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ASTRONAVI da altri MONDI
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Pagina 129 di 210

Autore:  Blissenobiarella [ 12/10/2010, 12:23 ]
Oggetto del messaggio: 

Ufologo, una cosa per te ;-)
http://ufoplanet.ufoforum.it/headlines/ ... LO_ID=8843

Autore:  cagliari79 [ 12/10/2010, 14:56 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Aoh, cagliari79, certo che c'hai 'na "firma" .... [:77]

ho anche ampliato l'argomento [}:)]

Autore:  Ufologo 555 [ 12/10/2010, 15:21 ]
Oggetto del messaggio: 

Se sei sicuro tu ...[:)]

Autore:  Ufologo 555 [ 13/10/2010, 12:39 ]
Oggetto del messaggio: 

Ho voluto riportare un thread di un utente di un altro Forum perché l'ho trovato interessante (anche se già ne ho parlato ); l'utente è X-721:



"Solitamente siamo abituati, chi ha la fortuna di questa abitudine, ad osservare velivoli Alieni con forme discoidali o comunque con forme particolarmente aerodinamche.

Normalmente si attribuisce a questi velivoli delle particolari tecnologie in grado di vincere la Forza di Gravità, cioè a sistemi di propulsione diversi ad esempio dal motore a scoppio o a reazione.

La domanda a questo punto è evidente: perché una civiltà così evoluta, in grado di viaggiare a velicità superiore alla Luce e con molta probabilità con dei sistemi antigravitazionali è tuttavia soggetta a una Legge Fisica?

Qualche breve accenno da Wikipedia.

Aerodinamica:
L'aerodinamica è una scienza derivata della fluidodinamica che studia la dinamica dei gas, in particolare dell'aria, e la loro interazione con corpi solidi. La risoluzione di un problema di aerodinamica comporta generalmente la risoluzione di equazioni per il calcolo di diverse proprietà dell'aria, come ad esempio velocità, pressione, densità, e temperatura, in funzione dello spazio e del tempo.


Immagine

Forze aerodinamiche
Uno dei risultati più importanti dell'aerodinamica è la determinazione delle forze aerodinamiche che agiscono su un corpo. Il loro calcolo preciso è di importanza fondamentale nel progetto di un velivolo, di una barca a vela o di un'autovettura da corsa (Formula 1, per es.).
In particolare, su un velivolo in condizioni di volo orizzontale rettilineo uniforme agiscono tre forze:


il peso del velivolo "W" (dall'inglese Weight), dovuto alla forza della gravità;
la spinta dei motori "T" (dall'inglese Thrust);
la forza aerodinamica risultante "R".


Per convenzione, per semplificare i calcoli la forza aerodinamica risultante viene scomposta in una componente perpendicolare alla velocità del velivolo (velocità asintotica) e in una componente parallela alla velocità del velivolo; rispettivamente:

portanza "L" (dall'inglese Lift)
resistenza "D" (dall'inglese Drag).


Immagine
Portanza

La portanza è definita come la forza aerodinamica agente in direzione perpendicolare alla direzione del vento che investe il profilo e permette al velivolo di alzarsi in volo. Essa è positiva se orientata verso l'alto. La portanza è dovuta alla particolare forma del profilo alare che sfrutta le leggi dell'aerodinamica, quali ad esempio il principio di Bernoulli, che stabilisce che all'aumentare della velocità del fluido la pressione statica diminuisce.

Resistenza
La resistenza è definita come la forza aerodinamica agente in direzione parallela (e con verso opposto) alla direzione del moto.

La forma perfetta è quindi un Disco:


Immagine


Ma allora gli Alieni progettano le loro Astronavi in funzione della nostra Atmosfera? O forse anche sul loro Pianeta è presente un Atmosfera simile alla nostra? O forse ancora quelli che avvistiamo non sono dei veri e propri velivoli ma, come qualcuno ritiene, delle Sonde?"


http://www.ufologia.biz/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1694

Autore:  MarcoFranceschini [ 13/10/2010, 15:01 ]
Oggetto del messaggio: 

