Time zone: Europe/Rome




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 3138 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38 ... 210  Prossimo
Autore Messaggio

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 23/07/2009, 17:46 
Ed il lavoro di 2 di 7... Brava!
(posso anche andare in "pensione" ora!) [:D]



Immagine


Immagine


Immagine


Immagine


Immagine


Immagine


Immagine


Immagine

Fonte: cropcircleconnector.com



Immagine

Bisogna essere seri... ma quanno ce vo, ce vo...
Ma ce lo vedete voi un qualunque "personaggio" (anche del MIt!) comporre una COSA DEL GENERE? Dopo quanti mesi? E... sicuri che ci riuscirebbero...?


I Signori "CICAPPINI" sono gentilmente pregati di ... "sparire"! [8D]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 23/07/2009, 18:10, modificato 1 volta in totale.


_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 23/07/2009, 19:30 
(Sempre la brava 2 di 7):

Riguardo il "CROP-CIRCLE"

Update: July 16, 2009 - “Woven” Wheat Circle in East Field,
Wiltshire, England, Reported July 14.

“Apparently, someone was driving past the field at 4:18 AM
the morning of July 14, and there was nothing in the field; it was bare
of any imprint. When he drove back past the field at 5 AM, the formation
was there.”




Fonte: earthfiles.com



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 23/07/2009, 21:04 
Non cadete mai in inganni del genere! Una fotocontro luce (in questo caso il Sole) procura una saturazione del video o foto... [:D]



Immagine



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2370
Iscritto il: 05/12/2008, 14:16
Località: Pisa
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 23/07/2009, 23:22 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:
Bisogna essere seri... ma quanno ce vo, ce vo...
Ma ce lo vedete voi un qualunque "personaggio" (anche del MIt!) comporre una COSA DEL GENERE? Dopo quanti mesi? E... sicuri che ci riuscirebbero...?

I Signori "CICAPPINI" sono gentilmente pregati di ... "sparire"! [8D]



Come si suol dire caro Ufologo...sempre più difficile eh!
Ogni volta che qualcuno tira fuori nuove teorie per giustificare (non spiegare ovviamente) la formazione dei pittogrammi...ecco che i creatori ci servono qualcosa di sempre più stimolante....come a dire..."Bene, allora fate questo se siete capaci" [8D]
Sarebbe così semplice ammettere la verità dell'evidenza. [:)]

Non potevi adottare titolo pià adeguato per questa discussione....Astronavi da altri mondi...le hai semplicemnete chiamate per quello che sono [;)]


Ultima modifica di Sognatore il 23/07/2009, 23:27, modificato 1 volta in totale.


_________________
Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli Arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh! Uomo conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei (Oracolo di Delfi)
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2009, 11:20 
E'hèhèhèhèh ! Caro Sognatore, il titolo l'ho intenzionalmente voluto così, in modo che chi volesse leggere è già al corrente della mia convinzione maturata negli anni e non voglio "nascondermi "dietro il solito dito...
Per me è così, gli altri si regolino! [:)]



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2009, 11:33 
Vorrei tornare di nuovo sull'argomento del "Triangolo delle Bermuda", visto che ho trovato quest'altro articolo.


Immagine
giovedì 23 luglio 2009

Triangolo delle Bermuda
Triangolo delle Bermuda Area geografica di circa 3.900.000 km², nota anche con i nomi di Triangolo maledetto e Limbo dei dispersi, compresa fra le Bermuda, Puerto Rico e Melbourne in Florida (dal 55°O all'85°O e dal 30°N al 40°N, nella quale sono inspiegabilmente scomparsi, dalla metà del XIX secolo, oltre cinquanta navi e venti aerei.

Uno degli episodi più celebri fu la scomparsa del volo 19: cinque aerosiluranti statunitensi, dopo aver lasciato Fort Lauderdale (Florida) il 5 dicembre 1945 per una normale esercitazione, non fecero più ritorno, come pure l'idrovolante inviato per le ricerche. Altri racconti sul Triangolo delle Bermuda includono navi trovate abbandonate con il cibo ancora caldo nei piatti o aerei spariti senza aver lanciato alcun segnale di soccorso. L'assenza di relitti viene spesso citata come prova del mistero che circonda la regione.

Varie sono state le ipotesi formulate per spiegare questi fenomeni, dai raggi mortali provenienti da Atlantide ai rapimenti da parte degli UFO. Secondo analisi meno fantasiose, il mancato ritrovamento di resti sarebbe da attribuire alle forti correnti e alla profondità marina. Inoltre, molti degli incidenti misteriosi si sarebbero in realtà verificati a oltre 1.000 km di distanza dalla zona del Triangolo. Con il miglioramento delle tecniche di immersione sarà forse possibile recuperare almeno in parte le navi scomparse, ma il mistero che avvolge il Triangolo delle Bermuda è tuttora radicato nell'immaginario collettivo.

