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ASTRONAVI da altri MONDI
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Pagina 61 di 210

Autore:  * Cesco * [ 23/09/2009, 20:30 ]
Oggetto del messaggio: 

Alleluja!

Autore:  Ufologo 555 [ 24/09/2009, 12:01 ]
Oggetto del messaggio: 

YONAGUNI, L'ATLANTIDE D'ORIENTE (scoperta "LEMURIA"..?)

Nei fondali del Mar della Cina, nei pressi dell’Isola di Okinawa, l’ultima isola delle Ryukyu, è stata scoperta una struttura misteriosa, rimasta nascosta nei fondali marini per oltre 10.000 anni.
A quanto affermano gli archeologi, si tratterebbe della più antica costruzione mai realizzata dall’uomo.
Le rovine si sviluppano lungo un ampio tratto di fondale marino di cui la piramide, l’elemento che mostra più di ogni altro l’intervento umano sulla struttura, ne occupa 15.000 mq.

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Alcuni sostengono che la piramide di Yonaguni rappresenti la prova dell’esistenza del mitico continente Mu, colpito da un terribile cataclisma migliaia di anni fa ed inabissatosi nelle acque dell’Oceano Pacifico circa 25 mila anni fa. La notorietà delle leggende su Mu risale al 1868, quando James Churchward, un colonnello dell’Impero coloniale britannico, scoprì alcune tavolette di argilla, conservate in un antico monastero orientale.

Le incisioni effettuate sulle tavole dovrebbero raccontare, in una lingua a noi ancora sconosciuta, la storia del leggendario continente scomparso. Mu, spiegarono gli anziani al colonnello, era un enorme territorio dove, circa 50 milioni di anni fa, aveva avuto origine la vita. Fu proprio il popolo di Mu che colonizzò tutto il mondo, eleggendo in ogni paese un re figlio del Sole, la stella che consideravano loro dio. Forse è solo un caso, ma anche la religione nipponica dello Shintò fa risalire le origini della stirpe imperiale alla dea solare Amaterasu.
“Non c’era mai stata brutalità tra quelle genti…gli abitanti di Mu erano grandi navigatori, ed esercitavano con maestria l’arte dell’architettura: costruivano imponenti templi e palazzi di pietra. Le vie, sempre di peitra, erano lastricate con tanta maestria che l’erba non riusciva a crescere tra le fessure.” Churchward spiega come Mu fosse formata da sette città diverse, e di come adorassero il sole nei loro templi scoperti.
Ma un giorno, in seguito a numerosi terremoti, Mu sarebbe sprofondata, avvolta dalle fiamme dei vulcani appena risvegliati. Onde spaventose si abbattevano sulle coste, penetrando fino nell’entroterra. “Mu, l’Impero del Sole, sprofondò in un abisso, ora si trova nella landa delle tenebre, dove il sole non lo illumina mai… Una coltre d’acqua divenne il suo sudario funebre”, narra il libro di Churchward, il quale conclude la sua descrizione dicendo che “il regno ora giace nelle profondità dell’Oceano Pacifico”.



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La piramide a gradoni di Yonaguni fu scoperta solo nel 1985, durante un’immersione di Kikachiro Aratake, un tuffatore sportivo locale, a circa 150 metri al largo dell’isola di Okinawa.
La struttura è posta a 25 metri di profondità e, nonostante i pareri siano discordi sull’effettivo intervento dell’uomo nella realizzazione della costruzione, Masaaki Kimura, geologo marino con cattedra al Dipartimento di Scienze della Terra, presso l’Università di Ryukyu, dopo numerose immersioni nella zona ha dichiarato di essere assolutamente certo che la struttura è una realizzazione artificiale. Lo studioso è giunto a tale conclusione dopo molto tempo, poiché, come lui stesso ha affermato, le enormi dimensioni della struttura e la sua irregolarità hanno reso difficile la ricostruzione del suo aspetto originale.
“Ho studiato le strutture sottomarine dell’isola di Yonaguni, presso l’Iseki Point, per oltre dieci anni” spiega Kimura, “Ho compiuto personalmente più di 100 immersioni in quel sito. Posso affermare, dopo analisi compiute col Carbonio 14 e altri metodi, che l’intera strutturaè stata costruita da esseri umani all’aria aperta, oltre 10.000 anni fa. Inoltre ho notato differenze fondamentali tra le antiche civiltà giapponesi a noi note, come quella Jomon, e quella di Yonaguni: la cultura Jomon non ha mai costruito piramidi o strutture megalitiche. I castelli piu antichi presenti nelle isole di Okinawa come il castello di Shuri o quello di Nakagusuku sono stati costruiti 500 anni fa, e i loro costruttori sono storicamente ben noti. Non sono in alcun modo associabili alla civiltà Yonaguni.”