E' molto semplice il "fatto"...
Per prima cosa non è assolutamente necessario "viaggiare più veloci" della radiazione elettromagnetica nel vuoto per "spostarsi" da un punto all'altro interno a "questo" Universo.
Sono sicuro che seguire le geodetiche "tracciate" dai raggi di luce è la forma più arcaica di "viaggio" "cosmico".
La forma aerodinamica è condicio sine qua non solo per lo spostamento dei nostri primitivi mezzi appunto utilizzanti ancora motori ad azione e reazione.
La forma aerodinamica eventuale non entra in alcun modo con una eventuale forma di propulsione antigravità (che secondo me viene utilizzata solo per le "manovre" una volta raggiunto un pianeta qual è la Terra) che serve solo "come mezzo di manovra".
La totalità di ciò che va sotto il nome di "aerodinamica" riguarda la somma di tutta la teoria necessaria agli uomini Homo Sapiens Sapiens (e solo a loro) per progettare e costruire aeromobili che si "muovono" entro un mezzo viscoso come l'aria (intesa come miscela di gas, reali).
"Sistemi di spostamento e viaggio" volgarmente detti "veicoli" frutto di intelligenze di diversi ordini di grandezza superiori a quella umana non hanno certamente problemi ad essere dotati di un campo di forza (campo di forza che potrebbe anche non essere conosciuto da noi) che li separi dal circostante spazio costituito da materia ordinaria.
Siamo noi che poco siamo progrediti (quanto meno alla luce del sole...poi di sicuro esiste tutta una serie di realizzazioni che sono e saranno ancora per secoli mantenute all'oscuro della massa delle persone) dall'epoca degli elicotteri progettati da Leonardo da Vinci.
L'F117 sembra proprio un tentativo di imitazione alla stregua di quello tentato nel film remake "La Cosa"...
Grazie.

Marco1971.

Autore:  Lawliet [ 13/10/2010, 15:33 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
MarcoFranceschini ha scritto:

Per prima cosa non è assolutamente necessario "viaggiare più veloci" della radiazione elettromagnetica nel vuoto per "spostarsi" da un punto all'altro interno a "questo" Universo.
Sono sicuro che seguire le geodetiche "tracciate" dai raggi di luce è la forma più arcaica di "viaggio" "cosmico".


Viaggiare alla velocità della luce significa raggiungere qualsiasi altra parte dell'universo in un attimo (dal punto di vista del viaggiatore).
Superare tale velocità ti porterebbe nel passato (per chi ci crede: io no), ma a quale pro? [:)]

Autore:  MarcoFranceschini [ 13/10/2010, 18:08 ]
Oggetto del messaggio: 

No, viaggiare a "c" metri/secondo non ti permette di raggiungere qualsiasi punto di questo Universo "in poco tempo"...
E siccome rimanendo all'interno di questa porzione di Universo, secondo Einstein, la massima velocità di "spostamento" è proprio "c" indipendentemente dal sistema di riferimento (quindi quello interno al "veicolo" ma anche quelli esterni degli osservatori) non c'è niente da fare...
Il sistema del Centauro si trova a circa 4.23 Anni-Luce dal "nostro" Sole quindi quello è il tempo richiesto per andare là.
E non è nemmeno detto che superare "c" al di fuori del normale tessuto spazio-temporale a quattro dimensioni (quindi nel cosiddetto iperspazio) ti porti nel passato.
Per questo sostengo che molto probabilmente "loro" si fanno beffe di quelli che i nostri fisici ritengono limiti insuperabili...
Per il semplice motivo che non occorre superare "c"...
"c" è solo un limite per delle macchinine che circolano in circolo in una pista Polistil fatta a cerchio chiuso...
Per "loro" esiste tutto il resto oltre al semplice piano costituito dalla pista per spostarsi da un punto all'altro.
Poi ci sarebbe da mettere in conto anche che molto probabilmente la struttura geometrica dello spazio-tempo è globalmente connessa magari proprio attraverso i tanto famosi whorm-hole...
Che una civiltà di tipo IV potrebbe utilizzare a propri piacimento per andare e venire non solo in ogni punto e tempo di questo ma anche di altri Universi.
Grazie.

Marco1971.