...e ancora troviamo sul triangolo maledetto:

la zona prende anche il nome di "Triangolo maledetto" a causa di un lungo elenco di incidenti inspiegabili che vi sono accaduti. I fatti sono molti ed iniziano da molto lontano, ma proseguono con un crescendo impressionante fino ai giorni nostri. Se per quanto riguarda le prime cronache possiamo imputare imprecisioni e distorsioni, altrettanto non possiamo dire per ultimi e più recenti incidenti che, secondo una stima approssimativa, hanno causato addirittura più di mille vittime solo negli anni che vanno dal 1945 al 1975, un numero che, occorre precisare, tiene conto anche degli aerei che a partire dalla seconda guerra mondiale erano precipitati in questa area con impressionante frequenza. Da tenere presente è anche il fatto che non si trattava di una zona ai confini del mondo ma anzi una zona che comprendeva una regione sub tropicale molto frequentata per la dolcezza del clima e la bellezza del paesaggio. Florida Bahamas, Caraibi sono infatti nomi favolosi che evocano spiagge dorate e piacevoli vacanze, che non hanno assolutamente nulla di tetro e desolante. Ma questo dato, in apparenza contrastante, sembra confermare in qualche modo che un fondo di verità deve esserci; inoltre, un altro particolare che rende diverse le disgrazie accadute in quest'area da quelle che avvengono in altre parti del mondo, è il fatto che di tutti gli incidenti non è rimasta traccia. Nessun relitto, nessun superstite. Aerei, navi persone, risultano ogni volta letteralmente sparite. Di loro si sapeva con esattezza il luogo di partenza e la destinazione prevista; si sapevano addirittura minuti particolari relativi al viaggio trasmessi per radio durante la navigazione. Poi più nulla. Interrotti i collegamenti più o meno bruscamente, iniziavano ricerche sistematiche nella presumibile zona dell'incidente, ma sempre senza risultato. Uomini e mezzi erano così scomparsi, volatilizzati nel nulla. Leggende e racconti paurosi sono sempre esistiti sin dall'antichità su tutti i mari sconosciuti, ma la maggior parte si sono sgretolate nel corso degli anni, mentre il mistero del triangolo delle Bermude resiste tuttora. Di seguito verranno ora riportati gli episodi più significativi.

GLI EPISODI - Nel 1840 la Rosalie, una nave mercantile francese partita dall'Europa e diretta nei Caraibi venne ritrovata completamente deserta, mancavano infatti tutti gli uomini che si dovevano trovavano a bordo. Di vivo c'era solo un canarino nella sua gabbia. Ad aumentare il mistero c'era poi la circostanza che sulla Rosalie tutto appariva in perfetto ordine, sia sui ponti, sia sottocoperta, così come i locali dei passeggeri e tutto il carico nella stiva non erano stati manomessi.. A quel tempo gli atti di pirateria non erano certo infrequenti, ma sembrava strano che chi avesse assaltato la nave avesse rapito le persone senza impadronirsi della nave stessa e del carico. Anche le scialuppe erano al loro posto. Non si capiva perciò come la gente avesse potuto abbandonare lo scafo. Né il motivo per cui si sarebbe gettata in mare, come per un raptus collettivo.

La Mary Celeste è forse il caso più conosciuto di una nave ritrovata deserta nell'oceano. Nel 1872 venne avvistata da un bastimento inglese che la abbordò mentre andava alla deriva e la prese come bottino, senza porsi molti interrogativi sulla stranezza di quell'incontro. Anche qui era tutto in ordine, non mancava nulla; viveri, acqua, effetti personali dell'equipaggio. Solo la cabina del capitano appariva chiusa da travi, come se questi avesse voluto barricarsi all'interno. Da dove fosse poi uscito era comunque difficile immaginare. La Mary Celeste portava un carico di alcool stivato in botti, e così si pensò alla possibilità di un incendio a bordo, poi subito rientrato per la caratteristica dell'alcool di estinguersi dopo una breve fiammata. Forse tutti si erano gettati in mare presi dal panico alla vista del fuoco e non erano poi più risusciti a raggiungere la nave che si era allontanata con le vele al vento. Ma sinceramente rimane una ipotesi poco convincente incapace di dare una spiegazione convincente della tragedia avvenuta.

Sempre nella serie delle navi trovate abbandonate inspiegabilmente, c'è il racconto del 1881 del capitano della nave americana Ellen Austin. Viaggiando in pieno Atlantico del nord, in una regione che dovrebbe corrispondere al margine est del triangolo, la Ellen Austin incontrò un bastimento a due alberi chiaramente senza equipaggio. Anche questa volta era tutto in ordine, le vele erano ammainate ma perfettamente pronte per le manovre. Alcuni uomini della Ellen Austin vennero allora trasferiti a bordo per prenderne possesso e rimorchiarlo. Il viaggio in tandem era da poco iniziato quando le condizioni del mare peggiorarono, tanto che i cavi di rimorchio si ruppero e i due scafi si persero di vista. Solo alcuni giorni dopo l'Ellen Austin ritrovò il bastimento, che risultò però di nuovo deserto in quanto gli uomini trasbordati dalla Ellen Austin erano tutti scomparsi. Nessun segno fu trovato per far luce su quanto poteva essere accaduto. Per una seconda volta alcuni volontari salirono a bordo della goletta, evidentemente dietro le pressioni del capitano che voleva a tutti i costi impadronirsene attirato dal grosso guadagno. Ma anche questa volta le due navi non andarono molto lontano. Una seconda tempesta le divise e da allora né il secondo equipaggio né il bottino furono ritrovati.

