'ufologia in futuro diventare una accademia disciplinare?

A: E' possibile. Nel mio stesso lavoro, per il governo britannico, ho applicato il metodo scientifico. Questo include l'utilizzo di sistemi radar militari per far corrispondere eventuali osservazioni ufologiche, e fare dettagliate analisi delle fotografie e dei video. Quindi sì, è possibile. Ma è difficile che qualcuno al di fuori del governo o del settore militare possa farlo, perchè mancano le risorse economiche e soprattutto manca la possibilità di accedere alle informazioni dei radar militari.

6. Q: Quali sono i governi più aperti al fenomeno UFO?

A: Alcune nazioni hanno rilasciato i documenti ufologici, ed alcune sono in procinto di farlo, o hanno semplicemente detto che l'avrebbero fatto. Queste nazioni includono la Francia, il Brasile, l'Inghilterra, la Norvegia, la Danimarca e la Nuova Zelanda. Ovviamente questo non è il "Disclosure" del quale molti ufologi parlano, dato che nessuno dei file rilasciati contiene prove schiaccianti che gli UFO siano di provenienza extraterrestre.

7. Q: Il presidente Obama dirà tutta la verità sugli UFO, secondo lei, durante il suo mandato?

A: E qui torniamo al punto del Disclosure, ma questo presuppone che il governo americano abbia qualcosa di concreto da rilasciare. Se effettivamente è stato un veicolo alieno a precipitare a Roswell, allora il governo americano avrebbe qualcosa da rilasciare. Ma se non è stato un mezzo alieno, e se il governo americano non avesse realmente nessuna risposta definitiva riguardo il fenomeno UFO, allora non ci sarebbe nulla da rivelare, e di conseguenza nessun Disclosure.

8. Q: L'Inghilterra è la "terra nativa" dei cerchi nel grano. Qual è la sua opinione su questo misterioso fenomeno?

A: Alcuni piccoli cerchi (dai quali è poi effettivamente iniziato il fenomeno stesso) potrebbero essere attribuibili a fenomeni metereologici, come ad esempio dei piccoli vortici di vento o dei turbini. Riguardo quelli più complessi, chiamati "Pittogrammi", non ho molti dubbi sul fatto che siano esclusivamente opera di persone, di esseri umani. Ho visto farli con i miei stessi occhi. Molte delle persone coinvolte sono molto preparate e soprattutto motivate.. pianificano la formazione con meticolosità e con grande anticipo, e dividono il lavoro con molte altre persone. Alcuni li chiamano falsari, ma altre persone coinvolte li vedono come veri e propri artisti. Escludo totalmente la presenza di una spiegazione più esotica? No. Seguo sempre la mia linea di pensiero, cerco sempre di non escludere nessun'altra possibilità, e cerco sempre di mantenere una mente aperta.

9. Q: Indichi un libro sugli UFO che l'ha particolarmente colpito e vuole quindi consigliare ai lettori.

A: Uno dei migliori libri sugli UFO è paradossalmente uno dei più vecchi: "The Report of Unidentified Flying Objects" di Edward J. Ruppelt. Ruppelt era uno dei maggiori ufficiali della forza aerea statunitense a capo del "Project Blue Book". Il suo libro racconta la "storia interna", ed è scandaloso che solo pochi ufologi l'abbiano letto al giorno d'oggi.

Raffale,

Ho risposto alle tue domande. Spero che l'intervista sia stata interessante.

I migliori auguri,

Nick Pope.


Ndr: La redazione di http://ufoplanet.ufoforum.it ringrazia di cuore il signor Nick Pope per averci concesso questa intervista.

Fonte:http://ufoplanet.ufoforum.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=8485


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MessaggioInviato: 16/02/2010, 15:13 
Bah! Risposte alquanto "striminzite"! Che faccia parte anche lui , in un certo modo, della schiera dei debunker? [8)]



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MessaggioInviato: 16/02/2010, 16:03 
Ovviamente non poteva, scrivere un libro....... [:D]



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MessaggioInviato: 17/02/2010, 19:36 
Bastano poche parole per capire come la pensa una persona ...[8)]
Alle prime righe di questo topic si capisce subito come la penso; non sto mica a "girare intorno" (come molte volte fanno in TV...).[;)]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 17/02/2010, 20:07, modificato 1 volta in totale.