Autore:  Ufologo 555 [ 13/10/2010, 18:23 ]
Oggetto del messaggio: 

Come ho scritto molte altre volte, sono propenso a credere che eventuali Alieni, si spostino "saltando" nell'"Iperspazio"! Infatti, solo così risolverebbero le enormi distanze siderali senza "scombussolare" il Tempo!
E mi sembra anche una cosa ovvia; andare alla velocità della luce od oltre, che lo trovo anche impossibile, succederebbe come ha detto giustamente Lawliet ...
Quindi, un bel saltino e ...hop! dall'altra parte! entriamo dal nostro appartamento a quello dell'altro senza attraversare il ..."pianerottolo" (lo Spazio) ... Poi, una volta lì, si volerebbe con unaltro tipo di propulsione, o forse, magari, anche lo stesso, ma usato in modo diverso ...

Autore:  MarcoFranceschini [ 13/10/2010, 18:50 ]
Oggetto del messaggio: 

Esattamente come "penso" io...o forse non mi sono ben spiegato ?
Solo nella mente della maggioranza degli attuali scienziati si deve per forza o superare od accelerare vicino a "c" per forza di cose...con il solito detto "se non lo possiamo fare...noi..."...
Come al solito mettendo in mezzo l`antropocentrismo piu` sfrenato...ovvio che se l`uomo che ancora va con motori a combustione interna non puo`...non puo` nessun altro...
Grazie.

Marco1971.

Autore:  quisquis [ 13/10/2010, 18:59 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Lawliet ha scritto:

Superare tale velocità ti porterebbe nel passato (per chi ci crede: io no)


Nemmeno io, è solo un modello. Secondo me aveva ragione il Prof. Selleri quando parlava di "morte della fisica" ,con questo volendo intendere eccessivi ordini di astrazione nelle teorie fisiche vigenti troppo poco suffragati da sufficienti e solide prove sperimentali.

Autore:  quisquis [ 13/10/2010, 19:05 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
MarcoFranceschini ha scritto:

E' molto semplice il "fatto"...


La forma aerodinamica eventuale non entra in alcun modo con una eventuale forma di propulsione antigravità (che secondo me viene utilizzata solo per le "manovre" una volta raggiunto un pianeta qual è la


Giusto, però bisogna considerare una possibilità di questo tipo:
La forma a disco è molto simmetrica, le forme cilindriche sono molto simmetriche, le forme sferiche pure; tenendo conto che la maggior parte degli ufo ricade in queste forme, specialmente in quella classica a disco, viene da pensare che sia necessario avere una superficie equipotenziale per sfruttare al meglio una qualche forma di campo, per esempio un campo elettromagnetico che forse, utilizzato in un modo che noi naturalmente ignoriamo, produrrebbe effetti antigravitazionali (cosa questa che noi ignoriamo del tutto, almeno ufficialmente).

Quindi la forma discoidale potrebbe servire per disporre di una superficie equipotenziale rispetto all'uso che si farebbe di un campo, non perché sarebbe aerodinamica.

Autore:  Ufologo 555 [ 13/10/2010, 19:37 ]
Oggetto del messaggio: 

Infatti due masse eccentriche controrotanti è stato provato che "producono una specie di antigravità; vuoi vedere che quando Adamsky parlava degli anelli controrotanti sulla cupola del Disco ...

Autore:  Lawliet [ 13/10/2010, 20:01 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
MarcoFranceschini ha scritto:

No, viaggiare a "c" metri/secondo non ti permette di raggiungere qualsiasi punto di questo Universo "in poco tempo"...
E siccome rimanendo all'interno di questa porzione di Universo, secondo Einstein, la massima velocità di "spostamento" è proprio "c" indipendentemente dal sistema di riferimento (quindi quello interno al "veicolo" ma anche quelli esterni degli osservatori) non c'è niente da fare...
Il sistema del Centauro si trova a circa 4.23 Anni-Luce dal "nostro" Sole quindi quello è il tempo richiesto per andare là.
E non è nemmeno detto che superare "c" al di fuori del normale tessuto spazio-temporale a quattro dimensioni (quindi nel cosiddetto iperspazio) ti porti nel passato.
Per questo sostengo che molto probabilmente "loro" si fanno beffe di quelli che i nostri fisici ritengono limiti insuperabili...
Per il semplice motivo che non occorre superare "c"...
"c" è solo un limite per delle macchinine che circolano in circolo in una pista Polistil fatta a cerchio chiuso...
Per "loro" esiste tutto il resto oltre al semplice piano costituito dalla pista per spostarsi da un punto all'altro.
Poi ci sarebbe da mettere in conto anche che molto probabilmente la struttura geometrica dello spazio-tempo è globalmente connessa magari proprio attraverso i tanto famosi whorm-hole...
Che una civiltà di tipo IV potrebbe utilizzare a propri piacimento per andare e venire non solo in ogni punto e tempo di questo ma anche di altri Universi.
Grazie.