La nave da guerra Atlanta scomparve invece insieme a tutti i 300 uomini che erano a bordo, proprio in quello stesso periodo. La nave era inglese e tornava in Europa dopo una lunga crociera di addestramento. L'ammiragliato inglese organizzo una ricerca sistematica per lungo tempo, ma senza alcun esito. Forse fu quella la prima volta nella storia in cui furono condotte delle ricerche organizzate con parecchie navi che perlustrarono l'oceano secondo un piano preordinato senza però trarne alcun risultato.

Anche la nave Cyclops scomparve misteriosamente nel marzo del 1918 mentre si trovava nel triangolo. C'erano a bordo più di 300 uomini, tutti della marina degli stati uniti. Si trattava di una nave da guerra e poiché si era in pieno conflitto mondiale, tra le ipotesi della scomparsa, varie prendevano in considerazione un possibile attacco di sommergibili tedeschi. Accurate indagini svolte dopo la fine della guerra portarono però a escludere questa eventualità. Anche la marina statunitense organizzò estese ricerche durate alcuni mesi, ma ogni tentativo fu inutile.

Venendo a tempi più recenti, non possiamo non partire dalla San Paolo, una vecchia nave da guerra brasiliana che viaggiava al seguito di due grossi rimorchiatori con un piccolo equipaggio addetto alle manovre indispensabili del traino. L'episodio accade ai primi di ottobre del 1951. Anche qui le condizioni del tempo consigliarono uno dei rimorchiatori di sganciare le gomene per essere più libero nell'affrontare il mare. La mattina dopo , gli uomini del secondo rimorchiatore si accorsero che anche i loro cavi erano sganciati e che la san paolo era scomparsa. Avvertite per radio, navi americane e inglesi aiutate da numerosi aeri iniziarono le ricerche, senza trovare alcun relitto. La sparizione della San paolo era stata preceduta nel 1926 dalla perdita analoga della nave da carico Cottopaxy e nel 1931 dal mercantile Stavenger che trasmise per l'ultima volta la propria posizione mentre si trovava ad est del Grande Banco della Bahamas. Tutto sembrava procedere regolarmente. I resoconti di incidenti analoghi proseguivano puntualmente anche negli anni sessanta e settanta. Qualcosa di misterioso e comunque inspiegabile toccò nel 1963 alla Marine Sulphur Queen, un grosso cargo americano con quaranta uomini a bordo. La nave viaggiava all'uscita dal golfo del Messico quando un suo messaggio fu ricevuto per l'ultima volta. Considerando che essa doveva raggiungere un porto nella Virginia, si può arguire che avrebbe in seguito percorso lo stretto della florida, seguendo la corrente del Golfo in quanto è un passaggio obbligato per tutti i mezzi diretti a nord, per giunta largo appena una cinquantina di miglia. Difficile svanire in questa zona, sempre piena di traffico. Tuttavia la Marine non fu più vista, né raggiunse mai la Virginia. Per due settimane molti mezzi della guardia costiera americana perlustrarono il mare a nord di cuba e questa volta almeno un salvagente venne ripescato. Apparteneva alla nave scomparsa e ciò dette l'avvio ad una seconda fase di ricerche, che non portò tuttavia ad altri risultati. Nel 1966 fu la volta di un grosso rimorchiatore, il Southern Cities che trainava una chiatta si sessantacinque metri, carica di prodotti chimici e fertilizzanti. Alcuni giorni dopo che il rimorchiatore aveva m smesso di dare notizie, alcuni aerei della guardia costiera riuscirono ad individuare la chiatta che non recava segni di danni. Nessuna traccia invece del Southern Cities e dei suoi uomini. Anche Anita, una carboniera tedesca che tornava in Europa svanì nel 1973 con 34 uomini a bordo. Un caso eclatante fu quello dello Scorpion, uno dei sottomarini atomici americani, che scomparve nel 1968 mentre viaggiava dalle Azzorre diretto alla base in virginia. Il pensiero di novantanove uomini imprigionati nello scafo tra tenne desta per molti giorni l'attenzione di tutto il mondo. Questa volta però la perdita era troppo importante, almeno per la marina degli stati uniti, che impegnò una serie impressionante di mezzi per rintracciare il sommergibile. Motivi militari e di prestigio spingevano a farlo. Bisognava sapere ad ogni costo cosa era accaduto. Solo dopo molti mesi si diffuse la notizia che una nave appositamente attrezzata aveva individuato il relitto un migliaio di chilometri a sud ovest delle Azzorre. Ne avevano dato conferma anche varie foto scattate sul fondale di oltre tremila metri su cui giaceva ciò che poteva essere lo Scorpion. In questo caso dunque non si poteva parlare di sparizione, ma le cause della sciagura come l'esito delle successive ricerche rimasero sempre chiuse in un geloso riserbo. Da quanto emerso tuttavia, sembra che la perdita del sottomarino non sia avvenuta propriamente dentro i limiti del cosiddetto triangolo, nel quale invece si continuò a non trovare traccia di relitti, e nemmeno di quelli degli aerei che nel frattempo sparivano con preoccupante regolarità. In questo contesto nel 1945 si verificò il più inspiegabile degli incidenti, che coinvolse un'intera squadriglia di apparecchi dell'aviazione