L’edificio principale infatti è una enorme piramide, un blocco di roccia alto 20 metri, largo 150 e lungo 200 metri e, poiché la sua completa immersione sarebbe stata causata dall’innalzamento del livello del mare, si presuppone - visto che il fenomeno è avvenuto 9-10.000 anni fa con l’ultima glaciazione - che anche la struttura risalirebbe almeno a quell’epoca. Altri 5 edifici minori circondano la piramide. Tale affermazione sarebbe confermata dagli esami al C-14, dalla termoluminescenza e dalle rilevazioni del Gruppo di Ricerca Sottomarina dell’Università di Ryukyu. Dalla facciata principale della costruzione, posta a Sud, si sviluppano le scalinate che portano alla zona dei terrazzamenti (a Ovest) e a quella che gli studiosi hanno definito “sacra” (posta ad Est).

Il prof. Kimura spiega che la struttura si compone di enormi blocchi di pietra sui quali sono stati effettuati intagli per realizzare i terrazzamenti e le scale che ne caratterizzano l’aspetto piramidale. I ricercatori hanno inoltre scoperto l’esistenza di pietre rotonde, che potrebbero far parte di un rudimentale sistema per drenare l’acqua piovana, poste nelle vicinanze di solchi scolpiti sulle superfici di roccia, probabilmente con la funzione di grondaie.
Ad Est, la sezione della piramide è stata definita “sacra” perché conservava strani reperti, le cui funzioni restano ancora incomprensibili: una “scultura” simile a un uccello di pietra, un blocco di roccia scolpito a forma di tartaruga simile alle kamekobaka (letteralmente “tombe a guscio di tartaruga”) ritrovate anche a Okinawa, poi una sorta di “vasca” dal profilo triangolare scavata nella roccia, denominata ‘Piscina a Triangolo’. Si tratta di una depressione triangolare che rammenta i Kaa, fontanelle artificiali di acqua potable presenti nel castello Gusuku dell’antica Okinawa.

Ma è a Nord che si trova quello che si pensa sia il vero oggetto di culto: posto al centro di un’ampia pedana, si trova una sorta di dolmen formato da una roccia orizzontale di 3 metri per 3, sostenuta da due pietre circolari più piccole. Un altro edificio sottomarino, denominato ‘Goshintai’, contiene una pietra incredibile, probabilmente un orologio solare, battezzato da Kimura ‘Teda-ishi’, ossia pietra del sole. Questa pietra rappresenta forse Ra-Mu, la divinità solare di cui parlava Churchward?

Poco lontano dal tempio, è stato trovato un altro strano reperto, che per il professor Kimura è la prova definitiva dell’intervento umano a Yonaguni: si tratta di un megalite dalla forma di volto umano alto sette metri, molto simile alle famose sculture dell’Isola di Pasqua, i Moai. Una serie di intagli nella parte superiore di questo reperto sembrano definire le fattezze di un viso e, nelle fessure orizzontali che corrispondono alle cavità oculari sono incastonate due pietre che potrebbero rappresentarne gli occhi. “Gli occhi sono chiaramente opera dell’uomo”, commenta Kimura con un sorriso, “Un famoso tuffatore, Jacques Mayol, disse che erano fatti molto bene, gli piacevano molto, e da allora li chiamiamo ‘Occhi di Jacques’.