Marco1971.


Ti consiglio una ripassatina di Fisica. L'universo non è newtoniano, è relativo. [:D] [:D]
Viaggiare alla velocità della luce equivale raggiungere ogni punto dell'universo istantaneamente (basterebbe anche il 99,99999999999% della sua velocità, per viaggiare senza molti problemi).
Non ha senso parlare di velocità superiori a quella della luce.. vuoi essere più veloce del teletrasporto? (sempre dal punto di vista del viaggiatore si intende) [:p]

Ti fidi di me? Altrimenti cerca qualcosa riguardo il fattore di Lorentz.

Dai, visto che sono buono ti riporto qualcosa scritto tempo fa:

Cita:
Lawliet ha scritto:

Cita:
Morlok ha scritto:

Quello che dici e' corretto, ma come hai detto tu solo dal punto di vista di chi rimane, io invece mi riferivo al viaggiatore, che posto alla velocita' della luce (che non si puo' superare) non percepirebbe il tempo in maniera diversa se fosse fermo, ma se dovesse fare un viaggio di 500 anni luce, per il suo tempo quanto impiegherebbe?


Ti stai confondendo Morlok, è proprio il contrario.
I fotoni che trasmettono la luce delle stelle nello spazio possono viaggiare all'infinito senza perdere energia (escludendo gli attriti).. proprio perchè viaggiano alla velocità della luce.
Infatti, alla velocità della luce, il viaggiatore non percepisce lo scorrere del tempo.
Quindi rispondendo alla tua domanda.. un eventuale viaggiatore (alla velocità della luce) impiegherebbe 0 secondi per attraversare quei 500 anni luce. Ma una volta tornato sulla Terra, vivrebbe nella società del 3000. [:p]

Forse può aiutare l'animazione; http://www.walter-fendt.de/ph14e/timedilation.htm

Ripeto; Immagine

Autore:  quisquis [ 13/10/2010, 20:08 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Infatti due masse eccentriche controrotanti è stato provato che "producono una specie di antigravità; vuoi vedere che quando Adamsky parlava degli anelli controrotanti sulla cupola del Disco ...


Che io sappia noi non siamo in grado di manipolare direttamente la gravità (meno che mai l'inerzia, che in qualche modo è strettamente correlata alla gravità), in nessun modo. Potresti indicarmi chi ha provato che due masse controrotanti producono antigravità? La cosa infatti mi interessa molto.
Penso che molto più probabilmente così facendo si è provato solo che si può ottenere una qualche forza risultante sfruttabile in qualche modo (quindi anche per sollevare un corpo) ma allora non si tratterebbe di vera antigravità, esattamente così come la forza di propulsione di razzo non si può considerare antigravità.

Che io sappia l'unico (o quasi) che aveva parlato di effetto antigravitazionale in relazione a masse controrotanti era Marco Todeschini, che inseriva il tutto in una spiegazione "eteristica" della gravità; che io sappia però purtroppo nessuno ha mai messo in pratica e quindi veramente verificato le sue teorie sotto questo aspetto.

Autore:  Lawliet [ 13/10/2010, 20:12 ]
Oggetto del messaggio: 

Credo che Ufologo si riferisca alla forza centrifuga.

Due navicelle collegate da un cavo (magari a nanotubi di carbonio, perché altrimenti si romperebbero) potrebbero riprodurre l'effetto della gravità all'interno delle astronavi (posizionate agli estremi) roteando sull'asse centrale del cavo.

Se il cavo e le astronavi in totale formassero una circonferenza da 400 metri di diametro, per simulare la gravità terrestre nello spazio, cancellando del tutto gli inconvenienti di gravità zero, occorrerebbe che queste ruotassero a circa 160km/h.

Questo però non ha molto a che vedere con la propulsione anti-gravitazionale.. che per ora è lungi dalla nostra comprensione. [:)]

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