statunitense. L'episodio accadde esattamente il 5 dicembre durante una missione addestrativa. Cinque apparecchi da caccia Grumman presero i volo dalla base di Fort Lauderdale, una ventina di chilometri a nord di Miami. Questi dovevano andare a bersagliare un pontone situato sul basso fondale corallino che circonda il Grande Banco delle Bahamas. Avrebbero poi percorso una rotta a nord, prima di tornare alla loro base. Una missione semplice senza rischi, di assoluta routine, come molte altre che venivano fatte ogni giorno. Questa volta invece le cose presero una piega imprevista e drammatica. Poco più di un'ora dopo il decollo, quando già l'esercitazione di tiro era stata compiuta e i cinque aeroplani erano sulla via del ritorno, arrivò a Fort Lauderdale un messaggio allarmante. Il comandante comunicava alla base che non riusciva a determinare la propria posizione. Gli strumenti di bordo di tutti gli apparecchi sembravano impazziti. Anche la costa della florida, presumibilmente vicina, era scomparsa dalla vista. Venne mantenuto il collegamento radio e a terra fu presto chiaro che qualcosa di molto strano stava accadendo ai caccia in volo. Il capo squadriglia non riusciva a dare alcuna indicazione sulla propria posizione e lo stesso accadeva anche agli altri quattro apparecchi che viaggiavano alla cieca, esaurendo fatalmente il carburante. A un certo punto il contatto radio finì. Dagli ultimi messaggi si poteva supporre che la squadriglia fosse finita sopra il golfo del Messico, ma in questo caso non si riusciva a capire come i piloti non avessero visto la terra sottostante, mentre sorvolavano la Florida da est ad ovest, dato che le condizioni del tempo erano buone e la visibilità era perfetta. Decollarono quello stesso pomeriggio vari aerei di soccorso, tra cui un grosso idrovolante Martin Mariner, che iniziarono a perlustrare la zona senza tuttavia sapere dove indirizzare esattamente le loro ricerche. I cinque Grumman potevano essere finiti da qualsiasi parte e certamente male, perché l'autonomia del carburante e si era esaurita. Una grave disgrazia sembrava ormai certa, a meno che qualcuno dei piloti non fosse riuscito ad ammarare e a mettersi in salvo con un tipo speciale di zatterino di cui ogni aereo era dotato. Se non bastasse tutto questo, poco dopo la partenza dei primi soccorsi giunse a terra un altro messaggio in cui il comandante dell'idrovolante Martin Mariner annunciava di essere in difficoltà a causa dei venti molto forti incontrati in quota. Nessun'altra comunicazione giunse dal Martin Mariner anch'esso scomparso come gli altri. Alla sera glia aerei perduti erano sei. Mancavano dieci uomini della squadriglia più altri tredici membri che componevano l'equipaggio del bimotore di soccorso. All'alba del giorno dopo iniziò un'operazione di ricerca senza precedenti, con centinaia di aerei, navi, sottomarini e vedette della guardia costiera. Ma pur continuando per diverse settimane, questa gigantesca operazione aeronavale non dette il minimo risultato e così il mistero crebbe, insieme al numero delle congetture che venivano tentate per spiegare in qualche modo l'accaduto. Di razionale, di logico, di comprovabile non c'era nulla. E allora si entrò inevitabilmente nel mistero. Si parlò di astronavi e di extraterrestri che avrebbero avuto imprecisati interessi a interferire nell'attività delle navi ed aerei prelevandoli letteralmente dal nostro pianeta per portarli chissà dove. Si citava Einstein e si parlava di altre dimensioni per suggerire la credibilità queste ipotesi che indubbiamente esercitavano una forte influenza sul pubblico. Un anno e mozzo dopo, cioè nel luglio del 1947, un incidente analogo colpì un altro aereo militare. Si trattava di un C-54 che scomparve con sei uomini a bordo mentre era diretto a una base in florida. Sei mesi più tardi fu la volta di un quadrimotore passeggeri che scomparve nei pressi delle Bermude. Le ultime comunicazioni radio non segnalavano nulla di anormale, ma in seguito i contatti cessarono e l'apparecchio non giunse mai a destinazione. Un quadrimotore del tutto identico a questo andò perduto nel 1949 mentre viaggiava dalle Bermude verso la Giamaica. Apparteneva come il precedente ad una compagnia aerea inglese che insinuò l'idea di un sabotaggio organizzato. Non esisteva però alcuna prova in proposito e del resto non furono i soli aerei a sparire in quel periodo. Poco tempo prima era andato perduto un DC-3 noleggiato da un'agenzia di viaggi di Miami che recava a bordo una quarantina di persone. Questo incidente fu tanto più clamoroso, perché si seppe che nell'ultimo contatto radio il pilota aveva comunicato di essere ormai prossimo all'arrivo, anzi di intravedere già le luci della città. Naturalmente, tutte le ricerche effettuate, anche in questo caso risultarono inutili. Un aereo da trasporto scomparve con trentacinque persone nel 1952 mentre era diretto a Kingston e nell'ottobre del 1954 toccò ancora a un aereo della marina degli stati uniti. Era un Super Constellation partito da Patuxent River nel Maryland, in viaggio verso le Azzorre.