Altra certezza, riguardo l’intervento dell’uomo sulla piramide di Yonaguni, è data dalla presenza di una porta, chiamata ‘Cancello ad Arco’, che conduce a una strada circolare. “La ‘Strada ad Anello’- ci spiega Kimura - è una sorta di via che circonda l’edificio principale di Yonaguni. È larga sei metri in genere, anche se in alcune parti ne raggiunge 15. Questa via e tutto il palazzo sono circondati da un muretto, c’è una sola apertura che abbiamo chiamato ‘Cancello ad Arco’, perché è sormontata da un arco di pietra alto 1.70 e largo un metro”. Inoltre sono stati rinvenuti numerosi attrezzi di pietra alla base della “piramide” sottomarina, che presentano interessanti similarità con alcuni utensili trovati a Taiwan. Si tratta perlopiù di asce non levigate, e sono state stimate antiche di 10.000 anni.Vi sono, inoltre, numerose strade che corrono tutt’intorno e pareti di roccia ricche di incisioni che potrebbero essere i segni di una scrittura pittografia ancora indecifrabile, ulteriore elemento questo, che sottolinea la straordinaria evoluzione di chi realizzò il tempio.
Secondo Churchward a Mu gli edifici e i templi erano fatti in pietra, così come le strade, costruite ad arte attorno ai palazzi. In effetti diversi elementi, tra cui l’impossibilità di ricondurre quanto rinvenuto sul fondale di Yonaguni a civiltà nipponiche note, fanno pensare che forse il vecchio colonnello inglese non avesse affattotorto. Terremoti, maremoti e uragani in Giappone non sono affatto insoliti, e l’oramai pacifica shilouette del monte Fuji ci ricorda che anche l’attività vulcanica un tempo era presente nella zona.

Ma chi furono i costruttori di questa imponente opera, quali fossero le loro regole, le conoscenze acquisite, quanto fossero tecnologicamente progrediti, restano ancora punti interrogativi.
Per nostra fortuna, il professor Kimura continuerà ancora a lungo a studiare i reperti subacquei di Yonagumi in cerca di risposte, a dispetto dei problemi climatici e delle pericolose correnti che colpiscono quel tratto di mare per gran parte dell’anno.
Speriamo che le sue ricerche gettino un po’ di luce sul mistero di Yonaguni, così da sapere cosa si cela dietro quelle enormi costruzioni, rimaste nascoste per millenni sotto le fredde acque dell’oceano Pacifico.

ALESSIA SERAFIN






yonaguni




FONTE : http://www.strangedays.it/thedarkside/yonaguni.html

Autore:  Ufologo 555 [ 25/09/2009, 12:16 ]
Oggetto del messaggio: 

Forse non tutti sanno che molte persone sono sopravvissute al “Triangolo delle Bermuda” o ne hanno potuto raccontare gli episodi che accadono… Vediamone qualche esempio.