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UK: rilasciati nuovi documenti declassificati sugli UFO

(febbraio 18, 2010 centroufologicotaranto)


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Il Ministero della Difesa britannico ha rilasciato un ponderoso faldone di documenti, riguardanti il fenomeno UFO. E’ stato il rilascio più grande fino ad ora effettuato in Gran Bretagna, oltre 6000 pagine riguardanti il periodo che va dal 1994 al 2000. I files includono, tra l’altro, l’avvistamento di UFO, da parte di un uomo di Birmingham in Inghilterra nel marzo 1997. Tornando a casa da lavoro, alle ore 4 del mattino, vide un grande velivolo blu, di forma triangolare, librarsi sul retro della sua casa. L’oggetto era silenzioso, ma causò nervosismo nei cani nel quartiere che si misero ad abbaiare. Dopo tre minuti l’oggetto scomparve, lasciando dietro di se una “sostanza simile a seta di colore bianco”, la quale si andò a posare sulle cime degli alberi. Alcune parti di “sostanza” furono inserite in un barattolo. Non fu chiaro stabilire cosa sia successo in seguito al barattolo e al suo contenuto. Un altro documento, del gennaio 1997, parla di un uomo che tornava a casa, di notte, in una strada del sud del Galles. Improvvisamente l’uomo vide un “tubo di luce che scendeva dal cielo”, che all’inizio sembrava come una “massiccia” stella che veniva presso di lui. Il documento afferma che sia il telefono cellulare, che la radio smisero di funzionare. Fu cosi che l’uomo, scese dalla sua macchina, e fu in grado di attraversare la luce. Riferì poi che, una volta tornato sulla sua auto, incominciò ad avere una sensazione di malessere, e ben presto sviluppo una malattia della pelle, per la quale era necessaria una visita dal medico. Il rapporto conclude affermando che l’auto del testimone fu coperta di “polvere e sporcizia” dopo l’incontro. Altre relazioni parlano di un gruppo di persone, tra cui cinque membri di equipaggio, i quali si trovavano su un peschereccio nel Mare del Nord, nel mese di agosto 1997. Fu lì che videro librarsi nel cielo un UFO dalla forma piatta e lucida. Hanno poi inseguito l’oggetto col binocolo. La relazione afferma che seguirono l’oggetto, per pochi secondi, anche col radar, prima della sua scomparsa. Altri rapporti, invece, includono la polizia. Siamo sulla costa orientale dell’Inghilterra (Skegness), quando alcuni funzionari filmano un UFO, nello stesso momento in cui i radar della RAF (Royal Air Force) rivelano un “blip” non identificato. Accadde nel mese di ottobre 1996, quando gli ufficiali videro “strane luci lampeggianti in rotazione nel cielo, di colore rosso, blu, verde e bianco”. L’equipaggio di una nave, che era nei pressi di una spiaggia, vide anch’esso le luci. Un avvistamento bizzarro avvenne in Scozia nel luglio 1994. Fu visto nel cielo un oggetto a forma di “Toblerone” (il mitico cioccolato svizzero triangolare). L’oggetto volante fluttuava sopra Annandale. Dai disegni fuoriusciti dai documenti declassificati e dalle relazioni si evince che l’UFO era lungo circa 40 piedi e largo circa 20 metri. Fluttuava silenzioso su un campo, senza luci. Dal suolo distava circa 10 metri e l’osservazione durò circa 40 minuti. I documenti contengono anche casi di “air miss”, ossia quasi collisioni tra aerei e UFO. Un caso avvenne nel gennaio 1995, quando un Boeing 737 della British Airways si stava avvicinando all’aeroporto di Manchester. Improvvisamente uno strano oggetto per poco non colpì il velivolo. Sia il capitano, che un membro dell’equipaggio videro l’oggetto, ma una indagine della Civil Aviation Authority omise le generalità. Un altro caso che coinvolse aerei avvenne nel dicembre del 1994. L’equipaggio di un aereo di linea, che era nei pressi dell’aeroporto di Glasgow, vide delle luci lameggianti di colore bianche e rosse. La relazione concluse semplicemente che in quel momento non c’era nessuna attività RAF.

Articolo completo (in inglese) su http://edition.cnn.com/2010/WORLD/europ ... tml?hpt=C1

Archivio sugli UFO declassificato: http://ufos.nationalarchives.gov.uk/

Sotto la CNN ha inserito come notizia più importante della giornata la declassificazione UFO in UK (si ringrazia Antonio De Comite, Direttore Generale Centro Ufologico Taranto, per la preziosa segnalazione)


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Sotto alcune pagine di documenti declassificati


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