Pubblicato da deimos150573 a 9.32

E se, come dissi a suo tempo, fosse responsabile di tutto la "Grande Piramide"...?


Immagine


Immagine

Se Qualcuno, attraverso la Piramide, avesse costruito una specie di "Star-Gate" planetario?

_______________________________________________________________________________________________________________________


Forse non tutti sanno che molte persone sono sopravvissute al “Triangolo delle Bermuda” o ne hanno potuto raccontare gli episodi che accadono… Vediamone qualche esempio.


Immagine



Chuck Wakeley ha circa trent’anni, ed è stato un pilota professionista di aeroplani ed elicotteri per più di dieci anni. Ha una notevole esperienza, avendo effettuato gran parte dei suoi voli da solo sopra le giungle del Panama e dell’America del Sud, dove una buona memoria per i particolari e una reazione fredda di fronte ai pericoli sono spesso i segreti della sopravvivenza…
E’ insomma un osservatore addestrato ad ogni tipo di evenienza. Nel parlare con lui si rimane colpiti dalla sua sincerità e dal suo sforzo di raccontare le cose esattamente come sono avvenute. E’ un parlatore espressivo, ed è interessante rilevare che non aveva mai sentito parlare del “Triangolo delle Bermude”prima del suo incidente.
“Nel Novembre del 1964 ero un pilota della “Sunline Aviation”di Miami. In quel periodo accompagnai a Nassau un gruppo di persone con un volo charter; poi dovevo ritornare . Feci scendere i passeggeri e partii dall’Aeroporto di Nassau poco dopo il tramonto.
L’aria era limpida e le stelle brillavano. Seguivo la rotta sul VOR (radio-faro omnidirezionale) di Nassau, per intercettare il VOR di Bimini durante il percorso. Circa alle 21.30 passai sopra la punta settentrionale dell’isola di Andros, e potei vedere le luci di alcuni centri abitati.
Mi ero messo in volo livellato a circa 8000 piedi di quota e stavo sistemandomi per un volo normale, ma dai 50 agli 80 chilometri dopo Andros, mentre puntavo direttamente su Bimini, cominciai a notare qualcosa d’insolito:come un lievissimo brillio sulle ali…
Da principio credetti che fosse un effetto creato dalle luci della cabina, che scintillavano attraverso i finestrini di plexiglass colorato, perché le ali avevano un aspetto traslucido, sembravano di un pallido verde-azzurro, sebbene in realtà fossero verniciate di un bianco brillante!
Nel corso di 5 minuti circa questo bagliore crebbe d’intensità, fino a diventare così scintillante da rendermi difficile la lettura degli strumenti!
La bussola magnetica cominciò a girare, lentamente ma costantemente; gli indicatori del carburante, che al momento del decollo segnavano pieno a metà, ora segnavano pieno completo. Improvvisamente, il pilota automatico fece vibrare l’aereo a destra, perciò dovetti disinserirlo e e prendere direttamente i comandi.
Non potevo più fidarmi di qualsiasi strumento perché erano del tutto guasti o impazziti.
Presto l’intero aeroplano divenne luminoso! Non era come una luce riflessa, il bagliore era prodotto dallo stesso aereo..
Ricordo che, quando osservai le ali dai finestrini, vidi che non brillavano soltanto di luce verde-azzurra, ma sembravano come … sfocate!
A questo punto non potevo più contare sull’orizzonte artificiale per l’assetto e nemmeno per quello della quota; e, siccome era notte, e volavo solo con l’orizzonte artificiale, non sapevo come governare l’aereo ne dove dirigermi!
Il brillio era così intenso che non riuscivo più a vedere le stelle… Feci l’unica cosa che potevo fare:abbandonare i comandi e lasciare che l’aereo prendesse l’assetto e la direzione che volesse… Il bagliore divenne quasi accecante, durò per circa 5 minuti, poi, poco a poco, diminuì…
Appena il bagliore cessò, tutti gli strumenti ripresero a funzionare come se nulla fosse accaduto! Controllai tutti gli interruttori: nessuno era saltato. I fusibili erano a posto. Mi resi conto perciò , che l’aereo funzionava perfettamente e gli indicatori di carburante ripresero a segnare metà livello.La bussola magnetica si stabilizzò, mostrandomi che ero fuori rotta soltanto di pochi gradi. Reinserii il pilota automatico che si attivò regolarmente. Prima di atterrare controllai tutti gli impianti: carrello, flaps, eccetera. Tutto andava bene. Incidentalmente, l’aereo era provvisto d’impianto elettrostatico che avrebbe dovuto eliminare le cariche elettrostatiche…
Non sapevo nulla del “Triangolo”, prima dell’incidente.Pensai ad un “fuoco di S.Elmo”, sebbene sapevo che non si presenta così…
Del “Triangolo” fui informato quando iniziai a raccontare l’avventura ad altri piloti. Cose del genere sono accadute anche a loro, ma non amano parlarne. In ogni caso, non c’è modo di evitare quella zona se si deve andare in qualche posto come a Puerto Rico, a meno di allungare il volo verso Nord.”