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Chuck Wakeley ha circa trent’anni, ed è stato un pilota professionista di aeroplani ed elicotteri per più di dieci anni. Ha una notevole esperienza, avendo effettuato gran parte dei suoi voli da solo sopra le giungle del Panama e dell’America del Sud, dove una buona memoria per i particolari e una reazione fredda di fronte ai pericoli sono spesso i segreti della sopravvivenza…
E’ insomma un osservatore addestrato ad ogni tipo di evenienza. Nel parlare con lui si rimane colpiti dalla sua sincerità e dal suo sforzo di raccontare le cose esattamente come sono avvenute. E’ un parlatore espressivo, ed è interessante rilevare che non aveva mai sentito parlare del “Triangolo delle Bermude”prima del suo incidente.
“Nel Novembre del 1964 ero un pilota della “Sunline Aviation”di Miami. In quel periodo accompagnai a Nassau un gruppo di persone con un volo charter; poi dovevo ritornare . Feci scendere i passeggeri e partii dall’Aeroporto di Nassau poco dopo il tramonto.
L’aria era limpida e le stelle brillavano. Seguivo la rotta sul VOR (radio-faro omnidirezionale) di Nassau, per intercettare il VOR di Bimini durante il percorso. Circa alle 21.30 passai sopra la punta settentrionale dell’isola di Andros, e potei vedere le luci di alcuni centri abitati.
Mi ero messo in volo livellato a circa 8000 piedi di quota e stavo sistemandomi per un volo normale, ma dai 50 agli 80 chilometri dopo Andros, mentre puntavo direttamente su Bimini, cominciai a notare qualcosa d’insolito:come un lievissimo brillio sulle ali…
Da principio credetti che fosse un effetto creato dalle luci della cabina, che scintillavano attraverso i finestrini di plexiglass colorato, perché le ali avevano un aspetto traslucido, sembravano di un pallido verde-azzurro, sebbene in realtà fossero verniciate di un bianco brillante!
Nel corso di 5 minuti circa questo bagliore crebbe d’intensità, fino a diventare così scintillante da rendermi difficile la lettura degli strumenti!
La bussola magnetica cominciò a girare, lentamente ma costantemente; gli indicatori del carburante, che al momento del decollo segnavano pieno a metà, ora segnavano pieno completo. Improvvisamente, il pilota automatico fece vibrare l’aereo a destra, perciò dovetti disinserirlo e e prendere direttamente i comandi.
Non potevo più fidarmi di qualsiasi strumento perché erano del tutto guasti o impazziti.
Presto l’intero aeroplano divenne luminoso! Non era come una luce riflessa, il bagliore era prodotto dallo stesso aereo..
Ricordo che, quando osservai le ali dai finestrini, vidi che non brillavano soltanto di luce verde-azzurra, ma sembravano come … sfocate!
A questo punto non potevo più contare sull’orizzonte artificiale per l’assetto e nemmeno per quello della quota; e, siccome era notte, e volavo solo con l’orizzonte artificiale, non sapevo come governare l’aereo ne dove dirigermi!
Il brillio era così intenso che non riuscivo più a vedere le stelle… Feci l’unica cosa che potevo fare:abbandonare i comandi e lasciare che l’aereo prendesse l’assetto e la direzione che volesse… Il bagliore divenne quasi accecante, durò per circa 5 minuti, poi, poco a poco, diminuì…
Appena il bagliore cessò, tutti gli strumenti ripresero a funzionare come se nulla fosse accaduto! Controllai tutti gli interruttori: nessuno era saltato. I fusibili erano a posto. Mi resi conto perciò , che l’aereo funzionava perfettamente e gli indicatori di carburante ripresero a segnare metà livello.La bussola magnetica si stabilizzò, mostrandomi che ero fuori rotta soltanto di pochi gradi. Reinserii il pilota automatico che si attivò regolarmente. Prima di atterrare controllai tutti gli impianti: carrello, flaps, eccetera. Tutto andava bene. Incidentalmente, l’aereo era provvisto d’impianto elettrostatico che avrebbe dovuto eliminare le cariche elettrostatiche…
Non sapevo nulla del “Triangolo”, prima dell’incidente.Pensai ad un “fuoco di S.Elmo”, sebbene sapevo che non si presenta così…
Del “Triangolo” fui informato quando iniziai a raccontare l’avventura ad altri piloti. Cose del genere sono accadute anche a loro, ma non amano parlarne. In ogni caso, non c’è modo di evitare quella zona se si deve andare in qualche posto come a Puerto Rico, a meno di allungare il volo verso Nord.”

(Bermuda: il triangolo maledetto; Charles Berlitz)

Autore:  Ufologo 555 [ 25/09/2009, 13:29 ]
Oggetto del messaggio: 

Anche la RAF...