(Bermuda: il triangolo maledetto; Charles Berlitz)


Ultima modifica di * Cesco * il 25/09/2009, 12:48, modificato 1 volta in totale.


_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 2370
Iscritto il: 05/12/2008, 14:16
Località: Pisa
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2009, 13:45 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

E'hèhèhèhèh ! Caro Sognatore, il titolo l'ho intenzionalmente voluto così, in modo che chi volesse leggere è già al corrente della mia convinzione maturata negli anni e non voglio "nascondermi "dietro il solito dito...
Per me è così, gli altri si regolino! [:)]


Atteggiamento più che coerente...assolutamente inutile girare intorno al problema...chiamiamo le cose con il loro nome...giusto [;)]



_________________
Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli Arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh! Uomo conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei (Oracolo di Delfi)
Top
 Profilo  
 

Rettiloide
Rettiloide

Avatar utente

Attenta AstrofilaAttenta Astrofila

Non connesso


Messaggi: 3962
Iscritto il: 06/12/2008, 12:42
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2009, 14:21 
Caro Massimo, sono sempre stati particolarmente intriganti i racconti sul Triangolo delle Bermude e a dire il vero, proprio la scorsa settimana hanno trasmesso uno dei tanti documentari sull'argomento su Discovery.

In particolare, parlavano della testimoninza di un certo Bruce Gernon che quindi, riporto sinteticamente.

Il 4 dicembre dell’anno 1970, durante un volo dall’isola di Andros a Palm Beach, in Florida, mentre sorvola i banchi delle Bahama con il suo Beechcraft Bonanza A36, vede davanti a sè, nel cielo azzurro splendente, un’insolita nuvola di forma ellittica che cresce molto velocemente. Nel giro di pochi minuti, la nuvola raggiunge dimensioni gigantesche, e il pilota comincia ad avere davvero paura; studia un modo per aggirarla, anche a costo di uscire dalla rotta. Ma non fa in tempo, perché quella circonda già completamente l’aereo, lasciando aperto, proprio davanti a lui, solo una via a forma di galleria.
Gernon vede la salvezza in quel tunnel e ci si infila, con il motore al massimo.
Come racconterà in seguito, la galleria, che luccica di uno strano candore bianco e ha pareti che sembrano ruotare in senso orario, diventa via via più stretta. Nell’apparecchio c’è assenza di gravità, e le punte delle ali toccano ormai la superficie interna del tunnel. Infine Gernon esce dalla galleria, e si trova immerso in una nebbia d’un colore verde pallido: ovunque giri lo sguardo non vede altro che quella nebbia. Gli strumenti di bordo sono fuori uso, la radio non riesce a stabilire nessun collegamento. Poi, però, la foschia gradualmente si dirada e il pilota constata, con costernazione, di trovarsi già sopra Miami Beach.
In base alla rotta che stava tenendo e alla velocità normalmente possibile, avrebbe dovuto essere solo nella zona di Bimini. In ogni modo, ora può raggiungere Palm Beach senza altri problemi e, dopo essere atterrato, constata di aver volato all’impossibile tempo record di 45 minuti: mezz’ora meno di quanto ci si impiega per quel tratto. Anche una verifica dei serbatoi gli riserva una misteriosa sorpresa: ha impiegato solo 106 litri di carburante, 45 meno del solito.


Testimoninza coinvolgente sopratutto con la ricostruzione mandata in onda.

Tuttavia, ci sono anche degli aggiornamenti scientifici in merito al famoso triangolo.

Cita:
Sembra che ci sia una soluzione alle misteriose scomparse di navi e aerei nel Triangolo delle Bermude. La colpa non sarebbe degli alieni ma del metano. La teoria è stata presentata da Anatoli Nesterov direttore aggiunto presso l’Istituto della Criosfera della Terra della sezione siberiana dell’Accademia delle scienze della Russia, che con il suo gruppo di ricerca ha osservato la possibile connessione tra accumulo di idrati di gas nelle acque dell’Atlantico e le misteriosi sparizioni nel triangolo.

La rivelazione è stata fatta durante una conferenza dal titolo “Geologia e ricchezza del petrolio del mega-bacino in Siberia occidentale”. In pratica, lo scienziato ha potuto notare che sul fondo dell’Atlantico, proprio nella regione delle Bahamas, Florida e Isole delle Bermude si sono concentrate enormi quantità di idrati di gas. Quando avvengono movimenti del suolo si formano fratture tettoniche e gli idrati di gas iniziano a decomporsi. Emerge allora il metano. Se da quelle parti si trova una nave, allora è destinata ad affondare a causa della diversa densità dell’acqua. Lo stesso effetto lo si osserva se un aereo finisce in una nuvola di metano, causato dalla dispersione degli idrati in atmosfera, e la conseguenza è che l’aereo è destinato a schiantarsi.

Queste ipotesi, conviene Anatoli Nesterov non possono essere ancora provate scientificamente, ma la presenza di gas idrati nell’Atlantico è stata confermata dal programma americano di ricerca sulle perforazioni di petrolio a metà degli anni ‘80. Gli idrati, sono delle combinazioni solide che si formano con metano e acqua in condizioni ottimali di temperatura e pressione e si ritrovano specialmente negli oceani e nelle regioni settentrionali dove è presente il permafrost.

Gli idrati naturali contenenti metano furono scoperti in URSS nel 1965 da Yuri Magakon, giovane ricercatore alla Università Goubine che segnalò l’esistenza di serbatoi di gas idrati e gas naturali. Un anno e mezzo dopo fu scoperto il giacimento di Messoyarskoyé nei pressi del Polo Nord. gli studiosi stimano che oggi le riserve di gas che si trovano negli idrati sono superiori a quelle di gas naturale e atttualmente sono censiti 220 giacimenti di idrati che potrebbero supplire alla domanda di gas.


Fonte: ecoblog.it


Ultima modifica di 2di7 il 24/07/2009, 14:29, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Lo Storico dai mille nomiLo Storico dai mille nomi

Non connesso


Messaggi: 2033
Iscritto il: 04/12/2008, 16:16
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2009, 16:44 
UFO precipita in Lago

Data: Sconosciuta
Luogo: Svezia


Immagine:
Immagine
23,93 KB
In Svezia, negli anni dei cosidetti “razzi fantasma”, un oggetto precipitò nel Lago Comier, vicino c’era un villaggio di seicento abitanti, tutti probabilmente sentirono il terribile rumore dell’impatto, perché i vetri delle finestre delle case si frantumarono. L’oggetto precipitò in mezzo al lago.
Le forze armate svedesi iniziarono le ricerche perché volevano a tutti i costi recuperare quell’oggetto, ma all’epoca l’esercito non disponeva ancora dei sommozzatori. Vennero prelevati 30.000 campioni di terreno, e i soldati sondarono il lago con i bastoni, nella speranza di trovare dei rottami. Non riuscirono a trovare nessuna traccia di questo oggetto.


Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Lo Storico dai mille nomiLo Storico dai mille nomi

Non connesso


Messaggi: 2033
Iscritto il: 04/12/2008, 16:16
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2009, 16:45 
Avvistamento UFO

Data: 1951, 15 Marzo
Luogo: Nuova Delhi


Il 15 marzo 1951 ad Haryana, Nuova Delhi, migliaia di persone videro in cielo un UFO a forma di sigaro. George Francklin Floate, ingegnere capo dell’Aeroclub di Delhi, e altre persone osservarono lo strano fenomeno, durato venti minuti. L’ordigno, secondo Floate, aveva la forma di un sigaro metallico lungo una trentina di metri. Lasciava una scia bianca e rifletteva i raggi del sole. Evoluiva silenziosamente ad un’altezza di 1500 metri ad una velocità massima di 3200 km/h. Due caccia a reazione dell’Indian Air Force decollarono per intercettare l’UFO, ma esso era salito ad una velocità incredibile ed era sparito. La notte seguente riapparve e fu avvistato da molti altri testimoni.


Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Lo Storico dai mille nomiLo Storico dai mille nomi

Non connesso


Messaggi: 2033
Iscritto il: 04/12/2008, 16:16
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2009, 16:50 
Avvistamento UFO

Data: 1952, 26 Luglio
Luogo: Whashington


Il 26 luglio 1952, un pilota appena decollato dall’aeroporto della capitale, vedendo un UFO, chiede ai controllori di volo, se anche loro vedono ciò che vede lui. Anche i radar individuano l’oggetto. Tutti i controllori di volo osservano l’UFO ruotare attorno all’aeroporto.

Immagine:
Immagine
9,38 KB

La testimonianza del controllore di volo:
“L’oggetto aveva il fondo piatto e la parte superiore era curvata. Aveva delle luci tutto intorno sulla parte esterna, ed era più piccolo di un aereo passeggeri. Fece alcuni giri…si fermò….si alzò e si abbassò più volte, e infine scomparve in direzione ovest.”

Immagine:
Immagine
9,33 KB


Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Lo Storico dai mille nomiLo Storico dai mille nomi

Non connesso


Messaggi: 2033
Iscritto il: 04/12/2008, 16:16
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2009, 16:54 
Avvistamento UFO

Data: 1955
Luogo: Redmond


Settembre 1955, Redmond – Oregon.

Immagine:
Immagine
8,33 KB

Il poliziotto locale Robert Dickerson, durante il turno di notte, scopre una strana luce nel cielo.

Dickerson: “Assomigliava ad una palla ovale e emetteva una luce molto intensa, era come se emanasse onde di calore e cambiava anche colore”.

Dickerson si dirige verso l’aeroporto. Dove è di servizio il controllore di volo Laverne Wertz.