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La RAF, l'Aeronautica Militare britannica, ipotizzava che gli avvistamenti di Ufo potessero indicare visite 'turistiche' fatte dagli alieni sulla Terra: lo scrive David Clarke in un libro - The Ufo Files - che analizza tutti gli X-files, ovvero i documenti relativi agli Ufo, declassificati negli ultimi anni dal governo di Londra.

E non si tratta di affermazioni fatte negli anni '50, in piena paranoia da Ufo, ma ancora negli anni '90: nel 1993, per la precisione, un alto comandante della Raf chiedeva fondi al ministero della Difesa per compiere studi in materia.

"Le conseguenze per la sicurezza nazionale derivanti dagli Ufo sono rilevanti - scriveva -. Abbiamo molti rapporti di strani oggetti nei cieli, e non abbiamo mai investigato. Se gli avvistamenti riguardano oggetti non terrestri, dobbiamo sapere innanzitutto qual e' il loro scopo. Non ci sono state manifestazioni ostili, e altre possibilita' riguardano: 1) ricognizione militare; 2) ricerca scientifica; 3) turismo."

L'alto ufficiale, il cui nome e' coperto da omissis, spiega che la Raf avrebbe potuto apprendere cose importanti dalla tecnologia extraterrestre. E la richiesta apparentemente non fu accolta da risate: secondo Clarke, che pubblica il libro sotto l'egida degli archivi nazionali di Kew, nel 1996 parti' un'inchiesta segreta interna al Ministero, Project Condign.

L'indagine, dando per scontato che gli Ufo esistevano, concluse nel 2000 che questi oggetti volanti senza spiegazione non rappresentavano una minaccia per la difesa, stabilendo che molti degli 'avvistamenti' erano solo effetti visivi causati dal gas nell'atmosfera.

(fonte ANSA - http://www.ansa.it )

Autore:  shantaram [ 25/09/2009, 13:45 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Sono ... tornato!



[8D] [:264] [^]

Autore:  cagliari79 [ 25/09/2009, 13:47 ]
Oggetto del messaggio: 

sarebbe interessante riuscire a capire il perché di tale fenomeno in quella specifica zona [8]

Autore:  Ufologo 555 [ 25/09/2009, 18:23 ]
Oggetto del messaggio: 

Come ho già spiegato (e mostrato in un mio disegno riguardante la "Grande Piramide") esiste anche dalla parte opposta: il "Mare del Diavolo", in Giappone, al largo, s'intende...
Che siano dei veri e propri "Star-Gates"? magari usati da Alieni che quando lo usano provocano delle evidenti anomalie... Oppure che rapiscano appositamente chi vogliono... Tutte le ipotesi sono aperte!

Autore:  Manny [ 25/09/2009, 18:24 ]
Oggetto del messaggio: 

UFOLOGO555:

Cita:
Chuck Wakeley ha circa trent’anni, ed è stato un pilota professionista di aeroplani ed elicotteri per più di dieci anni. Ha una notevole esperienza, avendo effettuato gran parte dei suoi voli da solo sopra le giungle del Panama e dell’America del Sud, dove una buona memoria per i particolari e una reazione fredda di fronte ai pericoli sono spesso i segreti della sopravvivenza…
E’ insomma un osservatore addestrato ad ogni tipo di evenienza. Nel parlare con lui si rimane colpiti dalla sua sincerità e dal suo sforzo di raccontare le cose esattamente come sono avvenute. E’ un parlatore espressivo, ed è interessante rilevare che non aveva mai sentito parlare del “Triangolo delle Bermude”prima del suo incidente.
“Nel Novembre del 1964 ero un pilota della “Sunline Aviation”di Miami. In quel periodo accompagnai a Nassau un gruppo di persone con un volo charter; poi dovevo ritornare . Feci scendere i passeggeri e partii dall’Aeroporto di Nassau poco dopo il tramonto.
L’aria era limpida e le stelle brillavano. Seguivo la rotta sul VOR (radio-faro omnidirezionale) di Nassau, per intercettare il VOR di Bimini durante il percorso. Circa alle 21.30 passai sopra la punta settentrionale dell’isola di Andros, e potei vedere le luci di alcuni centri abitati.
Mi ero messo in volo livellato a circa 8000 piedi di quota e stavo sistemandomi per un volo normale, ma dai 50 agli 80 chilometri dopo Andros, mentre puntavo direttamente su Bimini, cominciai a notare qualcosa d’insolito:come un lievissimo brillio sulle ali…
Da principio credetti che fosse un effetto creato dalle luci della cabina, che scintillavano attraverso i finestrini di plexiglass colorato, perché le ali avevano un aspetto traslucido, sembravano di un pallido verde-azzurro, sebbene in realtà fossero verniciate di un bianco brillante!
Nel corso di 5 minuti circa questo bagliore crebbe d’intensità, fino a diventare così scintillante da rendermi difficile la lettura degli strumenti!
La bussola magnetica cominciò a girare, lentamente ma costantemente; gli indicatori del carburante, che al momento del decollo segnavano pieno a metà, ora segnavano pieno completo. Improvvisamente, il pilota automatico fece vibrare l’aereo a destra, perciò dovetti disinserirlo e e prendere direttamente i comandi.
Non potevo più fidarmi di qualsiasi strumento perché erano del tutto guasti o impazziti.
Presto l’intero aeroplano divenne luminoso! Non era come una luce riflessa, il bagliore era prodotto dallo stesso aereo..
Ricordo che, quando osservai le ali dai finestrini, vidi che non brillavano soltanto di luce verde-azzurra, ma sembravano come … sfocate!
A questo punto non potevo più contare sull’orizzonte artificiale per l’assetto e nemmeno per quello della quota; e, siccome era notte, e volavo solo con l’orizzonte artificiale, non sapevo come governare l’aereo ne dove dirigermi!
Il brillio era così intenso che non riuscivo più a vedere le stelle… Feci l’unica cosa che potevo fare:abbandonare i comandi e lasciare che l’aereo prendesse l’assetto e la direzione che volesse… Il bagliore divenne quasi accecante, durò per circa 5 minuti, poi, poco a poco, diminuì…
Appena il bagliore cessò, tutti gli strumenti ripresero a funzionare come se nulla fosse accaduto! Controllai tutti gli interruttori: nessuno era saltato. I fusibili erano a posto. Mi resi conto perciò , che l’aereo funzionava perfettamente e gli indicatori di carburante ripresero a segnare metà livello.La bussola magnetica si stabilizzò, mostrandomi che ero fuori rotta soltanto di pochi gradi. Reinserii il pilota automatico che si attivò regolarmente. Prima di atterrare controllai tutti gli impianti: carrello, flaps, eccetera. Tutto andava bene. Incidentalmente, l’aereo era provvisto d’impianto elettrostatico che avrebbe dovuto eliminare le cariche elettrostatiche…
Non sapevo nulla del “Triangolo”, prima dell’incidente.Pensai ad un “fuoco di S.Elmo”, sebbene sapevo che non si presenta così…
Del “Triangolo” fui informato quando iniziai a raccontare l’avventura ad altri piloti. Cose del genere sono accadute anche a loro, ma non amano parlarne. In ogni caso, non c’è modo di evitare quella zona se si deve andare in qualche posto come a Puerto Rico, a meno di allungare il volo verso Nord.”


Incredibile ufologo....[:0]

Mi chiedo però come l'aereo abbia potuto funzionare nonostante tutta l'elettronica fosse fuori uso. Tutti gli strumenti impazziti....l'accensione del carburante nei cilindri richiede un controllo elettrico/elettronico no? Oppure se era un jet, un tale tipo di motore avrebbe potuto restare in funzione senza il corretto funzionamento della parte elettrica? Che spiegazione dai a questo Massimo?