Immagine:
Immagine
13,14 KB

Wertz: “L’ho visto praticamente solo di lato. Erano due dischi concavi che in qualche modo stavano assieme. Fra i dischi nel mezzo c’era un piccolo spazio. La forma esterna era rotonda e ricordo che tutt’attorno aveva delle luci, erano sul giallo molto intenso, quasi arancioni, e si potevano vedere le ondate di calore che emetteva”.

L’oggetto venne anche avvistato da una stazione radar, che mette in allarme la contraerea statunitense.
Nell’arco di pochi minuti vengono fatti decollare alcuni caccia intercettori, sei in tutto. I piloti vedono l’oggetto anche sullo schermo della cabina di pilotaggio. Due degli aerei tentarono un approccio, ma uno dovette ripiegare per evitare una collisione. Uno dei piloti raccontò di essere finito in un vortice e stava quasi perdendo il controllo dell’aereo.
L’UFO salì ad un’incredibile velocità a più di 15.000 metri d’altezza.
Secondo la versione ufficiale dell’aereonautica, i piloti erano stati allarmati da “un errore radar”. Questo creò un problema poiché si venne subito a sapere che attorno all’aeroporto era stata misurata la radioattività. Perché misurare la radioattività se era stato solo …”un errore radar”?!
L’aeronautica dirà poi, che Wertz e Dickerson avevano in realtà visto un pallone sonda.

Wertz: “ha ha ha…sostenevano che si trattasse di un pallone sonda…ma sono sicuro che tutti sanno come vola un pallone simile…si lascia trascinare dal vento, non sale, non scende, e non vola di lato!”

In seguito l’aeronautica cambiò di nuovo idea. E dissero che ciò che i piloti, Wertz e Dickerson avevano visto era in realtà Venere.


Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Lo Storico dai mille nomiLo Storico dai mille nomi

Non connesso


Messaggi: 2033
Iscritto il: 04/12/2008, 16:16
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2009, 16:57 
Avvistamento UFO

Data: 1955, 4 Ottobre
Luogo: Russia


Immagine:
Immagine
13,75 KB

Il 4 ottobre 1955 ci fu un interessante avvistamento, da parte di un senatore che viaggiava attraverso l’unione sovietica. Era Richard Russel. Russel era uno degli uomini più potenti di Washington allora. Si presenta come uno dei candidati democratici alla presidenza contro Eisenhower, ed era a capo della commissione militare al congresso.
Russel era in missione diplomatica, accompagnato da due cittadini americani. Era in treno e non riusciva a dormire e mentre guardava fuori dal finestrino, vide un oggetto salire, fermarsi, e poi decollare. Sembrava un disco volante, era rotondo. Fu in grado di distinguere che l’oggetto era formato da diversi strati. Chiamò i suoi due accompagnatori, e insieme videro un secondo oggetto, che in modo simile al primo, salì e volò via.
Due anni più tardi il fatto arriva alla stampa e Russell confida ai giornalisti che gli era stato chiesto di mantenere il silenzio su questa faccenda. Soltanto negli anni ’80 i ricercatori che si occupavano di ufologia, possono visionare il fascicolo che riguardava l’avvistamento del senatore.
La spiegazione ufficiale della CIA era che Russel in realtà aveva visto un aereo sovietico in fase di decollo verticale.


Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Lo Storico dai mille nomiLo Storico dai mille nomi

Non connesso


Messaggi: 2033
Iscritto il: 04/12/2008, 16:16
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2009, 16:58 
Avvistamento UFO

Data: 1958, 6 Dicembre
Luogo: Confine URSS e India


Il 6 dicembre 1958, secondo un documento top secret declassificato raccolto dalla CIA, una fonte che si trovava al confine tra URSS e India ha osservato, con un telescopio, un oggetto artificiale che mostrava una luminosità continua, incrociare la sua posizione mentre il testimone stava osservando Marte. L’oggetto si spostava da nord a sud. La fonte è sicura che fosse identico allo Sputnik III. Successive osservazioni hanno provato che cosi non fu. Commento del quartier generale:
“Uno studio preliminare ha dimostrato che lo Sputnik III non era visibile nell’area indicata, ne era nella direzione citata. Il razzo di trasporto dello Sputnik III era rientrato nell’atmosfera terrestre il 3 dicembre 1958, secondo i sovietici”.


Top
 Profilo  
 

Grigio
Grigio

Lo Storico dai mille nomiLo Storico dai mille nomi

Non connesso


Messaggi: 2033
Iscritto il: 04/12/2008, 16:16
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 24/07/2009, 17:00 
Avvisamento UFO

Data: 1969
Luogo: NASA (Apollo 12)


Durante il ritorno sulla terra, l’equipaggio dell’Apollo 12 ebbe un’ avvistamento. Videro sull’India un oggetto rosso, brillante, che scomparve di colpo. Ecco la comunicazione a Houston:
“Adesso è al centro del globo terrestre, è davvero luminosissimo, sembra avere uno spessore considerevole, è accecante. Non possiamo immaginare cosa sia…”.


Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 3138 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38 ... 210  Prossimo

Time zone: Europe/Rome


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 28/03/2024, 21:12
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org