Autore:  Ufologo 555 [ 25/09/2009, 18:27 ]
Oggetto del messaggio: 

Sì, proprio quello è il bello! L'aereo viene praticamente tenuto sotto controllo da Altri in quei momenti; ed è sempre stato così ogni volta che capitano queste cose in volo... Un po come le autovetture (Zanfretta docet...) che se ne vanno per conto loro, ma sicure, fino al posto del contatto, quando avviene!
Penso che sia un modo ulteriore di dimostrazione quello di neutralizzare completamente un mezzo da tutti i suoi sistemi e farci vedere che E' IN MANO LORO, non trovo altre spiegazioni; perchè altre volte si accostano, accompagnano, "giocano" ma senza interferire!
Vedrò, come promesso, di riportare diversi altri casi...

Autore:  Manny [ 25/09/2009, 18:30 ]
Oggetto del messaggio: 

Comunque si tratta di qualcosa di più che anomalie magnetiche o vortici interdimensionali quindi....ma non si sa se ha avuto conseguenze personali dopo l'accaduto? Missing time?

Autore:  Ufologo 555 [ 25/09/2009, 18:42 ]
Oggetto del messaggio: 

Esatto Manny, centrato! E' proprio qualcos'Altro che non siamo in grado di riprodurrre... Altri sistemi di guida a distanza; chissà...
Riguardo le persone che ne sono uscite, non è mai stato riportato nulla di anomalo riguardo la loro salute.
Del "missing-time", certo che ce n'è: un aereo di linea ad esempio che stava per atterrare all'Aeroporto di Miami (già in vista della pista) scomparve improvvisamente sia alla vista che sul radar di avvicinamento dell'Aeroporto per 15 minuti. Quando il Boeing 727 atterrò, chiesero allarmati, con tutti i mezzi antincedio ed ambulanze, cosa fosse successo in volo! I piloti risposero candidamente che non era successo proprio nulla! Ma che continuarono la fase dell'avvicinamento regolarmente, però non riuscivano a farsi udire attraverso laradio di bordo... Poi, tutti si accorsero, dopo una preliminare indagine, che tutti gli orologi di bordo, passeggeri compresi, erano in ritardo di 10 minuti! Gli stessi in cui sparirono letteralmente dal cielo e sul radar!

Autore:  cosmo [ 25/09/2009, 19:03 ]
Oggetto del messaggio: 

Complimenti sinceri a U555 e a shantaram che ha etichettato giustamente certi inutili personaggi .

ciao a tutti , è sempre un piacere leggervi

Cosmo

Autore:  2di7 [ 25/09/2009, 19:17 ]
Oggetto del messaggio: 

NUOVO AVVISTAMENTO A PHOENIX

CNN IReport from Phoenix, AZ

CNN's IReport has posted a video of unknown lights over Phoenix, Arizona. Brad Drenning took video of four lights which flew in various formations.

Drenning reported that no sound was heard from the objects/ lights. He took about 11 minutes of film.

Military authorities stated that there were no planes flying at the time of Drenning's sighting. Brad stated that he has not been contacted by anyone regarding his film or sighting to date.

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Fonte: ufocasebook.com

PS: cia Massimo! [;)]

Autore:  Ufologo 555 [ 25/09/2009, 19:24 ]
Oggetto del messaggio: 

Grazie Elisabetta! [:)]

Autore:  Ufologo 555 [ 25/09/2009, 19:31 ]
Oggetto del messaggio: 

(Bèh, dai! 40 mila contatti su http://ufoonline.freeforumzone.leonardo ... idc=283595
E 78 mila su http://www.focus.it/Community/cs/forums ... Forum.aspx
Qualcuno s'informa... Per quello sono soddisfatto! Ma come abbiamo organizzato qui... E' solo, che ogni volta mi sono trovato a ricominciare ... da capo! [:D] )

Pagina 61 di 210 Time zone: Europe/Rome
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